Scadevano ieri i termini concessi ai comuni dalla Comunità Montana per la presentazione delle schede progetto inerenti alla strategia Aree Interne.
Differentemente da quanto evidentemente accade altrove, qui da noi si va veloce rispettando le ristrette tempistiche regionali che imponevano il 30 marzo come termine.
14 i milioni di euro in ballo che sono stati suddivisi equamente tra la nostra Comunità Montana e quella dell'Alto Lario (che assieme formano una delle aree interne lombarde).
Di questi una buona parte sono già destinati a servizi sociali, altri ai privati e un buon gruzzolo a ciascun comune, circa 150.000 euro a testa, che potevano essere utilizzati "in proprio" oppure per progetti intercomunali (naturalmente sempre relativi ai settori indicati dalla normativa che regola la strategia).
La scelta di Introbio (che come altri comuni della Valle è entrato nelle Aree Interne solo dallo scorso anno) si è concentrata sulla cascata della Troggia, una delle attrazioni naturalistiche più importanti del territorio, citata da Leonardo nel suo Codice Atlantico oltre che dall'Abate Stoppani, e che da diversi anni, purtroppo, è irraggiungibile (almeno legalmente) a causa del sempre incombente pericolo di caduta massi che costringe l'amministrazione comunale a mantenere in vita un'ordinanza di divieto di accesso.
"Nelle scorse settimane - spiega il Sindaco Adriano Airoldi - proprio per verificare la fattibilità di un progetto da inserire nelle Aree Interne abbiamo effettuato ulteriori sopralluoghi con guide alpine, un architetto e un geologo. La nostra speranza era che almeno dalla parte opposta a quella dove è oggi il sentiero si potesse pensare di creare un accesso alla cascata. Purtroppo la ricognizione è stata negativa: anche da quella parte si evidenziano pericoli di smottamenti e forse potenzialmente anche più pericolosi e consisenti. Morale: per poter accedere al punto di caduta della cascata sarebbero necessarie imponenti opere di messa in sicurezza delle pareti circostanti dai costi ingentissimi".
"Allora - continua - siamo passati a quello che possiamo definire il "piano B", presentando alla Comunità Montana un progetto che riguarda la qualificazione dell'accesso allo Zuc di Gru dove oggi c'è un belvedere allestito da alcuni solerti e volonterosi cittadini e la realizzazione di una sorta di balcone che possa permettere a tutti di ammirare la Troggia in perfetta sicurezza".
"Era da anni che volevamo intervenire sulla cascata - puntualizza Riccardo Benedetti, consigliere delegato dal sindaco a seguire la strategia Aree Interne - ed abbiamo colto quest'occasione per presentare un progetto che riguarda una bellezza naturale appartenente al patrimonio di tutta la Valle. Lo abbiamo fatto anche tenendoci in stretto contatto con il gruppo Amici della Cascata tenendoli costantemente aggiornati. Come ha detto giustamente il Sindaco, tutti speravamo di poter creare un accesso dal basso ma i rilievi effettuati hanno escluso a priori questa possibilità. Adesso attendiamo il via libera definitivo della Regione dopodiché il progetto seguirà l'iter previsto dalla strategia".
Per concludere, ricordiamo che l'accesso alla cascata è vietato da un'ordinanza ed i sopralluoghi eseguiti nei giorni scorsi non fanno altro che sottolineare la pericolosità del luogo.