LA FUNIVIA DI ARTAVAGGIO APERTA OGNI WEEK END FINO AL 16 OTTOBRE
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MINIBASKET PER I BAMBINI DEL 2016-17 ALLA PALESTRA DI INTROBIO, OGNI LUNEDI
Energia e gas, carenza di personale preparato, scuole tecniche, infrastrutture, reddito di cittadinanza, salario minimo, burocrazia, transizione digitale e transizione ecologica. Sono questi i temi principali su cui cinque candidati locali alle imminenti elezioni politiche hanno discusso ieri sera presso la sede di Api Lecco Sondrio nel dibattito pubblico dal titolo “I candidati locali incontrano le aziende” moderato dalla giornalista Katia Sala.
Presenti Paolo Arrigoni (Lega-Centrodestra), Giuseppe Conti (Azione-Italia Viva), Giuseppe Currò (Movimento 5 Stelle), Paolo Lanfranchi (Sinistra Italiana/Verdi-Centrosinistra) e Francesca Losi (Italexit).
Ha aperto la serata Enrico Vavassori, presidente di Api Lecco Sondrio: “Aspettiamo dalla politica risposte importanti, ma soprattutto immediate. Le nostre imprese stanno affrontando problemi enormi su cui necessitiamo risposte urgenti perché ormai non c’è più tempo per aspettare e il rischio di dover fermare la produzione o essere costretti al peggio è dietro l’angolo. Come Api per noi rimane sempre centrale il tema della competitività delle imprese che si scontra ogni giorno con problemi secolari italiani come la mancanza di infrastrutture e una burocrazia mostruosa. Abbiamo, inoltre, a cuore un tema fondamentale che è la scuola, la formazione tecnica e la trasmissione di competenze adeguate ai giovani lavoratori che rappresentano il futuro dell’imprenditoria italiana”.
Si è chiuso il dibattito con la domanda dedicata alla possibilità che per la prima volta potrebbe accadere che nessun rappresentante del territorio lecchese sieda in parlamento. In questo caso tutti i candidati si sono impegnati davanti agli imprenditori a farsi da cassa di risonanza con Roma per i problemi locali.
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Compie oggi novant'anni un Mito della nostra Valle, una vera e propria leggenda vivente per tanti di noi che lo stimano e gli vogliono un gran bene sin da quando, da ragazzini, era un punto di riferimento, uno che aveva raggiunto traguardi che noi potevamo solo sognare, un esempio da seguire e, come avremmo scoperto poi, impossibile da imitare.
Compie novant'anni l'uomo che assieme ad altri audaci come lui portò in cima alla Grigna un motore per far funzionare un mini skilift sull'ultimo tratto del Gerone.
Compie novant'anni uno dei più importanti venditori che la Volkswagen abbia mai avuto in Italia: invase la Valle con Maggiolini, Golf, Passat e poi anche Audi, ma nella sua officina arrivava tanta gente dalla brianza, dal milanese, dal comasco, per approfittare della sua competenza, del servizio inappuntabile, della sua meticolosità nel riconoscere i problemi e risolverli.
Compie novant'anni un campione dello sci alpino di cui si ricordano le vittorie in Coppa del Mondo veterani e l'amore sviscerato per il Pian delle Betulle, una delle sue seconde case assieme al Lago dove sfogava la sua passione per lo sci d'acqua (con e senza sci ai piedi).
Compie novant'anni circondato oggi dall'affetto della figlia Laura, del genero Tito (Monti anche lui, pensate come sono a volte logiche le vie del caso) e dei nipoti Federico e Andrea che sono assieme a lui nella foto che pubblichiamo qui sotto.
Auguri, caro Alfredo, auguri di cuore da chi scrive queste poche righe, insufficienti a raccontarti ma, spero, comunque gradite.
E non c'è bisogno che ti dica a chi penso nel farteli.
Li avete visti tutti, no? Sono quei tabelloni in metallo ricomparsi qualche settimana fa per "ospitare" i manifesti elettorali dei partiti o movimenti (o chiamateli come vi pare) che si presenteranno alle elezioni di domenica prossima.
E li avete contati? Noi sì: a Introbio, tanto per fare un esempio, sono 48 (quarantotto in lettere) per quattro, forse cinque, spazi occupati, ma anche negli altri comuni la regola è la stessa e i numeri uguali.
Ora, è vero che poi lo Stato rifonderà i costi di posa e tutto il resto, ma vi sembra logico sperperare denaro pubblico (come se ce ne fosse in abbondanza e non avessimo altri problemi da risolvere) per tutto questo?
I sindaci della provincia a fine agosto hanno tentato di porre almeno un limite, ma le leggi, a quanto pare, sono leggi e valgono per tutti e tutto, anche, nostro malgrado, per gli sprechi.
Forse il ministero competente (quello degli interni) non si è ancora reso conto che da un decennio almeno a questa parte le campagne elettorali hanno trovato altre strade un po' meno redditizie per le tipografie ma sicuramente più efficaci di quei manifesti che giacciono appesi in triste solitudine tra fredde ali di metallo deturpando, senza avere alcun tipo di utilità, vie e piazze.
Appuntamento pre elettorale in Valsassina per il Terzo Polo che si è presentato a Introbio nella sala civica di Villa Migliavacca.
Dopo gli interventi del sindaco di Primaluna Mauro Artusi (aderente ad Azione di Calenda) e di Guido Agostoni (rappresentante di Italia Viva), i candidati Stefano Motta, Luca Perego e l'onorevole Giusy Versace, introdotti da Beppe Mambretti, hanno illustrato ai numerosi presenti le ragioni per cui il ticket Calenda/Renzi merita di essere preso in considerazione al momento del voto, domenica prossima.
Un Terzo Polo che vuole diventare centrale nella politca italiana attraendo chi, deluso dai comportamenti e dai metodi degli schieramenti di centrodestra e centrosinistra, cerca una propria collocazione in una formazione d'ispirazione liberale, riformista, moderata ed europeista.
L’ultima settimana di campagna elettorale si è aperta a Lecco con l’arrivo in città di due pesi massimi del partito di Giorgia Meloni: sono stati Ignazio La Russa e Daniela Santanchè a fiancheggiare due dei candidati di Fratelli d’Italia in corsa nei nostri collegi elettorali per Senato e Camera dei Deputati, Alessio Butti e Umberto Maerna.
Nel comizio che li ha visti protagonisti, svoltosi in Piazza Garibaldi di fronte a una platea in cui sedevano, tra una folta platea di cittadini e simpatizzanti, anche diversi sindaci e presidenti di circolo, gli interventi hanno toccato i principali argomenti al centro del dibattito e delle polemiche alla vigilia dell’aprirsi delle urne. Oltre a rivendicare ‘coerenza’, ‘competenza’ e ‘orgoglio nazionale’ come tratti qualificanti della propria proposta, i relatori dal palco hanno denunciato la disinformazione di cui la leader del partito sarebbe a loro giudizio vittima nella campagna elettorale da parte degli avversari, con lo scopo deliberato di screditarla: dall’accusa di ignorare i bisogni delle persone più deboli a quella di voler mettere mano alla legge 194, passando per il sospetto di simpatie e connivenze con governi che non brillano per la qualità delle loro democrazie. “Siccome non hanno risultati da rivendicare dopo essere stati al governo per dieci anni senza vincere un’elezione – ha dichiarato Ignazio La Russa - e sono passati dal volersi accreditare come partito dei lavoratori ad essere il partito dei banchieri, oggi non hanno altri argomenti che denigrare noi, che invece abbiamo una proposta chiara e credibile per l’interesse del paese”.
Spazio quindi all’esposizione in sintesi della ricetta del centro- destra per affrontare la congiuntura economica infausta del momento, imperniata su taglio delle tasse, riduzione del cuneo fiscale e incentivo alle nuove assunzioni. Tra gli impegni assunti dai candidati relativamente ai bisogni specifici del territorio c’è stato quello di risolvere le annose criticità relative alle infrastrutture (tra cui la famigerata Statale 36 e il progetto per un collegamento Lecco-Bellagio per il quale si starebbero definendo le premesse proprio in questi giorni). Non sono mancati neppure riferimenti alle questioni di politica internazionale che hanno acceso gli ultimi giorni di campagna elettorale, in particolare il contestato voto degli europarlamentari di Fratelli d’Italia contro una relazione assai critica nei confronti del governo di Viktor Orban: “Il nostro voto non è stato a favore del presidente ungherese, ma piuttosto del popolo di quel paese, al quale la sinistra italiana - che rimase in silenzio quando i carri armati sovietici nel 1956 invadevano il suo territorio - non ha mai veramente perdonato di non essersi assoggettato al comunismo nonostante la violenza, il sangue e i carri armati inflittigli dall’Urss.
Forse è proprio per non aver mai superato del tutto questo passaggio della storia che la sinistra non smette di criminalizzare l’Ungheria” ha insinuato il senatore La Russa concludendo la sua personale rivisitazione di questo capitolo della guerra fredda. Si è invece rivolto in particolare alla parte femminile della platea l’intervento di Daniela Santanchè per sottolineare l’opportunità inedita e straordinaria venutasi a creare di fare in modo che sia una donna di destra la prima presidente del Consiglio nella storia italiana: ”Sarebbe una soddisfazione enorme , dopo che la sinistra si è sempre presentata come la sola parte politica titolata a promuovere la rappresentanza femminile e le pari opportunità, dimostrare che qui ci sono i fatti e non le chiacchere come da loro”. Quindi l’appello finale rivolto a militanti e simpatizzanti a fare in modo che si intensifichino gli sforzi negli ultimi giorni utili per convincere gli elettori ancora indecisi. Poi via libera al ricco buffet offerto ai presenti sulle note di Rudy Smaila, incaricato di chiudere l’evento con la sua performance canora.