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Mercoledì, 24 Febbraio 2021 09:35

La storia dell’Elisoccorso sanitario in Lombardia in un libro

in Cultura

Un libro per raccontare la storia dell’Elisoccorso sanitario in Lombardia. A poco più di trent’anni dall’istituzione del servizio, le giornaliste Francesca Guido e Francesca Indraccolo, specializzate in ambito sanitario, hanno realizzato il volume “Missione Paziente – Nascita e sviluppo dell’Elisoccorso in Lombardia” (25 euro, SUPER Edizioni – Pernice Editori S.r.l.) che illustra le tappe più significative dell’evoluzione di questo tassello del sistema di emergenza-urgenza regionale.

L’iniziativa editoriale è destinata agli operatori del settore ma anche ai non addetti ai lavori e ha un fine benefico. E’ stato infatti realizzato per la Fondazione Pro Elisoccorso – Servizio 118 onlus che, grazie al ricavato proveniente dal 20% del prezzo di copertina concesso dall’editore, intende acquistare attrezzature e apparecchiature per AREU, l’Agenzia regionale dell’Emergenza Urgenza della Lombardia.

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Mercoledì, 24 Febbraio 2021 09:31

Ripresi i lavori Anas ad Abbadia e Bellano

Anas ha avviato Lunedi mattina 22/02 i lavori di adeguamento delle barriere laterali di protezione, programmati lungo la statale 36 "del Lago di Como e dello Spluga" tra Abbadia Lariana e Lecco.

La nuova modalità di lavoro prevede l’esecuzione degli interventi a partire dalle ore 9:30 del lunedì mattina fino alle ore 14:00 del venerdì quando sarà eliminata la limitazione con il ripristino della viabilità su entrambe le corsie per tutto il fine settimana.

La parzializzazione della carreggiata avrà una lunghezza massima di 150 metri e l’intero lavoro di adeguamento delle barriere riguarda il tratto compreso tra i km 55,000 e 57,900.

Il completamento dei lavori è previsto il 19 maggio.
Il cantiere sarà rimosso ogni venerdì per evitare disagi nel fine settimana

Al via inoltre da giovedi sera 24/02 i lavori di manutenzione programmata degli impianti tecnologici e la verifica dei presidi antincendio posti a servizio delle gallerie presenti lungo la strada statale 36 "del Lago di Como e dello Spluga" nel tratto compreso tra il km 75,350 ed il km 92,400 tra i comuni di Bellano e Trivio di Fuentes, in provincia di Lecco.

Nel dettaglio la statale verrà chiusa al traffico dalle ore 21 di domani 24 febbraio sera fino alle 5 del giorno successivo, in direzione Sondrio, tra gli svincoli di Bellano e Trivio di Fuentes.

 

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Mercoledì, 24 Febbraio 2021 09:16

Il lascito di Antonio Bellati di Premana

Forum dei Fondi di Comunità lecchesi – Registrazione dell’incontro del 17 febbraio 2021

Mercoledì 17 febbraio si è tenuto nell’ambito del Forum dei Fondi di comunità lecchesi l’incontro dal tema “I lasciti testamentari: una opportunità per i Fondi di comunità”.

Al primo punto è stata proposta un’interessante testimonianza da parte di Giovanni Bellati, referente del Fondo Antonio Bellati di Premana originato proprio da un lascito testamentario.

A seguire l’intervento di Stefano Malfatti, consulente di Fondazione Cariplo sui lasciti testamentari, “I lasciti testamentari per un rinnovato legame con la propria comunità”.

La registrazione dell’incontro è disponibile qui:

https://youtu.be/Ls8dAVbXQRM

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Martedì, 23 Febbraio 2021 11:52

IL PIU' GRANDE PARCO GIOCHI DOPO IL BIG BANG

Conoscete i Transformers? Avete mai sentito parlare di Optimus Prime e di Megatron? Sì? Bene, perché è di una trasformazione che voglio parlarvi.

La protagonista è la Valle dei Sassi che per cinque giorni la settimana piega acciai e stagiona taleggi, produce molle e perfino motociclette, imbottiglia acqua e mola forbici e coltelli, assembla mobili e costruisce case.

Più tutto il resto, che è tanta roba, in una costellazione di mille capannoni, botteghe, officine, negozi, bar, ristoranti e molto altro ancora.

Da lunedì a venerdì. Cinque giorni su sette.

Già, perché il sabato e la domenica la nostra Valle si trasforma.

Giumellandia, PaglioWorld, BedoiPark, GrignaScope, BigBobbio, Fantavaggio, BiandinoLand si riempiono come non si sono mai riempiti in cent’anni di turismo, letteralmente presi d’assalto, invasi più o meno pacificamente.

Non che sia un male, anzi. Per quanto tempo ci siamo detti che dovevamo sfruttare la vicinanza con i cinque milioni di persone che vivono a sud, oltre la frontiera di Balisio? Quanti incontri, convegni, riunioni, articoli?

Ecco, adesso (e se siamo onesti dobbiamo, comprensibilmente di nascosto, “ringraziare” la pandemia) è arrivato quel tempo e dobbiamo imparare a gestirlo.

Abbiamo già capito che non è un semplice compito in classe. Piuttosto una tesi di laurea da cui può dipendere il futuro del territorio e di tante persone che di turismo hanno deciso di vivere e sull'accoglienza hanno deciso di investire.

Il sindaco di Casargo, incontrato domenica a PaglioWorld mentre smista auto in prima persona, mi dice che la scommessa adesso è “far tornare quelli che sono venuti perché non avevano la possibilità di andare da altre parti”.

Concordo, ma se riuscissimo nell’intento le situazioni di ogni weekend che oggi possono sembrare eccezionali diventerebbero la normalità.

E quindi la domanda è: siamo pronti per questa nuova ed impegnativa normalità?

Il dibattito è aperto ed ogni contributo è ben accetto.

Nel frattempo il più grande parco giochi dopo il Big Bang attende un altro fine settimana di probabile tutto esaurito.

Da lunedì a venerdi, come sempre, nella valle dei sassi gli acciai si piegano, i taleggi stagionano, le molle e le motociclette sono in produzione, le bottiglie si riempiono d’acqua, le mole affilano forbici e coltelli, i mobili prendono forma e le case arrivano al tetto.

Più tutto il resto, che è davvero tanta, ma proprio tanta, roba.

Riccardo Benedetti

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Martedì, 23 Febbraio 2021 07:05

Misure antismog in Lombardia: ferme auto euro 4

Da oggi 23 febbraio, a causa del superamento dei limiti di pm10 per più giorni consecutivi, si attivano le #MisureTemporanee antismog in tutte le province della Lombardia, eccetto Sondrio.

 Le misure temporanee per il miglioramento della qualità dell'aria si suddividono su due livelli in base al superamento continuativo del limite giornaliero per il PM10 (50 μg/m3) registrato dalle stazioni di riferimento. Se il superamento di tale soglia avviene per almeno 4 giorni consecutivi scatta il 1° livello, se per almeno 10 giorni scatta il 2° livello.

In sostanza vuole dire che le auto  euro 4 diesel non possono girare dalle 8 alle 18.30

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare la pagina https://www.regione.lombardia.it/.../aria/misure-temporanee

 

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Lunedì, 22 Febbraio 2021 17:48

FOCUS ISCRIZIONI CLASSI PRIME DEGLI ISTITUTI SUPERIORI

Sono 3.368 gli studenti che hanno presentato domanda di iscrizione a un istituto superiore o a un centro di formazione professionale della provincia di Lecco, di cui il 45,7% si è orientato sui licei, il 30,6% sugli istituti tecnici, l’10,2% sugli istituti professionali, il 13,5% sui percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP).

Sono alcuni dei risultati dell’analisi delle iscrizioni alle classi prime dell’anno scolastico e formativo 2021/2022, realizzata dalla Provincia di Lecco elaborando i dati ufficiali messi a disposizione dall’Ufficio scolastico di Lecco, dai centri di formazione professionale e dagli istituti superiori paritari e presentati nel Focus sulle iscrizioni alle classi prime degli istituti superiori e dei centri di formazione professionale nella Provincia di Lecco – anno scolastico 2021/2022.

Gli indirizzi liceali si confermano i più gettonati anche nelle scuole del territorio provinciale; mentre a livello nazionale il 57,8% degli studenti opta per un liceo, nel territorio provinciale è il 45,7% dei ragazzi a scegliere un indirizzo liceale.

È lo scientifico in testa alle preferenze (44,1%) e in generale fra tutti gli indirizzi di studio (20%).

Sempre molto attrattiva l’opzione scienze applicate, con domande ancora in crescita. Aumenta l’interesse per il liceo delle scienze umane, soprattutto per la sua opzione economico-sociale, che complessivamente registrano il 21,7% delle richieste di iscrizione a un percorso liceale.

Tra gli istituti tecnici, scelti dal 30,6% degli studenti, in linea con il dato nazionale (30,3%), amministrazione finanza e marketing e informatica e telecomunicazioni si confermano gli indirizzi di maggior interesse. Rispetto allo scorso anno crescono le domande relative agli indirizzi grafica e comunicazione meccanica meccatronica ed energia.

Anche quest’anno si conferma il divario tra il dato nazionale e quello provinciale sulle scelte degli istituti professionali, compresi i percorsi triennali di IeFP: a livello nazionale continua la flessione (quest’anno sceso al 11,9%), mentre si attesta al 23,7% a livello provinciale.

In linea con il precedente anno le richieste di iscrizione agli istituti professionali dove l’indirizzo servizi per la sanità e l’assistenza sociale resta sempre il più gettonato, registrando il 30% delle richieste di iscrizione complessive al settore. Segue enogastronomia e ospitalità alberghiera con il 19,5%.

Tra i percorsi triennali di IeFP, l’operatore alla ristorazione è ancora il più richiesto ed è scelto in media dal 20,2% degli studenti interessati a un percorso di IeFP erogato da un centro di formazione professionale. Risposta positiva anche per il neointrodotto operatore informatico, che registra 10 iscrizioni.

“Anche quest’anno il monitoraggio delle scelte degli studi superiori dei nostri studenti – commenta il Consigliere provinciale delegato all’Istruzione e Formazione professionale Felice Rocca – ci conferma una sostanziale preferenza per i percorsi liceali, le cui richieste di iscrizione sono tornate a registrare un cospicuo aumento. Così è anche per le domande relative ai percorsi di istruzione tecnica, che superano i 1000 iscritti. Il piccolo decremento nelle richieste di iscrizione agli indirizzi professionali e a quelli di istruzione e formazione professionale non incide comunque sull’ormai noto e ampio divario rispetto al quadro nazionale: a livello della nostra Provincia, infatti, tali richieste registrano un tasso di interesse molto elevato. L’analisi anno per anno delle scelte espresse è fondamentale per fornirci dati significativi per un’ottimale e obiettiva predisposizione di un piano dell’offerta formativa completo, diversificato e aderente al nostro contesto provinciale. Ciò è indispensabile per rispondere efficacemente ai desideri e alle attitudini degli studenti e delle famiglie, nonché ai fabbisogni di professionalità delle realtà economiche e produttive del territorio: questo è da sempre il nostro principale obiettivo. I dati presentati in questo report sono quelli rilevati alla chiusura delle iscrizioni online. È ora in corso la delicata e complessa fase della formazione delle classi, che impegnerà l’Ufficio scolastico e i Dirigenti scolastici”.

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Lunedì, 22 Febbraio 2021 17:43

CONFINDUSTRIA LECCO SONDRIO: LA CONGIUNTURA NEL SECONDO SEMESTRE 2020

“Il quadro è molto variegato, con differenze non solo tra settori e classi dimensionali, ma anche all’interno degli stessi comparti merceologici” - evidenzia il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio Lorenzo Riva. “I dati di Lecco e Sondrio mostrano indicatori in miglioramento rispetto a quanto rilevato nel primo semestre, nonostante il differenziale tendenziale con il 2019 resti negativo. Le previsioni sono invece positive, anche se si attestano su valori molto modesti. Come tutti sappiamo il 2020 è stato penalizzato dagli effetti generati dalla pandemia che ha causato distorsioni a livello mondiale e ha limitato gli scambi e lo vediamo bene anche sui nostri territori, esaminando in particolare i giudizi espressi riguardo l’andamento del fatturato tra ottobre e dicembre dello scorso anno. E se il mercato interno ha registrato dinamiche meno sfavorevoli, l’export ha mancato di dinamicità, limitando le nostre possibilità di crescita. Una criticità, questa, che le aziende dei nostri territori hanno dovuto affrontare lo scorso anno ma che sta avendo effetti anche in questo periodo ed è probabilmente destinata a perdurare anche per i prossimi mesi. Fra l’altro una delle conseguenze maggiormente penalizzanti per il nostro sistema produttivo è il forte rincaro delle materie prime, con quotazioni fortemente al rialzo senza apparenti motivazioni di mercato”.

“Ora è necessario invertire la tendenza e per questo servono decisioni e misure efficaci - continua Lorenzo Riva - focalizzate sul sostenere la crescita e gli investimenti, il rilancio del manifatturiero e dell’industria. Ovviamente un ruolo chiave nei prossimi mesi lo avranno anche le misure di contrasto alla pandemia e, in particolare, la campagna vaccinale”.

“L’occupazione ha sostanzialmente tenuto durante il secondo semestre 2020, almeno per il settore manifatturiero - commenta il Direttore Generale di Confindustria Lecco e Sondrio, Giulio Sirtori - mentre sappiamo che il settore del turismo ha purtroppo dovuto subire effetti molto pesanti”. “Le previsioni sull’andamento occupazionale per il nostro territorio sono abbastanza confortanti - continua Giulio Sirtori - con una prevalenza del giudizio di espansione dei livelli rispetto a quello di diminuzione. Tuttavia, a livello generale quello dell’occupazione resta senza dubbio un tema caldo e sappiamo che il nodo del blocco dei licenziamenti è fra quelli più importanti da sciogliere in questo periodo, anche perché non è pensabile rinviare ulteriormente riorganizzazioni, investimenti e assunzioni. Inoltre, sempre in materia di occupazione, restano da definire la riforma degli ammortizzatori sociali e quella delle politiche attive del lavoro”.

Sul fronte della domanda, il quadro per le aziende di Lecco e di Sondrio assume toni simili a quanto esaminato congiuntamente. Il raffronto con il corrispondente semestre del 2019 indica una diminuzione tendenziale del 3% (la variazione registrata nei primi sei mesi del 2020 rispetto ai dodici mesi precedenti era risultata pari al -14,2%).

La congiuntura con il semestre gennaio-giugno 2020 si attesta invece a +1,9%, dato che disattende le aspettative negative espresse in occasione della precedente edizione dell’Osservatorio (-3,2%).

Le realtà lecchesi e sondriesi indicano di attendersi, per la prima metà del nuovo anno, un incremento della domanda pari dell’1,6%.

Per quanto attiene l’attività produttiva, per le imprese di Lecco e di Sondrio si rilevano dinamiche in linea con lo scenario dei tre territori, nonostante le variazioni riscontrate su entrambi gli orizzonti temporali di analisi assumano entità più contenuta.

Il confronto con la seconda metà del 2019 evidenzia una diminuzione tendenziale del 2,2% (la variazione misurata tra gennaio e giugno 2020 rispetto al corrispondente semestre 2019 si era attestata invece a -13,7%).

Il raffronto con i precedenti sei mesi rivela invece un incremento congiunturale dell’1,8%, dato che disattende le previsioni negative formulate in occasione della precedente edizione dell’Osservatorio, indicanti invece -2,7%.

La fase di recupero che ha caratterizzato la seconda metà dello scorso anno è attesa proseguire anche per i primi sei mesi del 2021. Le aziende lecchesi e sondriesi prevedono un aumento dell’attività che in media si attesta al +3,1%.

La capacità produttiva mediamente utilizzata nel secondo semestre del 2020 rivela una contrazione di cinque punti percentuali rispetto ai livelli della prima metà dello stesso anno (66,4% tra gennaio e giugno) e si attesta a quota 61,4%.

Al pari di quanto esaminato a livello generale, il quadro delle aziende lecchesi e sondriesi si presenta alquanto variegato e mostra differenze sia esaminando la dimensione aziendale, sia i settori merceologici di appartenenza.

Nel dettaglio, le realtà di piccole dimensioni (63,3%) rivelano un maggior ricorso agli impianti rispetto alle imprese con oltre 50 occupati (58,3%).

A livello settoriale, il tasso di utilizzo cresce via via passando dall’ambito tessile (48,6%), a quello degli altri settori (56,8%) fino ai comparti metalmeccanici (68,3%).

Il contributo della produzione realizzata in outsourcing determina un’ulteriore quota del 7,1% che risulta legata, nella maggior parte dei casi, a collaborazioni con imprese italiane (6,1%).

L’indicatore associato al fatturato mostra, per le aziende lecchesi e sondriesi, evoluzioni sovrapponibili a quanto analizzato a livello generale per il campione dei tre territori e per gli indicatori di domanda e produzione.

Anche in questo caso, infatti, i dati rivelano un modesto miglioramento congiunturale ma, allo stesso tempo, una diminuzione tendenziale.

La variazione a dodici mesi, cioè rispetto ai livelli di fatturato del semestre luglio-dicembre 2019, si attesta al -4,7% (nel primo semestre 2020 il divario con la prima metà del 2019 era risultato pari al -12,5%).

Il dato congiunturale determinato attraverso il confronto con il periodo gennaio-giugno 2020, quando era stata rilevata una contrazione del 5,9% sui sei mesi precedenti, si attesta a +1,9%, al di sopra delle aspettative (-2,6%) raccolte in occasione della precedente edizione dell’Osservatorio.

Secondo le previsioni formulate dalle realtà del campione, i primi sei mesi del nuovo anno dovrebbero segnare incrementi, seppur limitati, del fatturato; la variazione media attesa risulta pari a +1,4%.

Nel secondo semestre 2020 circa un terzo (32,6%) delle vendite realizzate dalle imprese lecchesi e sondriesi ha riguardato l’export.

La struttura geografica del fatturato evidenzia la primaria importanza dei paesi dell’Europa Occidentale, area che assorbe una quota pari al 17,7% del fatturato totale.

Seguono per importanza l’Est Europa (3,6%), i BRICS (3,1%), gli Stati Uniti (1,8%), l’Asia Occidentale (1,7%) e l’America Centro-Meridionale (1%) mentre nei restanti paesi è generato complessivamente il rimanente 3,7%.

Secondo i pareri qualitativi formulati riguardo la dinamica delle vendite negli ultimi tre mesi del semestre, in particolare tra ottobre e dicembre 2020, si riscontrano dinamiche divergenti tra mercato interno ed export.

Nel primo caso le indicazioni risultano prevalentemente orientate alla crescita (48,1%) mentre la stabilità (26,7%) e la diminuzione (25,7%) incidono meno.

Con riferimento all’export, invece, le imprese segnalano una stabilità degli scambi nel 37,5% dei casi, una maggior intensità nel 30,1% e una riduzione nel restante 32,4%.

Per quanto attiene le materie prime, le aziende di Lecco e di Sondrio rivelano di aver dovuto far fronte ad aumenti nelle operazioni di approvvigionamento delle materie prime.

Lo scenario è stato caratterizzato da una generale stabilità sino alla prima metà del secondo semestre, mentre nel periodo ottobre-dicembre si sono verificate crescite nei listini di fornitori. Nel dettaglio, negli ultimi tre mesi dell’anno sono stati registrati aumenti fino al 5% per oltre una realtà su quattro (25,7%) e incrementi superiori (ovvero oltre il 5%) per circa una realtà su cinque (18,4%).

Nel 46,4% dei casi le quotazioni delle materie prime sono state ritenute stabili mentre nel restante 9,5% è stata comunicata una diminuzione dei listini (nel 2,9% una riduzione fino al 5% e nel 6,6% una variazione negativa più ampia).

Secondo i giudizi espressi dalle imprese lecchesi e sondriesi riguardo l’andamento occupazionale, nella seconda metà del 2020 è delineabile un quadro di diffusa stabilità.

A fianco del 71,3% di imprese che comunicano un mantenimento della propria forza lavoro, si registrano indicazioni di crescita (15,7%) e diminuzione (13%) che assumono entità simili e tendono a bilanciarsi tra loro.

Tra le realtà del campione la situazione rivela differenze che si colgono sia dal punto di vista della dimensione aziendale, sia per quanto riguarda la categoria merceologica di appartenenza.

Sebbene l’indicazione prevalente sia stata quella di conservazione dei livelli occupazionali (in media comunicata nei due terzi dei casi), le imprese di medie dimensioni hanno segnalato un maggior orientamento alla crescita occupazionale rispetto alla diminuzione, mentre per le realtà fino a 50 occupati il quadro delineato è stato l’opposto. A livello settoriale, le aziende metalmeccaniche hanno rivelato una diffusa stabilità confermata dal bilanciamento tra i giudizi di crescite e di riduzione, quelle tessili hanno indicato una diminuzione mentre quelle degli altri settori un’espansione dei livelli.

Le ipotesi formulate riguardo l’andamento dell’occupazione nella prima metà del 2021 si confermano orientate ad una diffusa conservazione dei livelli (68,3%), a fianco della quale è rilevabile una maggior incidenza di giudizi di crescita (21,3%) rispetto a quelli di diminuzione (10,3%).

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Lunedì, 22 Febbraio 2021 14:08

Ritrovato il corpo dell`escursionista disperso

INTROBIO (LC) - Ritrovato stamattina senza vita nel canale della Val Bona l’uomo di Carate Brianza, anno di nascita 1963, P.B. le iniziali, disperso da ieri. Le ricerche, con base nella piazzola di Barzio, si sono concentrate nell’area dove poi è stato ritrovato. L’uomo è stato avvistato e poi recuperato con il verricello grazie all’elisoccorso di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza) di Bergamo.

La via che aveva intrapreso per raggiungere il Rifugio Grassi era una via secondaria e aspra: si puo` anche ipotizzare che l`uomo sia stato sorpreso da una slavina.

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Lunedì, 22 Febbraio 2021 07:07

SI CERCA SOPRA INTROBIO UN ESCURSIONISTA DI CARATE BRIANZA

Ricerca in corso per un uomo di Carate Brianza del 1963: è partito da Introbio verso il rifugio Grassi, in Val Biandino, poi si è trovato in difficoltà ma è riuscito a chiedere aiuto. Le comunicazioni però erano molto difficoltose e frammentarie. Il rilevamento della posizione del telefono attraverso le celle telefoniche non ha permesso di restringere l’area d’intervento e quindi si è deciso di procedere definendo alcune zone come prioritarie. Circa 25 soccorritori della XIX Delegazione Lariana sono fuori per la ricerca, in una zona molto impervia e con condizioni ambientali particolarmente complesse. In questo momento si sta valutando la strategia da seguire nelle prossime ore.

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Lunedì, 22 Febbraio 2021 06:43

INDAGINE SUL TURISMO IN LOMBARDIA

 In attesa che l’emergenza Covid 19 venga superata e che il turismo possa ripartire completamente, Polis Lombardia ha tracciato lo scenario da cui si ripartirà nel dossier ‘La capacità ricettiva in Lombardia’. La fotografia del comparto è quella del 2019.

In Lombardia si possono contare 24.567 strutture ricettive di cui 2.825 esercizi alberghieri e 21.742 esercizi extralberghieri. L’andamento degli esercizi ricettivi mostra il contributo sempre più evidente del comparto extralberghiero che nel 2019 rappresenta l’88,5% del patrimonio ricettivo della Lombardia: gli esercizi alberghieri sono passati dal rappresentare il 42% del patrimonio ricettivo regionale nel 2012 al rappresentarne l’11,5% nel 2019.

La crescita del comparto extralberghiero è in parte spiegata da un’importante quota di emersione di fenomeni regolarizzati in seguito all’entrata in vigore della legge regionale 27 del 2015 e in parte dall’introduzione nel conteggio degli esercizi extralberghieri a partire dal 2018 anche degli alloggi gestiti in forma non imprenditoriale come alloggi privati in locazione ad uso turistico.

Le case e gli appartamenti vacanze sono l’81,8% delle strutture extralberghiere. Seguono i Bed & Breakfast 11,8%, gli alloggi turistici 3,3%; Ostelli 1,2%; i campeggi turistici 1,0% e infine i rifugi di montagna 0,9%.

Nella distribuzione del patrimonio ricettivo sul territorio lombardo nel 2019, la provincia di Brescia spicca per il maggior numero di esercizi ricettivi sia alberghieri che extralberghieri con 6095 strutture. Poi Milano con: 5556; Como: 3869; Sondrio: 2577; Bergamo: 2144; Lecco: 1203; Varese: 1052; Mantova: 725; Pavia: 574; Monza: 376; Cremona: 302 e Lodi: 94.

La Città Metropolitana di Milano primeggia in quanto a densità di strutture: si possono infatti contare oltre 35 esercizi ricettivi ogni 10 Km2; elevata è anche la densità misurata sul territorio di Como (30,2 esercizi), di Lecco (14,7 esercizi) e di Brescia (12,7 esercizi).

Più in generale, in Lombardia ogni 10 Km2 si possono contare 1,2 esercizi alberghieri e 9,1 esercizi extralberghieri.

In tutte le province il patrimonio ricettivo extralberghiero supera numericamente quello alberghiero, tuttavia si segnala un’incidenza maggiore del comparto extralberghiero nelle province di Como e Lecco ed al contrario un’incidenza maggiore del comparto alberghiero nella provincia di Lodi.

A livello territoriale si possono trovare notevoli differenze nella distribuzione degli esercizi alberghieri per categoria. La Città Metropolitana di Milano spicca per un’elevata quota di strutture alberghiere di categoria alta o medio-alta (37,7%), così come la provincia di Cremona (34,1%), Monza e Brianza (33,9%) e Varese (33,8%). Al contrario i territori di Pavia (41,1%), Lodi (38,5%) e Como (33,5%) spiccano per la maggior propensione verso strutture alberghiere di categoria medio-bassa.

Il territorio bresciano, con in particolare la sponda lombarda del Lago di Garda, raccoglie il 44,0% dei campeggi e villaggi turistici della Lombardia; Brescia (26,1%) insieme a Mantova (21,8%) e Pavia (16,9%) spiccano per il numero di alloggi agrituristici; Sondrio (35,6%), Brescia (24,7%) e Bergamo (19,6%) per i Rifugi di Montagna; Brescia e Milano raccolgono anche il maggior numero di Case e Appartamenti per Vacanze e Bed and Breakfast, come il maggior numero di Ostelli e Case per Ferie, in questo caso con la Città Metropolitana di Milano prima rispetto al territorio bresciano.

Per quanto riguarda la densità ricettiva delle province lombarde attraverso il numero di posti letto per Km2, si può notare come la Città Metropolitana di Milano spicchi con oltre 70 posti letto per Km2, di cui 48,8 in esercizi alberghieri. In media in Lombardia si possono contare 19 posti letto per Km2 di cui 8,2 in esercizi alberghieri e 10,8 in esercizi extralberghieri.

Per quanto concerne la ricettività attraverso il tasso di ricettività (posti letto ogni 100 abitanti), si evince che come in Lombardia si possono contare 4,5 posti letto ogni 100 abitanti. A spiccare è la provincia di Sondrio con 24,9 posti letto, seguita dalla provincia di Brescia (10,8) e Como (8,6).

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