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Martedì, 09 Gennaio 2024 07:09

STA TORNANDO IL FASCISMO, COME NEL 1924

NON sono tanto gli indizi, come i cento o più cialtroni che fanno il saluto romano ad Acca Larentia : sono sempre più numerose le dimostrazioni che sta tornando in Italia un clima che non si vedeva dal 1924.

1) NON SI DIMETTE NESSUNO. Nonostante gli scandali, le figure a dir poco barbine, le situazioni aberranti che in questo anno di Governo Meloni sono emerse, nessuno dei protagonisti di quegli scandali si scolla mai dalla sua sedia. Non si è dimessa Daniela Santanchè, nonostante una gestione disastrosa delle sue aziende e nonostante non abbia pagato le sue dipendenti. Anzi, ancora più arzilla di prima, concede interviste, straparla di Turismo, afferma che la sua campagna pubblicitaria basata sulla Venere è stata un successo, dà milioni di euro a chi vuole lei.
Non si dimette Delmastro, nè si dimetterà , per l'episodio della pistola che ha ferito un uomo a Capodanno. Non si dimetterà Vittorio Sgarbi, che come Report ha dimostrato si tiene in casa tranquillamente quadri rubati, sostenendo che quella che ha lui sia una copia.
Non si dimette addirittura Lucia Lo Palo, sconfessata e messa in minoranza dall'intero Consiglio Regionale della Lombardia, nel Novembre scorso, per aver messo in dubbio i cambiamenti climatici, lei che se ne dovrebbe occupare essendo a capo adell'ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale). Nè ci pensa minimamente il Ministro Lollobrigida, che ferma i treni a suo piacimento.

Insomma, come non si dimise Mussolini dopo lo scandalo dell'uccisione di Giacomo Matteotti, non è nella cultura politica della Destra dare le dimissioni in nome della onestà e della comune morale. Perchè ? Perchè nella cultura della Destra (o forse bisognerebbe chiamarla sotto-cultura) non c'è il concetto rousseauiano del "Contratto Sociale", per cui il Re o Principe governa per il bene del popolo, non per il suo personale, e può essere mandato via se non agisce adeguatamente.
E nemmeno il principio liberaldemocratico che la morale dei governanti deve essere "specchiata non solo per Cesare, ma anche per la moglie di Cesare".
Scandali e scandaletti sono tutti "peccati veniali": l'importante è che , una volta arrivati al potere, dato come nell'Antico Regime dalla "Grazia di Dio", l'Uomo di Destra ci rimanga, a qualunque costo e senza nessuna remora. Perciò le dimissioni non sono contemplate, a qualsiasi costo !

2) Ma c'è un altro enorme indizio di una situazione che sta degenerando: il bavaglio che si vuole imporre alla libera Stampa. Addirittura una proposta di legge di Fratelli d'Italia, presentata pochi giorni fa, chiede che la stampa dia notizie (soprattutto quelle che riguardano cause giudiziarie o appunti scandali vari) solo se "certificate dal Governo". Cos'altro è questo se non la nostalgia del famoso MINCULPOP (il Ministero della Cultura Popolare) cioè l'ente governativo che nel Ventennio fascista dava le "veline" ai giornali, stabilendo gli articoli che potevano essere pubblicati, e sbianchettando quelli che non piacevano al Regime ?
La libera stampa è l'unica garanzia contro le tangenti, il malaffare, i favoritismi agli amici e parenti: mettere a tacere questa, come nel loro rimpianto Ventennio, vorrebbe dire dare il via libera alla corruzione di Stato. Il Regime Fascista in realtà fu un'enorme Tangentopoli durata venti anni, che arricchì immensamente i capi e i RAS del Fascismo, a spese delle Finanze dello Stato.

Altri indizi si potrebbero richiamare (e come si dice "tre indizi fanno una prova") ma l'articolo diventerebbe troppo lungo. Nel 1924 l'Italia scivolò nel Fascismo quasi inconsapevolmente, abbandonando le idealità democratiche ereditate dal Risorgimento garibaldino. Oggi non dobbiamo ripetere lo stesso errore: occhi aperti !

Enrico Baroncelli
Segretario PD Valsassina

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Lunedì, 08 Gennaio 2024 09:38

CORDOGLIO A INTROBIO E IN VALLE PER LA SCOMPARSA DELLA "MAGNANA" ANNA CEDRO

Introbio e la Valsassina tutta sono orfani oggi di un altro personaggio che ne ha contrassegnato un pezzo di storia: se ne è andata ieri a 78 anni la "Magnana", al secolo Anna Cedro, titolare del famoso Emporio Magni di Introbio.

Da tempo ospite presso la Villa Serena, a inizio anno era stata colpita da una emorragia cerebrale.

Le sue condizioni erano parse subito disperate per cui, dopo gli opportuni accertamenti, era stata riportata alla RSA dove ha ricevuto cure amorevoli sino appunto a ieri quando si è spenta con il conforto della figlia Rita e delle adorate nipoti Alice e Cristina.

Anna Cedro, originaria di Vegno, era uno di quei personaggi che caratterizzano la vita non solo di un paese ma, nel suo caso, di tutta la Valle dove era conosciutissima grazie anche all'attività che aveva portato avanti con  successo superando con il lavoro il dolore per la perdita prematura del marito e di altri lutti che ne hanno contrassegnato l'esistenza. 

Chiunque l'abbia conosciuta può testimoniare il suo carattere schietto e sincero e conserverà il ricordo del suo contagioso sorriso con il quale anche noi di Valbiandino.net vogliamo ricordarla.

Le esequie sono state fissate per domani alle 10.30 nella Parrocchiale introbiese dove questa sera alle 19.30 verrà recitato il S. Rosario.

 

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Lunedì, 08 Gennaio 2024 08:15

INTERVENTI REGIONALI SU DISABILITA' E CAREGIVER

Grazie all’intervento della Maggioranza in Consiglio regionale ed alle misure adottate dall’Assessore Regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, Regione Lombardia incrementa con risorse proprie, i fondi statali relativi alla disabilità grave e gravissima, fugando così ogni dubbio: a fine anno infatti, è stato approvato il Programma operativo per il 2024 a favore delle persone con grave e gravissima disabilità e in condizione di non autosufficienza.
In sostanza, ai fondi nazionali, dunque, si somma uno stanziamento aggiuntivo di 13 milioni dal Fondo Sanitario regionale e 14 milioni di risorse proprie. A queste si associa un impegno per 3,5 milioni ulteriori per la misura B1, votato dalla maggioranza in sede di approvazione del Bilancio di Previsione con un apposito ordine del giorno.
Nelle annualità precedenti la compartecipazione di Regione Lombardia, oltre alle risorse messe a disposizione dal Fondo Sanitario regionale, ammontava a 10 milioni di euro. Fondi aumentati a 13,4 milioni nel 2023 e ulteriormente ampliati, per il 2024, con il Bilancio approvato a dicembre 2023.

Il raffronto con le annualità passate testimonia concretamente l’attenzione di Regione Lombardia per la non autosufficienza, il cui Fondo, costituito da risorse nazionali e regionali, ha visto negli anni un graduale aumento (FNA 2021: 127.421.990; FNA 2022: 151.827.000; FNA 2023: 154.545.000).
In particolare, nell’esercizio 2024 FNA totale 168.445.000, così suddivisi:
127.545.000 FONDO NAZIONALE FNA (misure B1+B2);
7.920.000 rafforzamento personale (ovvero PUA);
2.480.000 per progetti di vita indipendente (PRO.V.I.);
14.000.000 Bilancio regionale;
13.000.000 dal Fondo Sanitario Regionale;
3.500.000 grazie all’ordine del giorno del bilancio regionale (presentato e approvato dalla Maggioranza) che andranno sulla misura B1;
Sulla misura B1 le persone in carico sono passate da 9.169 esercizio 2021 a 10.662 esercizio 2023, con un incremento percentuale pari a + 16,3%; mentre sulla misura B2 le persone in carico sono passate da 10.182 esercizio 2021 a 16.128 esercizio 2023, con incremento percentuale pari a + 58%.

Sull’argomento si è espresso il Consigliere Regionale lecchese Giacomo Zamperini.

«I dati parlano chiaro, non c’è stato nessun taglio alle risorse ed ai servizi, semmai il contrario, con un incremento dello stanziamento regionale di oltre 4 milioni di euro rispetto agli anni precedenti. Voglio ricordare a chi da sinistra sta facendo polemiche strumentali e pretestuose che queste modifiche normative sono frutto di una legge voluta dal precedente Governo, firmata dell’allora Ministro Andrea Orlando del Partito Democratico. Quindi, parafrasando le parole del collega Gianmario Fragomeli, oggi Consigliere Regionale del PD e già parlamentare di maggioranza nel governo Draghi, le uniche cose ignobili e ridicole sono le accuse di tagli sulla disabilità che provengono da chi rappresenta lo stesso partito che ha imposto queste prescrizioni.» Ha commentato Giacomo Zamperini.

In particolare, nello stesso Piano Nazionale per la Non Autosufficienza (PNNA), approvato nell’ottobre del 2022, viene previsto l’obbligo per le Regioni di incrementare la quota delle risorse destinate ai servizi che, per la Lombardia nell’anno 2024, dovrà raggiungere la percentuale del 15% dei fondi di provenienza statale. La norma nazionale prevede quindi una graduale attuazione dei LEPS (Livelli Essenziali di Prestazione sociali), che si concretizzerà in un graduale passaggio dagli attuali trasferimenti monetari all’erogazione di servizi.
Come si evince dalla stessa normativa nazionale, il prossimo passaggio è la rimodulazione, destinando una parte delle risorse all’erogazione di servizi, in favore delle persone con disabilità. Il futuro è quindi la garanzia di un’offerta di servizi integrata e personalizzata: un passaggio graduale verso la piena attuazione della riforma, considerato che la Regione ha richiesto la proroga dei tempi di attuazione dei LEPS.

«Regione Lombardia è sempre stata attenta al tema dei caregiver familiari e intende continuare a sostenerli. Nel 2023 a Lecco si è svolto un ciclo di cinque incontri promosso da ATS, con l’obiettivo di formare caregiver informali (familiari) nell’assistenza alle attività della vita quotidiana di soggetti con disabilità. La Provincia di Lecco è ricca di realtà che sono un esempio encomiabile di come il terzo settore possa fare concretamente la differenza sulla qualità della vita delle persone ed incidere positivamente su di un intero territorio. Penso ad esempio ad AUSER che recentemente ha proposto un’iniziativa finanziata da Regione Lombardia a supporto delle persone con disabilità ed alle loro famiglie, permettendo di avere quattro luoghi ben distribuiti sul nostro territorio provinciale, i quali potranno diventare un presidio informativo per chi ha bisogno di ascolto e di accompagnamento. Le persone con disabilità, insieme alle loro famiglie sono una priorità per Regione Lombardia ed attraverso il sostegno che viene dato loro viene mandato un messaggio molto chiaro: In Lombardia nessuno resta solo!» Conclude il Consigliere Regionale Zamperini.

A dare un’idea del fenomeno è un’indagine ISTAT, un approfondimento tematico sulla conciliazione tra lavoro e famiglia, realizzato sulla base dei dati del modulo ad hoc europeo “Reconciliation between work and family life” nel quale si calcolerebbe che in Italia vi siano 7,3 milioni di caregiver familiari, ossia persone che si prendono cura di un familiare fragile, e che di questi 2,1 milioni prestino sostegno per 20 o più ore alla settimana. In Lombardia si rileva la presenza di 2,3 milioni di anziani ultrasessantacinquenni, circa 530.000 dei quali versano in condizioni di non autosufficienza. A fronte di questa presenza, si stima che i caregiver in Regione siano almeno 380.000.

In seguito, alcuni dati prodotti da un’analisi condotta online da OVER (Osservatorio Vulnerabilità E Resilienza), tramite un questionario inviato per e-mail agli utenti dei Patronati ACLI delle province lombarde che tra il 2021 e il 2022 hanno fatto domanda di prestazioni di invalidità civile.
Nella 75% dei casi, l’attività di cura è svolta dai figli dell’anziano, mentre nell’11% dei casi sono i coniugi o partner a prestare assistenza. Solo nel 14% dei casi si tratterebbe di altre figure familiari o di persone esterne alla famiglia. Per quanto riguarda la condizione lavorativa del caregiver, il 56% del campione è occupato (e ben tre lavoratori su quattro hanno un impiego a tempo pieno), mentre il 31% è in pensione.
L’età media dei caregiver, 59 anni a livello regionale, è piuttosto elevata: solo nel 16% dei casi il caregiver ha meno di 50 anni, nel 43% dei casi ha un’età compresa tra i 50 e i 60 anni e nel 27% dei casi tra i 60 e i 70 anni, mentre ben il 14% degli intervistati ha più di 70 anni.

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Lunedì, 08 Gennaio 2024 08:10

SOTTOSCRIZIONE PER LA CHIESA DEGLI ALPINI ALLE BETULLE

Lanciata la sottoscrizione per il completamento della Chiesetta del Morbegno ai Piani delle Betulle

La Sezione di Lecco dell’Associazione Nazionale Alpini lancia una sottoscrizione per il completamento della Chiesetta ex voto del Battaglione Morbegno ai Piani delle Betulle (Margno), costruita alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso su progetto del “morbegnino” architetto Mario Cereghini. Immaginata nel 1940 dagli alpini lecchesi schierati sul fronte greco-albanese, così da ricordare i commilitoni caduti in combattimento, la Chiesetta è diventata nel tempo il monumento vivo di quei valori di solidarietà alpina e di attaccamento al bene comune che sono patrimonio essenziale anche della storia attuale del nostro territorio e dell’intero Paese.
La “Tenda dell’anima”, come è chiamato il luogo sacro tanto caro alle penne nere, ogni primo fine settimana del mese di settembre è la tradizionale e sempre affollata meta della commemorazione del voto: in quella occasione vengono anche benedette le nuove marmette che ricordano i caduti e i reduci del Battaglione alpino Morbegno impegnati sui fronti di guerra del Secondo conflitto mondiale, e che sono state fin qui accolte all’interno del tempio. I lavori commissionati dalla Sezione Ana di Lecco – d’intesa con la competente Sovrintendenza di Milano – intendono ora completare il progetto dell’architetto Cereghini prevedendo l’ampliamento dell’area dedicata alle targhe commemorative, che saranno collocate all’esterno così come originariamente previsto; il rifacimento del sagrato; l’eliminazione dei problemi creati alla struttura da infiltrazioni e umidità; la più generale manutenzione ordinaria dell’edificio e delle sue pertinenze.

Gli interventi edilizi saranno effettuati già nei prossimi mesi (con l’auspicio del completamento entro il prossimo settembre) per un impegno di spesa che si aggira attorno ai 150 mila euro. La Sezione Ana di Lecco e i suoi oltre 70 Gruppi si sono impegnati a sostenere il costo dell’opera, che va comunque al di là delle disponibilità ordinarie dell’associazione. Di qui la richiesta all’intera società civile – singoli cittadini, associazioni ed enti, imprenditori, aziende private e di interesse pubblico – a condividere anche economicamente il progetto.
“La Chiesetta ex voto del Morbegno ai Piani delle Betulle – spiega Emiliano Invernizzi, presidente della Sezione Ana di Lecco – è sempre più un patrimonio ideale condiviso, simbolo vivo di una storia, quella degli alpini e della loro Associazione, che è nel Dna popolare; è la testimonianza dell’attaccamento disinteressato al bene comune da parte delle penne nere, manifestatosi anche recentemente in occasione dell’epidemia di Covid così come nel corso delle emergenze ambientali che hanno colpito l’Italia negli ultimi mesi. Proprio per questi motivi il Consiglio direttivo sezionale dell’Ana di Lecco invita tutti a sostenere il progetto, nella certezza che anche in questa occasione l’appello degli alpini incontrerà l’amichevole adesione di molti”.

I contributi possono essere versati sul conto corrente bancario dedicato:
codice IBAN: IT59L 08515 22900 000000 501560
intestato a: ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI – SEZIONE DI LECCO
Causale: RACCOLTA FONDI CHIESETTA BETULLE 2024

Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Lecco
Lecco, 7 gennaio 2024

 

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Domenica, 07 Gennaio 2024 15:07

CSC CORTENOVA IN LUTTO PER LA SCOMPARSA DI BEPPE PIRAS

Il CSC Cortenova è in lutto per la scomparsa di Beppe Piras conosciutissimo e apprezzatissimo ollaboratore dell'associazione da anni come preparatore dei portieri, ruolo che ha ricoperto sino alla fine della stagione scorsa prima di cominciare ad avere problemi di salute.

"Appassionato ed entusiasta" sono gli aggettivi usati dall'associazione per ricordare una persona che negli ultimi dieci anni dedicava ai suoi "allievi" quattro giorni alla settimana ed era molto benvoluto soprattutto dai bambini grazie alle sue capacità comunicative e nell'instaurare rapporti umani.

Lascia tre figli, Mattia (portiere delle giovanili gialloblu), Marco (anche lui giocatore) e Greta, oltre ai genitori che abitano a Cortenova.

 

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Domenica, 07 Gennaio 2024 10:31

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DEL BATTESIMO DI GESÙ

in Cultura

Un salto di trent’anni. Dalla celebrazione della Epifania alla memoria del Battesimo di Gesù. Trent’anni vissuti a Nazareth come uno di noi. Dall’infanzia al primo atto pubblico scelto da Gesù. I trent’anni sono stati anni di preparazione alla vita pubblica oppure la vita pubblica è l’esplicitazione di ciò che sono stati i trent’anni di nascondimento? Anni e anni di preparazione al Vangelo o anni e anni a Nazareth di Vangelo? Mi piace molto questa seconda possibilità. È un vangelo bellissimo per noi la vita di Gesù a Nazareth improntata tutta sul desiderio di occuparsi delle cose del Padre (come disse a Maria e Giuseppe quando lo hanno ritrovati nel tempio tra i dottori) vivendo da fratello con tutte le persone che incontrava. Il vangelo è la famigliarità, la fraternità, la vicinanza, la condivisione di Dio in Gesù, la sua presenza tra noi che ci consente di guardare alla nostra quotidianità come realtà visitata da Dio, come qualcosa di sacro, qualcosa di valore inestimabile.

Nella cosiddetta vita pubblica Gesù espliciterà cosa rende “divina” la nostra “carne”, sacra la nostra vita di ogni giorno. Nella vita pubblica racconterà quali sono “le cose del Padre” che devono occupare il nostro cuore e diventare vita quotidiana. Spesso noi svalutiamo, se non addirittura denigriamo, la nostra quotidianità e viviamo in attesa di tempi, spazi, luoghi in cui potremo finalmente vivere da figli, da fratelli, da discepoli autentici di Gesù. Ma è qui e ora, sempre, che possiamo essere di Gesù.

Cosa ci dice la scelta del Battesimo? Ci dice che il peccato non tiene Dio lontano da noi, ci dice che il Padre vuole che si sappia che il suo amore è sempre e comunque offerto a tutti, che crede che ciascuno, anche segnato dal peccato, può vivere da figlio amato. A Nazareth Gesù ha vissuto tra i suoi il vangelo della nostra fragilità divinamente amata.

La scelta di Gesù è commentata dal Padre: “tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”. Mi ritrovo in te, in quello che hai scelto. E questo mi da gioia! Di questo mi compiaccio! Sono felice che tu racconti questo di me: che il peccato non può, non riesce a tenermi lontano da chi lo commette. I peccatori sono per me sempre e comunque figli!”

Ancora il Padre ripeterà qualcosa di simile alla trasfigurazione. Forse un commento pieno di ammirazione alla decisione di Gesù di affrontare la passione offrendo tutta la sua vita per dare vita agli uomini. Aggiunge una esortazione in questa occasione: Ascoltatelo! È un accorato invito in realtà all’imitazione del Figlio Gesù per riuscire ad essere veramente Figli e fratelli.

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Sabato, 06 Gennaio 2024 11:23

"DECORA UN ANGOLO DI INTROBIO": PREMIATI IERI SERA I VINCITORI

Premiati ieri sera in contemporanea con l'arrivo di magi e Befana i vincitori del concorso "Decora un angolo di Introbio" promosso dall'amministrazione comunale.

Come "decorazione più originale" il premio è andato ad Angela Buratti e la Piccola Fattoria che ha usufruito di una parete in cemento armato (un sottopassaggio come si vede nella foto di copertina) arricchendola con matriale di riciclo dando un significato originale e molto profondo al S. Natale. "E' stato anche apprezzabile - ha scritto la commissione formata da Biancamaria Magni, Brunella Spinelli e Vincenzo Rupani - il fatto che siano stati coinvolti ragazze e ragazzi dai diversi talenti".

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"Decorazione più green" è stata giudicata quella di Silvana Spotti e Amici della Piazza anche per sottolineare come sia stato apprezzato l'impegno di tante persone che si sono prestate ad abbellire la piazza stessa con "un plauso particolare a Silvana che coordina questa ormai sentita iniziativa che si ripete di anno in anno".

Gli addobbi sono stati ritenuti green perchè il materiale utilizzato è principalmente di riciclo.

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Infine è stata premiata la decorazione più rappresentativa del S. Natale 2023 realizzata dai cugini Buzzoni del Rifugio Tavecchia di Biandino con questo giudizio da parte della commissione.

"La decorazione dei cugini Buzzoni si è distinta per avere rappresentato in modo semplice e significativo il Natale - scrive la commissione - ed è apprezzabile l'originalità per aver decorato le bottiglie trasformandole in personaggi del presepe e per averle appese ad un albero di cachi che con i suoi frutti ha arricchito l'opera".

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Assente per motivi di lavoro la promotrice dell'evento, assessore Tiziana Regazzoni, è stato il Sindaco Adriano Airoldi a consegnare ai vincitori, a nome del Comune, targhe e alcuni ricordi.

 

 

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Sabato, 06 Gennaio 2024 11:10

I MAGI E LA BEFANA SFIDANDO LA PIOGGIA SONO ARRIVATI ANCHE A INTROBIO

Tradizione rispettata, nonostante la pioggia, anche a Introbio dove la Befana quest'anno anzichè calarsi dalla torre campanaria è arrivata in centro paese dotata di un grande ombrello (rotto).

Oltre un centinaio le persone presenti ristorate dal vin brulè preparato dal Gruppo Alpini che nel tardo pomeriggio aveva organizzato una busecca presso l'Asilo andata subito esaurita.

In precedenza il corteo dei Magi aveva risalito Viale della Vittoria ed era entrato in chiesa accompagnato dalle note natalizie della fanfara della banda di Cortabbio.

Finale festoso con la distribuzione di dolciumi a tutti i bambini presenti.

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Sabato, 06 Gennaio 2024 10:55

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELL'EPIFANIA

in Cultura

Li ha guidati una stella, nuova, sorprendente, segno premonitore di un grande evento. Per loro probabilmente indicava una novità per la quale valeva la pena mettersi in cammino per un viaggio verso l’ignoto. Indicava una possibile grande novità per la sorte del loro paese o del mondo intero. Curiosi o bisognosi partono da lontano e giungono da Gesù. Vogliono sapere se c’era qualcun altro che si era messo in moto al segnale del cielo. Ma trovano una città che dorme, persone che hanno smesso di cercare, di lasciarsi interrogare e scomodare anche da cose mai viste. Incontrano uomini che credono di sapere tutto, di possedere la verità e possono solo temere che qualcosa minacci la loro tranquillità. Trovano un re geloso del suo potere, per nulla interessato alle sorti del mondo e del suo popolo. Così potente da pensare che un bambino possa essere per lui una seria minaccia.

Trovano un bimbo in una famiglia apparentemente normale. La stella e le scritture hanno detto loro che non era un bimbo qualsiasi. Cos’hanno capito, cosa hanno visto? Cosa li ha spinti a lasciare ai suoi piedi tutto quello che avevano? Forse mi sbaglio o posso apparire poco rispettoso, ma la risposta la trovo in ciò che è detto di loro al termine del Vangelo: “tornarono al loro paese per un’altra strada”. Ora li guida un’altra stella. Non brilla in alto, l’hanno vista abbassando lo sguardo verso un bambino. Ciò che guida il loro cammino e ciò che dovrebbe guidare il cammino della vita di ogni uomo è un bimbo. Credo siano tornati con questa convinzione radicata nel cuore capace di spazzare via altri riferimenti, altre motivazioni, progetti o sogni. La fragilità di un bambino deve essere messa al centro di tutto. Gli adulti devono lasciare ai piedi della carne di un bimbo tutto ciò che normalmente occupa il primo posto nei pensieri e nel cuore. Tutto ciò che indiscutibilmente ha a che fare con i tre tipi di tentazione che se assecondate conducono alla fine, alla morte, a drammi e disastri: l’apparire, l’avere e il potere. Se al centro di tutto si mette la carne di un bimbo gli uomini finalmente camminano su sentieri e strade di salvezza, di pace e di futuro migliore. Gli adulti, se mettono al centro dei loro pensieri e del loro cuore loro stessi, non risolvono mai un bel niente, non costruiscono mai la pace e non sono capaci di benedizione, di vero progresso per tutti, veramente tutti.

Solo se li guida la stella che è la carne fragile di un bimbo possono salvarsi. Tutti coloro che sono fragili, vulnerabili, bisognosi devono essere nuova stella straordinaria che mette davvero in cammino il mondo intero.

Forse i magi hanno compreso questo e hanno agito di conseguenza riuscendo anche a far si che l’ottusità, l’orgoglio e la superbia di Erode non diventassero una minaccia per il bambino Gesù.

Epifania significa manifestazione. Mi piace, mi dona gioia, pensare che la carne di Gesù bambino sia epifania di tutto ciò che serve per salvarci.

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