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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Sabato, 11 Giugno 2022 14:00

I CARABINIERI SVENTANO UN TENTATIVO DI SUICIDIO AL PONTE DI CREMENO

Provvidenziale intervento dei Carabinieri della Compagnia di Lecco che ieri, 10.06.2022, dopo le ore 20.00, su richiesta della Centrale Operativa allertata dai genitori, intervenivano in Cremeno, presso il noto ponte della “Vittoria”, ove il loro figlio diciannovenne, residente nella provincia di Como, aveva preannunciato di volersi suicidare.

I militari dell’Arma, prontamente intervenuti, riuscivano a rintracciare il giovane prima che potesse realizzare l’insano gesto, fermandolo e convincendolo a desistere, per poi essere soccorso dal personale del 118 fatto intervenire, che lo trasportava presso l’Ospedale di Lecco.

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Sabato, 11 Giugno 2022 13:36

NICOLA GIANOLA, UN FILOSOFO NELLA TERRA DEL FERRO

in Cultura

Si può essere filosofi in una valle dove si respira ferro da secoli e i duri e inerti sassi sono una costante tanto da esserne parte del nome?

La risposta è sì, si può, e la testimonianza più vera sta in una pubblicazione di cui qui sotto pubblichiamo la copertina.

Tra i nomi degli autori troverete facilmente quello a cui ci riferiamo: Nicola Gianola, 25 anni, radici a Premana e Introbio, laureato in Filosofia a Milano, e attualmente impegnato a Cà Foscari (la prestigiosa Università di Venezia) dove conta entro marzo prossimo di conseguire il dottorato in Scienze Filosofiche.

Succede che "Il pensiero" indice una sorta di concorso sulla figura di Ludwig Wittgenstein che, da assoluti profani, scopriamo da wikipedia essere un "filosofo e logico austriaco, autore in particolare di contributi di capitale importanza alla fondazione della logica e alla filosofia del linguaggio e considerato da alcuni, specialmente nel mondo accademico anglosassone, il massimo pensatore del XX secolo".

Nicola, che proprio su Wittengstein aveva redatto la tesi di laurea, ci prova e dopo un paio di selezioni gli arriva la bella notizia: il suo contributo sarà pubblicato, e così è stato per la felicità sua e quella della famiglia.

Ma la sua gioia è stata ancor più intensa quando ha visto in che gruppo di autori è stato coinvolto, tutti accademici, professori e filosofi di lungo corso.

Che dire? Facciamo i complimenti a Nicola e gli auguriamo di avere tutte le più grandi soddisfazioni nel percorso che si è scelto e, importante, non dimentichi - nel lungo viaggio che lo attende - le sue radici e il suo mondo.

 

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Sabato, 11 Giugno 2022 12:29

APPELLO DEL SOCCORSO CENTRO VALSASSINA: "CERCHIAMO AUTISTA SOCCORRITORE"

Siamo alla ricerca di un autista soccorritore, dell'uno o dell'altro sesso, per assunzione a tempo pieno con contratto a tempo indeterminato!
Mandate i vostri cv alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre il 18/06/2022!
 
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Sabato, 11 Giugno 2022 12:11

RADUNO DEGLI ALPINI D'EUROPA A MONACO DI BAVIERA

In occasione del 4° Raduno degli Alpini in Europa che si sta svolgendo in Baviera, il Presidente nazionale Sebastiano Favero e alcuni Consiglieri nazionali si sono recati al lager di Dachau dove hanno scoperto una targa e commemorato le vittime nel Piazzale d’appello del campo di concentramento.

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Sabato, 11 Giugno 2022 09:43

STEFANO VALSECCHI NUOVO PRESIDENTE DEL GRUPPO RIFUGISTI. NEL DIRETTIVO ANCHE ALESSANDRO SPAZZADESCHI E DAVIDE RUPANI

Passaggio di consegne alla guida del Gruppo Rifugisti di Confcommercio Lecco. Infatti l'assemblea svoltasi lo scorso 8 giugno, presso la sede dell'associazione in piazza Garibaldi a Lecco, ha sancito il passaggio del testimone tra la presidente uscente Anna Bortoletto (in carica dal 2016) - che gestisce il Rifugio Grassi, in località Bocchetta di Camisolo-Pizzo dei Tre Signori (Valtorta) - e Stefano Valsecchi - gestore del Rifugio Azzoni in vetta al Resegone.

Il nuovo presidente Valsecchi resterà in carica fino al 2026; Anna Bortoletto, che era stata rieletta in occasione della assemblea elettiva del luglio 2021, rimarrà in consiglio assicurando la sua esperienza.

Il Direttivo del Gruppo, fondato in seno a Confcommercio Lecco nel 2011, è completato da Alessandro Spazzadeschi (Rifugio Shambalà, Alpe Giumello) e Davide Rupani (Rifugio Lecco, Piani di Bobbio). Valsecchi, Spazzadeschi e Rupani avevano fatto il loro primo ingresso in Consiglio un anno fa, in occasione delle elezioni.

(Foto di copertina da Lecconotizie.com) 

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Sabato, 11 Giugno 2022 07:09

Convegno “New European bauhaus neb Milano 2022”

Tenutosi ieri a Milano un Convegno sull'Ecologia e l'Ambiente a cui hanno partecipato il prof. Costantino Ruscigno, insegnante all'Ist. Parini di Lecco e a contratto col Politecnico di Lecco, e alcuni studenti del Parini Serale.
In sintesi il programma e gli argomenti di cui si è parlato nel Convegno


Venerdì 10 Giugno

Green vision: workshop di idee per un presente più consapevole e sostenibile.
Progetto ideati dagli studenti:
Pand@3 ->; questionario finalizzato a migliorare lo stile di vita valorizzando il concetto del benessere a 360 gradi. L’obiettivo è quello di stimolare la conoscenza, e quindi determinare un cambiamento delle abitudini alimentari e degli stili di vita.
Pista ciclabile sospesa -> una pista ciclabile nella città di Milano, costituita da mattonelle che producono energia camminandoci sopra.

PLANT4US -> luogo di incontro/aggregazione sociale, dove all’interno si troverà tantissimo verde e cubi di legno per aiuole e vasi.

Casa sostenibile -> L’obiettivo è quello di ridurre del 55% le emissioni entro il 2030, ed azzerarle entro il 2050. Nel 2019 sono iniziati gli scioperi scolastici per ‘Friday for future’ che hanno portato delle iniziative con progetti sostenibili da parte delle imprese, i 5 obiettivi prevedono: l’utilizzo di pannelli fotovoltaici e termici, l’isolamento acustico e termico, il riscaldamento domestico a idrogeno verde, pavimenti nuovi e vetri ad alte prestazioni, installazione di fornelli in vetro resina ad induzione.

Irtino -> gli obiettivi (tratti dall’agenda 2030) sono: sconfiggere la fame nel mondo, assicurare salute e benessere, e salvaguardare la vita sulla terra. I ragazzi hanno creato un’applicazione di nome TASTE A WASTE al fine di ridurre il nostro impatto tramite la gestione degli sprechi alimentari. Le funzioni dell’app prevedono un calendario che indica la stagionalità di frutta e verdura, la possibilità di creare un orto a casa nostra, alcune ricette utilizzando metodi alternativi all'utilizzo degli sprechi e metodi della conservazione.

Acqua, primo bene comune -> una proposta di legge d’iniziativa popolare sull’utilizzo razionale, responsabile e sostenibile della risorsa acqua.

Questo il programma del Convegno per oggi

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Sabato, 11 Giugno 2022 06:58

BONUS CASA: MOLTI I CREDITI BLOCCATI

Bonus Casa: imponenti i crediti bloccati nel cassetto fiscale delle imprese delle province di Como, Lecco, Monza Brianza e Varese
Il Bonus per l’efficientamento energetico ha prodotto i danni peggiori
I vertici di Cna a Roma per integrare l’emendamento sblocca crediti

Dati alla mano, il Presidente di Cna Lario Brianza, Pasquale Diodato, il Segretario regionale, Stefano Binda, il Segretario Cna Lario Brianza, Ivano Brambilla e il Direttore di Cna Servizi, Davide Grassi, hanno incontrato i vertici nazionali dell’Associazione per dimostrare l’ingente cumulo di crediti generati dai Bonus in edilizia, già maturati e bloccati nei cassetti fiscali. Crediti che rischiano di determinare il fallimento di tante piccole e medie imprese italiane.
Marco Capozi, responsabile delle relazioni istituzionali di Cna ha letto con grande preoccupazione i numeri che arrivano dai territori e che andranno a corroborare le richieste inserite da Cna in un emendamento al Decreto Aiuti, attualmente al vaglio dei gruppi parlamentari.

“Da un sondaggio diffuso tra le nostre imprese della filiera costruzioni nelle province di Como, Lecco, Monza Brianza e Varese, emerge che il cumulo di crediti fiscali, maturati e non ceduti ad oggi, per 50 aziende medio piccole sono superiori ai 5 milioni di € - spiega Diodato – Se pensiamo che il campione territoriale è limitato e ipotizziamo di estendere questi numeri a tutta Italia, vediamo che il risultato è astronomico. Chiediamo, quindi di sbloccare la situazione, pena una moria diffusa di piccole realtà che con il volano dei Bonus hanno operato gli sconti in fattura e maturato crediti che oggi rimangono sul “groppone” - come si usa dire - delle stesse imprese, non cedibili e congelati nel cassetto fiscale”.
Una situazione che riguarda sicuramente il Bonus 110% ma per una percentuale minore; più ampiamente le Pmi associate del settore edilizia e impiantistica hanno proposto alla clientela i Bonus minori che però hanno determinato una situazione oggi al collasso per la modifica in corso d’opera delle “regole del gioco”.

I dati parlano chiaro: i danni peggiori sono quelli provenienti dagli sconti in fattura relativi ai bonus decennali che hanno prodotto crediti a tutt’oggi incagliati nei cassetti fiscali delle imprese. C’è da dire che tra il campione sollecitato nel sondaggio una larga fetta di imprenditori appartiene al settore dell’impiantistica e installazione e da qui deriva il numero significativo di applicazione del Bonus 65%.
Le dimensioni d’impresa dei soggetti coinvolti sono quelle delle piccole e medie imprese, tuttavia dai dati si evince che i crediti generati sono i più disparati da poco meno di 5 mila € fino a quasi un milione e mezzo.
Cosa fare, quindi? E come si sta muovendo concretamente Cna per ovviare a questo gravoso problema?

“Abbiamo illustrato la situazione al responsabile nazionale Capozi che è coinvolto direttamente nella presentazione dell’emendamento attualmente al vaglio del Parlamento, supportando le motivazioni inserite nel documento ufficiale con dati numerici significativi – continua il Presidente – In sostanza nella modifica proposta si chiede lo sblocco dei crediti, anche e soprattutto quelli incagliati tra il 17 febbraio e il 30 aprile 2022 che sono rimasti immobilizzati dalla data del 1° maggio, inserita nell’ultimo Decreto come spartiacque per la ripresa della cessione multipla dei crediti”.
Cna sta facendo tutto il possibile per risolvere questa situazione e poter far ripartire le imprese del settore costruzioni.

In allegato la tabella studiata dalla CNA con la situazione attuale:

 

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Sabato, 11 Giugno 2022 06:53

CONFARTIGIANATO CONTRARIA A UNA LEGGE SUL SALARIO MINIMO

“La determinazione del salario deve continuare ad essere affrontata dalla contrattazione collettiva, per non compromettere il delicato equilibrio fra retribuzione, tutele contrattuali e competitività delle imprese che in Italia è garantito da oltre 70 anni da una contrattazione di qualità, estremamente diffusa, con un livello di copertura che non ha nessun altro Paese europeo”.

Infatti secondo un recente studio di Adapt, sui quasi mille CCNL depositati al Cnel meno della metà risulta effettivamente applicata e i soli CCNL sottoscritti da Cgil, Cisl e Uil coprono il 97% dei lavoratori.

Il Presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Daniele Riva è critico su interventi pubblici vincolanti in materia salariale. “L’introduzione di un salario minimo legale – sottolinea – è improponibile poiché, nel caso in cui fosse inferiore a quello stabilito dai contratti collettivi ne provocherebbe la disapplicazione e, nel caso in cui fosse più alto, si creerebbe uno squilibrio nella rinegoziazione degli aumenti salariali con incrementi del costo del lavoro non giustificati dall’andamento dell’azienda o del settore”.

“La contrattazione collettiva – spiega Riva – garantisce già condizioni e strumenti per sostenere i redditi e individuare modalità per migliorare la produttività. La fissazione ex lege del salario sminuirebbe il ruolo svolto dalla negoziazione tra le parti sociali per l’individuazione di trattamenti economici congrui e coerenti, rischiando di colpire anche le tutele collettive e i sistemi di welfare integrativi. Un patrimonio che in questa fase difficile sta offrendo un utile supporto ai lavoratori ed alle imprese, soprattutto in quei territori dove il welfare pubblico è carente se non assente del tutto”.

“Nell’artigianato e nelle piccole imprese – conclude Riva – la contrattazione collettiva definita dalle Organizzazioni più rappresentative, come la Confartigianato, oltre a determinare salari rispettosi dell’art. 36 della Costituzione, è anche lo strumento che ha consentito di individuare soluzioni su misura per le esigenze organizzative e di flessibilità di imprese appartenenti a settori e con mercati spesso estremamente diversi fra di loro , assicurando, nel contempo, importanti tutele collettive ai lavoratori, anche attraverso il proprio consolidato sistema di bilateralità”.

Peraltro, la stessa Commissione europea, che invita i Paese membri a promuovere salari “adeguati ed equi”, valorizza la contrattazione collettiva quale strumento per combattere la povertà lavorativa e migliorare le condizioni di lavoro.

L’introduzione del salario minimo in Italia, diversamente a quello che si vorrebbe far credere, ridurre infatti proprio le tutele contrattuali dei lavoratori e, per quanto concerne i working poor, avrebbe l’effetto di marginalizzare anche i lavoratori a basso salario relegandoli, nella migliore delle ipotesi, a percepire solo il minimo senza ulteriori tutele, e nella peggiore a trasformarli in disoccupati o in lavoratori in nero.
Il tema della crescita dei salari in Italia resta invece fortemente legato a quello della crescita del PIL, rimasta al palo a causa delle gravi inefficienze strutturali del nostro Paese, dell’elevato costo del lavoro, del gap di competitività con le imprese di altri Stati determinato, ad esempio, dal superiore costo dell’energia, dalle politiche di rigorosa austerity che hanno portato ad una consistente riduzione della buona spesa pubblica e degli investimenti pubblici.

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Sabato, 11 Giugno 2022 06:44

Carburante, record prezzi impatta su 85% della spesa

Effetti sull’intero sistema agroalimentare, già gravato dagli altri aumenti delle Materie Prime. “Dal Pnrr risorse per energia verde dai campi: è scommessa strategica”

In un Paese come l’Italia dove l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l’aumento record dei prezzi di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa di consumatori. Lo rimarca Coldiretti Como Lecco in riferimento al balzo record del costo dei carburanti dalla benzina al gasolio con effetti che si estendono all’intera filiera agroalimentare, dai campi all’industria di trasformazione fino alla conservazione e alla distribuzione per arrivare al carrello della spesa delle famiglie.

Il nuovo record dei prezzi dei carburanti (che hanno ormai superato ampiamente i due euro, per quanto riguarda la benzina verde) – sottolinea la Coldiretti interprovinciale – si trasferisce sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli energetici. A subire gli effetti è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei costi per frutta e verdura secondo una analisi della Coldiretti su dati Ismea.

Le imprese italiane devono affrontare un pesante deficit logistico per la carenza di infrastrutture per il trasporto merci con un gap di competitività che penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea. In Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro/ chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro, ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell’Europa dell’Est come la Lettonia, la Romania o la Polonia secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga (www.divulgastudi.it). Si tratta di un aggravio per gli operatori economici italiani superiore dell’11% rispetto alla media europea – afferma Coldiretti – e ostacola lo sviluppo del potenziale economico del Paese, in particolare per i settori per i quali il sistema della logistica risulta cruciale, come nel caso del sistema agroalimentare nazionale, punta di eccellenza dell’export Made in Italy.

“In tale ottica il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) può essere determinante per agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo” conclude il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi nel sottolineare “l’importanza di dotare il paese di una riserva energetica sostenibile puntando sulla filiera del biometano agricolo da fonti rinnovabili con l’obiettivo di arrivare a rappresentare il 10% del fabbisogno della rete del gas nazionale”.

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Sabato, 11 Giugno 2022 06:37

Alle Scuole paritarie lecchesi garantiti 7 milioni in 5 anni

Torri: “Investiamo sulla qualità di tutta l’offerta scolastica lecchese”

È in discussione in questi giorni il rinnovo della convenzione tra il Comune di Lecco e l’Associazione delle Scuole dell’Infanzia Paritarie di Lecco. La maggioranza di governo della città ha sintetizzato una proposta unanime relativa alle politiche della prima infanzia da qui ai prossimi 5 anni.

“Le scuole dell’infanzia paritarie a Lecco rappresentano una realtà riconosciuta sia per la qualità del ruolo educativo sia per la presenza sul territorio comunale: 15 sono, infatti, le scuole dell’infanzia paritarie (fascia 3-6 anni) a Lecco rispetto alle 5 statali presenti - spiega l’Assessore all’Educazione del Comune di Lecco Emanuele Torri -. Il rinnovo della convenzione deve, però, tenere conto del trend negativo della natalità nella nostra città che, anche nei primi mesi del 2022, si sta purtroppo confermando”.

Come già illustrato dall’Assessore alla Famiglia Alessandra Durante, nella città di Lecco nell’ultimo decennio i bambini si sono ridotti del 25%, passando dai complessivi 1544 iscritti alle scuole dell’infanzia nell’anno scolastico 2012-2013 fino ai 1157 dell’anno scolastico in corso. Nello specifico gli iscritti alle scuole dell’infanzia paritarie (il 71% del totale) sono scesi dai 1086 del 2012 agli 825 del 2022.

“Pur a fronte di questi dati di fatto, la nostra maggioranza ha condiviso una scelta forte a favore della scuola, dei bambini lecchesi e delle famiglie: nonostante l’evidente calo demografico non vogliamo ridurre di un solo euro il supporto economico a chi si occupa di educazione e di infanzia. Riteniamo importante garantire la continuità educativa e investire migliorando la qualità dell’offerta formativa così come da impegni presi con la cittadinanza. Pertanto non solo vogliamo mantenere l’ammontare complessivo del contributo (1.400.000 € all’anno), ma proponiamo di estendere la durata della convenzione, dai 3 anni attuali a 5, assicurando alle scuole paritarie una ulteriore garanzia circa la copertura finanziaria ordinaria e sostenendo ulteriori progetti che le scuole vorranno sviluppare”.

Questo schema comporterà nei fatti un maggiore investimento di risorse per ogni singolo bambino (nel triennio appena concluso il contributo comunale è aumentato da 1.550 a 1.700 euro/bambino), un sostegno al mantenimento delle scuole più periferiche, un incentivo a migliorare continuamente la qualità dell’offerta e l’organizzazione del servizio. Su quest’ultimo punto l’Amministrazione prevede la possibilità di ulteriori risorse extra-fondo per il finanziamento di progettualità facoltative ad hoc.

“Crediamo che le scuole possano ancor più esprimere progetti coordinati con l’Amministrazione comunale coerenti con le priorità di mandato, per altro ampiamente condivise in linea di principio: valorizzazione dei rioni, inclusione multiculturale, sostenibilità ambientale, potenziamento dei talenti, scambio intergenerazionale”.

La proposta verrà quindi presentata e discussa nelle apposite Commissioni consiliari, quindi si svilupperà ulteriori incontri tecnici con l’Associazione delle scuole Paritarie, per poi approdare in Consiglio comunale nelle sua veste definitiva.

“In un ragionamento più ampio relativo alla qualità dell’offerta per l’infanzia, sentiamo il dovere di offrire un percorso di miglioramento anche per quanto riguarda l’offerta delle scuole statali - conclude l’Assessore all’Educazione Emanuele Torri -. Per questo motivo l’Amministrazione comunale si impegna a potenziare l’offerta delle scuole dell’infanzia statali all’interno dei Piani di Diritto allo Studio”.

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