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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Venerdì, 28 Gennaio 2022 07:17

CAMBIA IL NUMERO DELL'ASST LECCO-BRIANZA

Dal primo febbraio, il numero unico aziendale 848.884422 sarà gradualmente dismesso. Per poter parlare con gli ospedali dell’Azienda, è stato attivato il numero 0341/253000.

Per un certo periodo di tempo, comunque, chi continuerà a comporre l’848.884422 sarà automaticamente indirizzato al nuovo centralino.

Il sistema non cambia: ad ogni chiamata il risponditore automatico invita a digitare un numero della tastiera telefonica orientando l’utente ai servizi richiesti.

Allo 0341/253000 si potranno chiedere informazioni sull’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale, sui suoi ospedali e sui suoi presidi territoriali, ma anche disdire prenotazioni di visite specialistiche ed esami strumentali a cui si intende rinunciare.

Vale la pena ricordare, in proposito, che se non lo si fa entro 48 ore l’utente sarà obbligato a saldare il ticket della prestazione non disdetta.

Telefonando al nuovo numero aziendale sarà possibile prenotare anche visite in libera professione.

Da lunedì a venerdì, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 13.00 alle 15.00 si potranno prenotare visite e esami diagnostici ospedalieri: esclusivamente, però, di tipo radiologico e in ambito materno-infantile, oncologico e cardiovascolare.

Per tutte le altre, il centralino dell’Azienda inviterà l’utente a servirsi del Call Center Regionale che risponde al numero verde gratuito 800.638.638 da rete fissa o allo 02.99.95.99 da rete mobile (attivo tutti i giorni feriali dalle 8.00 alle 20.00).

Ricordiamo, inoltre, che è possibile prenotare e disdire visite, esami e prestazioni specialistiche su tutto il territorio, recandosi nelle farmacie aderenti al servizio; collegandosi da pc al sistema “Prenota on line” dal portale di Regione Lombardia; con lo smartphone, scaricando l’applicazione App Salutile “Prenotazioni” dal portale di Regione Lombardia; e recandosi presso qualunque sportello Cup aziendale dell’ASST di Lecco.

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Venerdì, 28 Gennaio 2022 07:12

A don Marco Bassani e alla Comunità lecchese

Caro don Marco,
benvenuto nella comunità lecchese.
Questa città ti ha accompagnato nel tempo degli studi, poi c’è stato il tuo servizio missionario in Brasile, ora diventi un suo abitante, residente a Laorca con un incarico pastorale per la città/territorio.

E’ su questa seconda indicazione che vogliamo esprimere a te e al territorio la nostra gioia e dirti la nostra vicinanza. L’incarico pastorale che ti è stato affidato è quello di coinvolgere il territorio nell’accompagnamento del mondo dei migranti.
È decisamente centrato il fatto di riconoscere il bisogno di una figura che metta sulle sue spalle questo compito. Avevamo l’impressione di un riserbo o di una paura nella quale, ci sembra, viva questa città sia in ordine socio-politico che religioso: dichiarare che è vitale e prendere parola sull’accoglienza dignitosa di donne e uomini di altri Paesi, capire che è un’occasione storica ed unica per rigenerare energie umane (la nostra città/territorio è sempre più sottoposta all’usura del tempo: invecchiamento e meno nascite). Allo stesso tempo prendere coscienza della trasformazione alla quale siamo sottoposti.

Non siamo nuovi a questo fenomeno. Siamo già alle seconde/terze generazioni ma ci sembra di essere ancora in una fase non di riconoscimento e di parola libera e generatrice.
Noi che firmiamo questa lettera continuiamo da anni a tessere nel quotidiano una prossimità con queste persone, interrogandoci sul loro futuro; tentando di tradurre il verbo “fermentarsi” con il quale il vescovo Martini ci aveva proposto il metodo e lo sguardo politico e religioso di come affrontare questo tempo e questa situazione.
Ora anche la chiesa che è a Lecco dice ad alta voce questa centralità indicando e destinando un suo figlio alla cura pastorale di queste persone.
Ci auguriamo che la capacità di accoglienza offerta sempre dalla città/territorio si coniughi con la presa di coscienza della trasformazione in atto del territorio.
Questo ci metterà tutti in una condizione di rigenerazione del tessuto abitativo, del lavoro, della sapienza di vita che la religione ha donato ai singoli residenti. Dobbiamo continuare ad aprire spazi di scoperta e di dialogo.
Ci sta a cuore l’investimento di energie per i giovani ai quali dedichiamo, nel piccolo di ognuno di noi, le energie e la passione.
Dobbiamo crescere come cittadini che hanno alle spalle tradizioni diverse e abbiamo il compito di inventare un futuro per il bene di ognuno e della collettività.

Leggiamo nella tua venuta a Lecco questa intenzione della tradizione ambrosiana: scommettere sulla vita delle persone cominciando dalle più fragili.
Invitiamo la gente del quartiere dove tu andrai ad abitare a continuare ad esprimere cordialità e vicinanza.
L’invito è rivolto a tutta la città/territorio, perché sappiamo accogliere il nuovo. Noi certamente ci sentiamo confortati da questa scelta ecclesiale che dice contenuto e metodo di servizio.
Ripetiamo a te e a noi e alla città l’invito di papa Francesco per questo tempo: interrogare “colui che porta la brocca” perché ci indichi la sala dove celebrare la pasqua della vita.
Buona strada.

don Mario Proserpio, padre Angelo Cupini. don Flavio Colombo, padre Elia Panizza
Lecco, Casa sul Pozzo, corso Bergamo 69
27 gennaio 2022

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Venerdì, 28 Gennaio 2022 06:50

A LECCO E BRIANZA IL COVID RALLENTA

Anche se il confronto - scontro fra le forze politiche per l’elezione del prossimo inquilino del Quirinale ha sottratto molto spazio alle altre informazioni, la pandemia covidiana conquista ancora ampi spazi mediatici. Anche oggi il report settimanale emesso dall’ATS Brianza sull’andamento di quella che un tempo sarebbe stata definita “pestilenza”, presenta, fra luci ed ombre preoccupanti, anche alcuni dati che, pur non inducendo a clamoroso ottimismo, segnalano un leggero ma significativo arretramento della diffusione degli effetti del coronavirus. Almeno per quanto riguarda buona parte dell’area lombarda.

Insomma, abbassare la guardia sarebbe decisamente prematuro ma le cifre pare si stiano muovendo da qualche giorno in senso positivo. Il grafico più interessante e di più agevole interpretazione da questo punto vista è la tabella contenuta nel report diffuso dall’ATS il 26 gennaio 2022. Dallo schema si evince con chiarezza che i tassi di incidenza medi quotidiani a Lecco e provincia, relativi alla settimana 17/23 gennaio indicano un evidente rallentamento dei casi di contagio da Sars-Cov 2 nelle aree considerate. In particolare si può notare come il dato percentuale riferito a 10mila residenti sia passato dal 36,91% di tre settimane fa (3/9 gennaio) all’attuale 25,67%. Un leggero ma importante miglioramento anche perché riferito a un trend di sette giorni, dunque epidemiologicamente valido. Potrebbe insomma non trattarsi di una semplice oscillazione statistica anche se non è del tutto possibile escluderlo. Confortante anche la “curva” riguardante l’andamento epidemico nel territorio della provincia Monza Brianza.

I dati spiegano che in tre settimane la percentuale dei contagi (riferita ai medesimi parametri di riferimento del dato lecchese) è passata dal 43,79 % al 29,85 %. Andamento analogo e quasi perfettamente sovrapponibile caratterizza le province di Milano (39,60 % - 27,73) e Bergamo (33,13 % - 25,83 %) mentre prosegue l’andamento preoccupante dell’indice di contagio, in risalita nel Mantovano (31,58 % - 36, 22 %). Buona anche la situazione regionale complessiva che vede i tassi di incidenza passare dal 38,43% del periodo 03/06 gennaio al 28,99% dell’ultima settimana esaminata: 17/23 gennaio. Se il trend riportato nella tabella dovesse venire confermato nei prossimi giorni sarebbe probabile che ci troveremo ad osservare un ripiegamento dell’epidemia.

Ma dal resto del mondo arrivano altre indicazioni che sembrano indurre a un certo ottimismo. Si tratta dei dati forniti dai “Centers for disease control and prevention” degli Stati Uniti secondo i quali chi, a 6 mesi di distanza dalla seconda, si è sottoposto alla cosiddetta inoculazione booster, meglio nota come terza dose, acquisisce una protezione dalla variante omicron del coronavirus, vicina a quella offerta nei confronti della delta. Si tratta dei risultati emersi da tre studi apparsi sulle riviste “Morbidity and mortality weekly report” e “Jama” (FONTI: qui, qui e qui in inglese).

Segno, ancora una volta, della “stranezza” di omicron che, nonostante abbia scalzato in poco tempo la “rivale” delta, pare non produca una carica virale più elevata nei soggetti contagiati. Con la dose booster l’efficacia nel prevenire i ricoveri in pronto soccorso si attesta a circa l’82% per omicron mentre il pericolo di ospedalizzazione generica è ridotto del 90%.
Da sottolineare inoltre i risultati dello studio pubblicato su “Jama” per il quale sono stati esaminati 70mila casi. Dai dati emerge con chiarezza che le probabilità di contrarre sintomi legati all’infezione da omicron sono pari al 34% per chi ha assunto la terza dose. Invece, sei mesi dopo la seconda dose, i rischi di infezione sintomatica risultano identici per non vaccinati e per vaccinati. Ma è comunque molto minore la probabilità di finire in terapia intensiva o subintensiva. A trarre maggior vantaggio dalla terza dose, infine, sarebbero gli over 50.

Per quanto riguarda le Scuole in Provincia di Lecco sono diminuite rispetto alla settimana scorsa le classi in DAD dell'Infanzia (Asili), da 45 a 42, aumentate notevolmente quelle della Primaria , da 96 a 164, aumentate lievemente le classi di Scuola Media da 58 a 65, boom delle Superiori da 94 a 242.

In allegato il report dell' ATS Lecco-Brianza integrale

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Giovedì, 27 Gennaio 2022 20:39

L'ESILE FILO DELLA MEMORIA

Mai come oggi la memoria sembra un esile filo.

Contro ogni odio e discriminazione, chissà cosa penserebbero di oggi chi ha combattuto le discriminazioni oltre settant'anni fa.

L'insegnamento di chi ha lottato ieri ci guidi anche oggi, senza fanatismi e isterismi faziosi.

Ho voluto riportare un passaggio del libro di Lidia Beccaria Rolfi dove cita mio nonno paterno, Lui si, per me esempio di persona capace di lottare contro le ingiustizie, le discriminazioni e anche contro i gattopardi istituzionali.

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Giovedì, 27 Gennaio 2022 17:50

GIORNATA DELLA MEMORIA: MEDAGLIE D'ONORE A PAGNONA, TACENO E PRIMALUNA

La legge 20 luglio 2000, n. 211 ha riconosciuto il 27 gennaio, giorno dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di "ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati".
Anche quest’anno, il permanere dell'emergenza da Covid-19 comporta una forte limitazione alla possibilità di intraprendere iniziative per rendere omaggio alle vittime di quel tragico e oscuro periodo della storia del nostro Paese e dell'Europa e per conservare la memoria, impedendo di consegnare, nella consueta formula collettiva degli scorsi anni, le 20 Medaglie d'Onore che lo Stato italiano ha concesso, ai sensi della legge n.296/2006, a cittadini di questa provincia, militari e civili, che nell'ultimo conflitto mondiale sono stati deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra e, nel caso che il diretto beneficiario sia deceduto, al familiare più stretto.
Per questo motivo, il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa ha concordato direttamente con i Sindaci la consegna in loco delle Medaglie ai congiunti dei medagliati, al fine di evitare spostamenti in un periodo ancora molto delicato da un punto di vista sanitario.
Il 27 gennaio il Prefetto si recherà nei comuni di Barzago, Casatenovo e Lecco per consegnare le prime n. 4 medaglie alla memoria.
Si riportano di seguito i nomi di coloro ai quali è stata concessa la medaglia d'onore ripartiti per comune.
Comune di BARZAGO
Ziella Luigi classe 1921 nato a Francavilla In Sinni (Potenza) (deportato in Germania dal 08/09/1943 al 08/05/1945)
De Franco Nicolino classe 1921 nato a Mormanno (Cosenza) (deportato in Germania dal 09/09/1943 al 01/04/1945)
(unico richiedente)
Comune di CALOLZIOCORTE
Bazzi Leandro classe 1921 nato a Brembilla (Bergamo)
(deportato in Germania dal 09/09/1943 al 08/09/1945)
Comune di CASATENOVO
Rocca Giuseppe classe 1910 nato a Casatenovo
(deportato in Germania dal 14/09/1943 al 23/03/1945)
Comune di CIVATE
Castelnuovo Carlo classe 1922 nato a Valmadrera (deportato in Germania dal 12/09/1943 al 25/07/1945)
Castelnuovo Pietro classe 1924 nato a Valmadrera (deportato in Germania dal 08/09/1943 al 08/05/1945)
(unico richiedente)
Comune di LECCO
Castelnuovo Angelo classe 1921 nato a Germanedo di Lecco
(deportato a Dessan – Germania dal 09/09/1943 al 01/06/1945)
Comune di GALBIATE
Marchetti Secondo classe 1921 nato a Mandello
(deportato in germania dal 09/09/1943 al 01/09/1945)
Comune di MANDELLO DEL LARIO
Busi Ambrogio classe 1914 nato a Casargo (deportato a Hammerstein – Germania dal 12/09/1943 al 01/08/1945)
Lafranconi Giovanni
(deportato in Germania dal 08/09/1943 al 13/12/1945)
Comune di OLGINATE Grimaldi Luigi
(deportato a Belgrado dal 27/09/1943 al 01/04/1945)
Comune di OLGIATE MOLGORA
classe 1921 nato a Mandello
classe 1923 nato a Belcastro (Cosenza)
Mauri Guido classe 1922 nato a Mondonico (Varese) (deportato a Danzica dal 08/09/1943 al 01/04/1945)
Comune di PAGNONA
Taddeo Giacomo classe 1910 nato a Pagnona
(deportato in Germania dal 09/09/1943 al 01/08/1945)
Comune di PRIMALUNA
Manzoni Giuseppe classe 1919 nato a Fraz.Cortabbio – Primaluna (deportato a Bremenvorde- Germania dal 08/09/1943 al 01/08/1945)
Selva Francesco classe 1923 nato a Fraz. Barcone - Primaluna (deportato in Germania dal 12/09/1943 al 01/07/1945)
Comune di TACENO
Alde’ Antonio classe 1924 nato a Blevio (Como)
(deportato a Muhlberg-Germania dal 09/09/1943 al 01/06/1945)
Comune di VALMADRERA
Castagna Quirino classe 1922 nato a Valmadrera (deportato in Germania dal 24/09/1943 al 06/06/1945)
Dell’Oro Andrea classe 1913 nato a Valmadrera (deportato in Germania dal 22/11/1943 al 01/02/1945)
Vassena Gaetano classe 1924 nato a Valmadrera (deportato in Germania dal 09/09/1943 al 08/05/1945)
Comune di VERDERIO
Airoldi Giovanni classe 1921 nato a Verderio (deportato in Germania dal 09/09/1943 al 19/09/1945)
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Giovedì, 27 Gennaio 2022 14:08

AVANTI SAVOIA !

Proprio mentre il Parlamento Italiano è impegnato nell'eleggere il prossimo Presidente della Repubblica, gli eredi della antica Monarchia Sabauda, Vittorio Emanuele e le sorelle, fanno causa allo Stato Italiano per riavere i "gioielli della Corona", diademi, collane d'oro, smeraldi e anelli vari appartenuti alla famiglia e al Re Umberto II e sequestrati all'atto della sua dipartita in esilio per il Portogallo,  e conservati da settant'anni in un caveau della Banca d'Italia. Il valore dei gioielli è incerto: si va dai 20 milioni di euro ai 200 milioni, però come tutti i gioielli hanno anche un valore sentimentale, di ricordo (o forse gli ex sovrani navigano in cattive acque e vogliono rivenderli ?).
Ci avevano già provato quando erano tornati dall'esilio, grazie a Berlusconi, nel 2002: "Scusate - avevano chiesto - potremmo riavere le nostre antiche dimore ?" . Cioè nientemeno che proprio il Quirinale (dove Vittorio Emanuele aveva passato la sua infanzia) requisito ai Papi nel 1871, la Reggia di Caserta, requisita all'ex Re di Napoli Ferdinando di Borbone dieci anni prima, la Villa Reale di Monza (dove Umberto I fu assassinato) e Palazzo Reale di Milano, oltre ad altre "dimorucce" del genere (e naturalmente il Palazzo Carignano e quello Reale di Torino) . E gli è andata bene che persino il Berlusca gli ha fatto una pernacchia, sennò pensate che IMU avrebbero dovuto pagare !
Io personalmente sarei per ridarglieli i "gioielli": in fondo, se c'è l'Italia, e se oggi si vota un Presidente nazionale, storicamente è merito (o forse colpa) soprattutto loro !

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Giovedì, 27 Gennaio 2022 07:22

OGGI 27 GENNAIO E' LA GIORNATA DELLA MEMORIA

Il mondo oggi si ferma e ricorda la più grande tragedia umana della storia. Sono passati 72 anni dal giorno in cui l'Armata Rossa entrò nel campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, scoprendo l'orrore della Shoah.

La Giornata della Memoria è stata istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 1° novembre 2005 per ricordare per sempre il genocidio degli ebrei nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

La Giornata della Memoria ci insegna ogni anno, attraverso quella che è certamente la pagina più orribile della storia del genere umano, come anche nella vita quotidiana sia importante intervenire in tempo e non girare lo sguardo dall'altra parte quando un uomo o un popolo vengono offesi e discriminati.

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Giovedì, 27 Gennaio 2022 07:16

QUALITA' DELL'ARIA PROBLEMATICA IN LOMBARDIA

Se in Valsassina la qualità dell'aria non sembra avere particolari problematiche ( anche per la mancanza di centraline di controllo, tant'è che molti dati sono carenti !) nella Lombardia padana la situazione sembra essere abbastanza negativa, come dimostra la cartina aggiornata a oggi dall'ARPA, soprattutto per quanto riguarda la presenza di PM 10 e PM 2,5 medio.

Molto contribuisce anche la mancanza di piogge, per cui non si diluisce la presenza di particelle inquinanti nell'aria delle principali città lombarde (comprese Lecco, Bergamo e Como).

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Giovedì, 27 Gennaio 2022 07:00

No al green pass per ritirare la pensione

FNP CISL e i dubbi sul Dpcm di Draghi

“Ferma restando la nostra netta e assoluta condivisione della scelta vaccinale, riteniamo oltremodo preoccupante la decisione di limitare l’accesso agli uffici postali ai soli possessori di green pass: così facendo si mina il servizio essenziale del ritiro della pensione e si limita la libertà, anche dei vaccinati, a recarsi normalmente e tranquillamente in Posta, senza contare le difficoltà oggettive del personale degli sportelli che dovrà anche sobbarcarsi l’onere dei controlli”.

Così Osvaldo Domaneschi, segretario generale FNP CISL della Lombardia, dopo la diffusione delle Faq del governo sulle disposizioni emanate dal nuovo Dpcm che definisce l’elenco delle attività essenziali alle quali si potrà accedere senza il certificato. Nella sua ultima versione, infatti, è saltata la norma che considerava la riscossione della pensione una esigenza essenziale. Quindi, oltre alle poste, anche per banche, finanziarie e uffici pubblici, sarà necessario avere almeno un tampone negativo effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 ore se molecolare. Una deroga, quella che avrebbe riguardato i pensionati, che alla fine è saltata.

“Se si giunge a tali provvedimenti– continua il segretario dei pensionati CISL - , allora la nostra richiesta dell’obbligo vaccinale assume ancora più valore. Inoltre, la pensione è un servizio essenziale, quindi deve essere agevolato al massimo il suo ritiro, considerando che buona parte ancora dei pensionati non ha home banking, né vive in città dotate di numerosi sportelli bancomat. Sono ancora tanti gli anziani che si recano alle poste per ritirare il denaro per il quale hanno versato anni di contributi. Ci sembra piuttosto umiliante e al limite della legalità questo trattamento”.

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