L’8 marzo, Giornata Internazionale dei diritti della donna, non è solamente un’importante occasione per celebrare i traguardi raggiunti da noi donne, ma è un appello per tutti ad agire per il raggiungimento della parità di genere, indispensabile per la crescita ed il successo dell’intera società. I Comuni sono il primo punto di riferimento ed il presidio istituzionale più prossimo per tutte le cittadine ed i cittadini e proprio per questo siamo convinte che le Amministrazioni Comunali possano contribuire in maniera rilevante alla promozione dell’empowerment femminile e al contrasto della violenza e delle discriminazioni di genere. Le Giunte ed i Consigli Comunali hanno la possibilità di proporre ed intraprendere iniziative semplici, ma dal grande valore culturale e sociale, per rimuovere gli ostacoli e le barriere, ancora troppo numerosi, che oggi impediscono a tantissime donne di essere libere di immaginare il futuro che desiderano. Rivolgiamo questa lettera, in particolare, a voi, candidate e candidati che vi state accingendo a mettervi in gioco nelle elezioni amministrative della prossima primavera, indipendentemente dalle vostre appartenenze politiche, per chiedervi di dimostrare attraverso le vostre liste ed i vostri programmi elettorali di essere al fianco delle donne, per una società equa e prospera. Nella nostra provincia sono molte le donne che operano in vari settori e che attivamente contribuiscono al miglioramento dei nostri paesi. Queste donne devono essere presenti, proprio per il loro impegno per la comunità, nelle liste. Vogliamo più donne nelle Giunte e più donne Sindache! Invitiamo le future Amministrazioni Comunali ad adottare Linee guida, statuti e regolamenti, in cui sia esplicito l’obiettivo delle pari opportunità ed il rifiuto di qualsiasi forma di discriminazione, introducendo anche criteri di parità per la composizione delle commissioni e per le nomine negli enti. E’ necessario che le amministratrici madri e più in generale i neo genitori possano partecipare attivamente alla vita amministrativa e per fare ciò occorre adeguare le modalità di partecipazione ed i tempi, che devono essere più flessibili. Anche l’utilizzo di un linguaggio attento al genere non è solo forma ma sostanza, poichè il piano simbolico riveste un ruolo importante nella formazione di una società culturalmente aperta all’emancipazione femminile. E’ il caso ad esempio della toponomastica, attraverso la quale i Comuni potrebbero valorizzare donne che hanno dato lustro al paese, perchè siano modelli di ispirazione alle giovani generazioni. Un altro importante ruolo che da futuri amministratori potrete giocare, anche nei tavoli sovracomunali competenti, è quello di promozione e costruzione di percorsi territoriali volti ad implementare i servizi, in particolare di welfare e scolastici. Statistiche alla mano infatti, il lavoro di cura e assistenza familiare ricade in larga parte sulle donne. C’è bisogno di più posti e costi accessibili agli asili nido, estensione dei servizi scolastici quali mense, trasporto, dopo-scuola, centri estivi, servono sostegni concreti alla cura domiciliare per persone disabili, anziani non più autosufficienti e cronicizzati anche attraverso azioni di sollievo. La realizzazione di parcheggi rosa vicino ai principali servizi pubblici del paese potrebbe essere un primo segnale di impegno. Infine, rivolgiamo a voi candidati e candidate un appello ad una dovuta attenzione nelle politiche sociali alle donne vittime di violenza, in stretto coordinamento con i Centri e le reti antiviolenza del territorio, ed alle situazioni di povertà delle famiglie monogenitoriali. Siamo consapevoli di non poter essere esaustive con questa nostra lettera aperta, che vuole rappresentare uno stimolo ad un confronto pubblico su questi temi. Per questo restiamo disponibili al dialogo per chi tra i candidati e le candidate volesse rispondere. Ognuno deve fare la propria parte, al fianco delle donne. Noi ci siamo