I servizi segreti di alcuni Paesi europei, Italia compresa, sono in allarme. Secondo un’informativa riservata in circolazione da qualche tempo negli uffici romani dell’Agenzia di intelligence, sarebbe da anni in atto una silenziosa e subdola operazione di penetrazione e infiltrazione a fini militari, da parte di operatori alieni provenienti da U Andromedae, sistema binario dotato di 4 pianeti distante circa 44 anni luce dalla nana (absit injuria verbis) gialla alla quale viene generalmente attribuito l’appellativo di Sole. L’invasione silenziosa pare sia appoggiata da una pattuglia di amministratori locali collaborazionisti annidati soprattutto all’interno di alcuni municipi europei e italiani, che riferiscono direttamente al DIS (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza) notizie volutamente distorte o parziali per mascherare la presenza aliena ostile. Il DIS, di cui si avvalgono il Presidente del Consiglio e i ministri, rappresenta l’Autorità delegata di salvaguardia “per l’esercizio delle loro funzioni e per assicurare unitarietà nella programmazione della ricerca informativa, nell’analisi e nelle attività operative di AISE e AISI” (per informazioni). I particolari dell’infiltrazione aliena contenuti nell’informativa riservatissima di cui è da tempo a conoscenza anche l’intelligence a Stelle e Strisce, riferirebbero di un coinvolgimento diretto del primo cittadino di Bellano, del collega di Bellagio e di altri sindaci (massime piemontesi) i quali avrebbero messo a disposizione degli Stati maggiori U andromedani, porzioni di territorii comunali, in località amene isolate e lontane dai centri abitati, per consentire l’atterraggio delle navi interstellari provenienti dalla costellazione di Andromeda.
Le zone, in genere sopraelevate e panoramiche predisposte per le navi aliene, fungono anche da punti di osservazione dai quali tenere sotto controllo vaste aree del territorio. Allo scopo di evitare allarmi da parte di escursionisti e villeggianti i mezzi intergalattici sono stati sottoposti a modifiche strutturali, facendo loro assumere la sagoma di normali panchine di legno in scala 3:1, appositamente verniciate e successivamente messe a disposizione di ignari passanti e villeggianti in guisa di punti si sosta per ammirare il panorama circostante. Da qualche tempo in Valle circola insistente una voce secondo la quale esisterebbe un progetto dell’Amministrazione di Pasturo per la installazione di una enorme panchina rossa davanti alla chiesetta di San Calimero. Le autorità locali, da noi interpellate, però, negano decisamente. La segretezza assoluta di cui gode l’intera operazione “Panchine stellari”, come viene indicata in codice dai Servizi, sottrae però ai Comuni interessati importanti risorse finanziarie derivate dalla tassa di soggiornoche, ovviamente, nessuno degli alieni versa alle casse pubbliche. Per questo motivo sembra che i sindaci interessati pensino all’introduzione di un ticket a carico della struttura organizzativa dei “visitors” e degli utilizzatori umani. Secondo fonti solitamente ben informate e vicine al Copasir, fra i fiancheggiatori degli U andromediani figurerebbero alcuni gruppi anarco insurrezionalisti compagni di merende, per l’occasione, delle frange più estremiste del movimento spritualista noto come Corruzione e liberazione. In omaggio all’antico adagio: gli estremi si toccano però non è peccato.
L’attività di queste due organizzazioni eversive, fin dal 2019 anno nel quale comparvero nelle Langhe le prime astropanchine, avrebbe infatti avuto come teatro principale dell’infiltrazione aliena il Piemonte e potrebbe essere supportata da capitali americani sotto traccia, grazie alla presenza di alcuni conti cifrati a Campione d’Italia. Conti messi a disposizione dalla lobby dei cosiddetti “Grandi architetti dell’intelligent design”, nel quadro del “Big bench community project”, il cui sito internet è dedicato alla diffusione di fake news destinate a deviare l’attenzione del pubblico dall’attività aliena. (https://bigbenchcommunityproject.org/).
In realtà, secondo alcune indiscrezioni filtrate dai segretissimi uffici romani della Sicurezza nazionale (Piazza Dante 25, Cap 00185, quarto piano, scala B. 60mila metri quadrati con circa 1000 operatori metà dei quali agenti U andromedani; più di 2.000 chilometri di cavi in fibra ottica che innervano la struttura senza alterarne il volto architettonico) il “Big bench” supporterebbe una piattaforma perfettamente organizzata gestita dai vertici di CL, quasi tutti di confessione mennonita (anabattisti non rivoluzionari).
Si verrebbe in tal modo dipanando una strategia tesa alla realizzazione di un pericoloso piano doppiogiochista, grazie al quale le gerarchie apicali di CL con l’inconsapevole aiuto U andromedano, intenderebbero evangelizzare in tempi rapidi con tecniche non (del tutto) violente, ogni forma di vita nell’intera via Lattea, alieni compresi. Le dimensioni planetarie dell’espansione interstellare, già in atto anche su buona parte degli esopianeti, nell’intenzione degli U andromediani punterebbe però alla desacralizzazione iconoclasta di alcuni luoghi cruciali sostituendo, ad esempio, con altrettante panchine U andromedane, le grandi croci di ferro collocate negli ultimi due o tre secoli su innumerevoli cime alpine e prealpine dalla devozione popolare. Quasi 230 astronavi a quattro zampe sono già state installate in Europa. Si registrano infatti panchine dotate di motori a curvatura o propulsori gravitazionali, in Spagna, Francia, e Penisola scandinava. Ma la nazione con il maggior numero di installazioni aliene è l’Italia con il Piemonte a fare la parte del leone. Qui, soprattutto nelle Langhe, più di dieci anni or sono sarebbero atterrate centinaia di astronavi camuffate da mega panchine progettate, secondo la narrazione ufficiale aliena, allo scopo di “sostenere le comunità locali, il turismo e le eccellenze artigiane dei paesi in cui si trovano queste installazioni fuori scala”. Ma il giornalismo investigativo, orgoglio e passione della redazione di Valbiandino.net, ha rivelato al mondo il grande pericolo tuttora in atto: desacralizzare per colonizzare. Da oggi la subdola invasione non è più un segreto gelosamente custodito da una forma di vita aliena e dai suoi scherani prezzolati. E la panchina gigante di Giumello rimarrà a monito imperituro per le future generazioni grazie alla Nuova Resistenza che già si sta organizzando in varie parti del Globo all’ombra del motto: no pasaran.
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