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Lunedì, 07 Febbraio 2022 10:09

PIANI DI BOBBIO CHIUSI IN VIA PRECAUZIONALE

Le previsioni che annunciavano vento forte per oggi hanno suggerito all'I.T.B. di tenere chiusi gli impianti in via precauzionale al fine di evitare i problemi che la scorsa settimana si sono verificati per lo stesso motivo.

In giornata il vento è previsto in diminuzione per cui domani gli impianti potranno riaprire in sicurezza.

 

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Lunedì, 07 Febbraio 2022 07:40

Carenza di infermiere e infermieri e le strategie per affrontarla

La recente pandemia ha confermato il ruolo determinante degli infermieri ma la difficoltà di reperirne sta impedendo di garantire la sicurezza e gli adeguati livelli di assistenza che i cittadini meritano.
Non si tratta di un fenomeno nuovo, è infatti un problema globale che aumenterà in relazione all’invecchiamento della popolazione ed all’aumento della domanda di cure sanitarie.
La situazione attuale è così complessa da richiedere strategie innovative a lungo termine.

I numeri della carenza: in Italia mancano 60.000 infermieri per mantenere gli attuali standard ed una esigenza di almeno altri 140.000 infermieri per arrivare agli standard europei (attualmente in Italia sono iscritti all’Ordine poco più di 332.000 infermieri con una media di 6.2% per 1000 ab., per garantire la media OCSE di 8.8 ne servirebbero 471.000). A questo si aggiunge la necessità di almeno 30.000 nuove unità con varie specializzazioni solo per la realizzazione del PNRR.

LE CAUSE
Gli studi ad oggi confermano che tra le principali cause che portano alla carenza di infermieri possiamo trovare l’invecchiamento della popolazione infermieristica, il mutamento delle condizioni lavorative, scarso numero di posti disponibili nei corsi di laurea.

Invecchiamento della popolazione infermieristica
I dati confermano che l’età media degli infermieri sta aumentando, ciò significa che il numero di infermieri prossimi alla quiescenza nel breve periodo andrà via via aumentando con il passare degli anni. Si tenga conto che nel periodo 2014-2018 hanno lasciato il SSN per pensionamento 37.744 infermieri, ma si stima che nel periodo 2021-2026 saranno almeno 52.000. Sarà anche il momento in cui, l’uscita massiccia di infermieri, determinerà anche la perdita di quel bagaglio di esperienze che ogni professionista ha accumulato nel tempo.

Mutamento delle condizioni lavorative
La pratica infermieristica è diventata molto complessa negli ultimi anni: la popolazione sta invecchiando, i pazienti presentano patologie sempre più complesse e diagnosi con più patologie associate. In questo contesto, gli ospedali si sono orientati verso la cura dei pazienti acuti con tempi di degenza molto limitati.
Inoltre, il 50% degli infermieri dichiara di essere insoddisfatto del proprio lavoro per l’impossibilità di mantenere gli standard di cura attesi ed il loro mancato coinvolgimento nelle decisioni.

Scarso numero di posti disponibili nei corsi di laurea
Da un recente studio che coniuga le esigenze attuali del SSN e le necessità per la realizzazione del PNRR entro il 2027, è emerso che proprio la professione infermieristica sarà quella più penalizzata da una dinamica nella quale, da una parte si esplicita la necessità di affidare all’infermiere un ruolo cruciale per la buona riuscita del piano ma, contemporaneamente, si continua a penalizzarne la formazione mantenendo inalterato il numero chiuso alla facoltà e limitando così il numero dei laureati.
Così, a fronte di un aumento di posti messi a disposizione per alcune professioni sanitarie (fino al 33% in più per le specialistiche mediche), per gli infermieri ci si è fermati al +7.2% cioè +1.173 posti per il 2021 sul 2020, che porta ad oggi ad un totale di 17.397 posti disponibili a fronte di una richiesta di 23.000 posti da parte della Conferenza Stato Regioni e di 28.000 domande di ammissione presentate.

LE STRATEGIE PER AFFRONTARE LA CARENZA DEGLI INFERMIERI
La Funzione Pubblica Cgil Nazionale ha negli anni denunciato e documentato tali carenze proponendo nel suo new deal per la salute una serie di misure per contrastare la carenza di personale sanitario, tra cui quella di un piano straordinario di assunzioni in sanità.
Le risposte date fino ad oggi appaiono, in molti casi, inadeguate e in altri sbagliate: alcune regioni hanno spinto molto sulla figura OSS specializzato in sostituzione dell’infermiere, in altre hanno comando di personale pubblico nelle RSA private e, ancora una volta, hanno richiesto ulteriore orario aggiuntivo ai professionisti già stremati da due anni di pandemia.

Dovrebbe essere evidente, ormai, che la questione della carenza infermieristica ha davanti a sé, oggi, diverse grandi sfide che vanno affrontate immediatamente:
a) Una diversa programmazione dei fabbisogni formativi, ad oggi palesemente inadeguata attraverso anche l’abolizione del numero chiuso.
b) La definizione di standard assistenziali, sia per la rete ospedaliera che per i servizi e le strutture territoriali, omogenei e vincolanti su tutto il territorio nazionale per il settore pubblico che privato.
c) Il superamento dei tetti di spesa sulle assunzioni del SSN e l’avvio di un piano straordinario di assunzioni
d) Contratti che diano valore e riconoscano le professionalità sia per il settore pubblico che privato e aumentino l’attrattività della professione.
Inoltre, ora più che mai, per cercare di dare le giuste risposte che oggi le infermiere e gli infermieri meritano, è indispensabile intervenire sull’organizzazione dell’assistenza e l’ambiente di lavoro partendo dalla revisione dei:
– Modelli di lavoro su turni
Il lavoro su turni rappresenta un aspetto delicato da gestire perché sempre più evidenti sono le resistenze ed rischi per la salute.
I turni di servizio rigidi contribuiscono a determinare la carenza. Con sistemi di gestione dei turni più flessibili, forse, verrebbero meno alcune richieste di part-time o di abbandono precoce della professione al fine di conciliare i tempi di vita e di lavoro.
– Modelli organizzativi
La revisione dei modelli organizzativi delle strutture e il coinvolgimento dei lavoratori e delle lavoratrici nella loro impostazione è una priorità non più rinviabile: Esiste, infatti, una parte della carenza determinata da cambiamenti organizzativi gestiti male, senza condivisione e partecipazione degli infermieri e che costituiscono ancora un importante causa di demotivazione, frustrazione ed abbandono.

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Domenica, 06 Febbraio 2022 12:07

"OGNI VITA MERITA DI ESSERE CUSTODITA". IL MESSAGGIO DEI VESCOVI PER LA GIORNATA DELLA VITA

Al di là di ogni illusione di onnipotenza e autosufficienza, la pandemia ha messo in luce numerose fragilità a livello personale, comunitario e sociale.

Non si è trattato quasi mai di fenomeni nuovi; ne emerge però con rinnovata consapevolezza l’evidenza che la vita ha bisogno di essere custodita». Si apre così il messaggio del Consiglio episcopale permanente della Cei per la 44ª Giornata nazionale per la vita (6 febbraio), intitolato «Custodire ogni vita. “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse” (Gen 2,15)».

Richiamando le parole del Papa («nessuno si salva da solo, ci si può salvare unicamente insieme»), i vescovi affermano: «Ciascuno ha bisogno che qualcun altro si prenda cura di lui, che custodisca la sua vita dal male, dal bisogno, dalla solitudine, dalla disperazione». Le «categorie più deboli», che maggiormente hanno sofferto per la pandemia, sono «nuove generazioni e anziani». Le prime «hanno subito importanti contraccolpi psicologici» e «non riescono tuttora a guardare con fiducia al proprio futuro». Tra i secondi «vittime in gran numero del Covid-19», non pochi ancora oggi «in una condizione di solitudine e paura», faticano a «ristabilire relazioni aperte con gli altri». Il messaggio si sofferma inoltre sull’acuirsi delle fragilità sociali con l’aumento delle famiglie in povertà assoluta, della disoccupazione, della conflittualità domestica. Il pensiero va anche ai «popoli poveri», ancora scarsamente vaccinati. Dai vescovi la gratitudine alle «moltissime persone si sono impegnate a custodire ogni vita, sia nell’esercizio della professione, sia nelle diverse espressioni del volontariato, sia nelle forme semplici del vicinato solidale. Alcuni hanno pagato un prezzo molto alto per la loro generosa dedizione»."Di fronte alla pandemia, tuttavia, «non sono mancate manifestazioni di egoismo, indifferenza e irresponsabilità, caratterizzate spesso da una malintesa affermazione di libertà e da una distorta concezione dei diritti». «Molto spesso – osservano i vescovi – si è trattato di persone comprensibilmente impaurite e confuse, anch’esse in fondo vittime della pandemia; in altri casi, però, tali comportamenti e discorsi hanno espresso una visione della persona umana e dei rapporti sociali assai lontana dal Vangelo e dallo spirito della Costituzione».

Anche la riaffermazione del «diritto all’aborto» e «la prospettiva di un referendum per depenalizzare l’omicidio del consenziente vanno nella medesima direzione». Il vero diritto da rivendicare «è quello che ogni vita, terminale o nascente, sia adeguatamente custodita. Mettere termine a un’esistenza non è mai una vittoria, né della libertà, né dell’umanità, né della democrazia: è quasi sempre il tragico esito di persone lasciate sole con i loro problemi e la loro disperazione. La risposta che ogni vita fragile silenziosamente sollecita è quella della custodia».

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Domenica, 06 Febbraio 2022 10:45

L'OSSERVATORIO CONGIUNTURALE DI CONFINDUSTRIA LECCO SONDRIO

Nell’ambito dell’Osservatorio congiunturale sul secondo semestre 2021, lo spaccato riguardante le imprese di Lecco e di Sondrio è in linea generale sovrapponibile al quadro complessivo tracciato dai Centro Studi per le tre province (Lecco, Sondrio e Como).

“Sulla scia di quanto rilevato per i primi sei mesi dello scorso anno, continua la fase di ripresa delle attività - sottolinea il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva, a commento dei dati - ma crescono anche gli elementi critici: al rincaro delle materie prime, accompagnato peraltro dalle difficoltà nell’approvvigionamento e dal moltiplicarsi dei costi di trasporto, si è come noto unita un’impennata dei prezzi di gas ed energia elettrica che non accenna ad attenuarsi”.

“Siamo ovviamente soddisfatti per gli indicatori in aumento - prosegue il Presidente Riva - ma temiamo che le prospettive di crescita vengano ridimensionate a causa dei rialzi che stanno mettendo in difficoltà tutta l’industria italiana, con erosione dei margini e ricadute sui listini che generano un effetto a catena. In questa situazione vogliamo però conservare l’ottimismo guardando al futuro, come conferma il sentiment espresso dai colleghi imprenditori con aspettative di segno positivo, e soprattutto confidiamo che il Governo introduca interventi sia di effetto immediato sia strutturali, guardando oltre la stretta congiuntura”.

“A fare da corollario all’andamento positivo degli indicatori, anche i livelli occupazionali sono buoni, con una prevalenza delle stime di crescita per il prossimo periodo” - commenta il Direttore Generale di Confindustria Lecco e Sondrio, Giulio Sirtori. “Paradossalmente - prosegue - la difficoltà sta attualmente nel trovare sul mercato del lavoro le competenze da inserire in azienda. Un tema non nuovo, purtroppo, che sta raggiungendo livelli tali da rischiare di diventare un vero freno per la crescita. Questo anche considerando che le transizioni energetica e digitale hanno avviato un cambiamento epocale e per gestirle sono e saranno fondamentali non solo l’implementazione tecnologica, ma anche con lo sviluppo delle skill, tecniche e trasversali, dei lavoratori”.

DOMANDA

Per le imprese di Lecco e Sondrio l’indicatore associato alla domanda mostra variazioni divergenti rispetto ai due orizzonti temporali di analisi.

Sul fronte tendenziale si registra una variazione del +14,9%, in linea con quanto esaminato a livello congiunto. A livello congiunturale, invece, il dato rilevato si attesta al -1,9%, disattendendo le previsioni formulate in occasione del precedente Osservatorio e indicanti +1,6%. La performance negativa dipende principalmente dal calo degli ordinativi, seppur di entità limitata, indicata dalle realtà di medie dimensioni mentre quelle fino a 50 occupati hanno evidenziato sostanziale stabilità.

La diminuzione congiunturale della domanda dovrebbe essere colmata nel corso dei primi sei mesi del 2022; le realtà lecchesi e sondriesi prevedono infatti un aumento del 9%.

ATTIVITA’ PRODUTTIVA

Si registrano incrementi della produzione sia rispetto alla prima metà dell’anno, sia rispetto al corrispondente semestre 2020.

Nel dettaglio, la variazione congiunturale risulta pari al +1,7%, dato che soddisfa solo in parte le previsioni formulate a metà anno (+3,9%).

Il dato tendenziale misurato attraverso il confronto con i livelli del semestre luglio-dicembre 2020 si attesta invece al +10,4%.

Anche in questo caso, le aspettative sull’andamento della produzione nella prima metà del 2022 indicano un miglioramento, con una crescita dell’attività che dovrebbe attestarsi ad oltre sette punti percentuali (+7,1%).

La capacità produttiva mediamente impiegata tra luglio e dicembre 2021 risulta pari all’82,1%, dato che conferma i livelli registrati per i sei mesi precedenti.

Al pari di quanto esaminato per il campione delle realtà dei tre territori globalmente considerati, il quadro della produzione risulta generalmente equilibrato.

Le realtà di medie dimensioni indicano un tasso di utilizzo (82,9%) di poco superiore a quanto registrato dalle imprese fino a 50 occupati (81,4%) mentre, con riferimento ai settori di attività, si rileva un impiego dell’85,2% per le metalmeccaniche, del 81,3% per le tessili e del 78,5% per gli altri settori non precedentemente considerati.

L’outsourcing produttivo determina un contributo aggiuntivo alla produzione pari a circa quattordici punti percentuali (13,8%) ed è legato principalmente a partner nazionali (9,7%).

FATTURATO

Anche l’indicatore associato al fatturato mostra un incremento nel secondo semestre 2021; i dati rivelano infatti crescita che interessa sia il fronte tendenziale, sia il versante congiunturale.

Il confronto con il semestre luglio-dicembre 2020 mostra un incremento di quasi quindici punti percentuali (+14,7%), in prosecuzione dell’aumento che era stato registrato nella prima metà del 2021 rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente (+19,3%).

La variazione registrata rispetto al semestre gennaio-giugno 2021, quando era stato rilevato un aumento del 10,5% sulla seconda metà del 2020, si attesta invece al +3,1%.

Sono positive le prospettive per l’andamento delle vendite nel primo semestre 2022; le realtà di Lecco e di Sondrio rivelano fiducia e comunicano di attendersi un ulteriore aumento del 6,8%.

L’internazionalizzazione rappresenta, come ampiamente noto, una delle leve strategiche delle aziende lecchesi e sondriesi; tra luglio e dicembre 2021 la quota di fatturato realizzato oltre i confini nazionali è risultata pari al 37,4% del totale.

Quasi la metà delle esportazioni, una quota pari al 18,6% delle vendite totali, è diretta verso gli stati dell’Europa Occidentale, area che rappresenta, anche in questo caso, il principale mercato di riferimento estero. Le merci realizzate dalle aziende di Lecco e di Sondrio sono dirette anche in Est Europa (4,4% del fatturato totale), negli Stati Uniti (3,7%), in Asia Occidentale (2,7%), nei BRICS (2,6%) e in America Centro-Meridionale (1,3%).

Durante il trimestre ottobre-dicembre 2021 le realtà lecchesi e sondriesi hanno confermato dinamiche favorevoli per il fatturato, sia a livello domestico, sia per l’export.

Le vendite italiane sono cresciute per il 62,6% del campione, sono risultate stabili per un’azienda su quattro (25,2%) mentre sono rallentate per il restante 12%.

Il fatturato al di fuori dell’Italia è cresciuto per il 45,8% delle aziende, è stato stazionario per il 34,6% mentre è diminuito per il rimanente 19,6%.

MATERIE PRIME

Tra luglio e dicembre 2021 i prezzi delle commodities hanno continuato ad aumentare, accompagnate dalle difficoltà di fornitura.

Quasi nove realtà su dieci (87,1%) hanno rivelato di aver visto crescere i listini dei propri fornitori tra luglio e settembre; la quota è salita al 96,9% nell’ultimo trimestre dell’anno.

Per il 95,1% del campione l’incremento dei costi di approvvigionamento ha determinato impatti significativi sui costi di produzione e, poiché non è stato possibile riversare interamente tali aumenti sui clienti, ha anche causato la riduzione della marginalità aziendale.

Lo scenario è stato ulteriormente complicato dal persistere di fenomeni distorsivi che erano stati già rilevati nella prima parte dell’anno. In particolare, l’estensione dei tempi necessari all’approvvigionamento ha penalizzato il 92,6% delle realtà del campione, la riduzione delle quantità effettivamente consegnate rispetto a quanto richiesto ha aggravato la situazione per oltre due aziende su tre (68,4%), mentre il peggioramento della qualità delle forniture ha interessato il 14,8%.

L’aumento delle quotazioni delle materie prime, con il rincaro delle forniture energetiche a partire dagli ultimi mesi del 2021, ha determinato, o sta determinando per il nuovo anno, un adeguamento al rialzo dei prezzi di vendita dei proprio prodotti per oltre tre realtà su quattro (78,7%), mentre una riduzione dei margini di profitto per il 53,5% delle aziende.

OCCUPAZIONE

Per la seconda metà del 2021 il quadro è caratterizzato da diffusa stabilità, così come comunicato da circa due realtà su tre (62,9%). Coerentemente con quanto esaminato a livello congiunto, i giudizi di espansione dei livelli occupazionali (26,9%) risultano più ampi rispetto a quelli indicanti un calo (10,2%).

L’occupazione è attesa crescere nel corso del primo semestre del nuovo anno da oltre due realtà su cinque (45,5%), dovrebbe rimanere stabile per il 51,3% mentre ridursi per il rimanente 3,2%.

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Domenica, 06 Febbraio 2022 10:38

MENO MALE CHE DRUSILLA C'E': QUANDO L'UNICITA' ACCANTONA LA COMUNITA' A SANREMO

Ho evitato appositamente San Remo per non irritarmi ancor di più di quanto già non lo sia in questo periodo dove coloro che si dichiarano liberi ,Liberali, libertari e forse pure libertini ..tendono più di essere inclini al pensiero unico del momento o del ras ad un livello pari dello schiavismo e anche i distanti si incastonano e si abbarbicano nel sistema che ritengono deprecabile come tesserine di un mosaico la cui immagine è solo la tristezza di un mondo che fatica anche a sperare .
#UNICITA' che bello che bella parole che bei contenuti forse si avvicina a quell'individualismo che la destra ha sempre difeso e la sinistra che era quella delle masse ha sempre osteggiato ... le parole di Drusilla Foer a me sono piaciute e mi hanno colpito ... in particolare il significato dell' #ascolto , mia moglie che ha cresciuto tre figli magnificamente ne ha fatto uno strumento di vita infatti i risultati si sono visti . Ma la mia riflessione parte dal fatto che se quelle parole le avesse dette l'ultima massaia o casalinga nessuno l'avrebbe considerata perché a dirle non era questo personaggio elegante che elegantemente e con un po di superbia (altro che ascolto) da dell'incolta a iva zanicchi .
Purtroppo questa è la dimostrazione che siamo ahimè drogati di una trasgressivita' che ci è entrata nelle abitudini e il problema non è cosa si dice ma chi le dice .
Purtroppo questo modo di recepire i messaggi genera solo scontri e non confronti .. ho sentito in pochi anni di tempo fare l'esaltazione e l'incensamento talebano nei confronti di leaders differenti perché a seconda del momento divenivano santi o diavoli oggi tocca a Salvini l'inferno domani toccherà alla Meloni .
Ma mettiamo da parte l'Unicità, la politica e il Quirinale... e la vomitevole kermesse della Riviera dei Fiori dove sono riusciti a rovinare e storpiare nella serata di venerdì (unica volta che ho guardato più di un ora sperando nelle cover) anche i brani della mia infanzia.

Domani è un altro giorno e le unicità dei problemi quelli veri diventano problemi di comunità di bimbi che non riescono accedere ad un istruzione , di genitori precari nel lavoro , di imprenditori che tengono aperto grazie alla unicità di essere orgogliosi di essere tali nonostante nessuno pensi a loro e alle famiglie che compongono quella Comunità chiamata azienda , di flagelli che come il vaiolo distruggono le nostre con sostanze di ogni tipo (dei ricchi e dei poveri) dove nessuno parla più...se non con grande ipocrisia davanti al povero Grignani che se ne va con "la sua storia tra le dita" compatito dalla maggioranza del pubblico perché non più sulla cresta dell'onda quando lo stesso pubblico ha ignorato che sul palco dell'Ariston ve ne erano almeno una decina nelle stesse condizioni.

Ora cara Drusilla dall'Unicita' torniamo alla Comunità che non è solo la tua che rivendicata diritti , ma anche la tua ...insieme al bimbo che non ha futuro , il lavoratore ,il datore di lavoro e una comunità colpita dai flagelli ... questa si unica nel suo genere.

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Domenica, 06 Febbraio 2022 09:20

CHIUSA DI NOTTE LA LECCO-BALLABIO LUNEDI 7 E 14

Anas ha programmato la manutenzione periodica agli impianti a servizio delle gallerie della propria rete di competenza. Nel dettaglio sono state programmate le attività gli impianti a servizio delle gallerie “Valsassina” e “Passo del Lupo” sulla strada statale 36 racc “Raccordo Lecco-Valsassina”.

Per consentire lo svolgimento dei lavori, la statale sarà chiusa in entrambe le direzioni dal km 0 al km 9, compresi gli svincoli, in orario notturno lunedi 7 e 14 febbraio dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo.

Il traffico sarà deviato sulla viabilità provinciale con indicazioni sul posto.

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Domenica, 06 Febbraio 2022 09:03

DA LUNEDI RIPRENDE IL MINIBASKET A INTROBIO

in Sport

Causa emergenza Covid, l'attività in palestra di Introbio è  stata a lungo sospesa, ma ora anche per il Minibasket dell'ASD Valsassina di Introbio è tempo di riprendere gli allenamenti in modo continuativo e, tutti ci auguriamo, definitivo.

Ed ecco il programma:

LUNEDI 7 FEBBRAIO
ore 17.15
Categoria Microbasket

MARTEDI 8 FEBBRAIO
ore 17.30
CategorieUnder 10 e Under 12

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Sabato, 05 Febbraio 2022 12:44

DA LUNEDI' NUOVE REGOLE PER GLI UTENTI DELL'OSPEDALE DI LECCO

A partire da lunedì 7 febbraio 2022, le visite ai degenti sono consentite solo nei reparti COVID FREE (non COVID) ad un solo visitatore al giorno per ogni paziente per una durata massima di 45 minuti nella fascia oraria dalle 12.00 – 20.00 a seconda delle disposizioni di ogni Reparto.

La certificazione dovrà essere esibita al personale presente al check point di ingresso e, su eventuale richiesta, agli operatori di reparto.

Ai fini dell’eventuale contact tracing, il visitatore è tenuto alla compilazione di un’autocertificazione su apposita modulistica fornita in reparto reperibile anche su questo sito dell'ASST Lecco.

I visitatori dei pazienti ricoverati nei reparti Covid Free (non Covid) per poter accedervi dovranno essere in possesso di Certificazione Verde Green Pass rafforzato (rilasciato con vaccinazione della dose booster o in alternativa: certificato di esecuzione della vaccinazione contro il Sars-Cov2 o, ancora, certificazione di guarigione avvenuta non oltre 6 mesi) e presentarla al momento dell’ingresso.

L’ingresso ai visitatori nei reparti COVID e nelle aree filtro è ammesso solo in casi di particolari condizioni cliniche o di fine vita valutate dal Direttore della Struttura: in queste situazioni, è consentito l’accesso di un solo visitatore al giorno che deve compilare il modulo “Richiesta di accesso alle aree COVID durante la pandemia Covid-19” e attenersi alle indicazioni degli operatori sanitari.

PAZIENTI CHE DEVONO EFFETTUARE PRESTAZIONI AMBULATORIALI

L’ingresso alle strutture è consentito solo 15 minuti prima della prestazione prenotata.

I pazienti che necessitano di prestazioni sanitarie ambulatoriali o di ricovero devono essere muniti di impegnative di ricovero o di prescrizione visite/esami redatte dal Medico di Medicina Generale o dal medico specialista.

Per la prenotazione di visite/esami, il ritiro di referti o copia della documentazione sanitaria e per effettuare segnalazioni presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) non è necessario che il paziente sia in possesso della Certificazione Verde (Green Pass).

Per i donatori di sangue non è prevista la presentazione della Certificazione Verde (Green Pass).

UTENTI CHE ACCEDONO ALLA STRUTTURA 

• per ritiro referti di prestazioni sanitarie (compresa copia della documentazione sanitaria) o che devono prenotare prestazioni o ricoveri devono essere muniti di foglio di ritiro ed eventuale delega o impegnativa di ricovero o di prescrizione visite ed esami redatte dal Medico di Medicina Generale o medico specialista:

– se il ritiro del referto o della prenotazione è effettuato da un delegato è richiesta la Certificazione Verde Green Pass rafforzato;

– se il ritiro/prenotazione è effettuato dalla stessa persona che ha eseguito/deve eseguire la prestazione non è richiesta la Certificazione Verde (Green Pass);

• per servizi non sanitari (es. edicola, parrucchiere, banca) è prevista la presentazione della Certificazione Verde-Green Pass rafforzato;

• il delegato che deve effettuare segnalazioni presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) per conto del paziente deve essere in possesso della Certificazione Verde-Green Pass rafforzato.

È prevista inoltre la presentazione della Certificazione Verde-Green Pass rafforzato per: partecipanti a concorsi pubblici – insegnanti per attività didattica in ospedale – informatori medico scientifici – volontari, referenti per assistenza spirituale – fornitori – partecipanti a corsi di formazione non dipendenti – mamme ospiti – utenti (compresi i delegati alla prenotazione, ritiro di referti/copia documentazione sanitaria, segnalazioni URP).

ACCOMPAGNATORI PAZIENTI PER PRESTAZIONI AMBULATORIALI

Al fine di evitare assembramenti e garantire le condizioni di sicurezza, non è consentito l’accesso e la permanenza degli accompagnatori dei pazienti ambulatoriali all’interno delle strutture ospedaliere/territoriali (compresi tutti gli Hub Vaccinali) dell’ASST Lecco e nelle relative sale d’attesa.

Fanno eccezione:
– un accompagnatore del paziente in possesso del riconoscimento di disabilità’ con connotazione di gravità, ai sensi dell’articolo 3 comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104,
– un accompagnatore di paziente minore
– un accompagnatore di donna in gravidanza secondo quanto definito nello specifico paragrafo
– gli accompagnatori dei pazienti con definite condizioni cliniche e socioassistenziali di particolare impegno (es. grande anziano non autosufficiente, presenza di barriere linguistiche, etc.).

Gli accompagnatori sopracitati che accedono alla struttura devono essere in possesso della Certificazione Verde (Green Pass)/tampone negativo.

ACCOMPAGNATORI DI PAZIENTI IN PRONTO SOCCORSO

Presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco e il Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Leopoldo Mandic” di Merate, è possibile l’accesso degli accompagnatori con le medesime modalità previste per il paziente di Pronto Soccorso. Gli accompagnatori devono essere in possesso della Certificazione Verde (Green Pass) e la permanenza nelle sale d’attesa del percorso Covid Free (non Covid) è consentita fino alla massima capienza definita nel rispetto del distanziamento e della sicurezza.

In caso di presenza di un numero di persone superiore a quello consentito, hanno la priorità alla permanenza negli spazi d’attesa gli accompagnatori:
• del paziente in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità;
• del paziente minore;
• della donna in gravidanza anche nella fase di travaglio e post-partum;
• del paziente con definite condizioni cliniche e socioassistenziali di particolare impegno.

Gli accompagnatori delle categorie sopracitate accedono sempre alla struttura (e all’interno della sala visita) del Pronto Soccorso. Se non in possesso della Certificazione Verde (Green Pass), dovranno essere sottoposti al tampone antigenico una volta all’interno della sala visita.

Nel caso di posti disponibili all’interno della sala di attesa, è consentito l’accesso all’accompagnatore con Green Pass rafforzato

ACCOMPAGNATORI DONNE IN GRAVIDANZA / IN FASE DI TRAVAGLIO

Nel caso di donne in gravidanza che necessitano di prestazioni ambulatoriali è consentito l’accesso ad un accompagnatore, che dovrà esibire la propria Certificazione Verde Green Pass/tampone negativo per accedere agli ambulatori. Per ragioni di sicurezza non è però consentita la sua permanenza in sala d’attesa.

È consentito l’accesso ad un accompagnatore, in possesso di Green Pass/tampone negativo, anche nel caso di donne in gravidanza che necessitano di prestazioni urgenti, donne in fase di travaglio e durante il parto.

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