DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO NELL’OTTAVA DEL NATALE
“Il Verbo si fece carne e venne a mettere la sua tenda in mezzo a noi”. Dio si è comunicato a noi non attraverso dottrine ma con la carne di un uomo. La parola carne richiama la fragilità, la vulnerabilità, la piccolezza, il limite. Nella carne di un uomo si rivela Dio. Credo che a tutti sia capitato di sentirsi dire, in diverse occasioni e momenti di incontro nella nostra vita: si vede che sei triste! Si vede che sei stanco! Si vede che sei preoccupato! Si vede che sei innamorato! Si vede che sei sereno! È il nostro viso, il nostro corpo che comunica.
La carne di Gesù, il vissuto della sua vita, il suo corpo e il suo viso sono diventati il racconto di Dio. Un racconto che tutti possono leggere.
Possiamo pensare a cosa di Dio ci hanno raccontato le mani di Gesù. Non si sono alzate mai contro nessuno, hanno toccato, accarezzato, abbracciato persino chi era costretto vivere lontano da tutti. Le sue mani hanno accolto, benedetto, moltiplicato il bene, hanno spezzato le catene di ogni tipo di schiavitù. Hanno plasmato a vita nuova occhi e cuori. Hanno sollevato, rialzato e sorretto.
E i suoi piedi? Camminava senza sosta animato da una passione irrefrenabile di essere ovunque per raggiungere tutti, per raccontare con la sua presenza che il Regno di Dio si è fatto vicino! Ha camminato verso le alture o il deserto per cercare il Padre, in discesa e oltre i confini verso gli ultimi e i più piccoli per portare il suo amore e la buona notizia che tutti sono figli di Dio.
I suoi occhi hanno scrutato tanti cuori e hanno visto quello che nessuno vede: la tristezza, il rancore, le speranze, le delusioni, le paure, le angosce, i dolori, la morte. Hanno visto dove conducono le tentazioni dell’avere, del potere e dell’apparire e Gesù poi ha cercato in tutti modi di smascherarle per noi.
La sua voce spronava, rassicurava, regalava sogni ai poveri e ai semplici ma anche incupiva i meschini e gli ipocriti.
Anche la sua sensibilità ci ha raccontato qualcosa di Dio. L’umiltà, la mitezza, la capacità di stupirsi e di gioire, l’indignazione, l’afflizione e il pianto, il sorriso….
E cosa ha raccontato di Dio, di noi, del senso della vita, del futuro, la carne di Gesù nei giorni della passione?
Nudo, oltraggiato, percosso, segnato ovunque dalle frustate e sul capo dalla corona di spine, coperto di sangue, immobile inchiodato alla croce ha raccontato il male del mondo, ha urlato la misericordia, ha mostrato la fede pura e una speranza incrollabile che l’uomo potesse poi comprendere e scegliere e vivere finalmente la potenza dell’amore.
Il suo corpo risorto ha raccontato che l’uomo nasce per non morire più, che Satana e il male sono sconfitti, che siamo liberati dalla morte e da ogni paura, che per ciascuno Dio ha preparato una dimora in lui, che nella vita si deve sempre e solo scegliere di amare così come Lui ha amato noi.
Termino questa riflessione con una domanda che potrebbe accompagnarci a lungo e che potrebbe portare in noi frutti abbondanti di conversione: la “mia” carne cosa racconta?
CONFERMATA LA LINEA BUS PER STUDENTI TRA VALSASSINA E COLICO
GRAZIE ALL’INTERVENTO DELL’AGENZIA SARANNO CONFERMATE LE CORSE DELLA
LINEA D27
LE NUOVE TRATTE PER GLI STUDENTI CHE COLLEGANO LA VALSASSINA
CON COLICO SARANNO RICONFERMATE ANCHE PER L’ANNO
SCOLASTICO 2024/2025
Saranno riconfermate – in via sperimentale - anche per l’anno scolastico 2024/2025 le nuove
tratte della Linea D27 che collega la Valsassina con Casargo e Colico. Si tratta delle linee che
permettono di raggiungere le fermate esistenti presso due importanti plessi scolastici:
l’Istituto d’Istruzione Superiore Marco Polo di Colico e il Centro di Formazione Professionale
Alberghiero (CFPA) di Casargo.
La novità è stata introdotta, in via sperimentale, dallo scorso mese di settembre con l’inizio
dell’anno scolastico grazie all’intervento dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale del
Bacino di Como, Lecco e Varese che, rispondendo alle esigenze degli studenti, ha consentito
di ottimizzare le corse del servizio di trasporto pubblico locale utilizzate dagli studenti
contenendo così i tempi di percorrenza per gli spostamenti casa – scuola.
Ora, dopo i primi tre mesi di attività l’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale del Bacino di
Como, Lecco e Varese ha già deciso di confermare – in via sperimentale - le stesse nuove
tratte anche per il prossimo anno scolastico 2024/2025. (
Orari e info:
https://bergamo.arriva.it/area/valassina-e-bellano)
“
Abbiamo deciso di confermare le nuove tratte anche per il prossimo anno scolastico – i
Consiglieri del CdA dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale del Bacino di Como, Lecco
e Varese, Franco De Poi e Marisa Fondra referenti per il territorio lecchese –
per offrire agli
studenti della Valsassina un’opportunità in più di raggiungere due importanti poli formativi
del territorio. Si tratta di un’ulteriore dimostrazione di sensibilità, attenzione e impegno
dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale del Bacino di Como, Lecco e Varese nei
confronti dei passeggeri.
Un ringraziamento va anche alla società Arriva Italia che gestisce il
servizio e che si è resa disponibile per effettuare le modifiche richieste alla linea”.
“
Grazie a questa linea ora per i ragazzi e le ragazze della Valsassina è possibile raggiungere
direttamente in autobus la sede scolastica di via La Madoneta – dichiara la Dirigente
Scolastica dell’Istituto d’Istruzione Superiore Marco Polo di Colico, prof.ssa Catia Baroncini -
.
Ricordo che l’Istituto Marco Polo offre un ventaglio di indirizzi tecnici e professionali
perfettamente in linea con il tessuto economico della Valsassina. In particolare, con il nuovo
percorso tecnico di Agraria, Agroalimentare e Agroindustria, risulta l’unica realtà statale di
tutta la provincia di Lecco di questo tipo. Per questo ringrazio l’Agenzia per il Trasporto
Pubblico Locale del Bacino di Como, Lecco e Varese per l’attenzione agli studenti. Infatti,
con la nuova linea D27 viene finalmente superata una situazione di svantaggio offrendo ai
ragazzi della Valsassina la piena possibilità di scelta nell’ambito dell’offerta formativa
provinciale”.
PIU' TRASPORTI PER LA PESA VEGIA
A BELLANO È TEMPO DI PESA VEGIA
NOVITÀ SUL FRONTE DEI TRASPORTI: A BELLANO CON IL TRENO O IN MOTONAVE
“Per l’edizione 2024 della Pesa Vegia l’Amministrazione comunale ha deciso di compiere uno sforzo importante per agevolare l’arrivo dei visitatori in paese - spiega il sindaco Antonio Rusconi - Oltre alle tradizionali navette, infatti, per la nuova edizione dell’evento sono stati istituiti il servizio di trasporto con un treno e una motonave speciali. Tre diverse modalità per raggiungere Bellano, pensate per agevolare i visitatori che vogliono arrivare in paese partendo dalla sponda comasca del lago, da Milano o Lecco, dall’Alto Lago e dai paesi limitrofi”.
La novità più affascinante è quella legata alla possibilità di viaggiare a bordo di un treno storico, organizzato per volontà dell’Amministrazione comunale, in collaborazione con Fondazione FS e Regione Lombardia, che partirà dalla stazione centrale di Milano alle 14 di venerdì 5 gennaio, per arrivare a Bellano alle 16.10, con fermate alle stazioni di Monza (14.21), Carnate (14.43) e Lecco (15.25). Per il ritorno, invece, la partenza dalla stazione di Bellano, è prevista per le 23, con arrivo a Milano poco oltre la mezzanotte.
I biglietti sono in vendita, sul sito www.discoveringbellano.eu, al prezzo di 25 euro (20 ridotto) per la partenza da Milano, comprensivi di viaggio andata e ritorno, ingresso all’Orrido e alle sei location a pagamento della Pesa Vegia. Per la partenza da Lecco, invece, il costo è di 15 euro (ridotto 10 euro).
Per quanto riguarda la motonave, altro mezzo di trasporto attraente e romantico, sono previsti tre scali: da Tremezzo, alle 17.30, per offrire un servizio di trasporto ai visitatori della zona di Como, da Bellagio (17.40) per i visitatori del Triangolo Lariano, e da Menaggio (17.55) anche per la zona dell’Alto Lago. In questo caso il costo del biglietto, sempre comprensivo degli ingressi all’Orrido e alle location e in vendita sul sito, sarà di 14 euro (12 il ridotto). Il viaggio di ritorno partirà da Bellano alle ore 23.
“Chi sceglierà questa opzione potrà anche ammirare dal lago la suggestiva illuminazione natalizia di Bellano - commenta l’assessore al turismo Irene Alfaroli - Il servizio è proposto grazie alla preziosa collaborazione della Navigazione Laghi, che ringraziamo per la vicinanza che sempre manifesta nei confronti dei comuni del lago”.
“Navicomo è orgoglioso di essere partner di questa iniziativa istituzionale che ha particolare rilevanza per la comunità” - riferisce il Direttore Nicola Oteri – “Navicomo è come sempre al servizio del territorio e si è messa a completa disposizione del Comune rispondendo con tempestività alle istanze che sono pervenute”.
La terza opzione è rappresentata dalle ormai consuete navette da Dervio, Vendrogno e Perledo. Il servizio gratuito sarà attivo dalle 17 (in concomitanza con la chiusura al traffico della Strada provinciale 72) fino a circa le 3 di notte, per permettere a chi sceglierà questo mezzo di fare festa ben oltre il termine dell’evento. Le navette quest’anno sono state potenziate, con ben due bus che collegheranno da Dervio, per i visitatori che arrivano dai paesi a nord di Bellano, da Perledo per la zona sud, e da Vendrogno e dalle altre frazioni di Bellano sul tragitto.
GLI ARTICOLI PIU' LETTI DEL 2023: SPICCANO LA SAGRA, L'AVVENTURA DI FLAVIO SPAZZADESCHI E L'INTERVISTA A ELIDE CODEGA, MA E' LA STELLA DELLA PICCOLA CECILIA A RISPLENDERE (PER SEMPRE)
La Sagra delle Sagre e l'avventura di Flavio Spazzadeschi (che per il suo settantesimo compleanno si è regalato un ... 7.000 in buona compagnia) sono gli argomenti che hanno ottenuto ben otto presenze (quattro ciascuno) nella classifica dei primi dieci articoli pubblicati da Valbiandino.net nell'anno che va a chiudersi.
Come capita praticamente sempre, il maggior numero di lettori lo ha avuto l'elenco dei premi della lotteria della kermesse ferragostana che si piazza anche in terza, sesta e ottava posizione dimostrando di essere come al solito l'evento più seguito, commentato e discusso dell'anno.
La bella storia del Flavio di Giumello (e dei suoi soci Guido Barindelli e Antonio Ratti) è presente al quarto, settimo, nono e decimo posto e siamo sicuri che gli farà un enorme piacere sapere di avere così tanti amici sparsi per la Valle (e non solo) che lo hanno seguito facendo il tifo per lui e gioendo per l'arrivo in vetta all'Himlung Himal.
Gli altri due articoli che hanno sollecitato l'interesse riguardano Premana.
In quinta posizione troviamo infatti l'intervista al primo cittadino Elide Codega in merito alla vicenda dell'Istituto Comprensivo nella quale ha spiegato il suo punto di vista sul futuro delle scuole dell'Alta Valle.
Ma tra tutto quello che abbiamo scritto non c'è dubbio che sia stata la triste e commovente vicenda della piccola Cecilia ad unire tutti i nostri lettori in un abbraccio virtuale alla sua mamma e al suo papà dimostrando una solidarietà ed un cordoglio con pochi precedenti.
Così, mentre un anno se ne va ed uno nuovo è in procinto di nascere, vogliamo ancora una volta rivolgere il nostro pensiero a quella nuova stella che brilla in cielo e che non lascerà mai soli tutti quelli che le hanno voluto bene nel suo purtroppo brevissimo cammino in questa vita.
COMUNITA' PASTORALE MADONNA DELLA NEVE: L'AGENDA DELLA SETTIMANA
INTROBIO: UN'ORDINANZA VIETA I "BOTTI" DI FINE ANNO
Botti di fine anno vietati a Introbio. Pubblicata oggi l'ordinanza emessa a tutela degli animali (non solo quelli domestici) e del territorio in generale.
I PRESEPI NELLE PRINCIPALI CHIESE DELLA VALSASSINA A 800 ANNI DA QUELLO DI SAN FRANCESCO
Quest’anno ricorrono gli 800 anni da quello realizzato da San Francesco di Assisi a Greggio.
Allestito in un bosco, senza personaggi se non due umili animali e lo stesso santo di Assisi che legge il nudo Vangelo e lo commenta.
Era ben diverso da quello a cui siamo abituati. Tuttavia ormai è (quasi) universalmente accettato che non fu san Francesco d’Assisi, il 24 dicembre 1223 a Greccio, a inventare ciò che oggi chiamiamo presepio; l’allestimento voluto dal Poverello fu infatti alquanto diverso dalla sacra rappresentazione con statuine tridimensionali che campeggia a Natale nei salotti e nelle chiese.
In seguito la sacra rappresentazione, sotto forma di statue realizzate con i più diversi materiali e di varie dimensioni, fece il suo ingresso dapprima nelle chiese, poi nelle case dei nobili e infine nelle abitazioni del popolo.
Realizzati da amatori e semplici fedeli ma tutti belli e testimoni di una fede che continua la tradizione il presepe nella nostra Valle.
Nell’Unità Pastorale di Premana e Pagnona il presepe è stato realizzato con i giovani e gli adolescenti in chiesa parrocchiale di San Dionigi. Ecco la spiegazione: “Nel mormorio di un vento leggero… Questa frase della Bibbia ci vuole ricordare che il Signore non nasce nel rumore, nella confusione, non si mette in mostra o si espone su un cartellone pubblicitario… Il nostro Dio nasce nel silenzio, nella semplicità, ma dona la gioia più grande. La nostre città nel periodo natalizio regalano un’ atmosfera accogliente spensierata e caotica e i nostri pensieri vanno da addobbi a regali a cene a feste, è importante però fermarsi per contemplare ciò che davvero rende prezioso ogni Natale: un bimbo che nasce e che ricorda che è dall’amore più puro che deriva la felicità più vera.”
Nella CP Madonna della neve ecco i Presepi nelle chiese di Introbio, Primaluna, Cortenova e Taceno.
Introbio:
Primaluna:
Taceno:
In Alta Valle i Presepi nelle chiese di Margno e Casargo:
Margno:
Casargo:
Nella CP Maria Regina dei monti i Presepi nelle chiese di Barzio, Cremeno, Maggio e Moggio:
Barzio:
Cremeno:
Maggio:
Moggio: