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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Domenica, 19 Settembre 2021 07:59

I NO-VAX A LECCO:UN FALLIMENTO

Piu` auto della Polizia e dei Carabinieri, che molto presto se ne sono andati, vista l`inconsistenza della cosa, lasciando solo una pattuglia, che promotori della manifestazione "No Vax e No Green Pass" sabato pomeriggio a Lecco. Qualche cartello inneggiante alla "Liberta`" (forse quella di ammalarsi e di morire di Covid, chi lo sa ?) e alla "salvezza del popolo", scarso entusiasmo hanno raccolto i pochi manifestanti presenti in Piazza Cermenati.

"Resistiamo, resistiamo !" questa la parola d`ordine presa in prestito da Borrelli da un personaggio salito su un palco improvvisato (ci hanno detto che fosse il gestore di una nota palestra lecchese) per arringare i presenti. Poi, naturalmente, essendo alle 18 il momento di clou dello "struscio" lariano, molta la gente presente in centro anche a causa dell`inaspettato bel tempo, quando le previsioni davano pioggia, qualcuno si e` fermato intorno al novello demagogo, che pero` ha raccolto anche un po` di insulti dai motociclisti fermi al semaforo. Insomma, non molto entusiasmo per una manifestazione priva di idee e prospettive: forse il Tizio preferiva quando le palestre erano chiuse per il lockdown, vai a sapere !

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Domenica, 19 Settembre 2021 07:42

IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO parte seconda

Appena passata la prima settimana di scuola, e gia` sono almeno un centinaio in Italia le classi contagiate e tornate in DAD, alla faccia del Ministro Bianchi che vanamente prometteva "mai piu` in DAD". Del resto, a parte le vaccinazioni, la situazione e` ancora peggiore dell`anno scorso: non un autobus o un treno in piu` per non fare accalcare gli studenti, a scuola sono tornate le "classi pollaio" di 29-30 alunni, non ci sono gli insegnanti aggiuntivi, ed e` pure saltata la gia` ridicola distanza degli 80 cm. tra le "rime buccali", diventata un optional. Bianchi da parte sua e` impegnato a polemizzare con l`Azzolina, di cui l`anno scorso era consulente, per contendersi la palma di peggior Ministro dell`Istruzione degli ultimi 20 anni. Ma almeno e` divertente: Crozza venerdi prossimo avra` molto materiale a cui attingere. Insomma,la scuola e` ripartita all`insegna dello "Spera in Dio": ma Dio, lo dico da laico, non mi e` mai sembrato tanto propenso ad aiutare gli irresponsabili !

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Sabato, 18 Settembre 2021 12:32

DOMANI SULLA CICLABILE LA "LONGBOARDING IN VALLEY"

in Sport

Evento speciale quello previsto per domani sulla "nostra" ciclabile. Organizzata dall'associazione Sbanda Brianza si svolgerà la "Longboarding in Valley" , una giornata di cruising freeride di longboard e skateboard nel territorio della Valsassina passando per montagne, cascate e ponti sui 6 km della ciclabile Valsassina, una strada con una leggera pendenza (4%) "adatta al riding di principianti e tranquilloni e al chilling dei rider più incazzati".

Interessati i comuni di Barzio, Pasturo, Introbio e Primaluna. Ritrovo e partenza saranno allestiti presso il piazzale “Sagra delle Sagre” di Barzio e l’arrivo sarà presso il ponte di Via Caraletta a Primaluna, dove stazionerà il bus navetta che riporterà i rider alla partenza per una nuova run…poi…After party con musica e lotteria sempre a primaluna presso il Chiosco Chiosquito.

Viene offerta anche la possibilità di usufruire del corso di longboard/skate all’interno dell’evento, e/o del noleggio tavola e attrezzatura, con nozioni per affrontare il percorso in sicurezza.

L'evento avrà inizio alle 14.00 e si concluderà alle 17.30. La ciclabile non verrà chiusa a pedoni e ciclisti: sarà l'organizzazione a farsi carico di un servizio di sicurezza che gestirà il passaggio degli iscritti.

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Sabato, 18 Settembre 2021 10:03

ADDIO AL "CHILE", IL MARADONA DELLA VALSASSINA

in Sport

Nella mia breve carriera di calciatore, conclusasi anzitempo per la poca voglia di farsi prendere a calci tutte le domeniche da terzini e stopper della Brianza, ho avuto la fortuna di scendere in campo con tanti fenomeni e, vista l'età, di vederne altrettanti.

Per esempio lo Zic (al secolo Giovanni Bruni), attaccante di una velocità impressionante e con un tiro potentissimo; oppure il Tranquillo Gatt, uomo ovunque, che giocò sino a quando, presumo, qualcuno gli fece notare quanti anni avesse (e lui, immagino, abbia risposto: "Ah sì? Non me ne ero proprio accorto!).

Ma di tutto il panorama dei calci al pallone che ebbi modo di esplorare, due furono i miei idoli: Pelè e Maradona.

Pelè viveva a Cortenova e faceva il panettiere.

Si chiamava Vitale Ciresa e quando scendeva in campo (e ne aveva voglia) non ce n'era per nessuno. Il Vitale, fra altro, era il panettiere  della cittadella di Don Carlo, quella che costruì il campo sportivo e diede il via alla storia del Centro Sportivo.

I volontari erano affamati? No problem, il Vitale li riforniva di panini, in fondo stavano per mettergli a disposizione un palcoscenico dove potersi esibire.

E fu così che in quella che forse fu l'ultima sua apparizione in campo sugli spalti apparve lo striscione "Vitale Pelè bianco" e il panettiere passò definitivamente alla storia.

A Margno, invece, e in tempi più recenti, viveva il "mio" Maradona. 

Si chiamava Achille Gobbi e se ne è andato ieri, così, all'improvviso, lasciando stupefatti e sgomenti tutti quelli che lo conoscevano.

Il "Chile" giocava a pallone nel modo più semplice che si possa immaginare: prendeva la palla, scartava l'avversario, prendeva la mira, tirava e faceva gol. Facile, no? 

Ci fosse stata all'epoca una squadra a undici in Valle (che so, un Cortenova tanto per fare un esempio) lui ne sarebbe stato il capitano e il trascinatore, nonchè incubo ricorrente di tutti gli avversari. E certamente un esempio per i suoi compagni.

Nella foto qui sotto (tratta dal libro "Valsassina Folball Club" che scrissi tempo fa assieme a Paolo Cagnotto) il "Chile" ha il pallone in mano come si conviene ad un Capitano.

Intorno a lui in piedi ci sono il Nanni Soggetti, poi il "Nono" Villa (andatosene anche lui troppo presto), Il Walter "Ross" e il "Giampierino" Conti. In basso a sinistra il "Sissi" Ruffoni e a destra il Claudio "Panada" Malugani: erano una squadra fortissima e chi l'ha incontrata ne sa qualcosa.

Il Soggetti e il Claudio chiudevano le porte, il Nono arginava il centrocampo, il Walter faceva diventar matte le difese.

E il "Chile"? Come Maradona distribuiva calcio e spettacolo, e mi piace pensare che da ieri stia facendo la stessa cosa sui campi del paradiso.

foto achille

 

 

 

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Sabato, 18 Settembre 2021 06:59

Anche il Comune di Cremeno è sull’AppIO

Il Comune di Cremeno è fra le Pubbliche Amministrazioni presenti sulla APP IO!

IO è un’applicazione per smartphone e tablet gratuita italiana, realizzata dal Dipartimento per la trasformazione digitale, in collaborazione con PagoPA, con l'obiettivo di rendere i servizi delle pubbliche amministrazioni accessibili ai Cittadini su un'unica piattaforma.

L’applicazione permette di interagire e di restare in contatto con tutte le Pubbliche Amministrazioni italiane, locali e nazionali, raccogliendo i servizi (comunicazioni, pagamenti e documenti) in un’unica app.

Per iniziare a utilizzare IO basta scaricare l’app e registrarsi con le proprie credenziali SPID o, in alternativa, con la propria Carta d’Identità Elettronica (CIE).
Questo rende IO un canale sicuro: autenticarsi all’app tramite un'identità digitale forte (SPID o CIE) significa garantire la tua identità certa e inequivocabile agli Enti che erogano i servizi di tuo interesse. Inoltre, il PIN e i dati biometrici utilizzati per accedere all’app vengono conservati criptati solo nel proprio telefono.
Impostando le preferenze, potrai inoltre decidere quali servizi attivare, quali notifiche ricevere e come riceverle…

Per il Comune è già attivo nell’App IO il servizio: "Avviso di scadenza Carta d'identità" per aiutarti nella gestione della scadenza del tuo documento e fornirti le indicazioni utili per il rinnovo.
L'elenco dei servizi è in continuo aggiornamento e si arricchirà di nuove opportunità!

Scopri di più sull’app e sui servizi offerti al Cittadino dal Comune nella pagina dedicata

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Sabato, 18 Settembre 2021 06:50

“Nonna ho il covid, mi servono soldi per le cure”

Vi segnalo un nuovo tentativo di raggiro con la tecnica del finto nipote, nella variante #covid19. Arriva una telefonata e una voce sofferente chiede aiuto alla nonna. È "il nipote" che ha bisogno di soldi per pagare delle innovative cure. E la persona anziana, che magari un nipote lo ha davvero, è disposta a consegnare contanti e gioielli alla persona che si presenterà a casa a ritirarli. A Varese, la Polizia ha registrato diverse segnalazioni, per fortuna tutti tentativi andati a vuoto. Fate attenzione e nel dubbio #chiamatecisempre
#essercisempre Qui, le tecniche più comuni utilizzate dai malviventi
https://www.poliziadistato.it/articolo/40151

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Sabato, 18 Settembre 2021 06:41

«Smart working? Deve continuare»

«Ritengo che lo smart working debba continuare, anche dopo la crisi pandemica, a rappresentare una possibilità di lavoro delle pubbliche amministrazioni da concepire non più come uno strumento di gestione della sicurezza ma come una leva organizzativa per realizzare – al tempo stesso – una maggiore flessibilità delle prestazioni lavorative, al fine di migliorare i servizi per cittadini ed imprese, e una più efficace conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro» Così, Angelo Murabito, della Cisl Fp Monza Brianza Lecco, commenta la decisione di Renato Brunetta, ministro della Pubblica Amministrazione, che prevede il ritorno in presenza anche dei dipendenti della Pubblica amministrazione, sostenendo che il rientro generalizzato negli uffici possa permettere il recupero degli arretrati accumulati e favorire la ripresa.

In realtà, secondo il sindacalista Cisl, «lo smart working adottato durante l’emergenza nella pubblica amministrazione non dovrebbe essere demonizzato, ma valorizzato. In molti casi l’esperienza – se pur diversificata tra le varie amministrazioni – del lavoro agile è stata un’esperienza positiva che ha migliorato la produttività di alcuni enti anche del 20% e migliorato le competenze e responsabilità dei lavoratori pubblici procurando un importante salto evolutivo. Si pensi, ad esempio, al un miglioramento dell’utilizzo della firma digitale, la condivisione delle banche dati, le Pec, digitalizzazione dei processi amministrativi, accesso telematico ai servizi della Pa. Risultati importanti, necessari alla ripresa del Paese, che non è possibile perdere. Senza dimenticare i vantaggi indiretti ecologici e sociali in termini di riduzione degli spostamenti dell’emissione di Co2 , spese di manutenzione stradale, incidenti e relativi costi sociali».

La percentuale massima del 15% di posti riservati al lavoro agile si scontra quindi con le esperienza dell’ultimo anno, durante il quale sono stati circa il 46% i posti del pubblico impiego nel 2020 “gestiti” con lo smart working, di cui circa il 70% nelle funzioni centrali e poco meno del 30% funzioni locali, mentre solo una minima parte ha interessato la sanità.

Importante è stato il Patto del lavoro pubblico del 10 marzo sottoscritto dal Governo e da Cgil, Cisl e Uil che traccia una visione del lavoro pubblico con un’organizzazione più flessibile e più in linea con le esigenze della società. «Anche il miglioramento dei tempi vita lavoro, infatti, genera possibilità di emancipazione professionale. Per questo – conclude Murabito -, il tema delicato del lavoro agile deve transitare necessariamente da un confronto e una regolamentazione pattizia tra enti e parti sociali e non può essere lasciata alla discrezionalità del solo datore di lavoro».

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Sabato, 18 Settembre 2021 06:32

Lunedi 20 la Giornata Mondiale contro i Tumori Ginecologici

World GO Day, III° Giornata Mondiale dei Tumori Ginecologici
“Presentazione del Sistema Opera V, un importante dispositivo medicale per la cura degli effetti della menopausa indotta nelle donne colpite da tumori ginecologici”

Si celebra il 20 settembre il World GO Day, III° Giornata Mondiale dei Tumori Ginecologici. L’iniziativa è volta alla sensibilizzazione delle donne relativamente al crescente aumento delle patologie tumorali ginecologiche.

L’ASST di Lecco, in collaborazione con ACTO Lombardia, celebra la giornata ponendo l’attenzione sulle problematiche connesse alla sessualità in menopausa per le donne colpite da tumore ginecologico.

A partire dal 27 ottobre, per sei mesi, l’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco diretta da Antonio Pellegrino avrà a disposizione il “Sistema Opera V”. Si tratta di una piattaforma medicale, che utilizza la radiofrequenza per riattivare processi naturali di riparazione dei tessuti migliorando così l’elasticità degli stessi. Si tratta quindi di un trattamento meccanico, senza effetti sistemici che contribuisce in maniera rilevante al miglioramento della qualità della vita della donna. L’Unità di Ginecologia prevede di trattare dalle quattro alle sei donne settimanalmente attraverso cicli ripetuti dipendentemente dalla risposta della singola paziente.

Paolo Favini, Direttore Generale ASST Lecco
“Ringrazio ACTO Lombardia che ancora una volta collabora con l’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Manzoni di Lecco per supportare le pazienti oncologiche durante e dopo le cure. Quest’anno affrontiamo insieme un delicato problema che riguarda la sfera intima della donna che precocemente deve affrontare le problematiche connesse alla menopausa indotta. Sono certo che questa iniziativa verrà accolta con grande favore e mi auguro possa aprire strade nuove in ambito terapeutico”.

Alessia Sironi, Presidente ACTO Lombardia
“ACTO Lombardia è nata per supportare le pazienti oncologiche durante e dopo le cure. Crediamo in un percorso che coinvolga la donna a 360 gradi e che le permetta di migliorare la qualità della vita anche dopo la malattia. In occasione della Giornata Mondiale sui Tumori Ginecologici annunciamo quindi l'inizio di una collaborazione importante con l'Ospedale Manzoni, in modo particolare con l’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia e con l'azienda Med-System, al fine di assicurare alle nostre pazienti una vita sessualmente attiva anche dopo una menopausa chirurgica indotta e precoce. Grazie al sistema Opera V, che ACTO Lombardia avrà in comodato d'uso gratuito per i prossimi sei mesi a partire da ottobre, i disturbi della sfera sessuale non saranno più un tabù. Il trattamento, che sarà completamente gratuito, è indolore e di breve durata, e prevediamo di garantirlo alle pazienti con pregresso tumore ovarico”.

Antonio Pellegrino, Direttore UOC Ostetricia Ginecologia Ospedale “Alessandro Manzoni” – Lecco
“La Ginecologia Oncologica dell’Ospedale di Lecco è composta da differenti figure professionali con competenze specifiche che affiancano la paziente durante tutto il percorso di diagnosi e terapia. La multidisciplinarietà è di certo il fiore all’occhiello di questo grande lavoro e permette di garantire un aggiornamento costante di questo ramo della medicina in continua evoluzione. Non si può certo trascurare che la ginecologia oncologica si occupa di diagnosticare e curare tumori della sfera genitale, che a seconda dell’età di insorgenza, è legata alla riproduzione, alla sessualità e alla produzione di ormoni che garantiscono il benessere femminile. Questo è il motivo per cui siamo fermamente convinti che offrire alla paziente un sostegno che esuli dalle terapie standard sia fondamentale. Negli ultimi due anni, abbiamo avviato una proficua collaborazione con ACTO Lombardia per offrire alle pazienti assistenza e cura che ci permettano di curare la persona in tutta la sua complessità”.

Tiziana Dell’Anna, responsabile UOS Ginecologia Oncologica Ospedale “Alessandro Manzoni” – Lecco
“Con questo progetto siamo orgogliosi di poter offrire un ulteriore servizio, a titolo ovviamente gratuito, alle nostre pazienti. Questa volta ci occupiamo di disturbi che possono manifestarsi durante o al termine dei trattamenti per la malattia e che coinvolgono principalmente gli effetti di una menopausa indotta o accentuata dai trattamenti come la secchezza vaginale o il dolore ai rapporti ma anche bruciore o prurito o perdita di urina. Il sistema che avremo a disposizione è basato sulla radiofrequenza, una tecnica nota da oltre cinquanta anni ma oggi affinata e applicata ad un campo totalmente innovativo. Sfruttando il calore delle onde elettromagnetiche, possiamo offrire una terapia che ci permette di evitare preparati ormonali molto spesso non utilizzabili dalle nostre pazienti”.

Gregorio Fuoco, Amministratore di Med-Systems
“Siamo onorati di fornire il Sistema Opera V presso l’Ospedale Manzoni di Lecco. Opera V è una piattaforma medicale, utilizzata in ambito ginecologico. Adoperando la radiofrequenza ad utilizzo ginecologico andiamo a riattivare i processi naturali di riparazione dei tessuti migliorandone l’elasticità e stimolando processi antiinfiammatori. Così facendo, si ottiene un vero e proprio ringiovanimento funzionale dei tessuti migliorando la qualità della vita. Siamo entusiasti di contribuire e supportare questo progetto”.

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Sabato, 18 Settembre 2021 06:24

LA MORTE DEL CAPRIOLO

Un capriolo, forse una femmina, è stato trovato morto ieri mattina sul greto del Pioverna nei pressi del ponte che attraversa il torrente lungo la pista ciclabile di Introbio. L’animale, di medie dimensioni, con ogni probabilità, è stato travolto mentre si abbeverava, dalla piena improvvisa causata dal nubifragio che ha colpito la zona nel pomeriggio di giovedì. La polizia provinciale, avvertita del ritrovamento, ha provvedeuto alla rimozione del corpo senza vita dell’ungulato.

***
"Non ho mai avuto paura della morte. Non ne avevo mai sentito parlare. Non so proprio di che si tratti. Noi animali non ne possediamo neppure una vaga idea. Però temiamo il morire. Quell’intervallo fra noi che viviamo e la scomparsa, spesso dolorosa, del mondo da noi, di noi dal mondo. Gli umani credo ne abbiano molta paura. Della morte, intendo. Ma anche loro non la conoscono davvero. Per cercare di allontanarla la chiamano con molti nomi diversi: la nera signora, la grande mietitrice, l’oscura divinità e così via. Già, una divinità. Spesso quei bipedi ci hanno affiancato a qualche dio: più spesso a una dea. Come è accaduto, moltissimo tempo fa, quando un maschio della mia specie rappresentava per le genti del Nord, il viaggio verso la morte di quella che voi chiamate anima. Noi però un’anima non ce l’abbiamo. Non credo. Però, come noi, avete paura non solo della morte ma anche del morire perché è quasi sempre doloroso. È strano però: avete più paura del dolore che della fine di tutto.

Ora anch’io conosco la morte. E capisco meglio anche la vita che mi scorreva intorno e dentro senza che me ne accorgessi, Era un un flusso interrotto solo dai brevi periodi quotidiani di sonno profondo protetto dalle tenebre che avvolgono lentamente il bosco dopo la scomparsa della grande luce che scalda il mondo. E sognavo. Proprio come voi bipedi. Sì, anche i caprioli sognano. Vasti prati verdi di erba tenera. Ruscelli d'acqua cristallina e fredda. Tenere bacche che durante il freddo intenso dell'inverno ci consentono di sopravvivere. Semplicemente, vivevo e non lo sapevo. Non lo capivo. Anche se ora, ripensandoci, in un certo senso lo sentivo. Nell'odore intenso del muschio. Nel placido spirare del vento. Nel mormorio delle betulle. Nel chiacchiericcio dei piccoli esseri viventi che camminano veloci e leggeri nel cielo. E soprattutto quando portavo dentro di me altre piccole vite in attesa di irrompere in quel mondo che ho abbandonato. E che era, lo so, pieno di pericoli predisposti dagli uomini. Da alcuni di voi. Ma ero sempre riuscita a sfuggire alle tagliole, ai lacci, ai bracconieri. Ai... alle… Insomma a quei mostri che corrono più veloci del vento lungo le strisce scure che tagliano in due prati e boschi e che a volte osiamo attraversare spinti dalla fame.

L’altro giorno, però, è andata diversamente. È successo senza che me ne accorgessi. Stava piovigginando. Era quasi buio. Il piccolo branco di femmine, il mio branco, si stava preparando a rientrare nel bosco dal quale eravamo uscite per abbeverarci. Alle nostre spalle i fianchi impervi della montagna erano nascosti da nubi minacciose. Improvvisamente dal cielo sono precipitate gigantesche cateratte d'acqua. Ma non ne avevo alcun timore. La vita a cielo aperto insegna rapidamente a sopravvivere. La nostra casa è da tempo immemorabile il bosco. Il nostro tetto sono le foglie fitte degli alberi. Sempre, ci guida l’istinto che voi umani avete perso in un remotissimo passato. Non appartenete più a quel mondo che ci ha e vi ha generati. Quel mondo che state cercando di uccidere. Ma questa volta ho avvertito un quasi impercettibile segnale di pericolo. Una sensazione che ricordavo  di aver già provato: ero rimasta sola, con le zampe anteriori immerse nella corrente rapida del ruscello.

Le mie compagne erano scomparse e avevano forse trovato rifugio nel bosco, L'allarme dentro di me cresceva rapidamente, come l'intensità della pioggia e la velocità della corrente che stava trasformando il piccolo corso d'acqua in torrente impetuoso. Non avvertivo più la presenza del mio gruppo, non ne sentivo più l'odore intenso e rassicurante. La pioggia stava  rapidamente cancellando il mondo, il branco, i suoni della foresta. Restava solo il rumore sempre più possente del nubifragio e del vento. Non pensavo al rischio mortale che stavo correndo. Lo ripeto: per noi la morte non esiste. E quando c'è lei, non ci siamo più noi. È accaduto tutto in un istante. La piena improvvisa del torrente mi ha travolto trascinandomi via. Ho cercato di raggiungere la riva ma la corrente era troppo forte. In balia dei flutti sono rotolata capovolgendomi più volte.

Ingoiavo e respiravo acqua limacciosa. Poi un colpo fortissimo alla testa e tutto si è fatto più buio della notte più buia. Adesso sono distesa col capo appoggiato a un sasso sul greto del torrente, alcuni chilometri più a valle. Ma non sono ancora del tutto morta. È morto il mio corpo, ma una parte di me resiste ancora e rimarrà viva per qualche tempo. Poi svanirà lentamente come una candela che va spegnendosi. Mi resta poco tempo ormai. Il mondo si sta dissolvendo piano piano, come la nebbia che in certe mattine invernali galleggia sul torrente, quando il primo sole la illumina. E una piccola nuvola galleggia sull’acqua e si disperde nell’aria..."

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