Dopo essere rimaste per lungo tempo al caldo e sotto la cenere, le braci delle più che legittime aspirazioni di questo o di quell'amministratore locale hanno ripreso vigore anche in Valsassina ma nonostante gli sforzi di tenerle al riparo da critiche e commenti le stesse indiscrezioni sono ormai di dominio pubblico e perciò se ne parla eccome ma in questi casi il condizionale è d'obbligo. Si è infatti in attesa di conferme o smentite che dovrebbero giungere abbastanza presto perché l'appuntamento elettorale del giugno prossimo si avvicina a grandi passi e nei nostri comuni chiamati al voto è già iniziata "la caccia al candidato". Per accaparrarsi i più conosciuti e votabili aspiranti al soglio di sindaco, assessore e consigliere nei nostri paesi sono in atto contatti e trattative fra i partiti e come di consueto non ci sono segreti che, nell'arco delle 24ore non travalichino le permeabili sacrestie della politica valligiana. Bisogna però saper scegliere tra le notizie vere e le "autentiche" bufale fatte circolare ad arte da chi avrebbe tutto l'interesse ad agire nell'ombra fino all'ultimo ma come sappiamo il paese è piccolo e, anche sui monti, la gente mormora.
A volte ritornano. Riservando alle cosiddette quote rosa la dovuta attenzione - questo si che non è più un segreto di Stato - è ormai quasi certo che qualche fanciulla che nel recente passato aveva ricoperto importanti incarichi stia ri-scaldando i motori per ri-discendere nell'agone politico, o almeno per tentare di farlo. Visto che le minestre riscaldate cambiano sapore e proprio per questo non a tutti piacciono c'è dunque il rischio che gli elettori, che ben conoscono i loro polli, guardino da altre parti percorrendo i sentieri che vanno di moda in quest'ultimo periodo, regalando alle improvvide ma pur comprensibili tentazioni di rivalsa nuove e cocenti delusioni.
Anche i maschietti, però, non sono da meno in quanto ad aspirazioni e pure a velleità: c'è infatti chi, sentendo traballare la poltrona da primo cittadino, per darsi un tono, studia da presidente della CM Valsassina ma per non farsi mancar niente non disdegnerebbe di far tutte e due le cose insieme, come altri hanno già fatto: essendo cambiato il contesto politico e partitico che si era consolidato nel 2019 qualche potenziale candidato sindaco non è comunque sicuro di sfangarla e allora, questa volta, sta approntando il suo personalissimo "Piano B". Come spesso accade in questi casi, quando fai le domande e poi ti rispondi da solo, rischi di convincerti di aver ragione ma solo finché la realtà dei fatti non ti ri-sveglia da sogni che come già detto sono certamente legittimi ma altrettanto spesso sono campati per aria o fondati su un troppo fragile consenso o peggio su amicizie poco solide e certamente poco affidabili, soprattutto se provengono da "amici" che hanno l'abitudine di trasbordare a proprio uso e consumo da un partito all'altro. Ed è proprio questo il caso.
In più bisognerà vedere sul campo come giocherà, già in fase di candidature, il mutato contesto politico determinato in CM dal nuovo Gruppo che è nato l'estate scorsa nell'assemblea comunitaria e che non è stato ben digerito soprattutto dai carrieristi di casa nostra che vorrebbero, voracemente, tenere sotto controllo tutto e tutti. Si avvicinano, infatti, gli appuntamenti elettorali anche per le elezioni Provinciali ed Europee e dunque presto sapremo su che base e sulla base di quali accordi territoriali saranno scelti e indicati i prossimi rappresentanti politici nelle nostre Valli. Ciò ammesso e non concesso che ancora si trovino candidati in numero sufficiente a bypassare il triste fenomeno dei cosiddetti "comuni monolista" che anche da noi sono presenti in ogni ambito della Comunità Montana ma pure sul restante territorio della provincia.