Grande spazio, nell`incontro del PD Valsassina di cui parliamo a parte, con i consiglieri regionali Raffaele Straniero e Jacopo Scandella, ha avuto il tema della Scuola.
Scandella, che viene da Clusone, ha affermato che la presenza delle Scuole Superiori anche nelle valli bergamasche ha sicuramente contribuito a migliorare la qualita` di vita e a diminuire la fuga dei giovani dalle valli per andare nelle citta`.
"Oltre che naturalmente, causare meno dispersione scolastica: trovandosi la scuola vicina i giovani sono piu` invogliati a frequentarla".
"La Valsassina - ha ribadito l`ex Presidente della Provincia di Lecco ed ex Sindaco del capoluogo, Virginio Brivio - e` l`unica realta` territoriale della Provincia a non avere una sua Scuola Superiore, a eccezione del CFP di Casargo" (di cui poi si e` discusso abbondantemente, in particolare dall`ex Sindaco di Casargo Pina Scarpa).
In effetti negli anni in cui Brivio fu Presidente delle Provincia, 2004-2009, venne dato un forte impulso al decentramento delle scuole superiori lecchesi.
Vennero potenziati i nuclei scolastici di Casatenovo, Calolziocorte, Oggiono, nell`ottica di un decentramento che doveva liberare il sovraffollamento delle Scuole Superiori lecchesi e anche del trasporto viabilistico e ferroviario.
Marinella Maldini, Segretaria provinciale del PD e fino alla recente pensione Dirigente Amministrativa in una Segreteria scolastica di Casatenovo, ha ricordato come sono nate quelle scuole:"Non bisogna pensare a una scuola che nasca gia` completamente autonoma con Preside e Segreteria, ma come sezione staccata che poi raggiungera` la sua autonomia".
Nacquero cosi` in effetti , ancora negli anni `80, l`Istituto Vigano` di Merate (da sezione staccata del Parini di Lecco), Villa Greppi di Monticello (da Ist. Badoni), successivamente il Bachelet di Oggiono (ancora Parini) e le ricordate realta` territoriali di Casatenovo e Calolziocorte.
E la Valsassina ? Stava a guardare !
A sfavorire la creazione di un eventuale polo valsassinese e` l`eccessiva frammentazione amministrativa della valle (troppi piccoli Comuni, con scarsi fondi e scarsa popolazione) e soprattutto la mancanza di un gruppo dirigente politico interessato alla questione, anche da parte della Comunita` Montana.
In piu` l`unico ente titolato alla gestione delle Scuole Superiori, cioe` la Provincia, e` stato fortemente penalizzato e svuotato amministrativamente e finanziariamente durante il Governo Renzi dalla Riforma Delrio del 2014 (a mio parere un errore, soprattutto per quanto riguarda il territorio lecchese). Un ente, la Provincia, che aveva sempre positivamente collaborato con l`UST (cioe` il Provveditorato).
E` sostanzialmente mancato quindi l`organo che doveva provvedere non solo alla gestione delle piccole o grandi riparazioni tecniche, ma anche alla programmazione dello sviluppo delle scuole.
Un eventuale progetto di istituzione delle Superiori in Valsassina non avrebbe quindi enti a cui rivolgersi !
E` chiaro comunque che se dovesse riprendersi in mano un progetto del genere, questo dovrebbe partire da corsi relativi a Istituti Tecnici in rapporto con le scuole lecchesi (Fiocchi, Parini, Badoni e Bovara), e soprattutto essere posto al centro della Valle (Introbio o Pasturo) per attrarre sia studenti dell`Alta Valle o dell`altipiano.
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Nel Settembre del 2018 la Preside dell`Istituto Comprensivo di Bellano e Premana , Maria Luisa Montagna, provo` a presentare un progetto di AFM (cioe` Ragioneria) da appoggiarsi al CFP di Casargo. Se a livello di pre-iscrizioni aveva raccolto qualche tiepida adesione dagli studenti di Premana e Casargo (sette o otto studenti) non ne raccolse pero` nemmeno una da quelli del Centro Valle, da Cortenova a Pasturo, men che meno dall`Altopiano.
La localizzazione quindi e` strategica per avere dei numeri, senza i quali non sarebbero permesse autorizzazioni: ma in Valsassina si potrebbe calcolare una scuola di circa 200 alunni, partendo da un biennio che poi dia adito a diverse specializzazioni nel triennio.
Manca pero` una struttura disponibile in Centro Valle : Villa Merlo, localizzazione ideale, dove oggi alloggiano provvisoriamente le Seconde e le Terze della Scuola Media di Introbio, sarebbe troppo piccola e inadeguata per una scuola superiore.
Insomma, la scelta e` tra continuare a guardare quello che fanno gli altri oppure cercare di darsi una mossa : sempre Virgino Brivio ha ricordato che il Recovery Fund apre ottime prospettive per progetti di riqualificazione anche in campo scolastico.
Con una consapevolezza pero`, che oggi il diploma di Terza Media non e` piu` sufficiente per garantirsi una posizione lavorativa non solo soddisfacente, ma sicura nel tempo.
"La maggioranza dei lavoratori a bassa qualificazione che perdono il lavoro a causa della crisi - ha detto ancora Scandella - molto difficilmente trovano un altro lavoro". Siamo in una societa` che ha bisogno di specializzazioni sempre piu` qualificate e di buon livello. La Terza Media, ma neanche il Diploma, certamente non bastano piu`.
Continuare a stare a guardare dalla finestra quello che fanno gli altri puo` diventare molto pericoloso, soprattutto per i nostri figli !