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Martedì, 03 Maggio 2022 07:20

ANCHE ANTONINI A "LETTORI IN FIORE"

in Cultura

Il Lettori in fiore Festival della letteratura per ragazzi parte da lontano, è un sogno coltivato con attenzione e passione, che ha affrontato una prima gelata (un lockdown che ha bloccato tutto) e un inverno in serra (con incontri online). Ora finalmente sboccia.

Sabato sarò a Cles, ospite di questo festival, alla Terrazza Doss di Pez. Le classi dell'IC Fondo - Revò mi torchieranno e metteranno alla sbarra, per cercare di estorcermi informazioni e segreti e misteri su Il cacciatore di nubi.

Ovviamente non potrò che fare i nomi (e anche i cognomi) di tutti quelli della ciurma di Book on a Tree che mi hanno aiutato in questo viaggio.

E poi... poi ci saranno altri splendidi incontri, con amici e ottime penne da salutare e ascoltare.

Se passate di lì, fate un salto per due chiacchiere.

Il Battello a Vapore

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Martedì, 03 Maggio 2022 07:12

ATTI VANDALICI A PRIMALUNA: L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE CHIEDE COLLABORAZIONE AI CITTADINI

Assistiamo con preoccupazione a un incremento di atti vandalici che si registrano in varie aree del comune di Primaluna. Cosa muove questi fenomeni? perché questo sprezzo dei beni comuni?

Riportiamo alcuni episodi, non esaustivi ma certamente esemplificativi di un disagio.

- Campo dell'oratorio: il “divertimento” di rompere il lucchetto di un magazzino, prelevare il bidone dei vetri e spaccare le bottiglie contenute, rovesciandole in pezzi sulle gradinate e sul campo

- Cortabbio: presi dal cassonetto Caritas sacchi di vestiti e rovesciato il contenuto nel torrente Fus

- Parco Giochi lungo Pioverna: strappate e rotte molte parti della recente recinzione e divelta la nuova fontanella

- Fronte tennis: nell’area oggetto di recente riqualificazione, per rubare un cestino dei rifiuti appena collocato, divelto un palo nella nuova aiuola che delimita la pista ciclopedonale

Invitiamo la popolazione a segnalare qualora vedesse situazioni di maleducazione e inciviltà, interrogandoci nel contempo, come comunità, su cosa possiamo fare per evitarli.

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Martedì, 03 Maggio 2022 07:01

L'AGLIO VERDE DI TUTANKHAMON

L’essenza vegetale riprodotta nella foto arriva da molto lontano nel tempo. È infatti nota da millenni in tutta l’area mediterranea. Ma non solo visto che si tratta di una pianta ben conosciuta anche in alcune regioni mediorientali, asiatiche e africane. Pare infatti che Assiri e Babilonesi ne facessero largo uso già verso la fine del IV millennio prima di Cristo e che greci e romani ne utilizzassero in gran copia. Sembra che alcune tracce ne siano state rilevate qualche tomba egizia della XVIII dinastia: l’epoca di Tutankahmon, per intenderci. Si tratta dell’Alliaria petiolata, nota anche come erba aglina a causa del suo inconfondibile aroma agliaceo dal quale deriva il nome scientifico. Da noi cresce un po’ dovunque ma non viene quasi mai impiegata a scopo alimentare. L’esemplare nella foto, appartenente ad una folta colonia, è stato immortalato digitalmente lungo il margine erboso della pista ciclabile, poco prima dello Sprizzottolo.

Molto apprezzata da api e altri insetti polliniferi, l’Alliaria, in tutte le sue parti, si presta a diversi utilizzi culinari per insalate, frittate, minestre e zuppe nelle quali sostituisce bene l’aglio tradizionale, proprio come l’Aglio orsino, sul quale ci siamo diffusi in una precedente disamina (qui il testo), che sta fiorendo proprio in questo periodo. Anche la medicina tradizionale ed erboristica si occupa dell’Alliaria a causa delle sue proprietà (presunte?) antisettiche, vulnerarie ed espettoranti. Però, datemi ascolto: chi non è esperto di piante officinali, dovrebbe astenersi dalla raccolta di erbe sconosciute che potrebbero essere confuse con altre essenze anche molto tossiche. Anche se scambiare l’Alliaria con altre erbe è difficile proprio a causa dell’intenso aroma agliaceo che produce se strofinata fra le dita. Ma la prudenza, come recita l’antico adagio, non è mai troppa...

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Lunedì, 02 Maggio 2022 17:41

VILLA MONASTERO: AD APRILE OLTRE 20.000 INGRESSI!

in Cultura

Boom di visitatori a Villa Monastero di Varenna, che nel mese di aprile ha registrato 20.146 ingressi, il doppio rispetto ad aprile 2019 (10.670), mentre ad aprile 2020 e 2021 la Villa era rimasta chiusa per il lockdown.

Per quanto riguarda il fine settimana appena trascorso, sabato 30 aprile i visitatori sono stati 902domenica 1 maggio 1.047; in questi due giorni, nell’ambito dell’iniziativa Ville Aperte la Provincia di Lecco ha organizzato due visite guidate il sabato e due la domenica, con la partecipazione di 100 persone.

Per informazioni:

  • Telefono 0341 295450
  • E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Sito internet www.villamonastero.eu
  • Facebook @villamonastero.lc
  • Instagram @villamonastero_official
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Lunedì, 02 Maggio 2022 14:02

CHIUSA LA LECCO BALLABIO DI NOTTE FINO AL 5 MAGGIO

Per consentire la manutenzione e la sostituzione delle barriere nelle gallerie ‘Valsassina’ e ‘Passo del Lupo’, la statale 36 racc "Raccordo Lecco - Valsassina", in provincia di Lecco, verrà chiusa al traffico, in direzione Lecco ( dal km 1,750 al km 9,000) dal 2 al 5 maggio e successivamente dal 9 al 10 maggio tra le 22:00 e le 5:00 del giorno successivo.

In direzione Ballabio la statale verrà chiusa al traffico nelle notti dell’ 11 e 12 maggio, nella medesima fascia oraria.

I lavori comportano anche la chiusura delle rampe degli svincoli di Via Pergola e Ospedale Manzoni di Lecco in direzione Nord e quelli di Via Poggi e Ospedale in direzione Sud.

Durante la chiusura della statale il traffico tra Lecco e Ballabio sarà deviato sulla parallela strada provinciale 62 e sulla rete locale nell’ambito del territorio comunale di Lecco.

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Lunedì, 02 Maggio 2022 08:06

IL LOGO (COPIATO) DI LECCO

Un’opera di ingegno non ha prezzo ed il suo prezzo è difficilmente quantificabile. Quante polemiche suscitano i super ingaggi degli atleti di maggior talento, ma che sono in grado di suscitare emozioni tali per cui i tifosi sono disposti ad accettare quasi tutto.

Lo stesso si può dire delle opere d’arte di maggior successo, i cui autori sono osannati da tutti i critici ed appassionati ed il cui prezzo è inestimabile.

Lo stesso si potrebbe dire del logo della città di Lecco ideato dal team di esperti dello studio Studiowiki di Savona, costato 20mila euro, un’opera di ingegno per cui detto costo diventa di difficile quantificazione.

Infatti il prezzo ha suscitato molte polemiche in città in quanto ritenuto eccessivo, il che non mi troverebbe d’accordo per le ragioni su esposte, ma che invece in parte condivido perché questo nuovo logo della città di Lecco non ha molto di innovativo. Infatti c'è un legame stretto tra lo Studio 7vicocrema, che sembrerebbe aver cessato la propria attività, e lo Studiowiki, entrambi di Savona, che hanno dato a Genova e Lecco i rispettivi loghi da spendere sul materiale di comunicazione.

Non da meno è stato sollevato il problema che il lavoro avrebbe potuto essere affidato ad una società lecchese, infatti in città ve ne sono molte e rinomate, ma di cui per ovvi motivi non posso farne il nome. Certo che l’aver affidato lo studio ad una Società di Savona che ha quasi replicato il precedente lavoro per Genova, allora tanto valeva dare il lavoro ad una lecchese !

Le altre critiche che ha suscitato il nuovo logo è il fatto che questo propone il nome della città di Lecco dietro il quale c’è lo sfondo della città, il cui insieme risulta un paesaggio indistinto, che non contraddistingue certo il capoluogo manzoniano. Sullo sfondo non vi sono le caratteristiche montagne, tanto care al Manzoni, non c’è un richiamo ai luoghi manzoniani, ma un semplice lontano lungo lago, come tanti ce ne potrebbero essere.

In ultimo in ambito pubblicitario vige il detto “bene o male l’importante è che se ne parli”, ma personalmente preferisco che se ne parli sempre bene e quindi le critiche piovute sulla scelta del logo e della Società che lo ha ideato non sono un buon viatico.

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Lunedì, 02 Maggio 2022 07:36

UNA CICLOPEDONALE INTORNO AL CASTELLO DI LIERNA

Se agli inizi degli anni 2000 la Soprintendenza PRESCRIVEVA per Castello l'obbligo

dell'utilizzo di MASSI CICLOPICI (così come a Grumo e a Villa per percorsi

pedonabili), di fatto allora ci fu la bocciatura dell’intervento nel tratto a semicerchio

lungo le mura antiche bagnate dal lago. Nella stessa zona oggi l’Amministrazione

comunale di Lierna propone un segmento di PISTA “CICLOPEDONALE” con un

costo totale previsto di 840.000 euro per 90 m. di lunghezza per 3 m. di larghezza,

il tutto in legno senza il minimo studio delle condizioni geomorfologiche in un

tratto di lago frequentemente investito da forti venti da NORD e senza porre la

dovuta ATTENZIONE AL RECUPERO e alla CONSERVAZIONE delle antiche

mura tramite un ATTENTO intervento di RISANAMENTO CONSERVATIVO.

Anche l’asserito “intendimento” di considerare il tratto in esame come proposta di

nuova ciclopedonale a completamento dei tratti esistenti si scontra con la realtà dei

fatti in quanto all’estratto Tav.7 allegata alla pratica si notano una continuità di

percorsi pedonali e piste ciclabili, individuate in colore verde che lambiscono il

Castello, senza necessità di intervenire per il progettato tratto semicircolare qui

mancante segnato in rosso.

Una PISTA “CICLOPEDONALE”, così come proposta e votata a maggioranza dal

Consiglio Comunale del 28 u.s., è improponibile per le difficoltà che sarebbero create

per chi non usa la bicicletta e determinerebbe una mutazione sia della morfologia della

costa a lago che del significato antico del Castello.

La insostenibile e inutile idea di girare attorno al Castello di Lierna con una

CICLOPEDONALE risulterebbe un attentato alle bellezze del paesaggio lariano che a

Castello sono particolarmente evidenti.

E’ ragionevole parere che una PISTA CICLOPEDONALE, così come proposta,

potrebbe costituire una compromissione della straordinaria immagine del Castello di

Lierna, unico nel suo genere: se osserviamo l’estratto Tav.3 Stralcio PTCP valori

paesistici ambientali (vedi Documento Piano del vigente PGT) notiamo che l’area è

ricompresa fra i Parchi Regionali proposti ed è indicato un precorso ciclopedonale

(tratteggio di colore rosso fucsia) fra i percorsi ciclopedonali di rilevanza territoriale.

Quindi oggi l’esistente percorso ciclopedonale lambisce la parte meridionale del

Castello senza CONTRASTARE il VINCOLO MONUMENTALE ESISTENTE dal

1912 ai sensi dell'art. 5 della legge 20 Giugno 1909 n. 364.

Considerata l'importanza dell'intervento e la CONSISTENTE ipotesi di spesa di soldi

pubblici (840.000 €) per una passerella in legno lunga 90 m. e larga 3 m. ci sembra

dover suggerire all'amministrazione di SOSPENDERE qualsiasi provvedimento ed

effettuare ASSEMBLEE PUBBLICHE, per poi proporre un REFERENDUM in attesa

di pronuncia da parte degli Enti preposti, FATTI SALVI i VINCOLI sul Castello

(Vincolo Monumentale del 1912 ai sensi dell'art. 5 della legge 20 Giugno 1909 n. 364)

che sono ancora ESISTENTI e da rispettare.

Nel Consiglio comunale del 28 u.s. non c’è stato un approfondimento tecnico da parte

dell’estensore del progetto, ma solo una incerta giustificazione nel volere votare la

delibera per poter avere diritto al contributo del bando e realizzare un carente progetto

del costo di 840.000 €.

Ora pensiamo che sia interesse pubblico informare i cittadini di Lierna e gli Enti che

devono rilasciare le autorizzazioni (Sovrintendenza, Autorità di Bacino per

occupazione area demaniale a lago e Provincia di Lecco assessorato al Territorio) per

fare in modo che non si costruisca una protesi che svilisce il significato del

monumento, deteriora il paesaggio e crea ulteriori difficoltà.

Comunque la nostra disponibilità ad un contributo di pareri e proposte è sempre valida.

Pierfranco Mastalli

Coordinatore della delegazione di Lecco dell’Istituto Italiano dei Castelli

Giusi Villari,

Presidente della sezione Lombardia dell’Istituto Italiano dei Castelli

Lecco, Milano

30-4-2022

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Lunedì, 02 Maggio 2022 07:30

APPUNTAMENTI ALLA CASA SUL POZZO

Lettera familiare della Casa sul Pozzo 85

aprile 2022

 

Care Amiche ed Amici,

Oltre due mesi di guerra.

Questo mostro osceno ci ha accompagnato tutti i giorni a cominciare dal 25 febbraio. Come abbiamo resistito nel mese di aprile?

Per Pasqua ci sono giunti gli auguri inviati dal Coreis (Comunità religiosa islamica italiana) che metteva in rilievo il compiersi negli stessi giorni le tre grandi feste: Pesach 5782, Pasqua 2022, Ramadan 1443. Il tempo sacro per le tre religioni che riconoscono in Abramo le loro radici. E le spiegavano così.

Quest’anno i calendari delle nostre comunità convergono in modo simbolico e significativo.

Il mese lunare islamico di Ramadan vive la sua fase centrale e i musulmani si preparano con il digiuno diurno e le veglie di preghiera serali al momento benedetto dell’ultima decade del mese quando ogni musulmano ricerca la grazia di una notte sintetica della Rivelazione nella quale l’Altissimo è intimamente vicino al cuore del credente sincero.

Dal venerdì, con l’ingresso di Shabbat, gli ebrei ripercorrono per una settimana la provvidenziale liberazione dalla condizione di schiavitù che i pagani e idolatri dell’antico Egitto imponevano ai credenti nel Monoteismo istituito da Abramo.

Da giovedì, con il rito della lavanda dei piedi e il ricordo dell’ultima cena, i cristiani iniziano il percorso che passa dal Venerdì Santo con il sacrificio di Gesù e la sua resurrezione celebrata la Domenica di Pasqua.

La convergenza speciale di queste festività centrali secondo la vita delle rispettive comunità ebraica, cristiana e musulmana può ispirare e rafforzare le affinità che uniscono i credenti della famiglia di Abramo, rispettando le differenze che ogni dottrina attribuisce alle proprie specificità religiose.

Mentre il mondo subiva il dramma della guerra tutti siamo entrati in tempi intensi di intercessione.

Ci sono stati eventi alla casa che raccolgo per una memoria comune.

• Tre donne ci hanno lasciato e ricordiamo con tenerezza i loro nomi: Carla Mora di Maggianico per l’accompagnamento alle famiglie povere dei quartieri; Giovanna, cognata del padre Beppe Butti che continua la sua presenza in Gabon, di Valmadrera e Teresina che abitava nel quartiere di Chiuso/Lecco; è stata sempre vicina alla vita della casa anche attraverso i suoi figli.

• Una marcia della pace tra il ponte di Olginate e quello di Lecco ha mosso molte persone a camminare a pensare al conflitto bellico.

• Abbiamo vissuto una serata preziosa con Desideria Guicciardini, nostra collaboratrice nei laboratori di crossing; lei illustratrice di professione ci ha accompagnato nella Divina Commedia che ha illustrato in un’edizione per i ragazzi.

• I tre giorni della passione, morte e resurrezione sono stati vissuti con molta intensità. Il venerdì pomeriggio abbiamo ascoltato la passione e pregato per la pace nella moschea anche assieme all’iman Usama El Santawy. Abbiamo potuto vivere la cena pasquale il giovedì sera dopo l’Eucaristia con un numero elevato di partecipanti; presenti adolescenti di crossing e della vita della casa.

• Nella casa di Introzzo si sono vissuti in momenti diversi tempi di studio, di dialogo e di contatto con la natura, accompagnati in modo particolare da Renata Menaballi e Massimo.

• Per fine mese c’è stata una serata, molto partecipata, con il vescovo di Molfetta don Domenico Cornacchia che ha presentato il suo predecessore don Tonino Bello. Il Monsignore, nativo di Altamura e con un sentimento espresso di familiarità con i missionari claretiani che hanno in quella città una loro comunità, ha presentato un suo libro su don Tonino edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Con questa iniziativa abbiamo ripreso una collaborazione con il nuovo direttore della LEV, Lorenzo Fazzini, con il quale abbiamo realizzato molti eventi quando era direttore della Emi.

• Annoto ancora la visita graditissima di Vincent Asare, uno dei due gemelli che hanno vissuto per alcuni anni alla casa, con sua moglie e figlio. Ora vive a Monaco mentre suo fratello vive a Francoforte.

• Nell’ultima settimana di aprile si è chiuso un itinerario di formazione alla spiritualità condotto da Usama e Vania Crippa.

Gli appuntamenti per il mese di maggio

È in corso il Cambioarmadio fino all’8 maggio. Tutta la Casa si riorganizza negli spazi per permettere queto evento che caratterizza e fa sperimentare il rispetto alla vita e alle relazioni tra le persone.

Il lunedì 2 partecipazione in Moschea alla preghiera per la chiusura del Ramadan. Su La Provincia del 30 aprile è stata scritta una dichiarazione di Usama El Santawy, il nostro imam: “Continuo a pensare che la strada giusta sia quella che stiamo tracciando qui a Chiuso con padre Angelo. Sono importanti gesti come le cene interreligiose, ma non bastano. Quello che va fatto e che noi cerchiamo di fare è una progettazione comune, cercando di dare delle risposte a quelle domande che ci interrogano su quale sarà il nostro futuro”.

Il 3 maggio ci incontreremo alla Casa con il gruppo di politici e referenti vari; ascolteremo il punto di vista sui giovani immigrati che frequentano il Cpia e raccoglieremo lo sguardo sui prossimi dieci anni della città/territorio.

Il lunedì 2 alle 21 collegamento con il gruppo di Ripartire dai sogni.

Il 5 ospitiamo e promuoviamo l’incontro con padre Andrea Mandonico postulatore e biografo di Charles de Foucauld. Alle 21 serata con lui nel palazzo del Commercio della città (ex Falck)..

I sabati mattino ore 9/10 la Parola della domenica.

il 9 serata con il Gruppo 18nni di Rovagnate.

il 12 alle 20.45 nella Sala del Politecnico: Giovani protagonisti (organizzata da Sinderesi).

Il 23 alle 20.45 presentazione alla città del libro MINO presso l’Aquilone di Lecco. Interviene sull’America Latina anche Mauro Castagnaro. Ognuno inviti altri amici interessati.

Il 27 la Parrocchia clarettiana di Segrate presentazione del libro Mino.

 

Il Consiglio di Amministrazione della Comunità di via Gaggio si incontrerà lunedì 2. La mia impressione è che stanno facendo un buon lavoro che tutti dobbiamo sostenere con intelligenza e simpatia.

All’ordine del giorno hanno una serie di questioni che sono dettate dalla “rifondazione”, quindi andare sui fondamentali, delle varie attività, compreso Crossing.

Definire, sperimentando il tono laicale e profondo dell’associazione e verificare la vivibilità dentro un sistema che sta sfornando sempre più servizi, a volte dimenticando perché si organizzano e per chi si fanno.

La domanda finale che faccio a me e che giro a voi tutti è: a cosa deve servire questa nostra piccola realtà?

Auguro a tutte/i un buon tempo di re-esistenza.

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