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Venerdì, 11 Marzo 2022 16:06

"FOTOGRAFARE IL PARCO": TRA I VINCITORI UN VALSASSINESE

in Cultura

Gabriele Saglibene è figlio della nota professoressa Chiara Esposito, a sua volta figlia d'arte del compositore M° Ernesto Esposito: Gabriele ha partecipato all'edizione 2021 del concorso “Fotografare il Parco” nato nel 2005 da un’idea del Parco Nazionale dello Stelvio e della filiale italiana di Swarovski Optik, leader mondiale di strumentazione ottica, ottenendo il terzo premio nella sezione Micromondo con questa fotografia.

83 c1 3a Micromondo Gabriele Saglibene

Alla prima edizione del premio parteciparono ventuno autori che inviarono settantanove fotografie scattate nel Parco dello Stelvio.
Negli anni successivi l’iniziativa si è andata via via consolidando e nel 2010 entrano a far parte dell’organizzazione gli altri due parchi storici montani italiani: il Parco Nazionale Gran Paradiso e il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, ai quali si affiancherà l’anno dopo il Parco Nazionale alpino francese de la Vanoise.
Oggi al concorso partecipano centinaia di fotoamatori, siano essi professionisti o dilettanti, provenienti non solo da Italia e Francia, ma anche dagli altri stati dell’arco alpino.
“Fotografare il Parco” è attualmente uno dei concorsi foto-naturalistici sulle aree protette montane più apprezzati, che può vantare sinergie e collaborazione tra parchi conosciuti a livello internazionale e offrire ai visitatori un’interessante opportunità per esercitare la propria passione per la fotografia naturalistica e emozionanti mostre fotografiche.

Complimenti a Gabriele!!!

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Venerdì, 11 Marzo 2022 12:26

APPROVATO DAL CDM IL DISEGNO LEGGE SULLA MONTAGNA

“Bene, per la montagna, l’approvazione, giovedì 10 marzo, da parte del Consiglio dei Ministri del disegno di legge recante ‘Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane’. In questi mesi abbiamo collaborato con il ministro Gelmini. E ora siamo arrivati a un testo che certo può essere migliorato nelle fasi parlamentari, ma che dimostra l’attenzione e la sensibilità del Governo verso la montagna”. A dichiararlo è Massimo Sertori, assessore di Regione Lombardia con delega alla montagna.

Il Disegno di legge interviene, in modo particolare, attraverso lo sviluppo delle seguenti misure:

  • sanità di montagna (forme di incentivazione in favore dei medici e degli operatori sociosanitari che prestano la propria attività lavorativa nei Comuni montani);
  • scuole di montagna (agevolazioni e premialità per gli insegnanti che prestano il servizio scolastico nelle aree montane);
  • incentivi agli imprenditori agricoli e forestali (credito di imposta, agli imprenditori agricoli e forestali che esercitano la propria attività nei Comuni montani e che investono nelle pratiche benefiche per l’ambiente e il clima);
  • misure fiscali di favore per le imprese montane ‘giovani’ (credito d’imposta per le piccole e microimprese che intraprendono la propria attività nei Comuni montani destinatari di tale forma di agevolazione e in cui il titolare o almeno uno degli esercenti non abbia compiuto 36 anni di età);
  • misura ‘Io resto in montagna’ (detrazioni sul mutuo per chi, con meno di 41 anni, acquista una prima casa in un Comune montano con meno di 2.000 abitanti);

Le zone montane saranno oggetto di una specifica strategia dedicata alla montagna italiana, la cosiddetta SNAMI. Una strategia che garantirà la destinazione delle risorse del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT) stanziate dall’ultima legge di bilancio. Risorse che consistono in 100 milioni per il 2022 e 200 milioni a decorrere dal 2023.

“È questo un passaggio fondamentale – continua Sertori – che mira a scongiurare lo spopolamento dei territori montani e a valorizzarne gli straordinari potenziali”. “Con questa normativa – conclude l’assessore Sertori – si cerca quindi di dare un aiuto effettivo ai servizi presenti nelle Terre Alte. Il che rappresenta infatti condizione fondamentale per la vita quotidiana di chi le abita”.

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Venerdì, 11 Marzo 2022 10:04

BOBBIO RILANCIA CON LA NUOVA SEGGIOVIA "ONGANIA"

Mentre la stagione 2021-2022 volge al termine, ai Piani di Bobbio ci si prepara ad una primavera/estate/autunno di lavoro per far sì che gli appassionati possano, sin dall'inizio della stagione 2022-2023, usufruire di un nuovo impianto.

Verrà infatti sostituito il vecchio (e nostalgico) skilift Ongania con una moderna seggiovia che partirà nella stessa zona della Fortino e della Orscellera per terminare laddove oggi termina lo skilift che destinato all'eliminazione.

Nelle foto che pubblichiamo i lettori potranno farsi un'idea più precisa di tante parole di quello che I.T.B. andrà a realizzare (e ci aggiungiamo anche in allegato la "relazione turistica" agli atti del comune di Barzio).

La nuova Ongania si propone - tra altro - di risolvere il problema delle code che si formano nelle giornata di grande affluenza alla Fortino, seggiovia di arroccamento sia per i Piani sia per chi vuole scendere a Valtorta, costituendo un'alternativa più semplice rispetto all'Orscellera. 

E proprio le piste dello Zucco Orscellera saranno interessate da lavori che permetteranno l'innevamento artificiale, andando a completare così la possibilità di avere neve programmata su tutto il comprensorio.

Ma se in quota i servizi aumentano, resta aperta, a valle, la questione parcheggi che il progetto in corso sull'area di Campiano dovrebbe, nelle intenzioni dell'amministrazione comunale, contribuire a risolvere.

La scelta di non creare un collegamento funiviario con il fondovalle (decretata dall'esito del funesto referendum popolare del 1999) verrà così ancora pagata dal territorio in termini di "consumo" di ulteriori terreni.

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Venerdì, 11 Marzo 2022 08:01

NUOVA SCUOLA MEDIA: APPROVATO L'ACCORDO DI PROGRAMMA PER L'ACQUISTO DEL TERRENO

Il Consiglio Comunale di Introbio ha approvato a maggioranza (le due esponenti della minoranza si sono infatti astenute) il documento programmatico che autorizza l'amministrazione ad avviare le pratiche necessarie al fine di acquisire i fondi per l'acquisto del terreno individuato per la costruzione della nuova scuola media al servizio del Centro Valle.

Si tratta di un ulteriore tassello a completamento della documentazione che verrà inviata in Regione entro il 15 marzo in modo da rientrare nei termini del bando sul quale sono apposte le speranze di cinque comuni di poter avere i fondi per realizzare la nuova, indispensabile e improcrastinabile struttura.

Il vecchio edificio di Viale della Vittoria, realizzato negli anni cinquanta, è infatti ormai obsoleto e insufficiente a soddisfare le crescenti esigenze educative. Tutti i Comuni interessati (Taceno, Parlasco, Cortenova, Primaluna e Introbio) hanno perciò optato per una nuova scuola edificata su un terreno più ampio situato in fregio a Via Valleggio e adiacente alla palestra che così continuerà a svolgere la sua funzione.

Ora tutte le attese sono per l'esito della richiesta che è stata accompagnata, oltre che da una relazione tecnica comunale, anche da un ampio resoconto redatto dal dirigente scolastico nel quale vengono messe in risalto tutte le criticità e le difficoltà con le quali oggi insegnanti, studenti e personale ATA sono costretti a dover fare i conti.

Il progetto prevede costi totali che si aggirano intorno ai 4 milioni di euro.

Per l'acquisto del terreno - 450.000 euro - l'amministrazione introbiese è intenzionata a ricorrere ad un mutuo visto che ha buone capacità di indebitamento.

Il Consiglio Comunale si è aperto con un minuto di silenzio per riflettere sulla guerra in Ucraina e concluso con una dichiarazione formale di condanna votata all'unanimità all'aggressione in corso.

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Venerdì, 11 Marzo 2022 07:19

Prosegue la raccolta di aiuti per l'Ucraina

Siamo giunti a metà della nostra campagna di raccolta di aiuti umanitari per l'Ucraina🇺🇦: molto alta l’adesione all’iniziativa e sin da subito tanta la solidarietà dimostrata🤝
Vi ricordiamo che sarà possibile consegnare gli aiuti
fino a domenica, presso la Palazzina Rosa (zona Sagra), nei seguenti orari:
🕒 venerdì 9-13;14-20.
🕒 sabato e domenica 9-13;14-18.
Grazie a tutti coloro che hanno già contribuito e a quanti contribuiranno nei prossimi giorni alla raccolta

ANCHE A PREMANA RACCOLTA DI BENI UMANITARI PER L'UCRAINA
Nel deposito di via Roma, presso la Casa Premana, la raccolta sta registrando tantissima generosità da parte della popolazione.
Una prima parte verrà consegnata oggi presso il centro di raccolta della Comunità Montana.
A differenza di quanto indicato sui manifesti, abbiamo ricevuto il via libera a raccogliere anche vestiti.
Questi devono essere, ovviamente, in buono stato.
La biancheria, invece, ricordiamo che deve essere nuova.

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Venerdì, 11 Marzo 2022 07:11

AUMENTANO ( E DI TANTO) I PREZZI ALIMENTARI

Como-Lecco: industria, +8,6% prezzi alimentari, SOS a tavola

COMO-LECCO - Aumentano dell’8,6% i prezzi di produzione dell’industria alimentare sul mercato interno in Italia per effetto dei rincari energetici e del balzo delle quotazioni delle materie prime provenienti dall’estero.

E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi al mese di gennaio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Per il balzo dei costi energetici l’agricoltura deve pagare una bolletta aggiuntiva di almeno 8 miliardi su base annua, rispetto all’anno precedente, che mette a rischio coltivazioni, allevamenti, e industria di trasformazione nazionale ma anche gli approvvigionamenti alimentari di 5 milioni di italiani che si trovano in una situazione di indigenza economica.

“Si è verificato – sottolinea Coldiretti Como Lecco attraverso il presidente Fortunato Trezzi - un balzo medio di almeno 1/3 i costi produzione dell’agricoltura a causa degli effetti diretti ed indiretti delle quotazioni energetiche. Nel sistema produttivo agricolo i consumi diretti di energia includono il gasolio per il funzionamento dei trattori, per il riscaldamento delle serre e per il trasporto mentre i consumi indiretti sono quelli che derivano dall’energia necessaria per la produzione di prodotti fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica mentre il comparto alimentare richiede invece ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro”.

Il caro gasolio rischia dunque di fermare i trattori nelle campagne e spegnere le serre di fiori e ortaggi, aumentando di conseguenza la dipendenza dall’estero per l’importazione di prodotti alimentari.

“Gli agricoltori – continua Trezzi – sono costretti ad affrontare rincari insostenibili dei prezzi per il carburante necessario per le attività dei trattori che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina, la concimazione l’irrigazione che insieme ai rincari di concimi e mangimi spinge quasi un imprenditore su tre (30%) a ridurre la produzione; senza dimenticare i costi per il riscaldamento delle serre per la produzione di ortaggi e fiori le serre con la necessità di contenere i costi che rischia di far scomparire alcune delle produzioni più tipiche”.

Per non parlare – continua Coldiretti Como Lecco – dell’esplosione dei costi degli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per vino, olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. Su tutto pesa il deficit logistico nazionale con l’85% delle merci che viaggia su strada che deve affrontare i pesanti rincari di gasolio e benzina e gli effetti degli scioperi degli autotrasportati.

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Venerdì, 11 Marzo 2022 07:03

IL CORONAVIRUS RIALZA LA TESTA?

Il Covid 19 sta rialzando la testa o si tratta solo di un “colpo di coda” dovuto alle ammucchiate di Carnevale in qualche misura assecondate dalla recente attenuazione delle misure restrittive antipandemiche? Difficile stabilirlo anche perché le oscillazioni delle curve di contagio costituiscono una caratteristica comune a quasi tutte le epidemie. Sta di fatto che, dopo un rallentamento pressoché costante, il grafico del tasso di positività in Lombardia ieri ha spiccato un balzo passando dal 6,5% di mercoledì 3 marzo, al 7,9 di ieri. Con qualche segnale confortante riferito alla costante diminuzione dei ricoveri in terapia intensiva (-2) e delle nuove degenze nei reparti covid (-27), con 19 decessi. A Lecco i nuovi casi di positività al tampone erano ieri 195.

Ma da due o tre settimane anche i dati elaborati dall’ATS Brianza (report covid) indicano una tendenza in qualche misura preoccupante. È sufficiente dare un’occhiata alla distribuzione spaziale per Comune dei tassi di contagio settimanale riferito a 100mila residenti, contenuti nel report dell’ATS Brianza. Il confronto fra le zone colorate riferite al 21 febbraio scorso e quelle relative a lunedì 7 marzo, per rendersi conto dell’evidente peggioramento. Infatti, come risulta con chiarezza dalle immagini riportate di seguito, la superficie delle aree mediamente scure (tasso di contagio mediamente elevato), si è estesa. Un ampiamento che ha interessato soprattutto i Comuni delle zone più meridionali del territorio di competenza dell’ATS.

Va meglio in materia di vaccinazioni visto che, come dimostra il grafico a barre riportato qui sotto, la campagna di inoculazioni contro gli effetti del Covid 19, procede pur con qualche rallentamento. I colori individuano le diverse fasce di età.

Come si può osservare la percentuale di coloro che si sono sottoposti alla profilassi vaccinale decresce col diminuire dell’età. In quasi tutte le fasce le percentuali dei vaccinati con la terza dose sul territorio dell’ATS Brianza supera i valori regionali. Dal report si evince inoltre che nel mondo della scuola per ora i problemi legati alla pandemia sono molto ridotti e la classi in quarantena si contano sulle dita di una mano anche nel Lecchese. Dati interessanti sulla pandemia in Italia, regione per regione, sono inoltre esposti nel report settimanale della fondazione Gimbe (emergenza-coronavirus). Cifre e confronti significativi si possono infatti osservare nella tabella seguente in cui compaiono i casi di positività al coronavirus registrati nella settimana fra il 23 febbraio e il primo marzo.

Le cifre, sia assolute che percentuali, (casi ogni 100mila abitanti e variazione percentuale nuovi casi) indicano tutte un regresso dell’infezione. È interessante rilevare anche il dato percentuale relativo alla Lombardia che si colloca in posizione mediana rispetto alle altre regioni d’Italia: 1.140 positivi ogni 100mila abitanti con il 15,9% in meno di nuovi contagi.

 

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Venerdì, 11 Marzo 2022 06:54

LA CONFERENZA STAMPA DI LAVROV

Quella tenutasi ieri in Turchia dal Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov è stata probabilmente la conferenza stampa più surreale che si sia mai vista. E' come se Goebbels, davanti ai giornalisti di tutto il mondo, avesse detto:"Non siamo stati noi Nazisti a uccidere gli Ebrei, sono loro che si sono suicidati !".

Ricapitolando quindi con ordine, dopo il breve e inutile colloquio col Ministro degli Esteri Ucraino Kuleba, Lavrov è andato davanti ai giornalisti a dire le seguenti cose: 1) Quella della Russia non è stata un'invasione, ma una "operazione speciale" militare (certamente, anche perchè se la chiami col suo nome là ti becchi 15 anni di galera) sollecitata dagli stessi Ucraini, che in nome dell'amicizia con la Russia praticamente non vedevano l'ora di farsi bombardare !
2) I resistenti ucraini hanno il torto di nascondersi dentro i palazzi e gli ospedali pediatrici, in cui sono nascosti soldati ucraini, non mamme partorienti, come fanno vedere le fotografie scattate a uso degli occidentali che vogliono mistificare la realtà. Lavrov si è anche seccato perchè diversi giornalisti gli hanno ripetuto la stessa domanda (forse perchè non credevano alle loro orecchie): "Lei non ha capito, non è stata attenta - ha ripetuto più volte il Ministro - ho già risposto a questa domanda !"
3) Secondo Lavrov invece i soldati e combattenti ucraini dovrebbero fermarsi in mezzo a una piazza, all'aperto, senza coperture (o al massimo un cespuglio) in modo da farsi ben inquadrare dai cecchini russi e così non coinvolgere i civili ! Eppure il russo Lavrov dovrebbe ben conoscere la storia di Stalingrado (la battaglia più cruenta del XX secolo) in cui ogni muro e ogni calcinaccio erano una trappola per gli invasori Tedeschi (e lo stesso purtroppo rischia di ripetersi a Kiev).
Insomma, una farsa. Però forse un effetto potrebbe averlo avuto: a confronto con la libera stampa (anche se non troppo, dopotutto si era in Turchia) forse l'apologeta del dittatore ex KGB potrebbe aver capito che sarebbe anche l'ora di vergognarsi. Se fosse così (dicono che Lavrov sia un uomo intelligente, e senza essere il dottor Lightman si capiva che alle sue bugie non credeva nemmeno lui) forse allora l'incontro di ieri si può definire un buon successo.

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Giovedì, 10 Marzo 2022 07:16

IL "LAVORO" DI SALVINI

Il povero Salvini, leader della Lega, è oggi sotto un fuoco di fila per la sua infelice uscita in Polonia. Sparare su Salvini , che da almeno tre anni, dai tempi del Papeete, non ne azzecca una, è un po' come sparare sulla Croce Rossa, e quindi non insisterò su questo argomento.
Mi limito a rilevare però una sua "incontinenza linguistica" ultimamente molto presente:"Stiamo lavorando per.."
Premesso che Salvini è uno che un lavoro proprio non ce l'ha mai avuto , e non è che può dire (come per esempio Giuseppe Conte):"Lascio la politica e torno al mio lavoro precedente". Non è un avvocato, non è un ingegnere, ma neanche un funzionario pubblico. Ha sempre vissuto degli emolumenti per i suoi incarichi pubblici, da consigliere comunale di Milano, a Eurodeputato, a parlamentare.
Insomma, un lavoro "vero" non ha mai saputo cosa sia, e forse è per questo che ne parla così spesso a sproposito.
A Gennaio 2022 "stava lavorando per" dare una Presidente donna alla Repubblica Italiana: solo averlo annunciato a una platea di giornalisti, ha affossato le uniche possibilità che quelle candidate, anche serie, potevano avere.
L'altro giorno invece è andato in Polonia per "lavorare per ristabilire la pace": peccato che il suo "lavoro" è stato interrotto da un Sindaco polacco, che gli ha sventolato sotto il naso una maglietta di Putin, come quella che Salvini indossava orgogliosamente solo due anni fa, e da un facinoroso probabilmente italiano che gli gridava del "buffone" !
Insomma non gliene va bene una ! Però un suggerimento ce l'avrei: visto che lui è esperto in ruspe, e col PNRR ricevuto dal suo ex amico Conte ci sarà molto lavoro per l'edilizia, perchè non si fa assumere da una società edile e si mette alla guida di una ruspa o di una betoniera ? Lui finalmente avrà un lavoro "serio" e gli Italiani sarebbero molto più soddisfatti !

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Giovedì, 10 Marzo 2022 06:57

A SETTEMBRE IL LICEO MANZONI TORNERA’ NELLA SEDE DI VIA GHISLANZONI

La Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e il Consigliere provinciale delegato all’Edilizia scolastica Fabio Pio Mastroberardino comunicano che da settembre il Liceo Manzoni tornerà nella sua sede naturale in via Ghislanzoni, dopo la conclusione dei lavori di messa in sicurezza e di ammodernamento strutturale e tecnologico dell’edificio, effettuati dal Comune di Lecco.

“Questa decisione, presa d’intesa con la dirigente scolastica, rispetta l’accordo preso a suo tempo dal Presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli, dalla Consigliera provinciale Marinella Maldini, dal Sindaco di Lecco Virginio Brivio e dall’Assessore comunale Clara Fusi.

Verrà pertanto liberata la struttura modulare prefabbricata che ha ospitato temporaneamente il Liceo Manzoni e che potrà essere utilizzata come jolly per le altre scuole in caso di lavori urgenti e non differibili. Una struttura che non può essere destinata a sede permanente di una scuola perché i moduli prefabbricati hanno un tempo di vita limitato e sono privi di spazi accessori.

Una struttura realizzata appositamente per ospitare in via temporanea il Liceo Manzoni perché le altre ipotesi di sedi alternative avanzate allora non erano percorribili, in quanto si trattava di edifici non idonei a ospitare studenti, docenti e personale o che richiedevano l’utilizzo di ingenti risorse da parte del Comune di Lecco per la messa a norma e per ricavare spazi adeguati alla didattica.

Finalmente, dopo due anni il Liceo Manzoni potrà dunque tornare nella sua sede naturale, di grande pregio da punto di vista storico e architettonico, dotata di tutti i servizi necessari alla didattica, tra cui i laboratori di chimica, fisica e informatica, oltre che della preziosa biblioteca con oltre 14.000 volumi.

In qualità di ente competente sulle scuole superiori, in accordo con la dirigente scolastica abbiamo programmato il trasferimento a settembre per dare modo agli studenti di completare l’anno scolastico nella struttura provvisoria senza ulteriori disagi e per dare tempo a tutti gli attori coinvolti di completare le rifiniture necessarie nell’edificio di via Ghislanzoni”.

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