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Venerdì, 04 Febbraio 2022 13:48

ANCHE A LECCO COVID E DAD SEGNANO IL PASSO

La “campagna d’Italia” di Omicron arranca. I dati degli ultimi giorni sono confortanti e indicano su quasi tutto il trerritorio nazionale (il Lecchese non fa eccezione) un evidente arretramento dei parametri pandemici. Da alcuni giorni a Lecco e nella provincia ricoveri in terapia intensiva e le ospedalizzazioni legate dall’infezione sitnomatica da coronavirus sono in costante diminuzione anche se negli ultimi due giorni l’indice di positività, prodotto dal rapporto fra tamponi effettuati e casi positivi, è passato dall’8,9 di lunedì 31 gennaio al 10,2 di giovedì 3 febbraio. Ma è possibile che si tratti di oscillazioni fisiologiche. Per ottenere tracciati statistici significativi sarà infatti necessario attendere i rilevamenti dei prossimi giorni.

Ma tutto lascia credere che l’arrembaggio del coronavirus stia perdendo forza. Procedono in questa direzione anche le statistiche riguardanti l’impatto della pandemia sul mondo della scuola. Dal report settimanale diffuso dall’ATS Brianza, come spiega con chiarezza il grafico a colonne colorate, si è verificata una riduzione complessiva del numero di classi sottoposte a quarantena sia in provincia di Monza Brianza che di Lecco.

Come risulta evidente dal grafico, nei sette giorni fra il 17 e il 23 gennaio, le classi in quarantena e che dunque praticano attività didattica a distanza, in provincia di Lecco sono pressoché dimezzate rispetto alla settimana compresa fra il 24 e il 30 gennaio. Il grafico costituisce il frutto del monitoraggio del Dipartimento di Prevenzione dell’AST Brianza, e rappresenta il numero di classi per le quali è stato emesso  provvedimento di quarantena nel periodo considerato.

Un po’ di respiro, dunque, per alunni e insegnanti costretti fino ad ora a destreggiarsi in qualche modo fra positività al virus, classi in dad e didattica zoppicante. E i previsti interventi di alleggerimento delle restrizioni contribuiranno certamente a ridurre lo stato di marasma nel quale l’azione sinergicamente negativa di coronavirus e provvedimenti ministeriali, a volte discutibili e spesso incomprensibili, hanno gettato le nostre scuole.

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Venerdì, 04 Febbraio 2022 09:51

Clima: natura in tilt con le temperature primaverili

Ieri 18 gradi nelle campagne, mentre la natura si risveglia e si registrano fioriture anzitempo.

“Un colpo di coda dell’inverno, peraltro atteso, potrebbe portare effetti gravi sulle coltivazioni”

COMO-LECCO – Natura in tilt con le temperature che ieri hanno superato i 18 gradi in alcune zone delle province di Como e Lecco come a primavera, mentre in tutta Italia si registrano fioriture di prati e alberi fuori stagione. Questo l’effetto dell’arrivo dell'anticiclone che stazionerà in Italia per almeno 10 giorni, così come conferma il monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’anticipo di primavera con la colonnina di mercurio che ha raggiunto dai 18 gradi del Comasco e di Milano ai 13 di Roma, dai 16 di Torino ai 15 di Bologna mentre al sud si arriva ai 14 gradi di Palermo e Bari. Una anomalia che segue un 2021 bollente che si è classificato al decimo posto dei più caldo dal 1800 facendo segnare una temperatura superiore di ben 0,71 gradi rispetto alla media storica, secondo l’analisi Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr nell’anno solare.

“Rischiano di andare in tilt le coltivazioni che si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa con produzioni a rischio con il ritorno del maltempo previsto a San Valentino” commenta Fortunato Trezzi, presidente della Coldiretti interprovinciale.

Da nord a sud sono già fiorite le mimose con due mesi di anticipo ma anche i mandorli e le primule nei prati più esposti al sole. L’andamento climatico ha infatti l’effetto di ingannare le coltivazioni favorendo un “risveglio” anticipato che le rende poi particolarmente vulnerabili all’eventuale prossimo arrivo del gelo con danni incalcolabili, a partire dagli alberi da frutto. Il brusco abbassamento della colonnina di mercurio al sotto dello zero provocherà inevitabilmente una moria di gemme con i raccolti compromessi.

A preoccupare è anche la prolungata mancanza di precipitazioni che in certe aree del nord dura da quasi 2 mesi con siccità nelle campagne e nei boschi dove si moltiplicano gli incendi. Il fiume Po è in secca come d’estate ma anomalie si vedono anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 18% di quello di Como al 22% del Maggiore. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia che il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è sceso a -3 metri, più basso che a Ferragosto. A preoccupare è anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell`arco alpino ed appenninico ed il cui valore, soprattutto nella parte lombarda e piemontese, registra un -58%.

Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense, siccità e alluvioni ed il rapido passaggio dal freddo al caldo che ha fatto perdere – conclude la Coldiretti – oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

 

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Venerdì, 04 Febbraio 2022 09:49

IL CERVO LIBERATO

Mercoledì 2 febbraio, la Polizia provinciale è intervenuta in località Narro di Casargo a seguito di una segnalazione di un cervo maschio impigliato con il palco in una rete di nylon per orti.

L’intervento, cominciato in mattinata e protratto fino al tardo pomeriggio, si è svolto unitamente a due veterinari dell’Ats: l’animale è stato sedato, liberato dalla rete e successivamente custodito da personale della Polizia provinciale sino al suo completo risveglio, dopodiché è stato liberato.

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Venerdì, 04 Febbraio 2022 08:18

OGGI A BELLANO SI RICORDA L'AGENTE PISCHEDDA

Bellano: cerimonia di commemorazione dell’Assistente della Polizia di Stato Francesco PISCHEDDA, medaglia d’oro al valor civile
In occasione del 5° anniversario della scomparsa dell’Assistente della Polizia di Stato PISCHEDDA Francesco, medaglia d’Oro al Valor Civile, in servizio presso la Sottosezione Polizia Stradale di Bellano (LC), tragicamente deceduto nell’espletamento del proprio dovere il 03.02.2017, avrà luogo venerdì 04 febbraio p.v. alle ore 10:15 una Cerimonia di commemorazione con deposizione di una corona di alloro alla presenza di S.E. il Prefetto Castrese DE ROSA, del Signor Questore della provincia di Lecco Alfredo D’AGOSTINO, del Dirigente il Compartimento Polizia Stradale per la “Lombardia” Maria Dolores RUCCI, e del Cappellano della Polizia di Stato Don Andrea LOTTERIO.

A seguire alle ore 11:00, sarà celebrata una messa di suffragio presso l’Abbazia Cistercense di Santa Maria di Piona.
L’allora Agente Scelto PISCHEDDA, all’epoca in servizio presso la Sottosezione della Polizia Stradale di Bellano, morì nella notte tra il 2 ed il 3 febbraio 2017, dopo essere precipitato da un cavalcavia della superstrada SS36 a Colico (LC) nel tentativo di arrestare un soggetto che viaggiava, con altri due connazionali, a bordo di un furgone rubato.

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Venerdì, 04 Febbraio 2022 08:08

IL CACCIATORE DI NUBI, DI CHRISTIAN ANTONINI

in Cultura

Ho finito di leggere l'ultimo romanzo di Christian Antonini. Ho scritto delle impressioni sincere, quelle che ti vengono al momento, senza voler fare una vera e propria recensione.
Leggere i libri di Christian Antonini è come essere avvolti da un caldo abbraccio.
Inoltre, non avrei potuto non tuffarmi nell'oceano insieme ai protagonisti, sapendo che Davide Morosinotto ha "messo" tra le onde il mio Corto Maltese...☺️
Grazie.
Tristan ha dodici anni, frequenta un'esclusiva scuola di Singapore ed è il principe di un piccolo regno in mezzo all'Oceano Indiano, le isole del Cocco.Quando scoppia la prima guerra mondiale il ragazzo si ritrova a bordo dell'Emden, l'incrociatore tedesco del corsaro e gentiluomo Von Müller, nemico del suo regno.
Il comandante decide che per Tristan è il momento di impegnarsi come mozzo e vedetta, proprio lui che era stato allevato tra vizi e lussi per diventare un regnante. Così, nel bel mezzo di tempeste e battaglie navali, Tristan scopre che tutto è possibile, anche rispettare i propri nemici, e che la vita da principe viziato non fa per lui.
Lui è nato per guardare le nubi da lontano, e per vivere mille avventure.
(Da PIEMME)
Il viaggio di Tristan è un percorso circolare: parte dalla sua isola e ritorna ad essa. In mezzo ci sono il mare, la vita, la paura, il coraggio.
La storia scorre su due piani paralleli: il racconto del viaggio sulla nave Emden, al presente, e le pagine del diario, al passato. Ma ogni volta che Tristan fa nuove esperienze, ne troviamo eco nel ricordo dei due anni precedenti.
Una forte nostalgia pervade tutto il racconto o, almeno, questo ho provato io nel leggere la storia di questo “piccolo principe” perché ho ripensato a mia madre e al legame che avevo con lei. Certo, io non avevo con lei un rapporto tormentato come quello che Tristan ha con il re delle Isole del Cocco, anzi, ma ho provato spesso un senso di tenerezza nei confronti di questo ragazzo che, se non avesse provato a comprendere suo padre, lo avrebbe rimpianto per tutta la vita.

Tutto il percorso di crescita e di formazione che Tristan intraprende, suo malgrado, è un tentativo di riconciliarsi con la figura paterna.
Le esperienze vissute sulla nave di Von Müller lo porteranno a capire l'importanza di vivere in comunità, ed assumersi delle responsabilità, come per suo padre, che è appunto un re.
Tristan cambia atteggiamento verso la vita e le persone ma lo fa ritornando alle radici, al padre, a quei valori che il genitore ha sempre cercato di infondergli e verso i quali, fino ad allora, il ragazzo aveva mostrato poco interesse, anzi fastidio.
Ci sono due elementi stilistici di Christian Antonini che ricorrono sempre nei suoi romanzi e che lo contraddistinguono: la Storia e il rapporto genitori-figli, adulti - adolescenti.

Da una parte, la descrizione minuziosa e particolareggiata della nave Emden, l'immagine di "lontane isole del vento", la ricostruzione di eventi storici e dei personaggi che ne sono stati i protagonisti, sempre attento alla obiettività storica delle fonti.
Dall'altra, il tono poetico nel tratteggiare i rapporti tra padri e figli con delicatezza e partecipazione.
Bellissima il biglietto che il padre scrive al figlio, e che Tristan leggerà soltanto dopo aver riscoperto il suo legame con il genitore.
"Il mio pensiero ti accompagna, ora che ti imbarchi per la tua prima grande avventura. E anche se ormai spesso mi prende la febbre, è invece la febbre del mare che vorrei mi portasse via e che spero possa raggiungerti e contagiarti, perché non c'è nulla come la passione per dare sapore alla nostra esistenza.
Non lasciarti fermare, concediti il tempo di guardare in faccia i giorni che avrai. Vai a coglierli dai rami della tua vita, non aspettare che ti cadano in grembo. Prova. Sbaglia. Vivi. Per sempre, tuo padre.”

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Venerdì, 04 Febbraio 2022 08:02

LA RIVISTA DEL SOCCORSO ALPINO

in Cultura
Ecco il nuovo numero della rivista istituzionale del nostro Corpo, disponibile gratuitamente in formato digitale. Questo numero è dedicato alla capacità del Soccorso Alpino e Speleologico di operare nei contesti invernali più estremi, dove è necessaria un'alta professionalità e un'intensa formazione. Leggi qui l'ultimo numero: bit.ly/3HsWl7A
 
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Giovedì, 03 Febbraio 2022 11:30

MIGLIORARE IL VALORE AGGIUNTO

Fa purtroppo riflettere il caso ormai noto della Gimap di Premana, a cui sono state inizialmente bloccate dalla Dogana 126.000 paia di forbici provenienti dalla Cina. Non vogliamo mettere in dubbio quanto affermato dai responsabili Gimap, ma alcune considerazioni sono inevitabili.

Più di una ventina di anni fa, era circa la metà degli anni '90, quando ancora in Italia non eravamo in molti a occuparci di Internet, avvisavo il Consorzio Premanese che in Pakistan producevano grandi quantità di forbici che costavano un decimo di quelle che arrivavano dalla Val Varrone. Di più bassa qualità ? Di inferiore lega metallica ? Sicuramente: ma a me consumatore interessa una cosa sola, e cioè che le forbici taglino !

Il vero problema della produzione industriale italiana di oggi si può definire con solo due parole: "Valore Aggiunto" (da cui anche il nome dell'imposta IVA). La Confindustria giustamente da molti anni ha fatto centinaia di convegni su questo argomento.

A partire dagli anni Sessanta, l'epoca del felice "boom" economico italiano, moltissime imprese sono state fondate da un papà che metteva al torchio, al telaio o al laminatoio la propria famiglia, zii e cugini compresi, per iniziare l'attività imprenditoriale.
Erano attività, per il 90% , a "basso valore aggiunto": magliettine e t-shirt, scarpe , indumenti, minuterie metalliche e altri oggetti per il pubblico.

Bastava poco, all'epoca , e si sono creati interi distretti industriali (come ad esempio quello tessile di Prato).
Poi è arrivato il XXI secolo, e con esso la più ampia apertura dei mercati e la temibile concorrenza sia dall'Est Europa che cinese, soprattutto per il baso costo della manodopera , a cui purtroppo molti imprenditori italiani non hanno saputo resistere, trasportando all'estero la propria attività.

Se all'inizio però il termine "cinesata" aveva un valore dispregiativo, indicando un oggetto di scarso valore aggiunto (cosa che però non ha impedito ai Cinesi di distruggerci la produzione autoctona soprattutto nel tessile, di cui sopra) oggi le cose non stanno più così.

Anche se i livelli dei salari degli operai cinesi ancora sono più bassi di quelli italiani, a partire da una quindicina d'anni la produzione cinese ha fatto dei passi da gigante (come bene illustra nei suoi libri Federico Rampini, esperto conoscitore dell'Estremo Oriente).

Lo vediamo per esempio anche nel campo delle moto: se prima i Cinesi si limitavano a copiare dagli Occidentali o dai Giapponesi, adesso sono in grado di produrre veicoli di ottima qualità (penso a CF Moto e a Voge, ad esempio).

Ma sicuramente anche in molti altri campi. Quale la risposta quindi da dare a queste nuove "sfide" ? O arrendersi (ma non è una ipotesi plausibile) o migliorare la propria "qualità". Aumentare il tasso di "Valore Aggiunto" cioè: migliorare il prodotto (funziona nel campo della moda) aumentare il livello di qualità (un esempio encomiabile la Gilardoni di Mandello) passare cioè dal "Basso" all'"Alto Valore Aggiunto". E' difficile, è molto difficile, anche perchè ci vogliono investimenti e potenziare la strada della Ricerca, e quindi reinvestire quasi tutto l'utile operativo, altrimenti non se ne esce.

E' l'unica strada ( e lo dice la Confindustria, non il sottoscritto) se non vogliamo trasformarci da paese di produttori a paese di meri consumatori, e quindi impoverirci tutti. Le strade facili, purtroppo, non ci sono più !

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Giovedì, 03 Febbraio 2022 07:23

DERVIO E ANPI, CHIARIMENTO SULLE POSIZIONI

Il Comune di Dervio e l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia - Segreteria Provinciale di Lecco e
Sezione Alto Lario, a seguito della diffusione dei rispettivi comunicati stampa, emessi in occasione della
pubblicazione su Facebook, da parte del Comune di Dervio, di un post volto a ricordare IL GIORNO
DELLA MEMORIA, si sono ritrovati il giorno 2 febbraio 2022 per un confronto volto ad un chiarimento
sulle reciproche posizioni.

Ad esito dell’incontro, improntato al rispetto dei reciproci ruoli e, in particolare, di quello del Comune
quale rappresentante della popolazione che vive sul suo territorio, si è ribadita:
la peculiare unicità del Giorno della memoria che, come ribadito nel video trasmesso dal Comune di
Dervio, fa riferimento alla deportazione di un intero popolo, organizzata in modo scientifico ed
industriale per raggiungere il fine esplicito della scomparsa di quel popolo, fatto che non ha visto nella
Storia nulla di paragonabile, la volontà del Comune di Dervio, con la scelta della pubblicazione del video sul proprio sito istituzionale,
di approfondire tale riflessione sulla Shoah, anziché limitarsi a modalità formalmente celebrative.

Anpi sottolinea di aver compreso le ragioni e la buona fede del Comune nel pubblicare il video senza
alcuna strumentalizzazione, altresì il Sindaco ringrazia Anpi per aver compreso le ragioni della scelta
di utilizzare un video dello storico Alessandro Barbero al fine di fare cultura e si rammarica per
l'accaduto, nella convinzione che questo episodio possa essere foriero di proficua collaborazione.
Si è ribadita altresì la reciproca volontà di:

collaborare per approfondire in ogni sede (istituzionale, celebrativa, formativa) i valori della Costituzione
Italiana, nata dalla resistenza al nazifascismo;
avviare tale collaborazione nella prospettiva di una comune celebrazione del prossimo 25 aprile,
verificando la possibilità di una comune celebrazione della prossima Giornata del Ricordo, che sia
improntata alla complessiva memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle
vicende del confine orientale.

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Giovedì, 03 Febbraio 2022 07:14

Un documentario del MEAB sulle patate di Annone

in Cultura

Arrivata in Europa nel corso del ‘500 dal Sudamerica, la patata divenne importante per l'alimentazione delle classi popolari brianzole solo con l’800. L'origine del legame tra questa coltura e il paese di Annone è ancora da scoprire. Sappiamo tuttavia che almeno dal XX secolo le patate prodotte in questa località della Brianza hanno avuto una discreta notorietà, almeno dell'alto Milanese. Ciò è dipeso dalla presenza di terreni favorevoli, ma anche dal ruolo di questo prodotto nei contratti agricoli e nell'organizzazione locale del lavoro nei campi.

Questo documentario, oltre a parlare degli aspetti tecnici della coltivazione, mostra che, per le vecchie famiglie di Annone, le patate hanno avuto un grande valore economico ma anche un notevole significato sociale, giungendo a rappresentare un elemento di identificazione degli annonesi rispetto agli abitanti dei paesi della Brianza lecchese.

MUSEO ETNOGRAFICO ALTA BRIANZA (MEAB)

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