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Venerdì, 03 Dicembre 2021 09:15

LE BANCHE PRESIDIO DELLA LEGALITA' CONTRO L'USURA

Prosegue la “desertificazione bancaria” nel territorio

L’imminente chiusura di alcune filiali di IntesaSanPaolo sul territorio – il 13 dicembre chiuderanno
i battenti le sedi di Bulciago, Casatenovo, Costa Masnaga, Verderio e quella in viale Montegrappa a
Lecco - costituisce l’ennesimo episodio di progressiva riduzione della presenza di istituti di
credito nei piccoli comuni. Il fenomeno della “desertificazione bancaria” - molto spesso al
centro delle cronache per la contestuale assenza di servizi bancari e postali nei paesi più periferici –
rappresenta una dinamica preoccupante.

Va sottolineato come alla chiusura degli sportelli si accompagni la riduzione del personale
bancario: se nel 2015, infatti, i dipendenti superavano le 1450 unità e c’erano 247 filiali, oggi in
provincia di Lecco si contano poco meno di 1200 addetti per 183 sportelli bancari. Questo
ridimensionamento, ovviamente, rende sempre meno attrattiva per un giovane diplomato e/o
laureato la professione creditizia, tanto più che le banche selezionano profili professionali
maggiormente dedicati a servizi centrali e informatici, e sempre meno addetti ai servizi di base e
rivolti alla clientela.

Le banche, inoltre, sono da sempre un presidio di legalità e di argine ai fenomeni legati all’usura e
alla criminalità. Per tutti questi motivi, come FISAC CGIL Lecco crediamo che l’accesso ai servizi
finanziari (evoluti e di base) non possa essere lasciato solo ai canali virtuali – spesso limitati da una
non sempre ottimale copertura della rete internet, soprattutto nelle zone di montagna – e in mano
alle società finanziarie.
Davide Riccardi – Segretario generale FISAC CGIL Lecco

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Venerdì, 03 Dicembre 2021 09:11

L'ARCIVESCOVO DI MILANO IN PREFETTURA A LECCO

VISITA DELL’ARCIVESCOVO DI MILANO MONS. DELPINI IN PREFETTURA E IN QUESTURA A LECCO
Emozionante visita stamattina alla Prefettura e alla Questura di Lecco dell'Arcivescovo di Milano Mons. Mario Delpini, accompagnato dal Vicario Episcopale Mons. Maurizio Rolla e da Don Andrea Lotterio Cappellano della Polizia di Stato.
Il Prefetto di Lecco, Castrese De Rosa, nel suo saluto ha ringraziato per la sua presenza Mons. Delpini, e ha ricordato, in particolare, il quotidiano impegno sul fronte dell’accoglienza e dell’emersione del lavoro irregolare. L’Arcivescovo ha rivolto al personale della Prefettura e, successivamente, agli uomini e alle donne della Polizia di Stato, un messaggio di speranza, di fiducia e di incoraggiamento per l’instancabile lavoro svolto, in particolare in questo periodo di pandemia e per l’impegno profuso al servizio della collettività e a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.

“Parole semplici quelle espresse da Mons. Delpini – ha commentato il Prefetto di Lecco - che ci aiutano ad andare avanti nel nostro quotidiano, in un momento di grande sofferenza e di impegno continuo al servizio della Comunità lecchese”.
L’incontro è terminato con la benedizione finale e con il dono da parte dell’Arcivescovo della Lettera agli uomini e alle donne delle Forze di Polizia "Tra la Gente, per la Gente" .
“Grazie all'Arcivescovo per la sua umiltà e per il suo instancabile servizio pastorale. Un ricordo indelebile per tutto il personale della Prefettura e della Questura” ha commentato il Prefetto di Lecco.

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Venerdì, 03 Dicembre 2021 09:06

FILM SU SPELEOLOGI NELLE GROTTE BERGAMASCHE

in Cultura

Il CNSAS Lombardo, tra le finalità istituzionali, attua la promozione della sicurezza e la frequentazione attenta degli ambienti montani e ipogei, attraverso attività divulgative e culturali di vario genere. In questo ambito, sabato scorso, 27 novembre 2021, la IX Delegazione speleologica lombarda si è resa protagonista di una sessione di riprese cinematografiche all’interno del Buco del Castello, nella grotta delle Prealpi bergamasche, nota anche per essere stata, nell’aprile del 1966, teatro del primo intervento dell’allora neonato Soccorso speleologico.

Quattro speleologi bolognesi erano bloccati all’interno della grotta da una piena: Luigi Donini e Carlo Pelagalli, cercando di raggiungere i loro compagni bloccati, erano precipitati da un pozzo: purtroppo, hanno perso la vita mentre gli altri soccorritori li stavano portando all’esterno. Per l’estremo sacrificio, ai due giovani è stata riconosciuta la medaglia d’oro al valore civile. Proprio sulla vita di Luigi Donini è in programma la produzione di un docufilm, che racconterà l’importanza della sua figura e il suo triste epilogo; la regia è di Ginetto Campanini e le riprese all’interno della grotta sono state girate da Francesco Grazioli.

Quattro volontari della IX Delegazione, abbigliati e attrezzati come veri e propri speleologi degli anni Sessanta, assistiti da una dozzina di altri tecnici, sono stati ripresi mentre ripercorrevano un tratto della grotta, con progressione su scaletta, replicando con le stesse modalità la discesa del 1966 dei quattro bolognesi. Per i tecnici della IX Delegazione, la giornata di riprese è stata anche l’occasione per rispolverare un evento significativo della propria storia di soccorritori speleologici, oltre che un’opportunità per confrontarsi con materiali e tecniche di un’epoca passata e per raccogliere direttamente le testimonianze di alcuni protagonisti della vicenda: erano infatti presenti Sergio Orsini, oggi presidente della Società Speleologica Italiana, Lelo Pavanello e Giancarlo Zuffa. Il film, dal titolo provvisorio “Luigi Donini, un Ragazzo di San Lazzaro”, sarà disponibile nei primi mesi del 2022.

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Venerdì, 03 Dicembre 2021 08:26

LA NEWSLETTER DI MONTAGNE LAGO DI COMO

Cari amici,

la prima neve che ha imbiancato le cime annuncia l'arrivo della stagione invernale.

C'è grande attesa per il ritorno sulle piste da sci: ai Piani di Bobbio è tutto pronto per l'apertura ufficiale del 4 dicembre. I rifugi, le scuole di sci, i servizi di noleggio e le strutture ricettive vi aspettano per trascorrere piacevoli giornate e vacanze sulla neve. Vi invitiamo a visionare tutte le nuove norme per sciare in sicurezza.

Nelle altre località in quota si può già ciaspolare, grazie al nostro calendario di escursioni con guida alpina, che propone numerose date a partire dal Ponte dell'Immacolata. Scoprite sull'ecommerce tutte le ciaspolate in programma e acquistate online: i nostri servizi comprendono la guida, il noleggio attrezzatura, la prenotazione del pranzo o della cena in quota. Approfittate delle offerte soggiorno Ciaspola & Dormi e, se via piace l'idea, per Natale potete regalare una ciaspolata ad amici e parenti!

Tante le idee regalo originali pensate per voi dalle Montagne del Lago di Como: cesti natalizi, buoni regalo e gift card acquistabili direttamente on line in pochi click. Si effettuano consegne in tutta Italia.

I borghi del lago e dei monti si sono preparati per il Natale: mercatini, eventi per bambini, proiezioni e luminarie, crociere e iniziative a tema vi aspettano! Sul sito potete trovare tutti i programmi dettagliati degli eventi organizzati da pro loco, comuni e associazioni in occasione delle festività.

La tavola sarà la vera protagonista delle Feste: i nostri ristoranti, agriturismi e rifugi hanno preparato menù a tema in occasione del pranzo di Natale e del cenone di Capodanno, che potete abbinare con le speciali offerte soggiorno di hotel, B&B, residence e appartamenti per vacanza.

Per prenotazioni e consigli contattate lo staff: siamo a vostra disposizione!

Un caro saluto

Il Presidente – Stefano Gianola

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Venerdì, 03 Dicembre 2021 08:15

TERZA DOSE DAL GRECO AL RUNICO (QUARTA DOSE CON LE RUNE?)

Se la marea del Coronavirus continuerà a salire con questi ritmi, dopo le precedenti incursioni nell’alfabeto greco bisognerà trovare altre sigle. Proprio come per i tornados made in Usa. Ormai siamo agli sgoccioli: Omicron è l’ultima spiaggia nella caccia a nuove iniziali; non resterà altro che affidarci ai caratteri runici per identificare ulteriori varianti dell’agente patogeno responsabile della presente e universalmente imperversante pandemia. Anche se non tutti i caratteri greci sono stati utilizzati. Ma per la prossima variante (ci sarà, statene certi), adottare la lettera Zeta in funzione identificativa, come ha ipotizzato qualche giorno fa il nostro Zarathustra (anche qui una Zeta! Solo coincidenza?), significherebbe un passo indietro dato che si passerebbe dalla ventiquattresima ed ultima casella (Omicron, appunto) alla sesta posizione occupata nella progressione alfabetica greca dall’iniziale di zanzara; o di Zanzibar se preferite.

Ad ogni modo, siccome grazie ad una lieve modifica testuale, la madre dei dubbi è sempre incinta, ho deciso di affrontare il rischio mortale rappresentato dalla terza dose di vaccino e appena scaduti i sei mesi dalla seconda iniezione (il che si è verificato alla fine di novembre) mi sono presentato a piè fermo (le gambe però forse tremavano; ma non troppo, giusto un pochino) al Palataurus. È sabato. Appuntamento fra le nove e le dieci a.m. E ho scoperto con soddisfazione che anche le forze dell’ordine sono scese in campo contro il coronavirus. All’ingresso mi ha accolto un signore anziano con gilé arancione fluo e mascherina d’ordinanza.

Sulla schiena spicca a caratteri maiuscoli la scritta. “Associazione carabinieri”. Bravi, mi dico. Anche da pensionati i CC (Carabineri, non centimetri cubi che si scrivono in minuscolo) non smettono di essere nei secoli fedeli. “Prego sanifichi le mani col gel del dispenser e segua le scale”. Mi inoltro immediatamente aspettandomi una lunga coda di vaccinandi. Ma rimango deluso: davanti a me solo tre o quattro persone accolte affabilmente da un altro volontario ex carabiniere dai capelli bianchi e dotato di apposito smanicato fosforescente. “Aspetti un attimo lì per cortesia.” Si è trattato proprio di un attimo (coi vaccini sono fortunato: mai subìto lunghe attese o file estenuanti). Cinque minuti dopo entro nella gigantesca “palestra” denominata Palataurus costellata da decine e decine di sedie disposte in ordinatissime file parallele adeguatamente separate dalla prescritta distanza a prova di droplet coronavirali.

Mi aspettavo una folla, trovo davanti a una platea di forse trenta/trentacinque persone sedute in fila indiana (Longobarda avrebbe opportunamente suggerito, con gaddiana neakeltiké, Brancaleone da Norcia). Insomma, la megastruttura è semivuota. Segno forse che i lombardi non amano i vaccini. Ma anche che il pienone deve ancora arrivare. Insomma, per farla breve, l’ennesimo pensionato con la Fiamma d’oro sul berretto mi indirizza alla fila di sedie assegnatami. L’attesa è breve. Dieci minuti dopo il primo ago ipodermico di una siringa impugnata da una fanciulla con camice usa e getta e mascherina, si infila nel mio deltoide destro iniettando la pozione venefica dal misterioso contenuto.

“Vuole fare anche il vaccino antiinfluenzale?” butta lì con voce asetticamente insinuante l’operatrice sanitaria. Ho pensato per una frazione di secondo (molto intensamente, però) ai possibili effetti sinergicamente letali dell’accoppiata proposta. Poi ho preso il coraggio a due mani (da 25 anni mi autoinietto nel gluteo destro in modo maldestro l’intruglio antinfluenzale e sono ancora vivo) e accenno un impercettibile assenso con un movimento del capo. Tanto l’infermiera mi mostra la schiena trafficando fra siringhe cerotti e liquidi sanificanti (la prima stesura riportava “santificanti” ma mi è sembrato irriverente); forse (spero in cuor mio) non ha capito.

Ma la ragazza, che deve aver interpretato il mio silenzio come assenso, si gira rapidamente impugnando una seconda siringa e zac! Anche l’antinfluenzale è fatta. Ringrazio e saluto con un filo di voce. Mentre guadagno l’uscita, salutato dal sorriso del volontario fluorescente che accoglie il pubblico all’ingresso, ho le gambe mollicce. Però non ho paura del vaccino. Solo qualche perplessità. Mara mi aspetta in macchina e chiede se preferisco che guidi lei. “L’anestesia non ha fatto effetto – rispondo. Non c’è problema.” L’angosciosa attesa dei terribili effetti collaterali è iniziata. Nel giro di due giorni la leggera e leggermente dolorosa tumefazione alla spalla sinistra (quella dell’antinfluenzale) scompare. La spalla destra sta benone. E anch’io. Sono pronto per la quarta inoculazione. Se ce ne sarà una quinta ci penserò. Ma so già come andrà a finire: cercherò di trovare, dopo la quarta, la quinta dose di coraggio. Anche se siamo nella terra di don Abbondio. E “se il coraggio, uno, non ce l’ha…”

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Venerdì, 03 Dicembre 2021 08:09

LECCO, LAVORI STRADALI PEGGIO DI COSI’ NON SI PUO’

Non c’è limite al peggio. Si pensava che dopo i disagi patiti per la posa dei cavi della fibra ottica, ad Olate si potesse tirare un sospiro di sollievo e invece no.

A poco più di un mese dal termine di detti lavori, dove sono state tratteggiate le linee bianche dei parcheggi nella parte alta di via Caldone proprio sopra buche ed il brecciolino, da domani 3 dicembre, inizieranno i lavori per la posa dei nuovi cavi per l’illuminazione elettrica nella parte bassa di via Caldone.

Nei giorni scorsi i lavori hanno interessato viale Rimembranza e l’inizio di via Caldone. Lavori fatti maldestramente perché l’asfalto posizionato a copertura degli scavi si sta già sgretolando ai bordi, lasciando una scia di ghiaia pericolosa per le moto che rischiano di cadere, ma che vengono anche lanciati dalle ruote delle macchine, con il concreto rischio di colpire i pedoni.

Ma non finisce qui, perché da domani 3 dicembre i lavori di posa dei cavi elettrici interesseranno la parte centrale di via Caldone, proprio dove un paio di mesi fa hanno scavato per la fibra ottica, magari con il rischio di tranciare detti cavi.

Mentre la cartellonistica con l’indicazione di inizio lavori, con tanto di frase sarcastica, che ha il sapore quasi di una beffa, “CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO”, è stata posizionata solo oggi, non si capisce come verrà gestita la viabilità, considerando che la via è interessata da un intenso traffico veicolare da e per l’Istituto Maria Ausiliatrice e dai quei pochi negozi di prossimità rimasti nel quartiere, che hanno manifestato tutta la loro preoccupazione per i disagi che dovranno affrontare i propri clienti.

Interessata la Polizia Locale per capire se la zona verrà presidiata o come verrà gestita la viabilità la laconica risposta è “non ne sappiamo nulla”.

Come se non bastasse i lavori inizierebbero domani venerdì, quindi con il rischio di lasciare in disordine il rione per tutto il fine settimana e dalla durata fino al prossimo 10 dicembre.

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Giovedì, 02 Dicembre 2021 17:55

VILLA MONASTERO: INIZIATIVE STRAORDINARIE PER DICEMBRE E GENNAIO

in Cultura

In occasione delle festività natalizie e delle aperture straordinarie previste per i mesi di dicembre e gennaio a Villa Monastero di Varenna, la Provincia di Lecco ha programmato una serie di iniziative culturali adatte ai visitatori di tutte le età.

L’intento è quello di soddisfare i diversi interessi del pubblico, anche di prossimità, che nell’ultimo anno, nonostante le limitazioni dovute all’emergenza da Covid-19, si è avvicinato ai musei lombardi.

A questo proposito Regione Lombardia ha pubblicato una classifica dei primi 30 musei lombardi più visitati nel 2020 tra i 197 musei riconosciuti: Villa Monastero, unico museo in provincia di Lecco a rientrare nella classifica, si posiziona al 18° posto con 39.383 visitatori.

CONCERTO E VISITA GUIDATA

Domenica 12 dicembre alle 17.00 si terrà il concerto Plaisir d’amour. Musica al tempo di Napoleone, programmato per le celebrazioni del bicentenario napoleonico all’interno della rassegna Il canto del vento sul lago – Suoni, colori e profumi a Villa Monastero, coordinata dal musicologo Angelo Rusconi e dall’associazione Res MusicaDyana Bovolo, mezzosoprano, accompagnata alla chitarra da Fatih Murat Belli, interpreterà brani di Rossini, Schubert, Martini, Mozart e Meyerbeer.

Il biglietto, comprensivo dell’ingresso al Giardino Botanico e alla Casa Museo, è di 10 euro (+ 0,40 euro di prevendita). L’acquisto è possibile esclusivamente tramite il circuito Vivaticket (80 posti disponibili).

Il concerto sarà preceduto alle 16.00 da una visita guidata alla mostra Tracce napoleoniche nelle collezioni lariane. Curiosità, inediti ritratti e noti Fasti, curata da Anna Ranzi, conservatore di Villa Monastero, e dallo studioso Francesco D’Alessio (20 posti disponibili).

CONFERENZE

Domenica 16 e domenica 30 gennaio alle 15.30 in sala Fermi sono previste due conferenze, con interessanti approfondimenti dedicati ai temi toccati dalla mostra napoleonica. La prima, Due battaglie per un ponte. L’importanza strategica di Lecco nelle campagne d’Italia del 1799 e 1800, sarà tenuta dal professor Fabio Possenti; la seconda, Ritratti di un’epoca: protagonisti e autori nel periodo napoleonico in territorio lariano, vedrà come relatori Francesco D’Alessio e Anna Ranzi.

La partecipazione alle conferenze è compresa nel biglietto di ingresso alla Villa.

LABORATORI PER BAMBINI

Domenica 16 e domenica 30 gennaio alle 15.00 si terranno i laboratori per bambini dai 6 ai 12 anni Alla scoperta di Napoleone in Villa. Attraverso il gioco sarà possibile rileggere e approfondire le collezioni neoclassiche della Villa e conoscere oggetti curiosi e interessanti presenti nella mostra.

Le attività sono comprese nel biglietto di ingresso alla Villa (gratuito fino agli 11 anni).

Per partecipare a tutte le iniziative è richiesto il Super Green Pass.

APERTURE STRAORDINARIE

Fino al 6 gennaio sarà possibile ammirare la Villa nella sua veste invernale, suggestivamente illuminata e decorata per le festività natalizie.

A dicembre 2021 e gennaio 2022 il Giardino botanico e la Casa Museo saranno aperti dalle 10.00 alle 17.00 nelle seguenti giornate (la biglietteria chiuderà alle 16.15):

  • dicembre: dal 4 al 12, 18-19, dal 26 al 31
  • gennaio: tutti i giorni fino al 9, 15-16-22-23-29-30

La mostra Tracce napoleoniche nelle collezioni lariane. Curiosità, inediti ritratti e noti Fasti potrà essere visitata fino a domenica 30 gennaio 2022 nelle giornate di apertura della Casa Museo.

Per informazioni:

  • Telefono: 0341 295450
  • E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Sito internet: villamonastero.eu
  • Facebook: @villamonastero.lc
  • Instagram: @villamonastero_official
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Giovedì, 02 Dicembre 2021 15:18

ASST Lecco - Aggiornamento linee vaccinali

Vista l’importanza di facilitare gli utenti all’accesso per la somministrazione delle terze dosi di vaccino anti Covid-19 e garantire a chi ancora dovesse completare il proprio ciclo vaccinale, o iniziarlo, a partire da domani, 3 dicembre, sono aperte nuove linee vaccinali presso l’Ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco al piano -1 (Hall Aula Magna).

Per garantire un’elevata copertura vaccinale si è reso necessario trasferire l’attività di tracciamento tamponi nuovamente nei container ambulatori posizionati a destra della Palazzina Amministrativa dove, grazie al contributo dell’ANA, sarà posizionata una ulteriore tensostruttura riscaldata per assicurare maggior confort ai cittadini in attesa.

Anche il Distretto Merate ha raddoppiato la possibilità di prenotazione per la somministrazione del vaccino, in attesa dell’avvio del nuovo centro presso l’area Cazzaniga.

Quindi dal  3 dicembre, saranno attive per l’ASST di Lecco:

n. 15 linee vaccinali presso il Centro Vaccinale Massivo Palataurus di Lecco;
n. 6 linee vaccinali presso l’Ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco;
n. 2 linee vaccinali presso il Distretto Merate – Ospedale “San Leopoldo Mandic” di Merate

 

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Giovedì, 02 Dicembre 2021 09:27

A Bobbio 13 piste aperte dal 14 Dicembre

Manca sempre meno alle 8 di sabato 4 dicembre quando riaprirà la cabinovia di Bobbio e gli impianti a monte ⛷🎿🏂
Posti ancora disponibili sui bus della neve da Milano di sabato e domenica!

In tanti ci state chiedendo se è necessario prenotare per venire a sciare. Ecco qui le uniche regole da rispettare:
➡️ Non vi è nessun numero chiuso e non è quindi necessario prenotare per sciare a Bobbio&Valtorta. Consigliamo l’acquisto online per agevolare il flusso ma sarà comunque aperta la biglietteria.
➡️ Obbligo greenpass per accedere alla cabinovia Barzio-Bobbio
➡️ Indossare la mascherina nei momenti di attesa e sugli impianti. Mantenere le distanze

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