ADUNATA DEGLI ALPINI AL PIAN DELLE BETULLE
ADUNATA DEGLI ALPINI, BATTAGLIONE MORBEGNO, AL PIAN DELLE BETULLE
03 SETTEMBRE 2022
ADUNATA DEGLI ALPINI, BATTAGLIONE MORBEGNO, AL PIAN DELLE BETULLE
03 SETTEMBRE 2022
Abbiamo bisogno di pregare. Anche i ragazzi e le ragazze hanno bisogno di pregare, per vivere il loro incontro personale con Dio e per orientare la vita secondo la loro vocazione, prima fra tutte quella a essere discepoli di Gesù, nella Chiesa e nel mondo.
Sostare con te è lo slogan dell’anno oratoriano 2022-2023. Per pregare e per imparare a pregare bisogna innanzitutto fermarsi, saper sostare, per sapere a chi rivolgere lo sguardo, la mente e il cuore, per fare silenzio e incontrare Dio, chiamandolo Padre, dicendo «Signore Gesù», lasciando che sia lo Spirito Santo a parlare con noi e per noi. La preghiera del cristiano è innanzitutto un incontro familiare e intimo, ha un “Te” a cui riferirsi e con cui stare, ma è anche celebrazione gioiosa e comunitaria in cui ci lasciamo amare da Dio, in cui è Lui a voler sostare con noi.
L’oratorio è tante cose, ma offre la sua ospitalità soprattutto perché chiunque lo frequenti possa imparare a conoscere il Signore e a celebrarlo nella fede. Quell’amicizia che sperimentiamo in oratorio rimanda sempre a un’amicizia più grande, che è quella con Gesù, da sperimentare in forma gioiosa e in maniera intima e sostanziale.
In oratorio si viene per sostare, per passare il proprio tempo libero e impegnarlo nell’amore reciproco, nella bellezza dell’incontrarsi e stare insieme. In oratorio noi sostiamo e ci ricarichiamo, sapendo che chi ci ospita è Dio nostro Padre. È il Signore ad aprire le porte dell’oratorio, perché chi viene per “sostare” venga per sostare in sua compagnia. Per questo, in oratorio, in quest’anno dedicato a verificare la nostra preghiera, diciamo: «Sostare con te».
I ragazzi che vengono in oratorio pregano davvero? Sanno pregare? Vengono accompagnati nella preghiera? Queste domande non sono nuove nelle comunità educanti. Qualsiasi educatore si interroga sulla vita spirituale dei ragazzi a lui affidati e si chiede “a che punto sono” nella loro relazione con Dio. Secondo quanto ci chiede il nostro Arcivescovo, ci prendiamo questo anno oratoriano – che speriamo sia di totale ripartenza – per verificare la condizione della nostra preghiera e della preghiera dei ragazzi e delle ragazze, sia quelli che accompagniamo nei nostri percorsi di fede ordinari sia quelli che frequentano l’oratorio in modo informale o semplicemente nell’ambito di altri percorsi: lo sport, il gioco, il doposcuola, le attività laboratoriali, il teatro, la musica, i gruppi di interesse, ecc.
Nel punto in cui si trova, chiederemo a ciascuno di fare un cammino di avvicinamento personale al Signore, sapendo che non mancheranno le occasioni in cui sarà il Signore a farsi vicino e a suggerirci, proprio per quel ragazzo o quella ragazza, il passo da compiere per “Sostare con te”.
«Kyrie, Alleluia, Amen» è il titolo della Proposta pastorale 2022-2023 per la Diocesi di Milano. Sono le stesse tre parole che l’Arcivescovo Mario Delpini ha consegnato ai preadolescenti e agli adolescenti in Pellegrinaggio a Roma nell’aprile scorso, durante la Santa Messa in San Pietro in Vaticano, dopo che i ragazzi avevano partecipato all’Incontro nazionale degli adolescenti con Papa Francesco. Tre parole che richiameremo per tutto l’anno, chiedendo ai ragazzi di imparare il loro significato e il loro riferimento. Secondo quanto l’Arcivescovo ci ha insegnato a Roma (ma anche nella sua lettera pastorale), dire «Kyrie, Signore!» significa professare la propria fede e riconoscere personalmente Gesù come il Risorto, Colui che perdona, ama e salva; cantare «Alleluia» significa saper celebrare insieme la lode di Dio e sapersi mettere tutti insieme in ascolto della sua Parola; acclamare «Amen» significa dare la propria risposta al dono ricevuto da Dio, il dono della vita e dell’amore, il dono di se stesso che ci spinge a vivere e ad amare allo stesso modo, dicendo il nostro «Sì», perché la vita è vocazione.
Nella proposta Sostare con te punteremo ad accompagnare la fede personale dei ragazzi, perché possa maturare nella conoscenza del Signore e nell’intimità con Lui; ci daremo l’obiettivo di celebrare la gioia della nostra fede comunitaria; faremo in modo che ciascuno, crescendo, possa maturare la scelta cristiana, dando una prospettiva vocazionale alla sua vita. Dovremo sviluppare allora un’attenzione particolare a ogni singolo ragazzo e a ogni singola ragazza, per farci propositivi nei suoi confronti, puntando su un progetto personale di crescita che lo aiuti a dilatare il cuore; dovremo coinvolgerci in tanti per rendere ancora più belle le nostre celebrazioni, con una cura maggiore nella loro preparazione, con uno studio dei gesti, delle parole, dei canti adatti per le età che incontriamo e che ci metta in comunicazione con il mistero e con i sacramenti; dovremo chiedere alle figure educative dell’oratorio di dare testimonianza della loro fede con maggiore evidenza, disposti anche a mettere in luce l’intimità della loro fede e qualche loro “segreto”, interrogandosi poi su come le decisioni dei ragazzi possano essere una risposta al Signore.
L’oratorio accoglie la sfida di trasformarsi sempre più in un ambiente dalle porte aperte, ospitale con tutti, dove la sosta, sia nella preghiera sia in tutto il resto, è carica di energia e capace di entusiasmare, nel quale ciascuno scopre che c’è una strada bella e affascinante che si può percorrere con il Signore e che dopo la sosta c’è il cammino.
Non esiste religione che non abbia i suoi maestri di preghiera o maestri spirituali. Come comunità educanti ci chiederemo chi sono i “maestri” che insegnano ai ragazzi a pregare. Non si tratta solo di insegnare ai bambini a fare il segno della croce e a dire le preghiere, ma di accompagnare ogni fase della loro crescita a essere immersi nella vita dello Spirito. Il percorso di Iniziazione Cristiana “Con Te!” offre diverse indicazioni per come educare i ragazzi a vivere la liturgia e i sacramenti e la dimensione della preghiera, soprattutto dal punto di vista della celebrazione e del rapporto con la Parola di Dio. L’oratorio dovrebbe favorire l’abitudine della vita di preghiera, procurando spazi e tempi adeguati, affinché i ragazzi imparino quando, dove e come pregare.
Pensando alla fascia dei preadolescenti e degli adolescenti dovremo pensare che si tratterà di reimparare a pregare, in modo nuovo, con spazi nuovi di silenzio, un confronto più diretto con il Signore, l’appropriazione della preghiera dei salmi, per un uso abituale, celebrazioni che siano capaci anche di emozionare, la vita sacramentale da riscoprire, soprattutto la frequenza al sacramento della riconciliazione. Chi si fa maestro di preghiera per i preadolescenti e gli adolescenti in oratorio? Agli educatori occorre chiedere con più coraggio di “starci” dentro anche questa dimensione, cercando anche un’alleanza con quelle figure adulte che sono capace di dare testimonianza in tal senso.
Chi insegna tutti a pregare è Gesù, che ci dice di chiamare Dio con il nome di Padre. Leggendo il brano del Vangelo secondo Luca 11, 1-13 si scopre come il desiderio di imparare a pregare nasca nel discepolo, guardando Gesù che prega, stando con Gesù che prega.
Guardando il logo Sostare con te, in cui un’educatrice o animatrice sta in preghiera di fronte a un ragazzo, scopriamo che il modo migliore per suscitare il desiderio di pregare e per insegnare a pregare sia quello di pregare insieme ai ragazzi, di fare in modo che in oratorio – come in famiglia – generazioni diverse preghino insieme, che gli adulti preghino con i giovani, che i nonni preghino con i bambini, che gli educatori preghino spesso con i preado e gli ado, fraternamente e rivolgendosi insieme al Padre. Si impara e si reimpara a pregare per imitazione, frequentando, anche nella preghiera, quelle figure che i ragazzi di un’età specifica riconoscono come riferimento. Creare occasioni di preghiera insieme è una delle proposte di Sostare con te.
C’è il rischio reale che molti ragazzi che vengono in oratorio pensino che pregare non sia normale: chi si ferma a pregare in una chiesa o addirittura si dà appuntamento per pregare insieme agli altri o è di un’altra generazione o è di qualche movimento strano oppure è un “santo” non certo da imitare e comunque “fa strano”. Eppure pregare per un credente fa parte della vita quotidiana, è proprio un fatto normale, pregare è “come respirare”. L’Arcivescovo ci dice che la «vita vissuta in comunione con Gesù» è qualcosa di «irrinunciabile come l’aria per i polmoni».
I ragazzi, anche se dovessero pensare che pregare non sia normale, sono comunque ben disposti a lasciarsi interpellare dalla preghiera, a scoprirla nella sua bellezza e persino a farla diventare una forma abituale della vita, se qualcuno gliela fa provare, gli fa vedere e gli fa sentire come si fa, pregandoci insieme.
«Pregare serve per vivere», questo diremo nella proposta Sostare con te. La vita cambia se si prega.
La confidenza con Dio, riferirsi a Lui chiamandolo “Signore”, cantare le sue lodi, presentargli la propria vita, le proprie preoccupazioni, vivere le proprie scelte alla luce dello Spirito, intercedere per le situazioni e le persone che si incontrano nel cammino fanno parte della vita normale del cristiano, rendendola unica e originale.
I ragazzi e gli adolescenti possono già vivere la profondità di una vita di preghiera, esercitandosi a farla diventare la normalità.
L’esperienza della preghiera in oratorio non lo chiude ad altre esperienze, non lo limita nella sua forma ospitale verso tutti, ma offre a tutti un’opportunità e fa vivere ogni progetto di apertura in chiave missionaria. La preghiera è per la vita dell’oratorio e lo rende vitale.
Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina non abbiamo smesso di pregare per la pace, anche in oratorio. Continueremo a intercedere perché cessino la guerra fra Russia e Ucraina e tutti gli altri conflitti che ci sono nel mondo. Contribuiremo a generare una cultura di pace fra i ragazzi e con le loro famiglie. Recupereremo questa attenzione che gli oratori avevano maggiormente nel secolo scorso. Oltre alla preghiera per la pace, che avrà bisogno di trovare in oratorio la sua sosta determinata, la sua forma originale, il suo richiamo costante, saremo chiamati a costruire percorsi per educare alla pace, grazie anche al contributo prezioso che possono dare la Caritas e altri enti presenti sul nostro territorio. Non ci tireremo indietro se dovremo allearci con altri per manifestare per la pace, per azioni e promozioni di pace, e inviteremo anche i ragazzi a “scendere in piazza”, in un coordinamento con altri soggetti attivi sul territorio.
Stando attenti agli sviluppi della situazione, saremo pronti anche a promuovere forme di raccolta fondi e progetti di carità, che facciano il più possibile riferimento a Caritas ambrosiana che coordinerà ogni tipo di intervento della nostra Diocesi a favore delle popolazioni colpite dalla guerra.
Estate da record a Villa Monastero di Varenna: anche ad agosto il numero dei visitatori è cresciuto in maniera esponenziale, raggiungendo quota 151.389 dall’inizio dell’anno.
Per celebrare questo traguardo la Provincia di Lecco ha deciso di riservare una suggestiva sorpresa al 160.000° visitatore, offrendo la possibilità di trascorrere, insieme a un accompagnatore, una notte a Villa Monastero con vista lago. Un’occasione unica per il fortunato visitatore, poiché la Villa mette a disposizione le 12 camere per pernottare solamente in occasione di matrimoni e a supporto dell’attività convegnistica.
“Davvero un’estate da record per Villa Monastero, con numeri mai registrati prima d’ora, triplicati rispetto al 2021 e raddoppiati rispetto al 2019, che premiano gli sforzi della Provincia di Lecco per valorizzazione questo inestimabile gioiello del nostro territorio – commentano con grande soddisfazione la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e la Consigliere provinciale delegata a Cultura e Beni culturali, Turismo, Villa Monastero Fiorenza Albani – Anche per i prossimi mesi abbiamo programmato una serie di interessanti iniziative per coloro che sceglieranno di trascorrere qualche ora nella perla del nostro territorio. In autunno partiranno i preannunciati interventi di riqualificazione e di restauro conservativo, che dalla prossima primavera consentiranno ai visitatori di ammirare la Villa in una veste completamente nuova”.
Le prossime iniziative:
Ville aperte in Brianza
17 e 18 settembre, 24 e 25 settembre, 1 e 2 ottobre dalle 9.30 alle 19.30.
Sabato 24 settembre, in occasione delle Giornate europee del patrimonio, Villa Monastero sarà aperta fino alle 22.00.
Costi: visita al giardino botanico con ingresso a € 5, visita guidata al compendio di Villa Monastero con ingresso a € 10
Visite guidate: sabato 17 e domenica 18 settembre, sabato 24 e domenica 25 settembre, sabato 1 e domenica 2 ottobre alle 10.00 e 11.30, durata 60 minuti. Per informazioni e prenotazioni: www.villeaperte.info.
Concerto a Villa Monastero nell’ambito di MedFest, festival del Medioevo: sabato 10 settembre alle 18.00 Canti dai monasteri cistercensi con Ensemble Antiqua Laus. Il concerto sarà preceduto dalla visita guidata a cura del Conservatore di Villa Monastero Anna Ranzi. Per informazioni: www.medfestlombardia.com.
Evento Host del lago di Como (a invito) mercoledì 28 settembre dalle 17.00 alle 20.00, promosso da Associazione Ospiti per Casa – Host Club Sondrio/Valtellina in co-organizzazione con la Provincia di Lecco. Si parlerà della ripresa dei flussi primavera/estate 2022 nel territorio del lago. L’evento è preceduto dalla visita guidata a cura del Conservatore di Villa Monastero Anna Ranzi.
Sorridi è gratis! mostra promossa da Fondazione Opera Don Bosco onlus in co-organizzazione con la Provincia di Lecco. Vernissage venerdì 7 ottobre, esposizione dall’8 al 23 ottobre di pannelli con immagini scattate a bambini, giovani e adulti dal fotoreporter Enrico Mascheroni durante l’esperienza con la Fondazione in Etiopia, Eritrea e Filippine, accompagnati da brevi aneddoti scritti in forma leggera e discreta a corredo delle foto.
F@mu – Giornata internazionale delle famiglie al museo: domenica 9 ottobre iniziative per bambini e famiglie.
In sala Fermi è possibile ammirare tre notevoli opere d’arte: un’importante tavola raffigurante un’inconsueta Allegoria eucaristica risalente circa alla metà degli anni Sessanta del Cinquecento, riferibile all’ambito cretese veneto, in deposito dalla Fondazione comunitaria del Lecchese, e due importanti quadri della seconda metà del ‘700 ascrivibili all’area veneziana, recentemente donati.
Nell’atrio di ingresso dello scalone della Villa si può apprezzare il raro e inedito dipinto a finto arazzo, per la prima volta esposto al pubblico, che raffigura il Carro di Apollo e Aurora, appartenente alle collezioni del museo. L’opera è tratta dall’omonimo affresco del pittore bolognese Guido Reni (1575-1642).
In sala Polvani è possibile visitare la collezione di dipinti del ‘900 della Provincia di Lecco, mostra curata dal Conservatore della Casa Museo Villa Monastero Anna Ranzi.
Nella Casa Museo dal 29 luglio al 2 ottobre è esposta la mostra Sulle tracce del monastero, tra Cinquecento e Settecento: un’importante serie di opere di ambito lombardo provenienti da collezioni private e appartenenti ai secoli XVI-XVIII.
I numeri dei visitatori:
2019 |
2020 | 2021 |
2022 |
|
Agosto |
17.936 |
12.641 | 21.343 |
35.770 |
Da gennaio ad agosto |
74.207 |
27.539 | 48.839 |
151.389 |
RIFIUTI
Premessa: lo strumento social di Facebook ha sicuramente tante potenzialità riguardo la comunicazione, visto l'immediatezza con la quale si possono diffondere messaggi.
Ci sono però anche dei limiti, come ad esempio l'imperfetta fluidità degli algoritmi che notificano quando un cittadino, un ospite, un oriundo, un turista, cita il Comune di Premana nei suoi post.
L'invito generale, per qualsiasi lamentela, al di là della platealità dello strumento del post che chiunque è libero di fare, è quella di contattare direttamente gli uffici comunali per segnalare le dovute criticità.
Il tema è quello dei rifiuti e la gestione degli stessi nel periodo estivo, quando la regolarità delle raccolte da parte del gestore va a cozzare con le sacrosante abitudini di compaesani, turisti, oriundi, ospiti, ecc..
La prima cosa da fare, ed è quello che ognuno di noi fa quando si reca in villeggiatura fuori dal proprio Comune, è quella di informarsi riguardo i giorni di raccolta dei rifiuti in modo da comportarsi civilmente presso il territorio nel quale soggiorna.
E' ormai abitudine in tutto il nostro Bel Paese, così come all'estero, invitare tutti coloro che viaggiano fuori porta a portarsi a casa i rifiuti che vengono prodotti.
Nel caso di Premana, come da segnalazioni trovate su Facebook, è stata giocoforza attuata una scelta piuttosto dura: togliere fisicamente i cestini nell'ambito urbano per disincentivare l'abbandono di rifiuti, tra l'altro assolutamente non differenziati, perché in vacanza è più comodo mischiare vetro, organico, plastica, ecc.
Non è certamente una scelta buona quella di dare un disservizio per colpa di qualcuno, che non ha nome né titolo, perché sono premanesi, oriundi, turisti, ospiti, quelli che non si sono comportati in modo civile.
L'alternativa comunque c'è, e l'unica cosa da fare è informarsi per ricevere le informazioni del caso.
E non è vero che un Comune debba rinunciare alla parola Turismo, aspettando che tutto sia perfetto!
SOLUZIONI:
Con SILEA abbiamo definito già da mesi la consegna di una casetta di legno che verrà posizionata sotto il campo sportivo, alla quale si potrà accedere mediante accesso tramite carta dei servizi o d'identità.
Dentro questa casetta, ci saranno vari cassonetti per la raccolta DIFFERENZIATA dei rifiuti che produciamo, in modo da avere una soluzione extra raccolta programmata porta a porta per venire incontro alle necessità di tutti: cittadini, ospiti, oriundi e turisti.
Alla base bisogna che, civilmente, ognuno faccia la sua parte andando ad informarsi per conoscere come funzionano le cose all'interno del proprio Comune/Comune ospitante/Comune natìo.
Inoltre, sempre con SILEA ed insieme ad altri tanti comuni della Provincia, abbiamo pertecipato ad un Bando PNRR per l'adeguamento dell'area ecologica che versa da tanti anni in condizioni pietose, in modo da avere un'area di raccolta efficiente, pulita, ordinata e al servizio dei cittadini.
TUTTI, in primis gli Amministratori, dobbiamo però continuare e perseverare nel coltivare la cultura dell'ecologia.
La nostra società si fonda sul benessere, perché abbiamo la possibilità di avere di tutto e ciò comporta avere in carico anche la gestione di tutto ciò che da esso deriva.
Benessere NON vuol dire pesare sull'altro, ma significa comportarsi in modo che il benessere permanga, cresca per tutti, e non vada a ledere il benessere altrui o, peggio, che vada ad alimentare la miseria di altri.
Riguardo i rifiuti, che produciamo a tonnellate, e che sono un enorme costo da smaltire, tutti dobbiamo fare la nostra parte e fare in modo che tutto venga differenziato e recuperato.
E' troppo facile mettere il sacchetto dell'immondizia ai piedi di un cestino, per poi pubblicare subito la foto puntando in dito sul fatto che la colpa è sempre degli altri.
Tutti dobbiamo fare in modo che tutti siano consapevoli e informati.
Buon riciclo a tutti!
Legambiente Lecco ha una nuova sede!
Si trova in via Cairoli 67, e per inaugurarla ufficialmente abbiamo deciso di organizzare un aperitivo, durante il quale discuteremo dei prossimi progetti e delle azioni ambientali che coinvolgeranno i soci & la cittadinanza di Lecco!
Vi aspettiamo Mercoledì 14 Settembre, ore 18.30, non mancate!
A fine settembre torna a Lecco il Festival Immagimondo, e questo anno ci siamo anche noi con il progetto Eco Urban Walk!
Durante il percorso di Sabato 24 verranno affrontati vari argomenti sulla natura, la flora e la fauna, l'ecosistema fluviale e il rapporto unico che lega i torrenti alla vita dei cittadini lecchesi, mentre Domenica 25 conosceremo alcune storie e leggende e abbracceremo gli alberi che tutti i giorni rimangono silenziosi al nostro fianco permettendoci di respirare e di passeggiare sotto la loro ombra.
Proponiamo due camminate urbane a Lecco:
Sabato 24 settembre, ore 15.00 | Alla scoperta dei corsi d’acqua
Domenica 25 settembre, ore 14.30 | Alla scoperta degli alberi
Lecco: denuncia per danneggiamento e violazione di domicilio
I Carabinieri della Stazione CC di Lecco, a conclusione di spedite indagini, conseguenti agli atti vandalici commessi in via Digione di Lecco, nella notte tra il 31 agosto ed il 1° settembre 2022, in danno delle vetrine di un esercizio commerciale e di una autovettura privata, hanno denunciato a p.l., alla Procura della Repubblica di Lecco, un 35enne, di origine africana.
Le attività investigative condotte hanno fatto emergere elementi di reità nei confronti del giovane, ritenuti sufficienti a deferire lo stesso alla competente A.G., per gli ipotizzati reati di danneggiamento e violazione di domicilio.
Nella giornata odierna il Centro Sportivo Cortenova ha ospitato sul proprio terreno di gioco del "Todeschini" i test fisici riservati agli arbitri FIGC della sezione di Lecco in vista dell'avvio della stagione sportiva.
Gli arbitri hanno anche avuto modo di sfoggiare la nuova divisa.
Una campagna elettorale , come si prevedeva, sempre più inacidita, non è il miglior viatico per affrontare (non dico risolvere, non spererei tanto, ma almeno affrontare seriamente) il problema delle tragiche bollette che stanno affondando gli italiani e soprattutto le piccole aziende.La domanda che tutti si pongono è: cosa farà il prossimo Governo di centrodestra (con gli Uninominali previsti per la Destra al 75% ci sono poche speranze per il Centrosinistra) ? Farà ulteriori debiti su un Bilancio già super-indebitato ? Chiederà agli evasori fiscali di redimersi e di portare qualcosa al Fisco italiano ? Santa Meloni, ora pro nobis ....
(vignetta da Twitter)