LE GUIDE DI MOUNTAIN DREAM PROPONGONO UN CORSO DI SCI ALPINISMO
A LEZIONE DAI PIU' PICCOLI
In autunno, si sa, cadono le foglie. E le foglie, se non le porta via nessuno, rimangono lì: poi magari arriva la neve, marciscono, la strada diventa ancor più pericolosa e così via.
Forse pensando a tutto questo, o forse solo perchè volevano fare qualcosa di utile per loro e per la loro scuola, i bambini di quinta elementare di Introbio si sono armati di paletta, ramazza e sacchetti e per qualche giorno si sono impegnati a pulire l'area intorno alla loro scuola.
Il bello è che l'iniziativa è partita da loro senza nessuna "spinta" da parte delle insegnanti e ciò rende il fatto ancor più simpatico e significativo.
Che dire? Ancora una volta l'esempio viene dai più piccoli e sono i grandi a dover imparare la lezione.
RACCOLTA VIVERI DELLA CARITAS DECANALE
Il gruppo Caritas Decanale, in collaborazione con i servizi sociali di base dei comuni, sta aiutando circa una ventina di famiglie del decanato con un pacco viveri che viene consegnato ogni due mesi e propone per il periodo di Avvento una raccolta viveri in aiuto delle persone in condizione di fatica del nostro decanato.
"Il nostro aiuto - spegano - non è risolutivo, ma vuole essere un sostegno che esprima solidarietà, vicinanza e infonda coraggio in un momento di estrema fatica".
Per questo viene chiesto a tutti coloro che vogliono esprimere questa vicinanza a collaborare alla raccolta dei seguenti generi alimentari che poi verranno distribuiti nei prossimi mesi.
I viveri consegnati devono avere data di scadenza oltre dicembre 2023 e possono essere i seguenti:
Caffè/The/ Zucchero, Tonno, Biscotti, Crachers, Carne in scatola (tipo simmenthal), Olio di Oliva (bottiglie di plastica o lattina)/Olio di Mais (bottiglie di plastica o lattina), Verdure in scatola:Fagiolini, Piselli, Lenticchie, Ceci, Fagioli, Pomodoro in scatola (lattine), Riso, Docciaschiuma, detersivi per bucato/piatti/pavimenti, dentifricio.
Il materiale raccolto dovrà essere consegnato nelle parrocchie a partire dal 28 Novembre fino alla domenica 4 Dicembre possibilmente negli orari della messa. Tutto il materiale raccolto in parrocchia deve essere consegnato mercoledì 7 dicembre dalle ore 09.00 alle 10.30 a Bindo.
Per informazioni chiamare la Caritas Decanale Primaluna 348.1892576 da lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00 risponde un volontario Caritas.
Ballabio, riapre il Due Mani
A due giorni esatti dal commissariamento del Comune il Sindaco fa approvare una delibera di Giunta dove riapre il campo al Due Mani che per i suoi umori però ha dovuto rimanere chiuso per due anni prima di poter essere riaperto.
Lo riapre alle porte dell'inverno, dopo petizioni che abbiamo fatto, aperture a nostre spese per qualche giorno e diverse richieste in molti Consigli. Due anni in cui è stato impedito di utilizzare un bene pubblico a centinaia di ragazzi in estate
Cosa è cambiato oggi per farlo riaprire dopo due anni? Molto semplice, l'inizio della campagna elettorale.
Ma saranno tutti così stupidi da non capire questi tentativi? Anche perché è molto semplice, il campo rimane aperto solo fino al 30 giugno c'è scritto nella convenzione.
Bel modo di considerare i giovani, utili solo quando c'è da iniziare la campagna elettorale. Almeno un piccolo risultato dopo le tante richieste lo abbiamo portato a casa.
BOBBIO: SABATO SI APRE (PARZIALMENTE)
Sabato mattina alle 8 in punto la funivia di Bobbio riaprirà i battenti per accogliere i primi sciatori della nuova stagione invernale.
Lo ha comunicato l'I.T.B. specificando che la seggiovia di Valtorta funzionerà solo per raggiungere i Piani e che nelle prossime ore forniranno l'elenco delle piste aperte.
Per tenersi aggiornati: www.pianidibobbio.com
LEGNA IN VENDITA A CRANDOLA
IL SILENZIO DEI RICORDI
Sala piena di Umanità.
Immagini che scorrono, racconti, occhi che scrutano il passato.
Cuori che battono, pensieri che affiorano, dov'ero, dov'eri, dove eravamo.
E cosa abbiamo fatto. Cosa ci siamo detti. Dove abbiamo asciugato le lacrime.
Se ascolti bene, ma devi avere un minimo di fede, li senti i pensieri: mulinano come foglie nel vento e salgono all'infinito per poi riposarsi sul giaciglio della memoria.
Sala piena di Umanità che si stringe ancora una volta in un abbraccio liberatorio, corale.
Il passato è ormai consegnato alla Storia di questo piccolo paese, di questa piccola Valle dove i camini fumano ancora, il pulsare delle fabbriche scandisce lo scorrere del tempo, il verde cerca di ritagliarsi i suoi spazi nell'arrembante rincorsa al domani e la Pioverna assetata lancia il suo grido di dolore.
Non servono segnalibri per andare a cercare quelle pagine indelebilmente scolpite dai macigni crollati dal monte.
Basta guardare un po' più in alto, ecco, proprio lì dove una volta c'erano le case, proprio lì dove c'era una villa, proprio lì dove tante famiglie sedevano attorno al loro focolare.
Immagini che scorrono, quel che c'era e non c'è più, almeno sulla carta geografica, perchè nei cuori è destinato a restare per sempre.
E così, sotto un cielo stellato e limpido identico a quello della tragica notte finisce anche questa Giornata della Memoria.
E mentre Giove e la Luna danzano sullo sfondo dell'infinità dell'Universo, questo popolo raccoglie le sue fiaccole e riprende la strada verso casa.
Perchè un nuovo giorno, come vent'anni fa, è appena dietro l'angolo ad attenderlo.
MATTINATA DI RICORDI A VENT'ANNI DALLA FRANA
Giornata dedicata al ricordo quella odierna a Cortenova e in tutta la valle.
Sono trascorsi vent'anni dalla frana che distrusse con la sua furia parte dell'abitato di Bindo al termine di un novembre che fece registrare un record di precipitazioni, ben 855 millimetri (ad oggi nel 2022 siamo poco sopra i 900): un torrente d'acqua incessante che il cielo ha scaricato sulla Valle e che, alla fine, la montagna non è più riuscita a sopportare esplodendo definitivamente alle 3 del mattino del 1° dicembre 2002.
Due i momenti a nostro avviso caratterizzanti queste ore.
Il primo è stato il racconto del sindaco di allora, Luigi Melesi, che ha ripercorso quanto accaduto in quell'ultima settimana novembrina con i primi allarmi in Rossiga, l'evacuazione di Galera e poi, una volta compreso che la situazione era al limite, di tutto l'abitato di Bindo.
Un racconto difficile da spiegare a chi non ha vissuto quelle cronache, ma che Melesi ha descritto con grande forza combattendo contro la commozione che a un certo punto ha anche preso il sopravvento: lo sa bene Luigi Melesi che lui, i suoi collaboratori, gli uffici del Governo e tutti i tecnici che lo hanno aiutato, hanno evitato una tragedia che poteva essere di immani proporzioni.
Invece, il bilancio parla di zero vittime e le case e le aziende negli anni sono riuscite poi a riemergere, tanto che oggi esiste una "Nuova Bindo" costruita grazie anche a fondi pubblici, a lotterie, a donazioni, ed all'impegno di un comitato appositamente costituitosi chiamato "Cortenova Oltre la Frana".
Il secondo momento della mattinata si è svolto in quello che una volta era il giardino della Villa Martina di proprietà Ciresa ed oggi diventata una aiuola dove campeggia un cartello che ricorda quei giorni.
Protagonisti gli alunni delle scuole elementari, giunti sul posto assieme ai loro insegnanti per imparare quella storia attraverso le parole dell'Ing. Invernizzi e del Geom. Maglia.
"Aver cura della natura" è stato il messaggio più volte trasmesso al giovanissimo pubblico che ascoltava in silenzio e con grande attenzione questa straordinaria "lezione" fuori aula, proprio ai piedi della frana.
Già, la frana.
Oggi la ferita è in parte rimarginata: dopo vent'anni il bosco si sta riprendendo i suoi spazi, ma i grossi macigni sono ancora ben visibili e se ne staranno lì in eterno a ricordare anche alle generazioni future quel dramma.
Negli uomini, invece, molte ferite, pur lenite dal trascorrere del tempo, oggi hanno ripreso a far male nella memoria degli eventi, delle case che non ci sono più, delle fabbriche distrutte, di quanti sono stati costretti ad abbandonare tutto quel che avevano nella speranza di poterlo ritrovare il giorno dopo.
Invece, per molti, quella notte stellata tra il 30 novembre e il 1° dicembre 2002 è stata la fine di un'epoca e l'inizio di un'altra nella quale dimostrare ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, che nascere sotto la Grigna regala una tenacia e una perseveranza fuori dal comune che nessuna frana potrà mai cancellare.
CINQUE NUOVE "ATTIVITA' STORICHE" IN VALSASSINA
Consegnati oggi a Lecco gli attestati di "Attività Storiche". Presenti alla cerimonia l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, il vicepresidente della Camera di Commercio di Como e Lecco Lorenzo Riva e il presidente di Confcommercio Lecco Antonio Peccati.
Tra le venticinque aziende premiate, cinque sono valsassinesi, due di Barzio, una di Crandola e due di Premana, tutte veramente storiche e con una lunghissima tradizione alle spalle.
COMUNE DI BARZIO
Albergo Ristorante Esposito (1966), Locale Storico, Storica Attività;
Chalet Belvedere (1967), Locale Storico, Storica Attività.
COMUNE DI CRANDOLA VALSASSINA
Trattoria Regina (1977), Locale Storico, Storica Attività.
COMUNE DI PREMANA
Coltelleria Sanelli (1977), Negozio Storico, Storica Attività;
La Peppa (1967), Locale Storico, Storica Attività.