Nella giornata di mercoledì 13 gennaio abbiamo incontrato in videoconferenza, insieme a Cisl e Uil, l’Ats e le Asst di Lecco e della Brianza per conoscere e confrontarsi sul piano vaccinale che si intende mettere in atto per fronteggiare l’emergenza Covid 19.
Allo stato risulta già ampiamente coinvolto il personale e gli operatori delle Rsa con modalità e disponibilità diverse il personale ospedaliero delle diverse Asst, così come il personale delle Croci.
La partenza reale è avvenuta il 4 gennaio, circa 300 vaccini al giorno su Lecco e Merate, fino ad arrivare a somministrare 825 vaccini al giorno.
Altre categorie che saranno interessate nell’immediato gli ultraottantenni, i soggetti con patologie croniche, i cittadini tra i 70 e 79 anni.
Nella seconda fase entreranno in gioco i medici di Medicina generale, che hanno già dato ampia disponibilità attraverso le associazioni di categoria utilizzando semmai, così come è avvenuto per la vaccinazione antinfluenzale, spazi messi a disposizione dalle Amministrazioni comunali.
Ad oggi alcune aree sono rimaste fuori, in particolare la restante parte del mondo sanitario, gli ospiti delle Rsa, comunità psichiche, comunità per le dipendenze, le strutture penitenziarie, il personale della scuola.
La vaccinazione è un atto di responsabilità del singolo nei confronti della propria salute e di quella dei propri cari. Ed è un atto di responsabilità di ciascuno nei confronti della collettività.
Abbiamo ribadito che è necessario che nel minor tempo possibile venga sottoposto a vaccinazione il maggior numero possibile di cittadine e cittadini, senza escludere nessuno.
L’incontro si è concluso con l’impegno da parte della Direzione Generale dell’Ats, coadiuvata dai direttori generali delle Asst della Brianza e del Lecchese di riconvocarsi per aggiornarsi in maniera adeguata sullo sviluppo del piano vaccinale in maniera capillare e mirata anche in funzione della progressiva disponibilità dei vaccini.
Ernesto Messere
Dipartimento Welfare Cgil Lecco
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