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Domenica, 12 Dicembre 2021 06:46

Scuola, Sindacati: soddisfazione per giornata di mobilitazione

Una grande giornata di lotta e mobilitazione. La scuola oggi ha ripreso l’iniziativa e ha posto domande concrete, per le quali pretendiamo risposte e non ci fermeremo prima di averle avute. Attenzione per la scuola pubblica significa investimenti nel personale, significa una inversione delle politiche neo liberiste degli ultimi 20 anni.

Il governo ha continuato a sbagliare tutto fino ad oggi. Questo sciopero è solo l’inizio della mobilitazione.

Dopo due anni di COVID non era scontato riprendersi le piazze e scioperare, ma lo abbiamo fatto con senso di responsabilità per rappresentare il mondo del lavoro scolastico che ha bisogno di punti di riferimento stabili e che ha riscoperto oggi, nella manifestazione e nello sciopero, strumenti di democrazia partecipata di cui un paese moderno e civile non può fare a meno.

Leggiamo i dati delle adesioni ma sappiamo benissimo che come sempre sono sottostimati, le scuole chiuse non comunicano i dati il giorno successivo e a noi risulta che siano tante. L’ultimo sciopero paragonabile è quello di maggio 2016 che, senza pandemia e con assemblee in presenza ha registrato il 9,12 sul 100% delle scuole, sempre secondo i dati forniti dal governo dell’epoca.

Siamo soddisfatti. Ora è il momento di rilanciare la partecipazione ed incalzare la politica per nuove strade, diverse da quelle che hanno portato alla protesta ed allo sciopero.

FLC CGIL - UIL Scuola - Snals Confsal - Gilda Unams

Venerdì 10 dicembre si sono svolte, in diverse piazze del Paese, le manifestazioni di sostegno allo sciopero nazionale del comparto scuola indetto da FLC CGIL, UIL Scuola, SNALS Confsal, GILDA Unams.
Le Organizzazioni sindacali lombarde si sono ritrovate in Piazza Beccaria a Milano, per protestare contro l’immobilismo del Governo in materia di istruzione. Anche una delegazione di lavoratrici e lavoratori delle scuole del lecchese erano presenti alla manifestazione, nonostante le basse temperature e la pioggia incessante.
Lo sciopero era inevitabile. Nella Legge di Bilancio in discussione, infatti, c'è troppo poco per il personale scolastico: alla scuola viene destinato appena lo 0,6% del totale impegnato nella finanziaria, e quello che c'è non è sufficiente nemmeno a garantire un aumento di stipendio a tre cifre - si parla in media di 87 euro a testa.

Una manovra che non solo umilia le lavoratrici e i lavoratori della conoscenza, concedendo loro pochi spiccioli, ma sconfessa anche gli impegni sottoscritti pochi mesi fa dal Governo nel “Patto per la scuola”, finalizzato al rilancio del comparto attraverso la valorizzazione del personale scolastico. Anche gli studenti hanno voluto dare man forte alla mobilitazione, sfilando in un corteo partito da piazza Cairoli e terminato in piazza Fontana. I dimostranti hanno chiesto, tra le altre cose, il riconoscimento della loro dignità professionale attraverso una giusta retribuzione, per avere un salario in media con quello delle/dei lavoratrici/lavoratori delle scuole europee e non inferiore, a parità di livello, del 15%; la stabilizzazione dei colleghi precari con almeno tre anni di servizio; un intervento sulle cosiddette “classi pollaio”.

 

Le Segreterie di FLC CGIL Lecco e UIL SCUOLA RUA Lecco

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Sabato, 11 Dicembre 2021 08:56

ATTENTI AL FALSO SMS

#attentialletruffe Arriva come un SMS da un numero non memorizzato in rubrica e contiene un link. Il testo incuriosisce perchè avverte della presenza di un messaggio vocale. Una volta aperto il link, in genere si prende un virus che infetta lo smartphone oppure si sottoscrive un abbonamento non voluto. Fate attenzione, segnalate alla Polizia postale anche tramite il sito www.commissariatodips.it. Bloccate il numero e cestinate. #essercisempre

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Sabato, 11 Dicembre 2021 08:28

58 ricoverati per Covid a Lecco

Covid. La situazione all’ospedale di Lecco: 58 i posti occupati, 9 in terapia intensiva

La situazione aggiornata dell’ospedale Manzoni
9 pazienti in terapia intensiva, 7 in c-pap
LECCO – Sono 58 i posti covid occupati all’ospedale di Lecco: questa la situazione al 10 dicembre.
Dei 58 pazienti ricoverati 9 sono in terapia intensiva e 7 in c-pap

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Venerdì, 10 Dicembre 2021 15:39

TERZA DOSE: AVANTI TUTTA! MOGGIO IN TESTA CON IL 34%

Prosegue con ottimo ritmo la somministrazione della terza dose in Valsassina dove si è raggiunto in settimana circa il 21% dei vaccinati rispetto alla popolazione target, qualcosa in più rispetto al dato dell'intera provincia di Lecco che si attesta al 20,07% (la migliore delle provincie lombarde).

Nel frattempo tranne Pagnona in tutti i comuni tenuti sotto osservazione è stata superata la soglia del 90% del primo ciclo completato, con Cassina e Cortenova vicinissime al 100%.

COMUNE 2^ dose + dose unica 2^ dose + dose unica su target Dose booster Dose booster su target Popolazione target
MOGGIO 378 96,68% 134 34,27% 391
CORTENOVA 1.012 99,70% 252 24,83% 1.015
BARZIO 1.009 91,23% 269 24,32% 1.106
INTROBIO 1.541 90,22% 413 24,18% 1.708
PASTURO 1.531 93,07% 386 23,47% 1.645
CASSINA 430 99,54% 100 23,15% 432
CREMENO 1.317 94,41% 306 21,94% 1.395
CASARGO 690 96,10% 148 20,61% 718
PRIMALUNA 1.763 92,26% 355 18,58% 1.911
TACENO 445 97,80% 77 16,92% 455
PARLASCO 125 103,31% 20 16,53% 121
PREMANA 1.895 100,80% 293 15,59% 1.880
CRANDOLA 226 98,26% 31 13,48% 230
MARGNO 309 97,17% 40 12,58% 318
PAGNONA 267 85,03% 30 9,55% 314
TOTALI 12.938 94,86% 2.854 20,93% 13.639
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Venerdì, 10 Dicembre 2021 14:25

ATTENZIONE A NON SCIVOLARE !

Da non molto come giornale online abbamo accesso al sito regionale del 118 (ringraziamo AREU, un servizio utilissimo per noi giornalisti).
Di una cosa però siamo rimasti colpiti , analizzando i dati degli ultimi due giorni: praticamente nella metà dei casi, almeno in provincia di Lecco, le ambulanze sono state chiamate per "cadute al suolo".

Cioè in sostanza: è bastata un po' di neve, caduta ieri in abbondanza in Valsassina (40 centimetri circa) ma anche in Brianza (quasi niente invece a Lecco) che subito sono fioccate le chiamate al 118.

Solo nella mattinata di oggi, venerdi 10 dicembre, appena la morbida e soffice neve è diventata dura come il ghiaccio, a causa delle temperature sottozero, le "cadute al suolo" non si contano più.

Una a Valmadrera, una a Galbiate, una a Lecco zona ferrovia,e una a Merate : su sei interventi che hanno richiesto l'ambulanza, ben quattro riguardano "scivolate". Ora non sappiamo chi siano le vittime (anziani malfermi o giovani distratti ?) però a questo punto  il problema merita attenzione.

Ci sono senz'altro su internet dei siti che danno consigli in merito (ci sono sempre consigli per tutto !)  ma per adesso limitiamoci ai "consigli della nonna". Mai uscire sulla neve con le scarpe da ginnastica (scivolosissime) e neanche con scarpe di cuoio o con la plastica nella suola. Meglio gli intramontabili scarponcini, con una suola bella gommata e zigrinata.

Appoggiarsi quando possibile a qualcosa, ed evitare scivoloni, può scansare rotture di femori, di gomiti, o distorsioni alle mani o alle caviglie. Prevenire è meglio che curare (e non sperate che le Assicurazioni vi ripaghino, è quasi sempre colpa vostra!).
Meditate gente, come diceva Boncompagni, e soprattutto fate attenzione !

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Venerdì, 10 Dicembre 2021 08:15

LA TRUFFA DELLA FALSA EREDITA'

Attenzione alla truffa della falsa eredità, un raggiro molto ricorrente con vittime sempre i nostri anziani. Un signore si spaccia per qualcuno in cerca di un vecchio amico a cui dovrebbe consegnare del denaro relativo a un'eredità. Ferma una persona anziana per chiedere informazioni su quel fantomatico amico ma ovviamente nessuno lo conosce finché un passante, complice del truffatore, si ferma e dice che quella persona è morta. A questo punto l’eredità viene proposta alla vittima ma serve l’anticipo per le spese notarili. La messinscena viene realizzata in modo talmente credibile che l’anziano anticipa la somma richiesta. E l’epilogo è sempre la fuga dei truffatori dopo aver fatto allontanare la vittima con un pretesto.
Leggi il nostro articolo dedicato alle truffe più ricorrenti https://www.poliziadistato.it/articolo/40151
#essercisempre

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Venerdì, 10 Dicembre 2021 08:10

OGGI SCIOPERO DELLA SCUOLA: ANCHE LO SNALS ADERISCE

LA LEGGE DI BILANCIO "DIMENTICA" LA SCUOLA. IL GOVERNO TRADISCE I PATTI. PROCLAMATO LO SCIOPERO VENERDI' 10 DICEMBRE

Il documento approvato dal Consiglio dei Ministri relativo alla manovra finanziaria 2022 e passato all’esame del Senato, sia pure non ancora nella versione definitiva, confligge con i tanti proclami a sostegno della scuola e della sua centralità per lo sviluppo del Paese. Non risponde alle numerose aspettative della categoria che attendeva miglioramenti circa le risorse finanziarie per il rinnovo del CCNL e interventi normativi in grado di sostenere le riforme strutturali che saranno realizzate con il PNRR.

Nella attuale contingenza politico-economica, il sindacato si è trovato ad operare in una difficile situazione sia per quanto riguarda, innanzitutto, il contratto da rinnovare, ormai scaduto, sia per le scelte politiche che, di fatto, ancora una volta, ignorano la scuola e tutto il mondo della conoscenza. A tutt’oggi, solo per la scuola non è stato ancora diramato dall’Aran l’atto di indirizzo per l’apertura delle trattative.Avevamo ottenuto da parte del Ministro Bianchi chiare promesse circa l’apertura di una stagione contrattuale a tre cifre con un aumento congruo e un atto di indirizzo mirato al raggiungimento di obiettivi già espressi nel ‘Patto per la scuola’ firmato il 20 maggio, dove c’era un’idea chiara di rilancio della scuola, dell’Università, degli Enti di ricerca e dell’ Afam.

Come ho affermato il 19 novembre, nel corso dell’audizionealle commissioni riunite di Camera e Senato sulla Legge di Bilancio, alla quale ho partecipato con il Segretario generale Confsal Angelo Raffaele Margiotta, al disegno di legge non sono state apportate modifiche, nonostante una serie di tavoli di confronto. La categoria protesta per l’esiguità delle risorse disponibili per il rinnovo contrattuale, che si tradurrà addirittura in aumenti inferiori a 100 euro medi pro capite che non colmano il divario stipendiale con il restante personale della Pubblica Amministrazione di pari livello d’istruzione (350 euro per i laureati), né quello con il personale scolastico europeo. Non solo non abbiamo risorse sufficienti, ma quelle che sono attribuite sul fondo di valorizzazione dei docenti (210 milioni, pari a circa 12 euro mensili lordi a testa) non sono per tutti ma solo per i docenti che sapranno dimostrare “dedizione” all’insegnamento. Nessuna legge di bilancio può indicare i criteri di assegnazione dei fondi che istituisce”.

Accanto alle questioni contrattuali, rimangono aperti e insoluti altri problemi rilevanti, elusi sia dalla legge di Bilancio sia dal PNRR, che investe in infrastrutture, ma non considera le problematiche del personale.

Mi riferisco al reclutamento e alla stabilizzazione del personale docente e Ata, in particolare ai DSGA facenti funzioni, alle criticità in materia di mobilità, al mancato incremento delle assunzioni dei collaboratori scolastici, alla mancata proroga dei contratti COVID per il personale ATA, agli organici inadeguati, al sovraffollamento delle classi, a nuove e più adeguate procedure concorsuali e abilitanti, all’edilizia scolastica e al suo adeguamento alle norme di sicurezza, alle incursioni legislative su materie di competenza della contrattazione quali la mobilità, la formazione, la valorizzazione professionale. Lo Snals-Confsal denuncia, altresì, la grave mancata attenzione alle problematiche del personale ATA.

Di fronte a questa situazione a dir poco inaccettabile, non siamo rimasti inerti.

Già a fine ottobre lo Snals-Confsal, con gli altri sindacati scuola, ha richiamato l’attenzione dei segretari dei partiti di maggioranza e opposizione chiedendo un incontro urgente per sottolineare la necessità sia di risorse nuove per il rinnovo del contratto, sia di interventi di legge volti a garantire alle scuole una piena funzionalità.

Non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Considerato il silenzio del MI, del Governo e della politica, lo Snals-Confsal, con gli altri sindacati, ha deciso di proclamare lo stato di agitazione della categoria, con richiesta di conciliazione, avviando un percorso di mobilitazione.

Con la nostra nota ufficiale al Ministero del Lavoro, al Ministero dell'Istruzione e alla Commissione Garanzia, di proclamazione dello stato di agitazione e di richiesta di conciliazione, abbiamo interrotto le relazioni sindacali e abbiamo dato il via alle primeiniziative di mobilitazione condue grandi assemblee rivolte a tutto il personale della scuola e alle delegate e ai delegati di tutta Italia per coinvolgere la categorianell’ampia mobilitazione.

Sebbene il ruolo della scuola sia considerato crucialeper la ripresa sociale ed economica, non posso non constatare che è mancatala volontà politica di giungere a soluzioni condivise, sia economiche che giuridiche, che riguardino tutto il personale della scuola.

Pertanto, fallito il tentativo di conciliazione in risposta alla nostra richiesta, lo Snals-Confsal ha deciso di proclamare lo sciopero per l’intera giornata di venerdì 10 dicembre. Una decisione inevitabile e coerente con un percorso che la categoria ha compreso e condiviso. Siamo determinati a rivendicare le nostre richieste tenendo alta in questi giorni l’attenzione del Governo, del Parlamento e dell’opinione pubblica sull’istruzione. Se la scuola è davvero un bene comune, come si continua a ripetere, ci chiami il Presidente Draghi per un confronto e il Parlamento modifichi realmente la legge di bilancio nella direzione da noi indicata.

Siamo certi che tutto il personale della scuola parteciperà a questa più che giustificata lotta contro l’ennesima finanziaria che dimentica la scuola e calpesta i suoi diritti.

Elvira Serafini

Segretario generale dello Snals-Confsal

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Venerdì, 10 Dicembre 2021 07:36

LA GUIDA ALPINA E' UN MESTIERE

La GUIDA ALPINA non è un lavoro ma un mestiere… un mestiere basato su strumenti semplici e sull’uso delle mani…
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Ogni mestiere a differenza del lavoro implica che si sviluppi lentamente ma costantemente, l’arte dell’operare.
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Il percorso per diventare Guida Alpina è lungo e articolato e come tempistica ed impegno sovrapponibile a quello universitario, dovendo preparare professionisti della montagna e della verticalità.
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Ad una prima selezione attitudinale dalla durata di 4 giorni, in cui si alternano prove pratiche e colloqui inerenti le discipline di arrampicata su ghiaccio, arrampicata su roccia, scialpinismo e alpinismo classico, inizia un percorso formativo dalla durata di 2 anni, durante il quale e alla fine di esso, bisogna sostenere esami pratici in ambiente e teorici in aula.
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Questo porta al conseguimento del titolo di ASPIRANTE GUIDA ALPINA, abilitando alla professione seppur con alcune limitazioni.
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Dopo un periodo minimo di almeno 2 anni di lavoro comprovato sul campo come aspirante guida alpina, si ha la possibilità di accedere all’ultimo step del percorso formativo.
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Il Passaggio per diventare GUIDA ALPINA consiste in un ulteriore anno di continue formazioni ed esami, a conclusione del quale bisogna sostenere una prova di abilitazione, difronte ad una commissione multidisciplinare.
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Le argomenti di questo esame non sono solo inerenti la montagna, ma anche di pratica lavorativa come lingua inglese, medicina di montagna e conoscenze deontologiche e giuridiche.
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Quando ogni giorno decidete di affidarvi ad una Guida Alpina, vi affidate alla sicurezza di un percorso così preciso e articolato. In quel momento vi state affidando ad un PROFESSIONISTA.
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Giovedì, 09 Dicembre 2021 09:48

Al Planetario si parla di AntiMateria

in Cultura

Esiste un antimondo? Sicuramente esiste una materia al contrario, identica alla nostra ma con carica opposta. Dovrebbe essersi formata col Big Bang allo stesso modo della materia ordinaria, ma là fuori, nell’Universo, non se ne trova. L’antimateria sembra aver perso la battaglia. Non se ne trova traccia nel cosmo anche perché, a contatto con la materia, avviene l’annichilazione, la distruzione completa con un’immensa emissione di energia. Siccome dovrebbero essersi prodotte allo stesso modo, nessuna delle due in realtà dovrebbe esistere, ma la materia ha vinto.
Questi misteri e altri saranno sviscerati e spiegati da Lorenzo Caccianiga, docente di Fisica all’Università Statale di Milano, nella conferenza al Planetario di Lecco prevista per venerdì 10 dicembre alle ore 21. E’ obbligatoria la prenotazione attraverso il sito www.deepspace.it, anche se, in caso di posti disponibili, si potrà comunque entrare. Attenti a non comprare un antibiglietto…

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