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Lunedì, 04 Marzo 2024 09:30

IL CORTENOVA VINCE E IRROMPE IN ZONA PLAYOFF. MISTER TANTARDINI: "SOGNARE NON COSTA NULLA"

in Sport

In attesa del posticipo di alta classifica (si giocherà mercoledì) tra Mandello e Bulciago, il Cortenova compie un ulteriore importantissimo passo avanti ed irrompe con merito in zona playoff.

Partita "sudata" quella di ieri al Todeschini che ha visto premiata la squadra di Mister Andrea Tantardini portare a casa un risultato decisamente stretto rispetto a quanto visto in campo.

"Abbiamo giocato ad una sola porta - commenta il direttore sportivo Innocente Magni - e purtroppo continua la nostra fatica nel concretizzare la mole di occasioni che creiamo. Il gruppo, però, è solido e anche chi entra dalla panchina fornisce il suo contributo e ci mette il massimo impegno. Alla fine abbiamo incassato i tre punti: adesso confidiamo di poter continuare così per raggiungere l'obiettivo finale".

"Adesso - afferma Mister Tantardini - sembra che anche la fortuna si sia girata un po' dalla nostra parte, per cui sognare non costa nulla!".

Tantardini ieri nel post partita ha inviato un bel messaggio a tutta la squadra nel quale si legge la sua passione per il lavoro che sta svolgendo, quella stessa passione e voglia che vuole trasmettere ai giocatori per convincerli delle loro qualità e della concreta possibilità di disputare un girone di ritorno ad altissimo livello.

Non c'è dubbio che i gialloblù siano un bel gruppo che si trova bene sul campo e si ritrova benissimo anche fuori: lo spirito è quello giusto, insomma, per regalare altre soddisfazione ai tifosi, alla società ed a loro stessi dopo la cocente delusione della retrocessione dello scorso anno.

Per quanto riguarda la giornata di ieri c'è da segnalare l'ennesimo stop del Lomagna fermato sul pareggio dall'Aurora San Francesco. I brianzoli, che venivano accreditati come il più temibile avversario del Bulciago, ora sono addirittura fuori dalla zona playoff occupata, al momento, da Oratori Lecco Alta, Verderio, Cortenova e Mandello. Dovessero vincere mercoledì con i primi della classe, i laghée salirebbero in terza posizione.

Mancano sette giornate al termine del campionato: domenica prossima i cortenovesi andranno ad affrontare la Polisportiva 2001, squadra tradizionalmente ostica e sicuramente delusa visto che le sue prospettive erano ben altre che quella di occupare il quintultimo posto della graduatoria.

Non bisogna però farsi ingannare dalle posizioni visto che le sorprese quest'anno non sono mai mancate e la testa della classifica (eccezion fatta per il Bulciago e, in tempi più recenti, dal Lecco Alta) ha visto avvicendarsi numerose formazioni.

Non è concesso, insomma, nessun calo di tensione. Il traguardo dei playoff è alla portata dei gialloblù e c'è da scommettere che tutto il gruppo risponderà con l'impegno alla "chiamata" forte e chiara del suo allenatore.   

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Lunedì, 04 Marzo 2024 08:43

CINA E TAIWAN, UN PROBLEMA INSOLUTO

Il primo degli incontri “didattici” della Università della Terza età valsassinese, in programma mercoledi 6 marzo alle ore 16 presso la Comunità Montana, è dedicato al complesso problema dei rapporti tra Cina e Taiwan, andando indietro storicamente a quando nell’isola chiamata “Formosa” dai primi portoghesi che vi sbarcarono nel Seicento, è diventata nel 1949 il rifugio degli ultimi “Nazionalisti”, capitanati da Sun Yat Sen e dal Partito del Kuo Min tang, dopo una lunga guerra civile durata più di 30 anni contro i Comunisti cinesi, guidati dal “Grande Timoniere” Mao Tze Tung.

All’inizio, quando la Cina popolare era soltanto una nazione prevalentemente agricola, o come si diceva allora “in via di sviluppo”, mentre Taiwan imboccava decisamente la via della industrializzazione e della modernità (circa il 60% dei microchip prodotti nel mondo sono di origine taiwanese, essenziale per l’industria informatica in tutto il mondo) non vi erano grandi preoccupazioni.

Taiwan era inoltre protetta, come oggi, dall'”ombrello americano”, cioè l’apparato militare statunitense, che ne garantiva l’autonomia e la sovranità.
Negli ultimi decenni però le cose sono molto cambiate : anche la Cina popolare, nonostante ufficialmente sia rimasto un regime “comunista”, ha imboccato la via di una industrializzazione a volte “selvaggia” ma efficiente, che l’ha portata ad essere la seconda nazione più importante del mondo a livello economico ( e presto potrebbe diventare la prima).

A voce sempre più alta quindi la Cina, e il suo Presidente Xi Jinping nell’ultimo Congresso del PCC tenutosi pochi mesi fa, reclamano il ritorno di Taiwan alla “madrepatria” , anche a costo di usare la forza (cosa che potrebbe però scatenare un conflitto micidiale con gli Stati Uniti, ancora peggio del conflitto in Ucraina, con conseguenze imprevedibili).

Nell’incontro si parlerà in particolare proprio di questo incredibile sviluppo economico cinese, soprattutto a partire dai primi anni del Duemila, che l’ha portato in tempi molto rapidi ai vertici del capitalismo e della finanza mondiale.

Il “Dragone cinese” si è svegliato: non possiamo più non tenerne conto, soprattutto noi Europei !

Enrico Baroncelli

Informazioni in www.unitervalsassina.it

Calendario delle iniziative in https://www.unitervalsassina.it/events/

 

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Domenica, 03 Marzo 2024 10:45

L'AVIS VALSASSINA PREMIA I DONATORI A BARZIO

AVIS Valsassina presenta il bilancio 2023: un’occasione per conoscere meglio quanto fatto lo scorso anno, definire le attività del 2024 e premiare i cittadini che hanno maturato benemerenze associative. Sono numerosi i barziesi che si distinguono per il loro impegno come donatori e, con la presente, l’amministrazione comunale di Barzio vuole ringraziarli uno ad uno promuovendo allo stesso tempo l’appello di AVIS per le donazioni di plasma, anch’esse di fondamentale importanza.

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Domenica, 03 Marzo 2024 10:07

LA CAMP RICORDA EVGENIY GLAZUNOV, LO SCALATORE SIBERIANO TROVATO SENZA VITA AI PIEDI DELL'AK-SU IN KIRGHIZISTAN

Il cuore dell’Asia è fatto di montagne. E laggiù, nel Pamir-Alai tra Kyrgyzstan e Tajikistan, s’innalza l’Ak-Su (5217 m) con la sua parete nord: un impressionante scudo di granito alto milleseicento metri che in inverno si corazza di ghiaccio, diventando uno dei luoghi più inospitali del pianeta. Ma le montagne fanno battere il cuore degli uomini, di certi uomini. Sono personaggi fatti a modo loro, un po’ speciali, che anche sull’Ak-Su hanno lasciato le loro tracce. In estate – la prima volta nel 1982 – e poi addirittura in inverno: giorni e giorni di scalata, pochi attimi in cima e presto giù, di nuovo nell’ombra fino ai piedi della muraglia.

Poi è arrivato Evgeniy Glazunov, che sognava ciò che a nessuno era mai riuscito: salire la Nord dell’Ak-Su in solitaria e, come se non bastasse, nella stagione più fredda. Impossibile? No, perché Evgeniy ci è riuscito. Ha scelto la via Chaplinsky – la più bella e logica nel centro della parete, aperta nel 1988 – e dal 12 al 16 febbraio 2024 l’ha fatta sua un metro dopo l’altro, in compagnia dei propri pensieri.

«Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male». Così per Renato Casarotto e forse anche per Evgeniy, anche se non potremo mai saperlo con certezza. Perché ormai al termine di una lunghissima serie di calate, a poche decine di metri da terra, il sogno è diventato destino. Una scarica di pietre, pezzi ribelli del gigante Ak-Su, è piombata sull’uomo che nulla ha potuto. Prima il rumore e poi il silenzio, per farci pensare ancora una volta al senso delle cose: si nasce, si muore e in mezzo c’è la vita, in cui ciascuno è chiamato a cercare il proprio Graal.

Glazunov come Casarotto l’abbiamo pensato soltanto ora, scrivendo, dopo averli conosciuti entrambi. Andati avanti per sempre, senza nemmeno il tempo di salutare, quando in solitudine sulla via del ritorno erano ormai a un passo dal mondo di tutti. Le loro sono esperienze che alcuni forse faticano a comprendere, a giustificare, ma che raccontano una parte del mistero dell’uomo. E a chi chiede perché, a chi piange per Evgeniy e non ha più parole, rispondiamo con quelle dello speleologo, alpinista e scrittore Andrea Gobetti, che un giorno disse che «sotto sotto c’è qualcosa che ha a che fare con l’amore: quella porta oltre la quale c’è tutta la gioia e tutto il dolore del mondo. E chi non vuol sapere quanto è, non l’aprirà mai e, pazienza, vivrà senza saperlo».

 
 
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Domenica, 03 Marzo 2024 09:13

8 MARZO: "PERCORSO AL FEMMINILE" GRATUITO A VILLA MONASTERO

in Cultura

Venerdì 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, la Provincia di Lecco offrirà la possibilità di partecipare gratuitamente al percorso guidato “al femminile” della Casa Museo di Villa Monastero di Varenna.

La visita si concentrerà sulle figure femminili che hanno abitato la storica dimora lariana.

Verranno riproposti gli avvenimenti storici della dimora, rivissuti attraverso le figure femminili che vi hanno abitato nel corso degli ultimi due secoli, con un particolare approfondimento sulle loro passioni botaniche.

Il primo percorso è programmato dalle 14.00 alle 15.00, il secondo, dalle 15.30 alle 16.30.

La prenotazione è obbligatoria fino ad esaurimento posti (massimo 30 persone per percorso) al seguente link: Villa Monastero – percorsi “al femminile” 2024.

All’ingresso il giorno dell’iniziativa sarà necessario presentare la ricevuta di prenotazione presso la biglietteria.

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Domenica, 03 Marzo 2024 08:58

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA TERZA DI QUARESIMA

in Cultura

Non erano giorni facili per Gesù. Erano  giorni di festa ma quell’anno Gesù era salito al tempio quasi di nascosto perché l’ostilità nei suoi confronti era molto alta. Che lo si volesse uccidere era ormai risaputo, tant’è che molti si meravigliavano che gli si permettesse di parlare nel tempio. In verità proprio in quei giorni i Giudei avevano messo in atto un piano per arrestarlo. Ma il piano era andato buco: coloro che erano stati mandati per arrestarlo, non se l’erano sentita.

Il brano di Vangelo di questa domenica riporta l’acceso dibattito tra Gesù e i suoi antagonisti. Il dibattito finisce così “Allora raccolsero delle pietre, per gettarle su di lui. Ma Gesù si nascose e uscì dal tempio”.

Che differenza tra questo dialogo e quello che abbiamo ricordato domenica scorsa tra Gesù e la Samaritana. C’erano tante parole ed espressioni di vita: sete, acqua che disseta, acqua che zampilla, acqua di vita eterna, tempo nuovo di adorazione in Spirito e Verità, brocca abbandonata, sete saziata, vergogna vinta, annuncio della gioia di un incontro, libertà e leggerezza. Qui le parole descrivono chiusura, immobilità, ostilità, rifiuto, morte, invece di acqua viva si potrebbe parlare di acqua stagnante. Nulla fiorisce, casomai tutto sembra seccarsi o addirittura pietrificarsi. Le parole non danno vita ma morte. Là acqua viva, qui pietre: quella del cuore degli oppositori e quelle della condanna per lapidazione. Ci sono cosi due modi di intendere la vita e la stessa fede: o l’immobilità o il cammino. I giudei si barricano dietro le loro certezze, le loro abitudini religiose, la propria identità. La cosa curiosa è che si faccia riferimento ad Abramo da parte dei Giudei. Non era certo l’uomo della immobilità: all’opposto era l’uomo del cammino, del viaggio. È passato da una vita in cui ormai aveva tutto sotto controllo e si poteva tenere bello stretto a una vita guidata da una promessa. E ha vissuto anche giorni in cui la promessa tardava ad adempiersi ma non ha mai smesso di camminare affidandosi.                     

Ma loro hanno chiuso la religione in un sistema, in un insieme di codificazioni, sono rigidi, sono immobili, non percepiscono il nuovo, il vento nuovo, che abita le parole di Gesù. Erano Giudei che avevano creduto in lui. Ma non si sono convertiti veramente a Gesù, ne erano rimasti affascinati ma non son o stati disposti a cambiare il loro modo di vivere la fede.

Il Signore ci aiuti sempre a camminare nella fede, fidandoci della sua parola e delle sue promesse, a vivere l’esperienza della fede come un cammino liberante e nello stesso tempo capace di dare vita, di far fiorire nell’amore la propria vita e la vita di chi ci sta accanto. Il Signore ci aiuti a prendere le distanze invece da ciò che pur sembrando un percorso di fede nella verità in realtà ci rende schiavi e persone che mortificano, danno morte invece che pienezza di vita.

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