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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Venerdì, 23 Agosto 2024 09:04

BIANDINO, VALLE (E STRADA) APERTA

Revocata dagli amministratori del comune da cui parte l'ordinanza che tendeva in qualche modo a "regolamentare" la viabilità sulla strada per la Val Biandino.

Lo scorso 9 agosto è stato emesso un provvedimento nel quale si specifica che "il Comune non ha potere giuridico per l’adozione di provvedimenti limitanti la transitabilità e gli accessi veicolari", precisando che "la strada descritta, che oltre tutto comprende anche parte del territorio di Primaluna, non è annoverata (ed al momento annoverabile) tra le strade di proprietà pubblica, come ampiamente confermato nella sentenza del TAR sezione IV RG 3086/2001 del 11 aprile 2012 in accoglimento al ricorso della società ricorrente".

Si tratta dell'atto ufficiale che da seguito a quanto già comunicato in consiglio; un atto, intendiamoci, assolutamente legittimo che riporta la situazione mai risolta (e probabilmente irrisolvibile) della controversa strada indietro negli anni quando all'inizio di Via alle Ville campeggiava un cartello con la scritta "Strada Privata" declinando tutte le responsabilità su chi avesse voluto comunque passare ed una stanga (peraltro poche volte abbassata) fungeva da ulteriore confine all'inizio della carrareccia.

Niente da eccepire sui fondamenti giuridici della decisione: la strada è "privata" ed un ente pubblico non ha poteri su di essa, così come - a quanto sembra - anche le forze dell'ordine e si attendono le soluzioni riguardanti chi ha terreni e proprietà in quota e per i gestori dei rifugi che organizzano navette per i loro clienti.

Per cui dal 9 agosto, data del provvedimento, per il transito verso la Val Biandino non è necessario alcun permesso: tutti, evidentemente a loro rischio e pericolo, la possono utilizzare violando in definitiva quella che è una proprietà privata.

A meno che i proprietari (sui quali ricade la responsabilità per l'utilizzo) decidano, per cautelarsi (e di croci su quella strada ce ne sono), di rimettere in funzione la famosa stanga.

 

 

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Venerdì, 23 Agosto 2024 07:56

"JUS SCHOLAE" : IL MINIMO DEL MINIMO !

Si sta dibattendo in questi giorni, a livello politico, su un eventuale diritto da dare ai giovani immigrati, che frequentino le scuole italiane da qualche anno, di poter ottenere la cittadinanza italiana.
Una proposta lanciata dal PD qualche anno fa (visto che lo “jus soli”, cioè la cittadinanza data automaticamente a chi nasca in Italia, anche se figlio di extracomunitari, non sarebbe passato in Parlamento) e colpevolmente non attuata dai Governi a larga maggioranza precedenti , da quello di Gentiloni a quello di Mario Monti.

Mi si lasci allora fare appello alla mia esperienza quasi quarantennale di professore, prima di andare in pensione. La scuola italiana ha tanti difetti, in realtà moltissimi, però è sicuramente un luogo di integrazione, di scambio di cultura, anche di affettuosità e generalmente di interrelazione paritaria tra gli studenti.
Mai, e poi ridico mai, in quarant’anni, ho avuto il dispiacere di assistere a episodi di razzismo tra gli studenti della stessa classe. Il razzismo viene dopo, fuori, negli stadi di calcio, nelle manifestazioni pubbliche, ma non nella scuola (anche perché generalmente gli insegnanti sono giustamente vigili su questo argomento).

Mi si lasci citare alcune mie esperienze: una delle alunne più brave che abbia mai avuto era una ragazza albanese, che studiava presso l’Istituto Bertacchi di Lecco (anno intorno al 2001). Aveva tutti 10 in TUTTE le materie , da Italiano a Matematica (cosa molto rara) Scienze Musica Inglese ecc. Impossibile non darle 10, per la sua incredibile determinazione, capacità di studi e di apprendimento, intelligenza e adattamento.
Ma tante ragazze cosiddette “straniere” ho visto negli anni con la stessa disponibilità, attenzione, determinazione: molte di loro avevano capito che la scuola è un luogo di promozione sociale, che la cultura era qualcosa di utile, che anche se poi andavi a fare qualche lavoro umile (dalla lavapiatti alle pulizie, alla “badante”) la cultura è qualcosa che rimane in te stesso/a e che ti valorizza, e in futuro può anche darti qualche prospettiva di lavoro in più.

Un concetto che purtroppo molti giovani e giovanissimi italiani, che a volte vivono la scuola solo come un obbligo o un dovere stancante imposto dai genitori, spesso hanno smarrito.

Mi si lasci ricordare un altro alunno molto particolare, un simpatico signore di più di 40 anni, che proveniva mi sembra dal Congo (un paese in perenne guerra) e che frequentava il Parini serale , negli anni intorno al 2010. Nel suo paese si era laureato in Matematica (materia in cui naturalmente era bravissimo), avrebbe anche potuto fare anche il professore o supplente, ma in Italia la sua laurea non era riconosciuta (anche questo un problema che andrebbe affrontato). Il suo obiettivo era di lavorare in Italia e guadagnare qualcosa per potersi comprare un trattore e con quello andare a lavorare i campi nella sua Africa ! Che lavoro aveva trovato da noi ? Faceva il raccattapalle allo Stadio di San Siro, così si guardava gratis tutte le partite (e naturalmente era un grande tifoso dell’Inter ) !

Torno quindi più indietro nel tempo, e vado alla Scuola Media di Introbio, intorno all’anno 1991. Era appena arrivato uno dei primi ragazzi “extracomunitari” (mi sembra dal Cameroun) che non sapeva una parola di italiano, e quindi non capiva un accidente di quello che si diceva nelle lezioni in classe. All’epoca non c’erano ancora i “facilitatori” culturali, gli intermediari, professori specifici che si occupavano di loro.
Come risolvere il problema ? Ho una idea che ancora oggi ritengo “geniale” (modestamente !). Incarico due ragazzine (brave) di stargli vicino, di fare un gruppetto, in fondo alla classe: mentre noi andavamo avanti con le lezioni normali, per il resto della classe, loro gli sarebbero state accanto con il libro di grammatica per insegnargli i fondamenti dell’Italiano.
Fu una esperienza interessante, anche per loro (che forse ancora oggi se lo ricordano): il ragazzo fece grandi progressi, e dopo qualche mese era riuscito finalmente a capire la nostra lingua.

Insomma, in conclusione, lo “jus scholae” è un diritto inalienabile che in un paese civile andrebbe riconosciuto ma senza alcuna esitazione. L’integrazione che la scuola garantisce è qualcosa di unico e di imperdibile.
Ricordo in conclusione che senza i bambini e i ragazzi “extracomunitari” molte scuole in Valsassina sarebbero state chiuse, per mancanza di numero minimo di alunni (almeno 15 alunni per classe, altrimenti il Provveditorato non accetta la formazione di una nuova classe, elementare media o superiore).
Altro che costruire nuove scuole, senza di loro avremmo chiuso già da un pezzo molte di quelle esistenti !
Oltre al fatto che questi “stranieri” spesso diventano bravissimi lavoratori, di cui le aziende hanno bisogno come il pane.

Lo “Jus scholae” allora è il minimo che possiamo dare loro: i loro figli sono italiani a tutti gli effetti, e anche le ultime Olimpiadi di Parigi lo hanno dimostrato !

Enrico Baroncelli

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Giovedì, 22 Agosto 2024 18:54

VALERIO ANNOVAZZI " IN GITA" SUL PEAK LENIN

Valerio Annovazzi: uno che se non lo conosci non lo puoi capire. Ma anche se lo conosci, alla fine, ti stupisce sempre.

Aveva (almeno nelle intenzioni e per usare un termine calcistico) appeso le scarpe al chiodo ma, ed è qui che ricomincia lo stupore, il suo istinto lo ha convinto a riportarsi là dove probabilmente si trova meglio che su alla Pezza, e cioè in alto, molto in alto.

Ed oggi compare, come per incanto, un post di Chiara, la figlia che sotto una foto del papà in cima al Peak Lenin mentre respira aria fina a 7.134 metri di altezza (una specie di gita rispetto al passato) scrive queste parole.

"Quando mio papà ha detto che avrebbe smesso di fare spedizioni e che aveva lasciato tutta l’attrezzatura in Pakistan - scrive - pensavamo che fosse giunto il momento per lui di godersi la pensione. Ma evidentemente, per lui, 'smettere' significa solo abbassare di qualche metro! E così, eccolo di nuovo, su una montagna da 7000 invece che 8000.
Complimenti papà. Da sempre l’esempio che non seguo mai, ma che ammiro tanto!"

Il Valerio, per chi non lo sapesse, non è stato sempre alpinista visto che il suo passato lavorativo lo ha visto autista e muratore prima di decidere, dopo un infarto, di cambiare vita, perdere una ventina di chili e dedicarsi a "camminare" come gli era stato suggerito dai medici.

Evidentemente Valerio è andato oltre i consigli visto che si è "fatto" cinque ottomila (non prima di un secondo infarto) e rischiato seriamente di non tornare più a casa come sul Gasherbrum II quando è rimasto per tre giorni bloccato in quota senza cibo e salvato appena in tempo da morte certa.

Ed oggi, al vedere questa foto, la mia ammirazione per un coscritto "con le palle" (consentitemi) va ancora oltre quella che era peraltro già di altissimo livello.

Complimenti Valerio per averci ancora una volta insegnato che talvolta l'impossibile può diventare possibile. In fondo, forse, basta solo crederci un po' di più.

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Giovedì, 22 Agosto 2024 18:23

GLI ICS DI PREMANA E CREMENO SENZA DIRIGENTE SCOLASTICO: SI CERCANO REGGENTI

Il concorso per nuovi presidi c'è stato ed ha dato il suo esito con 519 vincitori di cui oltre 200 nella nostra Regione, per cui sarebbe lecito attendersi un inizio di anno scolastico meno complicato rispetto al passato con i dirigenti scolastici ognuno al proprio posto.

Invece, come accade spesso (per non dire sempre) in questi frangenti, qualcosa sembra sia andato storto tanto che il TAR del Lazio ha sospeso tutte le assunzioni dei vincitori almeno fino al 5 settembre quando i giudici amministrativi renderanno nota la loro decisione.

Morale, l'Ufficio Scolastico della Lombardia ha "invitato" i dirigenti scolastici in carica a dichiararsi disponibili per fungere da "reggente".

Tra le sedi vacanti - e non è una novità - quelle dei comprensivi di Premana e Cremeno che raccolgono tutte le scuole pubbliche della Valsassina e che sono loro malgrado abituati alle "reggenze" ed al non disporre di un dirigente titolare con i conseguenti disagi per l'organizzazione scolastica che poi si riversano inevitabilmente anche su tutto l'universo didattico.

Nel frattempo è stato reso noto il calendario scolastico che prevede per le scuole d'infanzia l'avvio il 5 settembre mentre il 12 settembre suonerà la prima campanella per tutti gli altri studenti.

Detto che la fine delle lezioni sarà il 7 giugno per tutti tranne che per le scuole d'infanzia (chiuderanno il 30 giugno), vediamo quali sono le festività previste che evidenziano la potenzialità di un mega ponte tra le vacanze di Pasqua e il 1° maggio sul quale si è già aperta una vivace discussione.

  • tutte le domeniche;
  • 1° novembre – Tutti i Santi;
  • 8 dicembre – Immacolata Concezione;
  • dal 23 dicembre al 6 gennaio – Vacanze natalizie;
  • i 2 giorni antecedenti l’avvio del periodo quaresimale – vacanze di Carnevale;
  • dal 17 aprile al 22 aprile – Vacanze di Pasqua
  • 25 aprile – Anniversario della Liberazione d’Italia;
  • 1° maggio – Festa del Lavoro;
  • 2 giugno – Festa della Repubblica Italiana;
  • festa del Santo Patrono, secondo la normativa vigente.
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Giovedì, 22 Agosto 2024 15:38

SABATO A PRIMALUNA VA IN SCENA "BRILLANTE COME HEDY LAMARR"

in Cultura
Può la donna più bella del mondo essere anche un genio della matematica in grado di cambiare le sorti di una guerra? No, non pensate che la domanda sia retorica perché anche oggi qualcuno (e qualcuna!) potrebbe stupirvi con la risposta. E immaginate quale potesse il sentire comune nella prima metà del secolo scorso quando, giusto per fare un esempio, le donne italiane non avevano neppure diritto al voto.
Hedy Lamarr divenne celeberrima in giovanissima età quando fu la protagonista nel film "Estasi" del primo nudo della storia del cinema. Ma era anche altro: studentessa di ingegneria, poi sposata al più grande trafficante d'armi austriaco, scappò negli Stati Uniti quando capì che per un'ebrea come lei non ci sarebbe più stata protezione dopo l'entrata dei nazisti a Vienna. E a Hollywood riuscì a raggiungere la fama planetaria, nonostante la nomea che si portava dietro di donna peccaminosa, e quella popolarità la sfruttò all'inizio del 2°conflitto per raccogliere 25 milioni di dollari (del 1940!) per sostenere le truppe USA.
Provò a dare anche un altro contributo: il brevetto numero 2.292.387 che lei depositò spiegava come un segnale radio potesse trasferirsi da una frequenza all'altra in modo da non essere intercettato (per esempio durante il lancio di un siluro telecomandato). Ovviamente la Marina Militare Statunitense non lo prese minimamente in considerazione.
Dovette aspettare fino al 1998 perché l'Electric Frontier Foundation, l'Inventors Club of America e mille altri enti riconoscessero che il suo brevetto è stato la base del wi-fi e della crittografia di un segnale. In suo onore, il 9 novembre (data del suo compleanno) venne proclamata Giornata dell'inventore in Germania, Austria e Svizzera.
Ma Hedy, 6 matrimoni falliti alle spalle, cause perse e beni pignorati, non riuscì a tornare a Vienna per ricevere la medaglia Kaplan, massima onorificenza austriaca. E neppure volle che la sua tomba diventasse meta di pellegrinaggio postumo: le sue ceneri vennero disperse dal figlio nella selva viennese.
La Fucina Fibonacci ha pensato che un personaggio simile meritasse uno spettacolo come il suo vivere: esagerato.
Per cui canzoni e poesie originali, ma anche immagini dei suoi film, un fumetto a lei dedicato e musica dei grandi musicisti che aiutò a scappare dalla Germania.
Cercheremo di dimostrare che "Ogni donna può essere affascinante. Bisogna solo tacere e fare la parte dell'oca" è un'aforisma geniale come lei che l'ha creato, ma passato inequivocabilmente di moda.
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Giovedì, 22 Agosto 2024 13:20

IL 31 AGOSTO PARTE L'EDIZIONE 2024 DEL "MEDFEST"

in Cultura

Al terzo anno della sua esistenza, MEDFEST-Medioevo Festival in Lombardia coinvolge nel 2024 ben cinque province.

Il programma ha come tema conduttore ‘il viaggio’, riferendosi tanto al viaggio materiale di persone e cose quanto al viaggio della cultura e della spiritualità.

La scelta si collega al VII centenario della morte di Marco Polo, il grande ‘scopritore’ dell’estremo Oriente. Come ha scritto Serena Mazzi, «a torto ritenuto un’epoca immobile, il Medioevo è fatto anche di viaggi.

Per ragioni politiche e per lavoro, per pregare o per studiare: viaggiano re e mercanti, pellegrini e fuorilegge, chierici e giullari, emarginati e cavalieri erranti. E si naviga nei fiumi, nei laghi, nei canali, nei mari e nell’oceano. Le fonti dell’epoca ci consentono di osservare la gente del Medioevo in cammino, ce la raffigurano mentre attraversa paesi e continenti, mostrandoci i percorsi, le fatiche, le paure, le emozioni».

Esperti e artisti di fama internazionale conducono il pubblico in un percorso multidisciplinare fatto di conferenze, cinema, teatro, concerti, visite guidate.

Una vera e propria full immersion in un mondo per il quale l’ordine trascendente doveva riprodursi nell’ordine sensibile, in cui il cielo e la terra furono più vicini che mai. Seguendo il programma nelle sue varie tappe, i partecipanti possono intraprendere anch’essi un viaggio di scoperta — o riscoperta — esteriore e interiore, lasciandosi dietro le spalle, almeno per qualche ora, i ritmi frenetici e innaturali della quotidianità.

In allegato il programma completo.

 

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Giovedì, 22 Agosto 2024 13:13

QUATTRO PASSI CULTURALI TRA INDOVERO E NARRO

in Cultura

Il Prof. Artemio Magistrali ha introdotto l'interessante serata organizzata a Indovero dal titolo "Quattro passi tra le vie di Indovero e Narro: la nostra storia attraverso i nomi di luoghi e di strade".
Ha ricordato l'associazione Le Nostre Radici che dal 2005 promuove lo sviluppo del paese attraverso la conoscenza e la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale.
Dopodiche ha lasciato la parola al Prof.  Marco Sampietro che ha esordito coi ringraziamenti ai suoi " mentori e maestri" che l'hanno introdotto e poi fatto amare la toponomastica dimostrandogli che la storia di un luogo può essere sviluppata e ricostruita anche mediante i toponimi e microtoponimi ad esso riferiti.
L' Arche' della lezione è scaturito dalla visione tempo fà del cartello posto all'inizio del Paese di Indovero. 

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Il numeroso pubblico presente ha potuto apprezzare un interessante viaggio nel ramo della Linguistica denominato ONOMASTICA, ossia quella scienza che studia , all intorno delle lingue o dei dialetti, i nomi propri.
Distinguiamo :
ANTROPONIMIA ( studio dei nomi di persona)
TOPONOMASTICA( studio scientifico del nome del luogo)
L' obiettivo della scienza è quello di restituire trasparenza riportando alle origini l' antico nome dialettale che il trascorrere del tempo ha reso opaco.
Per questo la veridicità delle analisi è resa sempre più vicino alla realtà ricercando la denominazione dialettale più antica che si conosca. Nei nostri territori essa generalmente è racchousa nelle pergamene riferite alle visite pastorali oppure nei documenti notarili.
Come si può ben intendere nella ricerca dei significati dei toponimi stiamo percorrendo un sentiero molto scivoloso, nel quale non vi sono certezze dimostrabili con formule o teoremi.
Infatti l' interpretazione che ci si presenta a prima vista di un luogo risulta spesso inesatta: un esempio limpido è la Via Volta a Narrò, non dedicata all'inventario della Pila , come potremmo pensare , ma semplicemente all' espressione dialettale " la via volta" in senso di alta.
E così via il professor Marco Sampietro ci ha sapientemente guidato percorrendo i vari toponimi e microtoponimi dei due paesi, vacendo nascere in parecchi dei presenti la curiosità di approfondire l 'argomento.
Un doveroso ringraziamento al lavoro di ricerca che stà portando avanti per dare trasparenza alle radici storiche dei nostri territori.

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Giovedì, 22 Agosto 2024 13:02

VENERDI' A PASTURO SERATA INFORMATIVA SULLE NOVITA' DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Appuntamento importante quello di venerdì prossimo a Pasturo che riguarda tutta la popolazione della Valle, proprietari di seconde case compresi. E' infatti in vista una piccola ma significativa rivoluzione che coinvolgerà le modalità della raccolta differenziata dei rifiuti, parificando il nostro territorio alle altre realtà della provincia.

Si partirà l'anno prossimo secondo un calendario che silea predisporrà in accordo con i vari comuni e che prevederà l'introduzione del sacco rosso e blu; venerdì si parlerà della cosiddetta "tariffa puntuale" e sarà solo il primo di una serie di incontri che verranno organizzati sul territorio valsassinese in base al cronoprogramma programmato con le varie amministrazioni.

Oltre a Silea, che sarà presente con tutte le spiegazioni e informazioni per una corretta raccolta, sono attesi in sala amminsitratori e cittadini. La scelta di organizzare l'incontro il 23 agosto è stata fatta per poter coinvolgere anche i proprietari delle seconde case.

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Mercoledì, 21 Agosto 2024 21:47

BANDO PICCOLI COMUNI: IN GAZZETTA UFFICIALE LA GRADUATORIA CON I MOTIVI DELLE ESCLUSIONI. UNCEM: TROPPI MOTIVI "BUROCRATICI" CHE ERANO SANABILI. MANCATA VISIONE DI COMUNITA' CHE CAMMINANO INSIEME

"Dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della graduatoria sul bando piccoli Comuni, bando poco in linea con spirito e valori della legge che lo ha ispirato, la 158/2018, impariamo tre cose, in particolare dai motivi di esclusione del 60% dei progetti. Il primo è che la burocrazia la fa sempre da padrone. Che troppi progetti vengono respinti, da una Commissione di cui non conosciamo i nomi, progetti non ammessi, per mancanza di documenti, difformità formali dal bando che sarebbero state sanabili con soccorsi istruttori semplici ed efficaci, nell'interesse del Paese e dei paesi che fanno il Paese. Invece, si escludono. La seconda è che addirittura le FAQ vengono riportate come motivo di esclusione, dunque queste interpretazioni sono più importanti del bando stesso. Terza cosa che emerge, da così tanti esclusi, che veniamo ritenuti come Comuni non adeguati a progettare futuro e territori. Il bando non rispetta l'articolo 13 della legge. Che parla di lavoro insieme tra Comuni, sempre e comunque, per lo sviluppo sociale ed economico dei territori. E come si fa invece se i bandi, PNRR e non, incentivano sbadatamente il campanilismo? Un bando nato malissimo, municipalista, che ha messo tutti contro tutti, respinge e non definisce percorsi di inclusione, di lavoro insieme, come impariamo con il Progetto ITALIAE ad esempio. Contento chi ha vinto e noi con loro, bravi!, 144 progetti su 2.638 presentati, riferiti a 3.359 Comuni. Ma legge 158, così bella e copiata in Europa, virtuosa e varata all'unanimità del Parlamento, viene tradita, non attuata, purtroppo da un bando infarcito di burocrazia. Ci sono voluti sei anni prima di averlo, dopo il varo dell'articolato nell'ottobre 2017. C'erano 160 milioni per progetti di territorio. Invece si è proceduto con progetti - lo stiamo imparando - valutati non nel merito, come già per altri per click day e 'mille campanili', oggi esclusi per motivi meramente burocratici. Peccato davvero, Casa Italia, Ministro Musumeci. Siamo affranti e un po' delusi. La questione non è politica. Ma culturale. Superare i campanilismi, agire per rigenerare e creare comunità, affrontare crisi demografica e climatica intrecciate. Essere vivi, superare i divari. Questi dovevano essere i criteri di valutazione. Insieme potevamo, dovevamo, fare di più e forse di meglio. Ora non basta trovare qualche soldino in più nella prossima legge di bilancio per 'allungare la graduatoria dei finanziati'. Dobbiamo cambiare passo per generare comunità vive, vincere i divari. Creare alleanze e patti. È questione Politica oltre confini e colori dei partiti. Lo auspichiamo per il futuro. Senza critiche e senza polemiche. Promesso. Dobbiamo usare fondi per incentivare comunità dei paesi che camminano insieme. Un nuovo umanesimo. Una nuova visione dei paesi, dei piccoli Comuni, dei territori rurali e montani, il 70% dell'Italia".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem

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