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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Venerdì, 17 Febbraio 2023 18:35

UNA FIACCOLATA IN RICORDO DI GIOVANNI GIARLETTA E EZIO ARTUSI

Sempre nel cuore: in tanti ieri sera hanno ricordato Giovanni Giarletta ed Ezio Artusi, due nostri soccorritori ma soprattutto due cari amici, che hanno perso la vita cinque anni fa, nel 2018, sotto una valanga, in Grignetta. Una fiaccolata, organizzata dalla XIX Delegazione Lariana del Soccorso alpino, ha visto partecipare i colleghi soccorritori, le famiglie dei due giovani e tanti, tanti amici che li avevano conosciuti di persona. Ezio, di Introbio, aveva 41 anni e Giovanni, detto Charly, di Lecco, ne aveva 37 quando, nel febbraio 2018, sulle montagne di casa, nel Canale del Sasso Incastrato, in Valsassina, hanno perso la vita.

Alpinisti di grande esperienza - Giovanni era tornato da poco da una spedizione sul Cerro Torre, entrambi sportivi e appassionati di montagna, avevano dedicato una parte importante della loro esistenza al Soccorso alpino.

Il dolore per la loro scomparsa è ancora vivo ma ieri sera, accanto alla commozione, c’era anche il senso del ricordo.

“Abbiamo vissuto un momento molto toccante - precisa Marco Anemoli, delegato responsabile della XIX Lariana - ma sono felice per tutta questa partecipazione”.

I nostri tecnici sono scesi al buio, accompagnati dalle fiaccole, lungo il sentiero Cermenati della Grignetta, montagna tanto cara a Charly e ad Ezio, in uno scenario sospeso nel buio, illuminato dalle luci lontane dei paesi lariani. Il calore simbolico del fuoco è tornato nel falò di una piccola struttura di legno, attorno alla quale c’erano tante persone.

Alla chiesa dei Resinelli, grazie alla presenza di don Marco, di Premana, si è celebrata la messa, allietata dal coro “I Vous de la Valgranda” di Ballabio.

La serata si è conclusa con un pasto caldo, una cosa semplice ma che ha sancito un momento di condivisione. Unica nota triste, la mancanza che sentiamo ogni giorno di Giovanni e di Ezio, che ringrazieremo per sempre per tutto quello che hanno fatto.

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Giovedì, 16 Febbraio 2023 16:11

IL CORTENOVA "GUADAGNA" DUE PUNTI A TAVOLINO E SALE A QUOTA 20

in Sport

Era attesa per oggi la decisione del Comitato Regionale della FIGC relativamente al ricorso presentato dal CSC Cortenova in merito alla partita pareggiata con il Sovico nel corso della quale la squadra brianzola ha fatto giocare un calciatore squalificato.

Ebbene, il comunicato ufficiale sancisce l'accettazione del ricorso e il conseguente cambiamento del risultato in un 3 - 0 a tavolino con inibizione sino al 15.3 del dirigente accompagnatore, squalifica per una ulteriore gara del giocatore in questione e un'ammenda di 100 euro.

Tutto ciò comporta due punti in più in classifica per i gialloblu che raggiungo quota 20 staccando di due il Vercurago fermo a quota 18 e l'Olympic Morbegno che di punti ne ha 17. Il Sovico, che proprio a Cortenova aveva raccolto l'unico punto della sua stagione, torna a zero.

"Speriamo che adesso si inizi ad avere anche un po' più di fortuna" fanno sapere dal quartier generale cortenovese che martedì ha perso per infortunio anche Federico Gianola.

Nella partita di domenica prossima contro la Triuggese la squadra appena rilevata da Mister Roberto Sozzi è chiamata a fare punti per cercare di raggiungere posizioni di classifica più tranquille.

Non sarà facile, visto il lungo elenco di infortunati, ma si confida (sommessamente) nella scossa del cambio allenatore.

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Giovedì, 16 Febbraio 2023 10:17

Taragnata in Friuli per gli Alpini di Cortenova

Fine settimana in Friuli per gli Alpini di Cortenova. Questa volta non si tratta di una chiamata per bisogno di aiuto o di solidarietà, ma niente meno di esportare il piatto tipico valsassinese, la polenta taragna. Su richiesta del gruppo Alpini di Vallenoncello a Pordenone, in amicizia con i cortenovesi, in occasione di una grande serata organizzata in collaborazione con il gruppo sportivo per Sabato 18 febbraio, gli Alpini saranno ospiti dei due gruppi e prepareranno per loro il nostro piatto tipico in una grande struttura che può ospitare più di 250 persone.

La serata sarà poi allietata da un coro alpino friulano . "Ci sentiamo onorati - dice Mario Grigi Alpino di Cortenova - per questa chiamata, abbiamo la speranza di soddisfare il palato della gente del Friuli" .

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Mercoledì, 15 Febbraio 2023 10:19

CLAUDIO BARUFFALDI INTERVIENE A PROPOSITO DELLE URNE DISERTATE

Acquisiti i risultati delle Regionali e archiviati gli stessi in attesa della tornata di elezioni amministrative che nella primavera prossima vedrà il rinnovo della rappresentanza consigliare in molti comuni anche in Valsassina, qualche considerazione é d'obbligo e con l'occasione non mi sottraggo alla consegna.
Il dato che balza subito all'occhio anche sul nostro territorio é legato al consolidamento della crescente disaffezione al voto che ha caratterizzato, in negativo, il richiamo alle urne per il rinnovo del Consiglio regionale della Lombardia: ufficialmente e come da copione i big , nei loro commenti a caldo e anche stavolta, si sono ufficialmente dimostrati contriti e amareggiati nel constatarlo e ben disposti ad una "profonda riflessione" foriera di chissà quali interventi correttivi che in passato non si sono però mai visti: questo, infatti, é già avvenuto papale-papale anche nelle precedenti elezioni ma successivamente nulla é stato fatto in concreto per cercare di recuperare il feeling con l'elettorato.
Ciò detto, chi insiste nell'attendersi a breve un "ravvedimento operoso" della attuale classe politica sul tema, credo che seppure in buona fede stia peccando di beata ingenuità.
Del resto con l'attuale sistema elettorale a turno unico, che non prevede che debbano recarsi alle urne almeno la metà più uno degli aventi diritto perché le elezioni siano valide, si può far finta di aver vinto lo stesso, invece di come avviene in una qualsiasi anche minuscola assemblea di condominio dove la maggioranza conta ed é pure indispensabile.
In quale altro settore del viver comune si può "vincere" e dunque decidere a nome di altri se non hai in tasca una vera maggioranza? Invece nella nostra "politichetta" va bene lo stesso, madama la marchesa, anzi, si ha la fondata impressione che la roba vada benissimo così com'é e dunque senza rischio alcuno per i soliti noti, anche se vanno ormai a votare soltanto i soliti "quattro gatti". Diversamente la legge sarebbe già stata cambiata ma finché la norma consente ai "partitoni" di sfangarla, riuscendo agevolmente a controllare/indirizzare quella esigua ma determinante porzione residuale di elettori ma chi glielo fa fare di cambiar regole e direzione, complicandosi la vita. Mi sono purtroppo convinto che in realtà poco importa ai nostri governanti se, nei fatti, la maggior parte dei cittadini non vota più perché sfiduciato dall'andazzo sommariamente descritto e dalle eterne promesse, non mantenute. Sempre pronto a ricredermi!
Siamo però arrivati a sfiorare il 60% degli aventi diritto che se ne sta a casa e il deficit di Democrazia dovrebbe essere evidente soprattutto a chi vive ma anche campa abitualmente di "indennità di carica", pagata da noi contribuenti. Si tenga presente che, però, anche l'astensione al voto é una manifestazione di volontà del Popolo sovrano e stando così le cose chi ha vinto si renda conto di rappresentare soltanto una frastagliata minoranza di cittadini: di fronte a uno scontento così diffuso e radicato non si creda, al dunque, di poter sottovalutare ancora a lungo questa chiara indicazione della maggioranza dei laboriosi abitanti della Regione Lombardia. Se poi e unicamente per chiarezza, si considera che le percentuali che circolano relativamente ai risultati elettorali non sono riferite alla totalità dei cittadini aventi diritto al voto bensì a quel misero 40% che si é recato alle urne, indipendentemente dai risultati ottenuti sul campo, il deludente quadretto é servito.
In questo contesto e passando dal generale al particolare, certamente non giova alla credibilità della Politica e al richiamo del Popolo ai seggi la consolidata "abitudine" di cambiar partito, giacchetta o stendardo che ha caratterizzato la molto elastica dinamica di chi negli anni scorsi e anche a casa nostra abbiamo visto saltellare, balzello-balzello, tra le più varie formazioni e non solo di area e questo per assicurarsi nuovo seguito in vista della consultazione di turno: nell'unico incontro pubblico di quest'ultima campagna elettorale avremmo gradito che il destinatario delle più evidenti e diffuse critiche si fosse alzato in piedi, difendendo a spada tratta e con voce stentorea le numerose transumanze e le proprie estemporanee e personalistiche scelte politiche ma sappiamo come è andata: il tutto si é ridotto a palpabile nervosismo, accompagnato da imbarazzate argomentazioni di maniera. La voce? Incerta e bassa. Comunque la si pensi, un brutto spettacolo.
Per farla breve. Se un politico che si dice di rango dispone di notevole peso specifico, in Valsassina, dovrebbe incidere e risolvere problemi legati a situazioni stantie e annose, scodellando le soluzioni attese da sindaci e rappresentanti della Comunità Montana e non solo parlarci dei fondi garantiti dall'onnipresente PNRR e a disposizione di tutti.
Per non tediarvi, Cari amici, faccio solo tre esempi che ritengo esemplificativi del vuoto di rappresentanza in cui si é dibattuta la nostra verde vallata.
Nella recente campagna elettorale sull'Altopiano sono corsi in presidio i candidati più conosciuti al capezzale del centro che ormai da tempo ospita i migranti agli "Artigianelli" di Cremeno e che, stando alle cronache locali, ha più volte creato disagi ai residenti e problemi a quel sindaco che, in proprio, deve gestire la cosa. Spente le luci della ribalta, dopo le elezioni e lungi dallo schiodare la cosa, tutto tace: torneranno o lasceranno quella piccola amministrazione comunale ancora da sola con il suo problema? Per quanto riguarda invece le criticità viabilistiche legate alla integrale realizzazione della Tangenziale di Primaluna ma anche del tunnel tra Taceno e Portone le chiacchiere stanno a zero: se uno ha il potere che lascia trasparire ad ogni intervista, a breve, ci dia notizie rassicuranti sui finanziamenti mancanti, sull'apertura dei cantieri e sui tempi necessari per il taglio del nastro.
Questo ci serve sapere, non altro.
Da ultimo ma non per ultimo, ad attendere interventi decisivi e qualificanti da parte degli Enti locali sovraccomunali, sono le infrastrutture per consentire lo sviluppo Turistico della Valsassina e del Parco Regionale della Grigna Settentrionale che giace in un imbarazzante oblio istituzionale visto che l'attuale gestore oltre a non fare praticamente nulla di significativo, tace perché evidentemente non ha nulla da dire neppure sugli attesi programmi per quell'area protetta e questo é davvero molto grave e ingiustificabile per un'Istituzione pubblica.
E' in questi frangenti della vita politica e amministrativa che si vede chi dispone di autonomo e vero peso decisionale ed entrature altrettanto di peso ma soprattutto se é disposto ad esporsi personalmente, garantendo tempi certi e tralasciando le solite vaghe promesse: a fare le comparsate alle feste di paese e alle indimenticate ed indimenticabili "taragnate" dai diversi colori, son tutti buoni!! Quanto il sottoscritto dice chiaramente sulle invecchiate problematiche locali, che sono sotto gli occhi di tutti, é inevitabilmente condiviso ma solo ufficiosamente anche da amministratori della Valle che però lo sussurrano soltanto in sacrestia, per evidenti motivi di opportunità politica: non sia mai di dover rischiare di perdere cotanto e "potente" aggancio!
Chissà se qualche nuovo assessore regionale in attesa di nomina saprà invece fare di meglio e più in fretta perché, repetita iuvant, in Valsassina le chiacchiere stanno davvero a zero.
Considerato che, fortunatamente, non sono in attesa dei fondi del PNRR e neppure ho mai concepito l'impegno politico alla stregua di un qualsiasi Ammortizzatore sociale e, in più, visto che appartengo alla folta e qualificata schiera di contribuenti che non sbarca il lunario per il tramite di un'indennità di carica continuerò, legittimamente, a commentare fatti e misfatti della politica locale usando il garbo e la continenza verbale che mi viene unanimemente riconosciuta, anche dopo aver attualmente smesso i panni del pubblico amministratore.
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Mercoledì, 15 Febbraio 2023 10:11

ASTENSIONE DAL VOTO: UNA RIFLESSIONE DELL'EX CONSIGLIERE REGIONALE RAFFAELE STRANIERO

Dopo il voto delle regionali, non ci si può sottrarre ad una riflessione sull'astensione dal voto, che ha raggiunto un "picco" davvero elevatissimo, quasi sconosciuto ad una realtà come quella italiana, abituata in passato ad altissime percentuali di partecipazione.
Come spiegare questo fenomeno?
Sicuramente la componente principale è rappresentata dalla disaffezione verso la politica, o forse meglio dire verso "questa politica".
Però credo che in questo caso si siano aggiunte altre componenti che non vanno trascurate.
Ad esempio il mancato "traino" delle elezioni politiche, che, con il loro "tam tam" mediatico, in altre occasioni hanno contribuito ad alzare la soglia di partecipazione anche alle regionali.
Penso però anche alla data infelice, scelta volutamente dalla maggioranza di centro-destra, per poter capitalizzare a livello regionale il vantaggio acquisito con le politiche.
Ma non va sottovalutata nemmeno la poca informazione circa questo appuntamento; molti cittadini non ne erano letteralmente al corrente.
Inoltre serpeggiava la sensazione diffusa, complici i sondaggi, che il risultato fosse già deciso e penso che, almeno nell’elettorato potenziale di centrosinistra, questo elemento abbia inciso.
Insomma, c'è materia in abbondanza su cui riflettere!
Avranno la capacità le forze politiche di interpretare questi segnali? Non lo so ma mi sembra difficile.
Non posso nemmeno esimermi dal far notare che in questa consultazione i cittadini avevano la possibilità di esprimersi con le preferenze, cosa che nelle elezioni politiche nazionali non avviene.
Ma, soprattutto, dal sottolineare che la riflessione, a mio giudizio, non può coinvolgere solo la classe politica.
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Mercoledì, 15 Febbraio 2023 10:08

CASA DI FIUMELATTE VENDUTA PER OLTRE UN MILIONE DI EURO

Lunedì, nella sede della Provincia di Lecco, si è svolta l’asta pubblica per la vendita dell’immobile denominato Casa di Fiumelatte a Varenna.

Dopo l’apertura e la verifica delle 4 domande giunte entro il termine di partecipazione, si è proceduto all’incanto con offerte al rialzo, al termine del quale è risultata vincitrice l’offerta pari a 1.100.888,88 euro, rispetto al prezzo a base d’asta di 325.000 euro.

Nelle prossime settimane verranno completati tutti gli aspetti tecnici e amministrativi per il passaggio di proprietà dell’immobile.

“La scelta di procedere, nell’ambito del piano di razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare provinciale, all’alienazione della Casa di Fiumelatte a Varenna si è rivelata vincente – commenta la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann – Eravamo certi che la nostra proposta avrebbe suscitato molto interesse e sarebbe stata appetibile. Altre ipotesi di destinazione diversa dell’immobile, da moltissimi anni inutilizzato, privo di impianti e certificazioni, sarebbero state inappropriate e inadeguate per un ente pubblico come il nostro. Ora avremo a disposizione risorse importanti da destinare alle priorità della Provincia di Lecco nei principali ambiti di intervento”.

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Mercoledì, 15 Febbraio 2023 09:33

ROBERTO SOZZI E' IL NUOVO ALLENATORE DEL CORTENOVA

in Sport

Nuovo mister per il CSC Cortenova impegnato a cercare di risollevarsi da una scomodissima posizione di classifica. Ieri sera la presentazione a dirigenti e squadra introdotto dal responsabile del settore calcio, Silvio Galperti, dal direttore sportivo, Innocente Magni, e dal presidente, Riccardo Benedetti.

Di seguito il comunicato della società cortenovese con i dovuti ringraziamenti ad Antonio Selva che, di comune accordo, ha lasciato nei giorni scorsi la guida della squadra.

"Il Centro Sportivo di Cortenova ringrazia di cuore Antonio Selva per la dedizione, l'impegno, l'entusiasmo e la determinazione con cui per otto anni ha guidato la prima squadra.
Sono stati anni in cui abbiamo condiviso momenti positivi e momenti negativi nel corso dei quali Antonio si è sempre assunto le proprie responsabilità e dimostrato sempre grande professionalità ed attaccamento ai colori.
Non da ultimo, dobbiamo ricordare come aiutò la società nel momento in cui il precedente allenatore diede le dimissioni accettando di passare dalle giovanili alla prima squadra.
Nel contempo annunciamo che il nuovo allenatore è Roberto Sozzi, classe 1965, il quale dopo una lunga esperienza di calciatore ha intrapreso quella di allenatore con Caprinese, Cisanese, Calolzio, Dolzago, Civate, Derviese, Valmadrera, Foppenico e Olimpiagrenta.
Roberto è stato presentato ieri sera alla squadra ed avrà come obiettivo quello di riportare il Cortenova in posizioni più tranquille di classifica.
Dandogli il benvenuto a Cortenova, gli auguriamo - a nome di tutto il Centro Sportivo - buon lavoro!"
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