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Venerdì, 10 Settembre 2021 06:27

IL WWF INTERVIENE SULLA PROGETTATA STRADA DI BARZIO

Barzio: vecchie logiche urbanistiche per nuove strade e nuove case.
L’ambiente e la qualità della vita in valle pagheranno un pesante prezzo

Nel bel mezzo dell’estate ferragostana il sindaco di Barzio approva un progetto stravolgente ripescando una
idea vecchia più di 15 anni. Il paese di Barzio non progredisce così con l’innovazione ma regredisce
pericolosamente alle vecchie logiche degli anni '70, ancorate alla mobilità con auto privata, all’edilizia
speculativa ed al turismo di massa a spese del paesaggio e della qualità della vita della valle.

Se il tentativo dell’Amministrazione Comunale vuole essere quello di rilanciare le vocazioni turistiche del
paese, anche a favore della stazione sciistica dei Piani di Bobbio, attraverso la delocalizzazione dei flussi di
traffico e il potenziamento delle aree di posteggio con oltre 500 nuovi posti auto, crediamo invece che gli
effetti di questa scelta saranno quelli di costringere ancor di più la località a dover accettare supinamente un
ulteriore soffocamento generato dal turismo di giornata.

Secondo vecchie logiche di sviluppo urbanistico si vuole così denaturare ulteriormente il territorio occupando
e attraversando gran parte degli ultimi spazi non edificati dell’altipiano che rappresentano oggi l’unica traccia
della vera identità della comunità locale.

Il prezzo di questa scelta sarà altissimo: perdita di suolo agricolo, perdita di aree boscate, perdita di senso di
appartenenza della comunità residente al proprio luogo, perdita di qualità della vita (più traffico, più
inquinamento dell’aria, più costi collettivi per la gestione dei servizi quali la raccolta dei rifiuti, la
manutenzione delle nuove infrastrutture). Basta elencare quali sono le tipologie dei terreni che verranno
definitivamente sacrificate e compromesse dal nuovo tracciato stradale e dai nuovi posteggi per capire la
portata delle trasformazioni che Barzio e la sua comunità rischiano di dover pagare. Verranno occupate aree
che nel PGT comunale risultano classificate:

- Ambiti paesaggistici di interesse per la continuità della rete verde;
- Ambiti destinati all’attività agricola di interesse strategico;
- Paesaggio agrario di interesse storico culturale provinciale;
- Ambiti naturali boschivi;
- Rete ecologica provinciale;
- Reticolo idrico minore tutti di assoluta valenza paesaggistica e culturale;

Oggi non è più giustificato uno sviluppo urbanistico che sia impostato solo su contenuti esclusivamente
quantitativi, ovvero più strade, più posteggi, più abitazioni per seconde case, poiché nel caso specifico le
conseguenze dirette di queste scelte saranno quelle rendere il paese di Barzio schiavo di una domanda
turistica feroce, che virerà sempre di più verso un basso valore qualitativo, una domanda che non guarderà
più alla bellezza del paesaggio e della montagna ma alla capienza del posteggio.

Turismo di qualità, in contrapposizione a quello di giornata, è il turismo legato a soggiorni in strutture
alberghiere, a prodotti di interesse che spaziano in una pluralità di attività (sportive, culturali, gastronomiche,
legate al benessere...). Progetti come quello appena approvato non vanno certo nella direzione di migliorare
la qualità dell’offerta del soggiorno ma rischiamo invece di amplificare un fenomeno oramai conclamato di
turismo mordi e fuggi, con deleterie ripercussioni non solo su Barzio ma su tutta la Valsassina, traslocando
gli effetti delle congestioni da traffico anche oltre i confini comunali, portando i picchi più intensi in tutti i
punti critici della viabilità che collega il comune di Barzio con il territorio provinciale (SP62, nuova Lecco-
Ballabio, raccordi con SS36, svincoli del ponte Manzoni).

E quando si arriverà a nuova saturazione della capienza creata, tutto inaspettatamente potrà crollare per
impossibilità nella gestione in continuità dei servizi e dei flussi, lasciando, come successo in altre realtà delle
stazioni sciistiche alpine, monumenti e opere divenute sovradimensionate o, peggio, abbandonate a causa
dello spostamento della domanda turistica in altre località sciistiche più attrattive.

Nemmeno la domanda edilizia giustifica questo progetto se consideriamo che Barzio ha il più alto rapporto
tra numero di abitazioni e numero di abitanti residenti (oltre il 75% delle unità abitative non è occupato) e
che nell’ultimo lustro (2016-2020) la popolazione residente è calata del 6%. Forse è questo un segnale del
peggioramento delle condizioni di vivibilità del paese?
Non si può infine trascurare l’importante modificazione delle condizioni climatiche che prevedono nell’arco di un ventennio una drastica riduzione delle precipitazioni a carattere nevoso sulle fasce prealpine a sud delle Alpi, proprio alle quote comprese tra i 1300 e i 1800 metri.

In un tempo inferiore ad una generazione umana lo scenario climatico sarà (ormai non ha più senso dire “potrà essere”) completamente stravolto, lasciando letteralmente sul terreno opere non più funzionali agli scopi per cui erano state pensate.
Occorre dare spazio a nuove logiche di sviluppo che puntino alla riduzione del traffico veicolare privato, alla
sua limitazione nelle aree abitate e nei centri urbani, sostituendolo con la mobilità collettiva, con offerte
turistiche che prediligano il soggiorno a medio termine, pensate in concertazione con il tessuto locale degli
imprenditori della ricettività, magari dando ad essi più opportunità per uno sviluppo turistico che non sia
pensato solo ed esclusivamente in funzione della stagione sciistica, perché la montagna si può e si deve vivere
in tutte le stagioni.

Chiediamo quindi al sindaco un deciso ripensamento ed un netto cambio di rotta nella pianificazione
urbanistica del paese di Barzio.

Lecco, 9 settembre 2021
Associazione WWF Lecco
Il Presidente Lello Bonelli
Circolo Legambiente Lecco
Il Presidente Laura Todde

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Giovedì, 09 Settembre 2021 12:04

MARGNO: DALLA REGIONE 194.000 EURO PER LA PULIZIA E LA MESSA IN SICUREZZA DELLA VECCHIA DISCARICA

La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, ha concesso 194.198 euro al Comune di Margno (Lecco). L’oggetto è  la pulizia e la messa in sicurezza della discarica ‘Val di Corda’, sul Pian delle Betulle.

L’Amministrazione ha fatto richiesta di finanziamento a seguito del programma di interventi sulle discariche ante-norma, cessate, in gestione operativa o post-operativa.
Nel piano, Regione aveva fissato i criteri per sostenere gli Enti locali che sono tenuti al loro risanamento e alla messa in sicurezza.

La richiesta di finanziamento

“L’istanza di finanziamento del Comune – dice l’assessore all’Ambiente e Clima – si riferisce alla rimozione, raccolta e conferimento dei rifiuti trasportati lungo l’alveo del torrente Varrone e alla messa in sicurezza di quelli giacenti in cumulo nel fondovalle. Prosegue dunque l’azione di Regione Lombardia volta a risanare e recuperare il territorio, per una maggiore tutela dell’ambiente. Come pure alla messa in sicurezza delle aree e alla prosecuzione degli interventi di bonifica, per superare i rischi derivati dalla presenza di rifiuti”.

L’antefatto

Nell’agosto 2019 un evento meteorico d’intensità eccezionale aveva provocato fenomeni di dissesto idrogeologico nella parte più alta della Val di Corda. Una porzione di questi detriti, franando verso valle, aveva danneggiato la base del vecchio accumulo di rifiuti solidi urbani risalenti agli anni 1960-1983, trascinandone una porzione a valle, inglobandola nella massa dei detriti depositati lungo l’alveo del torrente che percorre la Val Varrone.

Margno/Lc, vecchia discarica, l’intervento

L’intervento consiste nel posizionare ‘gabbionate’ di contenimento a protezione del piede dell’accumulo, per evitare ulteriori fenomeni di erosione e di movimentazione dei rifiuti lungo l’alveo.

La rimozione, invece, sarà effettuata mediante l’asportazione e la cernita manuale dell’immondizia, con l’ausilio di un escavatore. In considerazione delle difficoltà operative, nel raggiungere la zona oggetto d’inquinamento, i rifiuti saranno raccolti in apposite big-bags, trasportate in elicottero a un vicino parcheggio, dove saranno caricate su una motrice per il successivo collocamento nell’impianto di conferimento.

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Giovedì, 09 Settembre 2021 11:58

TUTTO PRONTO AL CFPA DI CASARGO PER LA PARTENZA DELL'ANNO SCOLASTICO. 186 GLI ALUNNI ISCRITTI

Sono 186 gli alunni iscritti al CFPA Casargo per l’anno scolastico 2021-2022, che inizierà ufficialmente lunedì 13 settembre, di cui 49 studenti al primo anno per i corsi di cucina, pasticceria e sala-bar. Ci saranno 71 piani personalizzati per venire incontro alle esigenze degli studenti e per una ventina di loro sarà attivo il semi-convitto.

Grande importanza al tema sicurezza per una ripresa in presenza e che consenta agli alunni di vivere pienamente l’esperienza formativa. Mascherina obbligatoria in tutti i punti della scuola, distanziamento di un metro garantito in tutte le situazioni, controllo della temperatura. A questo protocollo Covid già rodato efficacemente lo scorso anno si aggiunge l’utilizzo del Green Pass che sarà obbligatorio per insegnanti, personale non docente e fornitori di servizi. Visti gli ultimi provvedimenti che si stanno discutendo in questi giorni, il Green Pass potrebbe diventare a breve obbligatorio anche per gli studenti che saranno coinvolti nei tirocini curricolari.

“Invito tutti gli studenti a vaccinarsi per poter proseguire il loro percorso formativo e poi lavorativo in tutta sicurezza e tranquillità. Come scuola siamo sempre presenti e pronti a capire quali sono le necessità di famiglie e studenti, cercando di fornire soluzioni che portino al benessere di tutti.” commenta Marco Galbiati, Presidente del CFPA Casargo.

Non solo sicurezza ma anche formazione specifica: sono molte le attività in programma che vedranno protagonisti gli studenti del CFPA tra contest creativi, laboratori sulla sostenibilità ambientale e produzione di prodotti tipici. Da fine settembre inoltre, sempre secondo il rispetto dei protocolli Covid, si riattiveranno le cene genitori - alunni.

“Iniziamo questo nuovo anno con ottimismo e consapevoli che i nostri protocolli sempre aggiornati sono efficaci, come dimostrato dallo scorso anno e nei numerosi campus estivi ospitati a luglio e agosto. Abbiamo tantissimi progetti in programma che coinvolgeranno, come sempre, i ragazzi in prima persona e che faranno vivere loro esperienze lavorative e formative di alto livello professionale e personale” dichiara Marco Cimino, Direttore del CFPA Casargo.

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Giovedì, 09 Settembre 2021 07:22

LA LEGA, "MA ANCHE" COME VELTRONI

La Lega che vota con il Governo per il Green Pass ma poi lo critica e vota gli emendamenti di Fratelli d`Italia non e` solo " Partito di lotta e di Governo" , ma mi ricorda una celebre imitazione di Walter Veltroni fatta da Crozza una dozzina di anni fa, quando davanti a ogni frase anteponeva "ma anche". Quindi :"Noi siamo per Draghi ma anche per la Meloni", " Siamo contro i Talebani ma anche contro l`emigrazione degli Afghani", "Siamo per concludere la legislatura ma anche per le elezioni al piu` presto". Nulla di nuovo sotto il sole: "ma anche" indecisi a tutto !

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Giovedì, 09 Settembre 2021 06:40

Cibus, anche a Como-Lecco è “svolta patriottica a tavola”

Salgono gli acquisti del made in Italy alimentare

Nella rete della distribuzione alimentare italiana ci sono oltre 9.200 prodotti food & beverage

che segnalano in etichetta la regione da cui provengono. “Cibo importante volano anche per il turismo”

COMO-LECCO – E’ svolta patriottica nei consumi alimentari dei consumatori che hanno privilegiato sugli scaffali la qualità Made in Italy con un aumento degli acquisti familiari del +7,6% degli acquisti di prodotti che riportano in etichetta un legame con il Belpaese, come la bandiera tricolore, frasi e parole riferite al Made in Italy oppure una delle indicazioni geografiche europee di origine, come Docg, Dop, Doc, Igp e Igt. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti nell’anno del Covid sulla base dei dati dell’Osservatorio Nielsen Immagino divulgata in occasione del Cibus dove tra gli stand del salone dell’alimentazione è un tripudio di tricolori, campi di grano veri e immagini di paesaggi rurali, richiami a marchi ad indicazione geografica ma anche a realtà territoriali locali e regionali.

Dati che si rintracciano anche nelle due province lariane, dove l’attenzione ai prodotti tipici è particolare e dove il cibo svolge anche un importante ruolo di attrattiva turistica, in particolare tra laghi e valli.

La tendenza – sottolinea la Coldiretti Como Lecco – è peraltro rafforzata dal fatto che nella rete della distribuzione alimentare italiana ci sono oltre 9.200 prodotti food & beverage che segnalano in etichetta la regione da cui provengono a conferma dell’interesse degli italiani per cibo, vini e le bevande che esprimono le tradizioni produttive delle 20 regioni del Paese. Un paniere che ha fatto registrare un aumento del +6,4% delle vendite nel 2020. Nelle case degli italiani nell’anno del Covid – precisa la Coldiretti - sono cresciuti latte, salumi, formaggi, salse, prodotti confezionati, uova, pasta, vino, olio, farine, frutta e verdura Made in Italy, anche per la voglia di sostenere l’economia ed il lavoro locali nel tempo della pandemia. Una emergenza che – continua la Coldiretti - ha favorito scelte di acquisto più sostenibili con un vero boom dei prodotti green, dal biologico al chilometro zero direttamente dal contadino.

Circa 30 milioni di consumatori in Italia hanno fatto la spesa dal contadino almeno una volta al mese ma – continua la Coldiretti – è anche record del biologico che ha toccato i 3,3 miliardi di euro di consumi nel 2020. Un trend che valorizza l’impegno degli imprenditori in Italia che può contare sull’agricoltura più green d’Europa con – evidenzia la Coldiretti – la leadershio Ue nel biologico con 80mila operatori, il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (316), 526 vini Dop/Igp e 5.266 prodotti alimentari tradizionali e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori. Una ricchezza da salvare che – precisa la Coldiretti – non ha solo un valore economico ma anche storico, culturale ed ambientale.

L’Italia – evidenzia la Coldiretti – ha 504 varietà iscritte al registro viti e 533 varietà di olive ma è anche il primo produttore UE di riso, grano duro e vino e di molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi. E anche per quanto riguarda la frutta primeggia in molte produzioni importanti: dalle mele e pere fresche, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle nocciole fino alle castagne.

“Il 92% delle produzioni tipiche nazionali nasce nei piccoli borghi con meno di cinquemila abitanti che rappresentano una risorsa del Paese per ripartire dopo l’emergenza Covid: un tessuto urbano che caratterizza anche ampie porzioni del comprensorio lariano, specie nelle zone alte e sui laghi” conclude il ‘presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi nel sottolineare che “occorre tuttavia superare anche con le risorse del PNRR il ritardo infrastrutturale logistico e nella banda larga”.

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Giovedì, 09 Settembre 2021 06:34

Tutti gli eventi di settembre al Planetario

in Cultura

Tante le iniziative in programma con un comune denominatore: il cielo

Da Dante ai vichinghi, da Battiato ai grandi viaggi per mare. Tutto nel segno del cielo. Ripartono a settembre gli eventi al Planetario Civico di Lecco, con numerose iniziative e ospiti di prestigio, oltre a partnership con realtà culturali del territorio

Proprio dalla collaborazione con Les Cultures, nell'ambito del Festival di viaggi, luoghi e culture Immagimondo 2021, il Planetario sarà protagonista con tre eventi. Il primo, di cui sarà semplicemente partner logistico, è "Onde gravitazionali", un tributo musicale a Franco Battiato dei Croccanti (alias Gli Sgalambri), in programma venerdì 17 lle 20.45 nel cortile del Belgiojoso. Gli altri due appuntamenti vedono protagonista il gruppo Deep Space, gestore per conto del Comune di Lecco della struttura astronomica di Castello: mercoledì 22 lle 20.45 con "Navigatori e stelle", si terrà la presentazione del libro di Loris Lazzati pubblicato per Geo4map in cui l’autore dialogherà con Cecilia Corti, mentre venerdì 24 alle 20:45, sempre con Lazzati, si approfondirà la navigazione astronomica dei Vichinghi. Per questi tre eventi a ingresso gratuito nel rispetto della normativa anti-Covid occorre prenotare sul sito www.immagimondo.it.

Una seconda importante partnership riguarda Res Musica e il Dante Festival: il Planetario renderà onore all’anniversario dei 700 anni di Dante con due serate dedicate, per le quali è richiesta la prenotazione sul sito www.deepspace.it. La prima, in programma lunedì 13, divisa in due sessioni alle 21 e alle 22.30, tratterà il tema "In viaggio con Dante: i paesaggi celesti del Purgatorio" (ingresso al prezzo speciale di 6 euro): nella cupola verrà riprodotto in ogni dettaglio il cielo visibile dal Secondo Regno nell’aprile del 1300.

La seconda, prevista lunedì 20, divisa in due sessioni alle 21 e alle 22.30, vedrà come protagonista Sperello di Serego Alighieri (ingresso al prezzo speciale di 10 euro), discendente diretto del Sommo Poeta e astronomo dell’osservatorio di Arcetri, che illustrerà la cosmografia dantesca tra antico e moderno, esponendo una sua ardita e affascinante tesi.

Torna a settembre anche il sabato dei bambini (prenotazioni sempre su www.deepspace.it): l'11, con le proiezioni "Alla scoperta del cielo con Il Piccolo Principe" alle 15 e alle 16.45 indicata per i piccoli dai 3 ai 7 anni. Ripatno anche le proiezioni in cupola: venerdì 10 alle 21 con il tema "Il cielo di fine estate"; domenica 12 alle 16 con "Lo spettacolo della via Lattea"; domenica 19 alle 16 con il tema "Le stelle dell’equinozio"; domenica 26 alle 16 con "Il firmamento di inizio autunno".

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