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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Domenica, 20 Febbraio 2022 07:20

Giovedi e Venerdi 3° Congresso Cisl Monza Brianza Lecco

Su quali linee si muoverà la Cisl Monza Brianza Lecco in questa fase di difficile ripresa dopo la pandemia? Come affronterà i delicati temi della crescita? Come tutelerà i diritti dei lavoratori? Se ne dibatterà nel 3° Congresso generale dell’organizzazione sindacale guidata da Mirco Scaccabarozzi, in programma giovedì 24 e venerdì 25 febbraio al Teatro San Rocco di Seregno (la partecipazione è solo su invito).

La due-giorni cislina avrà come titolo «Protagonisti del cambiamento». Un tema che sarà al centro del dibattito già giovedì: allora è prevista la lettura della relazione della segreteria a cura del segretario generale Mirco Scaccabarozzi. Nella stessa giornata è previsto anche l’intervento di Ignazio Ganga, segretario Cisl nazionale.

Nella mattinata successiva il programma prevede una tavola rotonda: i partecipanti saranno Tiziano Treu, già ministro, presidente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, Roberto Benaglia, segretario nazionale Fim Cisl, e Ferruccio De Bortoli, giornalista, ex direttore del Corriere della Sera. A seguire interverrà Ugo Duci, segretario generale Usr Lombardia. Nel pomeriggio di venerdì si svolgeranno le votazioni per l’elezione del nuovo Consiglio Generale.

Quest’ultimo eleggerà la nuova segreteria. L’attuale segreteria è composta da Mirco Scaccabarozzi, Annalisa Caron e Roberto Frigerio. La nuova segreteria rimarrà in carica quattro anni.

Gli iscritti alla Cisl Monza Brianza Lecco a fine 2021 erano complessivamente 86.115. Le donne erano il 52,79%. I lavoratori attivi e i pensionati, erano, rispettivamente il 44,73% e il 55,27%.

IL PROGRAMMA

Giovedì 24 Febbraio
Ore 9.00 Apertura lavori

Nomina Presidenza

Approvazioni:
– Regolamento congressuale
– Commissioni congressuali
– Questori e Scrutatori

Relazione della Segreteria a cura di Mirco Scaccabarozzi, Segretario Generale

Saluto invitati e apertura dibattito

Intervento di Ignazio Ganga, Segretario CISL Nazionale

Ore 13.30 Pranzo

Ore 15.00 Ripresa Lavori

Relazione del Collegio Sindaci Revisori

Dibattito

Ore 16.00 Relazione Organizzativa a cura di Annalisa Caron, Segretaria Organizzativa

Proseguimento dibattito

Ore 18.30 Chiusura dei lavori

VENERDÌ 25 FEBBRAIO
Ore 9.00 Ripresa lavori

Proseguimento dibattito

Ore 11.00 Tavola rotonda
– Tiziano Treu, presidente del CNEL
– Roberto Benaglia, Segretario Generale FIM CISL Nazionale
– Ferruccio De Bortoli, Giornalista e già direttore del Corriere della Sera
Modera Marco Bianchi, direttore Scuola sindacale permanente di Cisl Lombardia

Ore 12.30 Intervento di Ugo Duci, Segretario Generale USR Lombardia

Conclusioni

Approvazione Documenti Finali e Mozioni

Ore 13.30 Apertura Seggi Elettorali

Avvio operazioni di voto

Ore 14.00 Pranzo

Ore 16.00 Proclamazione degli eletti

Ore 16.30 Convocazione Consiglio Generale
– Elezione del Segretario Generale
– Elezione della Segreteria
– Nomina del Presidente del Collegio dei Sindaci Revisori dei Conti
– Designazione dei Componenti il Consiglio Generale USR Cisl Lombardia
– Elezione Esecutivo
– Nomina della responsabile Coordinamento Donne
– Varie ed eventuali

 

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Sabato, 19 Febbraio 2022 21:22

CFPA CASARGO: LETTERA DEI GENITORI

Prendiamo atto dalla stampa locale che da tempo è in corso una problematica afferente la nomina dei membri del Cda del Cfpa Casargo. I genitori si chiedono il motivo di tanto interesse, politico e mediatico, per dette nomine e non capiscono come mai vi siano questioni d'interesse politico nell'ambito di un'istituzione che, fino a prova contraria, dovrebbe dedicarsi solo alla formazione e istruzione di alunni nel campo della ricezione turistica quali chef e operatori di sala.

La scuola era da sempre riconosciuta come eccellenza regionale e nazionale e ciò ha permesso a molti alunni di raggiungere obiettivi professionali di elevatissimo livello, ma questa eccellenza pare essere scemata nel tempo.

I genitori sono preoccupati per il futuro e per la continuità dell'Istituto, soprattutto per i corsi triennali, stante il crollo delle nuove iscrizioni che, di conseguenza, comportano minor introito derivante dal pagamento delle rette scolastiche. Pare siano terminati i fasti degli anni passati, in cui si faceva la coda per iscrivere i figli alla prestigiosa scuola.

Tutto ciò si riverbera sullo status quo della scuola: svariati accadimenti legati ad atti di bullismo e vandalismo, personale docente e non docente allontanato dalla struttura in via definitiva e/o provvisoria salvo poi venir riammesso, struttura con problemi di manutenzione ordinaria e straordinaria (servizi igienici rotti, finestre che non si chiudono, ecc ...), il tutto in totale assenza di comunicazione tra Istituto e genitori.

Di contro prendiamo atto che vengono pubblicizzate attività come "Divino Gusto: il nuovo un percorso di cucina e avvicinamento al vino aperto a tutti" che esulano dalla didattica a cui era deputata la scuola, essendo corsi rivolti a persone esterne al Cfpa Casargo che, da quanto si apprende sul sito che pubblicizza l'evento, non riguarda gli alunni: "Mettiamo a disposizione degli utenti la professionalità dei nostri insegnanti e l’avanguardia della nostra scuola con tutta la sua strumentazione".

Altra rilevanza viene data a Didaktiko, ristorante da 25 coperti deputato alla formazione degli alunni, ma la struttura ha già un ristorante interno con 260 posti, una veranda coperta con altri 120 posti, come da sito della scuola: qual è l'utilità di una realtà aggiuntiva? Corsi extra scolastici, ristorante aggiuntivo di (soli) 25 posti: quid consilii? (Qual è la strategia?).

I genitori vorrebbero che si tornasse al Cfpa Casargo dei tempi illustri e del prestigio dell'istituzione scolastica alla quale i genitori affidano i figli confidando nell'istruzione personale, nell'insegnamento di regole e disciplina convittuali, nell'alta preparazione professionale, sopratutto triennale, elementi che parrebbero essersi stati persi. Troppa attenzione è posta alle questioni politiche o quelle meramente economiche, a discapito della preparazione e formazione scolatico-professionale a cui il Cfpa Casargo dovrebbe essere deputato.

I genitori confidano in un più ampia trasparenza e rapporto alunno-scuola-genitore e il ritorno alle origini di un'Istituzione scolastica invidiata in tutta italia, non un mero strumento politico-economico.

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Sabato, 19 Febbraio 2022 21:16

XIX DELEGAZIONE DEL SOCCORSO ALPINO: 411 INTERVENTI NEL 2021, 101 TRA VALSASSINA E VALVARRONE

Interventi in montagna: per la XIX Delegazione Lariana del Cnsas – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico il numero di operazioni svolte nel 2021, in totale 411, conferma la tendenza a un aumento graduale delle richieste di soccorso, anche durante il periodo del lock-down. Nel 2020 gli interventi erano stati 394, nel 2019 345, nel 2018 314.

 

Elevato il numero di soccorritori impegnati, 2153 (da intendere come somma delle attivazioni dei singoli soccorritori), per un totale di oltre 11.000 ore messe a disposizione; in questo dato va incluso anche il numero di 3 Ucrs (Unità cinofile da ricerca in superficie). Gli interventi compiuti senza l’impiego dell’elicottero hanno riguardato il salvataggio di
341 persone; i mezzi impiegati sono in prevalenza quelli del 118 di Areu – Agenzia regionale emergenza urgenza, della Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco.

Tra le cause degli incidenti prevale la caduta (144 casi, 33,6% del totale); seguono scivolata (49 – 11,4%), perdita di orientamento (44 – 10,03%), malore (44 – 10,3%),
incapacità (24 – 5,6%), ritardo (19 – 4,4%), seguono con percentuali inferiori al 2% precipitazione, sfinimento, scivolata su neve, valanga, caduta sassi, cedimento appiglio, folgorazione, scivolata su ghiaccio, puntura di insetti (1 intervento) e morso di vipera (1 intervento).

Per quanto riguarda invece le attività coinvolte, l’escursionismo, con 237 interventi e il 17,6% del totale è la dominante; 31 (2,3%) le richieste per caduta con la mountain-bike,
19 per residenza di alpeggio, 16 per cercatori di funghi, 14 per l’alpinismo, 12 per l’arrampicata sportiva, 10 in ferrata, 7 per lo sci d’alpinismo. Numeri minimi per parapendio (3), caccia (2).

La nazionalità delle persone soccorse è soprattutto italiana (397), a seguire Germania, Svezia e Svizzera (5 persone per ciascuna nazione), Cina 4, Francia 3, India, Lituania e Olanda 2, Russia, Nigeria, Islanda e Albania 1. La fascia di età tra i 50 e i 60 è quella maggiore (83 persone), 67 persone invece sono incluse sia nella fascia 20-30 sia in quella dai 40 ai 50; 16 le persone oltre gli 80 anni, 16 i giovani tra 10 e 20 anni, 5 i bambini sotto i 10 anni. I maschi sono 318, le femmine 111.

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Sabato, 19 Febbraio 2022 17:34

IL 28 FEBBRAIO CHIUDE IL CENTRO VACCINALE AL PALATAURUS

Il prossimo 28 febbraio sarà l'ultimo giorno di apertura del centro vaccinale del Palataurus che venne aperto nell'aprile dello scorso anno. La chiusura è motivata dal fatto che ormai gran parte della popolazione ha ricevuto anche la terza dose e quindi, in pratica, il mantenerlo aperto diventava una forzatura.

La campagna vaccinale in ogni caso continuerà al centro dell'area Cazzaniga a merate e negli ambulatori pediatrici dei nosocomi di Lecco e merate, mentre è prevista la messa a disposizione di una linea aggiuntiva al Manzoni che sarà operativa dal 1° marzo.

“Straordinario il lavoro svolto in questo anno da tutti gli operatori sanitari impegnati nella battaglia contro la pandemia che incessantemente hanno realizzato la campagna vaccinale, a tutela della salute pubblica – ha detto il direttore generale dell’ASST di Lecco Paolo Favini – Chi è passato dal nostro centro non ha trovato solo medici e infermieri di grande professionalità, ma anche di grande umanità che hanno sempre dimostrato spirito di sacrificio per affrontare questa nuova e difficile sfida”.

Favini ha ringraziato la protezione Civile e tutte le associazioni che hanno messo a disposizione i propri volontari, il Comune di lecco, le associazioni imprenditoriali e la proprietà dell'immobile.ltre 656 mila vaccinazioni effettuate

Al Palataurus sono state eseguite ben 351.000 vaccinazioni su un totale di circa 656.000 registrate nell'intera Provincia.

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Sabato, 19 Febbraio 2022 17:15

AL PANATHLON "L'ESPLORATORE DELLE ACQUE" ANDREA ORIANA

in Sport

Un Andrea Oriana a cuore aperto si è raccontato al Panathlon Club Lecco nella prima conviviale, dopo l’ennesimo lockdown, e con alla guida il neo presidente Andrea Mauri succeduto al past-president Francesco Calvetti.

La serata ha visto l’entrata di un nuovo socio, Roberto Nigriello, già assessore allo sport del Comune di Lecco di cui è consigliere.

Foto 2

Il forte nuotatore lecchese, classe 1973, specialità delfino, ha spiegato il suo passaggio dalla vasca alle acque libere alla ricerca di nuove avventure con la voglia di esplorare e mettersi sempre in gioco.

Poi una lunga sosta per tornare ancora in auge con il nuoto di gran fondo e le sfide al Canale della Manica e al Lago Titicaca tra Bolivia e Perù.

«Nella vita di tutti i giorni – ha spiegato Oriana stuzzicato dalle domande del panathleta Marco Corti – sono un irrequieto, iperattivo e solo nuotando riesco a trovare l’equilibrio con me stesso. Per questo sono qui ancora a rimettermi in gioco per la mia grande voglia di esplorare, di conoscere nuovi paesi con la loro storia. Ma soprattutto, come ho già detto, vincere in acqua non contro un avversario ma contro me stesso per costruirmi un’identità».

Parole che hanno colpito la sala anche perché Oriana, dopo aver conquistato il record dello Stretto della Manica e nuotato nel Lago Titicaca per oltre 5 ore a quasi 4000 metri d’altitudine, proprio qui ha contratto un batterio che lo ha portato a vincere un’altra battaglia contro la meningite ed il pericolo di vita.

«Fortunatamente sono qui a raccontare tutto questo – ha proseguito Oriana – e poter programmare il mio futuro: penso a una sfida in mare tra Itala e Francia. Ma è presto per parlarne. Ora penso anche al mio ruolo di allenatore alla Canottieri Lecco trasmettendo valori e non solo agonismo ai miei ragazzi».

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Oriana da atleta, per i colori della Canottieri Lecco e poi delle Fiamme Gialle, ha conquistato ben 15 titoli tricolori (3 nei 100 e 12 nella sua distanza preferita dei 200 metri), oltre a contribuire al successo della sua società nella staffetta mista per tre volte. Nei 200 metri delfino ha stabilito due primati italiani in vasca lunga, entrambi a Bari nel 1998, e due in vasca corta, a Desenzano nel 1998 e nel 2000. Oltre naturalmente e principalmente ad una sua presenza ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996, Mondiali ed Europei.

In sala, ad ascoltare Oriana, non solo i soci del Panathlon Lecco ma anche ospiti primo piano. A cominciare dal suo primo allenatore, Vittorio Anghileri, quello che lo ha portato, bracciata dopo bracciata, sino alle Olimpiadi di Atlanta ’96 che ha definito Oriana “Una belva d’acqua capace di grandi imprese”. Quindi un altro grande campione del nuoto, Giovanni Franceschi “Long John”, che nei “misti” ha centrato due partecipazione alle Olimpiadi (Mosca ’80 e Los Angeles ’84) oltre a vincere due volte il titolo europeo con primato (200 e 400 misti) e un bronzo ai Mondiali dell’82. «Andrea è un grande atleta – ha detto Franceschi -. Qualsiasi cosa faccia in ambito natatorio ci mette una grinta pazzesca, ieri come oggi».

Poi Carla Silva, direttore sportivo ed ex nuotatrice della Canottieri Lecco, con Matteo Christopher Palmisani, malgratese di 15 anni della Canottieri, grande promessa del delfino, specialità di Oriana, “osservato speciale” dal presidente Marco Cariboni.

Con lui il suo allenatore Riccardo Crippa, con la mente già ai Campionati Italiani giovanili. Infine Oriana ha ricevuto anche i complimenti dell’assessore allo sport della città, Emanuele Torri, colpito dalle parole dell’ospite.

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Sabato, 19 Febbraio 2022 11:19

IL COMUNE DI VALSASSINA

Le firme apposte ieri a Introbio che danno il via alla realizzazione di un ospedale e di una casa di comunità in Valsassina aprono una nuova pagina nella storia della nostro amato territorio e meritano un paio di considerazioni.

La prima riguarda la consuetudine del lamento verso le istituzioni che, invece, hanno dimostrato, almeno in questa occasione, di essere state promotrici di un progetto che ci riguarda tutti e sul quale credo sia difficile anche per i più scalmanati avanzare critiche.

Suona molto strano, invece, che nessuno sui vari social abbia espresso commenti del tipo "un ottima notizia" e via discorrendo, confermando la sensazione che sia più divertente scendere in campo per criticare piuttosto che per elogiare e fare i complimenti per una decisione che ha messo in primo piano le esigenze di un'area di montagna, andando aldilà dei soliti parametri legati alla popolazione o indici vari in funzione dei quali noi, piccoli comuni tra i quali ormai da tempo non c'è più soluzione di continuità, spesso non possiamo godere di così ampia considerazione.

Questo per riaffermare che nulla era scontato e formulare un doveroso ringraziamento a tutti i soggetti che hanno concorso a dare concretezza ad un progetto che, sul piano sociale, fa compiere un enorme balzo in avanti alla Valle intera.

La seconda considerazione arriva da lontano, anzi, da lontanissimo e riguarda il mettersi insieme tra comuni.

Ora, potrà esembrare un discorso trito e ritrito, ma se non sfruttiamo queste occasioni che ci dimostrano che insieme si può fare molto di più che da soli, allora non so proprio cosa dovremmo aspettare per deciderci a fare queste benedette fusioni.

E personalmente vado oltre le solite suddivisioni geografiche.

Vado oltre perchè penso che anche queste siano superate e che si debba parlare di "Valsassina" come comune unico, dall'alta Val Varrone all'Altopiano, con la forza di 16.000 abitanti, di un tessuto economico e produttivo con pochi eguali, di un'attrazione turistica impressionante.

Ora, capisco che come idea possa essere poco "popolare", ma ho l'impressione che al "popolo" - se lo si spiega bene e senza l'ipocrisia di chi teme di perdere un minuscolo centro di potere - interessi più avere servizi efficienti (e magari meno costosi) che dover prendere atto di abitare, chessò, a Cortenova o Barzio intese come "frazioni" del Comune di Valsassina.

Qualcuno potrebbe obiettare che si rischia di "perdere le identità".

Ma è un'obiezione pretestuosa che prelude ad un falso problema: Premana sarebbe sempre Premana e Pasturo sempre Pasturo, con le loro specificità, le loro feste, i loro Santi Patroni, le loro associazioni, le loro tradizioni.

Sarebbe quello che c'è "sopra" a cambiare, a dare maggior forza a tutti e a tutto, e secondo me ci abbiamo pensato su  sin troppo.

Le firme di ieri lo confermano: il Comune di Valsassina non è più un'opzione ma una necessità, e forse sarebbe bene prenderne atto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Sabato, 19 Febbraio 2022 07:56

DI MAIO IN UCRAINA

Una battuta da Facebook:" Di Maio in Ucraina e Russia per salvare la pace". Vuole riuscire dove non sono riusciti Macron e vari ambasciatori europei. I Russi poi racconteranno anche a lui che gli Americani sono isterici, che non è vero niente, che il ponte di barche era stato costruito per portare un po' di galline da mangiare ai poveri soldati russi infreddoliti al confine ecc.
"Stai attento Di Maio che però che lì usano il Polonio (magari nel caffè)" lo avverte un amico.
"La Polonia ? Ci sono già stato !"
Grande il nostro Ministro degli Esteri !

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Sabato, 19 Febbraio 2022 07:40

OSPEDALE E CASA DI COMUNITA' IN VALSASSINA

Ieri mattina il primo passo per la realizzazione di un Ospedale di Comunità con Casa di Comunità in Valsassina, fortemente voluto dal Direttore Generale di ATS Brianza Carmelo Scarcella.
Il Direttore Generale di ATS Brianza, il Direttore Generale di ASST Lecco e il Comune di Introbio hanno firmato il protocollo d'intesa presso la Sala Consiliare del Municipio di Introbio.

Tanti i soggetti coinvolti nel progetto e presenti, il Prefetto Castrese De Rosa, le Direzioni Strategiche di ATS Brianza ed Asst Lecco, il Sindaco di Introbio Adriano Airoldi, il Presidente della Comunità Montana Valsassina Fabio Canepari, il Presidente del Distretto dei Sindaci di Lecco Guido Agostoni e il Presidente dell'Ambito di Bellano dei Sindaci Gabriella Del Nero, i medici di medicina generale valsassinesi rappresentati dal dott. Libero Tamagnini.

"Abbiamo pensato con convinzione alla Valsassina come primo territorio in cui partire con la realizzazione di un Ospedale di Comunità sperimentale e Casa di Comunità - spiega il Direttore Generale Carmelo Scarcella - in quanto è zona logisticamente difficile, con bassa densità di popolazione e territorio vasto; ritengo fondamentale garantire servizi ottimali e innovativi come questi, soprattutto dove normalmente i servizi sono più carenti".

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Sabato, 19 Febbraio 2022 07:16

DURO ATTACCO DI APPELLO PER LECCO ALLA GIUNTA GATTINONI

Dopo 16 mesi tutti i nostri dubbi sulla Giunta Gattinoni sono stati confermati!
A 16 mesi di distanza dalle elezioni ci siamo resi conto che i nostri dubbi sulle reali intenzioni della
Giunta Gattinoni sono stati purtroppo confermati.
In realtà speravamo di esserci sbagliati nella valutazione e con l'endorsement di scegliere
comunque il male minore. Non è stato così.

Riteniamo importante riconoscere che ci aspettavamo altro da questa coalizione e intendiamo
comunicarlo in modo aperto e trasparente ai Cittadini di Lecco. I Cittadini appunto, il nostro unico
riferimento, in questi anni di impegno civico e politico di Appello per Lecco, per il bene comune.
Durante la fase del ballottaggio delle elezioni comunali a settembre 2020, abbiamo pubblicamente
appoggiato il Candidato Sindaco Gattinoni perché eravamo convinti che le radici dei valori comuni
fossero più forti rispetto alle differenze.

Nonostante una campagna elettorale divisiva e dai toni aspri, avevamo ben chiaro l’obbiettivo da
salvaguardare del bene pubblico declinato attraverso grandi progetti di sviluppo per la Città senza
dimenticare la vita quotidiana e i problemi da risolvere alla comunità.
Le radici ed i valori ci hanno fatto propendere per l’appoggio alla candidatura di Gattinoni, che
come è noto ha vinto per un numero ridottissimo di voti. Abbiamo la certezza che il successo finale
di Gattinoni è stato merito anche del nostro appoggio.
Appoggio allora non possibile al candidato di centro – destra per i valori e i temi espressi
durante la campagna elettorale, ma sopratutto per il fatto che si è presentato con una compagine
che nel 2009 aveva portato al commissariamento della città. Ricordiamo che era stato questo il
vulnus che diede origine all'impegno e alla costituzione della nostra associazione civica Appello per
Lecco.

Ripercorrendo gli step della lunga campagna elettorale, prima di decidere di presentarci con una
nostra Lista e con un nostro Candidato alla competizione, abbiamo discusso a lungo e portato
tante ipotesi con i potenziali alleati, chiedendo - trasparenza, condivisione e pari dignità - per una
alleanza che partisse da “un foglio bianco” su cui scrivere anche il nome del Candidato sindaco.
Abbiamo trovato solo righe già scritte, già scolpite nella pietra e un pregiudizio nei nostri confronti
del tutto evidente che ci ha portati ad assumere prima la decisione di correre da soli e poi di non
allearci entrando a far parte della maggioranza di governo. Ci siamo limitati ad appoggiare
Gattinoni con un endorsement e con il voto, senza capitalizzare il nostro sostegno elettorale.
Veniamo ora alla motivazione che ci ha spinti a questo comunicato: nel corso di questi mesi ci
siamo resi conto dell'inadeguatezza di questa maggioranza nel governo cittadino. Ci siamo
scontrati con una modalità di governance che non prevede alcuna condivisione, che anzi impone
scelte preconfezionate con grave mancanza di trasparenza. Lo stile di governo della Giunta
presieduta da Gattinoni oltre a scelte non condivisibili, ci ha fatto capire che sarebbe stato meglio
non dare alcuna indicazione per il ballottaggio. Così facendo di certo avrebbero perso, ma non
saremmo, oggi, a dover scrivere queste sofferte righe.

La querelle che più ci ha raggelati è stata la scelta della nuova sede comunale con tutte le
conseguenti connessioni di trasparenza ed economiche, i problemi legati alla prospettiva della
sicurezza per i dipendenti comunali, il ritardo dei lavori, la rinuncia ad opere per la sicurezza
stradale, la mancanza di qualsiasi progettualità ed idea sul futuro di Palazzo Bovara,
l’indebitamento per il Comune, la non considerazione dell’impatto ambientale ecc. .... Anziché
dare valore a tutte operazioni impostate dalla Giunta Brivio e farle proprie, proseguendo su
tracciati già ampiamente spianati e condivise da tutti, si stanno aggrovigliando con procedure
anomale e molto superficiali. Su questo abbiamo già espresso il pensiero di AxL con le parole del
consigliere Valsecchi: “ ...... se avessimo saputo della vostra volontà di mettere in discussione il
nuovo Municipio non avreste mai avuto il nostro appoggio al ballottaggio .....”
In realtà l’aspetto che ci fa pubblicamente riconoscere l’errore fatto, è lo stile di governo – in
politica lo stile di governo è sostanza - caratterizzato da arroganza e supponenza a pericoloso
completamento di scarsa esperienza amministrativo/gestionale ed assenza di visione politica; la
sostanza appunto. La visione politica si alimenta di alleanze con cui costruire la base per la crescita
e lo sviluppo della città e dell’area attorno ad essa.

Solo a titolo esemplificativo cito l’ultimo sgarbo istituzionale verso Appello per Lecco che dimostra
tutta l’immaturità politica di questo Sindaco: siamo venuti a sapere che il Sindaco, la scorsa
settimana, ha convocato la minoranza di centro destra per parlare del Centro sportivo del Bione
ignorando di proposito di informare il capogruppo di appello per Lecco ed eventualmente
convocarlo a parte. E purtroppo non è la prima volta che succede . In 16 mesi non c'è mai stato
rapporto nonostante fino alla vicenda del nuovo Municipio appello per Lecco avesse, per un sano
incoraggiamento, votato tutte le delibere proposte dall'attuale maggioranza. Il sindaco ha adotto
motivi politici per la mancata convocazione dicendo che avrebbe informato il consigliere sui motivi
. Cosa che fino ad ora non è avvenuta.

Ma come Sindaco? Motivi politici? Le ricordo che Appello per Lecco ha un consigliere che siede
nell’assise comunale e il suo voto vale 1, tanto quanto il Suo. Lei è un pubblico amministratore,
rappresenta tutti i cittadini e non può arbitrariamente decidere di sentire solo alcune parti
politiche su un tema, tanto delicato, che dovrà essere portato al voto in Consiglio Comunale.
Crediamo che una visione politica e costruzioni di rapporti siano indispensabili, vista la vittoria
davvero risicata che sottolinea le divisioni tra i Cittadini e la necessità di fruire del PNRR e
“mettere a terra” progetti concreti per dare valore aggiunto ai finanziamenti ed orientarli allo
sviluppo di un territorio e non al prestigio di facciate di marmo. Pronunciare i termini
“condivisione” e “fare squadra” risulta un mero esercizio di retorica se non si è in grado di far
seguire fatti per realizzare il “sistema Lecco” tramite una cabina di regia realmente funzionante in
grado di generare alleanze .


Abbiamo fatto un errore di sovra valutazione e lo riconosciamo pubblicamente perché lo stile di
governo – la sostanza - è diametralmente opposto a quello che pensavano sarebbe stato e sopra
ogni cosa, non porta a risultati positivi perché gli unici risultati raggiunti fino ad ora sono stati
laconici e strumentali comunicati stampa con gelidi ringraziamenti per il lavoro svolto dalle più
autorevoli Cariche di Garanzia (prima il Presidente del Consiglio e poi il Segretario Generale), che
una dopo l’altra hanno rassegnato le dimissioni.
Abbiamo sperato che la supponenza e l'arroganza che hanno contraddistinto la campagna
elettorale potessero lasciare spazio a condivisione e discussione. Non è stato così.
Abbiamo puntato sulla trasparenza, trovando solo nebbia difensiva.
Abbiamo sperato che la vittoria elettorale diventasse strumento per il governo responsabile della
città.
Prendiamo atto che non è stato così.

Rinaldo Zanini
Presidente di Appello per Lecco

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Sabato, 19 Febbraio 2022 07:12

POSSIBILE UN ULTERIORE AUMENTO DELLE ASSICURAZIONI MOTO

DDL CONCORRENZA, ANCMA: SE TESTO RIMANE INVARIATO, AUMENTI ASSICURAZIONI PER MOTOCICLI E RISCHIO ELUSIONI

L’associazione dell’industria delle due ruote: preoccupazione per una misura che peserebbe su un mercato in crescita, al lavoro per scongiurare ulteriore estensione meccanismo di risarcimento diretto per ciclomotori, scooter e moto

CARD ovvero Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto. Il rischio di un aumento considerevole del costo per assicurare un motociclo ruota tutto attorno a questo acronimo. E all’articolo 27 del ddl Concorrenza, che estende questa procedura, a cui oggi aderiscono le imprese assicurative italiane, anche a quelle operanti in Italia con sede legale in altri Paesi europei.

Proprio su questo punto Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) è pronta a dare battaglia, perché – si legge in una nota diffusa stamane dall’associazione – “la novità introdotta dal provvedimento non solo ridurrebbe paradossalmente la concorrenza nel settore moto, ma produrrebbe un rincaro generalizzato del costo delle polizze motociclistiche, con un prevedibile rischio anche di elusione dell’obbligo assicurativo”.

 

Il risarcimento diretto, introdotto nel 2007, prevede in pratica che il conducente che subisce un incidente non venga risarcito dall’assicurazione del responsabile del sinistro, bensì dalla propria: quest’ultima riceverà successivamente un rimborso forfettario dall’assicurazione del conducente che ha causato l’incidente. Un meccanismo che ha generato negli anni effetti positivi sui premi assicurativi e, soprattutto, sui tempi del risarcimento nel settore auto. Tuttavia, come chiaramente evidenziato da uno studio commissionato da ANCMA all’Università LUISS e dell’andamento del mercato assicurativo, la convenzione CARD genera effetti distorsivi sulle polizze per le due ruote, perché la rigidità del meccanismo di rimborso a forfait non si adatta agli incidenti motociclistici, che presentano, tra l’altro, anche un elevato tasso di danni alla persona”.

“Per queste ragioni – ha evidenziato ANCMA - negli ultimi anni il mercato assicurativo motociclistico si è indirizzato anche verso compagnie di assicurazione estere operanti in Italia che, non essendo sottoposte al regime dell’indennizzo diretto CARD, possono garantire coperture assicurative non penalizzanti per l’utente delle due ruote. Un fenomeno, che ha contribuito a calmierare i costi assicurativi, scesi del 16% negli ultimi cinque anni”.Se tuttavia le disposizioni del ddl Concorrenza rimarranno invariate, ANCMA stima che senza l’offerta “no CARD” in ambito motociclistico gli aumenti dei costi saranno percentualmente a doppia cifra, con una particolare e pesante ricaduta sulle polizze stipulate al Sud. Per questo, con l’avvio delle audizioni in commissione Industria al Senato sul testo approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso novembre, l’associazione si prepara a chiedere di concedere alle compagnie straniere di continuare a vendere assicurazioni «NO Card» solo per le 2 ruote oppure di consentire anche alle compagnie italiane di non aderire al CARD esclusivamente per le polizze motociclistiche, come già accade in Francia”.

“È sacrosanto – si chiude il comunicato di ANCMA - che le regole del gioco siano uguali per tutti, ma bisogna tenere conto della particolarità del nostro ambito, perché l’obiettivo del ddl Concorrenza non deve essere perseguito a discapito dei consumatori e di un mercato in forte crescita, come quello rappresentato dall’intera filiera delle due ruote”.

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