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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Mercoledì, 19 Gennaio 2022 13:44

FATTA ESPLODERE LA BOMBA TROVATA NEI FONDALI DI ABBADIA

MARTEDI MATTINA LE OPERAZIONI DI BRILLAMENTO DELL’ORDIGNO BELLICO, BOMBA EXCELSIOR THEVENOT, RINVENUTO NEL LAGO A 7 METRI DI PROFONDITA’
Si sono svolte martedi mattina le operazioni di brillamento dell’ordigno bellico, un mortaio da trincea di produzione francese, Excelsior Thèvenot, con 250 grammi di tritolo, risalente alla Prima Guerra Mondiale, rinvenuto nell’area lacustre in località Pradello ad Abbadia Lariana.
Il residuato bellico, una volta prelevato a 7 metri di profondità e trasportato sulla sponda opposta, presso la Cava Moregallo, è stato fatto brillare a cura dei Militari del X Reggimento Genio Guastatori di Cremona.
Alle operazioni, sia nella prima che nella seconda fase, hanno partecipato anche il Gruppo Operativo Subacquei della Marina Militare, i sommozzatori dei Vigili del Fuoco, personale della C.R.I e della Protezione Civile, insieme all’Arma dei Carabinieri e alle Polizie Locali dei Comuni interessati.
Al termine delle operazioni, il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa ha ringraziato tutti gli operatori che si sono prodigati nelle delicate attività di prelevamento, trasporto, messa in sicurezza e distruzione dell’ordigno bellico.

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Mercoledì, 19 Gennaio 2022 13:40

NESSUNA SOPPRESSIONE PER I CARABINIERI FORESTALI

PAVENTATA SOPPRESSIONE GRUPPO FORESTALE CARABINIERI DI LECCO
Questa mattina il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa ha ricevuto il Presidente della Provincia, Alessandra Hofmann, per una interlocuzione sulla paventata soppressione del Gruppo Forestale Carabinieri di Lecco.

Nel corso dell’incontro il Prefetto ha chiarito che la novità ordinativa introdotta il 10 gennaio scorso dall’Arma dei Carabinieri non comporta di fatto alcuna soppressione di Presidi dell’Arma Forestale, poiché rimane immutata sul territorio lecchese la presenza delle 4 Stazioni dei Carabinieri Forestali (Lecco, Barzio, Dervio e Margno), nonché del NIPAF (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale) in Lecco.
L’unica novità riguarda di fatto l’incarico di Comandante del Gruppo di Lecco che è stato soppresso e, comunque, già prima del 10 gennaio, tale posizione dirigenziale si identificava nel medesimo Comandante del Gruppo CC Forestale di Como, che comandava “a scavalco” anche quello di Lecco.

“La riorganizzazione introdotta – sottolinea il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa - è meramente gerarchica-gestionale e del tutto interna all’Arma dei Carabinieri, e non apporta alcuna diminuzione in termini di uomini, mezzi, caserme, competenze operative, ispettive, investigative e preventive in materia ambientale”.


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Mercoledì, 19 Gennaio 2022 10:17

"FREQUENTAZIONI INOPPORTUNE": CHIUDE DI NOTTE IL PARCO DI VILLA MIGLIAVACCA

Situazioni da tempo monitorate hanno costretto l'amministrazione comunale di Introbio a prendere una decisione drastica: il parco di Villa Migliavacca, sino a ieri liberamente accessibile anche nelle ore serali e notturne, chiuderà le sue porte negli orari in cui gli uffici saranno chiusi.

Il che significa chiusura del portone su Via Vittorio Emanuele (il cancello carrabile si chiude e si apre già automaticamente ad orari prestabiliti) e della porta che si apre su Via S. Antonio, sopra la biblioteca.

Il Sindaco parla di "frequentazioni inopportune", poi ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni e immaginare a cosa possa riferirsi.

Introbio e la Valsassina purtroppo da molti anni non sono più un'isola felice e devono fare i conti con un incremento degli episodi delinquenziali.

Un vero peccato, perché a causa di pochi soggetti (o molti, dipende dai punti di vista) il giardino della Villa che ospita gli uffici comunali era un luogo molto frequentato soprattutto, ma non solo, nelle lunghe serate estive.

Resta da valutare l'apertura nei fine settimana.

"Vorremmo garantire l'accesso nelle ore diurne del sabato e della domenica - spiega il Sindaco Airoldi - ma per farlo avremmo bisogno di qualche volontario che si assuma il compito di aprire al mattino e chiudere nel tardo pomeriggio. Stiamo valutando tutte le ipotesi percorribili".

 

 

 

 

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Mercoledì, 19 Gennaio 2022 07:13

SCUOLA E DAD !

Sempre più "incasinata" la situazione nelle scuole, soprattutto nelle Primarie, dove ogni giorno si contano nuovi bambini contagiati e classi che chiudono: secondo l'Associazione Presidi siamo ormai al 50% delle classi in quarantena cioè in DAD. Ma per il Ministro Bianchi, intervistato da Fazio domenica scorsa, "tutto va bene Madama la Marchesa" (provasse a sentire i Presidi che stanno alzati fino alle 3 di notte per comunicare alle ATS i "tracciamenti" !). Tutto tranne che proclamare la DAD generalizzata: lo ha detto Draghi, è negativa per i più deboli, anche se in realtà in DAD ci vanno lo stesso. Ieri in una classe del Parini di Lecco due alunni presenti e 7 in DAD: che senso ha ?. "Aridatece i peggiori" !

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Mercoledì, 19 Gennaio 2022 06:39

IL COVID CANCELLA MOLTE CORSE DEI TRENI

Treni soppressi da un momento all'altro (anche nella tratta Lecco-Milano) per mancanza di macchinisti, a casa perchè risultati positivi al contagio o perchè in quarantena. Ai pendolari non resta che aspettare il treno successivo (se arriva) senza nessun servizio alternativo di bus.

Viaggiare sta sempre di più diventando un incubo, o quanto meno un rischio, la denuncia del Comitato Pendolari Trenord e dei Giovani del PD, che chiedono le dimissioni della'assessore regionale ai trasporti Claudia Terzi.

Questo il messaggio che i Giovani Democratici hanno lanciato sui social:

TRASPORTI FERROVIARI LOMBARDI: INCUBO SENZA FINE 🚂👻
Ancora una volta richieste le dimissioni dell’Assessora regionale ai trasporti, Claudia Terzi, questa volta tramite una lettera firmata dai comitati dei pendolari. Con la scusa del Covid, Trenord ha recentemente cancellato il 25% delle corse, che vanno ad aggiungersi alle 547 (23%) cancellate dal 2018. Le corse sono cancellate, o subiscono riduzioni nel percorso, senza che avvenga una sostituzione tramite autobus, lasciando i pendolari letteralmente a piedi.
La replica dell’Assessora? Spallucce. Per lei Trenord sta investendo bene.
Nel frattempo i lombardi sono sempre più incentivati ad utilizzare il mezzo privato. I nostri polmoni ringraziano.

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Mercoledì, 19 Gennaio 2022 06:24

2021: BOOM DELLE DUE RUOTE IN ITALIA

MOBILITÀ URBANA, FOCUS2R: BOOM DELLE DUE RUOTE, CRESCE A SINGHIOZZO L’ATTENZIONE DEI COMUNI ITALIANI

Bike e scooter sharing, sicurezza, disponibilità parcheggi e stazioni di ricarica veicoli elettrici: dal sesto rapporto dell’Osservatorio promosso da Confindustria ANCMA e Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia la fotografia delle politiche locali in favore di ciclisti e motociclisti in epoca Covid

Sale la disponibilità media di piste ciclabili in città (+ 65,5 km soltanto a Milano), cala il ricorso degli italiani al bike-sharing (-47% rispetto al 2019), a causa del lockdown e in parte della concorrenza dei nuovi servizi di monopattino-sharing, e cresce l’attenzione dei Comuni al miglioramento della sicurezza in bici, mentre per il 51% di essi quella legata ai motocicli non è ancora una priorità. È quanto emerge dal sesto rapporto dell’Osservatorio Focus2R, la ricerca promossa da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) con Legambiente, elaborato dalla società di consulenza Ambiente Italia e presentato stamane attraverso un webinar a cui hanno partecipato anche gli assessori con deleghe alla mobilità delle città di Roma, Milano, Parma, Genova e Torino.

Da sei anni l’indagine, che parte con un questionario inviato assieme con quello di Ecosistema Urbano di Legambiente, fornisce la più completa e aggiornata panoramica delle politiche introdotte dai Comuni capoluogo di provincia italiani e dedicate a ciclisti urbani e motociclisti e in questa edizione si concentra sulla mobilità in epoca Covid. I risultati del monitoraggio presentato oggi sono infatti il frutto di un questionario rivolto nel corso del 2020 a 106 municipi, a cui hanno risposto 94 amministrazioni. Il report rende quindi disponibile un significativo bacino di informazioni su piste ciclabili, sharing mobility, parcheggi dedicati e tanti altri aspetti legati alla mobilità su due ruote nei centri urbani fornito direttamente dai governi locali.

 

Malgrado sia ancora profondo il divario tra Nord e Sud del Paese nelle misure messe in campo, l’ultima rilevazione conferma comunque una positiva e graduale ascesa dell’attenzione alla mobilità su due ruote nell’agenda politica delle città italiane. Un interesse in rialzo, che ha riguardato i principali indicatori del report, ma ancora non allineato al rinnovato protagonismo di biciclette e motocicli e alla loro crescente presenza in ambito urbano. Il mercato di riferimento descrive infatti un vero e proprio boom delle due ruote, con il settore bici che si avvia molto probabilmente a replicare il successo del 2020 con oltre 2 milioni di pezzi venduti e quello moto che segna un sorprendente + 21,2%, immatricolando quasi 290mila veicoli.

BICICLETTE - Entrando nel vivo dei risultati del rapporto, dall’universo della mobilità a pedali arrivano, come anticipato, buone notizie sul fronte dell’infrastrutturazione ciclabili. Ben 31 Comuni, anche per sopperire ai problemi di circolazione legati al Covid, hanno realizzato complessivamente 224,5 km di nuove piste ciclabili: la maggior parte delle amministrazioni locali intervistate ha introdotto più di 2 km di piste ciclabili, mentre 7 più di 10 km. La disponibilità media di piste ciclabili, ciclopedonali e zone con moderazione di velocità a 20 e 30 km/h sale anche nel 2020 e raggiunge 9,5 metri equivalenti (+25% rispetto al 2015, primo anno di rilevazione del Focus2R). Cresce anche il numero di Comuni in cui è consentito il trasporto di biciclette sui mezzi pubblici (52%), in lieve aumento rispetto al 2019 e in netta crescita rispetto al 31% del 2015.

Stabile invece il dato delle amministrazioni che hanno allestito postazioni di interscambio bici in tutte o almeno una stazione ferroviaria (74%), oppure presso scuole e università (80%), mentre cala la percentuale delle città dove sono disponibili punti di ricarica elettrici delle biciclette a pedalata assistita, che passa dal 38% del 2015 al 33% del 2020 (era il 35% nel 2019).

Come nel 2019, la maggior parte dei punti di ricarica si concentra in poche città, in particolare Trento e Padova che, insieme, contano quasi l’80% del totale, rispettivamente 320 e 312. In ogni caso, 13 comuni su 23 non superano i 5 punti di ricarica e soltanto 6 comuni ne hanno più di 10.

Per quanto riguarda infine il bike-sharing, il 54% dei comuni ha introdotto servizi di condivisione delle biciclette con una flotta complessiva di circa 35 mila mezzi. Tra le città con il maggior numero di prelievi troviamo Milano, Brescia, Firenze, Torino e Bologna, tutte sotto il milione di prelievi annui, tranne Milano che registra 4.3 milioni di prelievi nel 2020. Il numero di prelievi totali annui diminuisce del 47% rispetto al 2019, così come la percorrenza totale che scende del 51% rispetto al 2019.

 

MOTOCICLI - Sul fronte delle due ruote motorizzate, la media di moto ogni 100 abitanti si attesta sulle 13 unità, in crescita rispetto al 2019. In aumento anche il numero di città in cui è consentito l’accesso alle corsie riservate ai mezzi pubblici, ma rimane una possibilità limitata: nell’84% delle Comuni intervistati non è infatti ancora permesso. Preponderante invece il numero di città che consentono il libero accesso alle ZTL (56%), mentre resta critica la situazione dei parcheggi: un Comune su tre dedica alle due ruote una percentuale di stalli non superiore al 5%. Anche a seguito dell’andamento positivo del mercato, migliora la percentuale di città dove sono disponibili punti di ricarica dei veicoli elettrici, passando dal 42% del 2015 al 56% del 2019 e al 62% nel 2020, mentre il numero dei punti di ricarica è più che raddoppiato andando da 801 nel 2019 a 2.602 punti di ricarica nel 2020.

Luci e ombre sulla sicurezza: a fronte di una diminuzione del numero di incidenti e dei decessi sulle strade italiane, preoccupa ancora la percezione dei Comuni sul tema. Nei due principali strumenti di pianificazione della mobilità urbana (PUM e PGTU) la sicurezza non è infatti considerata una priorità dal 51%. Fanno sperare invece i municipi che dichiarano di avere installato i guard-rail dotati di protezioni a tutela dell’incolumità dei motociclisti, che passano dal 17% del 2015 al 28% nel 2020, mentre un altro 25% dichiara di volerli ampliare o utilizzare in futuro. Nel 2020 lo sharing di moto/scooter elettrici, è disponibile in 9 Comuni (Brescia, Genova, Grosseto, Firenze, Milano, Lecce, Rimini, Roma e Torino): due in più rispetto al 2019 e 5 in più rispetto al 2015. Seppur limitato a poche città, il numero complessivo di veicoli comincia ad avere una certa consistenza con 4.532 unità a Milano, circa il doppio rispetto all’anno precedente (2.360), 1.000 a Rimini, 580 a Torino, 560 a Roma e 100 a Genova e Firenze.

 

PRESIDENTE CONFINDUSTRIA ANCMA – “Il lavoro del Focus2R – ha commentato il presidente di ANCMA Paolo Magri – ci consente ancora di accendere un riflettore sulle buone pratiche e soprattutto sulle zone d’ombra che interessano la pianificazione della mobilità urbana, nella speranza di innescare contaminazioni e condivisioni tra i Comuni. E lo fa in un momento contraddistinto da un grande desiderio di due ruote e da una nuova domanda di mobilità individuale, che rafforza ulteriormente il ruolo delle biciclette e dei motocicli, sottolineandone le peculiarità uniche come la fruibilità, la sostenibilità ambientale, e la velocità negli spostamenti. Le due ruote sono oggi una soluzione: tutti gli indicatori del report rendono urgente e necessaria da parte del legislatore e dei governi locali una maggiore attenzione in favore di questa mobilità e della sua integrazione con le altre soluzioni di trasporto”.

 

PRESIDENTE LEGAMBIENTE – “In un anno particolarmente difficile per la Pandemia – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani –, emerge dal report un Paese che si muove e cerca di farlo in modo sempre più sicuro e sostenibile. Soprattutto la crescita dei numeri legati alle bici ci fa guardare in positivo al futuro dei sistemi di mobilità nelle nostre città. Nell’ambito del PNRR si apre ora la possibilità di concretizzare davvero una inversione di rotta attraverso i bandi pubblicati dai ministeri per l’assegnazione di risorse da destinare, tra le altre cose, anche alla nuova mobilità. Sarà essenziale in questa fase sia la capacità degli uffici tecnici delle città di presentare progetti adeguati, ma anche l’affiancamento da parte di strutture tecniche pubbliche centrali che sopperiscano alle croniche mancanze troppo spesso evidenziate da buona parte dei comuni. Tutto questo va fatto con un occhio particolarmente attento alla sicurezza stradale e agli utenti più deboli della strada che ancora oggi, ci dicono sempre i numeri, pagano il prezzo più alto in termini di vite umane e salute per un modello sbagliato e ormai insostenibile di vivere le nostre città”.

 

SCENARI FUTURI - La presentazione del Focus2R di quest’anno ha infine ospitato un intervento sul futuro della mobilità su due ruote in ambito urbano tenuto da Antonio Furlanetto, CEO di Skopìa, start up dell’Università di Trento, che fornisce consulenze strategiche e analisi dei cambiamenti, ma soprattutto ricerca applicata per la pubblica amministrazione e le imprese basata sulle scienze dell’anticipazione. Dal lavoro di Skopìa emergono scenari molto favorevoli per le due ruote. “Alla luce delle sfide ambientali e urbanistiche e dei cambi di paradigma in atto – ha sottolineato Furlanetto - si delineano infatti nuovi scenari che definiscono nuovi modi di concepire le nostre Città, restituendo il tessuto urbanistico originale alla fruizione dei cittadini, intesi prima di tutto come pedoni e utenti di mobilità leggera”. Secondo Skopìa, “possiamo permetterci di affermare che il futuro è molto più favorevole a “città felici” piuttosto che smart e a città dove si punta a minimizzare la mobilità necessaria prima ancora che renderla necessariamente sostenibile. Con questa premessa di novità e innovazione le due ruote diventano le soluzioni più immediate ed efficaci per avere città in cui la qualità della vita aumenta sensibilmente”.

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TOP 5 DEL FOCUS, CITTÀ

 

TOP 5 PER INFRASTRUTTURE CICLABILI (metri equivalenti per abitante) – Reggio Emilia, Cuneo, Cesena, Ravenna e Cosenza.

 

TOP 5 PER PARCHEGGI BICICLETTE PRESSO STAZIONI FERROVIARIE – Bologna, Firenze, Ferrara, Treviso e Piacenza.

 

TOP 5 BIKE SHARING – Per numero di bici ogni 1.000 abitanti, Firenze, Milano, Mantova, Bologna e Bergamo per numero di biciclette, mentre la top 5 “abbonati per 1.000 abitanti” è invece composta nell’ordine da Firenze, Pesaro, Brescia Torino e Milano.

 

TOP 5 CONCENTRAZIONE MOTO NELLE CITTÀ PARTECIPANTI AL FOCUS (veicoli per 100 abitanti) – Imperia, Savona, Pesaro, Catania e Trieste.

 

TOP 5 DISPONIBILITÀ PARCHEGGI MOTO (stalli per 1.000 abitanti) – Firenze, La Spezia, Savona, Bergamo e Bologna.

 

IL MERCATO DELLE DUE RUOTE IN ITALIA

Nel 2020 (ultimo dato disponibile) sono state vendute oltre 2 milioni di biciclette. Rispetto al 2019, sono cresciute le bici tradizionali (+14%) con 1.730.000 unità vendute, mentre le eBike con 280mila unità hanno fanno segnare un robusto + 44%. Il 2020 ha inoltre confermato il negozio specializzato come punto di riferimento per i consumatori sul territorio: Confindustria ANCMA stima, infatti, che più del 70% dei 2 miliardi di euro di fatturato dell’intera rete di vendita durante il 2020 sia stato generato dalle realtà commerciali più di prossimità. Sempre secondo le prime valutazioni di ANCMA, nel 2021 il mercato si attesterebbe indicativamente sugli stessi volumi del 2020.

Per quanto riguarda le due ruote a motore, dopo un 2020 che ha chiuso con un significativo recupero dei volumi persi per le conseguenze della pandemia di Covid-19 (-5,5%), il mercato 2021 torna in positivo. Nel corso dell’anno, ciclomotori, scooter e moto hanno infatti registrato un aumento a doppia cifra con una performance del + 21,2%, pari a 289.067 veicoli: il mercato ha recuperato e superato i volumi del 2012, quando vennero venduti 255mila veicoli.

Unico segno negativo è quello che viene dai ciclomotori, che fanno registrare un calo del 4,7% e 18.835 veicoli venduti, per la prima volta (a parte l’anno anomalo del 2020) sotto le 20 mila unità. Importante la crescita degli scooter, che targano 151.153 mezzi, corrispondenti a un incremento del 21,3%; ancora più robusto il trend delle moto, con 119.079 veicoli immatricolati e una crescita complessiva del 26,4% sul 2020. Il dato più significativo appare tuttavia quello del confronto con il 2019, ultimo anno “normale” prima della pandemia: qui il mercato cresce complessivamente del 14,5%.

Torna in positivo anche il mercato degli elettrici dopo il passo falso del mese di novembre: dicembre ha targato, infatti, 835 veicoli facendo segnare un incremento del 5%. Il risultato del mese consente agli elettrici di chiudere in pari con il 2020 (+0,5%), immatricolando complessivamente 10.848 mezzi. Il confronto con il 2019 fa registrare un incremento dell’85,5%.

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Mercoledì, 19 Gennaio 2022 06:19

INFLAZIONE SULLA COLAZIONE

 Como-Lecco: rincari record anche a colazione mentre corre il prezzo delle materie prime

COMO-LECCO – Le quotazioni del caffè arabica sono aumentate dell’80% mentre quelle del robusta sono salite del 70% lo scorso anno ma ad aumentare sono i prezzi delle materie prime alimentari che hanno raggiunto complessivamente a livello mondiale il massimo da dieci anni, trainati dai forti aumenti per oli vegetali, zucchero e cereali. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti sulla base dell’Indice Fao che nel 2021 evidenzia un incremento medio del 28,1% rispetto all’anno precedente.

L’andamento a livello internazionale – sottolinea Coldiretti Como Lecco - si riflette a livello nazionale dai campi alle industrie, dagli scaffali dei supermercati fino al banco dei bar per la tradizionale colazione.

A livello internazionale lo zucchero è aumentato del 29,8% nel suo complesso portandosi al livello più alto osservato dal 2016, i grassi vegetali del 65,8% rispetto all’anno scorso mentre i prodotti lattiero-caseari sono cresciuti del 16,9% e quelli della carne del 12,7%. I prezzi internazionali dei cereali – continua Coldiretti Como Lecco - hanno raggiunto il livello annuo più alto dal 2012, in aumento in media del 27,2 % rispetto al 2020 con rincari che vanno dal 44,1% del mais al +31,3% del grano.

Con la pandemia da Covid si è aperto uno scenario di, accaparramenti, speculazioni e incertezza con la Cina che – sottolinea la Coldiretti interprovinciale - entro la prima metà dell’annata agraria 2022 avrà accaparrato il 69% delle riserve mondiali di mais per l’alimentazione del bestiame ma anche il 60% del riso e il 51% di grano alla base dell’alimentazione umana nei diversi continenti, con conseguenti forti aumenti dei prezzi in tutto il pianeta e carestie.

L’emergenza Covid – rileva il presidente Fortunato Trezzi – sta innescando un cortocircuito sul fronte delle materie prime anche nel settore agricolo nazionale che ha già sperimentato i guasti della volatilità dei listini in un Paese come l’Italia che è fortemente deficitaria in alcuni settori ed ha bisogno di un piano di potenziamento produttivo e di stoccaggio per le principali commodities, dal grano al mais fino all’atteso piano proteine nazionale per l’alimentazione degli animali in allevamento per recuperare competitività rispetto ai concorrenti stranieri.

Di fronte all’aumento esplosivo dei costi di energia e mangimi – sostiene la Coldiretti lariana - è necessario rendere immediatamente operativo l’accordo di filiera raggiunto per fermare la speculazione in atto e adeguare il prezzo del latte alla stalla per salvare i 26mila allevamenti sopravvissuti in Italia ma difficoltà si registrano anche per le coltivazioni. In Italia sono praticamente raddoppiati i costi delle semine per la produzione di grano destinato a pasta e pane per effetto di rincari di oltre il 50% per il gasolio necessario alle lavorazioni dei terreni ma ad aumentare sono pure i costi dei mezzi agricoli, dei fitosanitari e dei fertilizzanti che arrivano anche a triplicare, secondo l’analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che gli effetti del balzo dei costi energetici colpiscono l’intero settore, dai campi alle serre.

Nonostante questo il grano tenero per il tradizionale cornetto è stato sottopagato agli agricoltori e negli ultimi 4 anni si è passati da 543.000 ettari coltivati in Italia agli attuali poco meno di 500.000 ettari per una produzione di circa 2,87 milioni di tonnellate con l’aumento della dipendenza dall’estero che ha raggiunto addirittura il 64% del fabbisogno, sul quale ora pesa il calo delle produzioni in Russia e Ucraina per effetto del clima. Un chilo di grano tenero in Italia è venduto a circa 32 centesimi mentre un chilo di pane è acquistato dai cittadini ad un valore medio di 3,2 euro al chilo con un rincaro quindi di dieci volte, tenuto conto che per fare un chilo di pane occorre circa un chilo di grano, dal quale si ottengono 800 grammi di farina da impastare con l’acqua per ottenere un chilo di prodotto finito.

“Ci sono quindi le condizioni per rispondere alle domanda di italianità dei consumatori ed investire sull’agricoltura nazionale che è in grado di offrire produzioni di qualità realizzando rapporti di filiera virtuosi con accordi che valorizzino i primati del made in Italy” ha concluso Trezzi nel sottolineare che l’importanza di investire con il Pnrr dalla ricerca alla logistica, dall’energia sostenibile ai contratti di filiera.

 

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