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Mercoledì, 29 Settembre 2021 17:01

CRI PREMANA: VOLONTARI CERCASI

Dalla Valvarrone e dall'Alta Valle giunge un appello pressante: c'è bisogno di rinforzi per la CRI di Premana, e non solo, viene ben precisato, "premanesi"!

"Giovani maggiorenni, donne, uomini, casalinghe e pensionati, servono volontari - scrivono i responsabili, per cui se avete qualche ora libera e vorreste fare qualche cosa per la comunità abbiamo una proposta che può fare al caso vostro!"

A brevissimo, il 5 ottobre, inizierà nuovo corso per trasporto disabili col Doblò (durata circa quattro mesi) e un corso per soccorritore in Emergenza Urgenza ( durata 7 mesi circa).

Per cui l'invio è a pensarci bene perchè "è un'esperienza che fa crescere personalmente, ed è umanamente adatto a tutti".

Ecco i numeri per chiedere informazioni: 3473447157 (Erika) - 3480418419 (Sem) - 3392218648 (Lucia).

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Mercoledì, 29 Settembre 2021 14:17

SPORT LECCHESE, LUCI E OMBRE

in Sport

I trionfi olimpici azzurri e mondiali in discipline che storicamentenon ci favorivano, hanno acceso l’attenzione di numerosi osservatori anche internazionali, sulla “caratura” della pratica sportiva, professionistica e non, nel nostro Paese, che si nutre delle fatiche e della passione di decine di migliaia di atleti, della domenica o a tempo pieno non fa differenza. Anche se molti fra noi attribuiscono il termine sportivo non solo a chi lo sport lo pratica ma anche a chi esercita con assiduità un’attività sportiva comodamente seduto davanti allo chermo piatto del televisore. In materia di sport attivo, come accade da 15 anni, sono stati recentemente pubblicati i risultati di una ricerca statistica affettuata da PtsClas per il Sole 24 Ore riguardante diversi parametri di “valutazione sportiva”.

Una classifica basata su 36 indicatori relativi a tutte le 107 province d’Italia. Interessanti, anche se non del tutto né sempre positivi, i dati riferiti a Lecco e provincia. La classifica finale risultante dall’esame di quattro categorie (Struttura sportiva, Sport di squadra, Sport individuali, Sport e società), il cosiddetto indice di sportività, vede il territorio lecchese collocato al 20esimo posto (678.15 punti su 1000) preceduto da Roma (tanto nomine) e seguito da Modena.

In testa alla classifica generale c’è Trento che ha totalizzato 100 punti. In linea di massima un buon risultato complessivo ma che induce a qualche preoccupazione se si dà un’occhiata agli anni precedenti visto l’andamento altalenante delle indicazioni statistiche. Le cifre riportate dal quotidiano di Confindustria dicono infatti che Lecco, nel 2020, si collocava all’ottavo posto del ranking sportivo mentre il 1919 vedeva la nostra provincia attestata, come quest’anno, sulla posizione numero 20. L’oscillazione permane anche rispetto al 2018 (decimo posto) e al 2017 (sesto posto).

I dati indicano un arretramento le cui oscillazioni suggeriscono comunque una curva in (negativa) discesa per quanto riguarda lo sport lecchese nel suo complesso. Non mancano comunque le note positive per quanto riguarda Gli Sport individuali nel loro complesso dove Lecco si attesta al 7mo posto. Nella categoria “Sport e bambini” non siamo secondi a nessuno e occupiamo il gradino più alto del podio. Tendenze e attitudini sportive del nostro territorio vengono confermate a proposito di sport al femminile dove ci attestiamo in ottava posizione. Note molto positive anche nell’Atletica (seconda posizione) e nello Sport dell’acqua nel quale la provincia di Lecco si attesta al terzo posto (sesto nel 2020, settimo l’anno precedente).

Bene anche gli Sport invernali che vedono i lecchesi sul gradino numero 7 della scala che, come abbiamo detto, comprende 107 gradini, uno per Provincia. Alla voce Sport di squadra (classifica generale: 32esimo posto) però, i numeri iniziano a peggiorare. Nel Calcio dilettanti e nel Basket siamo ripettivamente 13esimi (sesti nel 2019) e 14esimi mentre occupiamo un più che onorevole 16esimo posto (45esimo due anni fa) per quanto riguarda Squadre e territorio. I problemi più pesanti si incontrano quando si parla di Struttura sportiva.

Vale a dire di impanti dedicati a queste attività: stadi, piscine, piste di atletica, palazzetti dello sport e così via, nel cui ambito Lecco si è 63esima. Qui, alla voce Paralimpiadi di Tokyo, non riusciamo ad andare oltre la 27esima posizione mentre la provincia lecchese si attesta in 38esima fila in materia di Atleti tesserati al CONI. Una situazione che indica con chiarezza la carenza di strutture dedicate e la necessità che le istituzioni provinciali e comunali aumentino il loro impegno nel sostenere le attività nella nostra provincia la cui posizione complessiva, nella classifica prodotta da il Sole 24 Ore, non è affatto disprezzabile. Ma resta ancora molto da fare.

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Mercoledì, 29 Settembre 2021 11:56

PIEDIBUS: INTROBIO CERCA VOLONTARI

Il Piedibus, come tutti sappiamo, è un servizio utilissimo: solleva le famiglie dall'incombenza di accompagnare a scuola i figli, permette agli scolari di fare quattro passi e prendere un po' d'aria sia all'andata che al ritorno della scuola ed è anche motivo di socializzazione e, perchè no?, di divertimento.

Per far funzionare il Piedibus, però, servono volontari, altrimenti è come avere una corriera senza l'autista.

E il comune di Introbio sta cercando proprio dei volontari che si mettano a disposizione sulle linee “Biandino” e “Pioverna”.

"Confidiamo vivamente nella buona volontà di persone che vogliono portare avanti questa salutare, importante e coinvolgente iniziativa - scrivono da Villa Migliavacca - per cui se sei disponibile contattaci al numero 0341.980219 per avere informazioni".

Il comune, ma soprattutto i bambini, attendono fiduciosi.

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Martedì, 28 Settembre 2021 20:46

ATASSIA DA MUTAZIONE DELLA NEUROFASCINA: AL VIA UN PROGETTO SULLA MALATTIA DEI PREMANESI GLORIA E SAMUEL

La malattia rara dei fratelli premanesi ha non solo un nome, ma anche una sperimentazione dedicata. Grazie alla raccolta fondi, i ricercatori del Centro Dino Ferrari di Milano la riprodurranno in laboratorio utilizzando organoidi cerebrali per studiarne fisiologia e patogenesi.

Un viaggio che ha inizio il 23 febbraio 2019: con un concerto del Coro Nives si dà il via alla raccolta fondi per Gloria e Samuel, i fratelli premanesi affetti da una patologia unica al mondo, una neuropatia demielinizzante che porta alla progressiva perdita della coordinazione muscolare.

L’11 luglio dello stesso anno si ripete con l’iniziativa Corriamo con Gloria e Samuel, in cui un nutrito gruppo di atleti di altissimo livello si sfida in una spettacolare corsa a eliminazione per le vie di Premana. Per l’occasione, diversi campioni delle più svariate discipline sportive donano cimeli personali per un’asta benefica. Il tesoretto derivato fa scattare la molla per la creazione di un Comitato di cittadini a favore della ricerca sulla malattia, presieduto da mamma Maria Carla e papà Giordano.

Il primo passo del Comitato è la raccolta delle idee e dei proventi, che raggiungono l’interessante cifra di settantamila euro. Si decide, quindi, di appoggiarsi alla Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus e si cerca di capire come muoversi per far sì che questi soldi vengano investiti in ricerca. A raccogliere la sfida l’equipe del Prof. Comi del Centro Dino Ferrari dell’Università degli Studi di Milano, Fondazione IRCCS Ca’ Granda - Policlinico Ospedale Maggiore, guidata dal Dott. Alessio di Fonzo, già coinvolta nella diagnosi. Partendo dalle cellule della pelle di Gloria e Samuel, opportunamente riprogrammate e differenziate, i ricercatori svilupperanno degli organoidi cerebrali, strutture che ricapitolano dei piccoli cervelli in vitro. L’obiettivo è quello di comprendere i meccanismi biologici alla base della malattia, al fine di sviluppare una terapia mirata.

“Desidero esprimere a voi e a tutta la comunità premanese che si è stretta intorno ai vostri figli Gloria e Samuel, i più sentiti ringraziamenti per la disponibilità a contribuire al progetto di ricerca ‘Studio della neurofascina negli organoidi cerebrali. Dalla fisiologia del neurosviluppo alla patogenesi della nodopatia ereditaria da mutazione della neurofascina’. Sarà ovviamente nostra cura produrre una rendicontazione scientifica ed economica dell’impiego dei fondi devoluti”, queste le parole della Dott.ssa Marialuisa Gavazzeni Trussardi, presidente dell’Associazione Dino Ferrari di Milano.Il cammino sarà lungo e costoso, ma la speranza di raggiungere dei risultati per Gloria, Samuel e gli altri bambini nati con questa malattia rara sarà il motore per tutti, scienziati e finanziatori.

Per eventuali prossime donazioni il versamento potrà essere effettuato sul conto corrente IBAN

Banca della Valsassina Credito cooperativo Filiale di Lecco

IT87B0851522900 000000501306

Causale del bonifico Ricerca per Gloria e Samuel

Le informazioni finora disponibili sono reperibili sul sito https://associazionecentrodinoferrari.com/la-neurofascina-il-nuovo-gene-per-le-atassie-ereditarie-e-stato-scoperto-al-centro-dino-ferrari/.

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Martedì, 28 Settembre 2021 17:24

SENTIERO PER SANTA RITA: TUTTO IN MANO ALLE AUTORITA' COMPETENTI

Dopo la segnalazione della settimana scorsa relativa a lavori in corso d’opera sul sentiero che dalla Madonna della Neve sale al Rifugio Santa Rita, ed a seguito dei sopralluoghi effettuati dai Carabinieri Forestali e dall’amministrazione comunale, l'ultimo nella giornata di ieri, il sentiero è stato oggetto di sequestro.

Da informazioni raccolte, il comune aveva rilasciato una presa d'atto della comunicazione del richiedente dove erano ben specificate le delimitazioni dell'intervento (la fattispecie era quella dell'ordinaria manutenzione), entrando nello specifico anche per quanto riguardava le modalità di esecuzione dei lavori.

Dai sopralluoghi è stato accertato che il richiedente si è spinto oltre i limiti delle indicazioni ricevute andando peraltro ad interessare con i lavori anche una proprietà privata.

Per quanto riguarda gli aspetti "pubblici", a questo punto è pressochè inevitabile che il comune emetta un’ordinanza di ripristino della larghezza originaria del sentiero.

L’intero fascicolo resta all’attenzione delle autorità competenti.

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Martedì, 28 Settembre 2021 16:36

DALLA REGIONE 33,8 MILIONI PER I RISTORI PER I COMPRENSORI SCIISTICI

La Giunta di Regione Lombardia  ha approvato i criteri di assegnazione di 33,8 milioni di indennizzi statali, i cosiddetti ristori, per le imprese turistiche della montagna. Sono rivolti, in particolare, ai comprensori sciistici danneggiate dall’emergenza sanitaria. Il documento è stato proposto dell’assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, di concerto con l’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda.

Montagna, ristori alle imprese turistiche

Le imprese beneficiarie della misura possono essere ricondotte alle attività esercitate in forma di impresa, iscritte al registro delle imprese con i relativi codici Ateco. Inoltre, dovranno risultare attive al momento della presentazione dell’istanza e avere sede operativa nei Comuni inseriti dei comprensori sciistici definiti dalla deliberazione regionale XI/4899. Il valore del contributo è in base alle differenti tipologie di strutture alberghiere, extralberghiere, categoria,  numero di posti letto e capacità ricettiva.

L’indennizzo può variare da un minimo di 15.000 euro fino a un massimo di 50.000 euro. L’operatore economico ha diritto a un ristoro per ogni unità operativa localizzata nel territorio di uno dei Comuni ricompresi nei comprensori sciistici. Tutto ciò entro il limite del triplo del contributo previsto per l’unità operativa maggiormente contribuita. Nel restante settore relativo all’erogazione dei servizi, l’indennizzo varia dai 5.000 agli 8.000 euro.

Requisiti

Il requisito formale di ammissibilità è il calo del fatturato pari almeno al 30% con riferimento. Il periodo compreso è quello tra il 1° novembre 2020 ed il 30 aprile 2021 rispetto allo stesso periodo della stagione sciistica 2018-2019. Il minor introito è da autocertificare in sede di presentazione della domanda. Per le imprese non attive nel 2018 il requisito formale di ammissibilità consiste nell’iscrizione nel registro delle imprese dal 1° gennaio 2019.

Sinergia tra Regioni e Governo

“Nei giorni successivi alla mancata apertura degli impianti di risalita con il ministro al Turismo, si è innescato una lavoro sinergico tra Regioni e Governo. Dapprima con la delibera dei maestri di sci, poi con quella delle imprese turistiche e a breve con l’erogazione degli indennizzi agli impianti di risalita. L’obiettivo è infatti quello di fornire i giusti ristori agli operatori prima di affrontare la nuova stagione turistica invernale”. Questo il commento dell’assessore regionale alla Montagna.

“A fronte di un contesto normativo e legislativo complesso – ha concluso – arrivare in tempi relativamente brevi a misure così importanti, è frutto di un lavoro sinergico. Tutti i rappresentanti istituzionali si sono infatti adoperati dimostrando forte sensibilità nei confronti degli operatori di montagna”.

Ristori per la montagna, sostegno strategico

“La montagna è fondamentale per il rilancio turistico ed economico della Lombardia. I ristori sono infatti un sostegno strategico per tutte quelle attività economiche che hanno particolarmente sofferto la crisi da pandemia. Sono quindi un segnale di speranza per centinaia di famiglie”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale al Turismo.

“Dopo mesi di sofferenza, praticamente un lockdown lavorativo da due stagioni invernali, finalmente una buona notizia per operatori e imprese turistiche. Sono – ha aggiunto – il volàno dell’economia della montagna e con sacrificio e tenacia, rendono ancora più attrattivi e accoglienti i nostri territori. È quindi  una notizia positiva e dimostra la volontà di valorizzare una destinazione che rappresenta il 40% del territorio regionale. Tutto ciò anche in vista delle Olimpiadi 2026”.

Tempistiche

Entro una settimana dall’approvazione di questo provvedimento potranno essere adottati tutti gli ulteriori atti attuativi. È compresa anche la definizione delle modalità di presentazione delle richieste mediante l’apposita piattaforma on line.

Montagna, aziende e ristori

Qui di seguito l’elenco delle imprese ammissibili al contributo. Tra queste ad esempio alberghi e residenze turistico alberghiere, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, affittacamere per brevi soggiorni. Ammesse inoltre case ed appartamenti per vacanze gestiti in forma imprenditoriale, residence (foresterie e locande), aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte. Sono comprese anche le agenzie di viaggio e i tour operator (inclusi i consorzi turistici). Secondo i limiti previsti dalla delibera, usufruiscono di un contributo forfettario anche gli esercizi riconducibili ai codici Ateco della ristorazione con e senza somministrazione. Tra queste, gelaterie e pasticcerie, bar e altri esercizi simili senza cucina, nonché i noleggi di attrezzature sportive e ricreative.

Comuni di montagna e ristori ai comprensori sciistici

Ad essere interessati sono 58 Comuni lombardi appartenenti a 7 province.

Questo l’elenco dei Comuni suddiviso per provincia.

Bergamo

Branzi, Carona, Castione della Presolana, Colere, Costa Valle Imagna, Cusio, Foppolo, Gandino, Gromo, Mezzoldo, Moio de’ Calvi, Oltre il Colle, Piazzatorre, Rogno, Roncobello. Schilpario, Selvino, Songavazzo, Valleve, Valtorta, Vilminore di Scalve, Valbondione.

Brescia

Angolo Terme, Artogne, Bagolino, Borno, Breno, Collio, Corteno Golgi, Pisogne, Ponte di Legno, Temù.

Como

Sormano.

Lecco

Barzio, Casargo, Esino Lario, Margno, Moggio.

Pavia

Santa Margherita di Staffora.

Sondrio

Aprica, Bormio, Campodolcino, Caspoggio, Chiesa in Valmalenco, Gerola Alta, Lanzada, Livigno, Madesimo, Piuro, Teglio, Tirano, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva, Villa di Tirano.

Varese

Brinzio, Cunardo, Maccagno con Pino e Veddasca.

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Martedì, 28 Settembre 2021 16:23

IL CSC CORTENOVA DOMINA A LANDRIANO

in Sport

I cortenovesi si confermano anche nella seconda prova, sulle tre previste, del trofeo regionale di corsa su strada griffato Centro Sportivo Italiano.

Dopo la sofferta vittoria di Gravedona dove erano stati solamente 27 i punti di vantaggio sull’Atletica Alto Lario, questa volta a inseguire i valsassinesi ci sono i comaschi del Lieto Colle ma che osservano da molto lontano con i 1024 punti ottenuti, ben 860 in meno dei rappresentanti del Cs Cortenova. A inseguire completando il podio di giornata ci sono i milanesi dell’Atl. Ravello con 1017 e al 4° posto l’Atl. Alto Lario che perde due posizioni rispetto alla gara inaugurale con 841. Le lecchesi presenti si piazzano al 5° posto con la Polisportiva Bernate a 784 punti, all’8° con la Virtus Calco con 519 punti, all’11° con la Pol Bellano con 383 punti, al 13° il Team Pasturo con 354, al 20° il Gs Rogeno con 193 e al 29° il Premana con 44 punti ottenuti dall’unica atleta presente.

Sono state ben sette le vittorie riportate dagli atleti lecchesi, il maggior numero lo hanno ottenuto i rappresentanti del Cs Cortenova che vincono in ben cinque occasioni, le altre due vittorie sono state ottenute con, una a testa, dai rappresentanti della Pol Bellano e del Team Pasturo. Otto volte sul secondo gradino del podio, sei volte per Cortenova e una volta a testa per la Virtus Calco e per la Pol Bellano, al terzo posto sei volte per il Cs Cortenova e una per il Team Pasturo.

 

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Martedì, 28 Settembre 2021 08:31

IL FIORELLINO DEGLI INCAS

Questo bellissimo fiore e il relativo frutto, se così si può chiamarlo, vengono da molto lontano. Nel tempo e nello spazio. Addirittura dalle regioni andine, l’attuale Perù, da dove sono stati importati in Europa cinque secoli fa ad opera dei conquistadores spagnoli. Ai quali però interessava molto meno la patata che l’oro degli Incas, grandi produttori di patate.

Per questo sequestrarono Atahualpa, l’ultimo imperatore e ne chiesero il riscatto in oro ritenendo che gli indigeni nascondessero un gigantesco tesoro. Ovviamente la vicenda finì male per Atahualpa. Anche perché Francisco Pizzarro, il comandante dei conquistadores, dopo aver intascato enormi quantità d’oro e argento, venne meno alla parola data e mandò a morte Atahualpa. Gli invasori, agli inizi del ‘500, trovarono però anche un altro tesoro: le patate, appunto (allora sconosciute da noi) che gli Incas coltivavano nella zona del lago Titicaca a 3800 metri di altezza. E incominciarono a cibarsene importandone anche in Europa dove però la coltivazione della patata si diffuse soltanto nel diciottesimo secolo a causa anche di motivi religiosi. Si riteneva infatti che poiché nella Bibbia non vengono mai nominate, Dio non voleva che l’uomo utilizzasse le patate come cibo; questi tuberi furono persino associati alla magia nera e alla stregoneria.

Quello riprodotto nella foto, lo avrete già capito, è proprio il fiore della comunissima patata, orgoglio di molti orti nostrani e alimento diffusissimo sulle nostre tavole imbandite dove però è presente con frequenza quasi quotidiana soltanto da un secolo. È dotata, la patata, di notevole potere nutritivo. Durante le numerose carestie che hanno percorso l’intero continente negli ultimi tre secoli, ha costituito infatti uno dei principali alimenti, se non l’unico, per molte popolazioni soprattutto nord europeee.

La patata, inoltre, è un alimento ricco di carboidrati, vitamine e sali minerali; in particolare potassio, magnesio, selenio, zinco, ferro. Però fate attenzione. Quando sulla buccia compaiono aree verdi più o meno estese, la patata non deve essere consumata. Infatti la colorazione verde è sintomo della produzione di solanina, un alcaloide tossico che non viene degradato dalla cottura. Anche i germogli che spuntano dal tubero, se conservato troppo a lungo in condizioni non adeguate, presentano un’elevata tossicità.

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Martedì, 28 Settembre 2021 08:13

TURISMO ESTIVO IN RIPRESA

Giornata del Turismo, tra segni di ripresa e scenari della vacanza post-covid

Bilanci e prospettive: la spesa per persona è stata di 582 euro (-2%) ma si è accorciata anche del 10% la durata del viaggio con una media di 9 giorni trascorsi lontano da casa

COMO-LECCO – L’estate ha fatto segnare un significativo incremento dell’ospitalità e degli incassi per la ristorazione per un valore superiore ai 20 miliardi di euro, favorito anche dall’arrivo del green pass. E’ quanto emerge dal bilancio di fine stagione della Coldiretti diffuso per la Giornata del Turismo che si celebra il 27 settembre.

Si tratta – sottolinea la Coldiretti – di una vera boccata d’ossigeno anche per il settore ricettivo e della ristorazione lariana che si trasferisce positivamente sull’intera filiera, anche se i valori risultano ancora inferiori a quelli di prima della pandemia.

A contribuire il fatto che sono stati 33,5 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza per almeno qualche giorno nell’estate 2021 che fa registrare una sostanziale stabilità rispetto allo scorso anno (-1%), anche se sono mancati all’appello i vacanzieri stranieri, soprattutto provenienti da fuori dei confini comunitari, secondo l’analisi Coldiretti/Ixè. La svolta positiva è comunque evidente con quasi due italiani su tre (65%) in viaggio per vacanza nell’estate 2021 che hanno scelto di mangiare principalmente fuori casa in ristoranti, trattorie, pizzerie, agriturismi, pub o fast food.

Si è rimesso in moto un sistema, anche con il green pass, che complessivamente coinvolge 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole lungo la filiera impegnate a garantire le forniture per un totale di 3,6 milioni di posti di lavoro.

Tra gli svaghi preferiti dei turisti italiani questa estate accanto ad arte, tradizione, relax e puro divertimento, dopo il lungo lockdown c’è la ricerca del cibo e il vino locali è diventata la prima voce del budget delle vacanze Made in Italy nel 2021 con circa 1/3 della spesa per consumi al ristorante, street food o per l’acquisto di souvenir.

La spesa per persona è stata di 582 euro (-2%) ma si è accorciata anche del 10% rispetto allo scorso anno la durata del viaggio con una media di 9 giorni trascorsi lontano da casa e si è invece allungata la stagione anche perché molti hanno posticipato le partenze a causa delle incertezze. Nelle nostre province – conclude Coldiretti Como Lecco - ha tenuto il turismo in montagna e quello di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute.

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