Nessuno disconosce la necessità di attivare una transizione ambientale volta a mitigare e ridurre le emissioni di Co2, ciò però dovrebbe avvenire in modo razionale e pragmatico e non ideologico, poiché le conseguenze in termini economici ed occupazionali le pagheranno l’Italia e l’Europa intera.
Non li pagheranno Cina ed India che, oltre a trarne vantaggio, con le loro emissioni di Co2 rendono quasi o del tutto inutili e vani gli obiettivi europei. Di questi giorni la notizia della costruzione di mega centrali a carbone in Cina dove, per ironia della sorte, saranno costruite le auto elettriche destinate ad invadere il nostro mercato.
Un vantaggio evidente a scapito dell’industria automobilistica europea ed italiana in particolare, infatti con il bando del motore endotermico nel 2035 il settore automobile perderà, compreso l’indotto, dai 120 ai 140mila posti di lavoro.
Questi dati sono stati sottolineati nei giorni scorsi dall’Ad del Gruppo Stellantis, il quale nel suo commento ha espresso qualche rilievo nei confronti degli europarlamentari.
Le responsabilità di tali decisioni sono in capo alla Commissione e alla maggioranza che la sostiene, non certo al Gruppo Ecr a cui ho l’onore di appartenere.
Come componente della commissione Ambiente ho proposto soluzioni e valide alternative che inspiegabilmente non sono state prese in considerazione.Pietro Fiocchui