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Martedì, 08 Marzo 2022 07:08

IN CORSO LA RACCOLTA AIUTI IN COMUNITA' MONTANA

 È in corso la raccolta degli “Aiuti umanitari per l’Ucraina”, che sarà attiva fino a domenica 13/03 presso la sede (via F. Merlo 2, Barzio - Palazzina Rosa).
Alcune foto del materiale raccolto nel primo giorno e mezzo di apertura dell’iniziativa: già tanta la solidarietà dimostrata

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Martedì, 08 Marzo 2022 07:01

IL PD DI COLICO CHIEDE DI OSPITARE PROFUGHI

Gentile dott.ssa
MONICA GILARDI
Sindaca di Colico
Oggetto: UN AIUTO ALL'UCRAINA ATTRAVERSO LE FAMIGLIE OSPITANTI DEL TERRITORIO
Gentile Sindaca,

Il 28 febbraio il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo che introduce ulteriori
misure urgenti in relazione agli sviluppi della crisi in Ucraina. Tra queste anche lo stato di
emergenza “umanitaria”, rivolto ad assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul
territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto. Il Cdm ha deciso di
“incrementare le misure di soccorso ed assistenza alle persone che, in maniera massiccia, stanno
cercando e cercheranno rifugio nell'Unione europea. Il premier Mario Draghi, intervenendo al
Senato l’1 marzo per spiegare le misure ha detto che: “L'Italia è pronta a fare di più, sia attraverso
le principali organizzazioni umanitarie attive sul luogo, sia con donazioni materiali" contro la
crisi umanitaria in Ucraina. La comunità ucraina in Italia è composta da circa 250mila persone,
nella stragrande maggioranza perfettamente integrate, molte delle quali hanno lasciato i familiari
nel loro Paese d'origine. È ipotizzabile dunque che i primi ad arrivare in Italia saranno i parenti di
chi già vive nel nostro Paese.

Il Circolo PD di Colico, a conoscenza delle varie famiglie ospitanti sul territorio, propone al
Comune di Colico di creare una rete d'aiuti, anche economici, alle suddette, in quanto riteniamo
la realizzazione di questi aiuti un gesto concreto di civiltà e di solidarietà importante sia nei
confronti del popolo ucraino sia nei confronti dei cittadini colichesi. Il Circolo PD di Colico si
rende quindi disponibile a collaborare con l'amministrazione comunale all'individuazione delle
famiglie con necessità, allo studio ed alla realizzazione di questo progetto.

Valentina Angelica Codurelli
Segretaria PD Circolo di Colico
Circolo PD di Colico

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Martedì, 08 Marzo 2022 06:57

FERMATEVI !

Cari fratelli e sorelle,
in Ucraina scorrono fiumi di sangue e di lacrime. Non si tratta solo di un’operazione militare, ma di guerra, che semina morte, distruzione e miseria. Le vittime sono sempre più numerose, così come le persone in fuga, specialmente mamme e bambini. In quel Paese martoriato cresce drammaticamente di ora in ora la necessità di assistenza umanitaria.
Rivolgo il mio accorato appello perché si assicurino davvero i corridoi umanitari, e sia garantito e facilitato l’accesso degli aiuti alle zone assediate, per offrire il vitale soccorso ai nostri fratelli e sorelle oppressi dalle bombe e dalla paura.
Ringrazio tutti coloro che stanno accogliendo i profughi. Soprattutto imploro che cessino gli attacchi armati e prevalga il negoziato – e prevalga pure il buon senso –. E si torni a rispettare il diritto internazionale!

E vorrei ringraziare anche le giornaliste e i giornalisti che per garantire l’informazione mettono a rischio la propria vita. Grazie, fratelli e sorelle, per questo vostro servizio! Un servizio che ci permette di essere vicini al dramma di quella popolazione e ci permette di valutare la crudeltà di una guerra. Grazie, fratelli e sorelle.
Preghiamo insieme per l’Ucraina: qui davanti abbiamo le sue bandiere. Preghiamo insieme, come fratelli, la Madonna Regina dell’Ucraina. Ave o Maria…

La Santa Sede è disposta a fare di tutto, a mettersi al servizio per questa pace. In questi giorni, sono andati in Ucraina due Cardinali, per servire il popolo, per aiutare. Il Cardinale Krajewski, Elemosiniere, per portare gli aiuti ai bisognosi, e il Cardinale Czerny, Prefetto ad interim del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Questa presenza dei due Cardinali lì è la presenza non solo del Papa, ma di tutto il popolo cristiano che vuole avvicinarsi e dire: “La guerra è una pazzia! Fermatevi, per favore! Guardate questa crudeltà!”. Papa Francesco – Angelus 6 marzo 2022

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Martedì, 08 Marzo 2022 06:51

LA GUERRA IN UCRAINA AVRA' CONSEGUENZE SULLE IMPRESE ITALIANE

Guerra in Ucraina: le imprese lombarde di Confapi esprimono forti timori. Per il 2022 possibili blocchi produttivi

l conflitto armato in Ucraina getta ombre scure anche sulle prospettive 2022 per mercati e operatività delle imprese lombarde aderenti a Confapindustria Lombardia.
L’indagine condotta dal Centro Studi della territoriale regionale del sistema Confapi su un campione di industrie associate, infatti, evidenzia motivi di allarme.

In prima battuta sono gli scambi commerciali ad agitare gli imprenditori coinvolti, i numeri descrivono chiaramente come i due paesi rappresentino riferimenti rilevanti per il sistema produttivo regionale. Mosca è un partner commerciale di rilievo per le nostre aziende: quasi tre intervistati su dieci, infatti, vedono nella Russia un mercato di sbocco delle proprie merci e il 5% vi si approvvigiona. L’8%, inoltre, conta sull’azione di agenti in loco. Sebbene con percentuali più ridotte, anche con l’Ucraina il canale commerciale è attivo: il 14% degli imprenditori nel sondaggio vi esporta, mentre il 5% importa prodotti da Kiev.

Sono fortissimi i timori di ulteriori rincari della componente energetica: l’83% delle intervistate, infatti, registra livelli di allarme, ritenendo pertanto molto plausibile che le quotazioni, già ai massimi da mesi, possano vedere la curva crescere ulteriormente.
Costi di produzione in aumento che si potrebbero combinare con un peggioramento delle criticità legate alla consegna di materiali e nei ritardi di forniture sia sul mercato interno che estero. Consegne all’estero a rischio elevato per il 60% degli intervistati e forniture provenienti da fuori dai confini nazionali con ritardi gravi per il 65% del campione.
I due fattori, combinati, fanno salire l’allarme di blocchi della produzione per cinque imprese su dieci.
L’indagine analizza anche l’opinione rispetto alle sanzioni imposte alla Russia: più di quattro intervistati su dieci le ritengono adeguate e si attendono ripercussioni sulle loro attività, il 13% confida di non avvertire contraccolpi, il 24% auspicherebbe un inasprimento di tali misure ai danni di Mosca. Il residuo 21%, invece, esprime una posizione opposta: vorrebbe per l’Italia un atteggiamento neutrale nei confronti dei soggetti coinvolti nel conflitto.

Luigi Sabadini, presidente di Confapindustria Lombardia, commenta questi dati: “Quello che sta accadendo è una tragedia in primis sotto il profilo umano, stiamo assistendo a una guerra sull’uscio di casa con migliaia di profughi che scappano da bombe e missili. In seconda battuta questo conflitto genera conseguenze economiche che purtroppo travolgono anche le nostre imprese lombarde. Soprattutto per quanto riguarda la criticità energetica che rischia di diventare insostenibile e insopportabile. Le nostre aziende sono a maggioranza del settore metalmeccanico, abbiamo bisogno di acciaio, alluminio, zinco

I prezzi di queste materie prime sono ormai alle stelle e c’è il forte rischio di essere costretti a fermare la produzione a breve e di non riuscire nemmeno a fare i listini non avendo più alcun riferimento per i prezzi. Inoltre, questa guerra può portare anche alla sospensione dell’erogazione del gas, è una spada di Damocle che abbiamo sul collo e con cui spero non dovremo fare i conti. Speriamo che si torni a una situazione di pace il prima possibile, anche se a livello economico i rapporti commerciali soprattutto con la Russia sono compromessi e ci vorranno mesi se non anni per recuperarli”.

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Martedì, 08 Marzo 2022 06:44

LA MARGHERITA GIALLA NELL'INSALATA

Sembra una piccola margherita gialla ma non lo è. Anche se appartiene alla stessa famiglia delle asteracee. È possibile osservarne popolose colonie spuntare direttamente dallo spigolo fra asfalto e muri di cinta, proprio come accade al tarassaco (altra asteracea), ma cresce bene anche in terreno libero spingendosi fino a quasi un metro di altezza. SI tratta della lapsana communis, pianta il cui nome è stato impartito nel XVIII secolo dall’onnipresente Carl von Linné, meglio noto come Linneo.

L’origine dell’appellativo lapsana deriva, come spesso accade in botanica, da un termine greco: lapasso, utilizzato dall’antico botanico Dioscoride, con significato di svuotato, scarico in riferimento alle proprietà depurative e lassativa della pianta. La medicina tradizionale attribuisce alla lapsana proprietà emollienti, rinfrescanti, antiglicemiche. Le foglie giovani della pianta sono commestibili e possono essere consumate crude per arricchire un’insalata, o cotte. Il gambo contiene un lattice appiccicoso che secondo la medicina tradizionale può essere efficace contro screpolature e piccoli tagli superficiali. La lapsana è nota anche come “erba delle mammelle” perché sotto forma di pomata veniva un tempo usata contro le ragadi del capezzolo.

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Lunedì, 07 Marzo 2022 07:37

20 ANNI DELL'AVO BELLANO

Per i 20 anni di attività la nostra AVO (Associazione Volontari Ospedalieri)  si è compattata intorno alle tre co-fondatrici Regina, Betti e Bruna.
Il presidente di AVO Lombardia e delle AVO di Lecco e Merate, il nostro sindaco, il nostro medico scrittore Andrea Vitali e la nostra mascotte Nicki ci hanno onorato della loro presenza.
Giornata simpatica, in attesa del momento che potremo riprendere il nostro servizio

Antonio Rusconi Sindaco di Bellano

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Lunedì, 07 Marzo 2022 07:29

8 Marzo dedicato alle donne afghane

Quest’anno i Coordinamenti Donne Cgil Cisl Uil e Spi, Fnp e Uil Pensionati hanno voluto dedicare le due inziative organizzate in occasione della Giornata Internazionale della donna alla difficile situazione delle donne afgane.

A Lecco, il giorno 8 marzo alle ore 9.15 presso il Civico Museo Della Seta ABEGG (Via Statale 490, Garlate) si terrà un seminario dal titolo “SOSTENIAMO LE DONNE AFGHANE: IL DIRITTO DI GRIDARE, LA FORZA DI SPERARE”.

IN ALLEGATO IL VOLANTINO E IL PROGRAMMA DELL'INCONTRO A GARLATE

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Lunedì, 07 Marzo 2022 07:25

LA FAMIGLIA DI BUSI RINGRAZIA IL SOCCORSO ALPINO

BARZIO (LC) - A circa due mesi dalla tragedia sul Monte Legnone, nel comune di Pagnona, dove ha perso la vita l’alpinista Alessandro Busi, i famigliari di Alessandro hanno voluto incontrare i volontari che hanno partecipato ai tre giorni di ricerca e recupero del figlio. Nella tarda mattina di ieri, sabato 5 marzo, una delegazione di circa 15 tecnici della Stazione Valsassina e Valvarrone, insieme ai genitori e ai fratelli di Alessandro, si sono ritrovati presso la sede della Stazione, dove c’è stata l’occasione di conoscersi, con un ricco scambio di emozioni.
La famiglia ha desiderato ringraziare le squadre di soccorso per la dedizione e la professionalità ma soprattutto per l’umanità da loro dimostrata nell’accompagnamento in un momento tanto delicato.

La famiglia ha chiesto di estendere questo saluto e ringraziamento a quanti non erano presenti all’incontro, sia del Soccorso alpino sia degli altri corpi, quali Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Carabinieri Forestali. L’incontro è terminato con un pranzo tutti insieme nella vicina trattoria. Presente anche il sindaco del comune di Valvarrone Luca Buzzella, sempre presente durante le giornate di ricerca al rifugio Roccoli Lorla, dove era stato allestito il centro di coordinamento dei soccorsi. Anche il Prefetto di Lecco, Castrese De Rosa, da poco trasferito in provincia di Ravenna, ha voluto far sentire la sua vicinanza con una telefonata privata alla famiglia Bisi. Di fronte a queste inspiegabili disgrazie è importante sia per i famigliari, sia per i soccorritori, trovarsi e conoscersi perché alla fine la passione per la montagna, oltre che arricchire può far nascere solidi rapporti di amicizia.

È stato bello trovarsi, conoscersi e mettere il germe di un bel rapporto di amicizia, come è vero che tutti noi abbiamo la passione della montagna: il rispetto e il legame che la famiglia di Alessandro ha dimostrato nei confronti dei nostri soccorritori, in particolare verso la Stazione di Valsassina e Valvarrone, che ha seguito ogni momento di questa triste vicenda, rappresentano una gratificazione molto importante, a sostegno dei nostri volontari, soprattutto nei momenti più difficili, quando è fondamentale mantenere solida la motivazione che serve per continuare a impegnarsi nelle attività di soccorso per le persone in difficoltà.

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