Prosegue la “desertificazione bancaria” nel territorio
L’imminente chiusura di alcune filiali di IntesaSanPaolo sul territorio – il 13 dicembre chiuderanno
i battenti le sedi di Bulciago, Casatenovo, Costa Masnaga, Verderio e quella in viale Montegrappa a
Lecco - costituisce l’ennesimo episodio di progressiva riduzione della presenza di istituti di
credito nei piccoli comuni. Il fenomeno della “desertificazione bancaria” - molto spesso al
centro delle cronache per la contestuale assenza di servizi bancari e postali nei paesi più periferici –
rappresenta una dinamica preoccupante.
Va sottolineato come alla chiusura degli sportelli si accompagni la riduzione del personale
bancario: se nel 2015, infatti, i dipendenti superavano le 1450 unità e c’erano 247 filiali, oggi in
provincia di Lecco si contano poco meno di 1200 addetti per 183 sportelli bancari. Questo
ridimensionamento, ovviamente, rende sempre meno attrattiva per un giovane diplomato e/o
laureato la professione creditizia, tanto più che le banche selezionano profili professionali
maggiormente dedicati a servizi centrali e informatici, e sempre meno addetti ai servizi di base e
rivolti alla clientela.
Le banche, inoltre, sono da sempre un presidio di legalità e di argine ai fenomeni legati all’usura e
alla criminalità. Per tutti questi motivi, come FISAC CGIL Lecco crediamo che l’accesso ai servizi
finanziari (evoluti e di base) non possa essere lasciato solo ai canali virtuali – spesso limitati da una
non sempre ottimale copertura della rete internet, soprattutto nelle zone di montagna – e in mano
alle società finanziarie.
Davide Riccardi – Segretario generale FISAC CGIL Lecco