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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Domenica, 16 Ottobre 2022 07:33

IL PERICOLO DEL "DICIANNOVISMO"

E' ormai un luogo comune collegare il nuovo Governo di Destra che costituirà Giorgia Meloni al centesimo anniversario della Marcia su Roma e dell'inizio del Ventennio Fascista, nel 1922, di cui il nuovo Presidente del Senato Ignazio La Russa è a quanto sembra un appassionato collezionista di cimeli.

Personalmente non credo proprio che con Meloni inizierà un nuovo ventennio fascista, ma a mio parere è errato il riferimento cronologico.
La situazione dell'Italia attuale, e soprattutto le pessime previsioni dei prossimi mesi a venire, purtroppo, più che il 1922 mi fa venire in mente il 1919, di cui il Socialista Pietro Nenni scrisse ampie memorie in un libro intitolato "Il diciannovismo".
Cosa successe nel 1919 ? La situazione era abbastanza simile a quella di oggi.
"L'Italia era uscita vittoriosa dalla I Guerra Mondiale - ha scritto un grande storico come Renzo de Felice - ma nella psicologia collettiva si sentiva come se in realtà ne fosse uscita sconfitta".
C'entra in buona parte la retorica di Gabriele D'Annunzio sulla "Vittoria mutilata", delle promesse non mantenute dal Patto di Londra : La Dalmazia e altre province date alla nascente Yugoslavia, che poi farà una brutta fine.

Ma soprattutto la situazione sociale ed economica era caotica ed esplosiva. Lo hanno chiamato "il Biennio Rosso", ma in realtà furono tre-quattro anni incandescenti. La Lira ebbe una svalutazione di circa il 400% (dati Istat): ciò che costava 100 lire nel 1914 ne costava 400 o più nel 1919.
Gli stipendi degli operai però erano rimasti quasi invariati, circa 300 lire al mese: ancora negli anni '30 una famosa canzone diceva "se potessi avere 1000 lire al mese .." (che equivaleva allo stipendio di un alto funzionario o di un manager).

Di conseguenza scioperi, manifestazioni, proteste, per chiedere di adeguare gli scarsi salari al costo della vita: le fabbriche, dove finalmente erano tornati a lavorare gli ex soldati sopravvissuti alle trincee, erano chiuse un giorno si e uno no, a causa delle "serrate" organizzate dalla CGL (Confederazione Generale del Lavoro, senza la I). La tensione sociale era altissima: funzionava qualcosa ? No, non funzionava più nulla !

I tram non andavano, men che meno i treni (che non solo "non arrivavano in orario", proprio non arrivavano !) gli uffici pubblici erano praticamente chiusi (comprese le scuole) perchè non c'era nessuno al lavoro, i negozi vuoti poichè mancavano gli approvvigionamenti e l'inflazione era troppo alta. I risparmi di una vita, a volte messi in Banca o più spesso sotto il materasso (come purtroppo aveva fatto mio nonno) erano stati praticamente bruciati in poco tempo.

Insomma, un sistema al collasso: stranamente è poco noto, forse per vergogna se ne è parlato poco, ma esistono interessanti testimonianze e anche interviste filmate al proposito.

In più, altro elemento in comune con oggi, l'esplosione della cosiddetta "Influenza Spagnola", che in tutto il mondo causò 50 milioni di morti, molte migliaia in Italia, e contro cui non si sapeva come combattere, se non con mascherine di garza e distanziamento sociale, come noi oggi col Covid. All'epoca però non c'era il vaccino, scoperto diversi anni dopo !

Tutto questo caos naturalmente si riversava sul sistema politico, che era come oggi estremamente diviso e caotico .
Erano tre i grandi Partiti usciti dalla elezioni del 1919: il Partito Socialista, dove però aveva preso il potere l'ala massimalista e intransigente : Filippo Turati e i Riformisti più seri, come Giacomo Matteotti, vennero persino cacciati dal Partito che loro stessi avevano fondato.
I Cattolici con il Partito Popolare di Don Sturzo, e infine i Liberali di Giolitti, con cui però i Socialisti massimalisti non volevano avere più niente a che fare.
I Governi si formavano e cadevano in continuazione, dal 1919 al 1922, anche perchè i Socialisti, che avevano più di 200 deputati nel 1919 (un successo straordinario per l'epoca) non volevano mischiarsi ai Liberali e tantomeno ai Cattolici, neppure davanti alla nascente minaccia Fascista. Tre Governi caddero in pochi mesi perchè avevano scarse maggioranze. Si continuava ad andare a nuove inutili elezioni.

Mussolini seppe approfittarne: le sue "Squadre d'Azione" picchiavano, a volte fino alla morte, indistintamente Cattolici (Don Minzoni) Liberali (Giovanni Amendola) e naturalmente soprattutto Comunisti e Socialisti, con l'obiettivo di "riportare l'ordine in Italia" , cosa che gli portò il plauso di Churchill.
Si originò dunque in quegli anni una specie di "Guerra civile", favorita anche dal fatto che molte armi, fucili, bombe a mano, pistole,  non erano state restituite all'Esercito, e tanti soldati congedati se le erano portate a casa,  davanti a cui le forze dell'ordine generalmente si voltavano dall'altra parte, scontri che furono il prodromo di un'altra "guerra civile", quella tra il 1943 e il 1945.
Quanto queste due fasi della "guerra civile" siano collegate l'una all'altra, come se fosse stata una grande partita tra Fascisti e Antifascisti, con un ventennale intervallo, l'ho capito solo in questi ultimi tempi ( e c'entra anche la Valsassina, ma ne parleremo in un altro articolo).

L'attore Stefano Massini, come altri, l'altra sera si è chiesto a LA7 perchè il Re e altri dirigenti dello Stato non fecero quasi nulla per ostacolare l'affermazione del Fascismo nel 1922 e anche nel 1924. La risposta è perchè le classi dirigenti, anche Liberali (la Borghesia), spaventate pure dalle minacce di una possibile Rivoluzione Sovietica anche in Italia che i Massimalisti continuavano a paventare (ottimo il primo libro di Scurati su Mussolini a questo proposito) anche se era una ipotesi molto improbabile,  videro nel Fascismo l'unica soluzione possibile ai gravi problemi dell'epoca. Esse "scelsero" il Fascismo. Così aveva denunciato anche il 7* Congresso della III Internazionale Comunista, svoltosi a Mosca nel 1935, ed era un'analisi giusta.
"Riportare l'ordine" era la necessità primaria. Ma ci fu anche una grave disillusione rispetto alle qualità del sistema democratico e liberale, la stessa disillusione che oggi pubblicamente millantano gli autocrati come Putin, in Russia, e Jin Ping in Cina, secondo i quali i sistemi autoritari e non democratici, cioè i loro, sono più utili ed efficienti .

E' proprio questo che oggi noi siamo chiamati a ribadire, con qualsiasi Governo sia in carica, e cito ancora Churchill:" La democrazia è un sistema pieno di difetti" ma è ancora il sistema migliore rispetto agli altri.
La crisi, che speriamo l'anno prossimo non diventi come quella del 1919, porta spesso a soluzioni estreme, come anche dimostra l'esempio della Germania dopo il 1929.
Speriamo non riappaia ancora oggi la tentazione dell'"Uomo forte che risolve i problemi" : i problemi o si risolvono democraticamente tutti assieme, o saranno destinati solo ad aggravarsi, soprattutto nel lungo periodo !

 

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Domenica, 16 Ottobre 2022 07:26

UN SUCCESSO LA "SALITA IN LIBERTA' "AI RESINELLI

Come da programma si è svolta sabato mattina l'evento "Salita in libertà", con la strada per i Piani Resinelli chiusa al traffico tra le 9.30 e le 12.30 per dare la possibilità a tutti, a piedi, in bicicletta o in skiroll, di poter raggiungere la località turistica, che i promotori vogliono valorizzare non solo d'estate ma tutti i mesi dell'anno.

In centinaia hanno risposto all'appello, tutti sulle due ruote, molti anche in e-bike.

L'iniziativa è stata promossa nell'ambito di "Resinelli Outdoor Experience" e ha coinvolto i comuni di Lecco, Ballabio, Abbadia Lariana e Mandello (nella foto i Sindaci, foto gentilmente concesse da Giovanni Bruno Bussola) , oltre alla Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, la Camera di Commercio di Como e Lecco e Regione Lombardia, con l’intento di valorizzare il territorio e di promuovere itinerari turistici verso i Piani Resinelli.

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Domenica, 16 Ottobre 2022 07:15

PREOCCUPAZIONE PER LA SVOLTA CONSERVATRICE IN PARLAMENTO

A seguito dei risultati delle elezioni politiche del 25 Settembre in Italia, con la vittoria della destra, ci si poteva auspicare un esito diverso dopo le elezione dei due presidenti del Senato, Ignazio Benito La Russa e della Camera, Lorenzo Fontana? Obbiettivamente no!
Tuttavia un commento rispetto al peso e significato della loro storia personale è necessario per comprendere anche le scelte future di chi comporrà l’esecutivo con a capo la Meloni, rappresentante della destra più radicale in Italia ed in Europa.
Il primo non ha mai celato il suo legame con il fascismo e le simpatie con Mussolini, sempre ha snobbato ogni testimonianza e ricorrenza antifascista come il 25 Aprile giornata nazionale dalla Liberazione dalla fine della guerra e dal fascismo. Il secondo, non ha mai perso un occasione per denigrare le persone che rivendicano diritti civili e riconoscimenti per la loro diversità sessuale e la costituzione di famiglie aperte, anteponendo una visione antica di cristianità integrale di stampo oscurantista.
Nella sostanza sono insieme due figure altamente divisive in una realtà sociale molto articolata e composita come il nostro Paese, tuttavia verificheremo insieme e presto, se il cambio di ruolo, suggerirà loro una capacità operativa istituzionale più inclusiva ed aderente allo spirito costituzionale dell’alto ruolo e compito che si delinea innanzi a loro.
Grave è la rottura di Berlusconi e del suo gruppo, che si è defilato dalla elezione del presidente del Senato, ma, oltre a questo fatto che rasenta il ridicolo, si è consumato un fatto assai più grave, ben 18 senatori dell’opposizione non hanno rispettato le indicazioni dei loro partiti votando il candidato della destra, svilendo ed aggravando la loro inconsistenza ed inaffidabilità, per una opposizione efficace, a favore di tutti noi cittadini italiani, gettando un inquieto sospetto sul futuro.

La realtà della profonda crisi economica che si va profilando a tutti noi, per fronte alle incombenze della vita normale, impoverirà sempre più famiglie ed imprese, per non pensare alla guerra che rischia di intensificarsi in Ucraina, le speculazioni sui prodotti energetici dei “poteri forti” che agiscono indisturbati, decidono per tutti e su tutti.
Evidenziano un fatto incontrovertibile: questa classe dirigente che va delineandosi in Italia, non sarà all’altezza delle sfide che la profonda e duratura crisi, invece richiederebbe.
La preoccupazione fondata non è rivolta soltanto a chi grazie al voto degli italiani è legittimato a governarci, ma anche alle minoranze che non hanno saputo/voluto unirsi per provare a vincere le elezioni, ed ora non sa ancora come fare l’opposizione rappresentando le aspettative di milioni di italiani.
Il momento è assai grave, insieme alla nuova politica, necessita il vigore e la spinta unitaria del mondo del lavoro e delle imprese, le loro Organizzazioni Sindacali, tutto il mondo del volontariato con le loro Associazioni e la società civile, gli studenti e la loro intelligenza innovativa, i pensionati e la loro saggezza e con tutti loro, la Storia, il dettame e la guida della nostra Costituzione democratica ed antifascista.

Sergio Fenaroli

 

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Domenica, 16 Ottobre 2022 07:08

"LE STELLE DI DORA", UN OMAGGIO AL GENERALE DALLA CHIESA

“LE STELLE DI DORA”, UNA GRAPHIC NOVEL PER RICORDARE IL GENERALE DI CORPO D’ARMATA CARLO ALBERTO DALLA CHIESA

Presso il Comando Provinciale di Lecco, il Ten. Col. Carmelo Albanese, comandante della locale Compagnia CC ha donato al dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Lecco, Dott. Marco Bruschi, una copia della graphic novel dal titolo “Le stelle di Dora“.
L’opera è stata promossa dallo Stato Maggiore della Difesa in collaborazione con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, in occasione del 40° anniversario dall’agguato in cui perse la vita il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa (Palermo 3 settembre 1982), per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni.
Le stelle di Dora è la graphic novel che ricorda la sua vita e le sue battaglie, contro i nazisti nelle Marche, contro la mafia in Sicilia, contro le Brigate Rosse, fino alla tragica fine a Palermo. Racconta anche la sua vita familiare, attraverso le lettere private che scrisse per tutta la vita alla prima moglie Dora, e lo fa attraverso una modalità narrativa e grafica che possa raggiungere nel modo più efficace il pubblico più giovane.
L’opera vuole essere uno strumento per divulgare la cultura della legalità e dell’impegno contro la criminalità, nonché la cultura militare e i suoi valori, sia tra il grande pubblico, sia presso le scolaresche.

Infatti, oltre che negli Istituti militari di formazione, sarà distribuita in oltre 11.000 scuole superiori di 2° grado del Paese, attraverso la capillare rete di Compagnie e Stazioni territoriali dell’Arma.
Gli autori, Ciaj Rocchi e Matteo Demonte, nell’interpretare la vita del Generale, hanno inteso evidenziare, oltre alla sua storia professionale, il profilo umano e sentimentale del protagonista, riuscendo a cogliere quanto quest’ultimo aspetto abbia significativamente determinato tutti gli altri.
Nel corso dell’incontro è stato rinnovato l’impegno dell’Arma dei Carabinieri nella Cultura della Legalità, programmando con il dirigente scolastico un calendario di incontri con i giovani frequentatori delle scuole superiori della provincia lecchese a partire dal mese di ottobre.

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Domenica, 16 Ottobre 2022 07:01

A BALLABIO NUOVO GRUPPO CONSILIARE DI CONSONNI

Si costituisce il gruppo consiliare Territorio e Identità
Pedrazzini: "Decisione obbligata per garantire la trasparenza sul Barech, ma restiamo moralmente vincolati alla realizzazione del programma elettorale, a cui non faremo mancare i voti, e al nostro progetto di cambiamento"

Si costituisce in seno al Consiglio comunale di Ballabio il gruppo consiliare Territorio e Identità. Ne fanno parte i consiglieri Alessandra Consonni (ex sindaco e già assessore all'Istruzione nella attuale maggioranza), Marco Pedrazzini (già capogruppo consiliare nella attuale maggioranza) e Luca Pirovano (già assessore all'Urbanistica nella attuale maggioranza). Capogruppo di Territorio e Identità è Marco Pedrazzini. La decisione di costituirsi in autonomo gruppo consiliare, pur mantenendo l'impegno di realizzare il programma prescelto dai cittadini alle elezioni del 2020, fa seguito al tentativo di estromettere i consiglieri "critici" dalla commissione sull'operazione Barech, come è accaduto durante la seduta consiliare di mercoledì.

"La motivazione della costituzione di questo gruppo - spiega Pedrazzini - è semplicemente questa: ci vediamo costretti a costituirci formalmente in gruppo consiliare per non essere ancora una volta emarginati, all'interno del gruppo di maggioranza, dalle attività di controllo sulla progettata realizzazione della fabbrica nel pascolo del Barech, memori del fatto che, a seguito delle richieste di trasparenza in merito si sono logorati i rapporti interni all'attuale amministrazione comunale, sino alla revoca di ben 3 deleghe assessorili sulle 4 di partenza e di un incarico di capogruppo in due anni".

"Pur con queste difficoltà - conclude il capogruppo - rimaniamo fedeli al vincolo morale di portare a buon esito il programma elettorale uscito vincente dalle urne, a cui non faremo mancare i voti, senza dimenticarci tuttavia di affermare i valori della difesa del territorio, dell'identità locale, della trasparenza e del rigore amministrativo a cui ci ispiriamo. Ci poniamo in antitesi all'opposizione di sinistra, alle loro esperienze passate di governo del paese, ed anche per questa ragione continuiamo a considerarci interpreti autentici del progetto di cambiamento nato nel 2015 con Nuovo Slancio".

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Domenica, 16 Ottobre 2022 06:57

DOMENICA A BELLANO IL CAMPIONATO ITALIANO DI CORSA SU STRADA

in Sport

Bellano si prepara a essere il palcoscenico di in grande evento sportivo nazionale. domani, 16 ottobre, infatti, ospiterà il Campionato Italiano CSI di corsa su strada. Un appuntamento che porterà in paese duemila persone, fra atleti, giudici di gara e accompagnatori.

"Questa manifestazione era stata assegnata a Bellano già nel 2019 e si sarebbe dovuta svolgere nel 2020, ma le ben note vicende legate all'emergenza Covid hanno costretto al rinvio - spiega il sindaco Antonio Rusconi - Ora, finalmente, è giunto il momento di correre: alla chiamata hanno risposto ben 757 atleti, provenienti da tutta Italia, che si sfideranno per conquistare il titolo nazionale in ben venti categorie diverse".

L'evento è organizzato dal Comitato CSI di Lecco in stretta sinergia con la Polisportiva Bellano capitanata dal presidente Giovanni Vetere, e con la collaborazione di tante associazioni del paese e con la partecipazione dello scrittore Andrea Vitali, questa volta in veste di medico di gara. Un evento che ha, inoltre, ottenuto il patrocinio della Provincia di Lecco e il patronato e il contributo di Regione Lombardia.

Immancabile il sostegno dell’Amministrazione comunale. "Da parte nostra c'è stata piena disponibilità sin dal 2019 - continua Rusconi - Abbiamo aderito con entusiasmo perché crediamo fermamente nel valore dello sport e della sana competizione. È una grande soddisfazione vedere la nostra Polisportiva essere motore trainante di un evento sportivo di tale livello. Ma non dimentichiamo il ritorno di immagine e la promozione del nostro territorio. Per questo nel pacco gara è inserito anche un biglietto di ingresso omaggio all'Orrido".

Il programma del weekend prevede per la giornata di oggi l'accoglienza degli atleti e degli accompagnatori. Domenica alle 9.30 si terrà la cerimonia dell'alzabandiera sul molo, seguita dalla parata degli atleti dal Municipio in località Puncia. Le gare, invece, prenderanno il via alle 10.30.

"Ovviamente durante la manifestazione la viabilità interna del paese subirà qualche variazione - conclude il sindaco - Ci potranno essere rallentamenti e qualche disagio. Chiediamo a tutti un po' di pazienza e di collaborazione".

 

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Sabato, 15 Ottobre 2022 18:36

GRANDE FESTA A INTROBIO PER IL POLISPORTIVO DEL C.S.I. IN 500 AL PRA' BASTER

in Sport

Oltre trecento under 10 e under 12 si sono ritrovati oggi a Introbio per il Trofeo Polisportivo del C.S.I. Lecco occupando l'area del campo sportivo dell'oratorio e il Prà Baster.

Accompagnati dai loro allenatori e da tantissimi genitori (si calcola che le presenza abbiano superato complessivamente le 500 unità), i giovanissimi atleti si sono misurati in varie prove di abilità portando una ventata di gioventù e di festa nel paese di centro valle.

Contributo determinante alla riuscita della manifestazione è stato quello dell'A.S.D. Valsassina con il suo presidente Giuseppe Malugani e il direttore sportivo Fernando Manzoni che si sono spesi per settimane affinché l'evento riuscisse nel migliore dei modi.

L'A.S.D. Valsassina ha trovato sponda favorevole anche nell'amministrazione comunale e negli alpini che hanno preparato la merenda per tutti, mentre il Soccorso centro valsassina ha garantito l'assistenza medica.

Insomma, un pomeriggio festoso trascorso all'insegna dello Sport che ha ricevuto elogi e complimenti da parte di tutti i presenti.

Il C.S.I. Lecco era presente in forze, capitanato dal presidente Ennio Airoldi accompagnato da alcuni consiglieri.

Qui alcune foto della manifestazione.

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Sabato, 15 Ottobre 2022 08:33

CARO BOLLETTE: CHI HA SVENDUTO I SERVIZI PUBBLICI ORA CI METTA LA FACCIA

I nostri portavoce in Regione Lombardia Marco Fumagalli , Marco Degli Angeli e Simone Verni  nel corso di una conferenza stampa dai toni risoluti, inchiodano alle proprie responsabilità, in termine di gestione degli aumenti legati al costo dell’energia, quelle amministrazioni che hanno svenduto i servizi pubblici a società quotate in borsa. Una battaglia, quella del ritorno alla gestione pubblica dei servizi essenziali che il M5S porta avanti da sempre e che continuerà a portare avanti a tutti i livelli istituzionali.

Fumagalli apre il suo intervento stracciando una bolletta:
"Dal prossimo fine settimana porteremo nelle piazze le nostre iniziative. Inviteremo i cittadini a sospendere il pagamento automatico tramite addebito bancario. Pretendiamo dai Comuni che hanno svenduto i servizi pubblici l’impegno a fare in modo che le forniture non siano interrotte a chi non è in condizione di poter pagare.
Luce, acqua e riscaldamento sono diritti fondamentali. Se i sindaci hanno scelto di svendere i servizi pubblici a società che ora da quegli stessi servizi cercano esclusivamente profitti, ora ci mettano la faccia e alzino la voce con quelle stesse società per aiutare i cittadini. Sindaci, Regioni, Governo, qualcuno deve intervenire. Altrimenti inviteremo i cittadini e imprese a strappare le bollette come gesto di protesta civile".

Degli Angeli inizia con le mani legate:
"Questa è la situazione in cui si sono messi i Comuni, che negli anni hanno svenduto i servizi di pubblica utilità. I Comuni non sono più in grado di intervenire direttamente. Prima potevano controllare oggi no. Noi vogliamo che queste mani siano slegate. I sindaci ora devono avere il coraggio di affrontare queste società, che negli anni hanno preso il controllo di diritti quali riscaldamento, luce, acqua e gas e che devono essere garantiti. Devono imporsi per tutelare i cittadini. È una battaglia che portiamo avanti dal 2016. Adesso aspettiamo risposte anche dallo Stato italiano, che dopo le sentenze del Consiglio di stato e della Corte di giustizia europea, ha il dovere di intervenire".

Infine Verni comincia il suo intervento bendato:
"Nessuno vuole vedere la realtà dei fatti, nessuno vuole vedere il problema. Lo Stato e le autorità di competenza intervengano immediatamente per aiutare cittadini e imprese strozzati dal caro energia. Gli enti pubblici hanno svenduto i servizi pubblici. Chiediamo ai Comuni, soprattutto quelli che hanno svenduto, di sostenere i cittadini e gli imprenditori che non ce la fanno. Devono parlare con le partecipate e pretendere ciò che prevede la Costituzione e il Codice Civile: la pubblica amministrazione ha il dovere e il diritto di intervenire dove ci sono aumenti ingiustificabili".

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Sabato, 15 Ottobre 2022 08:22

Cordoglio del Comune di Lecco per la scomparsa di Alfredo Chiappori

Il Comune di Lecco esprime il suo cordoglio per la scomparsa dell'illustre concittadino Alfredo Chiappori, artista poliedrico, già Consigliere comunale di Lecco e Benemerito della città insignito della Medaglia d'Oro nella ricorrenza della Festività di San Nicolò del 2003. Scrittore, pittore, umorista, professore ma soprattutto vignettista di fama nazionale, Alfredo Chiappori è stato promotore di numerose iniziative culturali in città e ha conquistato il prestigio nazionale attraverso le sue pubblicazioni e i suoi disegni satirici.

"Oggi Lecco perde uno dei suoi personaggi più importanti, un uomo dal multiforme ingegno, un uomo pubblico fortemente impegnato in ambito sociale e politico, un poliedrico linguista. Il suo incredibile talento lo abbiamo celebrato proprio di recente attraverso il docu-film dedicato alla sua vita proiettato al Nuovo Aquilone, alla presenza di tanti ex Sindaci, in quello che è stato un corale abbraccio della comunità tutta.", è il commento del Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni.

"Un grande artista lecchese che ha saputo affermarsi sul panorama nazionale con la sua molteplicità di talenti: questo era Alfredo Chiappori. Allievo di Orlando Sora, il professor Chiappori è stato protagonista di mostre, eventi culturali e della vita del Teatro della Società. Accanto al suo fine umorismo e alla sua satira ardita e pungente, mi piace ricordare quel suo impegno artistico e quel gioco di colori che lo hanno reso unico e indimenticabile.", conclude la Vicesindaco e Assessore alla Cultura Simona Piazza.

L’Amministrazione comunale esprime la sua vicinanza alla compagna di una vita Mariarosa, alla figlia Sara con il marito e al nipote Francesco.

 

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