La CGIL Lecco si unisce alle tante voci che in questo momento stanno portando solidarietà e vicinanza a Mimmo Lucano, dopo la condanna in primo grado ricevuta ieri dal Tribunale di Locri.
Fermo restando il rispetto dovuto alle sentenze della magistratura, quella emessa contro
Lucano appare pesantissima se non addirittura eccessiva se la si paragona ad altri casi. In
attesa di leggere le motivazioni alla base della condanna, non possiamo non ricordare il
grande lavoro che il sindaco ha fatto in questi anni sul terreno dell’accoglienza e del
rilancio di uno dei territori più poveri del Paese.
Condannare Lucano significa colpire il modello Riace, esempio formidabile, riconosciuto
anche fuori dal perimetro nazionale, di integrazione dei migranti come alternativa alle
politiche di respingimento di esseri umani. Una sentenza di questa natura verso un uomo
integro, che si è sempre battuto per salvaguardare gli ultimi e contrastare la ‘ndrangheta, è
evidentemente una contraddizione che ci lascia sgomenti.
Considerato il quotidiano operato di Mimmo Lucano, che si è speso ogni giorno in prima
persona per aiutare tutte le persone ed evitare che le più indifese restassero ai margini
della società, la CGIL Lecco ha la piena fiducia, nonché la speranza, che in Appello la
sentenza possa essere rovesciata.
La Segreteria CGIL Lecco