BANDO GIOVANI COMPETENTI NEI MUSEI E NEGLI UFFICI TURISTICI
Un'ottima occasione per fare esperienza nel campo culturale e turistico. Sotto la locandina potete scaricare il bando.
ANCHE ANTONINI A "LETTORI IN FIORE"
Il Lettori in fiore Festival della letteratura per ragazzi parte da lontano, è un sogno coltivato con attenzione e passione, che ha affrontato una prima gelata (un lockdown che ha bloccato tutto) e un inverno in serra (con incontri online). Ora finalmente sboccia.
Sabato sarò a Cles, ospite di questo festival, alla Terrazza Doss di Pez. Le classi dell'IC Fondo - Revò mi torchieranno e metteranno alla sbarra, per cercare di estorcermi informazioni e segreti e misteri su Il cacciatore di nubi.
Ovviamente non potrò che fare i nomi (e anche i cognomi) di tutti quelli della ciurma di Book on a Tree che mi hanno aiutato in questo viaggio.
E poi... poi ci saranno altri splendidi incontri, con amici e ottime penne da salutare e ascoltare.
Se passate di lì, fate un salto per due chiacchiere.
Il Battello a Vapore
ATTI VANDALICI A PRIMALUNA: L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE CHIEDE COLLABORAZIONE AI CITTADINI
Assistiamo con preoccupazione a un incremento di atti vandalici che si registrano in varie aree del comune di Primaluna. Cosa muove questi fenomeni? perché questo sprezzo dei beni comuni?
Riportiamo alcuni episodi, non esaustivi ma certamente esemplificativi di un disagio.
- Campo dell'oratorio: il “divertimento” di rompere il lucchetto di un magazzino, prelevare il bidone dei vetri e spaccare le bottiglie contenute, rovesciandole in pezzi sulle gradinate e sul campo
- Cortabbio: presi dal cassonetto Caritas sacchi di vestiti e rovesciato il contenuto nel torrente Fus
- Parco Giochi lungo Pioverna: strappate e rotte molte parti della recente recinzione e divelta la nuova fontanella
- Fronte tennis: nell’area oggetto di recente riqualificazione, per rubare un cestino dei rifiuti appena collocato, divelto un palo nella nuova aiuola che delimita la pista ciclopedonale
Invitiamo la popolazione a segnalare qualora vedesse situazioni di maleducazione e inciviltà, interrogandoci nel contempo, come comunità, su cosa possiamo fare per evitarli.
L'AGLIO VERDE DI TUTANKHAMON
L’essenza vegetale riprodotta nella foto arriva da molto lontano nel tempo. È infatti nota da millenni in tutta l’area mediterranea. Ma non solo visto che si tratta di una pianta ben conosciuta anche in alcune regioni mediorientali, asiatiche e africane. Pare infatti che Assiri e Babilonesi ne facessero largo uso già verso la fine del IV millennio prima di Cristo e che greci e romani ne utilizzassero in gran copia. Sembra che alcune tracce ne siano state rilevate qualche tomba egizia della XVIII dinastia: l’epoca di Tutankahmon, per intenderci. Si tratta dell’Alliaria petiolata, nota anche come erba aglina a causa del suo inconfondibile aroma agliaceo dal quale deriva il nome scientifico. Da noi cresce un po’ dovunque ma non viene quasi mai impiegata a scopo alimentare. L’esemplare nella foto, appartenente ad una folta colonia, è stato immortalato digitalmente lungo il margine erboso della pista ciclabile, poco prima dello Sprizzottolo.
Molto apprezzata da api e altri insetti polliniferi, l’Alliaria, in tutte le sue parti, si presta a diversi utilizzi culinari per insalate, frittate, minestre e zuppe nelle quali sostituisce bene l’aglio tradizionale, proprio come l’Aglio orsino, sul quale ci siamo diffusi in una precedente disamina (qui il testo), che sta fiorendo proprio in questo periodo. Anche la medicina tradizionale ed erboristica si occupa dell’Alliaria a causa delle sue proprietà (presunte?) antisettiche, vulnerarie ed espettoranti. Però, datemi ascolto: chi non è esperto di piante officinali, dovrebbe astenersi dalla raccolta di erbe sconosciute che potrebbero essere confuse con altre essenze anche molto tossiche. Anche se scambiare l’Alliaria con altre erbe è difficile proprio a causa dell’intenso aroma agliaceo che produce se strofinata fra le dita. Ma la prudenza, come recita l’antico adagio, non è mai troppa...
VILLA MONASTERO: AD APRILE OLTRE 20.000 INGRESSI!
Boom di visitatori a Villa Monastero di Varenna, che nel mese di aprile ha registrato 20.146 ingressi, il doppio rispetto ad aprile 2019 (10.670), mentre ad aprile 2020 e 2021 la Villa era rimasta chiusa per il lockdown.
Per quanto riguarda il fine settimana appena trascorso, sabato 30 aprile i visitatori sono stati 902, domenica 1 maggio 1.047; in questi due giorni, nell’ambito dell’iniziativa Ville Aperte la Provincia di Lecco ha organizzato due visite guidate il sabato e due la domenica, con la partecipazione di 100 persone.
Per informazioni:
- Telefono 0341 295450
- E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Sito internet www.villamonastero.eu
- Facebook @villamonastero.lc
- Instagram @villamonastero_official
CHIUSA LA LECCO BALLABIO DI NOTTE FINO AL 5 MAGGIO
Per consentire la manutenzione e la sostituzione delle barriere nelle gallerie ‘Valsassina’ e ‘Passo del Lupo’, la statale 36 racc "Raccordo Lecco - Valsassina", in provincia di Lecco, verrà chiusa al traffico, in direzione Lecco ( dal km 1,750 al km 9,000) dal 2 al 5 maggio e successivamente dal 9 al 10 maggio tra le 22:00 e le 5:00 del giorno successivo.
In direzione Ballabio la statale verrà chiusa al traffico nelle notti dell’ 11 e 12 maggio, nella medesima fascia oraria.
I lavori comportano anche la chiusura delle rampe degli svincoli di Via Pergola e Ospedale Manzoni di Lecco in direzione Nord e quelli di Via Poggi e Ospedale in direzione Sud.
Durante la chiusura della statale il traffico tra Lecco e Ballabio sarà deviato sulla parallela strada provinciale 62 e sulla rete locale nell’ambito del territorio comunale di Lecco.
BELLANO: UN RITRATTO PER TUTTI I CITTADINI
Grazie a Luigi Bolognini oggi su Repubblica si parla dello storico progetto “IL RITRATTO DI BELLANO” di Carlo Borlenghi!
Anche oggi e fino al 5 maggio in piazza Santa Marta tutti i Bellanesi che ancora mancano all’appello troveranno lo studio fotografico aperto!
venite a farvi fare il ritratto! (Antonio Rusconi Sindaco di Bellano)
L'ARTICOLO DI REPUBBLICA ONLINE (a pagamento)
IL LOGO (COPIATO) DI LECCO
Un’opera di ingegno non ha prezzo ed il suo prezzo è difficilmente quantificabile. Quante polemiche suscitano i super ingaggi degli atleti di maggior talento, ma che sono in grado di suscitare emozioni tali per cui i tifosi sono disposti ad accettare quasi tutto.
Lo stesso si può dire delle opere d’arte di maggior successo, i cui autori sono osannati da tutti i critici ed appassionati ed il cui prezzo è inestimabile.
Lo stesso si potrebbe dire del logo della città di Lecco ideato dal team di esperti dello studio Studiowiki di Savona, costato 20mila euro, un’opera di ingegno per cui detto costo diventa di difficile quantificazione.
Infatti il prezzo ha suscitato molte polemiche in città in quanto ritenuto eccessivo, il che non mi troverebbe d’accordo per le ragioni su esposte, ma che invece in parte condivido perché questo nuovo logo della città di Lecco non ha molto di innovativo. Infatti c'è un legame stretto tra lo Studio 7vicocrema, che sembrerebbe aver cessato la propria attività, e lo Studiowiki, entrambi di Savona, che hanno dato a Genova e Lecco i rispettivi loghi da spendere sul materiale di comunicazione.
Non da meno è stato sollevato il problema che il lavoro avrebbe potuto essere affidato ad una società lecchese, infatti in città ve ne sono molte e rinomate, ma di cui per ovvi motivi non posso farne il nome. Certo che l’aver affidato lo studio ad una Società di Savona che ha quasi replicato il precedente lavoro per Genova, allora tanto valeva dare il lavoro ad una lecchese !
Le altre critiche che ha suscitato il nuovo logo è il fatto che questo propone il nome della città di Lecco dietro il quale c’è lo sfondo della città, il cui insieme risulta un paesaggio indistinto, che non contraddistingue certo il capoluogo manzoniano. Sullo sfondo non vi sono le caratteristiche montagne, tanto care al Manzoni, non c’è un richiamo ai luoghi manzoniani, ma un semplice lontano lungo lago, come tanti ce ne potrebbero essere.
In ultimo in ambito pubblicitario vige il detto “bene o male l’importante è che se ne parli”, ma personalmente preferisco che se ne parli sempre bene e quindi le critiche piovute sulla scelta del logo e della Società che lo ha ideato non sono un buon viatico.
UNA CICLOPEDONALE INTORNO AL CASTELLO DI LIERNA
Se agli inizi degli anni 2000 la Soprintendenza PRESCRIVEVA per Castello l'obbligo
dell'utilizzo di MASSI CICLOPICI (così come a Grumo e a Villa per percorsi
pedonabili), di fatto allora ci fu la bocciatura dell’intervento nel tratto a semicerchio
lungo le mura antiche bagnate dal lago. Nella stessa zona oggi l’Amministrazione
comunale di Lierna propone un segmento di PISTA “CICLOPEDONALE” con un
costo totale previsto di 840.000 euro per 90 m. di lunghezza per 3 m. di larghezza,
il tutto in legno senza il minimo studio delle condizioni geomorfologiche in un
tratto di lago frequentemente investito da forti venti da NORD e senza porre la
dovuta ATTENZIONE AL RECUPERO e alla CONSERVAZIONE delle antiche
mura tramite un ATTENTO intervento di RISANAMENTO CONSERVATIVO.
Anche l’asserito “intendimento” di considerare il tratto in esame come proposta di
nuova ciclopedonale a completamento dei tratti esistenti si scontra con la realtà dei
fatti in quanto all’estratto Tav.7 allegata alla pratica si notano una continuità di
percorsi pedonali e piste ciclabili, individuate in colore verde che lambiscono il
Castello, senza necessità di intervenire per il progettato tratto semicircolare qui
mancante segnato in rosso.
Una PISTA “CICLOPEDONALE”, così come proposta e votata a maggioranza dal
Consiglio Comunale del 28 u.s., è improponibile per le difficoltà che sarebbero create
per chi non usa la bicicletta e determinerebbe una mutazione sia della morfologia della
costa a lago che del significato antico del Castello.
La insostenibile e inutile idea di girare attorno al Castello di Lierna con una
CICLOPEDONALE risulterebbe un attentato alle bellezze del paesaggio lariano che a
Castello sono particolarmente evidenti.
E’ ragionevole parere che una PISTA CICLOPEDONALE, così come proposta,
potrebbe costituire una compromissione della straordinaria immagine del Castello di
Lierna, unico nel suo genere: se osserviamo l’estratto Tav.3 Stralcio PTCP valori
paesistici ambientali (vedi Documento Piano del vigente PGT) notiamo che l’area è
ricompresa fra i Parchi Regionali proposti ed è indicato un precorso ciclopedonale
(tratteggio di colore rosso fucsia) fra i percorsi ciclopedonali di rilevanza territoriale.
Quindi oggi l’esistente percorso ciclopedonale lambisce la parte meridionale del
Castello senza CONTRASTARE il VINCOLO MONUMENTALE ESISTENTE dal
1912 ai sensi dell'art. 5 della legge 20 Giugno 1909 n. 364.
Considerata l'importanza dell'intervento e la CONSISTENTE ipotesi di spesa di soldi
pubblici (840.000 €) per una passerella in legno lunga 90 m. e larga 3 m. ci sembra
dover suggerire all'amministrazione di SOSPENDERE qualsiasi provvedimento ed
effettuare ASSEMBLEE PUBBLICHE, per poi proporre un REFERENDUM in attesa
di pronuncia da parte degli Enti preposti, FATTI SALVI i VINCOLI sul Castello
(Vincolo Monumentale del 1912 ai sensi dell'art. 5 della legge 20 Giugno 1909 n. 364)
che sono ancora ESISTENTI e da rispettare.
Nel Consiglio comunale del 28 u.s. non c’è stato un approfondimento tecnico da parte
dell’estensore del progetto, ma solo una incerta giustificazione nel volere votare la
delibera per poter avere diritto al contributo del bando e realizzare un carente progetto
del costo di 840.000 €.
Ora pensiamo che sia interesse pubblico informare i cittadini di Lierna e gli Enti che
devono rilasciare le autorizzazioni (Sovrintendenza, Autorità di Bacino per
occupazione area demaniale a lago e Provincia di Lecco assessorato al Territorio) per
fare in modo che non si costruisca una protesi che svilisce il significato del
monumento, deteriora il paesaggio e crea ulteriori difficoltà.
Comunque la nostra disponibilità ad un contributo di pareri e proposte è sempre valida.
Pierfranco Mastalli
Coordinatore della delegazione di Lecco dell’Istituto Italiano dei Castelli
Giusi Villari,
Presidente della sezione Lombardia dell’Istituto Italiano dei Castelli
Lecco, Milano
30-4-2022