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Martedì, 14 Febbraio 2023 16:40

REGIONALI: I VOTI IN VALLE

Nella tabella riportiamo il riassunto dei voti ottenuti da ciascun candidato presidente nei comuni da Pagnona a Cremeno.

Sul totale di 6.325 voti validi, Attilio Fontana ne ha ottenuti 4.823 pari al 76,25%. Il candidato del centrosinistra, Majorino, 1.025 pari al 16,20%. Letizia Moratti, Terzo Polo, 428 (6.76%) e Marz Ghidorzi (Unione Popolare) 49 (0,01%).

Il comune con la più alta percentuale di voti per il presidente confermato è Cassina (83,25%) seguito da Moggio (82,19%) e Taceno (81,02%).

Gli ultimi tre, invece sono Cremeno (72,97%), Pasturo (71,48%) e Barzio dove la percentuale si è fermata sotto il 70% (66,27%).

 

COMUNE FONTANA  MAJORINO MORATTI GHIDORZI
BARZIO 340 118 50 5
CASARGO 289 58 16 2
CASSINA 184 27 10 0
CORTENOVA 375 65 25 1
CRANDOLA 92 21 7 2
CREMENO 424 112 36 9
INTROBIO 549 131 41 8
MARGNO 134 20 16 2
MOGGIO 180 24 13 2
PAGNONA 89 16 4 1
PARLASCO 54 11 4 0
PASTURO 544 142 70 5
PREMANA 857 142 82 3
PRIMALUNA 554 111 45 8
TACENO 158 27 9 1
TOTALI 4823 1025 428 49
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Martedì, 14 Febbraio 2023 12:04

E IL VINCITORE E'...MAURO PIAZZA

Giù il cappello: 5.700 preferenze non si raccolgono per caso o solo perchè hai speso un sacco di soldi.

Cinquemilasettecento preferenze Mauro Piazza le ha raccolte perchè si è speso lui in prima persona iniziando la propria campagna elettorale in tempi non sospetti preparando, con abile strategia, il campo già coltivato per raccoglierne i frutti al momento opportuno.

Tutto facile? No, in politica di facile c'è poco o nulla e Piazza potrà essere non simpatico a tutti (chi lo è?) ma oggi anche i suoi meno affezionati (diciamo così) conterranei devono riconoscere un successo che va oltre tutte le aspettative.

Ha avuto ragione su tutta la linea ed è corretto riconoscerglielo, oggettivamente, con rispetto per chi si è posto un obiettivo e lo ha centrato in pieno. Lo hanno aiutato in tanti, è vero, ma se vuoi vincere devi poter contare su una squadra e lui quella squadra se l'era costruita nel tempo e gli ha consentito di diventare - numeri alla mano - il politico più importante e influente della Provincia.

E adesso? E' ovvio che il semplice ruolo di consigliere gli starà stretto visto l'eclatante risultato e quindi, c'è da scommetterci, punterà almeno ad un assessorato e, indipendentemente da come la si pensa, un assessore regionale lecchese sarebbe un valore aggiunto per il territorio.

Due parole su Flavio Nogara, travolto da un avversario immarcabile: ce l'ha messa tutta in proporzione alle proprie possibilità, ma di fronte ad una corazzata un semplice motoscafo da lago può poco o nulla.

Un bravo anche a Zamperini che ha superato con 2.600 preferenze Mastroberardino nel derby dei "detto" (detto Mastro il secondo, detto Zampe il primo, così, tanto per facilitare l'elettore). "Mastro" (molto legato al sindaco di Crandola Matteo Manzoni) aveva ricevuto l'appoggio del sottosegretario comasco Butti, "Zampe", invece, ha sempre avuto al suo fianco l'europarlamentare Fiocchi (oltre ad avvalersi di un consigliere stellare come Pino Pogliani) ed evidentemente i due hanno sparato bene tutte le loro cartucce. 

Cosa dire del Terzo Polo? Lorenzo Riva si è prestato con grande entusiasmo senza risparmiarsi, ma 1.200 preferenze sono davvero poca cosa rispetto alle attese di una formazione che puntava sul territorio a riscuotere almeno un 18/19%. Riva ha girato, si è fatto conoscere, ha tessuto contatti, ma un conto è partire da lontano (come ha fatto Piazza) un conto è tentare una rincorsa a due mesi dal voto.

Uno che non ha sfigurato e merita i complimenti è l'ex parlamentare Fragomeli (il PD in provincia si è dimostrato solido) che ha ottenuto un ottimo successo personale con 4.400 preferenze conquistando un seggio in Regione dove avremo, quindi, tre esponenti di tre partiti diversi e se ci pensate bene non è un aspetto negativo. 

Per concludere una minima riflessione sul "non voto".

Dalle nostre parti il "votare" è sempre stato un valore assoluto e quel che è successo nel fine settimana lascia l'amaro in bocca e merita (come a livello nazionale) di essere approfondito e studiato.

Il "Tanto non cambia niente" è un mantra che deve fa paura a chi crede nella democrazia. Fine della riflessione.

Ultima cosa.

In questi anni abbiamo letto e sentito aspre critiche alla sanità e ai trasporti lombardi (tanto per citare due esempi): adesso che dalle petizioni, dalle lettere, dalle proteste, dagli scioperi, chi voleva aveva l'occasione di passare ai fatti esprimendosi con il voto non lo ha fatto.

Anche su questo in molti dovrebbero chiedersi il perchè.

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Martedì, 14 Febbraio 2023 08:26

Padre Angelo: Cessate il Fuoco !

Siamo chiamati alla compassione
La compassione, questo sentimento universale che è al cuore di spiritualità anche molto diverse fra loro — da quella cristiana a quella buddhista — , non è mai riservata ai soli membri della stessa comunità, della stessa famiglia, ma è indirizzata a tutti perché è un sentimento naturale degli umani. Nasce dalle profondità delle viscere materne, secondo la Bibbia, e dice la propria vulnerabilità, come capacità di essere toccati dalla sofferenza altrui. Dostoevskij ha definito la virtù della compassione la più importante delle virtù e l’unica legge di vita dell’intera umanità. Solo la compassione fa progredire l’umanità. Ma c’è da temere che in questo avanzare della barbarie, diventino un sottofondo a tante dichiarazioni di questi giorni le affermazioni di Nietzsche in Così parlò Zarathustra: “Io non amo i compassionevoli … Quelli che creano devono essere duri. Sia lodato ciò che rende duri!”. Se si instaurasse culturalmente un simile modo di pensare la società e se si assumesse questa postura di fronte alla sofferenza sarebbe davvero non solo la morte della pietà, ma la morte dell’umano. Ciò che fa l’umanità è la passione condivisa, un patire in comune, insieme, per poter vivere insieme. (Enzo Bianchi)

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Martedì, 14 Febbraio 2023 08:19

IL GRANDE ALBERO MILLEUSI

Chi frequenta con una certa assiduità sentieri e boschi prealpini avrà certamente riconosciuto il gruppo di alberi i cui tronchi potati alla base sono riprodotti nella foto scattata nei pressi della baita di Daggio. Si tratta di “Fagus sylvatica” comunemente chiamato Faggio, una delle specie arboree in assoluto più frequenti sulle Prealpi orobiche fino a quote di circa 1800 metri. Tutti, in Valsassina, conoscono il decano locale di queste piante, il cosiddetto Fo de tée, plurisecolare albero dalle dimensioni colossali, purtroppo giunto da tempo a inarrestabile decadenza, la cui antica imponenza è ancor’oggi presente a dimidiare il tratto di sentiero che conduce dalla Séra al rifugio Buzzoni, meglio noto come Mota. Il termine generico “Fagus” è di origine latina ma deriva dal greco “phēgós” (φηγός) che indicava un genere di quercia dalle ghiande commestibili.

Il faggio, appunto. Storicamente interessante il termine tedesco “buche” (faggio) dal momento che, durante il Medioevo, tavolette di faggio venivano usate non solo come copertine rigide (spesso rivestite in cuoio) a protezione dei libri (tedesco: buch; inglese: book) costituiti da pagine di preziosa pergamena, ma anche come fogli lignei poiché “…le tavolette per scrivere erano di faggio. “Barbara fraxineis pingatur runa tabellis” (la runa barbara sia tracciata su tavolette di faggio) scrive nel IV secolo il vescovo e poeta Venanzio Fortunato”. Ricaviamo questo particolare dal saggio di R. Greaves “La Dea bianca” (pag 45; Adelphi, 1992). Del faggio, come del maiale, non si butta via quasi nulla: legno, corteccia, frutti e radici sono tutti utilizzabili per diversi scopi. Innanzitutto si tratta di una pianta che fornisce un’ottima legna da ardere che produce poco fumo e mantiene a lungo la fiamma. Inoltre il faggio viene impiegato in falegnameria per la produzione di parquet, mobili, sedie, piani di lavoro, giocattoli e utensili da cucina grazie alla elevata densità e compattezza del legno.

Per quanto riguarda gli utilizzi fitoterapici ricordiamo il decotto di corteccia che secondo la medicina tradizionale ha proprietà febbrifughe; e il decotto ottenuto dalle radici ancor giovani che sembra possedere capacità anticonvulsive. Inoltre dalla distillazione del legno di faggio si ricava il creosoto impiegato in passato come disinfettante. Da segnalare anche l’impiego alimentare del Faggio i cui frutti, dai quali deve essere rimosso il guscio velenoso, possono essere arrostiti e consumati come castagne o mandorle mentre tostati vengono utilizzati come surrogato del caffè. Dai semi si estrae anche un olio alimentare usato anche come combustibile.

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Martedì, 14 Febbraio 2023 06:59

Perchè è così difficile in Lombardia battere il centrodestra

Quando l'assessore milanese Pierfrancesco Maran, all'epoca autoproclamatosi candidato Presidente per le elezioni in Lombardia, prima di lasciare il posto a un altro Pierfrancesco, venne a Lecco, all'inizio di Dicembre, presso la Casa sul Pozzo, a un incontro molto interessante organizzato dal PD, disse una cosa che a molti sembrava quasi una banalità.

"Come mai noi del CentroSinistra, che in Lombardia oggi governiamo sei capoluoghi di Provincia su otto, non riusciamo da 28 anni a conquistare il Pirellone ?".
La domanda era invece molto pertinente, e io vorrei cercare di dare tre risposte , a mio parere decisive.

La prima. La legge elettorale è molto diversa: nei Comuni si vota col doppio turno, in Regione no. Questo vuol dire che il centrosinistra, notoriamente più litigioso e diviso, non ha il tempo di ricompattarsi in un secondo turno per conquistare la maggioranza. A Lecco per esempio, se si fosse votato solo al primo turno, il Sindaco sarebbe stato senza dubbio Peppino Ciresa, mentre il secondo turno ha favorito Mauro Gattinoni.
Ma anche in Francia, per esempio, il secondo turno favorisce la Sinistra: se alle Politiche dell'anno scorso si fosse votato col primo turno, Macron non sarebbe Presidente, ma lo sarebbe stata Marine Le Pen.

Seconda: la Campagna elettorale. Majorino ha dovuto affrontare una campagna breve e faticosa, con il sostegno di tanti bravissimi militanti che lo hanno sostenuto, sfidando eroicamente il freddo e il gelo con i loro gazebo, ma la sua campagna elettorale è durata poco più di un mese, escluse le vacanze natalizie. Troppo poco per farsi conoscere anche fuori Milano (molti in Valsassina ad esempio non l'avevano mai sentito nominare).
Viceversa la campagna elettorale degli assessori di centro destra non dura due mesi, ma possiamo dire cinque anni ! E' un lascito dell'organizzazione ferrea del "sistema Formigoni", una vera "macchina da guerra". Fateci caso: non c'è festa, inaugurazione, "Sagra della Porchetta" o del formaggino, dove non sia presente almeno un assessore di Fontana.
Il "nostro" (nel senso di lecchese) Antonio Rossi non dubito che conosca a fondo qualsiasi impianto sportivo o palestra di tutta la Lombardia, anche la più lontana. Che si inauguri un nuovo attrezzo ginnico, una corda, o una ristrutturazione, lui è sempre lì !
Figuriamoci se si inaugura una nuova strada : gli assessori sono almeno due o tre !

La Terza: la Regione Lombardia ha una disponibilità economica davvero impressionante. Se gran parte del suo Bilancio è dedicato, per legge, alle spese sanitarie, è incredibile quanti fondi arrivino ai Comuni, a volte anche tramite l'intermediazione di Province o Enti intermedi come il Bacino Imbrifero Montano o le Comunità Montane, ad esempio.
Ce n'è per tutti, Sindaci amici, ma anche non amici.
Vuoi costruire un marciapiede, una nuova rete fognaria, ampliare la Scuola, cambiare l'illuminazione pubblica per esempio ? Non c'è problema: bussate e (forse) vi sarà dato. La Regione è un bancomat, una dispensatrice di soldi impressionante, sulla base certamente di progetti più o meno accuratamente presentati.
"A fra', che te serve ?" diceva il grande Giulio Andreotti ! "Chiedete e vi sarà dato" è scritto nel Vangelo !

Se non ci credete vi inviterei a fare come un mio collaboratore, che ha avuto l'imprudenza di abbonarsi alla newsletter telematica di Regione Lombardia, LNEWS. Da allora la nostra posta è saturata, arrivano almeno sette otto messagi al giorno, in cui si dimostra ciò di cui si parla sopra.

Insomma, dobbiamo rassegnarci ad altri 5 anni di Fontana e questa volta, dato il sucesso di Fratelli d'Italia, persino più spostato a destra ? Purtroppo si, ma sarà meglio cominciare a preparare le contromisure !

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Lunedì, 13 Febbraio 2023 20:03

L'IMPEGNO DEI CARABINIERI AI PIANI DI BOBBIO

Sicurezza sulle piste di Bobbio? I Carabinieri sono sicuramente in prima linea ed assicurano un monitoraggio costante di ciò che succede nella nostra sciistica, un impegno non da poco se si considerano i numeri che ne stanno contraddistinguendo anche questa stagione invernale.

Il bilancio dall'apertura parla di 70 servizi di vigilanza, 21 interventi di soccorso per incidenti, 337 controlli alle persone e 7 ai rifugi.

Sono 15 le contravvenzioni sino ad oggi elevate a chi non ha rispettato le norme che regolano l'accesso e la fruizione delle piste.,

 
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