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Venerdì, 24 Settembre 2021 12:23

REPORT: IL TURISMO IN LOMBARDIA A GIUGNO E LUGLIO 2021

Polis-Lombardia ha pubblicato un report sull’andamento del turismo in Lombardia tra giugno e luglio 2021, raffrontando i primi dati, parziali e provvisori, rispetto allo stesso periodo degli ultimi due anni, tenuto conto che il 2020 è stato un anno del tutto anomalo anche per il comparto turistico, con effetto negativo sull’andamento dei flussi.

La Lombardia ha quest’anno recuperato e a giugno e luglio si conferma la tendenza positiva registrata già da marzo.

Rispetto agli arrivi pre-pandemia (anno 2019), la variazione totale ha ancora valore negativo, ma il trend è crescente, per il bacino turistico italiano e straniero.

Il dossier di Polis-Lombardia analizza i dati sul movimento dei turisti nelle strutture ricettive rilevati dal Servizio Turismo delle Province per conto di Regione Lombardia e Istat.

Il territorio lecchese, come si osserva nei grafici sull’andamento provincia per provincia, è a giugno 2021 tra quelle che evidenziano picchi maggiori di arrivi dall’estero, insieme ai territori di Bergamo, Brescia, Como e Milano.

Qui potete scaricare il rapporto.

 

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Venerdì, 24 Settembre 2021 09:43

SVILUPPARE L`AGRICOLTURA ITALIANA

Trezzi: “Puntare ad autosufficienza alimentare, l’agricoltura di Como-Lecco è pronta alla sfida”

L’impennata dei prezzi alimentari (+32% in un anno) impone una riflessione sulla necessità di un cambio di rotta utile a stabilizzare le quotazioni e grarantire adeguati approvvigionamenti

COMO-LECCO – “Con i prezzi mondiali dei prodotti alimentari hanno fatto segnare un aumento del 32% rispetto allo scorso anno per effetto delle tensioni generate dall’emergenza Covid, l’Unione Europea e l’Italia devono puntare all’autosufficienza alimentare per stabilizzare le quotazioni e garantirsi adeguati approvvigionamenti per combattere la povertà e la fame che sta colpendo anche il vecchio continente. Il Lario deve essere pronto a fare la propria parte, valorizzando peraltro un grande patrimonio di identità rurale che, dai formaggi d’alpeggio, si estende fino alle coltivazioni di pianura”. E’ la riflessione di Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco, in riferimento agli effetti sulla spesa del rincaro delle materie prime

Con la pandemia da Covid – sottolinea Trezzi – si è aperto uno scenario di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e incertezza che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazione. Una situazione che ha fatto salire i prezzi dei prodotti alimentari. I timori sugli approvvigionamenti di cibo devono spingere la stessa Unione Europea a realizzare un piano finalizzato a conquistare l’autosufficienza in diversi settori chiave. Anche nell’ambito della Strategia Farm to Fork, la Commissione europea ha comunicato l’intenzione di valutare la possibilità di introdurre norme volte a ridurre la dipendenza da materie prime, come ad esempio la soia coltivata su terreni disboscati, promuovendo le proteine vegetali coltivate in Europa. La transizione verso una maggiore autosufficienza alimentare dell’UE passa obbligatoriamente anche tramite azioni che riducano i passaggi lungo tutta la filiera e ne migliorino il funzionamento – continua Prandini – nel precisare che l’Italia è all’avanguardia con la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali per assicurare prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione di agricoltori e allevatori.

Un problema grave per un Paese come l’Italia che deve ancora colmare il pesante deficit produttivo in molti settori importanti dalla carne al latte, dai cereali fino alle colture proteiche necessarie per l’alimentazione degli animali negli allevamenti.

E’ infatti necessario recuperare – spiega Trezzi – il deficit del 64% del frumento tenero e del 40% per il frumento duro destinato alla produzione di pasta, mentre copre appena la metà (53%) delle fabbisogno di mais, fondamentale per l’alimentazione degli animali e per le grandi produzioni di formaggi e salumi Dop. Un trend negativo che riguarda anche la soia nazionale che soddisfa meno di 1/3 (31%) dei consumi domestici, secondo dati Ismea.

In Italia si munge nelle stalle nazionali il 75% del latte consumato (nelle province di Como e Lecco, peraltro, viene munto anche il latte utilizzato per due Dop d’eccellenza come Grana Padano e Gorgonzola) e si produce il 55% della carne necessari ai consumi nazionali con l’eccezione positiva per la carne di pollo e per le uova per le quali l’Italia ha raggiunto l’autosufficienza e non ha bisogno delle importazioni dall’estero.

Ridurre la dipendenza dall’estero significa anche ridurre i rischi per la sicurezza alimentare in un Paese come l’Italia dove è scoppiato quasi un allarme alimentare al giorno per un totale di ben 297 notifiche inviate all’Unione Europea durante il 2020. Di queste solo 51 (17%) hanno riguardato prodotti con origine nazionale, 146 provenivano da altri Stati dell’Unione Europea (49%) e 100 da Paesi extracomunitari (34%). In altre parole, oltre otto prodotti su dieci pericolosi per la sicurezza alimentare provengono dall’estero (83%). La stessa Commissione Europea evidenzia peraltro che le importazioni da Paesi terzi con standard di rispetto ambientale inferiori a quelli europei rischiano quindi di vanificare l’impegno delle imprese agricole europee per la sostenibilità.

Per questo occorre cogliere le opportunità offerte dal Pnrr con la digitalizzazione delle aree rurali, recupero terreni abbandonati, foreste urbane per mitigare l’inquinamento in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua e produrre energia pulita, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori produttivi deficitari previsti nei progetti strategici elaborati dalla Coldiretti insieme a Filiera Italia per la crescita sostenibile a beneficio del sistema Paese” afferma il presidente della Coldiretti Como Lecco nel sottolineare che “per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve però agire anche sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra settentrione e meridione del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo: un esempio, su questo, viene dal potenziamento delle infrastrutture ferroviarie della vicina Svizzera, in particolare sull’asse nord-sud”.

Una mancanza che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di Pil per le minori opportunità di export al quale si aggiunge il maggior costo della “bolletta logistica” legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci con un aggravio che si attesta sui 13 miliardi all’anno secondo il centro studi Divulga. Senza dimenticare di investire sulla ricerca pubblica con le NBT a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici

L’emergenza globale provocata dalla pandemia ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza per questo servono sistemi di etichettatura trasparenti sull’origine delle materie prime e che non siano ingannevoli e nello stesso tempo, non possiamo pensare a un modello dove vi sia spazio per l’artificio e i cibi sintetici, dove si assista alla concentrazione eccessiva dei fattori produttivi, dove prevalga l’interesse particolare delle grandi multinazionali che spingono per l’omologazione su un modello in sostanza dove il cibo sia sempre una commodity” - conclude Trezzi - nel sottolineare che invece “con la nostra idea di filiera sostenibile vogliamo affrontare il futuro non solo creando valore economico, ma guardando anche alla sua distribuzione e alla capacità di restituire valori positivi, sotto il profilo ambientale, sociale, territoriale”.

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Venerdì, 24 Settembre 2021 09:35

SINDACATI PREOCCUPATI PER LA CHIUSURA DELLA RIELLO

“La Riello chiude lo stabilimento di Villanova di Cepagatti
(Pescara). Preoccupazione per i lavoratori e le lavoratrici dell’intero Gruppo.
“A Lecco si proclama la prima ora di sciopero”
Forte preoccupazione è emersa questa mattina in occasione delle assemblee indette da FIM, FIOM
e UILM presso il sito Riello di Lecco per la dismissione del sito di Pescara.
Oltre 70 lavoratori licenziati nell’anno in cui sono stati emanati incentivi per gli Ecobonus sulle
Caldaie.

Inspiegabile le ragioni della dismissione in una delle più importanti Unità Produttive di Riello. Un sito
impegnato a pieno regime per rispondere alle innumerevoli richieste di mercato in un periodo per
Riello pieno di opportunità.
L’unica spiegazione plausibile non può che essere legata alla perversa politica delle Multinazionali
presenti in Italia, le quali aprono e chiudono senza alcuna regola in virtù del proprio profitto e a
discapito del sistema socio economico del territorio.

Il “Piano Industriale” mostra chiaramente come la produzione non verrà dismessa ma
semplicemente delocalizzata: gli scambiatori e la carpenteria rispettivamente a Legnago (Verona) e
Volpago (Treviso) mentre il cablaggio della caldaia verrà trasferita in Polonia.
A nulla è servito che lo stabilimento abruzzese sia stato capace di produrre, modificare e sviluppare
prodotti innovativi.
Anche gli incontri tenutesi presso il MiSE e Regione Abbruzzo sono valsi a poco in quanto il Gruppo
è determinato nel portare avanti le proprie decisioni.
Inevitabile il dramma sociale che si può generare a seguito di una scelta scellerata in un territorio
come quello abruzzese.

Preoccupazione anche sul sito lecchese anche perché questa decisione risponde solo a scelte
finanziarie e non fa intravedere alcuna strategia industriale di rilancio e competitività.
Per queste ragioni le Organizzazioni Sindacali di FIM, FIOM e UILM hanno proclamato nella giornata
di domani venerdì 24 settembre un’ora di sciopero.
Nei prossimi giorni si andrà al rinnovo della nuova RSU aziendale ed in rappresentanza dei lavoratori
e delle lavoratrici si richiederà un incontro alla Direzione Aziendale per manifestare tutta la nostra
preoccupazione e per chiedere certezze sulla stabilizzazione di tutti i siti produttivi a supporto
dell’attuale vertenza sindacale nazionale.

FIM CISL MBL
FIOM CGIL Lecco
UILM UIL Lario

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Venerdì, 24 Settembre 2021 09:12

CACCIA: DOMANI SI RIPARTE DOPO UNA NUOVA DELIBERA REGIONALE

“Riapriamo la caccia in Lombardia” ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi.

La giunta regionale ha infatti approvato le disposizioni integrative al calendario venatorio regionale 2021/2022 in adeguamento al parere Ispra.

Caccia

“Da sabato – ha proseguito – per addestramento cani e per l’appostamento da alcune specie. Dal 2 ottobre tutto il resto dell’attività venatoria. Un provvedimento necessario per rispondere all’atto monocratico del Tar della Lombardia, avvenuto senza confronto. Il documento approvato ha validità fino al 7 ottobre in attesa della sentenza sul calendario originale dopo la quale decideremo quale strada intraprendere garantendo comunque il proseguo dell’attività. Con questo atto si riducono le giornate perse e si dà la possibilità ai cacciatori che hanno pagato le licenze di riprendere l’attività”.

Con la nuova delibera si riattiva l’esercizio venatorio su tutto il territorio regionale.

In particolare:

– dal 25.09.21, riparte la caccia solo da appostamento limitatamente alle specie colombaccio, cornacchia grigia, cornacchia nera, gazza, ghiandaia e merlo.

– fino al 30.09.21, riparte l’addestramento e allenamento dei cani negli Atc e in alcuni CA.

– dal 2.10.21, riparte la caccia alla piccola fauna stanziale. Tra questi fagiano, starna, pernice rossa, lepre, coniglio selvatico, minilepre e volpe) in forma vagante. Sono comprese le specie ornitiche come tordo bottaccio, tordo sassello, anatidi, beccaccia, beccaccino, sia da appostamento che in forma vagante.

La caccia al cinghiale, in tutte le sue forme (collettive e in selezione), non era invece stata interrotta dalla sopra citata sospensiva.

La caccia in selezione agli ungulati poligastrici (cervo, capriolo, camoscio e muflone), regolamentata con decreti dei dirigenti Afcp, prosegue ovunque con effetto immediato.

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Venerdì, 24 Settembre 2021 08:52

IL TRASFORMISMO MODERNO

Il Primo Ministro della Sinistra storica Agostino Depretis, andato al Governo nel 1876, e` rimasto bollato sui manuali di storia come un campione del "Trasformismo", quella pratica dei parlamentari di passare da uno schieramento all`altro a seconda delle opportunita`.
Ma Depretis era sicuramente un dilettante rispetto ai nostri parlamentari di oggi, molto piu` abili a saltare i fossati, un po` come il compianto Nino Castelnuovo che saltava le staccionate !

Nella scorsa legislatura piu` di 300 parlamentari erano passati dal Partito che li aveva eletti ad un altro, in quella attuale sono gia` arrivati a piu` di 200 (gli ultimi passati al Gruppo di Toti "Coraggio Italia")
Alla faccia degli elettori, che pensavano di votare il candidato X, che neanche hanno potuto scegliere, da quando sono state abolite le Preferenze, appartenente al Partito Y, che e` quello che gli elettori volevano votare, e che improvvisamente cambia e passa al Partito Z , che magari e` esattamente quello che gli elettori del primo NON volevano votare !

Ce n` e` abbastanza per disincentivare ad andare alle urne, ed infatti ho diversi amici che da parecchi anni ne stanno alla larga !

Ora, per carita`, ognuno ha il diritto di cambiare idea e di avvicinarsi al Partito che ritiene piu` vicino alle proprie posizioni: pero` un minimo di coerenza non sarebbe male. Chi e` pronto a passare con la valigia in mano da un Partito all`altro come fosse un Taxi e` un po` come quelli che si sposano tre o quattro volte, promettendo a ogni coniuge provvisorio "fedelta` eterna fino alla morte" ! Fossi il Segretario della Lega lecchese Butti come minimo avrei un po` di diffidenza prima di sbracciarmi ad accogliere i nuovi transfughi: il buon Mauro Piazza ad esempio aveva iniziato nel PSI, poi e` passato a Forza Italia, poi nell`NCD di Alfano, insieme a Daniele Nava, e da pochi anni tornato in Forza Italia, giusto il tempo per farsi rieleggere in Regione nel 2018.

La vicenda Piazza-Nava in realta` ha avuto un certo risalto anche sui giornali nazionali, ad esempio la Repubblica di ieri, i quali maliziosamente sottolineano che Salvini ha inscenato la grande accoglienza ai transfughi per far dimenticare quelli che dalla Lega se ne stanno andando, soprattutto verso Fratelli d`Italia, anche a causa delle posizioni ambigue verso il Green Pass.

Forza Italia pero` non l`ha presa bene: "Fate shopping a spese nostre ?" si sono chiesti giustamente.
La famosa Federazione-unificazione, che Berlusconi aveva proposto, sembra abbia ricevuto una battuta d`arresto.

Un`ultima considerazione pero` vorrei fare: un conto e` se cambia Partito il militante di base, che non ha avuto incarichi remunerati o prebende. Un conto invece un Dirigente, che di incarichi e di prebende grazie al Partito ne ha avuti a iosa.

Io per esempio, lo dico pubblicamente, sono molto arrabbiato con un mio ex compagno di classe di Valmadrera, che per tre volte e` stato eletto in Parlamento con il PD, anche con il mio contributo in campagna elettorale, e che dopo tredici anni di sostanziose prebende se ne e` andato dando ascolto alle sirene renziane . Enno` caro Antonio, un po` di riconoscenza verso chi ti ha dato tanto (attenzione , sostegno e le suddette prebende) forse sarebbe il caso ! Pensateci prima di saltare con tanto cinismo un fosso: altrimenti darete ragione a chi ha affermato, come Rino Formica ai tempi di Craxi, che la "politica e` sangue e merda" (piu` la seconda che il primo a mio parere).
Se la gente poi, giustamente disgustata, non andra` piu` a votare, la colpa sara` soprattutto vostra !

Nella foto: Mauro Piazza a colloquio con il responsabile di Forza Italia in Valsassina Umberto Locatelli

 

 

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Venerdì, 24 Settembre 2021 08:09

"RINGRAZIAMENTO": FESTA RINVIATA AL 17 OTTOBRE

Ci hanno sperato sino all'ultimo gli organizzatori della Festa del Ringraziamento di Introbio: hanno atteso speranzosi un cambiamento nelle previsioni del tempo, ma così, purtroppo non è stato.

Meteosvizzera ha sentenziato che domenica farà brutto per cui è stata presa la decisione di rinviare l'evento al 17 ottobre.

"Siamo ovviamente dispiaciuti - tiene a precisare il Sindaco Airoldi - ma non potevamo rischiare. Una manifestazione di popolo come il Ringraziamento coinvolge centinaia di persone, animali, veicoli, spettatori, per cui non aveva nessuna logica insistere viste le previsioni".

"Comunque - sottolinea - il tutto è solo rimandato di qualche settimana visto che ci stiamo organizzando per riprovarci il 17 ottobre magari aggiungendo qualcosa al programma".

 

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Giovedì, 23 Settembre 2021 16:41

AREA CAMPER A PRIMALUNA: QUASI CI SIAMO

Non sarà sfuggito a chi si è trovato a transitare davanti ai tennis di Primaluna che è stato completato l'ampio marciapiede - ciclabile. Più avanti, già da tempo, è in funzione (e molto utilizzato) il nuovissimo parco giochi.

Più avanti ancora, invece, giace incompleta l'area camper che dovrebbe risolvere molte delle problematiche emerse quest'estate.

Così abbiamo sentito il Sindaco Mauro Artusi il quale, non nascondendo il suo malcontento verso i ritardi dell'impresa esecutrice dei lavori verso la quale deve aver perso la pazienza, ha lasciato presagire un fine lavori a breve.

"Deve essere attivato il software per accedere all'area - ha puntualizzato - e poi l'asfaltatura della strada e un'opera di diserbo".

Tempistiche precise non ce ne sono, ma il primo cittadino è fiducioso che i lavori possano concludersi a breve in modo da mettere a disposizione l'area e mettere la parola fine ai lavori.

nuovo marciaciclabileparco giochiarea camper

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Giovedì, 23 Settembre 2021 10:01

RIAPERTURA AREE SCIISTICHE: ECCO IL PROTOCOLLO. IL GREEN PASS SARA' OBBLIGATORIO.

FISI (Federazione Italiana Sport Invernali), ANEF (Associazione Nazionale Esercenti Funiviari), Federfuni Italia (l’associazione italiana delle aziende ed enti proprietari e/o esercenti il trasporto a fune in concessione sul territorio nazionale), AMSI (Associazione Maestri Sci Italiani) e COLNAZ (Collegio Nazionale Maestri) hanno firmato a Milano presso la sede federale il protocollo per la riapertura delle aree sciistiche e per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici a favore degli sciatori non agonisti e amatoriali.

Un accordo fondamentale per consentire ad un settore strategico come quello della montagna di riprendere l’attività nel pieno rispetto delle regole. Le aziende funiviarie rivestono infatti un valore strategico per la tenuta degli equilibri socio-economici dei territori di montagna e del sistema turistico nel suo complesso, alimentando un importante indotto a vantaggio di molteplici operatori economici quali albergatori, commercianti, maestri e scuole di sci. Il protocollo individua i principi generali e le misure di prevenzione del contagio da SARS-COV2 per la ripresa delle attività all’interno di stazioni, aree e comprensori montani in vista della stagione 2021/22, con il fine di garantire sia la sicurezza dei lavoratori, sia quella degli utenti.

Obbligatorietà del green pass, capienza funivie all'80% (con mascherina), acquisto skipass online: questi tre dei capisaldi dell'accordo.

Per saperne di più potete scaricare il documento qui.

 

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