COMUNITA' PASTORALE MADONNA DELLA NEVE: L'AGENDA DELLA SETTIMANA
La Redazione di Valbiandino.net esprime le più sentite condoglianze al nostro collaboratore Alpino Mario Grigi per la perdita di suo fratello Emilio Grigi, scomparso a Prato San Pietro all'età di 81 anni.
I funerali si terranno nella Chiesa di Prato San Pietro Sabato 4 Febbraio alle ore 15.
Ho avuto modo di leggere con attenzione, nei giorni scorsi, il documento che Uneba e Aris - in rappresentanza di 500 strutture lombarde a vocazione non profit operanti nel settore sanitario e sociosanitario - hanno pubblicato in coincidenza con la prossima scadenza elettorale regionale dal titolo “Il sistema del welfare lombardo: prospettive e indirizzi di programmazione” e vi ho trovato piena rispondenza con la situazione che ho potuto toccare con mano in occasione delle visite che ho avuto modo di effettuare ad alcune strutture che ospitano gli anziani sul nostro territorio.
Se da un lato il quadro che emerge evidenzia la situazione di “sofferenza complessiva” del sistema welfare regionale che la pandemia non ha fatto che far esplodere con drammaticità, dall’altro mette al centro della riflessione comune il ruolo che queste strutture sono chiamate a svolgere: “essere soggetti capaci di una “presa in carico”, “attenti” alle persone e alle loro famiglie più che semplici erogatori di servizi di natura clinica o assistenziale”.
Purtroppo questo ruolo rischia di essere messo in crisi da una serie di fattori: in primo luogo il protrarsi della difficile situazione economica a cui le RSA sono costrette a far fronte; in secondo luogo la mancanza di una programmazione che consenta loro di avere con chiarezza di fronte una prospettiva temporale di medio-lungo periodo nella quale potersi muovere e organizzare; infine il persistere di una visione da parte della politica che tende a separare - e non unire - gli aspetti sanitari da quelli socio-assistenziali. Questi sono i risultati di dieci anni di gestione della sanità e del welfare in Lombardia.
Occorre cambiare completamente visione: rimettere al centro l’unità della persona fragile, con tutti i suoi bisogni e i bisogni delle loro famiglie, per costruire attorno ad essa un nuovo sistema più integrato per la programmazione della rete dei servizi sanitari e sociosanitari in tutte le aree di intervento e con una maggiore capacità di ascolto e di condivisione con le realtà che sono chiamate ad operare sul campo e non possono più semplicemente subire scelte dall’alto. Serve costruire un welfare più vicino al territorio. Serve intervenire per superare la mancanza di personale medico, infermieristico e socio-assistenziale nelle strutture a partire dalla valorizzazione di queste professioni fin dalla fase di orientamento. Serve potenziare il sostegno anche economico per aiutare le strutture sanitarie no-profit a superare l’impatto della crisi energetica.
Lorenzo Riva
Candidato Terzo Polo
Elezioni regionali in Lombardia
Dopo la lettera inviata da quindici sindaci del centrosinistra, ecco la replica di Mauro Piazza.
“Mi fa piacere che la mia campagna elettorale sulle risorse che Regione Lombardia ha assegnato al nostro territorio sia oggetto di ossessiva attenzione da parte di qualche sindaco del Centrosinistra, con il tragico paradosso che tra i firmatari della missiva contro di me spicca il Sindaco di Lecco, noto alle cronache più per i bandi regionali e nazionali che perde che per le risorse che riesce a portare a casa per i lecchesi.
In questo sparuto gruppo di amministratori c’è persino chi non ricorda, o fa finta, quando mi ha interessato in prima persona per risolvere problematiche e/o individuare possibilità di finanziamento per il proprio comune. Temo che l’onestà intellettuale il più delle volte faccia fatica ad andare a braccetto con gli amici di Majorino.
Riguardo a ciò che pubblico e rivendico con orgoglio sui miei canali social, mi preme sottolineare come una parte dei miei post siano dedicati a fondi che sono arrivati sul territorio attraverso bandi e azioni dirette del Piano Fontana, votato dal solo centrodestra, e riguardo a queste tipologie di finanziamento lungi da me volermi intestare il lavoro amministrativo che i Comuni hanno fatto, se non per il supporto e l’assistenza fornita in taluni casi a chi me ne ha fatto richiesta .
Un’altra parte dei miei post e video riguarda invece ciò che si può ricondurre direttamente al mio operato: ordini del giorno a mia firma, interessamento diretto con gli assessorati regionali per l’individuazione di accordi di programma dedicati, reperimento di fondi specifici tramite emendamenti in aula per lo scorrimento di graduatorie di bandi, lavoro di collegamento tra le strutture tecniche comunali e regionali.
Tutte queste azioni, che sono semplicemente il dovere quotidiano di un consigliere regionale, le ho fatte per tutti, anche a beneficio di amministrazioni di Centrosinistra, senza sottrarmi mai: sfido qualsiasi amministratore locale del PD ad affermare che io non abbia cercato di dare un ritorno su un bisogno locale che mi veniva posto, nei limiti delle mie possibilità e di quelle del bilancio e delle regole regionali. Lo sanno benissimo alcuni dei firmatari con i quali ho interloquito direttamente per dare delle risposte a questioni che mi ponevano, con tanto di loro ringraziamento pubblico sulla stampa locale che, letto oggi alla luce di questo attacco gratuito e sgraziato, dovrebbe almeno provocare il rossore della vergogna. Ma si sa, in campagna elettorale per alcuni vale tutto.
È doveroso invece rivendicare come le risorse regionali arrivate in Provincia di Lecco derivino da una specifica volontà politica della maggioranza di centrodestra e della Lega scaturita in una legge, il famoso piano Fontana, che ha largamente finanziato gli enti locali lombardi. Un provvedimento che in Consiglio regionale ha visto la netta contrarietà e la forte opposizione da parte di quel Pd che oggi, con la missiva di Gattinoni e compagni, rivendica in maniera schizofrenica l’ottenimento di queste stesse risorse.
La coalizione di Majorino aveva iniziato la campagna elettorale accusando il Centrodestra, per bocca dell’ex Onorevole Fragomeli, di aver dato i soldi solo ai Comuni “amici”, oggi, invece, si appresta a concluderla rivendicando la propria capacità nell’ottenere finanziamenti regionali grazie ai propri soli sforzi: evidentemente le opere e le iniziative scaturite dal Piano Fontana sono state riconosciute in maniera positiva da tutti i cittadini, indipendentemente dallo schieramento politico. Un fatto che evidentemente chi in campagna elettorale ha poco da dire in vista del voto del 12 e 13 febbraio. Per fortuna le urne si avvicinano e queste sterili polemiche saranno archiviate dal voto popolare".
GIACOMO ZAMPERINI, CANDIDATO alle Elezioni REGIONALI del 13 Febbraio 2023 per Fratelli d'Italia
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Come anticipato dal nostro giornale, nella mattinata di oggi si è svolta in Provincia una "riunione informativa" sul progetto della variante di Primaluna e qui sotto potete leggere il comunicato stampa rilasciato dall'amministrazione provinciale.
Non è stata adottata nessuna decisione ma era logico in quanto l'incontro era già classificato come "informativo" e indetto per illustrare ai presenti una bozza di progetto redatta sulla scorta delle indicazioni ricevute dai tecnici a metà gennaio, nonchè recepirne altre come è puntualmente avvenuto da parte del comune di Primaluna.
Una novità riguarda il tracciato nel comune di Introbio per il quale sono state presentate due proposte che l'amministrazione comunale si è riservata di valutare ed a breve comunicherà agli uffici competenti della Provincia le proprie decisioni.
Da quanto ci risulta non si è accennato ai costi dell'opera per la quale, come noto, sono a disposizione 30 milioni di euro: l'obiettivo dei progettisti (già annunciato nel precedente incontro cui fece seguito un sopralluogo in loco) è di farli bastare per realizzare tutto il tracciato da Introbio sino a Cortabbio in modo da salvaguardare il territorio e non intaccare l'abitato di Cortabbio.
Si attende ora la decisione di Introbio in merito alle due opzioni proposte e la stesura definitiva del tracciato (anche sulla base delle ultime osservazioni di Primaluna) per tornare poi intorno a un tavolo e dare il via alla progettazione definitiva la cui stesura, come si legge nel comunicato della Provincia, è auspicata entro il 2023.
Oggi, nella sede della Provincia di Lecco di corso Matteotti, si è svolta una riunione informativa in merito alla variante di Primaluna, alla quale sono stati invitati gli amministratori e i tecnici dei Comuni di Primaluna, Cortenova, Introbio, Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera.
I rappresentanti dello studio incaricato della progettazione hanno illustrato l’ipotesi del progetto complessivo, che recepisce le osservazioni e le esigenze dei Comuni interessati, emerse nei precedenti incontri.
“L’incontro di oggi – commenta il Vicepresidente e Consigliere provinciale delegato alla Viabilità Mattia Micheli – ha rappresentato un’ulteriore tappa del percorso di sviluppo del progetto complessivo, per condividere insieme alle amministrazioni comunali coinvolte alcune scelte progettuali da affrontare e definire nel più breve tempo possibile il tracciato. L’obiettivo è arrivare entro la fine di febbraio alla definizione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, per poi avviare tutte le procedure necessarie e arrivare alla stesura del progetto definitivo/esecutivo entro la fine del 2023. Ringrazio i Sindaci e i tecnici coinvolti, con i quali stiamo lavorando di comune accordo per realizzare, nel più breve tempo possibile, questa opera fondamentale per tutta la Valsassina”.
Valorizziamo la Valsassina, un territorio molte volte escluso che, al contrario, va rilanciato.
Investire in formazione, nella riqualificazione delle strutture e nelle attività turistiche deve essere il mezzo principale per il rilancio di questo splendido territorio
Gianmario Fragomeli, candidato alle Elezioni regionali per il PD
Il 2023 si apre così come il 2022 si era chiuso, e cioè senza precipitazioni di rilievo.
Stando a Meteosvizzera, poi, questa situazione determinata dall'insediamento di un anticiclone sulla nostra area continuerà almeno sino a metà febbraio e poco conforta che il dato della pioggia caduta in gennaio (34,8 mm., dati di Meteobarzio.it) sia pari alla somma dei primi due mesi dello scorso anno.
Rispetto a gennaio 2022 ha fatto anche più freddo visto che la media delle temperature nello stesso periodo di quest'anno si è attestata a 2,9° contro 3,5°.
La neve in quota non è granchè per cui c'è da augurarsi che cambi qualcosa altrimenti le riserve idriche potrebbero essere messe a dura prova e nell'estate del 2022 abbiamo sperimentato un assaggio di cosa significhi restare senz'acqua.
La foto di copertina non è di per sé significativa in quanto in questo periodo sarebbe normale una secca della Pioverna; il problema è che quell'immagine sta diventando, nostro malgrado, la normalità.