VALBIANDINO.NET

Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Martedì, 26 Aprile 2022 06:51

A PREMANA E A PASTURO SI RICORDA LA RESISTENZA

INIZIATIVE E COMMEMORAZIONI IERI PER IL 25 APRILE

Ieri si è celebrato un anniversario molto importante: la Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. In questa giornata ricordiamo chi ha creduto fortemente nella democrazia e nella ricomposizione dell’unità nazionale, combattendo duramente per la libertà e per la pace.

Come ha affermato il nostro Presidente della Repubblica, “nella ricorrenza della data che mise fine alle ostilità sul territorio italiano, viene un appello alla pace. Alla pace, non ad arrendersi di fronte alla prepotenza. Un appello a praticare il coraggio di una de-escalation della violenza, il coraggio di interrompere le ostilità, il coraggio di ritirare le forze di invasione. Il coraggio di ricostruire”.

Per tale motivo, questo 77esimo anniversario della Liberazione oggi assume un significato ancor più importante, occorre dare un segnale forte, senza dimenticare la straordinaria conquista della libertà, costata sangue e sacrifici, difendendo con forza i valori di democrazia, giustizia sociale e pace. (Comune di Pasturo)

Leggi tutto...
Martedì, 26 Aprile 2022 06:45

IL FIORE CHE CASCA A FAGIOLO

Aprile sta per finire e inizia la stagione delle verdure “fatte in casa”. In tutta la valle si notano spesso schiene curve intente a predisporre prose e pacciamature per la prossima semina orticola nella quale figurano in prima fila insalate, pomodori e legumi. A quest’ultima categoria appartiene anche il fiore riprodotto nella foto che, a proposito di orti, casca a... fagiolo. Sì, si tratta proprio del Phaseolus vulgaris, il comune fagiolo, che compare con grande frequenza sulle nostre tavole insieme ad altri ortaggi. Il fagiolo comune ha, come altre verdure, origini transoceaniche. È arrivato infatti in Europa a bordo delle navi dei conquistadores spagnoli dopo la scoperta delle Americhe. Prima di allora il Vecchio continente conosceva l’uso di altre varietà di questo legume, provenienti dall’Africa, ormai completamente sostituite dal Phaseolus che tutti conosciamo, del quale esistono circa 500 varietà: cannellini, borlotti, bianchi di Spagna e così via.

I maggiori esportatori di fagioli del mondo sono Myanmar (ex Birmania: 170 milioni di tonnellate/anno), India e Cina seguiti da Brasile e Stati Uniti. L’essenza vegetale della quale ci stiamo occupando possiede proprietà, nutritive di grande interesse anche perché apporta circa 300 Kcal ogni 100 grammi. Se si considera che si tratta di un alimento vegetale il paragone col burro (700 Kcal per 100 g.) non è poi così peregrino. Inoltre i fagioli contengono notevoli quantità di carboidrati, vitamine A, B, C ed E, sali minerali (Potassio, ferro, zinco, calcio) e fibre. Sembra inoltre che una regolare assunzione di fagioli (e di altri legumi come lenticchie, ceci, fave e così via) abbia effetti moderatori sulla colesterolemia grazie all’elevato contenuto di lecitina. Inoltre, soprattutto affiancato ad alimenti contenenti cereali, il Phaseolus vulgaris produce un eccellente apporto di aminoacidi. Sotto questo aspetto l’abbinamento di pasta e fagioli, un classico della cucina italiana, costituisce un’ottima scelta anche perché si tratta di un piatto caratterizzato da un alto indice di sazietà e da un moderato indice glicemico. Va sottolineato infine come i fagioli sembra siano in grado di sviluppare un’azione preventiva nei confronti dell’aterosclerosi mentre la medicina popolare utilizza i fagioli, sotto forma di tisane, in funzione diuretica e antidiabetica.

Leggi tutto...
Lunedì, 25 Aprile 2022 19:59

25 APRILE A INTROBIO

Grande partecipazione alla manifestazione per il 25 aprile tenutasi presso il Cimitero di Introbio.

"Questa cerimonia - ha ricordato il Sindaco Adriano Airoldi - l'abbiamo sempre tenuta anche negli anni bui del Covid, l'anno scorso e due anni fa, poichè il nostro territorio è intrinsecamente legato alla storia della Resistenza e alle tragedie della II Guerra Mondiale, che qui hanno duramente colpito". Il ricordo del passato non può naturalmente che andare alla tragica guerra del presente, quella in Ucraina, che ha visto i valsassinesi molto attivi sia dal punto di vista degli aiuti umanitari, raccolti nel mese di Marzo in Comunità Montana, sia da quello dell'accoglienza dei profughi, il problema attualmente più dramamtico.

La manifestazione era cominciata con la Messa celebrata davanti alla cappella del Cimitero dal Parroco Don Marco, proseguita poi all'esterno con l'intervento ricordato del Sindaco, di un giovanissimo rappresentante dell'Anpi, e degli Alpini che hanno ricordato i nomi dei caduti per la Resistenza.

Particolarmente significativo l'intervento dei bambini di Quarta elementare, già premiati dalla Polizia di Stato in un Concorso per le Scuole Elementari, che hanno cantato come già due settimane fa in Prefettura a Lecco l'Inno nazionale di Mameli, coordinati dalla Maestra Antonia Benedetti, e dei bambini di Quinta, coordinati dal Maestro Luca Goretti, che hanno letto alcuni brani significativi tratti dalle "Lettere di condannati a morte della Resistenza".

Leggi tutto...
Lunedì, 25 Aprile 2022 19:41

A LECCO IL 77° ANNIVERSARIO DEL 25 APRILE

Nella mattinata di oggi, a Lecco, si sono tenute le celebrazioni per il 25 aprile, che nel 2022 ricorre il 77° anniversario. Il corteo è partito, dopo la Santa Messa, dal Santuario della Vittoria, per poi svilupparsi per le vie cittadine.

La prima tappa del corteo è stata presso il Monumento ai Caduti per l’apposizione della corona per poi giungere nel cortile del Comune di si sono tenuti i discorsi istituzionali del Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e di Mattia Micheli, Vice Presidente Vicario della Provincia di Lecco

“ Un caro saluto ai cittadini lecchesi – esordisce Gattinoni - che partecipano a questa commemorazione scandita dalle celebrazioni religiose, dagli omaggi ai caduti, dal ritrovarsi nel nostro Municipio. Un ringraziamento al Coro Alpino e al Corpo Musicale Alessandro Manzoni di Lecco che ci accompagnano oggi. Il 25 aprile rappresenta una festa per tutti gli Italiani: essa ricorda la Liberazione del nostro Paese da una dittatura, quella fascista, e da un’occupazione, quella nazista. Per questo non può creare divisioni, perché appartiene a tutti noi, così come appartiene a ciascuno di noi quella Carta Costituzionale, nostra garanzia di convivenza civile, fondata sulle macerie della Seconda Guerra Mondiale. La Liberazione non avrebbe avuto luogo se non ci fosse stata la Resistenza. Come ha ricordato il presidente Mattarella lo scorso 22 aprile, “un popolo in armi si mosse per affermare il proprio diritto alla pace dopo la guerra voluta dal regime fascista”. Una lotta che è costata sacrifici, una Resistenza di uomini e donne contro l’invasione, una Resistenza a difesa della propria identità e di quella del proprio Stato”.

“Sul gonfalone della Città di Lecco – prosegue il Primo cittadino - brilla la Medaglia d’Argento al Valore Militare per la Lotta di Liberazione, conferita dall’allora Presidente della Camera dei Deputati Sandro Pertini, prima partigiano e poi Presidente della Repubblica. Tale riconoscimento ricorda che da noi la Resistenza la fece un popolo intero: dagli uomini delle brigate partigiane, sulle nostre montagne, fino alle suore dei conventi, dagli intellettuali agli sportivi, dagli imprenditori agli operai. L’ANPI ha riunito in un unico portale online oltre 2000 storie di partigiani lecchesi, così che possiamo far conoscere i nomi e le storie di chi ha contribuito alla lotta di Resistenza. Tra i tanti, desidero citare una figura, quella di Francesca Ciceri, nome di battaglia “Vera”, che all’indomani dell’8 settembre 1943 salì “per prima” ai Piani d’Erna di Lecco, dove venne costituita la banda partigiana “Carlo Pisacane”, formata da un piccolo gruppo di uomini: cominciò così la Resistenza lecchese. Ma è impossibile celebrare oggi questo 25 aprile senza che la mente vada a quanto sta accadendo nel mondo. La Senatrice a vita Liliana Segre, Cittadina Onoraria della nostra città, ha affermato: “Sarebbe difficile in un anno come questo intonare Bella ciao senza rivolgere un pensiero agli ucraini che nelle scorse settimane si sono svegliati e hanno trovato l’invasor”. La vita di milioni di cittadini devastata dalla guerra”.

“Non giochiamo quindi sull’ambiguità circa la Resistenza italiana e ucraina, - sottolinea Gattinoni - non piace un pacifismo che tentenna tra aggredito e aggressore. Lecco sa da che parte stare e la storia lo dimostra: se per il tiranno la democrazia è una degenerazione del potere, per noi democrazia è l’essenza della vita civile. Un giudizio storico sulla guerra in corso lo potremo solo affidare al tempo e a un lungo lavoro documentale, scientifico e giuridico che scandaglierà ogni piega di questa guerra d’invasione nel cuore del nostro continente. Oggi noi viviamo nella cronaca quotidiana, 61 giorni orrendi, un conflitto che non risparmia civili, uomini, donne, anziani, bambini. Oggi siamo testimoni di un incubo, osserviamo immagini che non solo fanno orrore, fanno paura, ma fanno vergogna! Ecco!

Ai ragazzi delle scuole insegniamo la Storia perché da essa possiamo trarre la capacità di leggere l’oggi. Bene: proprio in questi giorni ribadiamo che solo la conoscenza può opporsi alla disinformazione, alla propaganda strumentale, al revisionismo storico utilizzato per commettere le più cruente atrocità. L’articolo 11 della nostra Costituzione è la nostra bussola: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. A ciò si aggiunge l’impegno per favorire la pace e la giustizia tra le Nazioni cui anche il presidente Mattarella ci ha invitato: “Dal nostro 25 aprile viene un appello alla pace, non ad arrendersi di fronte alla prepotenza. A praticare il coraggio di una de-escalation della violenza, il coraggio di interrompere le ostilità, il coraggio di ritirare le forze di invasione. Il coraggio di ricostruire. Lottare contro la sopraffazione, in aperta violazione del diritto internazionale, scongiurare morti ulteriori e sofferenze ulteriori di un popolo aggredito, è una causa comune che ci interpella e ci vede impegnati”.

“ Concludendo Gattinoni chiede: Come si può tradurre oggi questo impegno?

A mio avviso secondo quattro direttrici:

1) affermando che la guerra è una follia e la pace non è un concetto astratto ma un bisogno vitale da perseguire per via diplomatica: l’abbiamo ripetuto convintamente in Consiglio Comunale e aderendo come Comune di Lecco alla Marcia Straordinaria della Pace d’inizio mese e alla marcia Perugia-Assisi che si è svolta nella giornata di ieri;

2) praticare l’accoglienza e l’integrazione delle popolazioni in fuga. E permettetemi un ringraziamento a quanti generosamente hanno donato o hanno messo a disposizione

risorse e denaro per la prima accoglienza. Un caro saluto e un sentimento di concreta vicinanza ai cittadini ucraini presenti in città, oggi impegnati nei riti della Pasqua ortodossa;

3) con la sopportazione delle conseguenze economiche, dirette e indirette, che ciascuno di noi dovrà sostenere nei prossimi mesi anche in seguito alle sanzioni internazionali. Siamo inoltre ormai consapevoli della necessità di una nuova politica energetica che potrà e dovrà contemperare esigenze di sostenibilità e benefici geopolitici;

4) con una ancor più convinta scelta europeista. L’Europa è il nostro presente! L’Europa è il nostro futuro! Se nel 1932 in piazza Duomo a Milano Mussolini veniva applaudito alla profezia aberrante “L’Europa sarà fascista o fascistizzata” (e sappiamo bene che tragedia ciò abbia comportato!), noi siamo riconoscenti alla Resistenza che, invece, ci ha condotto verso l’Europa di Ventotene.

Un comune ideale culturale, valoriale sociale e politico ci permette oggi di vivere in un’Europa dove sono state abolite le barriere tra gli Stati e dove ciascuno Stato, liberamente e consapevolmente, sta cedendo quote di sovranità a favore di un progetto comunitario: a partire dall’adozione della moneta unica fino ai programmi per la ricerca e la coesione sociale. Sotto la spinta degli eventi degli ultimi anni abbiamo potuto vivere, toccandola con mano, un’accelerazione straordinaria attorno a macro scelte europee: da quelle per la protezione della salute pubblica e la diffusione dei vaccini, ai piani di ripartenza (Next Generation EU) coperti da obbligazioni comunitarie (impensabili fino a 2 anni fa) e ora la sfida di parlare con una voce sola nella diplomazia internazionale, chiedendo la pace. In conclusione, se la storia della Resistenza e della Liberazione ci ha insegnato qualcosa, se la manifestazione di oggi ha un senso e se non abbiamo fatto 77 anni di retorica, allora ci sentiamo tutti più impegnati per una società libera e democratica. Siamo consapevoli da che parte stare e sappiamo bene su che basi vogliamo costruire il nostro futuro come italiani e come europei a partire dalla nostra comunità locale, accogliente e solidale. Questo è il grande valore che ci hanno consegnato i protagonisti della Resistenza che oggi ricordiamo. Viva Lecco! Viva l’Italia e l’Europa! Viva il 25 Aprile!”

“Il 25 aprile 1945 – spiega Micheli - ha rappresentato per il nostro Paese la fine della tragica esperienza della Seconda Guerra mondiale, dopo anni di sofferenze. Le conquiste civili e politiche, lo sviluppo economico e sociale nel Dopoguerra discendono direttamente da quel punto di svolta, ottenuto grazie a quel ritrovato senso di comunità che è figlio del sacrificio di molti che si sono battuti per la Libertà. La riscoperta dei valori profondi che hanno caratterizzato la nascita della nostra democrazia ci permette di ricordare oggi più che mai, soprattutto alla luce della recente cronaca internazionale e della tragedia che sta avvenendo in Ucraina, quanto sia preziosa e non scontata la nostra democrazia, quanto sia fondamentale quella Libertà ottenuta con sacrificio nel 1945 e che per decenni è stata assicurata al nostro Paese dall’adesione al Patto Atlantico. Libertà, uguaglianza e solidarietà, non sono sicuramente applicati uniformemente nell’Occidente, ma sono quei valori sui quali l’Europa unita ha trovato una visione comune e ha deciso di unirsi in un’istituzione l’Unione Europea che, nonostante le proprie imperfezioni, è un modello al quale in tanti, come abbiam visto recentemente, aspirano ad aderire.

Come amministratori pubblici abbiamo il dovere di vigilare sempre affinché quotidianamente vi sia una riconferma dei valori fondanti della democrazia per garantire così l’effettiva partecipazione di tutti all’organizzazione politica, economica e sociale del nostro Paese. Solo attraverso questo difficile lavoro di ogni giorno possiamo ridare speranza ai giovani affinché il futuro non sia così denso di nubi, come purtroppo appare in queste settimane a causa della situazione internazionale. La memoria degli eventi di tanti anni fa ci consegna storie di individui che diedero una risposta alta e nobile alla sfida dei tempi, donne e uomini che seppero interpretare valori profondi che sono stati scolpiti nelle nostre istituzioni. A tutti loro va la nostra riconoscenza e il nostro pensiero perché grazie al loro nobile sacrificio oggi, come allora, siamo dalla parte della Libertà”.

Leggi tutto...
Lunedì, 25 Aprile 2022 15:57

LA VALSASSINA RESTA IN PRIMA CATEGORIA: "RITORNO" STRAORDINARIO DEL CORTENOVA CHE FA FESTA CON SAN MAURO

in Sport

Un'impresa. Così si potrebbe benissimo definire, alla luce della classifica delle prime tredici giornata (in pratica il girone di andata), il percorso del Cortenova che proprio ieri si è assicurato matematicamente la permanenza in prima Categoria.

Non che ci fossero molti dubbi, visti i risultati che la squadra allenata da Antonio Selva ha inanellato nel 2022, ma, si sa, un pizzico di scaramanzia fa sempre bene e così la festa per il traguardo raggiunto alla fine si è fusa con quella patronale di San Mauro e forse non è stato un caso.

Premesso che l'andata è stata caratterizzata da infortuni, assenze importanti e, qualche volta, sconfitte giunte a seguito di banali errori e alla poca fortuna, cerchiamo di capire attraverso i  numeri come i gialloblu si sono conquistati quello che sicuramente è da definirsi un successo senza se e senza ma.

Dopo tredici giornate la squadra era penultima con 11 punti frutto di 3 vittore, 2 pareggi e 8 sconfitte con 27 gol fatti contro 30 subiti (e qui, comunque, la capacità realizzativa si poteva già intravvedere).

Al termine della gara di ieri contro i brianzoli dell'Oratorio 2B, Selva e i suoi hanno raggiunto 33 punti, collezionando 10 vittorie, 3 pareggi e 10 sconfitte, mettendo a segno 53 gol e subendone 44.

In una classifica avulsa che tenga conto solo del "ritorno", troveremmo in testa Calolzio e Galbiate con 25 punti e secondo il Cortenova con 22.

Per quanto riguarda le reti realizzate i gialloblu con 53 gol hanno davanti solo la corazzata Calolzio (61) e il Costamasnaga (60). E, a questo proposito, vale la pena sottolineare il ritorno in grande stile del bomber Jonny Rui Macaz e dei suoi 17 centri (142 in totale con la maglia cortenovese!).

Numeri, questi, che non possono non alimentare qualche rimpianto visto che un girone d'andata più felice avrebbe forse potuto portare ai playoff. Visto però com'era iniziato il campionato, nel CSC Cortenova la soddisfazione è comunque grande, supportata anche dai buoni risultati delle giovanili.

Ora non rimane che inaugurare ufficialmente il campo sintetico (compresi i lavori effettuati all'interno della struttura di Campiano): l'appuntamento è per il 28 maggio, quando a Cortenova si disputeranno le finali del campionato di calcio C.S.I., evento che farà da "contorno" ad un taglio del nastro molto atteso.

Dopo la vittoria nel Campionato Italiano di corsa campestre degli atleti, i calciatori hanno fatto la loro parte contribuendo a rendere straordinario questo 2022 e a garantire alla Valsassina una categoria di tutto rispetto.

Qui sotto, per i più curiosi, riportiamo le due classifiche ricavate da Tuttocampo: quella dopo 13 giornate e l'ultima. 

classifica 13Classifica ultima

 

Leggi tutto...
Lunedì, 25 Aprile 2022 07:39

CALCIO LECCO SCONFITTO A SESTO, CONCLUDE LA STAGIONE SESTO. ORA I PLAY OFF

in Sport

Pro Sesto - Calcio Lecco: 1 - 0

Pro Sesto (3-5-1-1): Bagheria; Maldini, Pecorini (dal 39′ p.t. Marzupio), Toninelli; Mazzarani, Gattoni, Brentan (dal 1′ s.t. Capelli), Cerretelli, Lucarelli (dal 1′ s.t. Marilungo); Scapuzzi (dal 47′ s.t. Gualdi); Dessena (Fasolini, Grandi, Adamoli, Giubilato, Ghezzi). All. Di Gioia

Lecco (3-5-2): Libertazzi; Celjak, Marzorati, Battistini; Giudici (dal 32′ p.t. Vasic; dal 31′ s.t. Purro), Masini, Lora, Lakti (dal 12′ s.t. Morosini), Capoferri (dal 1′ s.t. Petrovic); Tordini (dal 12′ s.t. Ganz), Nepi (Pissardo, Ciancio, Merli Sala, Kraja, Sparandeo, Sberna, Italeng). All. De Paola.

Marcatori: Pecorini (PS) al 18′ p.t.

Arbitro: Michele Giordano di Novara. Assistenti Fine di Battipaglia, Festa di Avellino. 4° uomo: Matina di Palermo.

Note. Ammoniti: Brentan, Lucarelli, Masini. Angoli 2-5.

 

Si chiude nei peggiori dei modi la stagione regolare del Lecco, con una sconfitta con la Pro Sesto che relega al sesto posto la formazione di Mister De Paola. Per conquistarsi il 5° posto in classifica i blucelesti avrebbero dovuto vincere, mentre, complice anche una prestazione incolore, non solo escono sconfitti, ma perdono la quinta posizione che per molte settimane erano state ad appannaggio di Lecco.

L’inizio di gara è di marca Bluceleste con Tordini che, rientrando dopo una lunga assenza, al 3’ calcia da fuori area, ma il tiro è alto, poi al 5’ con un colpo di testa anch’esso fuori di poco. Il Lecco insiste con Nepi con Nepi che calcia di prima intenzione, alto.

Alla prima occasione, se così si può chiamare i padroni di casa marcano l’1 a 0. Alngolo dalla sinistra, mischia in area e la palla, deviata da Scapuzzi, arriva al liberissimo, nessuno lo marca e Libertazzi non esce a contrastare il liberissimi Pecorini che di testa butta facilmente la palla in rete.

Al 23° pericolo per il Lecco con Giudici che perde malamente palla sulla tre quarti Papera di Giudici, Lucarelli fa sua la palla e serve Brentan che a botta sicura, fuori di centimetri. Al 29′ tegola per il Lecco con l’infortunio a Giudici, dentro Vasic. Al 39′ Tordini batte una bella punizione deviata però dalla barriera, la sfera arriva a Lora che calcia di interno destro costringendo Bagheria compie un ottimo intervento. Al 43° il Lecco reclama un rigore per fallo su Celjak, ma per il direttore di gara non non c’è fallo.

De Paola cerca di mischiare le carte ed inserisce Petrovic per Capoferri. Al 64’ Lecco pericoloso, con Battistini cerca il gol spettacolare girando la palla a rete con il tacco, palla alta di poco. De Paola mette in campo una formazione totalmente d’attacco inserendo Ganz, che al 70° prova la conclusione a rete, anche lui con l’interno destro, la palla sfiora il palo. All’84° altro episodio dubbio in area del Seregno quando Morosini accentrandosi dalla sinistra viene steso, ma anche in questo caso l’arbitro fa proseguire.

Complessivamente il Lecco ha giocato un’ottima seconda parte di stagione, corrispondente con l’arrivo di Mister De Paola. Con una serie di prestazioni attente ha risalito una classifica che alla fine della prima parte di stagione si era fatta preoccupante. Dopo la vittoria contro il Renate il Lecco ha anche illuso i suoi tifosi su un possibile 4° posto. Infine dopo l’ottimo pareggio ottenuto in casa della capolista i Blucelesti si sono spenti arrivando a perdere il 5° posto che sembrava cosa certa, concludendo così al 6° posto.

Ora spazio ai play off nella speranza che i ragazzi di De Paola riacquistino la fiducia ed il carattere mostrato fino alla fine di marco.

Leggi tutto...
Lunedì, 25 Aprile 2022 07:05

I CATTOLICI NELLA RESISTENZA

in Video

Si ricorda uno dei molti contributi dei cattolici alla Resistenza: quello di don Enrico Assi - figura di spicco del clero ambrosiano, Prevosto a Lecco e poi diventato vescovo di Cremona ,  che a Vimercate ha guidato l'opposizione al nazifascismo salvando ebrei e perseguitati politici, collaborando con i partigiani, diffondendo il giornale clandestino "Il ribelle". E che alla fine della guerra, secondo la medesima logica del Vangelo, ha cercato di impedire vendette ed esecuzioni nei confronti dei fascisti.

Leggi tutto...
Lunedì, 25 Aprile 2022 06:53

L'OPZIONE NUCLEARE

Alcuni giornali ieri sono rimasti scandalizzati dalla superficialità e dalla tranquillità con cui tre commentatori di TV Rossija 24 hanno parlato della possibilità che il missile balistico "Sarmat" osservato da Putin giovedi scorso, potesse abbattersi su New York e distruggerla completamente. "New York è una bella città, certamente, pensa se questo missile le esplodesse sopra radendola al suolo in cinque minuti" hanno commentato sogghignando !

Ai tre deficienti (gli anchor man deficienti non ci sono solo in Italia) qualcuno avrebbe potuto ricordare che, dall'altra parte dell'Atlantico, allo stesso modo schiacciando qualche bottone un missile simile potrebbe schiantarsi su Mosca, San Pietroburgo, Vladivostok o altre città russe. "Mosca è una bella città, certamente, pensa se questo missile le esplodesse sopra radendola al suolo in cinque minuti", avrebbe potuto rispondere ai tre dementi !

E' dall'Agosto del 1945, quando le prime bombe atomiche furono praticamente "testate" sulle città di Hiroshima e Nagasaki, con l'obiettivo però di convincere i Giapponesi a concludere una guerra che altrimenti sarebbe stata ancora lunga e sanguinosa, che l'Umanità è entrata in una nuova fase: non più l'Era Contemporanea ma l'Era Nucleare.

L'"Equilibrio del Terrore", alla base della cosiddetta "Guerra Fredda" ( dal 1948 agli anni Ottanta) si basa proprio su questo concetto: la ritorsione nucleare in caso di attacco atomico (tu distruggi New York e io distruggo Mosca).

Un equilibrio e una opzione spaventosa: la possibile distruzione di gran parte del genere umano e persino delle sue tracce storiche : monumenti, palazzi, insomma la sua civiltà .

E' per questo che la Guerra in Ucraina , a differenza di altre numerose guerre da anni in corso sul nostro martoriato Pianeta (Yemen, Arabia, Libia, Congo ecc.) ci fa così paura : qui è coinvolta direttamente una Superpotenza nucleare, e l'altra Superpotenza foraggia sempre di più con le armi i suoi oppositori , situazione potenzialmente molto pericolosa. Anche nel 1915 e nel 1940 gli USA alimentavano di armi il Regno Unito per resistere ai Tedeschi, ma poi l'America è stata coinvolta direttamente in entrambe le Guerre !

Lo aveva già scritto Italo Svevo nel 1919, in una predizione apocalittica dovuta alla sperimentazione delle armi utilizzate nella I Guerra Mondiale, nelle ultime pagine de "La Coscienza di Zeno" (speriamo non premonitiva) :“Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri un po’ più ammalato, ruberà tale esplosivo e s’arrampicherà al centro della Terra per porlo nel punto ove il suo effetto potrà essere il massimo. Ci sarà un’esplosione enorme che nessuno udrà e la Terra, ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie”

Insomma, c'è poco da scherzare: prima si conclude la Guerra in Ucraina e meglio è, per tutti , senza naturalmente cedere ai ricatti di un altro demente che pensa che invadere un paese pacifico sia un'opzione accettabile nella società umana del XXI secolo (lo aveva già detto Gino Strada e aveva assolutamente ragione !).

L'opzione nucleare però non è una opzione accettabile: chi la prevedesse diventerebbe immediatamente un "criminale contro l'Umanità", ma nessuno può realmente prevedere a quali ritorsioni si potrebbe esporre e fino a dove potrebbe arrivare.

Ecco perchè, alla fine dei conti, le armi nucleari non servono a nulla (sono troppo potenti) o almeno così speriamo, per noi e per i nostri figli .
Ricordiamocelo, in questo nuovo 25 Aprile in cui festeggiamo la fine dell'ultima guerra più distruttiva che abbiamo conosciuto !

Leggi tutto...
Domenica, 24 Aprile 2022 07:57

La Sezione ANPI “Pino Galbani” celebra la sua prima Festa della Liberazione

Lo scorso 7 aprile si è ufficialmente costituita, presso la Camera del Lavoro di Lecco, la Sezione dell’ANPI Provinciale intitolata a Pino Galbani. Quella che celebreremo tra qualche giorno sarà quindi la nostra “prima” Festa della Liberazione, che dopo due anni di restrizioni torna finalmente ai suoi riti tradizionali. Il 25 aprile una delegazione della Sezione parteciperà sia alla cerimonia civile che si svolgerà in mattinata a Lecco, sia al corteo pomeridiano di Milano, principale appuntamento a livello nazionale.

Festeggiare la Liberazione significa ricordare il coraggio, la lotta e il sacrificio di tante donne e tanti uomini che, in forme e modi diversi, si batterono contro la dittatura e l'occupazione per garantire un futuro di democrazia al nostro Paese. Come Sezione ANPI all’interno di una Camera del Lavoro non smetteremo mai di ringraziare le lavoratrici e i lavoratori che rischiarono la propria vita mettendo in atto scioperi e sabotaggi, indebolendo il regime nazi-fascista e agevolando in tal modo la riscossa partigiana. Un nome su tutti, Giuseppe “Pino” Galbani, grande amico e compagno della CGIL Lecco, che venne arrestato a seguito degli scioperi del 7 marzo 1944 e successivamente deportato nel lager di Mauthausen.

Resistenza, oggi, vuol dire rimanere fedeli ai valori che hanno sostenuto l’azione dei partigiani, gli stessi principi fondativi della Repubblica e della Costituzione, difendendoli con fermezza anche nei momenti in cui vengono messi in discussione. Pensando all’attualità, non possiamo non ribadire come l’antifascismo sia strettamente legato al pacifismo, e quindi al rifiuto deciso di corse agli armamenti e interventi militari, a cui devono essere preferiti la diplomazia e il dialogo tra le parti.

Buon 25 aprile a tutte e tutti!

 

Sezione ANPI “Pino Galbani” – Camera del Lavoro di Lecco

Leggi tutto...
Pagina 439 di 723