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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Venerdì, 05 Novembre 2021 15:02

ASSEMBLEA DELLA COMUNITA' MONTANA CON LA CONVALIDA DI NUOVI CONSIGLIERI

E' convocata per martedì prossimo, 9 novembre, con inizio alle 18.30 presso la Sala Pensa, l'assemblea della Comunità Montana della Valsassina, Val Varrone, Val. d'Esino e Riviera.

Una delibera di giunta oggetto di comunicazione da parte del direttivo, un'altra da ratificare e poi verrà presentato lo schema di bilancio di previsione finanziario e l'aggiornamento del Documento Unico di programmazione 2022/2024.

Prima, però, ci sarà la convalida dei nuovi rappresentanti dei comuni di Taceno, Bellano, Morterone e Perledo, e cioè, rispettivamente, Osvaldo Pavoni, Mattia Ferraroli, Mario Formenti e Fabio Festorazzi.

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Venerdì, 05 Novembre 2021 11:23

BELLANO NOMINATO TRA I BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA

Il Consiglio Direttivo de "I Borghi più belli d’Italia", su proposta del Comitato Scientifico, ha deliberato ad ottobre l’ammissione di 12 nuovi Borghi all’interno dell’Associazione. Inediti e incantevoli luoghi italiani che ottengono questo prestigioso riconoscimento che conta 72 parametri, a sua volta certificato ISO9001.

Tra questi troviamo, con grande soddisfazione dell'amministrazione comunale e del Sindaco Antonio Rusconi (ma anche di tutta la popolazione e dell'intero territorio della Comunità Montana)  Bellano, descritto, tra altro, come "pittoresco paese di pescatori, con strade strette ed edifici colorati. Un posto da cartolina e dove si può respirare il vero profumo del lago e della natura".

Un traguardo raggiunto dopo anni di intensa attività promozionale e intelligenti interventi nel settore turistico che si è avvalso anche (non sarebbe logico dimenticarlo) della presenza in loco di due "monumenti" della cultura italiana quali lo scomparso pittore Giancarlo Vitali e il prolifico e bestseller scrittore Andrea Vitali.

Se aggiungiamo che il paese di centrolago ha dato in natali anche al poeta Tommaso Grossi (amico di Carlo Porta e Alessandro Manzoni, nonchè ispiratore dell'opera "I Lombardi alla Prima Crociata" di Verdi), e che ha nell'Orrido una "fonte" naturale di attrazione peraltro recentemente adeguata all'incrementato volume di visitatori, possiamo ben dire che la "nomina" è meritatissima.

Dopo aver vissuto per molto tempo all'ombra della vicina e rinomatissima Varenna, da tempo ormai Bellano costituisce meta irrinunciabile per chi voglia immergersi nella storia e nella cultura del Lago di Como.

Complimenti!

 

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Venerdì, 05 Novembre 2021 08:21

FRANA: CHIUSA LA "VALVARRONE"

La Provincia di Lecco ha disposto la chiusura al transito della strada provinciale 67 Alta Valsassina e Valvarrone in località ponte di Tremenico di Valvarrone a seguito di frana di crollo in roccia.

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Venerdì, 05 Novembre 2021 08:19

IL 15 NOVEMBRE SCATTA L'OBBLIGO DI PNEUMATICI INVERNALI (O CATENE A BORDO)

Dal 15 novembre 2021 al 15 aprile 2022 tutti i veicoli a motore (esclusi i ciclomotori a due ruote e i motocicli) in transito lungo tutte le strade di proprietà e competenza provinciale dovranno essere muniti di pneumatici invernali o dovranno avere a bordo mezzi antisdrucciolevoli (catene) idonei alla marcia su neve e ghiaccio.

Nello stesso periodo i ciclomotori a due ruote e i motocicli potranno circolare solo in assenza di neve o ghiaccio sulla strada e di fenomeni nevosi in atto.

L’obbligo assume validità anche al di fuori del periodo indicato al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio.

I dispositivi antisdrucciolevoli da tenere a bordo dovranno essere compatibili con gli pneumatici del veicolo su cui devono essere installati e dovranno essere montati almeno sulle ruote degli assi motori.

La decisione di ordinare l’obbligo di dotarsi dei dispositivi invernali durante tutto il periodo invernale e non soltanto in presenza di fenomeni nevosi è stata presa per uniformarsi alle altre Province confinanti ed evitare qualsiasi problema agli automobilisti lecchesi nel momento in cui varcano i confini provinciali.

“Si tratta di un provvedimento necessario per garantire la sicurezza degli automobilisti e dei servizi di emergenza – commenta il Consigliere provinciale delegato alla Viabilità Mattia Micheli – Occorre infatti evitare che i veicoli in difficoltà possano produrre blocchi alla circolazione, rendendo di conseguenza difficoltoso, se non impossibile, il servizio di sgombero neve”.

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Giovedì, 04 Novembre 2021 20:08

STORIA DI DAVIDE (E DEL SUO PERSONALISSIMO GOLIA)

Voglio raccontarvi una storia, una degenza ospedaliera durata 7 mesi, la mia.
Partiamo con il ricovero in ospedale al San Raffaele di Milano. U
Un ospedale figo, avevo la mia suite, un caldo bestiale, i primi giorni tosti, non sapevo, nessuno sapeva che ne era della mia vita. Uno diceva che dovevo restare a letto per due anni inoperabile, un altro che non se la sentiva di fare un' operazione, i giorni passavano, i dolori aumentavano.
Il morale? Dovevo tirare fuori i coglioni, in primis per supportare la mia famiglia e i miei amici che non mi hanno mai abbandonato, seduti fuori sulle scale dell'ospedale, in sala d'attesa, e poi anche per me stesso, io sempre cosi atttivo, pieno di vita, sorridente, felice, messo a letto per una schiena distrutta, sia mai!
Finalmente arriva la buona notizia da un dottore fantastico: "operiamo, Davide te la senti?" O la va o la spacca, spacchiamo e andiamo!
Vengo operato il 10 luglio 2006, giorno dopo la finale dei mondiali vinti, ricordo solo dopo l'operazione essendo tutto fatto dalla anestesia che prendevo per il culo un tizio operato al naso, vabbè, torniamo in stanza, bisognava ricominciare a ricrearsi una vita.
Facile? No!
Nessuno sapeva cosa mi aspettava. Dopo due settimane e mezzo mi mettono seduto su una poltrona/carrozzina, una sensazione di vita bellissima, non sembrava vero, le piccole cose i piccoli gesti cominciavano a diventare grandi cose, quando vidi i miei genitori gli occhi rigonfi di lacrime, una grande emozione, forse forse si tornava a vivere, giorno per giorno.
Nel frattempo in tempo record ( a detta della mia infermiera spagnola) imparai a gestirmi e farmi i cateterismi: a ventun anni infilarsi un tubo nel pisello mai l'avrei pensato, passano i giorni e mi chiedono in quale unità spinale volevo andare, o Niguarda a Milano o Sondalo in Valtellina.
Optai per Sondalo, li si iniziava a fare sul serio.
Arrivato a Sondalo trovai tutto così nuovo ma cosi vecchio ma più familiare. Dopo un mese di san Raffaele qua era tutto diverso, sveglia presto, fisioterapia però, prima non vuoi mica essere operato a una piaga di decubito?
Sala operatoria, musica dei Kiss a tutto volume e poi un bel mesetto di letto forzato.
In stanza c'era un ragazzo sardo, un ragazzo ricco e pure simpatico che era capitato sulla mia stessa barca, ora non so se sia vivo o cosa faccia,  ma non accettava sta situazione.
Ho visto per la prima volta cosa vuol dire tristezza, solitudine, depressione, una bomba ad orologeria, pronta ad esplodere, qui o lotti o ti ammazzi, i casi son due, io ho scelto la prima opzione.
Passano i giorni, tra fisioterapia, visite di tante persone, era un gran bel puttanaio la mia stanza sempre e con qualche sorriso al ragazzo del letto a fianco siamo riusciti a tirarlo fuori.
Ne ho combinate tante in quell'ospedale.
Trovi persone che probabilmente non rivedrai mai più però diventa una piccola famiglia, aiuti i piu deboli, vieni aiutato, impari a vivere la nuova vita seduto, rubi il cibo ai tetraplegici, le carrozzine agli obesi e la usi con un amico sempre seduto come te.
Lavori su te stesso, sul tuo corpo, fatichi, fai incazzare le fisioterapista, ogni tanto limonavi, andavi al bar e le birrette erano il nettare degli dei: tutto questo lo racchiudo però in un unico pensiero, in ospedale per 7 mesi senza veder casa tua, senza sapere cosa trovi al ritorno, le lacrime che solo io so di aver versato durate le notti insonni, quella voglia di distruggere tutto e allo stesso tempo la voglia di vivere, io la definisco GUERRA, dove o lotti o muori, io ho svelto di vivere, ho scelto la vita, alzarsi, o meglio sedersi alla mattina, guardarsi allo specchio e dire, si ce l'ho fatta, vivo a testa alta nonostante tutto.
Io non voglio essere simpatico o avere attenzioni, o essere compatito, io sono semplicemente così, un enorme cagacazzo fiero di se stesso che ha vinto la sua guerra col destino.
E ce ne sarebbero tante altre cose da raccontare, magari un giorno, chissà....  
 
Davide Rusconi
 
(Grazie a Davide per averci concesso di pubblicare questo suo post. Pensiamo rappresenti un esempio di vita come pochi altri. Ed un messaggio di speranza nella forza che ciascuno può trovare dentro di sè per continuare a vivere  nonostante tutto)
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Giovedì, 04 Novembre 2021 13:24

Il 4 Novembre celebrato a Introbio

Molti ragazzi e bambini delle Scuole Elementari e Medie di Introbio chiamati a raccolta, per il 4 Novembre, in quello che e` il 103* anniversario del giorno conclusivo della I Guerra Mondiale.
"Molti di voi - ha detto il Sindaco Adriano Airoldi - probabilmente sanno non molto dei sacrifici che hanno passato i nostri avi durante quella terribile guerra, di cui a poco a poco purtoppo sono ormai scomparsi tutti i testimoni. Ma e` importante ricordare e tramandare la memoria". Il Sindaco ha ricordato la storia del Milite Ignoto, di cui proprio in questi giorni a Roma e` stato celebrato il 100* anniversario del viaggio che da Gorizia , dove si sono combattute delle terribili battaglie soprattutto nei primi anni di guerra, lo ha portato all` Altare della Patria vicino a Piazza Venezia.
"La salma del soldato - ha ricordato Airoldi - venne scelta tra dieci salme da una madre, una modesta donna di popolo lavandaia, che rappresentava tutte le madri che avevano perso un figlio nella Grande Guerra. Arrivo` a Roma il 3 Novembre del 1921, e fu tumulata definitivamente nel terzo anniversario della Guerra, il giorno dopo".

La vicenda del Milite Ignoto e` stata ricordata anche dal Presidente Nazionale degli Alpini (ANA) Sebastiano Favero, in una sua lettera di saluto letta dal capogruppo degli Alpini introbiesi Piero Selva, davanti al Monumento introbiese dei Caduti in entrambe le Guerre Mondiali .

Prima della cerimonia era stata celebrata una Messa, dal sacerdote Don Ferdinando Mazzoleni, il quale nella sua omelia ha ricordato le recenti parole del Papa Francesco I di netta condanna di tutte le guerre."Solo il dialogo tra gli uomini e la discussione, possono portare a dei risultati che risolvano i problemi, con uno sforzo congiunto. Ne` la guerra ne` la violenza hanno mai risolto alcunche`.
Mai piu` guerre nel futuro del genere umano !"

La cerimonia si e` quindi conclusa verso mezzogiorno, con il rientro degli alunni verso le rispettive scuole.

Nell`immagine di copertina un elmetto della I Guerra Mondiale deposto ai piedi dell`Altare durante la Messa

Altre foto in https://www.leucensia.it/index.php/fotografie

 

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