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Domenica, 13 Febbraio 2022 21:46

Lecco ancora sugli scudi, battuto il Fiorenzuola per 3 a 1

in Sport

Calcio Lecco – Fiorenzuola: 3 - 1

 

Lecco (4-4-2): Pissardo; Celjak, Marzorati, Battistini, Enrici (dal 1′ s.t. Capoferri); Giudici (dal 39′ s.t. Nesta), Kraja (dal 28′ s.t. Lora), Masini, Buso (dall’11’ s.t. Vasic); Nepi, Ganz (dal 39′ s.t. Petrovic) (Libertazzi, Ciancio, Lakti, Merli Sala, Paltrinieri, Sberna, Italeng). All. De Paola.

Fiorenzuola (4-3-3): Battaiola; Fracassini (dal 1′ s.t. Danovaro), Ferri, Varoli, Di Marco; Piccinini (dal 19′ s.t. Currarino; dal 28′ s.t. Arrondini), Fiorini (dal 19′ s.t. Nelli), Stronati; Mamona, Mastroianni, Sartore (dal 1′ s.t. Zunno) (Burigana, Potop, Bruschi, Oneto, Giani, Cavalli, Guglieri). All. Tabbiani.

Marcatori: Stronati al 10′ p.t.; Ganz (L) al 21′ p.t., Buso (L) al 41′ p.t.; Lora (L) al 44′ s.t.

Note: spettatori 723; ammoniti Buso, Giudici, Marzorati, Nelli. Angoli 8-4.

Arbitro: Mastrodomenico di Matera; ass. Giuseppe Luca Lisi di Firenze, Carmine De Vito di Napoli; IV uomo: Mucciniato di Pordenone.

Lecco: oggi, al Rigamonti Ceppi, ancora una brillante vittoria del Lecco, quarto risultato utile consecutivo, grazie al 3 a 1 , maturato con il Fiorenzuola, anche se i Blucelesti non hanno sciorinato una brillantissima prestazione, complice alcune distrazioni difensive.

La prima conclusione è del Lecco che al 1’ con Giudici che va alla conclusione di sinistra, tiro alto. Al 5′ Marzorati perde palla a favore di Mamona che lo salta, entra in area e di sinistro calcia di sinistro da posizione favorevole, la sfera contamente esce a lato. Al 9’ la difesa del Lecco si addormenta sul cross dalla trequarti sinistra di Dimarco, Mastroianni, sul quale nessuno dei centrali interviene, prova a battere a rete, i Blucelesti respingono la conclusione a favore di Stronati che, dal limite dell’area, batte Pissardo.

Il Lecco sembra subire il contraccolpo, ma 20′ Giudice calcia forte una punizione, la palla batte per terra e Battaiola è incerto, respingendo la palla a pochi metri, il più lesto ad arrivarci e il solito Ganz che di precisione insacca. Quinto gol nelle ultime quattro partite. Al 30’ è ancora Giudici a battere la punizione, palla centrale e Battaiola vola a respingere in pugno in angolo. I Blucelesti insistono al 35’ ed il protagonisti è ancora Giudici che dalla propria difesa parte palla al piede per 70 metri, cross per Ganz che va ancora la rete, ma il gol viene annullato per fuorigioco. Il Lecco ci crede, ed al è Buso ha fare un gran gol spettacolare. Parte dalla sinistra fa il tunnel a Fracassini, entra in area e di interno destro manda la palla all’incrocio alla sinistra di Battaiola.

Ad inizio ripresa Mister De Paola “punisce” Enrici forse colpevole di una prestazione poco brillante e lo sostituisce con Capoferri a sinistra per cercare di contrastare lo scatenato Mamona. Subito Fiorenzuola con una punizione di Fiorini che dalla sinistra serve Ferri che mette in mezzo, la difesa del Lecco respinge e sulla palla arriva Mamona che, libero, calcia, ma la difesa del Lecco fa muro e ribatte. Da quel momento la partita perde di ritmo e il gioco diventa confuso da entrambe le parti. Si riaccende per un attimo quando Mastroianni prova una difficile rovesciata al limite dell’area piccola in mischia, palla fuori.

Al 68′ grande occasione per il Fiorenzuola con Dimarco che crossa da sinistra, sulla palla si avventa Stronati di testa e Pissardo risponde con un gran colpo di reni. Il Lecco risponde con Giudici che da destra entra in area e calcia bene in diagonale, fuori di poco. Si arriva all’88’ quando il Lecco costruisce una bella azione da manuale del calcio imbastita dai giocatori subentrati. Lora batte la punizione servendo Nesta si destreggia bene sulla destra servendo Petrovic che si smarca e va sul fondo, mette dentro una palla pericolosa; sulla ribattuta il prima ad arrivare è Lora che d’interno destro trova il rasoterra vincente per il 3-1 finale.

Anche se la prestazione non è stata delle più fluide e brillante il Lecco ha vinto meritatamente contro il Fiorenzuola, scalando preziose posizioni in classifica che ora è divisa in tre tronconi. Il primo vede le quattro squadre di testa, poi ci sono 5 squadre, fra cui il Lecco chiuse in 2 punti e poi il resto della truppa.

Ora il campionato si fa serrato in quanto il Lecco scenderà in campo già martedì 16 febbraio alle 18, in trasferta contro la seconda in classifica e cioè il Padova.

(foto Matteo Bonacina)

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Domenica, 13 Febbraio 2022 20:43

LA NEVE DI SAN VALENTINO

E' da una settimana che non si parla d'altro. 

Da quando timidamente i siti delle previsioni del tempo hanno lasciato intravvedere una minima possibilità di precipitazioni, tutti (o quasi) abbiamo iniziato a monitorare l'evoluzione del meteo per capire se davvero quella di domani, San Valentino, oltre ad essere la festa degli innamorati (che per fortuna ci sono ancora!) sarà anche la festa della neve che non abbiamo avuto in regalo dal noto mercante Sant'Antonio (che ancora non ho capito come possa gestire la neve essendo egiziano).

Ora non è il caso di entusiasmarsi troppo perchè secondo il Vangelo delle previsioni, ossia il Meteosvizzera, la finestra del maltempo si aprirà domani nel primo pomeriggio per chiudersi nella notte su martedì. Poche ore, dunque.

Ma, ci chiediamo tutti, nevicherà? E quanto nevicherà? 

Secondo loro (gli evangelisti di Locarno Monti) entro mezzanotte 5-15 cm circa sopra i 1.000 metri e nel Sottoceneri "localmente fino a 20 cm", poi dovrebbe continuare a scendere sin verso le tre di notte.

Martedì, una volta cessate le precipitazioni, tornerà il sole e l'alta pressione nel giro di un paio di giorni riprenderà ad essere una costante sino almeno a fine mese con "temperature superiori alla norma stagionale".

Più della neve, però, è ormai chiaro a tutti che serva acqua, che della neve è un derivato, d'accordo, ma potrebbe anche piovere e basta.

La situazione è veramente al limite tanto che si parla di rifugisti che stanno pensando a tener chiuso proprio per mancanza d'acqua; le piste di Bobbio sino ad ora hanno tenuto grazie all'innevamento artificiale, ma sezna H2O diventa difficile, soprattutto se poi le temperature sono quelle di marzo.

Venti, trenta centimetri potranno aiutare? Certo, tra il niente e il piuttosto sempre meglio il piuttosto, ma alla fine siamo sempre lì, martedì splenderà il sole e torneremo a sperare in qualche indizio su 3b Meteo e i suoi fratelli. 

Pensate che nei primi due mesi del 2021 Meteobarzio calcolò 217 mm di pioggia. Oggi siamo a 13,7, un niente molto preoccupante che con ogni probabilità le precipitazioni previste per domani faranno aumentare di molto poco.

L'altra faccia della medaglia è la consapevolezza che poi, in un modo o nell'altro, la Natura le cose le rimette a posto. C'è da augurarsi che lo faccia con la dovuta gentilezza.

Intanto cercate di essere prudenti se dovrete stare sulle strade con la neve e se siete innamorati non dimenticatevi della vostra lei o del vostro lui, perchè domani, nevichi o non nevichi, è San Valentino.

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Domenica, 13 Febbraio 2022 07:23

LA CRISI UCRAINA COME CUBA

La crisi internazionale dovuta alla mobilitazione russa ai confini dell'Ucraina a me ricorda molto la cosiddetta "crisi di Cuba", che nel 1961 portò anche allora al forte rischio di scatenare la Terza Guerra Mondiale.
Cosa successe nel 1961 ? A Cuba Fidel Castro aveva appena concluso vittoriosamente la sua "Revolucion", scacciando il dittatore corrotto e filo-americano Fulgencio Batista. Il nuovo regime comunista imposto dal "Lider Maximo" aveva bisogno di alleati, visto che fin dal primo momento gli Stati Uniti cercarono di strangolare il nuovo pericoloso vicino sia con l'embargo economico sia con tentativi (a dire il vero un po' maldestri) della CIA di assassinare lo scomodo "barbudo".

L'alleato non poteva che essere l'Unione Sovietica, sede e faro della Terza Internazionale Comunista. Nel pieno quindi della cosiddetta "Guerra Fredda", Fidel Castro non si limitò a proporre all'URSS una forte vicinanza politica ed economica (pur con i limiti già allora presenti nell'economia reale sovietica) ma propose a Nikita Kruscev, Primo Ministro e Presidente del Soviet Supremo (il Parlamento Russo) di utilizzare Cuba per piazzarvi missili nucleari e postazioni militari sovietiche.

L'Alt dell'America fu immediato. Il Presidente Statunitense John Kennedy, Democratico, avvisò Kruscev che l'America si sarebbe opposta a qualsiasi costo all'installazione di missili sovietici così vicini al territorio Americano, anche a costo di iniziare una nuova guerra. Kruscev tentennò per qualche giorno (gli storici affermano che il mondo fu allora vicinissimo alla catastrofe, i missili sovietici erano già in viaggio per Cuba) ma poi alla fine si decise per la cosa giusta, e i missili russi fecero marcia indietro.

Il concetto della "Guerra Fredda" infatti si basava (e si basa ancora) su problemi di tempo. Se gli USA ad esempio avessero deciso di lanciare dei missili nuclari su Mosca, e di distruggerla completamente come Hiroshima nel 1945, l'URSS avrebbe dovuto avere qualche minuto di tempo per decidere la contromossa e di lanciare i suoi missili su New York (e di distruggere anche quella). O viceversa.

E' per questo che il Presidente Americano, da sempre, non si separa mai dalla famosa "valigetta": in essa sono contenuti codici segreti per il lancio dei missili nucleari. L'operazione però deve essere decisa nell'arco di pochissimi minuti (o di secondi), cioè quelli che servono ai missili per raggiungere il territorio "nemico" e distruggerlo.

In pochi minuti (o secondi) il Presidente Americano, o Russo, deve quindi decidere, magari in piena notte, appena svegliato dal sonno, se controbattere alla disastrosa offensiva nemica rilanciando i propri missili verso l'Olocausto nucleare: e naturalmente tutti speriamo che ciò non possa mai accadere !

Però più le basi sono vicine, meno tempo ( e secondi) il Presidente e i suoi Generali hanno per decidere la contromossa. Cuba era troppo vicina al territorio americano: i missili vi sarebbero arrivati in pochissimi minuti. L'Ucraina, che tra l'altro fino al 1991 faceva parte dell'Unione Sovietica, ed è da sempre la porta della Russia, scavalcata in un batter d'occhio dai mezzi corazzati Tedeschi nel 1941, lo stesso.

Mettere i missili NATO in Ucraina vuol dire metterli alle porte di Mosca. E' questo che Putin chiede da anni agli Stati Uniti: "Avete già nella NATO la Polonia, e persino la Lituania e l'Estonia: almeno l'Ucraina no" !

Ultima nota: sarebbe importante che l'Europa facesse sentire la sua voce. Siamo noi quelli che abbiamo più da rimetterci in caso di guerra, a partire dal taglio delle forniture di energia, già oggi carissima. Gli equilibri nati dalla Seconda Guerra Mondiale sarebbe forse il caso di rimetterli in discussione: sono passati molti anni dal 1945, e sono successe molte cose, a partire dalla scomparsa dell'URSS, oltre all'affacciarsi di una nuova potenza mondiale come la Cina.
Forse sarebbe il caso di ripensarci, proprio come fece Breznev nel 1961.

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Sabato, 12 Febbraio 2022 19:09

A PROPOSITO DI SAN VALENTINO

Amici ormai siamo vicini nel rivivere e festeggiare San Valentino e mi viene questo pensiero oggi pomeriggio davanti al computer.

Per me la differenza tra amare e voler bene è una distinzione in cui capita a tutti di imbattersi più volte nella vita, nei modi più svariati.

C’è un elemento per me, in particolare, una caratteristica che distingue queste due situazioni, questi due sentimenti.

Il primo è quello della vicinanza fisica, o anche solo mentale.

Quando amiamo una persona, vogliamo stare nello stesso posto in cui c’è anche lei. Sentiamo che questa vicinanza ci fa bene, ci soddisfa, ci illumina, ci nutre in profondità.

Non esiste più un posto preferito, ma vanno tutti bene purché ci sia anche lei, anzi il posto prediletto è proprio quello in cui c’è lei.

Viceversa, se vogliamo bene ad una persona, ma non la amiamo, non abbiamo il desiderio di starle sempre vicino o in un modo o in un altro.

E' un semplice pensiero di un single incallito, non per mia colpa.

Mi fermo qui e, comunque, buon San valentino.

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Sabato, 12 Febbraio 2022 11:59

VACCINAZIONI: PARLASCO, PREMANA E CORTENOVA SOPRA IL 70% PER TERZE DOSI. CHIUDE CREMENO CON MENO DEL 60%. A PRIMALUNA LA PIU' ALTA PERCENTUALE DI NON VACCINATI

Mentre la pandemia comincia a dare finalmente segni di cedimento ed il numero di positivi cala vistosamente, continua la campagna vaccinale.

Come nelle scorse settimane dalle nostre parti spiccano le basse percentuali di non vaccinati a Parlasco, Premana e Cortenova, che sono anche i comuni con più terze dosi.

Primaluna è il paese con il maggior numero sia assoluto che in percentuale di non vaccinati.

Ricordiamo che da inizio anno la percentuale si riferisce all'intera popolazione residente al 1° gennaio 2021.

 

COMUNE 2^ dose +unica 2^ dose + unica/POP 3^ dose 3^ dose/POP  POP NO DOSE NO DOSE/POP
PARLASCO 134 102,29% 107 81,68% 131 2 1,53%
PREMANA 2041 93,54% 1571 72,00% 2.182 188 8,62%
CORTENOVA 1066 91,90% 824 71,03% 1.160 100 8,62%
CASSINA 457 87,55% 348 66,67% 522 69 13,22%
MOGGIO 400 86,21% 309 66,59% 464 53 11,42%
CASARGO 759 90,25% 560 66,59% 841 98 11,65%
CRANDOLA 242 88,00% 183 66,55% 275 40 14,55%
PRIMALUNA 1895 83,96% 1429 63,31% 2.257 361 15,99%
MARGNO 340 89,47% 240 63,16% 380 54 14,21%
INTROBIO 1650 84,88% 1215 62,50% 1.944 294 15,12%
TACENO 478 88,85% 332 61,71% 538 67 12,45%
PASTURO 1635 85,51% 1177 61,56% 1.912 293 15,32%
BARZIO 1078 84,75% 777 61,08% 1.272 197 15,49%
PAGNONA 302 93,21% 196 60,49% 324 35 10,80%
CREMENO 1409 85,45% 960 58,22% 1.649 259 15,71%
TOTALI 13.886 87,60% 10.228 64,53% 15.851 2.110 13,31%
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Sabato, 12 Febbraio 2022 11:17

CORTENOVA CALCIO: SI RICOMINCIA

in Sport

Saranno gli juniores questo pomeriggio alle 17 a riaprire ufficialmente la stagione del calcio a Cortenova. In programma l'incontro con la Polisportiva 2001.

Domani pomeriggio, invece, torneranno a correre sul sintetico del Todeschini i ragazzi di Mister Antonio Selva che dovranno vedersela con il Rovagnate, attualmente terzo in classifica dietro le corazzate Calolzio e Costamasnaga, formazioni destinate a contendertsi sino all'ultimo la vittoria del girone.

Impegno complicato, quindi, per i gialloblu che però devono iniziare con il piede giusto per cercare di fare un passo avanti rispetto alla scomoda posizione in cui si trovano attualmente.

Il Cortenova divide il penultimo posto in classifica con l'Albosaggia Ponchiera a quota 11: dietro di loro, con sei punti, la Tiranese.

La classifica è cortissima e vede ben otto squadre raccolte in soli sei punti per cui un paio di vittore potrebbero cambiare del tutto le prospettive cortenovesi.

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Sabato, 12 Febbraio 2022 11:08

RETE NATURA 2000: IL RUOLO DELLA PROVINCIA DI LECCO

Natura 2000 è la rete ecologica dell’Unione europea composta dai Siti di importanza comunitaria (Sic), dalle Zone di conservazione speciale (Zcs) e dalle Zone di protezione speciale (Zps), individuati in base alla direttiva Habitat (92/43/Cee) e alla direttiva Uccelli (79/409/Cee).

Scopo di Natura 2000 è conservare la biodiversità, attraverso la tutela di habitat e specie animali e vegetali indicati dalle direttive Habitat e Uccelli.

Natura 2000 in provincia di Lecco è costituita da 15 siti (ricadenti in 73 comuni), di cui 7 condivisi con le confinanti province di Como (3) e Bergamo (4).

Piani e interventi che direttamente o indirettamente interessano i siti di Rete Natura 2000, se non sono direttamente connessi e necessari alla gestione dei siti, sono sottoposti a valutazione per verificarne l’incidenza sui siti.

Regione Lombardia di recente, con deliberazione di giunta regionale 5523 del 19.11.2021 (Burl 46 del 19.11.2021), ha adeguato la procedura di valutazione d’incidenza alle Linee guida nazionali, che definiscono gli aspetti procedurali delle fasi di screening e di valutazione appropriata; inoltre ha semplificato l’iter individuando i casi in cui piani e interventi sono considerati prevalutati.

La Provincia di Lecco effettua la valutazione di incidenza di tutti gli atti dei Piani di governo del territorio (Pgt) e sue varianti, degli interventi ricadenti nei siti da essa gestiti (Zsc Grigna meridionale e Zps Grigne), dei progetti ricadenti sul territorio provinciale e sottoposti a valutazione di impatto ambientale ed esprime parere in merito alla valutazione di incidenza degli interventi proposti dagli enti gestori dei siti presenti sul territorio provinciale.

I due principali strumenti operativi e integrati, messi in campo dall’Unione Europea per la conservazione della biodiversità, sono costituiti dalla Direttiva Habitat e dalla Direttiva Uccelli.

Natura 2000 è la rete ecologica presente nel territorio dell’Unione Europea composta da aree destinate alla conservazione della biodiversità, attraverso la tutela di habitat e specie animali e vegetali indicati negli allegati I e II della direttiva “Habitat”.

La rete ecologica è composta da aree denominate:

  • Siti di Importanza Comunitaria (SIC) i quali, una volta osservati in sede europea e nazionale gli adempimenti connessi al loro riconoscimento, fra cui gli aspetti gestionali e di conservazione, assumono la denominazione di Zone Speciali di Conservazione (ZSC). Il SIC è un sito che nella regione biogeografica a cui appartiene, contribuisce in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat naturale di cui all’allegato I o una specie di cui all’allegato II della Direttiva Habitat in uno stato di conservazione soddisfacente e che può inoltre contribuire in modo significativo alla coerenza della Rete Natura 2000, e/o che contribuisce in modo significativo al mantenimento della diversità biologica nella regione biogeografica in questione.
  • Zone di Protezione Speciale (ZPS) sono individuate in base alla Direttiva Uccelli e territorialmente possono essere interamente indipendenti, oppure coincidere in tutto o in parte con i SIC. Sono aree individuate lungo le rotte di migrazione dell’avifauna, finalizzate al mantenimento ed alla sistemazione, conforme alle esigenze ecologiche, degli habitat interni a tali zone e ad esse limitrofi.

In Lombardia sono presenti 193 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e 67 Zone di Protezione Speciale per l’Avifauna (ZPS). Il numero totale dei siti (che in parte si sovrappongono) è 242. Ciascun sito è descritto da un Formulario Standard, contenente informazioni sulle specie e gli habitat che lo caratterizzano. Per maggiori dettagli visita il sito di Regione Lombardia.

 

 Direttiva Habitat

La Direttiva n. 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 relativa alla “Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche”, nota come direttiva Habitat ha istituito la rete Natura 2000.

L’Italia ha recepito la Direttiva con  il D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357, integrato e modificato dal D.P.R. 12 marzo 2003, n. 120.

La direttiva si compone di 24 articoli, che sono ripartiti in nove sezioni e sono corredati da sei allegati.

Fra le sezioni si richiamano, in particolare, quella relativa alla  “Conservazione degli habitat naturali e degli habitat di specie” e quella relativa alla  “Tutela delle specie”, oltre che quelle riguardanti l’informazione e la ricerca.

Gli allegati riguardano i “Tipi di habitat naturali di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di aree speciali di conservazione” (I),  le “Specie animali e vegetali d’interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione” (II), i “Criteri di selezione dei siti atti ad essere individuati quali siti di importanza comunitaria e designati quali zone speciali di conservazione (III), le “Specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa” (IV), le “Specie animali e vegetali di interesse comunitario il cui prelievo nella natura e il cui sfruttamento potrebbero formare oggetto di misure di gestione” (V)  e, infine, i “Metodi e mezzi di cattura e di uccisione nonché modalità di trasporto vietati” (VI).

Scopo principale della Direttiva è promuovere il mantenimento della biodiversità, sia attraverso l’attività di conservazione all’interno delle aree di Natura 2000, sia attraverso misure di tutela diretta di quelle specie per le quali la conservazione è considerata di interesse comune dall’Unione Europea. Nello spirito della direttiva l’azione conservazionistica deve tenere conto, al tempo stesso, delle esigenze economiche, sociali, culturali e regionali e contribuire, in tal modo, all’obiettivo generale di uno sviluppo durevole, anche considerando che il mantenimento della biodiversità in taluni casi può richiedere il mantenimento e la promozione di attività umane.

Infatti, oltre agli habitat naturali, la direttiva si pone l’obiettivo di conservare anche quelli seminaturali, nei quali l’intervento dell’uomo non ha fatto perdere a questi ambienti caratteristiche evidenti di naturalità, come ad esempio si può rilevare in un bosco e in un pascolo.  Questi ambienti divengono oggetto di caratterizzazione e salvaguardia proprio grazie all’attività agro-silvo-pastorale che in essi si esercita e per il cui mantenimento è necessaria la prosecuzione e, quindi, la valorizzazione delle attività tradizionali, come il pascolo o l’agricoltura estensiva.

Direttiva Uccelli

La Direttiva (79/409/CEE) del Consiglio del 2 aprile 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, sostituita dalla Direttiva 2009/147/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 concernente la conservazione degli uccelli selvatici, riguarda la conservazione di tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato.

L’Italia ha recepito la Direttiva con la Legge n. 157 dell’11 febbraio 1992 e il Regolamento contenuto nel  D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357, integrato e modificato dal D.P.R. 12 marzo 2003, n. 120.

In generale, la Direttiva protegge tutte le specie di uccelli selvatici, sia attivamente (ad esempio attraverso la creazione di Zone di protezione speciale – ZPS, con adeguate misure di conservazione), sia “passivamente”, attraverso diversi divieti: cattura, uccisione, distruzione dei nidi, detenzione di uova e di esemplari vivi o morti, disturbo ingiustificato o eccessivo.

Solo in alcuni casi si può derogare a questi divieti, come ad esempio con l’attività venatoria, che è concessa nella misura in cui è sostenibile, cioè tale da non pregiudicare la conservazione di specie e popolazioni di uccelli.

Le aree destinate alla conservazione degli uccelli, cioè le cosiddette Zone di Protezione Speciale (ZPS), una volta designate dagli Stati membri, entrano a fare parte automaticamente della Rete Natura 2000. All’interno di tali aree gli Stati membri adottano misure per prevenire il deterioramento e l’inquinamento degli habitat e più in generale perturbazioni negative per l’avifauna.

La direttiva si compone di 20 articoli, corredati da sette allegati, due dei quali sono di raccordo e coordinamento dei testi normativi succedutesi (Allegati VI e VII).

L’allegato I elenca le specie per le quali sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat, per garantire la sopravvivenza e la riproduzione di dette specie nella loro area di distribuzione. Le stesse misure sono previste per le specie migratrici non menzionate all’allegato I che ritornano regolarmente.

L’allegato II elenca le specie che possono essere oggetto di atti di caccia nel quadro della legislazione nazionale, tenuto conto del livello di popolazione, della distribuzione geografica e del tasso di riproduzione in tutta la Comunità e senza che la caccia arrechi pregiudizio alle azioni di conservazione intraprese nella loro area di distribuzione.

L’Allegato III regolamenta la commercializzazione delle specie di uccelli selvatici ivi riportate.

L’Allegato IV elenca i metodi vietati per la cattura degli uccelli (trappole, reti, vischio, fucili a ripetizione con più di tre colpi, caccia da veicoli, ecc).

L’Allegato V elenca le più importanti aree di attività e di ricerca in cui gli Stati membri devono impegnarsi, finalizzate alla conoscenza e alla conservazione degli uccelli (elenchi nazionali delle specie a rischio, censimento degli uccelli migratori, inanellamento, sviluppo di metodi ecologi per prevenire danni da avifauna, sviluppo di metodi per verificare l’impatto della caccia sulle popolazioni di uccelli ecc.).

Biodiversità

Secondo la definizione presente nella Convenzione sulla Biodiversità (CBD), delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo, sottoscritta a Rio de Janeiro nel 1992, la biodiversità è “la variabilità fra gli organismi viventi d’ogni tipo, inclusi, fra gli altri, i terrestri, i marini e quelli d’altri ecosistemi acquatici, nonché i complessi ecologici di cui fanno parte. Ciò include la diversità entro le specie, fra le specie e la diversità degli ecosistemi”.

Per avere percezione del concetto di biodiversità, basta osservare una zona umida, un bosco, un pascolo montano, cioè luoghi in ciascuno dei quali vive in equilibrio una miriade di organismi, che interagisce con il proprio ambiente producendo quale effetto percettivo un mosaico complesso di colori, di suoni, di relazioni. La biodiversità che possiamo osservare, anche con l’aiuto di strumenti per vedere il mondo microscopico, è il risultato attuale della lunga e complessa evoluzione a cui sono stati sottoposti gli organismi viventi e gli habitat da essi occupati.

Perché conservarla

L’importanza della conservazione della biodiversità risiede nelle funzioni che le sono riconosciute, riconducibili alla:

  • Funzione ecologica, in quanto le perturbazioni a cui possono essere sottoposti gli ecosistemi (ad es. il cambiamento climatico), sono sopportate meglio da quelli più complessi, cioè che presentano una grande diversità di specie, rispetto agli ecosistemi più semplici e impoveriti dalla perdita di biodiversità;
  • Funzione economica, in quanto beni e servizi resi dalla natura (capitale naturale, ad esempio autodepurazione del suolo, impollinazione, fertilità) non sono sempre ottenibili con mezzi tecnologici e quando ciò sarebbe tecnicamente possibile, occorrerebbe affrontare costi molto elevati e non sostenibili a lungo termine;
  • Funzione sociale e culturale, in quanto il contatto con la natura da parte della specie umana, quale risultato della lunga storia evolutiva, è fondamentale per lo sviluppo psicofisico di ciascun individuo, rafforza il senso di vitalità, aumenta la capacità percettiva e il senso estetico, aiuta a ridurre l’aggressività, incoraggia l’attenzione, la concentrazione e l’intuito. La biodiversità dà un contributo fondamentale al benessere umano.
  • Funzione etica, in quanto si riconosce un valore intrinseco alla biodiversità, sia pure in modo dipendente da differenti punti di vista, da quello antropocentrico (legata ai benefici che l’uomo può trarre dalla conservazione delle specie, dei geni e degli ecosistemi), a quello biocentrico (che riconosce un valore in sé alla natura). L’approccio etico alla biodiversità può essere applicato a diversi livelli, ma complessivamente conduce all’obbligo di preservare più a lungo possibile l’attuale livello globale di biodiversità.
Cosa la minaccia

La modifica della distribuzione degli esseri viventi sul pianeta e la modifica degli ecosistemi avviene sia per via naturale, sia per effetto delle azioni umane. L’impatto dell’uomo sull’ambiente si manifesta a diverse scale, territoriali e temporali. La perdita di biodiversità dipende dalla distruzione degli ambienti naturali causata principalmente dalla trasformazione del suolo per gli insediamenti urbani, infrastrutture, aree industriali, agricoltura; dall’aumento della concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera e dal cambiamento climatico; dall’inquinamento, dall’aumento dei composti azotati, dalle piogge acide; dalla diffusione delle specie invasive o aliene e dal mercato illegale di specie selvatiche.

 
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Sabato, 12 Febbraio 2022 07:44

MERCATO DI LECCO IN CENTRO

Parte sabato 12 febbraio la nuova fase dell'allestimento in centro città del mercato comunale per un sabato al mese: dopo l'esperimento positivo della scorsa estate è stato definito un calendario fino a novembre 2022.

Di seguito il calendario dei sabati di mercato in centro: 12 febbraio, 12 marzo, 9 aprile, 7 maggio, 11 giugno, 2 luglio, 13 agosto, 10 settembre, 8 ottobre e 12 novembre. Le aree del centro, che ospiteranno complessivamente 89 bancarelle, si estendono nei parcheggi di piazza Affari e piazza Garibaldi, in via Sauro, piazza Mazzini e nel contro viale Dante. In particolare gli stand di frutta e verdura saranno collocati in piazza Affari insieme ad alcune bancarelle di prodotti di genere vario, mentre in piazza Mazzini si troveranno prodotti alimentari e prodotti agricoli; le restanti aree ospiteranno le ulteriori bancarelle di prodotti di genere vario.

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Sabato, 12 Febbraio 2022 07:41

Vaccinazioni per bambini senza prenotazione

L’ASST di Lecco comunica che al fine di facilitare ulteriormente l’adesione alla vaccinazione anti Covid-19 per la fascia d’età pediatrica 5-11 anni, sabato 12 e domenica 13 febbraio – dalle 8.00 alle 20.00 – sarà possibile vaccinarsi senza prenotazione presso l’Ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco (piano -1).

Parallelamente alle linee già attivate per i piccoli cittadini prenotati, saranno allestiti – come già lo scorso fine settimana – percorsi dedicati ai bambini che si presentano liberamente.

È bene ricordare a tutti i genitori, tutori e accompagnatori con delega, che è necessario portare con sé un documento di riconoscimento con foto e la tessera sanitaria del bambino.

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Sabato, 12 Febbraio 2022 07:28

ANCHE A LECCO IL COVID SI RITIRA

Cell Le truppe del generale Covid 19 sembrano proprio in difficoltà e da alcuni giorni si stanno “attestando su nuove posizioni” come avrebbero riferito durante il Ventennio le fascistissime veline, eufemizzando il termine “ritirata” in riferimento alle batoste subite dal regio esercito in Grecia, Albania, Africa orientale durante l’ultima guerra. Però, riguardo alla pandemia, sembra che le cose stiano proprio così.

Il tasso di positività registrato giovedì 10 febbraio, è sceso all'8,1% (media nazionale 11%). Continuano a diminuire i ricoveri nelle terapie intensive, nelle quali i posti letto occupati sono 182 (-10), e nei reparti Covid: 2.272 (-121). Nelle province lombarde la situazione è analoga: si contano nel Milanese 2.673 contagi, di cui 1.044 a Milano città; a Bergamo: 780; Brescia: 1.032; Como: 579; Cremona: 312; Lecco: 210; con tassi di contagio in continuo abbassamento. Anche gli indici dell’ultimo report dell’ATS Brianza puntano in questa direzione. Nella tabella che segue si osserva con chiarezza la diminuzione percentuale settimanale dei casi di positività rilevati dall’11 Novembre scorso al 6 febbraio 2022. I nuovi casi di contagio sono passati dal 23,3% della prima settimana di gennaio, al 7,6% rilevati dal 3 al 6 di questo mese.

Naturalmente il miglioramento epidemiologico legato all’arretramento degli indici di contagio si riflette anche sul mondo della scuola dove sono in netta e continua diminuzione le classi in quarantena e la Didattica a distanza. Il grafico sottostante riporta una “radiografia” della situazione nelle strutture scolastiche dell’ATS e del Lecchese per quanto riguarda la scuola dell’infanzia (blu), primaria (rosso) e secondaria di primo e secondo grado (grigio e arancione). La riduzione delle quarantene fra i banchi è in rapidissima diminuzione soprattutto a partire dalla settimana 24/01 - 06/02.

 

Stiamo dunque diventando “quasi” normali anche se abbassare del tutto la guardia è decisamente imprudente proprio perché a livello nazionale le misure restrittive sono state attenuate. Non siamo ancora al “libera tutti”. Ma ci stiamo avvicinando. E anche dal panorama internazionale, sul fronte della lotta alla pandemia, giungono buone notizie. Un gruppo di ricercatori canadesi della McMaster University, ha annunciato di aver sviluppato un vaccino trivalente somministrabile tramite aerosol. Per ora la sperimentazione, molto soddisfacente secondo gli scienziati canadesi, ha riguardato alcuni topi. La fase di studi sugli esseri umani non è ancora partita. Ma le premesse fanno molto ben sperare. Sembra inoltre che se le fasi successiva della sperimentazione clinica produrranno esiti positivi (e tutto lascia pensare che potrebbe essere così) l’umanità avrà a disposizione un’arma contro il Coronavirus molto più efficiente degli attuali vaccini poiché l’inalazione andrebbe a proteggere direttamente gli organi interni prima e più direttamente colpiti da Sars cov-2, vale a dire mucosa respiratoria, bronchi e polmoni.

Inoltre i ricercatori della McMaster University affermano che il nuovo farmaco sarebbe più efficace grazie alla sua trivalenza, in grado di colpire componenti più stabili del virus e non solo l’ormai famigerata proteina spike, la cui propensione alle mutazioni è alla base della maggior parte dei problemi riscontarti della lotta al Covid-19. Ciò significa anche che il nuovo vaccino sarebbe in grado di proteggere anche da eventuali varianti virali offrendo in tal modo una protezione di lunga durata. Ora i ricercatori sono in attesa di passare allo studio clinico di fase 1 consistente nella sperimentazione del principio attivo sull’uomo. Infine secondo gli scienziati canadesi l’inalazione consentirebbe di ridurre moltissimo la quantità di principio attivo da somministrare: si tratta di una frazione vicina all’1% rispetto ai vaccini iniettati per via intramuscolare. Lo studio della McMaster è stato pubblica sulla rivista Cell reperibile al seguente link: https://www.cell.com/cell/fulltext/S0092-8674(22)00145-3

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