PRIMALUNA: SABATO AL VIA IL TORNEO DEI COMUNI
ANDREA BASILE TERZO AGLI ITALIANI ENDURO DI E-MTB
Questo fine settimana nella località di Rocca Canavese (to) si sono dati battaglia i migliori 100 atleti italiani e-MTB in un’avvincente competizione che ha assegnato per la prima volta in assoluto nella storia della specialità e-mtb enduro FCI le maglie tricolore.
Vittoria assoluta per Berta Matteo (team Cicobikes – DSB – Bikemotion) Cat elite maschile e Alia Marcellini (Valdinievole E-BIKE) Cat elite femminile.
Ma in Piemonte c'è stata gloria anche per l'atleta di casa nostra Andrea Basile, il notissimo "Ricciolo", giunto terzo nella sua categoria alle spalle di Riccardo Giuliani e Vittorio Grandis.
Una bella soddisfazione per lui (corre per il Team Scott BMT Motobase) in questa prima edizione del campionato italiano di e-mtb che vediamo qui sotto condividere il podio tricolore e in azione.
CRESCE E COINVOLGE IL BASKET IN VALLE GRAZIE ALL'ASD SPORT VALSASSINA
IL COVID CONTINUA LA SUA CORSA
Guerra in Ucraina; Putin chiude i rubinetti del gas; governo traballante; Movimento 5 stelle in rapida dissoluzione; siccità galoppante; Chiara Ferragni cocondurrà (si può dire? Però è brutto.) il prossimo Festival di Sanremo.
Ci si mette anche la Colombia con il primo presidente di sinistra della sua storia.
Tutto congiura a soffocare l’attenzione sulla pandemia da Coronavirus nel nostro Paese.
Però il virus, con tutte le sue varianti, non ha chiuso i battenti anche se le restrizioni sanitarie sono solo uno sgradevole, ancorché lontano, ricordo.
Ormai sui social, piccoli schermi e grandi giornali non imperversano più Bassetti, Locatelli, Zangrillo & Co.
Tutto bene dunque? La pandemia che da 30 mesi si estende su scala planetaria ce la siamo buttata alle spalle? Nemmeno per sogno.
Omicron 5, ultima metamorfosi del virus originario, continua a fare il suo mestiere e si diffonde con efficacia sempre maggiore.
Anche se, occorre dirlo, sembra diventato molto meno aggressivo dei suoi predecessori.
Un’occhiata ai dati forniti da Ats Brianza possono contribuire alla interpretazione di un contesto caratterizzato da profili in grado di destare qualche preoccupazione.
I confronti con le cifre di un anno fa sono esplicativi, come rivelano le tabelle seguenti.
Secondo il report emesso da Ats Brianza relativo alla settimana fra il 7 e il 13 giugno 2021, nel Lecchese il tasso di contagio (incidenza media giornaliera ogni 100 mila abitanti) era 0,26. Un anno più tardi, il documento di Ats rileva, nello stesso segmento cronologico considerato, un tasso di 2,79: dieci volte tanto. Ciò significa che non è forse lontano dal vero chi sostiene che Omicron 5 sia 10 volte più contagioso rispetto alla variante Delta. Non è tutto. Anche i dati forniti dalla Regione riferiti alla Lombardia si muovono nella stessa direzione. All’inizio di giugno il tasso di positività rilevato dai presidi sanitari regionali era del 7,9 % mentre l’ultimo rilevamento di lunedì 20 giugno 2022 è salito al 18,1 %: un incremento impressionante. I dati mostrano con chiarezza l’elevata virulenza di Omicron 5 a fronte però di una ridotta gravità delle infezioni. Anche se i ricoveri ospedalieri mostrano una tendenza al rialzo. Il primo giorno del mese in corso nei nosocomi lombardi i reparti Covid avevano segnato un saldo negativo (-38) dei ricoveri rispetto al giorno precedente mentre lunedì scorso, 20 giugno le stesse strutture hanno contato 33 pazienti in più.
Un’ulteriore dimostrazione della diminuita pericolosità di Omicron 5 rispetto alle varianti precedenti può essere desunta dal grafico che segue, prodotto da Ats Brianza, nel quale vengono riportate le oscillazioni dei contagi (linea e area blu) e dei ricoveri (linea ed area rossa).
Si può notare come al picco elevatissimo di contagi manifestatosi alla fine del gennaio scorso non si accompagni un altrettanto incisivo aumento dei ricoveri la cui curva, nel territorio di competenza di Ats Brianza, non ha subito incisivi incrementi. Insomma, sembra che l’ultimo nato in casa Sars-cov-2 il cui capostipite, nell’inverno 2019-2020, ha causato la pandemia che ancora oggi sta serpeggiando in tutto il pianeta, abbia perso molta dell’aggressività originaria.
TAVOLO DELLA PACE, ULTIMA ATTIVITA' AL PARINI
Sono l’accoglienza e l’inclusività i punti cardinali del bacino del Mediterraneo riprodotto sulla superficie del ‘Tavolo della Pace’ posizionato nell’atrio dell’Istituto Superiore Parini di Lecco. Si è svolta in corrispondenza della fine dell’anno scolastico l’inaugurazione dell’installazione realizzata a coronamento del laboratorio di Geografia “Scopriamo l’Europa” condotto dalla prof.ssa Renata Zuffi nell’ambito del progetto integrato “Fatti per imparare”, che si rivolge a studenti con disabilità grave. Presenti alla cerimonia, oltre alla preside Raffaella Crimella, ai docenti, agli educatori e agli alunni coinvolti, anche rappresentanti della Fondazione Comunitaria del Lecchese che, attraverso un proprio bando rivolto alle povertà educative, ha finanziato numerosi dei progetti didattico-educativi proposti all’interno dei laboratori “Fatti per imparare” attivati presso l’istituto di Via Badoni, che da tempo ha fatto della didattica inclusiva un punto qualificante della propria offerta formativa. Attraverso la lettura del libro “L’Europa raccontata da Jacques Le Goff”, gli studenti hanno potuto riflettere sul concetto di confine e sulle sue ripercussioni nelle relazioni tra i popoli.
Dalla rielaborazione che ne è scaturita è nata l’installazione del “Tavolo della pace”, alla cui realizzazione concreta hanno contribuito competenze e professionalità diverse, dal falegname che ha realizzato il piano d’appoggio, alla prof.ssa Mirella Spanti che ha coordinato i lavori, ai ragazzi che si sono occupati di riverniciare vecchie sedie attribuendo loro un nuovo significato. Ad ispirarla è stato in particolare il riferimento ad un illustre artista contemporaneo, Michelangelo Pistoletto, con la sua installazione ‘Love difference - Movimento artistico per una politica InterMediterranea’ , a rappresentare la speranza che il ‘mare nostro’ possa divenire in un prossimo futuro un luogo di dialogo. L’auspicio è che il tavolo della Pace costituisca dall’inizio del nuovo anno scolastico un concreto punto di aggregazione intorno al quale le persone che vivono quotidianamente gli spazi dell’istituto possano ritrovarsi, a leggere o a conversare. “L’iniziativa incarna la concretezza della didattica laboratoriale che quotidianamente si realizza con la collaborazione di docenti ed educatori - osserva la prof.ssa Sara Valsecchi, referente dei laboratori ‘Fatti per Imparare’ - nell’attenzione a valorizzare le peculiarità di ciascuno e ci auguriamo che ne offra una testimonianza visibile agli occhi di tutti coloro che varcano la soglia del Parini”.
GRANDE ENTUSIASMO AL FOOTBALL CAMP DEL CSC CORTENOVA
Grande entusiasmo e partecipazione all'edizione 2022 del camp estivo organizzato dal CSC Cortenova in collaborazione con ASD Polisport.
In queste immagini esclusive alcuni momenti della "giornata tipo" dei ragazzi al campo sportivo Todeschini.
ANCHE BALLABIO SI AGGIUDICA IL BANDO AREST. IPOTESI "COMBI" SEMPRE PIU' CONCRETA. FONDI ANCHE A BELLANO, CASARGO E PREMANA
RICONCILIAZIONE IN COMUNE A ESINO LARIO
COMUNE DI ESINO LARIO: CONCLUSO POSITIVAMENTE IL TENTATIVO DI CONCILIAZIONE E REVOCATO LO STATO DI AGITAZIONE
Presieduto dal Capo di Gabinetto Marcella Nicoletti, si è concluso positivamente il tentativo di conciliazione, svoltosi questa mattina in Prefettura, promosso dall’Organizzazione Sindacale UIL FPL del Lario, nella persona di Italo Bonacina, nei confronti del Comune di Esino Lario, rappresentato dal Segretario dell’Ente locale.
Lo stato di agitazione del personale del Comune è stato proclamato a causa della mancata sottoscrizione dei contratti integrativi, relativi agli anni 2018/2019/2020/2021, prevista dal Contratto Collettivo Nazionale Funzioni Locali.
L’incontro, caratterizzato da ampio spirito collaborativo, si è concluso con l’impegno del Comune di Esino Lario a procedere, nel termine di 30 giorni, alla sottoscrizione dei contratti integrativi ai fini del riconoscimento delle dovute indennità al personale dipendente.
Lo stato di agitazione è stato conseguentemente revocato.
PREOCCUPAZIONE PER UN'ESTATE CHE SI ANNUNCIA TORRIDA
Oggi via ufficiale all’estate dopo primavera torrida con precipitazioni più che dimezzate
In Europa la primavera 2022 si classifica al diciannovesimo posto tra le più calde mai registrate con una anomalia di + 1,09 gradi rispetto alla media di riferimento
COMO-LECCO – Martedi 21 giugno, arriva ufficialmente l’estate dopo una primavera che si è classificata come la sesta più calda di sempre sul pianeta a livello climatologico facendo registrare una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,85 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. È quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti diffuse per l’arrivo del solstizio d’estate martedì prossimo, 21 giugno 2022, alle ore 11.14 con l’Italia sotto assedio del caldo e della siccità, sulla base della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre che rileva i dati dal 1880.
Le temperature sulla terraferma sono state superiori alla media soprattutto in Asia e Australia e nel sud e nell’est del Nord America, nel centro e nel Sud America. In particolare in Europa – precisa la Coldiretti – la primavera 2022 si classifica al diciannovesimo posto tra le più calde mai registrate con una anomalia di + 1,09 gradi rispetto alla media di riferimento: anche nelle due province di Como e Lecco sono sicuramente anomale, per il periodo, le alte temperature raggiunte in queste settimane, con il termometro che staziona stabilmente oltre i 30 gradi e una siccità che sta mettendo a dura prova l’agricoltura lariana.
In Italia la primavera è stata segnata da un aprile freddo e da un maggio bollente durante il quale la colonnina di mercurio è stata in media superiore di 1,83 gradi, collocandosi al secondo posto tra i più caldi dal 1800, secondo analisi della Coldiretti su dati Isac Cnr. A preoccupare – continua la Coldiretti - è la mancanza di precipitazioni che in Italia sono risultate in media addirittura dimezzate rispetto allo scorso anno ma con riduzioni percentuali ancora più alte nelle regioni del Nord.
La situazione nelle campagne della Lombardia è drammatica in un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate. La preoccupazione è forte anche per il calo delle rese produttive, dall’orzo al frumento fino ai foraggi, con mais e riso osservati speciali.
Secondo l’ultimo monitoraggio della Coldiretti il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca (Pavia) è sceso a -3,7 metri, su livelli più bassi da almeno 70 anni, ma in sofferenza sono anche i grandi laghi come il lago Maggiore che è sceso al minimo storico con on un grado di riempimento del 22% mentre quello di Como è al 25%.
“La siccità – continua Coldiretti Como Lecco attraverso il presidente Fortunato Trezzi – è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana con danni stimati quest’anno pari a circa 2 miliardi di euro a livello nazionale, per effetto del calo dei raccolti che hanno bisogno dell’acqua per crescere. Ad essere colpito dalla siccità è l’intero territorio dell’Italia, ma particolarmente grave è la situazione nella pianura padana dove per la mancanza di acqua è minacciata oltre il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento che danno origine alla food valley italiana conosciuta in tutto il mondo”.
Un’emergenza nazionale che riguarda coltivazioni ed allevamenti travolti da una catastrofe climatica che si prefigura addirittura peggiore di quella del 2003 che ha decimato le produzioni agricole nazionali.