La vicenda sempre più assurda di Morterone, finora tranquillo paese di montagna conosciuto per essere il Comune più piccolo d'Italia (34 abitanti al 31 maggio 2021) e una breve comparsata a Canale 5 alcuni anni fa per celebrarsi tale, sta assumendo aspetti purtroppo sempre più ridicoli. Un bravo autore ne trarrebbe spunto per una commedia divertente: Molière, che quasi quattro secoli fa scrisse "Il Malato immaginario", oggi potrebbe scrivere "Il Sindaco immaginario" !
Ma andiamo con ordine, e per maggiore chiarezza suddividiamo il nostro racconto in "step" cronologici
step 1) Per il 3-4 Ottobre 2021 vengono indette nuove elezioni amministrative. La simpatica Sindaca- maestra Antonella Invernizzi, di Valmadrera, in carica dal 2009 dice che è stanca di andare avanti e indietro da Valmadrera a Morterone e non si ricandiderà.
step 2) Non si sa se prevale il panico o l'indifferenza: Morterone è troppo piccola, non se la fila nessuno, non ci sono liste. Finchè non viene un'ideona ad Andrea Grassi, leader del Partito dei Gay (chiamiamolo così , perchè la sigla ufficiale LGBT+ non la capisce nessuno, sembra un acronimo inglese). Diventare Sindaco di Morterone vuol dire in ogni caso entrare nell'ANCI (l'Associazione dei Sindaci italiani) e avere in ogni caso una qualche visibilità.
step 3) Il Grassi mette in piedi in fretta una lista di gente che Morterone forse l'aveva vista in cartolina (forse !). Lista unica, Grassi si vede già con la fascia tricolore sul petto non villoso.
step 4) "Enno' " grida qualcuno da Casargo: "Morterone non può mica diventare una 'dependance' dei Gay" . E visto che questo qualcuno viene dall'estrema Destra, si sarà ricordato che ai bei tempi di Lui venivano chiamati "Finocchi", e magari imprigionati o mandati al confino, altro che fare i Sindaci ! Quindi non esageriamo !
step 5) Di conseguenza ancora più in fretta e furia viene messa in piedi una lista concorrente, fatta da gente che Morterone almeno in cartolina l'aveva visto (o quantomeno ne sapeva dell'esistenza, visto che risulta in Comunità Montana). La lista volevano depositarla a Morterone, ma una volta arrivati in Comune li avvisano che le pratiche si fanno a Ballabio.
step 6) Qui succede il pasticcio: la scadenza ultima per presentare le liste è alle ore 12 di Sabato 4 Settembre 2021, ma a quell'ora i nostri "salvatori" sono ancora a Morterone, dove però li informano che devono recarsi a Ballabio per depositarla. In pieno panico, e ancora più in fretta e furia, ritornano a Ballabio, sgommando sulla stretta e pericolosa mulattiera (o poco più) alle ore 12,30. "Mezz'ora dopo il termine" ghigna il futuribile Sindaco Grassi, che già preannuncia un ricorso.
step 7) Non fa niente, la lista viene ugualmente accettata dal solerte funzionario del Comune di Ballabio, anche se fuori tempo massimo (perchè l'ha accettata ? Anche qui è un mistero !)
step 8) Questa seconda lista vince le elezioni, con ben 12 voti contro i 9 della LGBT+ (cosa voglia dire questa sigla me lo sono già dimenticato !). Hanno votato meno persone di quelle che stanno in un qualsiasi condominio non dico di Lecco ma di Introbio, ma fa niente, l'importante è il risultato (chissenefrega di De Coubertin !)
step 9) Il nuovo Sindaco quindi è Dario Pesenti, un avvocato di Lecco, che nomina come assessori un'altra avvocatessa, Maria Vittoria Sala, nata a Carate ma con studio a Lecco (due avvocati nella Giunta, visto che c'è un ricorso in ballo "melius abundare quam deficere" !) . Il secondo assessore è Claudio Baruffaldi, che invero non era in lista, già Sindaco di Primaluna negli anni '90, impiegato in Regione da qualche anno in pensione, escursionista praticamente a tempo pieno (inonda facebook di foto dai "luoghi bellissimi") che torna finalmente alla politica attiva (si fa per dire !)
step 10) Finita qui ? Neanche per sogno, anzi proprio adesso viene il bello ! Il Grassi presenta il suo ricorso al Tribunale di Lecco, che se venisse accettato, come molto presumibilmente, invaliderebbe le elezioni e tutti gli sforzi fatti dagli amici della seconda lista (comprese le sgommate). Nuovo momento di panico: ma Pesenti ha una nuova ideona da grande politico alla Andreotti ("do ut des") ! "Ti do un posto in Giunta - dice al Grassi - se tu ritiri il ricorso". Detto fatto, l'ideona viene accolta, la seconda avvocatessa non serve più (tra l'altro una tipa tosta, giovane ma già con un curriculum brillante, tiene un corso di Diritto Amministrativo anche al Politecnico di Lecco) viene ahimè abbandonata come agnello sacrificale.
step 11) Siamo alle (momentanee) conclusioni di questa poco edificante sagra, fatta sulle spalle di una ventina di poveri e ignari elettori morteronesi. L'avvocatessa Maria Vittoria Sala, iscritta alla Lega, se ne va, ma prima di andarsene rilascia una velenosa intervista all' "unico quotidiano online della Valsassina" (già che siamo in tema di comicità mettiamoci anche questa!) in cui afferma malinconicamente che lei è stata "scaricata" in quanto donna, che la "discriminazione di genere" contro cui si batte il Grassi è praticamente stata fatta contro di lei, e che è un accordo che ignora "il responso delle urne".
Siamo alle battute finali ? Anche qui il "forse" è d'obbligo (ma "forse" mi aspettavo che l'assessore escursionista, che una volta mi sembrava un cavaliere, lasciasse lui il posto alla giovane arrembante avvocatessa, "prima le donne" come si dice, e invece mi sbagliavo). C'è ancora tempo, nei prossimi lunghi cinque anni, per qualche altra comica finale. Forse invece sarebbe proprio l'ora di "conglobare" Morterone a un Comune più grande e più serio, anche per evitare di vedere ripetersi delle manfrine sempre più ridicole, e per il vero bene dei sempre più pochi abitanti rimasti.