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Venerdì, 11 Febbraio 2022 07:25

CELEBRATO IERI IL GIORNO DEL RICORDO

LA PRESIDENTE HOFMANN ALLA CERIMONIA ISTITUZIONALE PER IL GIORNO DEL RICORDO

La Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann è intervenuta oggi in Riva Martiri delle Foibe a Lecco alla commemorazione istituzionale organizzata da Provincia di Lecco, Comune di Lecco e Prefettura di Lecco in occasione del Giorno del Ricordo, istituito con la legge 92 del 30 marzo 2004 in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

Dopo gli interventi del Prefetto di Lecco Castrese De Rosa e del Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, ha preso la parola la Presidente Hofmann: “Anche quest’anno abbiamo voluto organizzare un momento di riflessione sulla persecuzione e sull’esodo del popolo istriano-dalmata, una tragedia per troppo tempo dimenticata dalla storia e considerata, a torto, un episodio minore di una guerra che aveva vissuto tanti drammi.
Con questa iniziativa vogliamo esprimere un sentimento di vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime delle stragi compiute nelle foibe, insieme al ricordo delle popolazioni italiane costrette a scappare e ad abbandonare terra, casa, lavoro, amici e affetti, incalzati dalle bande armate jugoslave. Alle vittime di quella persecuzione, ai profughi e ai loro discendenti va il nostro pensiero affinché la loro angoscia non vada dimenticata, ma resti da monito contro i regimi totalitari e le ideologie che opprimono e schiacciano le minoranze, negando i diritti delle persone. Come istituzioni abbiamo la responsabilità di non dimenticare e il dovere di rinnovare il nostro impegno comune per la costruzione di una società più giusta, più unita e più solidale. Proprio alla luce delle atrocità commesse in passato, ognuno di noi deve impegnarsi quotidianamente nel proprio ambito per evitare che in Italia e in Europa, culla di civiltà, si diffonda il germe della violenza, dell’intolleranza e della discriminazione”.

In serata anche il Comitato 10 Febbraio ha tenuto una celebrazione , in cui è stata letta una poesia di Ermanno Eandi, dat titolo "Il Giorno del Ricordo"

Urlavano Italia,
e caddero.
Bruciavano di dolore,
e caddero.
Indifesi e soli,
svanirono in infernali voragini.
Eco di silenzioso dolore
gettato in un baratro di follia
che profuma di morte.
La polvere mi parla di loro,
sussurri di mille voci
singhiozzi, silenzi, troppi silenzi.
Sofferenza in terre d’amore,
sfumature d’Istria, onde di Trieste
profumi di Zara e colori di Dalmazia.
Chi scampò lasciò tutto,
una lunghissima carovana
di lacrime dure partì,
verso la loro terra, la loro Nazione.
Tornarono nella loro patria,
esuli con la morte negli occhi
e la speranza nell’anima,
spogli di tutto tranne che la dignità
pronti a rinascere nuovamente,
con l’orgoglio di aver combattuto,
vivendo con l’Italia nel cuore.

Da segnalare anche il bellissimo film a testimonianza dei tragici eventi dell’epoca Red Land (Terra Rossa) del regista italo-argentino Maximiliano Hernando Bruno.

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Venerdì, 11 Febbraio 2022 07:21

L'OPPOSIZIONE DI CREMENO CRITICA L'INCARICO A VALSASSINA NEWS

Con gli atti amministrativi che troverete di seguito, l'Amministrazione Comunale ha deciso per l'introduzione del Servizio di Ufficio Stampa per l'anno 2022. La società cui è stato affidato il servizio, senza alcuna gara d'appalto è l'IperG S.a.s. con sede in Ballabio, della quale è socio accomandatario il Dott. Terrani Alessandro (nella foto) , già Direttore Responsabile di testate on-line, quali VALSASSINA NEWS. Seppure l'operazione sia legale, non possiamo che essere totalmente contrari a questa iniziativa, ritenendo che, anche in questo caso, come per altri, vengano sperperati per un'azione prettamente pubblicitaria della maggioranza, €. 3.050,00 dei Cittadini ! Riteniamo che un Comune come quello di Cremeno non necessiti di un simile servizio. Ci si lamenta della mancanza di denaro, ma se si spendono a nostro parere in maniera inopportuna i soldi dei Cittadini, le risorse economiche non saranno mai abbastanza !

Gruppo consiliare La Voce Cremeno

in allegato la Determina del Comune di Cremeno

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Giovedì, 10 Febbraio 2022 20:13

BALLABIO: IL SINDACO RISPONDE ALLE POLEMICHE SULL'OKTOBERFEST E NE ANNUNCIA LA RIPETIZIONE

 

L’Oktoberfest di Ballabio, a distanza di 4 mesi, continua a far parlare grazie alle polemiche dell’opposizione.
Tutto nasce da un’interrogazione nella quale mi si chiedeva quali fossero stati i costi per “l’organizzazione dell’iniziativa e il riscaldamento della tensostruttura” a cui rispondevo che, per questi specifici quesiti il costo fosse di ZERO euro.
Confermo nuovamente la bontà della risposta in quanto l’organizzazione e i costi di riscaldamento della tensostruttura sono stati interamente a carico della società “La Bergamasca Sas” che rivestiva in toto il ruolo di organizzatore così come indicato esplicitamente dalla pratica SUAP n.0125455 del 19/10/2021.
Tutti gli aspetti dell’organizzazione, perfino la SIAE, sono stati sostenuti direttamente da tale società.
L’Amministrazione Comunale ha ritenuto opportuno tuttavia potenziare in tali giorni il servizio di raccolta dei rifiuti, al costo di € 457,80, in un’ottica di attenzione al decoro cittadino, così come già avvenuto in occasione di altre manifestazioni. Nulla da nascondere in quanto ogni determina viene pubblicata sull’Albo Pretorio.
Nel 2021 ci sono state due prime assolute per Ballabio con grande successo di pubblico: il Mercato Europeo Street Food e l’Oktoberfest.
Due iniziative volte al divertimento e svago per Ballabio che intendiamo ripetere!
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Giovedì, 10 Febbraio 2022 11:16

126.000 FORBICI: ALLA FINE ERA UNA FALSA NOTIZIA

Con la "certificazione" della Camera di Commercio si chiude la vicenda delle forbici importate dalla Cina e, soprattutto, del presunto marchio Premana che le avrebbe contraddistinte.

Non resta che prendere atto che si sia trattata di una falsa notizia.

Prendiamo anche atto, però, che qualcuno questa falsa notizia l'abbia messa in circolazione facendo cadere in trappola un po' tutti i mezzi di informazione (compreso il nostro).

Giova ricordare che furono le Fiamme Gialle a riferire che “Sono emerse irregolarità sia in materia di tutela del ‘Made in Italy’ (Legge n. 350/2003), per fallace indicazione di origine, sia in materia di Codice del Consumo (D.Lgs. n. 206/2005), per la mancata indicazione di informazioni precise su nome, sede e indirizzo del soggetto importatore”. 

Come noto, alla fine ciò che mancava era un documento prontamente fornito dall'azienda premanese.

 

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Giovedì, 10 Febbraio 2022 10:46

LETTERA APERTA A "GIUSEPPI"

Personalmente ho sempre avuto molta stima e affetto per l'ex Premier Giuseppe Conte, defraudato dal Governo poco più di un anno fa, dopo aver ricevuto la Fiducia sia dalla Camera che dal Senato (quando qualcuno si esalta per la rielezione di Mattarella dovrebbe ricordare anche questo !) e da allora in campo per fare il leader di un Movimento supergassoso, ma ormai ai fiati finali, come un palloncino bucato prima di finire a terra, come i 5 Stelle.
Caro "Giuseppi" dai retta a un consiglio da amico, non è roba per te ! Grillo, che adesso ritornerà a fare il "Padre Padrone", te lo voleva impedire già un anno fa e senza saperlo stava per farti un grosso favore. Lasciali fare: con il senno di poi (ma anche quello di prima) un anno fa avresti fatto molto meglio a dire:" Grazie ragazzi, è stata una bella esperienza, ma adesso torno in cattedra a Firenze a insegnare" ! Anche Enrico Letta secondo me avrebbe fatto meglio a dire così, dopo il ritiro di Zingaretti, ma almeno lui uno stipendio da parlamentare l'ha recuperato ! Tu è un anno che sei in aspettativa senza stipendio, ma chi te lo fa fare ?
Cogli l'occasione e scappa ! Magari tra un anno ti ricandiderai (ti consiglierei nelle liste del PD, mi sembrano più adatte a te) e sicuramente avrai molti voti, visto che il tuo gradimento è rimasto alto.
Dai retta a Zarathustra: od ora o mai più !

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Giovedì, 10 Febbraio 2022 08:14

OGGI E' IL GIORNO DEL RICORDO DEI MASSACRI DELLE FOIBE

Oggi in tutta Italia si celebra il Giorno del ricordo, solennità istituita per ricordare i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata.

Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, vuole "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".

Per chi ancora non lo sapesse, i massacri delle foibe sono stati degli eccidi ai danni di militari e civili italiani della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia, avvenuti durante e subito dopo la seconda guerra mondiale da parte dei partigiani jugoslavi e dell'OZNA (un dipartimento dei servizi segreti jugoslavi).

Il nome di tali eccidi deriva dai grandi inghiottitoi carsici (chiamati in Venezia Giulia "foibe") dove furono gettati molti dei corpi delle vittime.

Per comprendere il massacro delle foibe bisogna andarne a ricercare le radici in quella contesa tra popolazione italiana e popolazione slava per il possesso dei territori di Nord-Est, quelli dell’Adriatico orientale. È una disputa che vide il suo inizio con la fine della Prima Guerra mondiale, quando il confine tra Italia e Jugoslavia venne delineato dalla cosiddetta “linea Wilson”: la Jugoslavia vide data all'Italia l’Istria, e circa 500mila slavi si ritrovarono a vivere in territorio italiano.

Una prima ondata di violenza esplose già durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, cioè dopo l’8 settembre 1943, quando l’Italia firmò l’armistizio con gli anglo-americani e i tedeschi assunsero il controllo diretto del Friuli venezia Giulia e dell'Istria (oltre che del Trentino). Con la fine della Seconda Guerra mondiale, gli attacchi contro la popolazione italiana si fecero via via sempre più violenti ed intensi: nell'Aprile del 1945, l’esercito jugoslavo guidato da Tito marciò verso i territori giuliani .

L’esercito di Tito, lungi dal voler aiutare l’Italia ed interessato solo a riappropriarsi delle zone territoriali, occupò Trieste e l’Istria, obbligando gli italiani che abitavano quelle zone ad abbandonare la propria terra. Molti furono i cittadini italiani (alcuni persino notoriamente antifascisti) che vennero uccisi dall'esercito di Tito, gettati nelle foibe o deportati nei campi sloveni e croati.

Gli infoibamenti si perpetuarono fino al 1947: l’esercito slavo si impadronì pian piano dell’Istria, operando una vera e propria pulizia etnica, obbligando gli italiani ad abbandonare la zona e sterminando coloro che decidevano di opporsi a tale violenza. Il massacro delle foibe iniziò a cessare solo a partire dal 10 febbraio 1947, quando la Jugoslavia riottenne ufficialmente le province di Fiume, Zara, Pola e di altri territori grazie al trattato di Parigi. L’Italia riuscì ad assumere pienamente il controllo di Trieste solo nell’ottobre 1954, con il Trattato di Osimo, vedendosi obbligata a lasciare l’Istria (che dal più lontano MedioEvo fino al 1796 faceva parte della Repubblica di Venezia)  nelle mani della Jugoslavia.

Secondo le recenti stime, le vittime dell’eccidio delle Foibe furono tra le cinquemila e le diecimila: un dato di certo molto vago, frutto del silenzio che per circa un cinquantennio ha circondato il ricordo di tale massacro. Ad essere uccisi non furono solo fascisti e avversari politici, ma anche e soprattutto civili, donne, bambini, persone anziane e tutti coloro che decisero di opporsi alla violenza dei partigiani titini. Le zone colpite furono quelle del Venezia-Giulia e dell’Istria, in cui ad oggi sono state trovate più di 1700 foibe.

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Giovedì, 10 Febbraio 2022 08:08

A.A.A.: LA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CERCA COLLABORATORE

State cercando un lavoro e ve la sentite di entrare a far parte dello staff del Presidente della Provincia di Lecco?

Ebbene, ecco la vostra occasione:  la Provincia di Lecco ha appena pubblicato l’avviso e la domanda di partecipazione relativi alla manifestazione d’interesse per l’assunzione presso l’Ufficio di Staff della Presidente di un dipendente – trattamento economico D1 – tempo pieno 36 ore settimanali.

Trovate tutte le info su Avviso pubblico per l’assunzione presso l’Ufficio di Staff della Presidente di un dipendente - Provincia di Lecco.

Qui sotto l'avviso.

 

 

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Giovedì, 10 Febbraio 2022 07:17

Medaglie ai deportati di Mandello e di Casargo

Oggi 9 febbraio 2022 L'ANPI il prefetto Castrese De Rosa, unitamente al Sindaco di Mandello Riccardo Fasoli ha
consegnato 2 Medaglie d’Onore agli eredi di cittadini della nostra provincia che, nell’ultimo conflitto
mondiale, sono stati deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia
di guerra.
Le medaglie sono state consegnate al signor Piergiuseppe Busi per il papà Ambrogio, classe 1914, ed
alla signora Linda De Fanti per lo zio Giovanni Lanfranconi, classe 1924, parenti entrambi cittadini
mandellesi.
Ambrogio Busi, nato a Casargo, era stato deportato a Hammerstein , in Germania da settembre 1943
all’agosto del 1945. Anche Giovanni Lafranconi, nato a Mandello era stato deportato in Germania dal
settembre 1943 al dicembre del 1945.
Come Anpi abbiamo presenziato alla cerimonia e ringraziamo S. E. il Prefetto, per aver ricordato le
parole pronunciate dal Presidente Mattarella sull'orrendo sterminio nazifascista, in occasione del
Giorno della memoria di quest’anno.
"Quando le truppe russe entrarono nel campo di Auschwitz, la più imponente e sciagurata macchina
di morte mai costruita nella storia dell’umanità, si spalancarono di fronte ai loro occhi le porte
dell’Inferno. Nel cuore dell’Europa, si era aperta una voragine che aveva inghiottito secoli di civiltà, di
diritti, di conquiste, di cultura. Una delirante ideologia basata su grottesche teorie di superiorità
razziale aveva cancellato, in poco tempo, i valori antichi di solidarietà, convivenza, tolleranza e perfino
i più basilari sentimenti umani: quelli della pietà e della compassione. La storia aveva subito, in meno
di un ventennio, un tragico stravolgimento, tornando a concezioni e pratiche barbare e crudeli, che si
pensava fossero retaggio di un passato ormai remoto. Guerra, stermini, eccidi ne furono le tragiche
ma inesorabili conseguenze»
IL PRESIDENTE DELLA SEZIONE LARIO ORIENTALE
Roberto Citterio

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Giovedì, 10 Febbraio 2022 07:12

Il Prefetto scrive al Governo per il Bonus Edilizia

Non si è fatto attendere il supporto del Prefetto di Lecco, Castrese De Rosa a cui il presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Daniele Riva ha inviato nei giorni scorsi una lettera in cui si sottolinea l’impatto fortemente negativo sulle imprese del Comparto Casa del Decreto Legge “Sostegno-Ter” e in particolare dell’Articolo 28 che introduce una restrizione delle cessioni del credito nelle operazioni legate alle agevolazioni di riqualificazione degli immobili.

Il Prefetto ha quindi inviato una comunicazione alla Presidenza del Consiglio di Ministri, al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità.

“Ho ritenuto opportuno – ha sottolineato Il Prefetto di Lecco – segnalare immediatamente alla Presidenza del Consiglio e ai Ministeri più direttamente coinvolti le preoccupazioni del Comparto che interessano settori vitali dell’economia dei questa provincia. Sono sicuro che le proposte avanzate da Confartigianato saranno attentamente valutate in sede governativa già nei prossimi giorni”.

Nella missiva si descrive la situazione di forte criticità delle imprese che hanno già garantito ai cittadini di poter usufruire delle agevolazioni attraverso lo sconto in fattura o l’acquisizione del credito direttamente dal consumatore e che ora si trovano in difficoltà nell’impossibilità di cedere a loro volta il credito con conseguenti ripercussioni negative sui flussi di cassa, sulla programmazione dell’attività aziendale e sulle tenuta occupazione.

“A riprova di ciò, gli stop and go normativi sull’utilizzo dei bonus edilizia e riqualificazione energetica stanno mettendo a rischio le assunzioni di 23mila lavoratori previste in Lombardia dalle imprese del settore nel primo trimestre del 2022 – commenta Riva – A Lecco si stima una perdita di assunzioni pari a 550 unità. Il superbonus 110% nell’arco di 20 mesi ha subito 9 interventi di modifica, 1 ogni 68 giorni. Si è trasformato in un vero e proprio percorso ad ostacoli per imprese, famiglie, professionisti e amministratori di condominio. Le restrizioni alla cessione del credito, assunte con il pur doveroso e condivisibile intento di contrastare le truffe, rischiano di affossare il mercato delle costruzioni, l’occupazione del settore, la propensione dei cittadini a effettuare interventi di manutenzione ed efficientamento energetico delle abitazioni, allontanando anche gli obiettivi di abbattimento delle emissioni ambientali. Ringrazio dunque sua eccellenza il prefetto per l’attenzione che ha posto nei confronti della nostra Associazione di categoria e delle imprese che questa rappresenta, facendo da tramite con i Ministeri interessati”.

In queste ore, infine, le Confederazioni dell’artigianato e della piccola impresa hanno chiesto al Governo la convocazione di artigiani e piccole imprese per un confronto costruttivo per individuare le soluzioni più efficaci per non bloccare il mercato.

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Giovedì, 10 Febbraio 2022 07:09

I RINCARI DELLE BOLLETTE

RINCARI BOLLETTE, CGIL LECCO E FEDERCONSUMATORI PER LA TUTELA DEI CITTADINI

Tra maggio e dicembre 2021 l’aumento del prezzo dell’energia è stato enorme: +302% per la luce e +346% per il gas. Con il 2022 la situazione non è migliorata, visto che una famiglia media si troverà a pagare, in previsione, circa 1.200 euro in più per le componenti energetiche rispetto all’anno passato. Finora il governo Draghi ha approvato una serie di misure per mitigare la situazione, stanziando complessivamente 10,2 miliardi. Sebbene in termini assoluti questa cifra sia significativa, nella realtà gli aiuti hanno compensano solo una minima parte dei rincari, e risultano pertanto insufficienti.

Gli aumenti in bolletta, aggravati da un tasso di inflazione mai così alto nell’ultimo decennio, colpiscono anche le imprese e, di conseguenza, i lavoratori. Diego Riva, Segretario generale della CGIL Lecco, mette in guardia sui gravi effetti che i rincari potrebbero avere sull’occupazione: “Nel nostro territorio sono molti i lavoratori attivi nei cosiddetti settori energivori, quelli cioè che necessitano di un elevato consumo di energia elettrica per la produzione (industrie dell’acciaio, della carta, del cemento, della chimica ecc.). Se questi aumenti dovessero perdurare non sono da escludere pesanti ripercussioni sui posti di lavoro”.

La situazione desta molta preoccupazione poichè sta già pesando fortemente sui bilanci familiari. Non è un caso che, fra le rivendicazioni dello sciopero generale di CGIL e UIL dello scorso 16 dicembre, ci fosse la richiesta di ripartire il bonus fiscale in maniera più equa, così da proteggere i redditi più bassi. Quanto previsto dalla Legge di Bilancio risulta, invece, largamente insufficiente. “È necessario che tutte le istituzioni preposte intervengano per scongiurare fermi produttivi per le imprese e distacchi di utenze ai cittadini non in grado di pagare bollette dagli importi esorbitanti”, conclude Riva.

Federconsumatori Lecco, associazione legata alla Camera del Lavoro, offre qualche utile consiglio per far fronte ai rincari delle componenti energetiche. Roberto Erba, referente di Federconsumatori nella nostra provincia: “Il primo consiglio per gli utenti riguarda il proliferare di siti che comparano le offerte di luce e gas: occorre fare attenzione perché non sempre sono garantite correttezza e imparzialità. L’unico sito davvero autorevole e indipendente è il Portale Offerte dell’Acquirente Unico, su cui si trovano tutte le offerte disponibili sul mercato di luce e gas ed è quindi possibile fare confronti e scegliere in modo consapevole. Per evitare di subire raggiri, chi volesse cambiare fornitore deve sapere che non esistono sanzioni per il passaggio, non ci sono interruzioni di energia, non bisogna sostituire il contatore nè effettuare modifiche di alcun tipo agli impianti. Infine, diffidate dei contratti telefonici: è sempre opportuno farsi inviare la documentazione per poterla visionare con attenzione prima di aderire all’offerta”.

CGIL Lecco e Federconsumatori ribadiscono il loro impegno a fornire informazioni ai cittadini anche su questo fronte, per far sì che nessuno resti indietro.

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