Consonni: "L'opposizione mi attacca sulla droga. Dalle segnalazioni, all'ufficio per i Cc, agli arresti: chi ha dormito per 7 anni?
Ballabio Futura non ha apprezzato l'iniziativa del sindaco di Ballabio e del consigliere regionale leghista Alex Galizzi che, mercoledì, hanno inseguito due spacciatori sulla strada per Morterone. Dalla propria pagina facebook, la lista di opposizione, guidata dal segretario provinciale del Pd Manuel Tropenscovino, accusa Consonni e Bussola di aver sempre sostenuto che a Ballabio non ci siano problemi di spaccio e mostrato disinteresse per quanto avveniva nella zona limitrofa di Montalbano.
"Secondo la minoranza abbiamo avuto bisogno di 7 anni per accorgerci che sotto la Grignetta si smercia droga. Il problema - replica l'ex sindaco Alessandra Consonni, oggi assessore - è che Ballabio Futura non ha mai informazioni attendibili. In caso contrario saprebbe che, lungi dal nascondere questa piaga, da sindaco ho sempre esortato i cittadini a segnalare situazioni di spaccio e ringraziato chi lo ha fatto, ed effettuato personalmente, con la necessaria discrezione, numerosi controlli segnalando situazioni sospette ai vertici lecchesi delle forze dell'ordine con cui ero in costante contatto".
Una assunzione di responsabilità che ha portato a scelte ed esiti concreti. "Al fine di migliorare il controllo del territorio - prosegue Consonni - abbiamo allestito in Municipio un ufficio riservato al Comandante dei Carabinieri di Lecco, dove egli veniva regolarmente a ricevere segnalazioni dai cittadini ed anche grazie alle informazioni ballabiesi si è giunti alla cattura e alla identificazione di pericolosi spacciatori.
Quanto al disagio giovanile, abbiamo realizzato un luogo accogliente, la baita Grignetta, solo nell'anno prima del Covid frequentata da centinaia di persone per feste famigliari oltre che da associazioni e scuole, e che, superata l'emergenza Covid, desidero venga messa a disposizione dei ragazzi per incontri e attività".
Infine la polemica sulla zona di confine tra Ballabio e il capoluogo, a cui ha accennato Tropenscovino accusando Consonni di disinteresse. "Quando ho precisato che Montalbano non è competenza di Ballabio - risponde l'assessore - l'ho fatto per chiamare Lecco alle proprie responsabilità visto lo stato in cui versa quel lembo di territorio del capoluogo. Personalmente, contro lo spaccio credo di aver fatto tutto ciò che dovevo, ma mi chiedo: il dirigente piddino lecchese Manuel Tropenscovino, che capeggia Ballabio Futura, perchè non ha mai attivato l'amministrazione comunale di Lecco, del suo stesso partito, inducendola a intervenire nella zona lecchese di Montalbano? Forse si è accorto solo adesso che lì esistono droga e degrado?".