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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Lunedì, 06 Giugno 2022 06:58

RECUPERATI DUE ALPINISTI SULLO ZUCCO DEL'ANGELONE

BARZIO (LC) - È terminato in serata l’intervento cominciato domenica pomeriggio per la Stazione di Valsassina - Valvarrone del Soccorso alpino, XIX Delegazione Lariana. L’allertamento riguardava due giovani alpinisti, una ragazza di 22 anni di Monza e un uomo di 30 di Milano, bloccati in corda doppia lungo la Via Anabasi, sullo Zucco dell’Angelone, a circa 1500 metri di quota. L’elisoccorso di Areu ha tentato un primo avvicinamento ma le condizioni meteorologiche non erano favorevoli e quindi il mezzo è rientrato. In zona infatti era in corso un temporale, con tempesta e forti raffiche di vento. Allora sono salite le squadre territoriali, un gruppo dall’alto e un gruppo dal basso; una ventina i tecnici impegnati.

I due alpinisti, illesi, sono stati raggiunti, messi in sicurezza e accompagnati alla base della parete. In contemporanea, altro allertamento per una persona che aveva avuto un malore nei pressi del rifugio Tavecchia, in Val Biandino, territorio del comune di Introbio. Sul posto l’elisoccorso di Sondrio di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza, che ha portato la persona in ospedale. Le squadre del Cnsas erano pronte a intervenire a supporto delle operazioni.

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Lunedì, 06 Giugno 2022 06:52

IL FIORE CON TROPPI NOMI

Il fiore dalle intense sfumature blu riprodotto nella foto è un fiordaliso. Affermazione tanto perentoria quanto gravida di conseguenze lessicali. Infatti i botanici spiegano (Wikipedia docet ma non solo lei) che si tratta di una famiglia vegetale (asteracee) di tipo “altamente polimorfo”. Insomma ne esistono di ogni forma, aspetto e struttura. Dunque sappiate che sotto l’appellativo comune di fiordaliso, potrebbero albergare almeno due tipi di piante: la Centaurea cyanus e il Cyanus segetum. Per noi comuni mortali i fiordalisi sono quei fiorellini azzurri con otto petali bicornuti, dallo stelo sottile che punteggiano i campi di grano. Dalle nostre parti se ne vedono pochi, ma ci sono.

Anche l’immagine alla quale fanno riferimento queste righe, appartiene a un fiordaliso. Si tratta forse del Cyanus Segetum, morfologicamente diversissimo da quell’altro fiordaliso che si accompagna ai papaveri e alle spighe dorate del frumento? Eppure le due essenze appartengono alla medesima famiglia. Ad ogni modo se stiamo parlando della Centaurea, sappiate che l’etimologia del primo corno del binomio scientifico (si dice così, chi scrive non ne ha colpa), imposto dall’onnipresente Linneo, potrebbe derivare dalla figura mitologica del centauro Chirone, (tutore di Achille) che guarì da una grave ferita grazie a un impacco di fiordaliso. Ma ad accrescere la confusione deIl’etimo contribuisce un’altra teoria secondo la quale il lemma “centaurea” trarrebbe origine dalla parola greca κέντρον céntron (pungolo, sperone).

L’appellativo latinizzato in cyanus, invece, proviene certamente e direttamente dal greco Kyanos con significato di “blu”. Però, se ci riferiamo all’altro nome, permanendo uno dei termini (cyanus), il secondo (segetum) deriva dal latino seges: “campo coltivato”. L’arcano dei due appellativi per un’unica pianta, condizione che si verifica spesso in botanica, pare sia dovuto alla modifica del nome proposto da Linneo da parte dell’inglese James Hill. Così la Centaurea cyanus divenne per sempre Cyanus segetum. Chiaro no? Forse. Dimenticavo: c’è un’altra possibile etimologia che fa riferimento a un mito latino ma ve la risparmio. Così come stanno le cose la situazione è già troppo confusa. Chiamiamolo fiordaliso e che sia finita. Se proprio non ne avete abbastanza ecco qua un elenco di nomi popolari riferiti al Nostro: ambretta, bactisosere, balsareza, barburizze, bataschiosola, batilessere, batischiosola, battisecola, battisegola, battisocere, battisogira, biave, biavettina, biavinella, biondela, bloevetta, bluen, bluet, bouton d'ebreu, ciano minore, ciano salvatico, coronelle, croce di Santo Stefano... Se non vi bastano fatemelo sapere e provvederò quanto prima a pubblicarne altri.

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Domenica, 05 Giugno 2022 14:19

LA SCOMPARSA DI SILVIO SANDONINI

"Pronti ? Tu un po' più a destra, per favore, tu invece a sinistra. Questo gruppo viene qua davanti, quell'altro indietro. State belli raccolti, sorridete o dite "cheese" quando lo dico io".

Li metteva in riga come avrebbe fatto un colonnello con i suoi soldatini: era il fotografo "ufficiale" del giornale "La Provincia", ma aveva collaborato con praticamente tutti i giornali lecchesi.

Era un vero professionista della fotografia, Silvio Sandonini di Dervio, 64 anni, spirato ieri dopo una lunga malattia.

Naturalmente tutti i fotografati guardavano verso di lui (in occasione di manifestazioni, cerimonie o altro) e a noialtri che eravamo di "contorno" non ci filava nessuno !

Aveva un'esperienza come pochi, di fotogiornalismo "sul campo". Con la macchina fotografica, l'inseparabile "Canon" dai mille obiettivi, non con i telefonini !

Del suo amatissimo lavoro ne portava le conseguenze anche sul corpo, zoppicava ad un piede e un giorno me ne spiegò il motivo.

"Ero salito su un terrazzino un po' pericolante per fare una bella foto dall'alto - mi disse (all'epoca non c'erano i droni !) - quando d'un tratto il terrazzo mi precipita proprio sotto i piedi , e rimango sotto le macerie".

Inevitabili le fratture alle gambe e ai piedi. Un vero e proprio "infortunio sul lavoro" di cui avrebbe portato i segni per il resto della vita.

Un' altra volta lo trovai in piazza a Introbio: mi fece una foto all'improvviso. "Perchè ?" gli domandai . "Non sono così famoso "

"Così se ti succede qualcosa, ho già la foto pronta", rispose il professionista che era in lui.

Inutile aggiungere che alla seconda foto che mi fece io avevo le dita indice ed anulare ben sollevati in alto !

Non gli ho ricambiato la cortesia, e adesso dovrò trovare una foto d'archivio, per questo mio coetaneo simpatico e spontaneo.

Era andato in pensione da poco, nel 2018, pronto a fare altri meravigliosi scatti a suo piacimento.

Il destino purtroppo non gliene ha dato il tempo.

Ma io nella tristezza di oggi me lo immagino accanto a San Pietro, e vicino alle anime angeliche: "Un po' più a destra, per favore, raccoglietevi, stringetevi e dite cheese".

Ciao Sandonini, facci ancora tante foto dal Paradiso !

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Domenica, 05 Giugno 2022 07:16

CONOSCERE LA SPELEOLOGIA

Il mondo IPOGEO della SPELEOLOGIA è qualcosa di unico e incredibile…

Appena si varca quello spazio-tempo che divide l’esterno con l’interno ci si trova immersi in un mondo parallelo dove sembra che tutto si fermi di colpo

Il BUIO e il SILENZIO assoluto ti avvolgono ed entrano dolcemente dentro di te…

Ci si ritrova in uno spazio più o meno angusto, che ti lascia sospeso in modo surreale e “fuori dal normale”

Un mondo complesso e articolato che ben poco a che fare con l’esterno, che mette a dura prova le nostre sicurezze e richiede nervi saldi e tranquillità interiore

Un mondo non semplice da frequentare, dato da stretti passaggi e verticali salti da affrontare prima in calata e poi con lenta risalita di corda

Un mondo che inevitabilmente va conosciuto in tutti i suoi aspetti, da quelli GEOLOGICI a quelli PALEONTOLOCI fino a quelli METEREOLOGICI per essere compreso nella sua pienezza

Un mondo complicato quando si decide di ACCOMPAGNARE persone non esperte, ma comunque accessibile a tutti con le giuste tecniche speleoalpinistiche

Per fare tutto ciò, e permettere a tutti i nostri amici che desiderino scoprire le meraviglie che ci sono sotto terra, abbiamo frequentato il CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN SPELEOLOGIA DELLE GUIDE ALPINE ITALIANE.

Un corso ricco di momenti formativi sia teorici con i massimi esperti in materia, che pratici, per affinare le tecniche di CONDUZIONE IPOGEA…

Ora siamo pronti ad ACCOMPAGNARVI IN VERTICALE ma questa volta dritti al CENTRO DELLA TERRA…

A breve un ricco programma di uscite (o meglio entrate) in grotta…

 

www.mountaindreamguide.com

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YOUR DREAMS, OUR PASSION AT THE HEART OF EARTH !!!

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Domenica, 05 Giugno 2022 07:01

CHIUSA A BOBBIO LA FERRATA PESCIOLA

Il Comune di Barzio (LC) ha pubblicato un’ordinanza che riguarda la chiusura temporanea della ferrata Pesciola, ex D. Rebuzzini, ai Piani di Bobbio, molto frequentata e dove in passato il Soccorso alpino ha svolto diversi interventi. Nel testo si specifica che “a causa di avverse condizioni atmosferiche evidenzia anomalie in alcuni punti causando situazione di pericolo concreto ed attuale per l'incolumità pubblica in ordine al transito sulla stessa”.

L’ordinanza (n.5 Reg. del 01/06/2022) prosegue con queste precisazioni: “Ritenuto pertanto, necessario provvedere con urgenza all'adozione di tutte le misure necessarie a rimuovere tale situazione di pericolo, in particolare provvedendo alla chiusura al transito della ferrata; Rilevato che l'adozione della presente ordinanza è giustificata e legittimata dal permanere della suindicata situazione di pericolo fino alla rimozione dello stesso”, la chiusura al transito pedonale della ferrata continuerà “fino alla messa in sicurezza della stessa per le motivazioni espresse in premessa e finalizzate alla tutela della pubblica incolumità e sicurezza”.

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Domenica, 05 Giugno 2022 06:51

Un corso di diritto ambientale con WWF e AIGA Lecco

Relatori di primissimo piano per un’opportunità di formazione rivolta ad avvocati e funzionari della Pubblica Amministrazione, di Enti Pubblici e Privati,

realtà economiche e semplici cittadini

Sempre più spesso si sente parlare di tutela dell’ambiente. Abbiamo visto i ragazzi in piazza con i Friday For Future, abbiamo sentito parlare voci importanti sul tema. A novembre, a Glasgow, c’è stata la Conferenza Mondiale sul Clima, dove gli Stati si sono riuniti per comprendere come fronteggiare quella che è una sfida che ci coinvolge tutti. Quest’anno, il bene ambiente ha finalmente ricevuto tutela costituzionale in Italia.

Ma, concretamente, quali sono gli strumenti posti dall’ordinamento nazionale e sovranazionale a tutela dell’ambiente che ci circonda? Ma soprattutto: come possiamo noi, operatori del diritto o semplici cittadini, usarli proficuamente, ciascuno nelle proprie realtà?

Questi sono alcuni degli interrogativi a cui il primo corso in materia di diritto dell’ambiente organizzato da AIGA Lecco e WWF Lecco, in collaborazione con Parco Monte Barro, con il patrocinio della Provincia di Lecco, dell’Ordine degli Avvocati di Lecco e della Fondazione AIGA “Tommaso Bucciarelli”, si prefigge di rispondere.

Il tema ambientale è ormai centrale nei contesti più disparati, ma la normativa che lo regola è (purtroppo) ancora poco conosciuta. Molti Avvocati, ma anche funzionari della Pubblica Amministrazione, di Enti Pubblici e Privati, realtà economiche… si trovano sempre più spesso di fronte a casi pratici che richiedono competenze in diritto ambientale, avvertendo la necessità, dettata dalla concretezza, di conoscere la normativa in materia.

Questo corso si pone quindi l’obiettivo di fornire un’introduzione al diritto dell’ambiente, illustrandone le fonti nazionali e sovranazionali, guidando il partecipante nei meandri dei procedimenti amministrativi e analizzando i principali reati ambientali. Tutto ciò, sempre, con un taglio squisitamente pratico – mediante l’analisi di casi reali, la lettura di atti e normative e l’approccio ragionato alla materia, sotto la guida di eminenti relatori con decennale esperienza nel campo.

Saranno presenti, tra gli altri, l’Avvocato Paola Brambilla del Foro di Bergamo, Coordinatrice Commissione VIA - Ministero della Transizione Ecologica, l’Avvocato Domenico Aiello, Responsabile tutela giuridica della Natura presso il WWF Italia e il professor Gianfranco Amendola, che ha iniziato ad occuparsi come magistrato di normativa ambientale nel 1970, definendo oltre 15.000 procedimenti penali in questa materia.

Il corso si strutturerà in tre incontri (venerdì 17 giugno, venerdì 24 giugno, venerdì 1° luglio, dalle 15 alle 18), ciascuno dei quali sarà focalizzato su un argomento specifico (La tutela giuridica dell'ambiente in Italia: dalle fonti sovraordinate ai principi costituzionali; I procedimenti ambientali (autorizzazioni e valutazioni): dalle fonti alla prassi e al contenzioso; In nome del popolo inquinato: panoramica sulla normativa penale ambientale oggi vigente su acqua, aria, rumore e rifiuti nonché sui principali delitti contro l'ambiente – traffico illecito e combustione illecita di rifiuti, disastro ambientale).

L’evento si svolgerà nella meravigliosa cornice di Villa Bertarelli (Galbiate), sede del Parco Monte Barro, e sarà seguito da un piccolo aperitivo allestito con prodotti locali (in collaborazione con la Locanda “La Madonnina” di Galbiate), in un unico fil rouge che vuole parlare di ambiente e sostenibilità.

 

Maggiori informazioni e modalità di iscrizione sono consultabili sul sito WWF Lecco alla pagina dedicata https://wwf.lecco.it/diritto-ambientale.

 

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Sabato, 04 Giugno 2022 09:42

IL 3 GIUGNO GIORNATA MONDIALE DELLA BICICLETTA

La bicicletta è un simbolo del trasporto a zero emissioni e veicola un messaggio di sostenibilità dei consumi e della produzione oltre ad avere un impatto positivo sul clima. Sono considerazioni fatte dall'ONU quando nel 2018 stabilì che il 3 giugno sarebbe diventata la giornata mondiale della bicicletta, una giornata per ricordarci quanto questo mezzo sia eclettico e benefico. E' un dato di fatto ed è sotto gli occhi di tutti, ma troppo spesso non ci facciamo caso.

Proprio per questo il 12 aprile 2018 fu approvata delle Nazioni Unite l'istituzione della giornata mondiale della bicicletta per celebrare “l’unicità, la longevità e versatilità della bicicletta che è in uso da due secoli e che rappresenta un mezzo di trasporto semplice, economico, affidabile e sostenibile, che promuove la preservazione ambientale e la salute”. Inoltre: "la bicicletta stimola la creatività e l’impegno sociale e offre al suo utilizzatore una coscienza immediate dell’ambiente locale” e ancora che “la bicicletta può essere uno strumento per lo sviluppo e un mezzo non solo di trasporto ma anche di accesso all’educazione, alla salute e allo sport”.

Insomma la bicicletta fa bene proprio a tutti. Piace all'ambiente, al traffico e rende anche più felici.

Buona pedalata !

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Venerdì, 03 Giugno 2022 13:31

SENSO UNICO ALTERNATO A CASARGO

Sp 67 Alta Valsassina e Valvarrone – REGOLAMENTAZIONE A SENSO UNICO

ALTERNATO mediante impianto semaforico nel tratto in comune di Casargo nell’ambito dei “Lavori

di regimazione idraulica, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo nelle aree colpite dagli

eventi calamitosi in località Torrente Spirsol a monte della Sp 67, Valle Brocca, Valle delle Quaglie,

valle dell’impluvio denominato Canale di Pezzo e Valle Fontana – OCDPC n. 598/2019”.

 

Premesso che, nell’ambito dell’ODCPC n. 598/2019, il Comune di Casargo è stato individuato come

ente attuatore degli interventi di denominati “Lavori di regimazione idraulica, anche strutturali, per la

riduzione del rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi calamitosi in località Torrente Spirsol a

monte della Sp 67, Valle Brocca, Valle delle Quaglie, valle dell’impluvio denominato Canale di Pezzo

e Valle Fontana”;

 

Rilevato che, con richiesta pervenuta in data 23.05.2022 prot. AP n. 22765 da parte dell’impresa

COSTRUZIONI CERRI srl con sede in Talamona (SO), esecutrice delle opere in oggetto, veniva

richiesta l’emissione del provvedimento di regolamentazione della viabilità lungo il tratto di Sp 67

Alta Valsassina e Valvarrone nel periodo compreso tra il 06 giugno 2022 sino al 05 agosto 2022;

 

Preso atto che, a seguito dell’incontro tenutosi in data 01.06.2022 presso gli uffici della Provincia di

Lecco, propedeutico alla definizione alle modalità di gestione del collegamento viabilistico

rappresentato dal tratto di Sp 67 Alta Valsassina e Valvarrone nel comune di Casargo interessato

dalle opere in oggetto, venivano definite le modalità con cui attuare tali limitazioni;

 

Premesso quanto sopra, a tutela dell'incolumità degli utenti della strada e delle maestranze al lavoro,

si rende opportuno procedere con la regolamentazione del transito veicolare mediante l’istituzione

del senso unico alternato regolamentato da impianto semaforico nel tratto stradale interessato dalle

opere;

 

1. La REGOLAMENTAZIONE A SENSO UNICO ALTERNATO gestito da impianto semaforico

della Sp 67 Alta Valsassina e Valvarrone nel tratto in comune di Casargo nell’ambito dei

“Lavori di regimazione idraulica, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo nelle aree

colpite dagli eventi calamitosi in località Torrente Spirsol a monte della Sp 67, Valle Brocca, Valle

delle Quaglie, valle dell’impluvio denominato Canale di Pezzo e Valle Fontana – OCDPC n.

598/2019”, a decorrere dalle ore 08.00 di Lunedì 6 giugno 2022 sino alle ore 08.00 di martedì

14 giugno 2022;

I

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Venerdì, 03 Giugno 2022 13:22

1872-2022: 150 anni di "AIDA"

in Cultura

Per ricordare l'anniversario della prima rappresentazione europea dell'opera "Aida" di Verdi su libretto del poeta e scrittore lecchese Antonio Ghislanzoni, avvenuta alla Scala nel 1872 (un anno dopo la prima del Cairo), è in programma dal 10 al 12 giugno una tre giorni di iniziative a Maggianico di Lecco, organizzata da Associazione Giuseppe Bovara e FAI-Delegazione di Lecco con il contributo del Comune di Lecco.

A breve il programma completo!

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Venerdì, 03 Giugno 2022 10:21

COSA FARE COL DONBASS ?

La tattica militare che i Russi usano per avanzare nel Donbass è all'incirca la stessa che usavano gli Americani nella II Guerra Mondiale: prima bombarda tutto e distruggi tutto ciò che puoi distruggere, per cercare di eliminare la resistenza nemica, poi puoi procedere in avanti. L'ottimo reportage che sull'Azovstal ha fatto Vittorio Rangeloni, che ha esposto crude situazioni senza orpelli ideologici, ne è un'ulteriore dimostrazione.

La domanda da fare però è un'altra: ammettendo per ipotesi che un giorno Zelensky accetti di perdere definitivamente  il Donbass, Mariupol e la fascia costiera, cosa se ne fa Putin di un territorio completamente disastrato ? Città completamente rase al suolo, fabbriche distrutte, strade e ponti distrutti, si trova in mano un territorio completamente terremotato. Allora chi darebbe i soldi alla Russia per ricostruire ciò che i suoi cannoni hanno distrutto ? Si parla di decine, anzi centinaia di miliardi di Dollari.

Una cifra enorme, che certamente l'economia russa, che nei prossimi mesi andrà sempre più in crisi a causa delle sanzioni (rischia il default) non può permettersi. Nè può certo appellarsi a un "Piano Marshall" di aiuti dagli Americani o dall'ONU !

Che si fa allora, caro Putin ? Lascerai morire di fame i poveri ucraini che si sono arresi, con un altro Holomodor  (la strage che ne fece Stalin nel 1933) ? Li ospiterai nelle tue dacie, o li costringerai a vivere senza lavoro e in fatiscenti catapecchie per il resto della loro vita ? Li ripagherai con il tuo enorme patrimonio personale ?

E' davvero un bel problema ! "Desertum fecerunt et pacem appellaverunt": "hanno creato un deserto e l'hanno chiamato pace", disse ai Romani Calgaco, Re dei Britanni.

Solo che i Romani all'epoca avevano molte risorse economiche: le poche che oggi ha la Russia, te le sei rubate tu e i tuoi oligarchi !

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