Confartigianato ricorda ai candidati le priorità per le imprese
Elezioni Regionali – Confartigianato Imprese Lecco elenca le priorità delle MPMI ai candidati
In vista delle prossime elezioni regionali, Confartigianato Imprese Lecco ha incontrato i candidati alla carica di consigliere regionale per un confronto diretto sulle tematiche che più interessano le oltre 4.000 imprese rappresentate dall’Associazione.
“Abbiamo rivolto il nostro invito a tutte le segreterie dei partiti e ai comitati delle liste che nel fine settimana si sfideranno alle urne – spiega Daniele Riva, presidente Confartigianato Imprese Lecco – L’obiettivo è stato quello di instaurare un dialogo con gli aspiranti consiglieri per parlare in modo diretto, senza i vincoli delle classiche tribune elettorali. Lo stretto rapporto con i rappresentanti della politica contraddistingue da sempre il nostro modo di fare rappresentanza. Confartigianato, grazie alla sua organizzazione capillare e diffusa, è in grado di confrontarsi in modo diretto con il piccolo Comune fino alle sedi istituzionali nazionali ed europee. Le nostre istanze raggiungono tutte le “stanze dei bottoni” e questo deve poter continuare anche con la prossima compagine che guiderà Regione Lombardia, qualunque colore abbia. Attraverso un rapporto costante con chi rappresenterà il territorio Lecchese, vogliamo far valere la nostra voce e la voce dei nostri imprenditori al Pirellone”.
Confartigianato Imprese Lecco ha dato il proprio contributo nel predisporre un articolato documento con le priorità del mondo della micro e piccola impresa e dell’artigianato e le aspettative nei confronti di chi guiderà la Regione. Tale position paper si apre ponendo un focus sugli elementi imprescindibili di rapporto e confronto con Regione Lombardia per la creazione di un terreno fertile alla nascita e allo sviluppo delle imprese. Seguono le priorità e le proposte per la Lombardia del futuro, ciascuna corredata da istanze – chiare sintetiche – che in questi giorni sono state sottoposte ai candidati.
“Abbiamo svolto sette incontri con altrettanti esponenti politici cui hanno preso parte anche il segretario generale Matilde Petracca e il segretario generale aggiunto Vittorio Tonini – aggiunge Riva – Una scelta non scontata e certamente impegnativa; sarebbe stato più facile organizzare un confronto unico con tutti i candidati, ma non avremmo avuto modo di parlarci in modo così franco. Un momento di ascolto reciproco avvenuto nell’interesse dei nostri associati”.
Tra i temi portati all’attenzione dei candidati da parte di Confartigianato Imprese Lecco, elencati anche nel documento “Un’identità d’insieme, per andare lontano“.
“Abbiamo chiesto a tutti i candidati che, in caso di elezione, si rimbocchino le maniche per portare a casa alcune opere strutturali nevralgiche per le nostre imprese, come la Lecco-Bergamo, il potenziamento della SS36 e SS36dir, il prolungamento della Tangenziale Est e la realizzazione del 4° ponte a Lecco. Di tutti questi progetti si parla da tempo infinito: a noi non interessa di chi è la colpa. Alle nostre imprese interessa non mettere più la variabile “tempo perso in trasporti” come voce a bilancio. Nelle nostre PMI abbiamo tecnologie avanzate che ci permettono di competere nel mondo, poi apriamo i cancelli e ci scontriamo con un sistema viabilistico fermo al secolo scorso. Capiamo le difficoltà geografiche, ma da qualche parte dobbiamo mettere un punto e ripartire.
Altro tema per noi fondamentale è la formazione: le nostre imprese non riescono più a trovare figure di nessun livello, non solo quelle più specializzate, da inserire in organico e far crescere. Se andiamo avanti di questo passo, tra una decina di anni molti imprenditori si troveranno senza mano d’opera e saranno costretti a chiudere. Bisogna lavorare seriamente e coralmente sull’orientamento. In questo noi siamo a completa disposizione per portare la nostra esperienza e collaborare con Istituzioni, scuole e famiglie. Infine, abbiamo chiesto che le Olimpiadi 2026 non ci passino sopra la testa, facendo di Lecco un punto sulla carta geografica – tra l’altro un punto di ingorgo viabilistico stando a guardare l’oggi – che si attraversa per raggiungere la Valtellina: bisogna fare sistema per far sì che anche il nostro territorio sia attrattivo per chi transiterà da qui, intercettando opportunità di business per le imprese di qualunque settore”.
Hanno preso parte ai colloqui con il presidente Riva e i segretari di Confartigianato Imprese Lecco: Riccardo Fasoli (Letizia Moratti presidente), Gianmario Fragomeli (Partito Democratico), Flavio Nogara (Lega ), Mauro Piazza (Lega), Lorenzo Riva (Azione-Italia Viva), Donatella Scaravilli (Fratelli d’Italia), Giacomo Zamperini (Fratelli d’Italia).
VISIONI E "VISIONARI"
Siccome non era sufficiente un Mauro Piazza che si vanta di opere pubbliche eseguite solo grazie ai suoi lungimiranti interventi ( alla "faso tuto mi"), suscitando le giuste ire di molti Sindaci, il candidato Presidente del CentroDestra Attilio Fontana va ancora oltre ed ascrive ai mirabolanti successi della sua Giunta opere che da decenni sono in fase di progettazione e lontanissime dalla realizzazione.
Noi non le vediamo ma lui si: la variante di Primaluna, il nodo di Vercurago, l'elettrificazione della Lecco-Como.
Non vedete che sono già state realizzate ? Come non le vedete ? Guardate bene: Fontana le ha viste , e se ne ascrive i meriti. Ha gli occhiali del futuro, forse ? Guardate bene, ci sono!!!
Fontana mi ricorda sempre di più quello che teneva la mano nel taschino e si credeva Napoleone! Quindi proporrei non di votarlo per non rimandarlo ancora a Palazzo Lombardia, ma direttamente sull'Isola d'Elba.
Velocemente.
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BARZIO: MAXI INTERROGAZIONE DELLA MINORANZA SULL'ABBANDONO DEL PROGETTO DELLA PISTA DI NAVA
MAJORINO A LECCO VENERDI 17 FEBBRAIO
Venerdì alle 15.00 a Lecco a Palazzo Falck chiuderemo la campagna elettorale per le elezioni regionali Lombardia con il nostro candidato Pierfrancesco Majorino!
RINNOVATO IL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL CORPO MUSICALE SANTA CECILIA DI BARZIO
Squadra che vince non si cambia, o quasi. La scorsa settimana il Corpo musicale Santa Cecilia di Barzio, infatti, ha rinnovato il proprio consiglio direttivo, confermandolo nella quasi totalità dei componenti.
Per il triennio 2023-2026, il sodalizio valsassinese, sarà ancora presieduto da Mario Tagliaferri, affiancato dal vice presidente Stefano Canali, dal segretario Marta Buzzoni e dal tesoriere Sergio Camozzini. Fra i consiglieri confermati Carlo Sironi e Lorenzo Valsecchi (che mantiene anche l'incarico di vice maestro); unica nuova entrata Pierluigi Marchionni, che prende il posto di Agostino Selva. Quest'ultimo, lascia il consiglio dopo una lunghissima presenza, che nel corso degli anni lo ha anche visto assumere la carica di presidente.
"Proseguo la mia esperienza come presidente del Corpo musicale Santa Cecilia di Barzio con orgoglio ed entusiasmo - commenta il rieletto presidente - Insieme al consiglio direttivo siamo pronti ad affrontare nuove sfide che, ci auguriamo, possano portare sempre maggiori benefici alla nostra banda. In questo momento tutti noi rivolgiamo un sentito pensiero di sincera riconoscenza ad Agostino Selva per quanto fatto, in tutti questi anni, per il sodalizio".
Già impegnati a pieno regime i componenti del direttivo e i musicanti stanno già lavorando alla preparazione del prossimo, importante appuntamento: il tradizionale Concerto di Pasqua, in programma domenica 9 aprile, alle 21, nella chiesa parrocchiale Sant'Alessandro di Barzio.
"Sarà un concerto davvero speciale, che sta richiedendo un notevole impegno a musicanti e maestro. Ci auguriamo che possa incontrare il favore del pubblico", conclude Tagliaferri, ricordando che tutte le novità legate all'attività della banda verranno pubblicate sulla pagina facebook "Corpo musicale Santa Cecilia di Barzio" e sul sito internet www.bandabarzio.it.
LA SCOMPARSA DI MINA SPREAFICO: IL CORDOGLIO DEL SOCCORSO CENTRO VALSASSINA
A PROPOSITO DI CAMPAGNA ELETTORALE, UNA RIFLESSIONE DEL SINDACO DI PRIMALUNA MAURO ARTUSI
POCO UTILIZZATO L'OSPEDALE DI BELLANO
E’ stato parzialmente aperto l’Ospedale di Comunità all’Umberto I di Bellano, una struttura dotata oggi di
soli 5 posti letto sui 20 attivabili, senza personale adeguato e che ha comportato il trasferimento di 14 posti
letto del reparto riabilitativo, eccellenza di Bellano, all’Ospedale Mandic di Merate, affidandone la gestione
a una cooperativa sociale.
E’ solo l’ultimo atto di una sistematica e duratura dismissione dell’ospedale bellanese sia per quanto
riguarda i reparti di degenza che per i poliambulatori specialistici.
Il Partito Democratico e la lista Progetto Comune hanno tentato più volte di interessarsi e di affrontare la
questione sollevando il problema nelle sedi competenti, purtroppo inascoltati. La dialisi ha ridotto
l’operatività a un solo turno giornaliero, il centro prelievi apre dalle ore 8 alle 10, costringendo tanti utenti
ad attendere all’esterno del nosocomio, numerose prestazioni specialistiche hanno traslocato o sono state
fortemente ridotte nel corso degli anni, dal diabetologo, all’oculista, al dentista.
L’unico Presidio del Lago che doveva essere, secondo le promesse da anni millantate, l’eccellenza al servizio
del territorio, è oggi una struttura svuotata di reparti e servizi, sottosviluppata e depotenziata. Dopo i
notevoli investimenti pubblici spesi per la riconversione e ristrutturazione, l’Umberto I è diventato sede
anche del CRA, struttura residenziale per malati psichiatrici che non dovrebbe, per definizione, trovare
collocazione in una struttura ospedaliera e che è approdato a Bellano come soluzione temporanea ormai 8
anni fa e, nel silenzio generale, è qui rimasta.
L’Ospedale di Comunità sembrava un’opportunità di rilancio della struttura bellanese ma nei fatti, è stata
ancora una volta l’occasione per chiusure e trasferimenti da parte di Regione Lombardia, organo
competente in materia di programmazione socio sanitaria.
L’operazione si inserisce nel modello sanitario regionale convintamente intrapreso e sviluppato da ormai 28
anni dal Pirellone, che ha nel suo fondamento l’affidamento al Privato a discapito di investimento sull’offerta
pubblica , i cui limiti sono pericolosamente emersi a tutti in occasione della pandemia da Covid-19.
La maggior parte delle risorse finanziare regionali vengono destinate alla sanità e di queste una consistete
quota del bilancio è erogata a favore del settore privato. Questa tendenza va cambiata , i fondi devono
tornare a essere spesi nelle strutture pubbliche garantendo così a tutti i cittadini l’accesso alle cure e alle
prestazioni sanitarie.
La nostra lotta sarà sempre per una difesa della sanità pubblica e universale, aperta e fruibile da ciascuno,
prevedendo investimenti e assunzioni per un rilancio e una ricostruzione di un servizio sanitario pubblico in
grado di assicurare il diritto alla salute dei cittadini sancito dalla Costituzione italiana.
Troppe persone sono ad oggi, in Lombardia, costrette a dover scegliere se attendere mesi per poter godere
di un servizio pubblico o convenzionato o pagare per ottenere la medesima prestazione in regime
privatistico, in tempi brevi. Una opportunità che per molti non è economicamente sostenibile e
profondamente ingiusta.
Il 12 e il 13 febbraio 2023, alle elezioni regionali, abbiamo tutti la possibilità di intervenire per cambiare
finalmente questo modello regionale, per tornare a investire sui territori e sulla sanità territoriale in
maniera seria e attenta alle peculiarità di ogni paese e, per Bellano, ad attuare finalmente un rilancio e un
pieno sviluppo dell’Umberto I, degno della sua storia e di quello che ha rappresentato e rappresenta per la
sponda orientale del Lario.