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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Venerdì, 04 Febbraio 2022 08:18

OGGI A BELLANO SI RICORDA L'AGENTE PISCHEDDA

Bellano: cerimonia di commemorazione dell’Assistente della Polizia di Stato Francesco PISCHEDDA, medaglia d’oro al valor civile
In occasione del 5° anniversario della scomparsa dell’Assistente della Polizia di Stato PISCHEDDA Francesco, medaglia d’Oro al Valor Civile, in servizio presso la Sottosezione Polizia Stradale di Bellano (LC), tragicamente deceduto nell’espletamento del proprio dovere il 03.02.2017, avrà luogo venerdì 04 febbraio p.v. alle ore 10:15 una Cerimonia di commemorazione con deposizione di una corona di alloro alla presenza di S.E. il Prefetto Castrese DE ROSA, del Signor Questore della provincia di Lecco Alfredo D’AGOSTINO, del Dirigente il Compartimento Polizia Stradale per la “Lombardia” Maria Dolores RUCCI, e del Cappellano della Polizia di Stato Don Andrea LOTTERIO.

A seguire alle ore 11:00, sarà celebrata una messa di suffragio presso l’Abbazia Cistercense di Santa Maria di Piona.
L’allora Agente Scelto PISCHEDDA, all’epoca in servizio presso la Sottosezione della Polizia Stradale di Bellano, morì nella notte tra il 2 ed il 3 febbraio 2017, dopo essere precipitato da un cavalcavia della superstrada SS36 a Colico (LC) nel tentativo di arrestare un soggetto che viaggiava, con altri due connazionali, a bordo di un furgone rubato.

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Venerdì, 04 Febbraio 2022 08:08

IL CACCIATORE DI NUBI, DI CHRISTIAN ANTONINI

in Cultura

Ho finito di leggere l'ultimo romanzo di Christian Antonini. Ho scritto delle impressioni sincere, quelle che ti vengono al momento, senza voler fare una vera e propria recensione.
Leggere i libri di Christian Antonini è come essere avvolti da un caldo abbraccio.
Inoltre, non avrei potuto non tuffarmi nell'oceano insieme ai protagonisti, sapendo che Davide Morosinotto ha "messo" tra le onde il mio Corto Maltese...☺️
Grazie.
Tristan ha dodici anni, frequenta un'esclusiva scuola di Singapore ed è il principe di un piccolo regno in mezzo all'Oceano Indiano, le isole del Cocco.Quando scoppia la prima guerra mondiale il ragazzo si ritrova a bordo dell'Emden, l'incrociatore tedesco del corsaro e gentiluomo Von Müller, nemico del suo regno.
Il comandante decide che per Tristan è il momento di impegnarsi come mozzo e vedetta, proprio lui che era stato allevato tra vizi e lussi per diventare un regnante. Così, nel bel mezzo di tempeste e battaglie navali, Tristan scopre che tutto è possibile, anche rispettare i propri nemici, e che la vita da principe viziato non fa per lui.
Lui è nato per guardare le nubi da lontano, e per vivere mille avventure.
(Da PIEMME)
Il viaggio di Tristan è un percorso circolare: parte dalla sua isola e ritorna ad essa. In mezzo ci sono il mare, la vita, la paura, il coraggio.
La storia scorre su due piani paralleli: il racconto del viaggio sulla nave Emden, al presente, e le pagine del diario, al passato. Ma ogni volta che Tristan fa nuove esperienze, ne troviamo eco nel ricordo dei due anni precedenti.
Una forte nostalgia pervade tutto il racconto o, almeno, questo ho provato io nel leggere la storia di questo “piccolo principe” perché ho ripensato a mia madre e al legame che avevo con lei. Certo, io non avevo con lei un rapporto tormentato come quello che Tristan ha con il re delle Isole del Cocco, anzi, ma ho provato spesso un senso di tenerezza nei confronti di questo ragazzo che, se non avesse provato a comprendere suo padre, lo avrebbe rimpianto per tutta la vita.

Tutto il percorso di crescita e di formazione che Tristan intraprende, suo malgrado, è un tentativo di riconciliarsi con la figura paterna.
Le esperienze vissute sulla nave di Von Müller lo porteranno a capire l'importanza di vivere in comunità, ed assumersi delle responsabilità, come per suo padre, che è appunto un re.
Tristan cambia atteggiamento verso la vita e le persone ma lo fa ritornando alle radici, al padre, a quei valori che il genitore ha sempre cercato di infondergli e verso i quali, fino ad allora, il ragazzo aveva mostrato poco interesse, anzi fastidio.
Ci sono due elementi stilistici di Christian Antonini che ricorrono sempre nei suoi romanzi e che lo contraddistinguono: la Storia e il rapporto genitori-figli, adulti - adolescenti.

Da una parte, la descrizione minuziosa e particolareggiata della nave Emden, l'immagine di "lontane isole del vento", la ricostruzione di eventi storici e dei personaggi che ne sono stati i protagonisti, sempre attento alla obiettività storica delle fonti.
Dall'altra, il tono poetico nel tratteggiare i rapporti tra padri e figli con delicatezza e partecipazione.
Bellissima il biglietto che il padre scrive al figlio, e che Tristan leggerà soltanto dopo aver riscoperto il suo legame con il genitore.
"Il mio pensiero ti accompagna, ora che ti imbarchi per la tua prima grande avventura. E anche se ormai spesso mi prende la febbre, è invece la febbre del mare che vorrei mi portasse via e che spero possa raggiungerti e contagiarti, perché non c'è nulla come la passione per dare sapore alla nostra esistenza.
Non lasciarti fermare, concediti il tempo di guardare in faccia i giorni che avrai. Vai a coglierli dai rami della tua vita, non aspettare che ti cadano in grembo. Prova. Sbaglia. Vivi. Per sempre, tuo padre.”

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Venerdì, 04 Febbraio 2022 08:02

LA RIVISTA DEL SOCCORSO ALPINO

in Cultura
Ecco il nuovo numero della rivista istituzionale del nostro Corpo, disponibile gratuitamente in formato digitale. Questo numero è dedicato alla capacità del Soccorso Alpino e Speleologico di operare nei contesti invernali più estremi, dove è necessaria un'alta professionalità e un'intensa formazione. Leggi qui l'ultimo numero: bit.ly/3HsWl7A
 
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Giovedì, 03 Febbraio 2022 11:30

MIGLIORARE IL VALORE AGGIUNTO

Fa purtroppo riflettere il caso ormai noto della Gimap di Premana, a cui sono state inizialmente bloccate dalla Dogana 126.000 paia di forbici provenienti dalla Cina. Non vogliamo mettere in dubbio quanto affermato dai responsabili Gimap, ma alcune considerazioni sono inevitabili.

Più di una ventina di anni fa, era circa la metà degli anni '90, quando ancora in Italia non eravamo in molti a occuparci di Internet, avvisavo il Consorzio Premanese che in Pakistan producevano grandi quantità di forbici che costavano un decimo di quelle che arrivavano dalla Val Varrone. Di più bassa qualità ? Di inferiore lega metallica ? Sicuramente: ma a me consumatore interessa una cosa sola, e cioè che le forbici taglino !

Il vero problema della produzione industriale italiana di oggi si può definire con solo due parole: "Valore Aggiunto" (da cui anche il nome dell'imposta IVA). La Confindustria giustamente da molti anni ha fatto centinaia di convegni su questo argomento.

A partire dagli anni Sessanta, l'epoca del felice "boom" economico italiano, moltissime imprese sono state fondate da un papà che metteva al torchio, al telaio o al laminatoio la propria famiglia, zii e cugini compresi, per iniziare l'attività imprenditoriale.
Erano attività, per il 90% , a "basso valore aggiunto": magliettine e t-shirt, scarpe , indumenti, minuterie metalliche e altri oggetti per il pubblico.

Bastava poco, all'epoca , e si sono creati interi distretti industriali (come ad esempio quello tessile di Prato).
Poi è arrivato il XXI secolo, e con esso la più ampia apertura dei mercati e la temibile concorrenza sia dall'Est Europa che cinese, soprattutto per il baso costo della manodopera , a cui purtroppo molti imprenditori italiani non hanno saputo resistere, trasportando all'estero la propria attività.

Se all'inizio però il termine "cinesata" aveva un valore dispregiativo, indicando un oggetto di scarso valore aggiunto (cosa che però non ha impedito ai Cinesi di distruggerci la produzione autoctona soprattutto nel tessile, di cui sopra) oggi le cose non stanno più così.

Anche se i livelli dei salari degli operai cinesi ancora sono più bassi di quelli italiani, a partire da una quindicina d'anni la produzione cinese ha fatto dei passi da gigante (come bene illustra nei suoi libri Federico Rampini, esperto conoscitore dell'Estremo Oriente).

Lo vediamo per esempio anche nel campo delle moto: se prima i Cinesi si limitavano a copiare dagli Occidentali o dai Giapponesi, adesso sono in grado di produrre veicoli di ottima qualità (penso a CF Moto e a Voge, ad esempio).

Ma sicuramente anche in molti altri campi. Quale la risposta quindi da dare a queste nuove "sfide" ? O arrendersi (ma non è una ipotesi plausibile) o migliorare la propria "qualità". Aumentare il tasso di "Valore Aggiunto" cioè: migliorare il prodotto (funziona nel campo della moda) aumentare il livello di qualità (un esempio encomiabile la Gilardoni di Mandello) passare cioè dal "Basso" all'"Alto Valore Aggiunto". E' difficile, è molto difficile, anche perchè ci vogliono investimenti e potenziare la strada della Ricerca, e quindi reinvestire quasi tutto l'utile operativo, altrimenti non se ne esce.

E' l'unica strada ( e lo dice la Confindustria, non il sottoscritto) se non vogliamo trasformarci da paese di produttori a paese di meri consumatori, e quindi impoverirci tutti. Le strade facili, purtroppo, non ci sono più !

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Giovedì, 03 Febbraio 2022 07:23

DERVIO E ANPI, CHIARIMENTO SULLE POSIZIONI

Il Comune di Dervio e l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia - Segreteria Provinciale di Lecco e
Sezione Alto Lario, a seguito della diffusione dei rispettivi comunicati stampa, emessi in occasione della
pubblicazione su Facebook, da parte del Comune di Dervio, di un post volto a ricordare IL GIORNO
DELLA MEMORIA, si sono ritrovati il giorno 2 febbraio 2022 per un confronto volto ad un chiarimento
sulle reciproche posizioni.

Ad esito dell’incontro, improntato al rispetto dei reciproci ruoli e, in particolare, di quello del Comune
quale rappresentante della popolazione che vive sul suo territorio, si è ribadita:
la peculiare unicità del Giorno della memoria che, come ribadito nel video trasmesso dal Comune di
Dervio, fa riferimento alla deportazione di un intero popolo, organizzata in modo scientifico ed
industriale per raggiungere il fine esplicito della scomparsa di quel popolo, fatto che non ha visto nella
Storia nulla di paragonabile, la volontà del Comune di Dervio, con la scelta della pubblicazione del video sul proprio sito istituzionale,
di approfondire tale riflessione sulla Shoah, anziché limitarsi a modalità formalmente celebrative.

Anpi sottolinea di aver compreso le ragioni e la buona fede del Comune nel pubblicare il video senza
alcuna strumentalizzazione, altresì il Sindaco ringrazia Anpi per aver compreso le ragioni della scelta
di utilizzare un video dello storico Alessandro Barbero al fine di fare cultura e si rammarica per
l'accaduto, nella convinzione che questo episodio possa essere foriero di proficua collaborazione.
Si è ribadita altresì la reciproca volontà di:

collaborare per approfondire in ogni sede (istituzionale, celebrativa, formativa) i valori della Costituzione
Italiana, nata dalla resistenza al nazifascismo;
avviare tale collaborazione nella prospettiva di una comune celebrazione del prossimo 25 aprile,
verificando la possibilità di una comune celebrazione della prossima Giornata del Ricordo, che sia
improntata alla complessiva memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle
vicende del confine orientale.

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Giovedì, 03 Febbraio 2022 07:14

Un documentario del MEAB sulle patate di Annone

in Cultura

Arrivata in Europa nel corso del ‘500 dal Sudamerica, la patata divenne importante per l'alimentazione delle classi popolari brianzole solo con l’800. L'origine del legame tra questa coltura e il paese di Annone è ancora da scoprire. Sappiamo tuttavia che almeno dal XX secolo le patate prodotte in questa località della Brianza hanno avuto una discreta notorietà, almeno dell'alto Milanese. Ciò è dipeso dalla presenza di terreni favorevoli, ma anche dal ruolo di questo prodotto nei contratti agricoli e nell'organizzazione locale del lavoro nei campi.

Questo documentario, oltre a parlare degli aspetti tecnici della coltivazione, mostra che, per le vecchie famiglie di Annone, le patate hanno avuto un grande valore economico ma anche un notevole significato sociale, giungendo a rappresentare un elemento di identificazione degli annonesi rispetto agli abitanti dei paesi della Brianza lecchese.

MUSEO ETNOGRAFICO ALTA BRIANZA (MEAB)

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Giovedì, 03 Febbraio 2022 07:10

I 35 anni di Immagine Valsassina

E’ in distribuzione in questi giorni il primo numero del trimestrale di approfondimento turistico “Immagine Valsassina” che quest’anno compie i trentacinque anni di uscita.
Introbio - Il primo numero della rivista venne distribuito nel lontano 1987 per promuovere il turismo valsassinese alla Bit, la Borsa Internazionale del turismo negli spazi della Regione Lombardia e dell’ufficio informazioni turistiche di Lecco, assieme alla Comunità Montana valsassinese. L’idea di farne una rivista a carattere periodico nacque in seno ad un convegno organizzato a Casargo sullo stato del turismo valsassinese, con la collaborazione degli enti locali: Comune di Casargo, Comunità Montana, Provincia di Como (allora la Provincia di Lecco non esisteva), Regione Lombardia.

Il titolo del Convegno, diviso in due sezioni era proprio “Immagine Valsassina” e da lì fu un crescendo di iniziative e di informazioni turistiche. Il periodico, negli anni, è stato anche l’organo ufficiale del Con.Tur. Valsassina, il Consorzio turistico degli anni Ottanta del secolo scorso. In trentacinque anni ha seguito l’evoluzione (e involuzione) del comparto turistico del territorio essendo in diverse occasioni, protagonista assoluto ideando o partecipando in modo attivo a diverse iniziative turistico-culturali. Vogliamo ricordare il concorso gastronomico con il Collegio Ballerini di Seregno e il Consorzio Tutela Taleggio, che diede vita alla pubblicazione di due ricchi volumi di ricette e racconti sulla cucina tipica valsassinese e del territorio in genere, con le ricette di un centinaio di chef stellati o meno e dei ristoranti della Valsassina. Per anni è stato il fulcro dell’informazione sui programmi di pro loco e associazioni con l’invenzione del “calendario giorno per giorno“ delle manifestazioni. Un punto di riferimento. La prima rivista del territorio ad affrontare, dieci anni dopo, l’avventura del web con un proprio sito. Gestito dall’agenzia Rosato’s Advertising fino al 2016, ora è curato dall’agenzia Quadrifolium group, mentre il direttore responsabile è rimasto lo stesso Paolo Cagnotto, fondatore della stessa.

In questo primo numero che vede in copertina una fotografia di Gabriele Ardemagni, che si alterna nelle copertine ad Alessia Bergamini, Ivo Buttera e Gabriele Invernizzi, un articolo di Mariagrazia Vitali sui Santi mercanti di neve. Un aggiornamento di sport dei nostri campioni curato da Sandro Marongiu, la presentazione in anteprima del plastico di Introbio dei primi del Novecento realizzato da Paolo Cuccia, una riflessione sui trent’anni della mostra della capra Orobica di Casargo, di Claudio Baruffaldi, la ricetta del periodo presentata dalla mascotte “Grignotto” (stavolta a cura di Roberto Bonati) l’itinerario di Gabriele Ardemagni in bici e a piedi ai Piani di Artavaggio, il rapporto sul convegno di olivicoltura al frantoio di Biosio e la presentazione di una nuova “poetessa” valsassinese: Tatiana Selva.
Un numero tutto da sfogliare visibile e sfogliabile anche sul sito www.immaginevalsassina.com e un ringraziamento particolare a tutti gli inserzionisti vecchi e nuovi che hanno sostenuto il periodico per tutto questo tempo.

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Giovedì, 03 Febbraio 2022 06:56

Corso di riqualificazione professionale per operatori meccanici

Avvio presso l'Istituto Fiocchi  “Lecco Skills Training Lab”

Ha preso il via il corso di riqualificazione professionale per operatori meccanici
Lunedì 31 gennaio 2022, presso il Laboratorio Territorialità per l’Occupabilità collocato negli spazi dell’Istituto “Fiocchi” di Lecco, ha preso il via “Lecco Skills Training Lab – Formarsi per ripartire”, un corso di riqualificazione professionale gratuito rivolto a persone in cerca di occupazione residenti in provincia di Lecco di età compresa tra 18 e 55 anni.
20 i partecipanti, individuati tramite un percorso di selezione al quale hanno preso parte 32 candidati, che seguiranno il percorso di formazione per diventare operatori meccanici su macchine a controllo numerico computerizzato.

Gli attori territoriali che hanno lavorato al progetto formativo sono: Provincia di Lecco, Camera di Commercio di Como-Lecco, Ufficio Scolastico Territoriale di Lecco, Istituto d’Istruzione Superiore “Fiocchi” di Lecco, Centro Provinciale di Istruzione per Adulti “De Andrè” di Lecco, Fondazione Monsignor Parmigiani – C.F.P. “Aldo Moro” di Valmadrera, Confindustria Lecco e Sondrio, Confartigianato Imprese Lecco e API Lecco e Sondrio.
Progettato per rispondere al fabbisogno di personale qualificato espresso dalle aziende metalmeccaniche del territorio provinciale, il corso mira a ridurre il disallineamento tra la domanda e l’offerta di lavoro, elevando l’occupabilità dei partecipanti mediante l’acquisizione delle competenze necessarie per inserirsi o reinserirsi nel sistema produttivo locale.

Si tratta di un percorso strutturato in moduli, per un totale di 364 ore di lezione d’aula e laboratorio che si concluderanno nella seconda metà di maggio, e due mesi di tirocinio formativo che si svolgeranno nei mesi di giugno e luglio presso aziende metalmeccaniche del territorio lecchese.
Di particolare rilevanza saranno i moduli legati alla formazione professionalizzante, che costituiranno le fondamenta delle competenze tecniche che verranno acquisite dai partecipanti.
Tra questi, il modulo di Disegno Meccanico a cui verrà riservata una considerevole quota di ore e che avrà l’obbiettivo di rendere i futuri operatori capaci di leggere ed interpretare le specifiche tecniche destinate alla produzione di manufatti.

Le metodologie didattiche adoperate favoriranno un apprendimento di tipo laboratoriale. Del totale di ore previste, quasi 150 saranno dedicate ai moduli sulle lavorazioni alle macchine utensili tradizionali e controllo numerico.
Verranno inoltre approfondite tematiche legate all’analisi delle caratteristiche meccaniche dei materiali e al controllo dimensionale dei particolari con l’impiego dei principali strumenti di misura presenti nelle officine.
Obbiettivo finale di questi moduli è quello di consolidare i concetti fondamentali della meccanica che orbitano intorno alla produzione su macchine CNC.

Al termine del percorso i partecipanti avranno acquisito le competenze per stilare programmi base da testare in macchina, sapendo identificare le corrette strategie di lavorazione e scegliendo opportunamente materiali, utensili e i corretti procedimenti per il controllo dimensionale.

Il tirocinio sarà lo strumento per fare sperimentare direttamente sul campo quanto appreso durante il corso, applicandolo in un contesto aziendale.
Oltre a un’indennità mensile di tirocinio pari a € 500, è prevista anche l’erogazione ai corsisti di un’indennità di partecipazione legata alla frequenza delle lezioni.

Il progetto formativo, che è stato finanziato da Camera di Commercio di Como-Lecco, Provincia di Lecco e CPIA di Lecco, vede come capofila l’operatore accreditato ECOLE – Enti COnfindustriali Lombardi per l’Education.

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Mercoledì, 02 Febbraio 2022 22:49

126.000 FORBICI: IL COMUNICATO DELLA GIMAP

In un comunciato diffuso oggi, la Gimap (l'azienda finita sotto i riflettori per un'importazione di forbici dalla Cina) ha reso nota la propria versione dei fatti che vi proponiamo qui di seguito.

In merito alla notizia apparsa su alcune testate locali relativa al sequestro doganale di forbici provenienti dalla Cina, facendo intendere una contraffazione da parte di Gimap del marchio collettivo di qualità “Premana” e/o del “made in Italy”, l’Azienda precisa quanto segue:

In realtà all’azienda non è mai stata contestata nessuna contraffazione. Il sequestro cautelativo è derivato unicamente dalla mancanza di un documento amministrativo doganale: l’attestazione circa le informazioni sulla fase di commercializzazione e sulla effettiva origine estera del prodotto.

Non è un caso che la Camera di Commercio di Como Lecco, una volta entrata in possesso della documentazione richiesta, abbia disposto con immediatezza il dissequestro della merce, applicando la sanzione minima dovuta per il verbale di contestazione. E ad oggi la merce si trova già nei magazzini aziendali.

Non è quindi assolutamente vero che Gimap ha contraffatto o taroccato le 126.000 forbici cinesi come “Made in Italy”, o con il marchio di qualità “Premana”.

Gimap Srl, con i suoi 55 dipendenti, è il più importante produttore di forbici di Premana, con circa 5 milioni di pezzi prodotti ogni anno nel suo stabilimento che si sviluppa su una superficie di 4.500 mq in località Giabbio, dove sono attive un centinaio di macchine automatizzate. Una realtà industriale, dunque, con una lunga storia e tradizione di serietà, oltre ad una consolidata vocazione produttiva, testimoniata dai quasi 15 milioni di euro di fatturato, con un’esportazione che supera l’80% in 50 Paesi del mondo.

 
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