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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Mercoledì, 21 Settembre 2022 08:26

Le piccole aziende chiedono alla politica risposte immediate su energia, scuola, burocrazia e infrastrutture

Energia e gas, carenza di personale preparato, scuole tecniche, infrastrutture, reddito di cittadinanza, salario minimo, burocrazia, transizione digitale e transizione ecologica. Sono questi i temi principali su cui cinque candidati locali alle imminenti elezioni politiche hanno discusso ieri sera presso la sede di Api Lecco Sondrio nel dibattito pubblico dal titolo “I candidati locali incontrano le aziende” moderato dalla giornalista Katia Sala.
Presenti Paolo Arrigoni (Lega-Centrodestra), Giuseppe Conti (Azione-Italia Viva), Giuseppe Currò (Movimento 5 Stelle), Paolo Lanfranchi (Sinistra Italiana/Verdi-Centrosinistra) e Francesca Losi (Italexit).

Ha aperto la serata Enrico Vavassori, presidente di Api Lecco Sondrio: “Aspettiamo dalla politica risposte importanti, ma soprattutto immediate. Le nostre imprese stanno affrontando problemi enormi su cui necessitiamo risposte urgenti perché ormai non c’è più tempo per aspettare e il rischio di dover fermare la produzione o essere costretti al peggio è dietro l’angolo. Come Api per noi rimane sempre centrale il tema della competitività delle imprese che si scontra ogni giorno con problemi secolari italiani come la mancanza di infrastrutture e una burocrazia mostruosa. Abbiamo, inoltre, a cuore un tema fondamentale che è la scuola, la formazione tecnica e la trasmissione di competenze adeguate ai giovani lavoratori che rappresentano il futuro dell’imprenditoria italiana”.

Si è chiuso il dibattito con la domanda dedicata alla possibilità che per la prima volta potrebbe accadere che nessun rappresentante del territorio lecchese sieda in parlamento. In questo caso tutti i candidati si sono impegnati davanti agli imprenditori a farsi da cassa di risonanza con Roma per i problemi locali.

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Martedì, 20 Settembre 2022 21:06

...E MARTINA FUMAGALLI CONQUISTA L'ORO IN COPPA ITALIA DOWNHILL!

in Sport

Collocato nel comune di Santa Margherita di Staffora, a 1335 m di altezza, Pian de Poggio è il centro abitato più meridionale della Lombardia e più elevato della provincia di Pavia.
La seggiovia, porta gli atleti sul Monte Chiappo a 1700m, con un dislivello di quasi 400m dove sono tracciate le impegnative discese ricchedi rocce, terreno friabile e sottobosco.
Con due stupende prestazioni, Rosaria Fuccio nella categoria Elite e Martina Fumagalli nella Amatori femminile conquistano la medaglia d’oro in Coppa Italia DH!

Fin dal sabato, Rosaria Fuccio “mette le cose in chiaro” e conquista una vittoria di prepotenza, distaccando le avversarie di ben oltre dieci secondi. La domenica, un’altra schiacciante vittoria, la mantiene in vetta alla classifica.
Una classifica che ha sempre visto Rosaria come leader, fin dalla prima gara di Sestola!
Grande prestazione di Martina Fumagalli che quest’anno si è trovata alle prese con un’avversaria di grande caratura, tanto da considerarla la più “ostica” delle ultime stagioni. Dopo i tre secondi posti nei tre precedenti appuntamenti di Coppa, inframmezzati dalla strabiliante vittoria del Campionato Italiano a Sestriere,
un altro secondo posto le consente di confermarsi come leader della Coppa Italia, aggiungendo un altro importante tassello al già considerevole palmares in campo nazionale.

Ottima la quinta posizione, a meno di 4 secondi dal podio, di Matteo Bosco nella difficilissima categoria Allievi, accompagnato in decima posizione da un ritrovato Nicolò Vesentini.
Entrambi rappresentano una certezza nelle categorie giovanili del Team Scott BMT Motobase MDBRS. Ancora altalenanti invece le prestazioni di Nisay Bonfanti e di Cesare Mainetti (nella categoria esordienti) che non sono riusciti a brillare su questo impegnativo tracciato.
Da evidenziare la crescita di Riki Santolini che, a seguito di una stagione travagliata a causa di problemi fisici, si piazza all’ottavo posto nella categoria Juniores.
Filippo Demicheli dopo una brillante qualifica in seconda posizione, cade rovinosamente in finale procurandosi un profondo taglio alla mano.
Pesante caduta anche per Alessandro Colonnello che si ritira nella finale.

Rosaria Fuccio: “Sono super felice di aver concluso la stagione con due schiaccianti vittorie e il titolo di Campionessa! Sono finalmente riuscita ad esprimermi al meglio, rimanendo concentrata e spingendo dall’inizio alla fine, sia in qualifica, che in gara.
Questa vittoria mi motiva a fare ancora di più, sia per mestessa, ma soprattutto per il Team che crede e sta investendo molto su di me!”

Martina Fumagalli: “E’ stato un anno pieno di soddisfazioni, prima la Vittoria del Campionato Italiano e ora la vittoria del circuito Coppa Italia oltre al titolo di Campionessa Regionale.
Sono due anni di fila che porto a casa questi risultati ed è grazie al Team che mi supporta e che mi fornisce gli strumenti necessari per poter
primeggiare.
Un grazie speciale va ad Alberto Mainetti e al nostro tecnico Federico Arrigoni Marocco e alla nostra Team Coordinator, Beatrice Greppi.”

Alberto Mainetti: “Si conclude con queste due stupende vittorie una stagione ricca di soddisfazioni.
Soddisfazioni che non derivano solo dai risultati importanti, ma dalla consapevolezza di aver creato un
gruppo di lavoro fantastico, con il quale abbiamo condiviso tante trasferte, molte fuori dall’Italia.
Aggiungiamo altri due tasselli alla nostra bacheca e con un occhio al futuro stiamo già pensando alla
stagione 2023 dove ci saranno grandi novità, soprattutto in campo femminile”

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Martedì, 20 Settembre 2022 20:53

ELECTRIC ENDURO WORLD SERIES: ANDREA BASILE CONQUISTA UN QUINTO POSTO A CRANS MONTANA

in Sport

Il clima “pazzo” e l’infortunio alla mano destra sono stati i protagonisti della quarta prova della EWS 100,la Coppa del Mondo riservata alle bici elettriche. Nonostante il dolore Andrea Basile dimostra di essere tra i top rider di specialità e mette a segno un onorevole quinto posto in Svizzera.
Nelle 9 prove speciali corse il giovedì 15 settembre, l’atleta del Team Scott BMT Motobase MDBRS, in sella alla sua Scott e-Genius resta sempre a ridosso del podio spiccando per la sua velocità nelle POWER STAGE, le prove speciali in salita.
La condizione della mano destra però non ha aiutato e il tortuoso percorso svizzero ha messo a dura prova il forte pilota di Introbio che ha dovuto combattere, non solo contro il tempo, ma anche contro il dolore.
Stringendo i denti, si porta a casa un onorevole quinto posto in vista della prova finale in Italia dove Andrea potrà esprimere nuovamente le sue potenzialità tecniche e velocistiche.


Andrea Basile: “È stata una gara davvero impegnativa, le prove erano dure e il tempo variabile non ha aiutato molto.
Ho cercato di dare tutto quello che avevo ma purtroppo l’infortunio alla mano non mi ha permesso di guidare sempre al 100%. Anche nelle power stage non sono riuscito a fare la differenza come nelle altre gare. Nel complesso sono comunque contento della gara, siamo riusciti a gestirla senza avere imprevisti nonostante e la mia e-Scott è stata perfetta. Ora ci prepariamo per l’ultima tappa di casa a Finale Ligure il 28/29 settembre.”

Alberto Mainetti: “Crans Montana è da sempre una gara ostica e viste le caratteristiche di Andrea, siamo
partiti per puntare molto in alto. Purtroppo, l’infortunio ci ha un po’ rallentato, ma nel complesso è stata
comunque una buona gara!”.

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Martedì, 20 Settembre 2022 17:19

I NOVANT'ANNI DI UN MITO

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Compie oggi novant'anni un Mito della nostra Valle, una vera e propria leggenda vivente per tanti di noi che lo stimano e gli vogliono un gran bene sin da quando, da ragazzini, era un punto di riferimento, uno che aveva raggiunto traguardi che noi potevamo solo sognare, un esempio da seguire e, come avremmo scoperto poi, impossibile da imitare.

Compie novant'anni l'uomo che assieme ad altri audaci come lui portò in cima alla Grigna un motore per far funzionare un mini skilift sull'ultimo tratto del Gerone.

Compie novant'anni uno dei più importanti venditori che la Volkswagen abbia mai avuto in Italia: invase la Valle con Maggiolini, Golf, Passat e poi anche Audi, ma nella sua officina arrivava tanta gente dalla brianza, dal milanese, dal comasco, per approfittare della sua competenza, del servizio inappuntabile, della sua meticolosità nel riconoscere i problemi e risolverli. 

Compie novant'anni un campione dello sci alpino di cui si ricordano le vittorie in Coppa del Mondo veterani e l'amore sviscerato per il Pian delle Betulle, una delle sue seconde case assieme al Lago dove sfogava la sua passione per lo sci d'acqua (con e senza sci ai piedi).

Compie novant'anni circondato oggi dall'affetto della figlia Laura, del genero Tito (Monti anche lui, pensate come sono a volte logiche le vie del caso) e dei nipoti Federico e Andrea che sono assieme a lui nella foto che pubblichiamo qui sotto.

Auguri, caro Alfredo, auguri di cuore da chi scrive queste poche righe, insufficienti a raccontarti ma, spero, comunque gradite. 

E non c'è bisogno che ti dica a chi penso nel farteli.

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Martedì, 20 Settembre 2022 12:49

I TABELLONI DELLO SPRECO

Li avete visti tutti, no? Sono quei tabelloni in metallo ricomparsi qualche settimana fa per "ospitare" i manifesti elettorali dei partiti o movimenti (o chiamateli come vi pare) che si presenteranno alle elezioni di domenica prossima.

E li avete contati? Noi sì: a Introbio, tanto per fare un esempio, sono 48 (quarantotto in lettere) per quattro, forse cinque, spazi occupati, ma anche negli altri comuni la regola è la stessa e i numeri uguali.

Ora, è vero che poi lo Stato rifonderà i costi di posa e tutto il resto, ma vi sembra logico sperperare denaro pubblico (come se ce ne fosse in abbondanza e non avessimo altri problemi da risolvere) per tutto questo?

I sindaci della provincia a fine agosto hanno tentato di porre almeno un limite, ma le leggi, a quanto pare, sono leggi e valgono per tutti e tutto, anche, nostro malgrado, per gli sprechi.

Forse il ministero competente (quello degli interni) non si è ancora reso conto che da un decennio almeno a questa parte le campagne elettorali hanno trovato altre strade un po' meno redditizie per le tipografie ma sicuramente più efficaci di quei manifesti che giacciono appesi in triste solitudine tra fredde ali di metallo deturpando, senza avere alcun tipo di utilità, vie e piazze.

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Martedì, 20 Settembre 2022 12:39

LA NUOVA CHIESA E I SUOI SIMBOLI

in Cultura
Guardando i funerali della regina Elisabetta II, molti avranno notato che nella Chiesa anglicana sopravvivono numerosi elementi che facevano parte della tradizione cattolica fino al diluvio liturgico (e non solo) postconciliare. Uno di questi è l'altare, che è rimasto rivolto "verso Dio", non "verso il popolo" come è stato fatto nelle nostre chiese, stravolgendo, quando non distruggendo, centinaia di migliaia di presbitèri, con un costo artistico, economico e, non ultimo, spirituale altissimo, incalcolabile.
Mentre a giro sempre più stretto trova spazio nelle cronache giornalistiche il degrado tragicomico della liturgia cattolica, fra messe sul materassino gonfiabile o con il prete vestito da ciclista (per restare alle ultime performance), il piccone iconoclasta non cessa di agire, mosso da molteplici fattori apparentemente contrastanti: demagogia ideologica e megalomania, con l'aggiunta di sprechi di denaro che destano scandalo nella gente.
Proprio in questi giorni è stato presentato il presbiterio della cattedrale di Vigevano, comprendente altare, trono vescovile e ambone: un'operazione costata un milione di euro graziosamente (vergognosamente) erogati dalla Fondazione Cariplo. Questo altare, dietro al quale , in posizione centrale ed eminente troneggia la sede del vescovo, sarà consacrato il prossimo novembre alla presenza del segretario di Stato vaticano, il braccio destro inviato dal papa della "Chiesa povera", umile e non clericalista.
Per farvi un'idea, nelle foto sottostanti potete vedere:
1) la navata e l'altar maggiore della cattedrale di Westminster: come potete notare, lo sguardo converge sull'altare e sulla grande croce che vi è appoggiata;
2e 3) i vari elementi del nuovo presbiterio di Vigevano; qui, dopo l'altare c'è ancora qualcosa: troneggia elevata e altissima la sedia vescovile, che diventa il vero punto focale su converge naturalmente lo sguardo durante la celebrazione. Così, non l'altare o il tabernacolo o la croce, ma il vescovo è il centro di tutto. Qualcuno dirà: oh bella, ma questa non è una manifestazione del clericalismo tanto biasimato dalla Chiesa postconciliare e dal papa facente funzione in particolare? Perché possiate darvi una risposta da soli, andiamo alla foto seguente.
4) Ecco come si presentava l'altare vigevanese prima delle riforme postconciliari. La cattedra del vescovo è sulla sinistra della foto; nulla si frappone fra i fedeli e l'altare, che resta il centro e il naturale focus dello sguardo; il clero sta modestamente di lato, non pone se stesso al centro; il punto focale è ben chiaro; quando il celebrante sale sull'altare, si rivolge al Signore alla testa dell'assemblea orante: non certo "dà le spalle alla gente", come la vulgata postconciliare ha falsamente rappresentato questo orientamento per legittimare le innovazioni che ci hanno fatto diventare l'unica religione nella quale, anziché pregare tutti rivolti a Dio o a un qualche punto simbolico, ci si chiude in un cerchio e si guarda in faccia il prete. Anziché sollevato verso l'alto, ora lo sguardo è orizzontale: ci poteva essere un segno più evidente dell'accantonamento della trascendenza e della sua sostituzione con un umanitarismo meramente terreno?
P.S. Per altare "rivolto a Dio" o "rivolto al popolo" si intende che consente la celebrazione "ad Deum" o "verso il popolo". Ma quest'ultimo concetto è un'invenzione moderna: mai si è celebrato verso il popolo, ma sempre rivolti al Signore; anche nelle antiche basiliche romane, che hanno l'altare al centro del presbiterio e la sedia vescovile dietro l'altare, ciò è dovuto al fatto che la porta è situata a est, per cui al momento della consacrazione tutti si rivolgevano verso il punto simbolico del Cristo vero sole, luce del mondo, "oriens ex alto".
 
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Martedì, 20 Settembre 2022 11:21

IL TERZO POLO HA FATTO TAPPA A INTROBIO

Appuntamento pre elettorale in Valsassina per il Terzo Polo che si è presentato a Introbio nella sala civica di Villa Migliavacca.

Dopo gli interventi del sindaco di Primaluna Mauro Artusi (aderente ad Azione di Calenda) e di Guido Agostoni (rappresentante di Italia Viva), i candidati Stefano Motta, Luca Perego e l'onorevole Giusy Versace, introdotti da Beppe Mambretti, hanno illustrato ai numerosi presenti le ragioni per cui il ticket Calenda/Renzi merita di essere preso in considerazione al momento del voto, domenica prossima.

Un Terzo Polo che vuole diventare centrale nella politca italiana attraendo chi, deluso dai comportamenti e dai metodi degli schieramenti di centrodestra e centrosinistra, cerca una propria collocazione in una formazione d'ispirazione liberale, riformista, moderata ed europeista.  

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Martedì, 20 Settembre 2022 08:58

LA RUSSA E SANTANCHE' A LECCO PER FDI

L’ultima settimana di campagna elettorale si è aperta a Lecco con l’arrivo in città di due pesi massimi del partito di Giorgia Meloni: sono stati Ignazio La Russa e Daniela Santanchè a fiancheggiare due dei candidati di Fratelli d’Italia in corsa nei nostri collegi elettorali per Senato e Camera dei Deputati, Alessio Butti e Umberto Maerna.

Nel comizio che li ha visti protagonisti, svoltosi in Piazza Garibaldi di fronte a una platea in cui sedevano, tra una folta platea di cittadini e simpatizzanti, anche diversi sindaci e presidenti di circolo, gli interventi hanno toccato i principali argomenti al centro del dibattito e delle polemiche alla vigilia dell’aprirsi delle urne. Oltre a rivendicare ‘coerenza’, ‘competenza’ e ‘orgoglio nazionale’ come tratti qualificanti della propria proposta, i relatori dal palco hanno denunciato la disinformazione di cui la leader del partito sarebbe a loro giudizio vittima nella campagna elettorale da parte degli avversari, con lo scopo deliberato di screditarla: dall’accusa di ignorare i bisogni delle persone più deboli a quella di voler mettere mano alla legge 194, passando per il sospetto di simpatie e connivenze con governi che non brillano per la qualità delle loro democrazie. “Siccome non hanno risultati da rivendicare dopo essere stati al governo per dieci anni senza vincere un’elezione – ha dichiarato Ignazio La Russa - e sono passati dal volersi accreditare come partito dei lavoratori ad essere il partito dei banchieri, oggi non hanno altri argomenti che denigrare noi, che invece abbiamo una proposta chiara e credibile per l’interesse del paese”.

Spazio quindi all’esposizione in sintesi della ricetta del centro- destra per affrontare la congiuntura economica infausta del momento, imperniata su taglio delle tasse, riduzione del cuneo fiscale e incentivo alle nuove assunzioni. Tra gli impegni assunti dai candidati relativamente ai bisogni specifici del territorio c’è stato quello di risolvere le annose criticità relative alle infrastrutture (tra cui la famigerata Statale 36 e il progetto per un collegamento Lecco-Bellagio per il quale si starebbero definendo le premesse proprio in questi giorni). Non sono mancati neppure riferimenti alle questioni di politica internazionale che hanno acceso gli ultimi giorni di campagna elettorale, in particolare il contestato voto degli europarlamentari di Fratelli d’Italia contro una relazione assai critica nei confronti del governo di Viktor Orban: “Il nostro voto non è stato a favore del presidente ungherese, ma piuttosto del popolo di quel paese, al quale la sinistra italiana - che rimase in silenzio quando i carri armati sovietici nel 1956 invadevano il suo territorio - non ha mai veramente perdonato di non essersi assoggettato al comunismo nonostante la violenza, il sangue e i carri armati inflittigli dall’Urss.

Forse è proprio per non aver mai superato del tutto questo passaggio della storia che la sinistra non smette di criminalizzare l’Ungheria” ha insinuato il senatore La Russa concludendo la sua personale rivisitazione di questo capitolo della guerra fredda. Si è invece rivolto in particolare alla parte femminile della platea l’intervento di Daniela Santanchè per sottolineare l’opportunità inedita e straordinaria venutasi a creare di fare in modo che sia una donna di destra la prima presidente del Consiglio nella storia italiana: ”Sarebbe una soddisfazione enorme , dopo che la sinistra si è sempre presentata come la sola parte politica titolata a promuovere la rappresentanza femminile e le pari opportunità, dimostrare che qui ci sono i fatti e non le chiacchere come da loro”. Quindi l’appello finale rivolto a militanti e simpatizzanti a fare in modo che si intensifichino gli sforzi negli ultimi giorni utili per convincere gli elettori ancora indecisi. Poi via libera al ricco buffet offerto ai presenti sulle note di Rudy Smaila, incaricato di chiudere l’evento con la sua performance canora.

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