Regione Lombardia annuncia le linee della campagna di vaccinazione massiva
L'ipotesi è vaccinare 170 mila vaccinazioni al giorno. Le note stampa dei sindacati dei giorni scorsi: la media era sui seimila al giorno
Regione Lombardia ha annunciato mercoledì 3 marzo, in conferenza stampa, il programma della vaccinazione massiva per 6,6 milioni di persone. Letizia Moratti, assessore al Welfare e Guido Bertolaso, coordinatore della campagna hanno confermato l’intento di concludere la campagna entro il mese di giugno e, come ha spiegato Giovanni Pavesi, direttore generale Welfare, senza interferire con le campagne di vaccinazione già in corso, per esempio quelle per gli ultraottantenni.
Regione Lombardia ha presentato il suo piano in una serie di slide che, calcolando il numero delle persone da vaccinare, registrano che si dovrebbero somministrare una media di 170 mila vaccinazioni al giorno. Sono stati previsti, ha detto Letizia Moratti, nuovi centri, oltre ai 60 hub e ai 600 punti spoke già attivi nell'attuale campagna.
Pavesi e Bertolaso hanno spiegato che già a partire dalla prossima settimana si inizierà a vaccinare gli insegnanti, ai quali seguiranno altre categorie e fasce di popolazione, fatto salvo, hanno precisato, le disponibilità dei vaccini.
Emilio Didonè: terzo piano vaccini in un mese, incompleto in alcuni punti
Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia, commenta così la notizia del nuovo piano vaccinale:
"Dopo la disastrosa gestione della piattaforma per gli appuntamenti over80, con molti anziani costretti a fare anche 40 km per raggiungere il punto vaccinale "più vicino" assegnato, Regione Lombardia ha presentato un nuovo piano vaccinale, il terzo nel giro di un mese.
In Lombardia la situazione è molto più seria di quanto sembra. I dati sulla pandemia parlano chiaro e non vanno bene, come del resto anche in altre regioni. Si sta andando verso un nuovo blocco totale da zona rossa. È in questo contesto che Bertolaso e Moratti hanno presentato il nuovo piano che apre la vaccinazione di massa entro fine marzo per 6 milioni di lombardi. Prevede 140 mila dosi al giorno nei 55 hub pubblici, cui si aggiungono le 30 mila giornaliere dei privati. Un piano molto ridimensionato rispetto agli annunci precedenti ma secondo noi ancora incompleto in alcuni punti: non dice dove si troverà il personale (servono circa 4 mila tra medici e infermieri e 2.500 amministrativi) e come sarà pagato, né definisce un preciso cronoprogramma con date da comunicare ai cittadini. E non è chiaro neanche quando sarà il turno dei più fragili e disabili (circa 1 milione)."
Visto i precedenti siamo tra gli scettici anche se auspichiamo, di cuore, che che la nuova e ridimensionata campagna vaccinale questa volta funzioni. Del resto i numeri fino a oggi sono li da vedere: dal 18 febbraio al 1° marzo gli over 80 vaccinati sono stati 72.282, a fronte di una platea di 720.000. Mentre la fase 1, che avrebbe dovuto già coprire tutti i 319.952 sanitari e ospiti delle Rsa, non è ancora finita (per ora hanno ricevuto due dosi 243.027 persone, il 76%).
Vaccino anti-Covid: ad oggi, la media è di seimila dosi al giorno
Nei giorni scorsi i sindacati dei pensionati hanno ricordato che la campagna vaccinale per gli over 80 sta andando in modo diverso rispetto alle attese. Lungaggini, ritardi nella conferma delle prenotazioni sono stati rilevati in più di un comunicato stampa a firma di Fnp Cisl Lombardia.
Secondo i dati diffusi fino a pochi giorni fa, la campagna vaccinale per gli ultraottantenni prosegue al ritmo di circa 6 mila vaccinazioni al giorno e già Emilio Didonè, segretario generale del sindacato dei pensionati Cisl Lombardia, aveva osservato che con questa tempistica sarebbe difficile raggiungere l’obiettivo di giugno anche solo nella fascia di età dei grandi anziani.