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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Sabato, 19 Febbraio 2022 07:08

Da Api corso sulla “Cyber Security” per le aziende

Ogni giorno leggiamo di attacchi informatici a sistemi, in teoria, ben poco vulnerabili come quelli di multinazionali o enti governativi. Ecco perché il problema della cyber sicurezza delle imprese, soprattutto piccole e medie, è di fondamentale importanza.
Api Lecco Sondrio è la prima associazione di categoria del territorio a organizzare un corso sulla “Cyber Security” che si terrà il prossimo mese, suddiviso in due lezioni (2 e 9 marzo) della durata totale di 8 ore.

La docente sarà Francesca Bonora, information security officer: “Le pmi sono un obiettivo di crescente interesse per gli attaccanti, report ufficiali parlano di un +60% rispetto all’anno precedente. Gli hacker sono interessati tanto al denaro “facile”, come dimostra il fenomeno ancora dilagante del ransomware (cifratura dei dati aziendali ad opera di un malware, revocabile previo pagamento del riscatto), quanto ai dati sensibili, ottima merce al mercato nero, nonché alle connessioni verso clienti e fornitori. Per cercare di arginare questo fenomeno, come primo passo, occorre consapevolezza del problema e conoscenza della materia”.

A questo proposito il corso in partenza, rivolto al personale tecnico o a chi si occupa dei dati aziendali sensibili, ha come obiettivo principale introdurre i concetti base inerenti alla sicurezza informatica, portando esempi e casi concreti di eventi legati alla cyber sicurezza nelle pmi.

Programma del corso

Introduzione alla cyber sicurezza (cyber security, cyber crime, cyber terrorism, ecc)
Gli strumenti del cyber attack (malware, exploit, phishing, spyware, spamming, ecc)
Metodologie di analisi del rischio (approccio generale)
Analisi delle minacce e delle vulnerabilità
Valutazione costi/benefici delle politiche di sicurezza
Sicurezza attiva e sicurezza passiva (governance e strumenti di protezione)
Controllo dei dispositivi informatici
Sicurezza dei dispositivi mobili
Sicurezza del cloud computing: problemi e opportunità
Cyber attack: cosa fare in caso di attacco cyber, dalla gestione dell’emergenza alla relazione con le forze dell’ordine
Esempi e casi concreti di eventi legati alla cyber sicurezza nelle pmi


Il corso è gratuito per le aziende che aderiscono al Fapi (Fondo di formazione per le pmi).
Per maggiori informazioni scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare allo 0341.282822.

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Venerdì, 18 Febbraio 2022 13:47

UN NUOVO OSPEDALE DI COMUNITA' A INTROBIO

E' con grande soddisfazione che il Sindaco di Introbio Adriano Airoldi ha firmato, insieme al Presidente dell'ASST Lecco e Brianza Carmelo Scarcella e al Direttore Paolo Favini, il protocollo d'intesa per la costruzione di un nuovo Ospedale di Comunità, unitamente a una Casa di Comunità, che verrà costruito sempre all'interno dell'area del Presidio Sanitario di Centro Valle, area data in comodato d'uso per 99 anni dal Comune di Introbio all'ASST, accanto all'ala che ospita i Volontari del Centro Soccorso .

L'Ospedale di Comunità è una struttura residenziale in grado di erogare assistenza sanitaria di breve durata, riservato a quei pazienti che, pur non presentando patologie acute ad elevata necessità di assistenza medica, e a "bassa intensità clinica", non possono tuttavia essere assistiti adeguatamente a domicilio per motivi socio sanitari.

Un altro importante tassello quindi si aggiunge a quello che già l'ex Sindaco Eusebio Marconi, scomparso nell'Ottobre del 2018, aveva immaginato nella edificazione del "Quartiere della Salute" non solo per Introbio ma per tutta la Valsassina.

Un "Quartiere" in cui hanno trovato posto la ristrutturata Villa Serena, Casa di Riposo per anziani, la Cooperativa accudente i disabili Le Grigne, naturalmente il Presidio Sanitario di Introbio e il Pronto Soccorso, il PREST e adesso appunto un piccolo Ospedale che conterrà una decina di posti letto, dove verranno effettuate cure mediche non specialistiche.

In effetti era difficile immaginare un altro posto più adeguato dove il nuovo piccolo Ospedale, finanziato con i contributi del famoso Piano di Resilienza PNRR, avrebbe potuto sorgere, come ha ricordato anche il Presidente della Comunità Montana Fabio Canepari (che aveva eventualmente messo a disposizione un'altra area vicino alla sede della Comunità Montana).

I lavori partiranno in tempi brevi, subito dopo la pubblicazione e la aggiudicazione del Bando di Concorso per le imprese costruttrici, e si prevede una spesa di circa due milioni di euro.

Ricordiamo che nel piano Regionale della Lombardia sono stati approvati nuovi Ospedali di Comunità (normalmente ogni 150.000 abitanti, con eccezione per le zone di montagna, dove appunto come ha ricordato il Presidente Scarcella si è andati al di là delle statistiche ufficiali, pur di dare un servizio in più agli abitanti delle zone periferiche) e Case di Comunità (una ogni 50.000 abitanti) previsti quindi a Bellano, dove già c'è l'Ospedale, Lecco, Merate, Oggiono, Olgiate Molgora, per un totale di 218 Case di Comunità e di 71 Ospedali di Comunità in tutta la Lombardia, oltre a 101 Centrali Operative Territoriali, secondo la Legge regionale n. 21 approvata dalla Giunta lombarda il 14 Dicembre 2021 .

La Sanità quindi deve andare verso un decentramento, come ha ricordato anche l'ex Sindaco di Pasturo Guido Agostoni, per cercare di alleggerire il carico sulle strutture più importanti, come appunto i principali Ospedali cittadini.
E' anche questo un insegnamento che ci deriva dalla pandemia.

In particolare diventa importante il ruolo che dovranno avere i medici di base, come è stato sottolineato dal dottor Libero Tamagnini : è a loro infatti che competerà in buona parte la gestione e il successo di questa nuova struttura.

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Venerdì, 18 Febbraio 2022 08:05

TRA ALTI E BASSI, IL COVID RALLENTA ANCHE NEL LECCHESE

Sul fronte della pandemia di Covid 19, prosegue l’appiattimento della curva epidemica anche nella nostra regione, sia pure con leggere, ma sostanzialmente inevitabili, oscillazioni. Ieri il tasso di positività è stato del 7,7% contro il 7,5 di mercoledì 16 febbraio. Ma appare costante la diminuzione dei ricoveri nelle terapie intensive (-4) e nei reparti (-107). Una tendenza ormai consolidata da settimane che lascia spazi sempre più ampi a considerazioni ottimistiche sul fronte della lotta al coronavirus. Suonano sostanzialmente a conferma delle cifre lombarde i dati forniti dal report settimanale dell’ATS Brianza aggiornati a lunedì 14 febbraio, riguardanti i casi di Covid nelle province di Lecco e di Monza Brianza.

Dati che rivelano come nel Lecchese le infezioni da coronavirus siano in decisa e costante riduzione. Un andamento in evidente decrescita è anche quello riferito all’incidenza media quotidiana di casi per settimana ogni 10.000 abitanti: dal 9,47% della settimana fra il 31 gennaio e il 7 febbraio al 5,95% dal 7 al 13 febbraio. Molto interessante anche la distribuzione delle infezioni da coronavirus suddivisi in quattro diverse fasce di età (quartili).

Il grafico riferisce l’andamento epidemico sul territorio di competenza dell’ATS Brianza, secondo parametri anagrafici, a partire dall’aprile 2020 fino a lunedì 14 febbraio scorso. Un aspetto manifesto del comportamento dell’epidemia riguarda i più giovani per i quali (curva viola) l’età del contagio si abbassa progressivamente e costantemente mentre si riduce la platea dei contagiati attorno alla mezza età. Insomma si ammalano sempre più giovani e giovanissimi.

Va inoltre osservato come mentre due anni fa l’andamento delle infezioni diventava apprezzabile a partire dai 18 - 20 anni, oggi i dati si fanno evidenti già a partire dalla prima età scolare: l’inizio della “curva viola” si avvicina sempre più all’asse delle ordinate (verticale) che riporta la periodizzazione considerata. Effetto, quasi certamente, dell’avvento della variante omicron. Situazione in netto miglioramento anche per il mondo della scuola dove le classi in difficoltà, non solo nel lecchese, sono ormai un gruppetto sparuto. La tabella qui sotto riporta l’andamento delle quarantene negli istituti di ogni ordine e grado delle province di Monza Brianza e Lecco: scuola dell’infanzia (blu), primaria (arancione), secondaria di primo grado (grigia) e secondo grado (gialla). Nell’ultima settimana, come si può osservare, le quarantene, sono quasi scomparse.

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Giovedì, 17 Febbraio 2022 07:57

UCRAINA: UN'ANALISI PERFETTA DI TONI CAPUOZZO

Ieri sono stato ospite di Quarta Repubblica per parlare di Russia e Ucraina. Ho provato a dire, con semplicità, quello che penso. Che non succederà niente, e che la tensione è stata gonfiata anche dalla specie di conto alla rovescia innescato dalla Cia e reso pubblico (mi è sembrata una scena da Colosseo: quello che si sporge minacciando di buttarsi e la folla crudele che lo sfida a farlo…). Le guerre, i conflitti di potenza, non hanno sempre bisogno di spari e sangue: notizie, minuetti diplomatici, movimento dei pedoni sulla scacchiera sono come certi duelli tra cervi o altri animali nella stagione dell’amore: incruenti, ma veri.

Ho provato a dire che la pretesa della Russia di non avere i missili Nato sul pianerottolo di casa non è balzana. E che dobbiamo interrogarsi sull’utilità dell’espansione della Nato, invece di legami commerciali, civili, politici. Facciamo la radiografia a ogni paese che domanda di aderire all’Unione Europea, e invece la Nato è a porte aperte ? Abbiamo per forza bisogno di un nemico ?
Ho cercato di spiegare che tutto è molto legato all’Afghanistan. Putin, che ha visto l’impero sovietico incominciare a franare proprio lì, ha visto Biden in difficoltà, ed ha pensato che adesso era il turno dell’impero americano. Biden, in difficoltà anche con i suoi elettori ha bisogno di girare pagina. Da domani probabilmente la gara sarà a indossare la medaglia sul petto: “Li abbiamo costretti a tenere distante la Nato” o “Gli abbiamo fatto spegnere i motori dell’invasione”.

Quanto alle scelte di campo per me è ovvio vedere nella democrazia americana qualcosa che mi è più congeniale del regime russo, anche se la Russia è un paese che mi è caro. Ma non ignoro che gli USA – e specie con presidenti democratici – hanno dato inizio a un sacco di guerre, e la Russia di Putin no, limitandosi a bruschi interventi in Siria e di seconda mano in Libia. Penso che esistano strumenti democratici di soluzione dei secessionismi (referendum di autodeterminazione, autonomie sudtirolesi eccetera) che l’Europa dovrebbe favorire. E non credo che l’Europa, anche al di là del fabbisogno energetico, abbia bisogno di individuare in Mosca un nemico, o di avere per forza bisogno di un nemico, al di là del terrorismo internazionale.

Un interlocutore, garbatamente, mi ha ricordato le ombre e le penombre del regime russo, parlando anche di un giornalista italiano ucciso. Non solo conosco le penombre russe e bielorusse, dalla Politovskaya in giù. Ma ricordo – e l’ho fatto – il nome del giornalista italiano, Antonio Russo di Radio radicale, ucciso in Georgia. Forse, in quell’ angolo di mondo dove ognuno ha i suoi torti, avrei dovuto ricordare anche Andy Rocchelli, ucciso da milizie ucraine.
Alla fine, però, di una sola cosa sono certo. Anche se la tensione si sgonfiasse, difficilmente l’aumento dei prezzi, che dal gas ha contagiato gli articoli al consumo, farà marcia indietro, come i carri armati che risalgono su un treno.

 

Toni Capuozzo è un bravissimo giornalista in pensione corrispondente di guerra e dall'estero per molti anni sui canali Mediaset

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Giovedì, 17 Febbraio 2022 07:38

CNA: UN ERRORE TAGLIARE IL BONUS EDILIZIA

Indagine CNA: Le imprese delle costruzioni stimano un calo del fatturato del 40% con il blocco della cessione dei crediti.

Costantini: “Contro le frodi intensificare i controlli e certificare a monte i crediti”

Il blocco della cessione dei crediti per i bonus dell’edilizia avrà un impatto molto pesante sull’intera filiera. Le imprese del settore costruzioni stimano una caduta del fatturato che sfiora il 40% per l’anno in corso, i serramenti prevedono una contrazione del 32,4% mentre le imprese di impiantistica del 30%. È un quadro a tinte fosche quello che emerge dall’indagine promossa dalla CNA attraverso circa 2mila imprese che rappresentano un campione significativo della filiera delle costruzioni che conta oltre 500mila imprese e quasi 1,5 milioni di addetti.

Le forti limitazioni alla cessione dei crediti introdotte dal decreto Sostegni ter rischiano pertanto di vanificare la robusta ripresa del comparto registrata l’anno scorso. Quasi l’80% delle imprese intervistate prevede una riduzione dei ricavi per effetto del raffreddamento della domanda, dal 70% nel comparto delle costruzioni all’81,8% dei serramenti. Nelle costruzioni il 12% indica che ridurrà l’organico.

L’effetto volano del Superbonus 110% e degli altri incentivi minori è stata la possibilità dello sconto in fattura e successiva cessione del credito a terzi. Il sostanziale blocco della cessione dei crediti rende di fatto impraticabile lo sconto in fattura per il 42,5% del campione. Il 18% indica che applicherà lo sconto in fattura nei limiti della propria capienza fiscale.

Dopo l’entrata in vigore del decreto Sostegni ter, il 50% del campione rileva la totale indisponibilità di soggetti terzi ad acquisire i crediti derivanti dallo sconto in fattura, e il 13% delle imprese ha ricevuto la richiesta di rinegoziazione delle condizioni. All’entrata in vigore del provvedimento, oltre un’impresa su due era nella condizione di dover smobilizzare crediti per lavori effettuati con lo sconto in fattura al cliente. Crediti che molto difficilmente potranno essere ceduti. Oltre 100mila imprese pertanto corrono il serio rischio di non poter incassare il corrispettivo delle fatture emesse con la prospettiva di trovarsi in grave squilibrio finanziario.

I canali più utilizzati per la cessione dei crediti sono gli istituti di credito (55,6% nelle costruzioni, 23% serramenti e 20% impianti), seguiti da Poste con oltre il 30%.

L’anno scorso il fatturato realizzato dalle imprese con la formula dello sconto in fattura è stato molto rilevante, oltre il 50% per l’edilizia, 40,2% per imprese installazione impianti e 42,3% per le imprese dei serramenti. Tre imprese su quattro hanno offerto lo sconto in fattura ai clienti.

Il Presidente della CNA, Dario Costantini, ha osservato che “occorre intervenire con urgenza per non fermare la riqualificazione del patrimonio immobiliare in linea con gli obiettivi di transizione energetica concordati con la Commissione UE e spegnere il motore della filiera delle costruzioni. Le imprese sane non temono criteri più rigidi per le asseverazioni. La cessione dei crediti d’imposta è un meccanismo di grande utilità e per assicurare che i crediti immessi sul mercato siano veri devono essere certificati a monte dall’Agenzia delle Entrate. È necessario intensificare i controlli. Strumenti come i bollini invece sono inefficaci”.

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Giovedì, 17 Febbraio 2022 07:35

DELUSO UN INTERISTA SPECIALE

Andrea Gentileschi, lo trovate ogni mattina alla portineria dell'Istituto Parini di Lecco. Il simpatico "bidello" è probabilmente rimasto deluso dalla sconfitta di ieri sera subita dall'Inter contro il Liverpool ( 2 a 0) , ma come diceva De Coubertin, "l'importante è partecipare" ! Su Facebook l'ex Preside del Parini Perrone risponde :"Bravo Andrea, i milanisti cosa vedono stasera?"

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Giovedì, 17 Febbraio 2022 07:23

La neve in Alto Lario salva (anche la pianura) dalla siccità

L’arco alpino nuovamente imbiancato è manna per l’agricoltura, ma nei prossimi giorni sarà ancora assenza di piogge

COMO-LECCO – La nevicata di inizio settimana ha imbiancato l’arco alpino lariano (nell'immagine una foto dai Piani di Bobbio) e messo uno stop provvidenziale alla siccità che perdurava da settimane. La neve in Alto Lario, dopo le copiose precipitazioni, può contribuire a “salvare” da una grave siccità ampi areali della pianura padana, motore agricolo di un’Italia purtroppo messa “a secco” dal clima: nella penisola, mancano infatti all’appello quasi 5 miliardi di metri cubi di acqua e il nord ovest è a secco da oltre 2 mesi. E’ quanto afferma Coldiretti Como Lecco in riferimento all’allerta maltempo della protezione civile in 8 regioni.

Nel mese di gennaio si sono verificate infatti – sottolinea la Coldiretti interprovinciale – meno della metà delle precipitazioni con un deficit del 56% a livello nazionale ma con punte che arrivano al 76% nel Nord-Ovest e al 72% in Sardegna secondo Iconaclima.

Il risultato si traduce nei livelli di fumi a partire dal Po che è in secca come d’estate a -3,07 metri al Ponte della Becca ed è rappresentativo della situazione di sofferenza in cui versano tutti i principali corsi d’acqua.

Ma anomalie – continua Coldiretti Como Lecco - sono evidenti anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 15% di quello di Como al 27% del Maggiore.

La pioggia è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti. Le coltivazioni seminate in autunno come orzo, frumento e loietto iniziano ora la fase di accrescimento che rischiava di essere compromessa in assenza di precipitazioni.

Dall’altra parte nelle prossime settimane partiranno le lavorazioni per la semina del mais e la pioggia agevola la operazioni di lavorazione. Importante in questa stagione anche la caduta della neve per ripristinare le riserve idriche nelle montagne ed in pianura secondo il vecchio adagio contadino “sotto la neve il pane” anche perché il manto che si posa sul terreno protegge le piante dal freddo e permette un migliore sviluppo del grano.

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Giovedì, 17 Febbraio 2022 07:16

AGRICOLTORI IN PIAZZA CONTRO LE BOLLETTE

Oggi giovedì 17 febbraio 2022 ore 9 a Como e in tutta la Lombardia

Bollette, stop alle speculazioni: allevatori e agricoltori in piazza oggi a Como

Il Presidente della Regione Fontana insieme ai contadini nel capoluogo lombardo
A Como appuntamento giovedi mattina in via Volta

COMO-LECCO - Se i prezzi per le famiglie corrono i compensi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori non riescono neanche a coprire i costi di produzione con il balzo dei beni energetici che si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole costrette a vendere sottocosto.

Una situazione insostenibile che mette a rischio le forniture alimentari del Paese garantite da 740mla imprese agricole che non hanno mai smesso di lavorare durante la pandemia ed ora sono strozzate dalle speculazioni come conferma l’analisi Ismea sul prezzo del latte pagato agli allevatori molto al di sotto del costo medio di produzione salito nelle stalle a 46 centesimi al litro.

Per questo decine di migliaia di allevatori ed agricoltori della Coldiretti con trattori e animali al seguito lasciano le campagne domani giovedì 17 febbraio dalle ore 9.00 ed invadono le città, da nord a sud del Paese, a cominciare da Roma in piazza Santi Apostoli con il Presidente nazionale Ettore Prandini, per salvare l’agroalimentare Made in Italy e difendere l’economia, il lavoro ed il territorio.

In Lombardia gli appuntamenti vanno da Como in via Volta, a Sondrio in corso Vittorio Veneto fino a Varese in piazza Libertà Milano in corso Monforte angolo largo 11 Settembre a Brescia in piazza Paolo VI, da Bergamo in largo Porta Nuova a Cremona in corso Vittorio Emanuele II. E ancora da Pavia in piazza Guicciardi a Mantova in piazza Virgiliana, da Lodi in via Volturno.

In corso Monforte a Milano, alla presenza del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, sarà aperta la prima esposizione sui rincari di bollette e materie prime che stanno strozzando gli agricoltori. Nel capoluogo lombardo anche i “nipoti” della mucca Giustina, simbolo della battaglia per un prezzo del latte giusto e onesto e uno spazio dedicato alle opportunità che vengono dall’agricoltura con le fonti energetiche rinnovabili come il fotovoltaico sui tetti di aziende e stalle.

 

Mobilitazioni sono previste anche nelle altre città lombarde dove insieme ad agricoltori e allevatori ci saranno trattori, animali, esposizioni a tema, dimostrazioni in diretta dei maestri casari e dei cuochi contadini. Al momento è confermata la presenza dell’Assessore regionale ad Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi a Sondrio con l’Assessore regionale agli Enti locali, Montagna e Piccoli comuni Massimo Sertori, mentre l’Assessore lombardo al Turismo, Marketing territoriale e Moda Lara Magoni sarà a Bergamo; l’europarlamentare Angelo Ciocca sarà invece a Pavia. Altri esponenti delle istituzioni a livello nazionale, provinciale e del Consiglio regionale sono previsti in tutte le città insieme ai sindaci del territorio.

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Mercoledì, 16 Febbraio 2022 14:06

Bocciato il Referendum sull'Eutanasia, ma la Cellula Coscioni andrà avanti

Il cammino verso la legalizzazione dell'eutanasia non si ferma. Certamente, la cancellazione dello strumento referendario da parte della Corte costituzionale sul fine vita renderà il cammino più lungo e tortuoso, e per molte persone ciò significherà un carico aggiuntivo di sofferenza e violenza. Ma la strada è segnata.
L'Associazione Luca Coscioni non lascerà nulla di intentato, dalle disobbedienze civili ai ricorsi giudiziari, "dal corpo delle persone al cuore della politica". Ci rivolgeremo anche alle forze politiche e parlamentari, in questi anni particolarmente assenti o impotenti, e prenderemo in considerazione la possibilità di candidarci direttamente a governare per realizzare le soluzioni che si affermano ormai in gran parte del mondo democratico.

Il prossimo appuntamento è per l'11 e 12 marzo a Varsavia, per il Congresso del Movimento paneuropeo Eumans convocato insieme all'associazione Luca Coscioni per aprire un fronte europeo di iniziative per la libertà di scelte di fine vita e per l'abrogazione delle norme proibizioniste a livello europeo.
Siamo grati a chi ha dato forza finora alla campagna "Eutanasia legale", inclusi quel milione e 240.000 cittadini che hanno sottoscritto i referendum e i tanti che ci hanno sostenuto. A loro, e a tutti i cittadini diciamo che la lotta per essere "liberi fino alla fine", iniziata con Piergiorgio Welby 15 anni fa, prosegue.

Amaro infine il commento di Beppino Englaro, il papà di Eluana: "4.689 firme buttate via" a Lecco e in provincia ( su un totale di un milione e duecentomila firme in tutta Italia) “Democrazia sconfitta”.

"Siamo decisamente basiti dalla inaspettata e, per noi, ingiustificata decisione della Corte Costituzionale - aggiunge un responsabile della Cellula Coscioni di Lecco. "L'intento di salvaguardare le persone incapaci ed i minori, anche in mancanza , nonostante tutto, di una immediata legiferazione delle Camere, era insita nella scelta di operare un taglio parziale al solo articolo che riguardava i consenziente capaci di intendere, di volere e di decidere della loro esistenza.

Come ribadito dai nostri dirigenti, Filomena Gallo e Marco Cappato, questa decisione non intacca la nostra volontà di difendere il diritto costituzionale di tutti i cittadini alla autodeterminazione in ambito terapeutico e nel fine vita. Ovvero in tutte quelle scelte di libertà personali che non vanno ad intaccare l'altrui libertà e sicurezza. Stiamo già richiedendo a tutti i Comuni della Provincia di Lecco ed alla prefettura accesso agli atti riguardante il deposito delle DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento) per valutare lo stato del servizio ed eventualmente suggerire migliorie al servizio oltre che eventuale assistenza a chi fosse interessato/a al deposito. È in previsione un primo dibattito entro il mese di marzo sull'argomento."

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Martedì, 15 Febbraio 2022 14:10

CONSEGNA RICONOSCIMENTI AI VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE

Venerdì 18 febbraio alle 21.00, nella sala don Ticozzi in via Ongania 4 a Lecco, la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e il Consigliere delegato Stefano Simonetti consegneranno i riconoscimenti ai volontari lecchesi di protezione civile che hanno prestato la loro opera nella prima fase di emergenza Covid-19.

“L’emergenza sanitaria – spiegano la Presidente Hofmann e il Consigliere Simonetti – ha visto l’attivazione, sin dal febbraio 2020, del sistema di protezione civile nazionale in tutte le sue componenti territoriali. A seguito della grande mobilitazione e dell’impegno profuso dal volontariato organizzato, Regione Lombardia ha deciso di conferire un riconoscimento ai volontari. Un primo ringraziamento è stato portato a una piccola rappresentanza del volontariato lombardo nella cerimonia dello scorso 15 novembre in Regione Lombardia con l’Assessore regionale Pietro Foroni; ora, insieme, vogliamo ringraziare i volontari del nostro territorio e consegnare loro un segno tangibile”.

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