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Lunedì, 20 Dicembre 2021 06:21

IL FIORE DELLE LACRIME DIVINE

La incontriamo spesso durante le nostre escursioni estive lungo la pista ciclabile fra lo Sprizzottolo e il ponte sulla Troggia (a proposito, Troggia è maschile o femminile?). Si presenta in forma di cespuglietto dai rari ed esili steli dall’aspetto legnoso, sormontati da un apice conico sul quale sbocciano piccoli fiori bianchi dalle sfumature rosacee.

Stiamo parlando della Verbena essenza vegetale utilizzatissima in erboristeria, soprattutto in passato, per le sue innumerevoli proprietà. Presunte o reali che siano. Attorno a questo arbusto circolano antichissime leggende una delle quali vorrebbe che le prime Verbene siano spuntate dalle lacrime di Era piangente a causa delle numerose scappatelle del marito, e signore del panteon olimpico, Zeus. Altre narrazioni vogliono che la Verbena infonda forza e coraggio a chi ne consuma. I Latini la ritenevano sacra, proprio come i druidi. I sacerdoti celtici, infatti, la collocavano sullo stesso piano del vischio, essenza vegetale sacra per eccellenza.

La medicina tradizionale vuole che la Verbena possieda innumerevoli proprietà astringenti, analgesiche, antiinfiammatorie, digestive, antireumatiche. La medicina cinese pare utilizzi la Verbena per curare addirittura edemi, malaria, carbonchio. Sembra inoltre che alcune ricerche ne abbiano individuato caratteristiche antitumorali e effetti benefici contro l’Alzheimer anche se nessuno studio clinico ne ha ancora dimostrato l’efficacia. Ma siate prudenti: se avete mal di testa non preparatevi una tisana di Verbena. Molto meglio l’Aspirina.
 

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Lunedì, 20 Dicembre 2021 06:15

Cresce Fratelli d'Italia in Provincia di Lecco

Fratelli d'italia continua a crescere in Provincia di Lecco, come testimoniato dai tanti amministratori che in questi mesi sono andati ad aggiungersi all'elenco degli iscritti di Fratelli d'Italia nel nostro territorio.

L'esponenziale crescita è testimoniata dai risultati delle elezioni provinciali di oggi: Fabio Mastroberardino, Coordinatore Provinciale del partito,risulta il candidato più votato del centrodestra con 5590 voti.

"Sono soddisfatto tre volte oggi: in primo luogo per la vittoria di Alessandra Hofmann alla Presidenza, che testimonia come la scelta dei partiti di centrodestra di andare uniti a queste elezioni sia stata una opzione vincente.

In secondo luogo la nostra lista è la più votata ,e ottiene la maggioranza in Consiglio, consentendo cosi di governare l'Ente Provincia senza compromessi.

In ultimo, l'essere stato il più votato a questa tornata elettorale: una soddisfazione non tanto personale,quanto per il partito che rappresento sul territorio. Fratelli d'Italia con questo eccezionale risultato si conferma protagonista affidabile e compatto del centrodestra lecchese. Ringrazio ancora i tantissimi amministratori che mi hanno votato confermando la piena fiducia nel partito guidato da Giorgia Meloni".

 

FDI Lecco

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Lunedì, 20 Dicembre 2021 06:08

OFFERTE SOTTOCOSTO SULLE SPALLE DEGLI AGRICOLTORI

Offerte sottocosto “strozzano” le imprese, “mentre i rincari sono tutti sulle nostre spalle”

Trezzi: “Promozioni di Natale sulle spalle degli agricoltori mentre i costi di produzione diventano

insostenibili. Va garantita una più equa ripartizione del valore, tutelando imprese e consumatori”.

COMO-LECCO – “Il balzo dei beni energetici e delle materie prime si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole strozzate da aumenti dei costi non compensati da prezzi di vendita adeguati per il moltiplicarsi di offerte sottocosto e promozioni di Natale alle spalle di allevatori ed agricoltori”. Lo rimarca il leader di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi, riprendendo quanto evidenziato dal presidente nazionale Ettore Prandini all’Assemblea nazionale dell’organizzazione agricola. Il presidente Trezzi sottolinea “l’assoluta necessità di una distribuzione più equa del valore lungo la filiera, senza la quale molte imprese lariane vedono a rischio la loro sopravvivenza”.

Lo scenario è ampio e complesso e vede molte imprese agricole italiane vendere sottocosto anche per effetto di pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali.

“La Coldiretti è pronta a presentare le prime denunce contro pratiche sleali per tutelare il lavoro e la dignità delle imprese agricole di fronte ad una nuova forma di caporalato nei confronti degli agricoltori” ha annunciato Prandini nel ricordare che dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è entrato in vigore il 15 dicembre il decreto legislativo in attuazione della Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali, fortemente voluto dalla Coldiretti. E’ diventato quindi operativo lo strumento che blocca le speculazioni sul cibo che sottopagano i produttori agricoli in un momento in cui sono costretti ad affrontare pesanti rincari dei costi. Sul sito istituzionale del Ministero delle Politiche agricole è stata appositamente attivata la pagina "Pratiche sleali" con le indicazioni e le istruzioni per presentare segnalazioni di abusi e azioni scorrette, sia tra imprese che in materia di commercializzazione dei prodotti agricoli.

“Serve responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle” afferma il presidente di Coldiretti Como Lecco nel sottolineare che “l’approvazione delle norme contro le pratiche sleali nel commercio alimentare rappresenta una svolta storica per garantire un giusto prezzo ad agricoltori e allevatori in una situazione in cui per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi in Italia vanno a remunerare il prodotto agricolo”.

L’ANALISI: I RINCARI PER GLI AGRICOLTORI DI COMO-LECCO

Gli agricoltori lariani – secondo l’analisi della Coldiretti interprovinciale – sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le attività che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione.

Inoltre, l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%), il fosfato biammonico Dap raddoppiato (+100%) da 350 a 700 euro a tonnellata, mentre prodotti di estrazione come il perfosfato minerale registrano +65%.

Non si sottraggono ai rincari anche i fertilizzanti a base di azoto, fosforo e potassio che subiscono anch’essi una forte impennata (+60%). L’aumento dei costi energetici riguarda anche il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi ma ad aumentare sono pure i costi per l’essiccazione dei foraggi, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne. Il rincaro dell’energia si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi.

 

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Lunedì, 20 Dicembre 2021 06:00

Mostra fotografica “Di roccia e d’acciaio” alla Torre Viscontea

in Cultura

 Da Giacomo Albo e Marco Introini un progetto che documenta la trasformazione del paesaggio post-industriale di Lecco

Aperta alla Torre Viscontea di Lecco dal 18 dicembre al 16 gennaio

Si intitola “Di roccia e d’acciaio” la mostra fotografica allestita da sabato 18 dicembre al 16 gennaio prossimo presso le sale espositive della Torre Viscontea (piazza XX Settembre) di Lecco.

“Impresa e natura, lavoro e spazi urbani, acqua e ferro: i rioni cresciuti sulle sponde dei torrenti Gerenzone, Caldone e Bione sono la testimonianza materiale per comprendere quella natura lecchese del “fare industria” oggi apprezzato su scala globale – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Lecco Simona Piazza. - Con i suoi 80 scatti in bianco e nero, la mostra è un invito a riscoprire quel patrimonio di archeologia industriale incastonato tra le montagne e i fiumi, dove scorre una attuale, nuova possibilità di sviluppo identitario e culturale per i rioni storici di Lecco. “Di roccia e d’acciaio” rientra nella programmazione annuale del Sistema Museale Urbano Lecchese del Comune di Lecco: a tutti i lecchesi, ma non solo, un invito a godere di questo percorso nella storia e nella linfa vitale della città”.

La mostra, promossa dal Comune di Lecco e dal Si.M.U.L. (Sistema Museale Urbano Lecchese) nell’ambito della programmazione annuale delle esposizioni cittadine, raccoglie gli scatti fotografici di Giacomo Albo e Marco Introini che documentano il profondo rapporto tra il paesaggio naturale e quello urbano e industriale nella città di Lecco.

“In uno spazio costretto da vincoli orografici invalicabili, il paesaggio urbano lecchese si è andato disegnando per buona parte sulla base degli insediamenti produttivi legati all’attività metallurgica e meccanica. - spiegano gli autori - Dalle strette valli, dove gli opifici sfruttavano l’inerzia delle acque dei torrenti, agli impianti maggiori che costituivano una cortina a ridosso della ferrovia, alle infrastrutture, ai sistemi di trasporto. La riorganizzazione di buona parte di queste aeree, una volta dismesse, ha posto il tema di un riassetto della città. Oggi i grandi insediamenti industriali hanno lasciato il posto a quartieri residenziali, giardini, aree libere in attesa di una strategia di riutilizzo”.

L’itinerario fotografico proposto in mostra ha origine sulle sponde dei torrenti, nelle valli strette, all’ombra delle pareti rocciose del Corno Medale, dove l’acqua diveniva forza motrice per le lavorazioni degli acciai. La tipologia architettonica delle fabbriche qui sembra ancora condividere una misura con l’edificato storico prevalente. Alle spalle, le cime sovrastano l’abitato di queste frazioni, le pareti salgono verticali, come quinte sovrapposte a comporre uno scenario che si ripete eterogeneo. Scendendo a valle le fotografie mostrano alcune realtà produttive “sopravvissute” in continuità ai nuovi insediamenti sorti sulle ceneri dei precedenti comparti. I torrenti Gerenzone, Caldone, e Bione un tempo preziosa risorsa, divengono spazi di interferenza nel nuovo sviluppo urbano e per diversi tratti vengono coperti ed il loro alveo si fa elemento di risulta, privo di interesse.

“La densità del costruito, nella complessa orografia della conca lecchese, è quasi un “unicum“ nella fascia prealpina. In questo senso le fotografie vogliono esplorare le tensioni generate dalla lettura delle stratificazioni storiche dell’architettura in rapporto allo spazio urbano e all’elemento naturale inteso in primo luogo come risorsa di prossimità e, in secondo profilo, come perimetro fisico ed elemento d’ordine compositivo della scena urbana. – continuano Giacomo Albo e Marco Introini - Di roccia e d’acciaio hanno vissuto per oltre un secolo gli abitanti di questi rioni lecchesi, inaugurando sfide sulle vie alpinistiche più ardite delle falesie alternando la vita in fabbrica all’arrampicata. A valle il lavoro e poi lo sguardo verso la cima. Le stesse cime, che tratteggiano ancora oggi l’ombra su questo borgo, definiscono il limite dello sguardo, la chiusura dell’inquadratura in qualsiasi direzione si voglia puntare l’obiettivo. È un elemento compositivo della fotografia a prescindere”.

La mostra presenta 34 immagini di Giacomo Albo e Marco Introini riprodotte a grandi dimensioni, in bianco e nero. Sono invece 75 quelle raccolte nel catalogo (Euro 25,00 – prezzo scontato per acquisto in mostra Euro 20,00).

La mostra e il catalogo sono realizzati con il contributo di Fondazione Comunitaria del Lecchese, Confindustria Lecco-Sondrio, Acel Energie e Scatolificio Lecchese SpA e il patrocinio dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Lecco e del FAI Lecco. Sponsor tecnico è Milani SpA.

La mostra sarà aperta nelle giornate di giovedì, sabato e domenica dalle 10 alle 18; venerdì dalle 14 alle 18

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Lunedì, 20 Dicembre 2021 05:51

Appello dei Sindaci per la scuola in presenza

Sottoscritto anche dal Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni

 

All’attenzione di
Mario Draghi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione

I Sindaci sottoscrittori di questo appello, su iniziativa di ALI (Autonomie Locali Italiane) sostengono con convinzione le misure adottate dal Governo per contenere la curva dei contagi da Covid a partire dal Green Pass e Super Green Pass, la grande campagna di vaccinazione portata avanti sui nostri territori grazie all’ottimo lavoro delle Regioni, lo sforzo di questi mesi per proseguirla incentivando le terze dosi.
A questo si è aggiunto, dopo il via libera dell’Ema al vaccino pediatrico per la fascia di età 5-11 anni e all’arrivo anche nel nostro Paese della variante Omicron, un ulteriore sforzo per riuscire ad aumentare la copertura vaccinale della popolazione e dare una copertura di protezione anche ai bambini, non solo per cercare di contenere ulteriormente la diffusione del virus ma soprattutto evitare casi gravi tra i più piccoli come già è successo in Italia.

Considerando l’andamento dell’epidemia, e che i bambini sono stati i più colpiti dal punto di vista psicologico e sociale, per le pesanti ripercussioni sulla loro socialità e sviluppo, nei mesi di lockdown e di chiusure delle scuole, e che il diritto alla scuola, all’istruzione è un bene primario per il nostro Paese, siamo convinti che occorra a questo punto un ulteriore misura restrittiva per preservare un istituto fondamentale per bambini, ragazzi, famiglie e lavoratori.

Chiediamo al Governo di introdurre subito il Green Pass anche nelle scuole per salvare la scuola in presenza. C’è il rischio concreto, visto l’aumento dei contagi, che da gennaio tutte le scuole italiane vadano in DAD. Non possiamo permetterlo.
È nostro dovere tutelare sia il diritto al lavoro che il diritto all’istruzione. Con il Green Pass nelle scuole, prevedendo come per le altre categorie vaccino o tampone, preserveremmo la scuola in presenza e con essa un diritto costituzionale, quello dello studio e dell’istruzione.

Se non agiamo subito con un Green Pass nelle scuole rischiamo di ritrovarci con le scuole chiuse a breve, con la didattica a distanza indistintamente per tutti i ragazzi, vaccinati e non vaccinati, e con le gravi conseguenze – sanitarie, sociali, lavorative, economiche e psicologiche – che abbiamo già conosciuto in passato.
I sindaci credono fortemente che questa sia l’unica strada da percorrere per il futuro della scuola e dei nostri ragazzi.

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Domenica, 19 Dicembre 2021 20:00

IL "LEONE" SI E' MORSO LA CODA

Come è noto Antonio Rusconi, "il leone di Valmadrera" come lo ha definito ironicamente Riccardo, è stato l'ultimo segretario lecchese della Democrazia Cristiana. E "democristiana" (oppure "machiavellica", come ormai ama rappresentarsi Matteo Renzi, il suo riferimento politico) può denotarsi l'ultima operazione che ha eseguito, cercando di inserirsi a cuneo in Provincia tra la lista del Centosinistra e quella del Centrodestra ?
In apparenza può sembrare così, ma a mio parere, visti anche i modesti risultati (un solo consigliere eletto, lui stesso !) la definirei una manovra politica di ben scarso successo.

Ricordando tra l'altro che la politica della DC non era quella di dividere, ma casomai di mediare (a volte anche troppo!) mi sembra una manovra che ha portato a risultati più negativi che positivi anche per chi l'ha compiuta. Voleva un posto in Provincia ? Poteva chiederlo a Passoni: con tutti i consiglieri (cioè voti) che Rusconi ha a Valmadrera e amici anche in altri paesi della Brianza, ad esempio a Civate, non sarebbe stato un problema, senza dover creare tutto questo ambaradan , e sia il Centrosinistra che Antonio avrebbero probabilmente vinto la partita senza troppo faticare.

Che cosa ha ottenuto invece ? Il Centrosinistra, che ha perso per poco le elezioni, sicuramente adesso gli chiuderà irosamente le porte in faccia, a lui e purtroppo anche a Corrado Valsecchi, di Appello per Lecco, accusato quest'ultimo da evidenze numeriche di avere votato come Presidente la Hofmann, candidata dal Centrodestra.

Porte chiuse e una frattura dolorosa che sarà molto difficile da risanare in futuro. Rusconi vuole continuare a fare il leader di un Partitino del 2%, che probabilmente per non scomparire finirà per allearsi col centrodestra (anche nelle prossime elezioni presidenziali, già si prospetta un chiaro appoggio alla candidatura di Berlusconi) ?

Tanti auguri, ma non mi pare un grande successo. Anche perchè nel centrodestra hanno già i loro problemi, le loro correnti, le loro magagne, e non credo che i suoi ex avversari di Valmadrera in primis (cioè la Lega e Forza Italia) abbiano molto interesse a farsi carico anche del nuovo (presumibile) arrivato.

Insomma, una tattica tutt'altro che "democristiana" (Antonio dovrebbe forse ripassare la storia politica recente).
Una strategia che finora ha portato  alla sconfitta del centrosinistra, in Provincia, ma che anche per questo gli precluderà, se un domani dovesse ripensarci, un ritorno al PD dove fino a prima della scissione aveva il ruolo del "dominus".

Del resto , anche le scissioni non sono mai state nell'"animus" della gloriosa DC di Zamberletti, Moro, De Mita, Rumor o Zaccagnini, per citarne qualcuno: anzi, tutti con idee diverse (che differenze abissali tra un Donat Cattin, tanto  per fare un esempio, e un Amintore Fanfani) ma tutti uniti indissolubilmente nello stesso Partito (questa era la linea !).

Anto', chi te l'ha fatto fare "a ffa' sta fesseria" (come diceva il Principe De Curtis ) ?

Il Centrodestra comunque ringrazia !

 

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Domenica, 19 Dicembre 2021 17:21

LA TIGRE DI MONTICELLO, IL LEONE DI VALMADRERA E GLI ZERO SULLA VALSASSINA

Primo pensiero: la legge Del Rio è come la Corazzata Potemkin, una boiata pazzesca, e ci auguriamo che presto venga messa mano ad una riforma che ne decreti la stupidità assoluta.

Secondo pensiero: l'alta affluenza alle elezioni provinciali testimonia che questo ente destinato all'estizione ora che ha ricominciato a raccogliere danari e poteri interessa, eccome se interessa, e non solo al WWF.

Terzo pensiero: dopo la Pearl Harbor di Lecco, per il centrodestra ci voleva una Iwo Jima, soprattutto vista la transumanza da Forza Italia alla Lega di buona parte dei suoi rappresentanti. C'è stata, anche se non sono mancate le perdite.

Quarto pensiero: il centrosinistra, sinora imbattibile nella sua coesione modello Bostik Saratoga, si è Tafazzizzato, lasciando campo libero alle truppe comandate dalla Tigre di Monticello.

Tutto finito?

No, perchè alla fine sei sono i Tigrotti e cinque i fedelissimi Passonisti privati della loro guida. Totale undici.

E il dodicesimo apostolo?

Ma è lui, il Leone di Valmadrera, il politico che più politico non si può, Sindaco, Onorevole e Senatore, Democristiano del partito democratico (le maiuscole e le minuscole contano ancora, fateci caso), promotore dei "Civici per la Provincia", geniale idea da Rajah Bianco per mettere sotto scacco l'intero arcipelago.

Ci riuscirà? Boh! Sarà la Tigre di Monticello (immaginiamo debitamente accudita dai suoi) a doversi giostrare nel risicato gioco dei numeri.

E noi della Valle?

Beh, come al solito siamo buoni per votare ma non per essere votati. E' il destino dei pesci piccoli che girano intorno agli squali e ai barracuda sperando nella loro benevolenza.

Girano un po' le balle ma è così: risultato Zero (proprio come i caccia su Pearl Harbor) e dobbiamo fidarci di lecchesi e brianzoli. Già, dobbiamo fidarci? Vedete poi voi.

E' vero, c'è un consigliere di Colico, periferia di lusso dell'Impero, ma qui abbiamo studiato tutti che dal lago arrivarono i Lanzichenecchi, non l'Esercito della Salvezza. Lui Lanzichenecco non lo è, ovviamente, ma comunque è sempre troppo poco, e uno zero è sempre uno zero. 

State tranquilli, però: da domani tutto tornerà come prima.

Almeno fino alle prossime elezioni.

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Domenica, 19 Dicembre 2021 14:46

RISULTATI DEFINITIVI ALLE PROVINCIALI

ELEZIONI PROVINCIALI: IL PRESIDENTE E I CONSIGLIERI ELETTI

L’Ufficio elettorale della Provincia di Lecco ha provveduto a proclamare l’elezione del Presidente Alessandra Hofmann e dei 12 Consiglieri provinciali:

· per la Lista 1 Civici per la Provincia (1 seggio) Antonio Rusconi

· per la Lista 2 La Provincia territorio bene comune (5 seggi) Chiara Narciso, Paolo Lanfranchi, Paola Frigerio Felice Rocca, Paolo Negri

· per la Lista 3 Casa dei Comuni Hofmann Presidente (6 seggi) Fabio Pio Mastroberardino, Mattia Micheli, Carlo Malugani, Stefano Simonetti, Fiorenza Albani, Davide Ielardi

 

Dalle 8.00 di questa mattina nel seggio elettorale si sono svolte le operazioni di scrutinio; dalle 12.00 l’Ufficio elettorale ha effettuato la ponderazione dei voti, seguita dalla stesura dei verbali e dalla proclamazione degli eletti.

Per il Presidente hanno votato 853 elettori, pari all’82,90% degli aventi diritto al voto (1.029), con 825 voti validi (86.864 voti ponderati), 22 schede bianche, 6 schede nulle.

Per il Consiglio provinciale hanno votato 853 elettori, pari all’82,90% degli aventi diritto al voto (1.029), con 835 voti validi (87.981 voti ponderati), 7 schede bianche, 11 schede nulle.

I Consiglieri di Centrosinistra eletti per la Lista 2 sono i seguenti:

  • Narciso Chiara 5.624
  • Lanfranchi Paolo 5.567
  • Frigerio Paola 4.569
  • Rocca Felice 3.418
  • Negri Paolo 3.254

I candidati non eletti sono:

  • Pigazzini Luca 2.665
  • Rossi Marco 2.375
  • Riva Patrizia 1.949
  • Mucci Milena 1.543
  • Bonfanti Chiara 1.352
  • Cipriano Sara 1.023
  • Spotti Elio 528

 

(nella foto: Alessandra Hofmann con il figlio e Mauro Piazza)

Tutte le informazioni sono disponibili nella sezione del sito internet dedicata alle Elezioni provinciali 2021.

 

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Domenica, 19 Dicembre 2021 12:51

NON CE LA FA ELIO SPOTTI: TUTTI GLI ELETTI IN PROVINCIA

Arrivano a poco a poco i primi risultati delle elezioni provinciali per quanto riguarda i Consiglieri.
Per uno strano regolamento di queste elezioni, non viene eletto nemmeno come consigliere Marco Passoni, Sindaco di Olginate e Candidato Presidente.
I Consiglieri eletti del centrodestra saranno 6 , quindi Hofmann avrà la maggioranza, seppur risicata (del resto la sua vittoria è molto risicata, il 51,3% contro il 49,7% del centrosinistra).

Dei 12 consiglieri previsti in Consiglio provinciale il Centrosinistra ne elegge 5: cioè Chiara Narciso, Sindaco di Oggiono, Paolo Lanfranchi Sindaco di Dolzago, Paola Frigerio, Felice Rocca, Paolo Negri (non entra quindi l'unico valsassinese che era in lista, il consigliere di Introbio Elio Spotti)

I Civici eleggono un solo consigliere, cioè il Sindaco di Valmadrera Antonio Rusconi, promotore della lista Civica accusata dal Centrosinistra di essere la vera causa della sconfitta (a Valmadrera ad esempio sono andati a votare quasi tutti i consiglieri per il loro Sindaco, pochissimi voti al Centrosinistra).

Per i nomi dei sei consiglieri di Centro destra (nessuno valsassinese) , questi gli eletti: Fabio Mastroberardino, Mattia Micheli, Carlo Malugani, Stefano Simonetti, Fiorenza Albani e Davide Ielardi.

Si completa così la lista del consiglio provinciale che rimarrà in carica per i prossimi tre anni.

In totale il Centrosinistra ha avuto l'equivalente di 34.587 voti, la Lista Civica l'equivalente di 12.196  , e il Centrodestra allunga le distanze con l'equivalente di 40.363 voti.

 

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Domenica, 19 Dicembre 2021 10:26

ELEZIONI PROVINCIALI: VINCE ALESSANDRA HOFMANN

A vincere le elezioni provinciali è Alessandra Hofmann, sindaco di Monticello Brianza e prima presidente donna della Provincia
La candidata di Centrodestra ha battuto Marco Passoni, primo cittadino di Olginate, con 43.829 voti (voti ponderati relativi alle fasce di rappresentanza dei consiglieri) contro 42.210

Il risultato delle votazioni è arrivato questa mattina, pochi minuti dopo le 9. Hofmann ha ottenuto 43.829 voti, mentre Marco passoni, candidato del Centrosinista e sindaco di Olginate, si è fermato a 42.210 voti.

Le elezioni di secondo livello, ovvero quelle a cui possono parteciparvi solo i rappresentanti delle amministrazioni comunali (sindaci e consiglieri comunali), ieri hanno registrato un’affluenza del 82,90%.

Per la guida di Villa Locatelli Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno sostenuto la vincitrice Hofmann con la lista “Casa dei Comuni – Hofmann Presidente.

Nella foto Alessandra Hofmann a sinistra, con Mauro Piazza e Fabio Mastroberardino.
In basso, un momento dell scrutinio di stamattina tenutosi a Villa Locatelli.

 

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