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Martedì, 14 Dicembre 2021 06:59

SALVARE LE VACANZE SULLA NEVE !

Coldiretti Como Lecco: “Salvare la stagione turistica sulle Alpi dopo stop dello scorso anno”

COMO-LECCO – Occorre salvare le vacanze sulla neve di 3,8 milioni di italiani che prima della pandemia erano andati in vacanza in montagna nelle feste di fine anno, per non fermare la ripresa economica ed occupazionale di quei territori.

Lo rimarca Coldiretti Como Lecco attraverso il presidente Fortunato Trezzi: “Si tratta di una opportunità destinata ad avere effetti non solo sulle piste da sci ma sull`intero indotto delle vacanze in montagna, dall`attività dei rifugi alle malghe fino agli agriturismi già duramente colpiti dalle limitazioni di Natale e Capodanno esattamente dodici mesi fa”.

Proprio dal lavoro di fine anno, nelle aree montane, dipende buona parte della sopravvivenza delle strutture agricole con le attività di allevamento e coltivazione svolgono un ruolo fondamentale per il presidio del territorio contro il dissesto idrogeologico, l’abbandono e lo spopolamento.

L’Italia può contare peraltro su oltre 7500 agriturismi situati in montagna dove svolgono una funzione centrale per la tutela del territorio e la difesa della biodiversità a sostegno del turismo sostenibile che è stato scelto dalla Fao quest’anno come tema della giornata della montagna. I 2/3 degli agriturismi di montagna si trova nel nord Italia ma la presenza – sottolinea la Coldiretti - è diffusa anche nel centro e nel sud del Paese secondo Terranostra. L’ agriturismo – precisa la Coldiretti - è la struttura turistica più integrata nel territorio montano del quale segue i ritmi con l’attività di coltivazione e di allevamento e ne tutela l’identità anche nell’offerta enogastronomica.

Una realtà importante anche nelle due province lariane, dove si contano 245 strutture agrituristiche, suddivise tra i 166 di Como e i 79 di Lecco: alla base del loro successo c’è la possibilità di trascorrere le vacanze a contatto con la natura ma anche di mangiare i piatti della tradizione, i cui segreti sono conservati da generazioni nelle campagne.

Occorre inoltre “ricordare e sostenere il ruolo di agricoltura e allevamento svolti in ambiente montano, che assicurano la vitalità delle nostre Alpi, disegnandone in modo profondo le forme ed i colori. La montagna rischia l’abbandono per le difficoltà che hanno costretto centinaia di miglia di aziende agricole a chiudere i battenti per la mancanza di opportunità”.

Il rischio concreto è lo spopolamento della montagna anche dalla presenza degli allevamenti, che hanno garantito fino ad ora biodiversità, ambiente e equilibrio socio-economico delle aree più sensibili del Paese perché – conclude la Coldiretti – quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere l’abbandono e il degrado spesso da intere generazioni.

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Martedì, 14 Dicembre 2021 06:54

TUTTI I COLORI DEL LUPINO

La policromia goticheggiante che punta, superba, al cielo lo rende inconfondibile fra mille altre essenze che ornano i notri giardini e un tempo, anche le nostre tavole. Sì, la multicolorata infiorescenza che fa bella mostra di sé nella foto è bella e buona. Si tratta di una delle varietà di lupino (Lupinus polyphillus: lupino dalle molte foglie) più comuni. Una pianta utilissima in grado di fissare l’azoto nel terreno e, quindi, di svolgere un’azione feritilizzante.

Un tempo, nelle feste popolari, davanti agli stadi, alle sale cinematografiche e alle chiese in tempo di messa, nelle città lombarde ma non solo, stazionavano venditori di caldarroste e lupini. Una manciata di piccoli “bottoni” gialli derivati però dalla varietà “bianca” del vegetale, veniva servita in imbuti di carta, anch’essa gialla, da macellaio (chi ha i capelli grigi forse se li ricorderà). Oggi, in tempi di globalizzata xenofilia, i pop corn e i bastoncini di patate fritte hanno sostituito lo snack a base di lupini. Anche se il minuscolo legume lenticolare prodotto dalla pianta, è dotato di numerose proprietà nutritive e. così pare, anticolesterolemiche e ipoglicemizzanti.

Una specie di toccasana, insomma, al punto che durante l’ormai dimenticata Esposizione universale (Expo) milanese del 2015 gli era stato dedicato un convegno dal titolo altisonante: “Quattordicesima conferenza internazionale sul lupino” durante la quale schiere di dotti relatori hanno magnificato le qualità del frutto conosciuto in tutto il bacino Mediterraneo fin da tempi remotissimi. Nei supermercati si possono comunque trovare in confezione sottovuoto mentre nel Meridione d’Italia se ne fa ancora ampio uso. Ma siate cauti. Il lupino è certamente un frutto contenente numerose sostanze benefiche come Sali minerali, proteine, carboidrati, fibre e grassi; ma è anche piuttosto pericoloso dato che nasconde al suo interno anche alcuni alcaloidi che consumati in quantità eccessiva, possono provocare intossicazioni piuttosto serie. La cottura e la conservazione in salamoia, però, ne riducono molto la tossicità. Ma non esagerate: 40/50 grammi sono sufficienti.

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Lunedì, 13 Dicembre 2021 19:05

UN DEFIBRILLATORE ALLA MEMORIA DEL "CECCO" GALPERTI

A volte persino una vicenda tragica può avere dei risvolti positivi: ieri sera, domenica 12 dicembre 2021, a Barzio, i familiari e gli amici di Francesco Galperti hanno consegnato un dono molto importante alla Stazione di Valsassina - Valvarrone del Soccorso alpino.

Cecco Galperti era un alpinista molto conosciuto in tutta la Valsassina e non solo, anche per avere aperto importanti vie di risalita, ma soprattutto era un caro amico. Originario di Cortenova, aveva anche fatto parte del Soccorso alpino; è scomparso il 23 luglio scorso sul Monte Bianco, mentre si trovava sulla parete del Dente del Gigante. Aveva 65 anni.

Su iniziativa della sua famiglia e grazie alla generosità di tante persone, è stato possibile raccogliere una somma consistente, che ha permesso di acquistare un dispositivo DAE (defibrillatore semiautomatico). È uno strumento che permette, in caso di emergenza, di ridurre in modo significativo le conseguenze di un arresto cardiaco, persino di evitare la morte di chi ne è colpito.

La consegna è avvenuta in presenza di un piccolo gruppo di persone, in un momento di commozione condivisa da tutti, anche da chi non ha potuto essere presente per le limitazioni dovute alle norme Covid.

Il defibrillatore entrerà a fare parte della dotazione della squadra di Premana.

targa ceccoaed

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Lunedì, 13 Dicembre 2021 06:46

UN FANTASTICO LECCO NE RIFILA 4 AL SEREGNO E FA BOTTINO PIENO

in Sport

Seregno - Calcio Lecco: 1 - 4
Seregno (3-5-2): Lupu; Galeotafiore, Borghese, Rossi (dal 31′ s.t. Solcia); Gemignani, St Clair (dal 38′ s.t. Cortesi), Mandorlini (dal 34′ s.t. Alba), Invernizzi, Zoia; Cocco, D’Andrea. (Magnani, R. Marino, Ronci, Scognamiglio, F. Marino). All.: Mariani.

Lecco (4-3-1-2) Pissardo; Celjak, Merli Sala, Battistini, Sparandeo (dal 1′ s.t. Enrici); Giudici (dal 15′ s.t. Galli), Masini, Kraja (dal 35′ s.t. Morosini), Zambataro; Iocolano (dal 31′ s.t. Tordini), Petrovic (dal 31′ s.t. Ganz). (Ndiaye, Ciancio, Lora, Marzorati, Lakti, Purro, Reda). All. Malgrati (De Paola positivo al Covid).
Marcatori: Giudici (L) al 7′ pt; Iocolano (L) all’11’ pt; Petrovic (L) al 12′ pt; Celjak (L) al 25′ st; Cortesi (S) al 41′ st.
Arbitro: Matteo Centi di Terni
Note: Spettatori 445 paganti di cui 128 da Lecco. Ammoniti: Borghese, Sparandeo, GIudici, Celjak, Pissardo, Battistini, Mandorlini. Angoli: 3-9.
I segnali di ripresa del Lecco si erano già visti due settimane fa contro il SudTirol, anche se poi maturò una sconfitta. Poi c’è stata la vigorosa e rinfrancante vittoria in trasferta a Piacenze. Ed infine oggi i Blucelesti hanno mostrato una inaspettata vena realizzativa, ma soprattutto hanno mostrato una prestazione maiuscola schiantando un Seregno sbigottito.
Alla prima vera aione il Lecco si guadagna una punizione al limite dell’area per fallo su Petrovic, a pochi centimetri dal limite dell’area. Sulla palla va Giudici che con un destro rasoterra che passa fra un nugulo di gambe trafigge nell’angolino basso alla destra Lupu. Quattro minuti dopo protagonista ancora Giudici che dalla destra crossa in mezzo, Borghese manca la respinta e Iocolano insacca. Ma non è finita qui perché un minuto dopo, al 12’, è ancora uno strabiliante Giudici a crossare in mezzo che indirizza a rete di petto, Lupu respinge la palla arriva a Petrovic che insacca di testa per il 3 a 0.

I padroni di casa storditi cercano di reagire al 17’ con una bella punizione di Cocco che si stampa sul palo alla destra di Pissardo. Al 35′ ancora Pissardo protagonista che respinge un siluro di destro di Cocco. Sul ribaltamento di fronte Iocolano da destra mette in mezzo per Zambataro che viene anticipato di poco da Gemignani.
Nel secondo tempo Invernizzi impegna Pissardo al 50’ che blocca bene. Al 65’ Zambataro scambia con Iocolano, palla per l’accorrente Giudici che batte a rete, sembra fatta ma Zoia respinge. Al 70’ Iocolano e Petrovic fraseggiano sulla destra, cross sul secondo palo dove Enrici prova la girata al volo due volte, sulla seconda Celjak è il più veloce a toccare il pallone in rete battendo Lupu. Orami è fatta, ma una distrazione all’86’ della difesa del Lecco agli avanti del Seregno di crossare, Pissardo sbaglia il tempo dell’uscita e Cortesi lo anticipa.
Dopo due vittorie consecutive in trasferta la classifica per i blucelesti è totalmente cambiata. Le posizioni pericolose si sono allontanate e con un solo punto si arriva al sesto posto. Tutt’altro Lecco quello visto nella gestione De Paola, che tra l’altro non è potuto sedersi in panchina causa Covid.
Le prossime due partite saranno in casa contro Pro Sesto, sabato 18 alle 17,30 e martedi 21 alle17,30 contro la Pro Vercelli.

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Domenica, 12 Dicembre 2021 16:54

IL PRESIDENTE DEL CAI LECCO, ALBERTO PIROVANO

Molto interessante all'interno dell'Agorà sulla Montagna sotto ricordata anche l'intervento di Alberto Pirovano, già Presidente dei Ragni lecchesi e ora del CAI Lecco, ma anche rappresentante dell'Associazione Comuni ANCI.

"Quasi quasi - ha esordito polemicamente Pirovano - è meglio che i politici non si occupino della Montagna, se i risultati sono quelli che si vedono". Pirovano si è riferito a una legge che entrerà in vigore dal 1 Gennaio 2022, secondo la quale chi da quel momento percorrerà sentieri di montagna, " ma anche la semplice balconata turistica che è stata allestita a Ballabio al Parco del Valentino dovrà essere perfettamente attrezzato contro eventuali valanghe "con attrezzature piuttosto costose che valgono almeno 400 euro. Perciò chi dovesse portare per esempio due ragazzi a Biandino, diciamo da Gennaio a Marzo, dovrà attrezzare ognuno di loro con questi strumenti, per un totale di 1.200 euro. Non c'era modo migliore per scoraggiare l'escursionismo invernale ( e le multe sono abbastanza salate !)".

Troppi vincoli, lamenta Pirovano, soprattutto ambientali, che spettano alle Sovrintendenze: i Sindaci spesso hanno le mani legate.Mentre in realtà su ALPINISMO e ARRAMPICATE molti Sindaci hanno espresso il loro interesse.

"In Italia abbiamo 35.000 posti letto per gli escursionisti che vogliano dormire nei rifugi, soprattutto in Alta Italia, di cui 20.000 sono gestiti dal CAI (Club Alpino Italiano). Stanno però scomparendo gli alberghetti a 1 o 2 stelle, mentre aumentano quelli a 4 o 5 stelle. I Rifugi, che una volta erano un punto di passaggio per qualche meta, stanno perdendo le loro caratteristiche rurali per diventare sempre più splendidi alberghi di montagna, meta di iniziative enogastronomiche, ed altre iniziative piacevoli si, ma distanti dallo spirito della Montagna."
"Bisogna velocizzare le normative in tutta Italia: non è possibile che per espletare una pratica in un Comune ci vogliano sei mesi, e in un altro (ad esempio in provincia di Bolzano) basti una settimana, quando le normative sono sempre le stesse".

Nel corso della discussione ha poi preso la parola il candidato Presidente della Provincia Marco Passoni, Sindaco di Olginate, il quale ha ricordato il ruolo di intermediario che la Provincia deve avere, possibilmente in una nuova Riforma che superi quella di De Riu e ridia risorse e funzionalità alle Province italiane. "Per adesso sono in una fase di ascolto - ha detto Passoni, che martedi sera 14 Dicembre sarà ancora a Introbio per presentare la sua lista e il suo programma - perciò sono molto interessato a tutto quello che viene detto in questa sede.

In conclusione Michele Castelnovo ha tirato le fila della discussione, per presentare le proposte emerse sul sito internet che il PD ha preparato per le Agorà telematiche: come abbiamo visto, non sono certo mancate proposte ed argomenti

(nella foto: Pirovano a sinistra e Passoni a destra)

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Domenica, 12 Dicembre 2021 15:21

ALCUNE RIFLESSIONI SULLA MONTAGNA

Molto interessante l'Agorà Telematica svoltasi a Introbio sabato pomeriggio, organizzata dal Partito Democratico, con la partecipazione di molti operatori ed amministratori, alcuni in presenza ed altri collegati online, coordinato da Michele Castelnovo.

Dopo i saluti iniziali della Segretaria provinciale Marinella Maldini, ha preso la parola Chiara Braga, deputato del PD delegata alla Montagna la quale ha affermato che nel PNRR europeo non ci sono finanziamenti specifici per i territori montani, ma che l'obiettivo è quello di riequilibrare i diversi ambiti territoriali e diminuire le diseguaglianze. Braga ha citato i cambiamenti climatici, la crescita forestale dei boschi attraverso un Piano Forestale che deve essere implementato, il contrasto ai problemi e ai rischi idrogeologici (le frane).

A questo argomento ha accennato, nel suo saluto iniziale, il Sindaco di Introbio Adriano Airoldi, paventando una situazione di pericolo che può crearsi in alta montagna, quando i torrenti sono ostruiti e non vengano ripuliti, creando delle pericolose dighe naturali (insistendo poi successivamente sul problema del "cippato") e invitando la politica a rimanere sul piano concreto della realtà, dei cittadini.

Braga ha anche citato la questione delle energie rinnovabili che interessa la filiera del legno e delle Biomasse , a cui è necessario dare incentivi fiscali.
Un altro parlamentare collegato, Enrico Borghi, ha ricordato che le Agorà nascono dall'esigenza di costruire un programma a partire dai problemi concreti, mentre tutto è in evoluzione. Borghi ha ricordato il problema del mantenimento dei "Negozi di vicinanza", cioè dei negozietti che magari hanno una lunga storia nei paesi, oggi però soffocati non solo dai Supermercati ma anche dall'estendersi del commercio online (Amazon in primis). La tecnologia, ha detto Borghi, deve venire in aiuto agli abitanti di montagna, che fanno più fatica a consrvare il loro tradizionale "senso di comunità".

Un tema ritornato a più riprese, ritornando alla logica delle cosiddette AREE INTERNE, è quello dei Servizi: servizi sanitari in primis, ma anche la Scuola e i Trasporti.
"Basarsi solo sui numeri - ha detto Borghi - sarebbe sbagliato, perchè è chiaro che i numeri degli abitanti di montagna non possono essere quelli della Pianura o delle città, il confronto non è proponibile".

Antonio Girelli, consigliere regionale, ha ribadito il diritto degli abitanti di montagna ad avere questi servizi, in particolare per quanto rigurda la Sanità (che quindi deve essere decentrata, non accentrata negli Ospedali cittadini, come ci ha insegnato la Pandemia).

Anche Raffaele Straniero, che diverse volte era già stato a Introbio con Jacopo Scandella per presentare una ricerca sulle Comunità Montane, ha ricordato che di fronte al problema della riduzione e soprattutto dell'invecchiamento della popolazione non si può reagire solo con criteri economicistici. Sono augurabili degli Accordi Quadro tra le diverse Comunità Montane anche a questo proposito. Accordi che, ha poi ricordato il Presidente della Comunità Montana Valle San Martino Carlo Greppi, in parte già esistono.

Nel dibattito seguito si è inoltre ricordato che occorre favorire anche lo sviluppo dell'Artigianato, dei Caseifici (le più grandi e celebri aziende casearie sono nate in Valsassina, Locatelli, Galbani, Invernizzi, Cademartori, e per fortuna ancora oggi Mauri, Acquistapace, Ciresa, Carozzi e altre) favorire l'allevamento e la produzione lattiera, oltre alle minuterie mealliche e le flange che da sempre caratterizzano l'economia valsassinese.

Simone Masdea, del Resinelli Tourism Lab, ha ricordato l'importanza di progetti per lo sviluppo turistico ma anche per il controllo e la manutenzione dei boschi, anche in vista di nuovi Piani Forestali.

Il Turismo quindi deve essere sostenibile, oggetto di una seria programmazione territoriale, insieme all'Agricoltura e alla zootecnia.

Anche Flavio Cipelli, già Sindaco di Tremenico (ora unificato con Introzzo e Vestreno nella Valvarrone) ha ricordato che l'associazione tra Comuni aumenta i fondi disponibili e permette di trovare le risorse e rispondere meglio ai problemi amministrativi.

 

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Domenica, 12 Dicembre 2021 11:25

FESTEGGIAMENTI PER IL MOTO CLUB VALSASSINA

in Sport

Tanta gente e, soprattutto, tanta passione per le due ruote ieri sera a Crandola dalla "Regina" dove si è svolta l'annuale cena di fine anno del Moto Club Valsassina, sodalizio che nel 2021 si è prodigato al massimo (ed anche oltre) nell'organizzazione di eventi a livello nazionale ed europeo.

Ricordiamo tutti la prova europea di trial, messa insieme in dieci giorni dopo che il moto club assegnatario aveva gettato la spugna e riuscita in modo straordinario. Poi, il Trial delle Regioni (organizzato con il M.C. Lazzate) e poi ancora il regionale di Enduro (a cui ha collaborato il M.C. Grigna), per finire con la Mulatrial: si può dire che per Arnaldo Muttoni e i suoi nel 2021 non ci sono state molte occasioni per annoiarsi.

Il "Cantore delle Due Ruote" delle nostre parti (e non solo) Oscar Malugani ha ben diretto la serata presentando prima il nuovo consiglio ed il nuovo presidente daniele Gilardi (in carica sino al 2025) e poi coordinando le premiazioni dei vari piloti che si sono distinti nel corso del 2020 e del 2021.

Una bella serata, insomma, resa gustosa dai piatti che sono corsi velocemente in tavola.

mc valsassina

 

 

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Domenica, 12 Dicembre 2021 07:29

BERLUSCONI FOR PRESIDENT ?

Secondo alcuni dati recenti mancherebbero solo 14 voti a Berlusconi per essere eletto Presidente della Repubblica a maggioranza semplice. Un mese fa erano 53: vuol dire che in un mese ne avrebbe recuperato una quarantina (chi sono: Renzi ?I Grillini espulsi ?) quindi l`ipotesi che da condannato a uscire dal Parlamento (Legge Severino 2014) a capo supremo delle Istituzioni si farebbe sempre piu` realistica. Ora ognuno ha diritto a vivere una vecchiaia serena, e a stemperare le vecchie battaglie di una volta, anche se i giudizi morali non possono essere cancellati, ed e` anche vero che ultimamente Berlusca si fa notare per toni moderati e concilianti con tutti, perfino con i 5Stelle, che qualche anno fa non avrebbe assunto neanche per pulire i cessi di Mediaset, e oggi con Conte dicono che "ha fatto anche cose buone" (come si diceva di Mussolini fino al 1938). Pero` c`e`un limite a tutto ! Farei notare soltanto che sette anni fa un candidato Presidente era Romano Prodi, che con Berlusca si e` scontrato nel 1996 e nel 2006, vincendo entrambre le elezioni (per poco, poi si sa come e` andata a finire). Riproporre oggi il Cavaliere vorrebbe dire non uscire da quell`ormai lontano passato: l`Italia non sa voltare pagina ? Sarebbe forse l`ora !

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Domenica, 12 Dicembre 2021 07:08

Coldiretti: No a etichette allarmistiche sul vino

Coldiretti Como Lecco: no all’offensiva Ue sul vino, “a rischio 1 bicchiere su 4”.

COMO-LECCO – “E’ del tutto improprio assimilare l’abuso di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità ed a più bassa gradazione come la birra e il vino che in Italia è diventato l’emblema di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol.” Lo rimarca il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi nel sottolineare che la relazione dell’Europarlamento “colpisce ingiustamente il vino Made in Italy che ha conquistato la leadership in Europa per produzione ed esportazioni con un fatturato record di 12 miliardi nel 2021”. Nelle due province di Como e Lecco si produce un’Igt, il Terre Lariane che si inserisce in un sistema lombardo forte di diverse denominazioni di qualità, con il 90% dei vini prodotti che rientra tra le 5 Docg, le 21 Doc e le 15 Igt.

La relazione non si limita a proporre aumenti delle tasse ma – sottolinea Coldiretti Como Lecco– spinge ad introdurre allarmi per la salute nelle etichette delle bevande alcoliche come per i pacchetti di sigarette. Una decisione che ne scoraggerebbe il consumo da parte di quasi un italiano su quattro (23%) che smetterebbe di bere o ne consumerebbe di meno, secondo il sondaggio on line sul sito www.coldiretti.it. Ma a preoccupare, a livello nazionale, sono soprattutto gli effetti sulle esportazioni, che superano i consumi interni, per un valore destinato a sfondare per la prima volta quota 7 miliardi di euro, secondo le proiezioni di Coldiretti.

Si tratta peraltro di un orientamento incoerente con il sostegno accordato dal provvedimento alla Dieta Mediterranea, considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, tra cui il cancro, ma che si fonda anche – ricorda la Coldiretti - sul consumo regolare di un bicchiere di vino ai pasti.

Ad essere colpite dalla relazione – continua la Coldiretti – sono anche le carni a poche settimane dal finanziamento concesso dall’Unione europea con risorse pubbliche al business privato della “carne Frankenstein” dietro il quale si nascondono rilevanti interessi economici e speculazioni internazionali dirette a sconvolgere il sistema agroalimentare mondiale. A beneficiare dello stanziamento di 2 milioni di euro sono state due aziende olandesi (Nutreco e Mosa Meat) impegnate nella produzione di “carne” in laboratorio da cellule in vitro, dove ha investito anche il famoso attore americano Leonardo DiCaprio che non ha certo bisogno dei soldi dei cittadini europei. Si rischia di sostenere una abile operazione di marketing che – sottolinea Coldiretti – non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché per farla serve un bioreattore e non è neppure carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato. L’Italia – ricorda la Coldiretti – è il Paese più ricco di piccole tipicità tradizionali che hanno bisogno di sostegni per farsi conoscere sul mercato e che senza sostegni alla promozione rischiano invece di essere condannate all’estinzione.

Il giusto impegno dell’Unione per tutelare la salute dei cittadini secondo la Coldiretti non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. L’equilibrio nutrizionale – conclude la Coldiretti Como Lecco – va infatti ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto.

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Domenica, 12 Dicembre 2021 06:53

AI BAMBINI TOCCA PFIZER

Come lo spettro di Banquo la decisione di Aifa di procedere alla vaccinazione anticovid per i bambini a partire dai 5 anni, si aggira tra le file no vax che temono forse un infanticidio di massa. Ovviamente non sarà così visto che da molti decenni i più piccoli vengono sottoposti a numerose inoculazioni vaccinali senza significativi effetti collaterali. Con buona pace della canea urlante antivaccinista. D’altra parte in Lombardia, come in tutta Italia, il pericolo di diffusione del contagio da parte dei bambini e il rischio di contrarre il Covid è concreto anche per i più piccoli.

Nella nostra regione sono circa 600mila i soggetti fra i 5 e gli 11 anni che potranno ricevere le previste due dosi di Pfizer (con posologia ridotta di un terzo rispetto a quella somministrata agli adulti) e si ritiene di poter procedere ad effettuare circa 40mila vaccinazioni al giorno. Le prenotazioni sono possibili partire da oggi, 12 dicembre, sul sito della Regione http://www.prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it/ mentre le somministrazioni ai soggetti in età pediatrica prenderanno il via da giovedì 16.

Naturalmente l’accesso di bambini e ragazzi ai centri vaccinali sarà agevolato da corsie preferenziali con orari pomeridiani specifici mentre il sabato e nei giorni festivi l’ingresso alle strutture sarà possibile per tutto il giorno. In materia di Covid-19 e bambini l’Istituto superiore di sanità ha diffuso dati significativi che producono un’inequivocabile indicazione in favore della vaccinazione. Secondo l’Iss che ha anche prodotto un vademecum sull’argomento, l’infezione da Sars-cov-2 costringe all’ospedalizzazione 6 bambini ogni 1000 mentre 1 giovanissimo su 7000 finisce in terapia intensiva. Inoltre, spiega il documento dell’Iss, esiste il rischio di complicazioni anche imponenti come la cosiddetta Sindrome infiammatoria multisistemica e il long Covid, uno spettro sintomatologico spesso grave che va dall’anosmia (perdita dell’olfatto) all’ageusia (l’incapacità di avvertire i sapori) all’affaticamento, alla confusione mentale. Sintomi che possono permanere, come per gli adulti, molti mesi dopo la guarigione.

Sempre secondo il documento Iss, il rapporto fra rischi/benefici presenta un dato molto favorevole alla vaccinazione mentre fra i soggetti in età pediatrica si assiste ad una preoccupante estensione della platea dei contagiati che a loro volta diventano diffusori del coronavirus. “Il vaccino -spiega l’Istituto superiore di sanità- si è mostrato efficace nel ridurre di circa il 91% il rischio di infezione” nei bambini. Ampio spazio il documento dedica anche alle fake news. Non è dimostrato in alcun modo, infatti, un rapporto di causalità tra vaccini e problemi ematologici nei più piccoli. Inoltre il vaccino non indebolisce il sistema immunitario, al contrario lo rafforza. Anche per quanto riguarda il rischio di miocardite legata alla vaccinazione, l’Iss afferma che nella platea dei giovani inoculati sono stati registrati 50 eventi per milione, la maggior parte dei quali con esito favorevole.
Per quanto riguarda i più piccoli, durante la sperimentazione clinica condotta su 3000 soggetti, non è stato rilevato alcun caso di miocardite. Ciò vale anche per gli Stati Uniti dove ad oltre tre milioni di bambini è stato già da tempo somministrato il vaccino. Intanto può essere utile osservare i dati relativi alla percentuale dei contagi generali di tre giorni (dall’8 al 10 dicembre) per un confronto fra le province lombarde.

Lecco non è messa male, con un trend di casi positivi (fino a ieri in discesa) ma i dati di oggi preoccupano perché nel Lecchese i casi sono passati dai 104 di venerdì ai 115 di ieri, sabato 11 dicembre. Cifre che collocano comunque la nostra provincia in coda nella classifica dei contagi. Meglio di Lecco vanno solo Lodi (97) e Sondrio (36). Preoccupano le “curve” delle altre province visto che nei quattro giorni precedenti le percentuali erano in discesa per tutti ad eccezione di Milano e Varese. Un rimbalzo, ad ogni modo, significativo e inquietante in un contesto molto dinamico che muta di giorno in giorno.

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