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Martedì, 20 Aprile 2021 06:48

PSICODRAMMA COVID NELLE SCUOLE

Sì, è proprio così, come scrive Enrico Baroncelli. Il mondo della scuola si trova al centro di un dramma epocale. Ma non solo docenti e studenti si trovano loro malgrado fra i disperati protagonisti di uno psicodramma peraltro privo di adeguata catarsi conclusiva. Questo “dramma medico-psicanalitico” come lo definisce Baroncelli, è molto di più.

È una tragedia universale nel cui seno siamo tutti (o rischiamo di diventarlo) vittime sacrificali di una liturgia i cui officianti vengono quotidianamente sottoposti ad attacchi, che sempre più spesso degradano in aggressioni, da parte di chi subisce i devastanti effetti della “confusione delle riaperture sì, riaperture no”. E i ragazzi in età scolare sono i più danneggiati da una situazione che solo lentamente e parzialmente mostra segni di evoluzione positiva. La scuola, dunque. Ma il problema NON NASCE nella scuola ma prima e dopo la scuola; nasce all’esterno dove i contatti umani sono quasi incontrollabili. Si trovano, queste cause, soprattutto nei “mezzi pubblici strapieni” ma riguardano anche le abitudini sociali dei giovani che, comprensibilmente, faticano a rinunciare all’incontro con gli amici dopo la scuola.

Come ha affermato il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, il ritorno generalizzato fra i banchi “dipende anche dai trasporti. Non so come si farà, da oggi al 3 maggio, a realizzare le condizioni necessarie a far ripartire la scuola. Tutti auspichiamo la riapertura ma il tema è la fattibilità.” Certo, basterebbe moltiplicare autobus, pullman, treni dimezzandone però la capienza. Ma due metri di separazione fra un utente e l’altro, in un ambiente volumetricamente minuscolo non risolvono il problema legato al rischio di contagio per gli studenti che utilizzano il trasporto pubblico per raggiungere la scuola e per tornare a casa.

E come non capire i “genitori che sclerano perché devono tenere i figli, incolpevoli compagni di classe del ragazzo scopertosi positivo, chiusi in casa per l’ennesima Quarantena”. Però vale forse la pena di sottolineare, a proposito di quell’”incolpevoli”, che quarantena, DAD, isolamento sociale aut similia non sono punizioni. Porre la questione in questi termini significa sospettare che esista una volontà di colpire senza ragione chi non ha responsabilità in quanto sta accadendo. Significa insinuare che chi ci governa (bene o male non è significativo in questo contesto) manifesti l’intenzione di punirci anche in assenza di una colpa.

Questo riferimento ad un sistema occulto “pena-punizione” spiega bene la confusione dilagante su cosa fare e come farlo per risolvere i problemi giganteschi prodotti, non solo nella scuola, dalla pandemia. Riaprire tout court le scuole significherebbe inoltre ricostituire le “classi pollaio” come giustamente denuncia la studentessa di Lamezia Terme citata nell’intervento di Enrico Baroncelli. Intanto il contagio riparte anche fra i ragazzi della Valsassina e del Lecchese. E hanno ragioni da vendere i Presidi quando si oppongono alla riapertura dell’insegnamento in presenza, in difetto di interventi adeguati poiché il certamente auspicabile, ma difficilmente praticabile, rientro in classe dal 3 maggio prossimo, creerebbe più problemi di quanti ne potrebbe risolvere. La verità è che le fughe in avanti comportano rischi altissimi. Non dimentichiamo che la Sardegna in quattro settimane è passata dal colore bianco di un’isola felice, al rosso fuoco dell’impennata dei contagi. Invece di banchi a rotelle servono vaccinazioni a tappeto. Ma per questo dobbiamo affidarci a un alpino.

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Lunedì, 19 Aprile 2021 18:08

TRANSOROBICA OCCIDENTALE: APPROVATA LA CONVENZIONE TRA LA REGIONE E LA COMUNITA' MONTANA

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore a Enti locali e Montagna Massimo Sertori, ha approvato lo schema di convenzione tra Regione Lombardia e Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val D’Esino e Riviera, per il recupero del primo lotto della viabilità storica e la valorizzazione identitaria delle comunità transorobiche. Inoltre, ha disposto l’utilizzo di risorse del fondo regionale per la ripresa economica destinato agli enti locali, per le annualità 2021-2023.

Oltre 3,1 milioni di euro per lo sviluppo e il rilancio del territorio

“Regione – spiega Massimo Sertori – si impegna a finanziare la progettazione e la realizzazione di questo intervento fino ad un importo massimo di 3.120.000 euro.Attraverso queste importanti risorse miriamo a favorire lo sviluppo infrastrutturale per rilanciare il sistema economico locale, grazie anche alla riqualificazione degli itinerari del Legnoncino, del Legnone, dello Stavello e del Trona. E lo facciamo sviluppando le qualità dei luoghi e mettendo a sistema le offerte dei singoli territori interessati”.

Servizi innovativi per una migliore fruizione dei territori

Quest’opera – continua Sertori – andrà ad intercettare turisti e visitatori. Permetterà una migliore fruizione dei luoghi anche attraverso servizi innovativi rivolti a coloro che transiteranno lungo l’itinerario. Intercettando l’offerta turistica già presente nei singoli paesi, ma anche ponendo al centro dell’esperienza la storia del territorio, le peculiarità culturali, paesaggistiche e ambientali che hanno costruito un’identità condivisa e che proprio attraverso questa progettualità vengono salvaguardate e valorizzate”.

Rossi: cresce l’offerta turistico-culturale in vista delle Olimpiadi 2026

“Il recupero di questi quattro itinerari – aggiunge Antonio Rossi, sottosegretario alla Presidenza con delega allo Sport, alle Olimpiadi 2026 e ai Grandi eventi – si inserisce in un più ampio quadro di rilancio dell’intera area che punta ad aumentarne l’attrattività sia a livello nazionale sia internazionale. Questo anche in vista dell’appuntamento a Cinque cerchi con Milano-Cortina. I Giochi invernali promettono di rivelarsi un catalizzatore formidabile per l’immagine nel mondo della Lombardia, per questo è importante arrivare all’evento olimpico con un’offerta turistico-culturale variegata che esalti le diversità della nostra splendida regione”.

Natura, cultura e sport: itinerari comunità transorobiche sugli scudi

“Questa misura – aggiunge Rossi – permetterà di ampliare il pacchetto di soluzioni a 360 gradi che vanno oltre gli sport della neve e la stagionalità della manifestazione olimpica. Gli itinerari del Legnoncino, del Legnone, dello Stavello e del Trona, con i loro splendidi panorami e le divagazioni storico-culturali che offrono rappresentano, infatti, un originale elemento di appeal nei confronti dei tanti turisti amanti delle esperienze all’aria aperta e delle bellezze paesaggistico-culturali che potranno essere stimolati a una vacanza lombarda dal richiamo dei Giochi. In quest’ottica la scoperta del Museo della Guerra Bianca di Colico – Forte Montecchio, delle tante aree militari come quella del Monte Legnoncino o del Monte Rotondo ma anche delle zone storico-mineraria della Valvarrone e della Valgerola rappresentano un elemento di appeal in più”.

I quattro percorsi oggetti dell’intervento di recupero

L’intervento di ‘Recupero viabilità storica e valorizzazione identitaria delle comunità transorobiche’, interessa il ‘Lotto 1’ del progetto ‘Transorobiche Occidentali’. L’ultimazione dei lavori è prevista per il mese di settembre del 2023. La struttura del progetto si sviluppa lungo quattro itinerari. Questi rivolti a collegare il versante settentrionale e meridionale delle Orobie. Si tratta della Transorobica Occidentale 1 (Legnoncino), della Transorobica Occidentale 2 (Legnone), della Transorobica Occidentale 3 (Stavello) e, infine, della Transorobica Occidentale 4 (Trona).

L’importanza dell’innovazione tecnologica er le comunità transorobiche

Ogni itinerario presenta oltre all’asse principale, una serie di collegamenti e itinerari secondari. Permettono di connettere tra loro i singoli percorsi e di raggiungere elementi tematici di pregio lungo il percorso. In questo quadro, per consentire un moderno utilizzo del tracciato e degli spazi pubblici, è necessaria l’introduzione di innovazioni tecnologiche per favorire la conoscenza del territorio.

Interventi edili e forestali

Gli interventi edili e forestali sono fondamentali per la messa in sicurezza e l’adattamento viario dei collegamenti. Verrà utilizzata la viabilità esistente. Saranno preferiti, inoltre, i percorsi storici e le mulattiere militari della Grande Guerra. Al fine di un loro recupero storico/culturale. Le vie principali saranno connesse alle arterie secondarie e di connessione con i punti tematici. Così da favorire l’accesso agli alpeggi, alle strutture ricettive, alle aree storico minerarie e militari.

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Lunedì, 19 Aprile 2021 11:21

SCUOLA: GRANDE E` LA CONFUSIONE SOTTO IL CIELO. INTANTO RIESPLODONO I CONTAGI ANCHE IN VALLE.

Ancora una volta, nella confusione delle riaperture si riaperture-no, la Scuola e` al centro del dramma medico-psicanalitico che sta vivendo la societa` italiana. Il prisma catadiottrico dello stato di confusionalita` che il Governo attuale dimostra non meno di quello precedente.

Le Riaperture sono un "Rischio calcolato" dice Draghi: " Si` - risponde l`ormai celeberrimo direttore dell`Ospedale Sacco di Milano Massimo Galli - ma calcolato male !".

Ecco appunto, guardiamo per esempio la Scuola: neanche una settimana dalle riaperture, il 12 Aprile per Medie e Superiori, che gia` sono riesplosi i contagi tra gli alunni (ricordiamo che la variante Inglese colpisce forte anche i piu` giovani) in Valsassina, ma anche a Lecco e nella Brianza, con tutte le conseguenze del caso.

Genitori che "sclerano" perche` devono tenere i figli, incolpevoli compagni di classe del ragazzo scopertosi positivo, chiusi in casa per l`ennesima Quarantena di due settimane ("E` la quarta volta in un anno !" protestano).

Quindi i ragazzi o stanno chiusi in casa per la DAD (pero` almeno avevano qualche ora di libera uscita), oppure chiusi in casa per la Quarantena, non si scampa.

A Lamezia Terme una ragazza di Quinta Superiore scrive al Governatore della Calabria Scarfi`: "Con che coraggio ci volete rimandare in classe dopo quasi un anno e mezzo di DAD ? Vuol dire riprendere ad alzarsi alle 6, prendere mezzi pubblici strapieni, arrivare nella classe (spesso pollaio ndr) aumentare il carico di stress e di fatica di un anno gia` molto faticoso".

A Lecco i rappresentanti di classe di Prima, Terza e Quarta di un Istituto Superiore hanno ufficialmente chiesto alla Preside di restare in DAD fino a Maggio inoltrato:" Non ci sentiamo sicuri in classe, temiamo i mezzi di trasporto, temiamo di contagiarci a vicenda con le conseguenze della Quarantena" (qualcuno di loro va a lavorare e avrebbe conseguenze negative se posto in quarantena).

I Presidi, preoccupati anche loro e contrari ad aperture generalizzate, ormai passano il 70% del loro tempo a fare i tracciamenti di alunni, professori, bidelli, che siano risultati positivi : quindi bisogna avvisare tutti gli altri compagni di classe, insegnanti di corso, ecc. che devono sottoporsi ai tamponi e stare in Quarantena pure loro.
Quindi avvisare l`ASST di riferimento, e programmare con loro tamponamenti e "vigilanze attive".

"Io avevo fatto il concorso per Preside per potermi occupare di didattica, di potenziamento delle discipline, di approcci ai ragazzi soprattutto quelli piu` problematici" si sfoga una simpatica Preside di Lecco:" Invece sono mesi che non faccio quasi altro che occuparmi di tracciamenti, di banchi a rotelle, di organizzare gli orari di entrate e di uscite da accessi diversi !".

Insomma, ancora una volta, grande e` la confusione sotto il cielo: il pericolo e` che a Maggio sara` ancora peggio.
Troppo poche ancora le vaccinazioni : forse la maggior parte dei nonni saranno vaccinati, qualche insegnante anche (per fortuna) ma la stragrande maggioranza dei ragazzi e dei genitori ancora ne sono lontani, anzi lontanissimi !

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Lunedì, 19 Aprile 2021 07:12

Giovedi 22/04 Giornata Mondiale della Terra

in Cultura

Evento online gratuito per docenti e studenti organizzato da De Agostini Scuola

In occasione della Giornata Mondiale della Terra, Luca Perri e Serena Giacomin guideranno docenti e studenti in un viaggio virtuale alla scoperta di alcuni luoghi del nostro pianeta significativi per comprendere lo stato di salute della Terra.

Giovedì 22 aprile, dalle 11:00 alle 12:30, rifletteremo insieme in maniera coinvolgente e interattiva sul tema dell’EarthDay 2021: “Ripristinare il nostro Pianeta”.

Iscriviti subito: http://bit.ly/EarthDay2021_DeA

Siamo chiamati a ridurre il nostro impatto ambientale e – soprattutto – ad agire per rimediare ai danni causati, migliorando il futuro di tutti. Per agire, però, abbiamo bisogno di conoscere e comprendere quale sia la reale situazione e se l’accesso alle risorse essenziali sia garantito all’umanità intera.

Parteciperanno al viaggio:

Daniele Gasparri, astrofisico e divulgatore in collegamento dal deserto di Atacama ( Cile),
Giorgia Girometti, capo progetto per Medici Senza Frontiere in collegamento dal Sudan (East Darfur)
Francesca Garaventa, ricercatrice dell’istituto IAS – Cnr con un focus sullo stato di salute del Mar Mediterraneo.

I relatori condivideranno esperienze, dati, testimonianze, attività di ricerca e opportunità di citizen science per poter contribuire tutti a “Ripristinare il nostro Pianeta”.

L’evento è in collaborazione con IAS-Cnr, Medici Senza Frontiere, Passione Astronomia.

Non mancare, iscriviti qui: http://bit.ly/EarthDay2021_DeA

Coinvolgi le tue classe che potranno seguire la diretta su YouTube

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Lunedì, 19 Aprile 2021 07:09

A BALLABIO SI RIAPRONO I GIOCHI PER BAMBINI NEI PARCHI

In attesa delle graduali riaperture previste dal Governo Draghi, a Ballabio già da Lunedì 19 Aprile verranno riaperti i giochi nei parchi dedicati ai bambini.
Il Comune si farà carico di una sanificazione quotidiana per permetterne l’utilizzo in totale sicurezza.
Ai genitori si chiede di avere buon senso ed evitare assembramenti.
Riapriamo, riapriamo in sicurezza!

 

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Lunedì, 19 Aprile 2021 06:59

INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO A GIUMELLO

I Vigili del Fuoco del comando provinciale di Lecco in collaborazione con il soccorso alpino sono intervenuti domenica pomeriggio  per soccorrere una famiglia di tre persone, tra le quali un bambino, in difficoltà in zona impervia al Giumello. Una squadra è intervenuta via terra dal distaccamento di Bellano, mentre via aria è giunto l'elicottero dei Vigili del Fuoco decollato da Malpensa. Dopo aver localizzato la famiglia, il reparto volo ha recuperato con il verricello i malcapitati, per poi trasportarli in zona sicura a Casargo.

Un altro intervento venerdi pomeriggio 16 Aprile, a causa di una  valanga sulla Grigna Meridionale, zona Segantini. A sorvolare l'area l'elicottero Drago 51 dei Vigili del Fuoco e l'elisoccorso il Bergamo. Nonostante la presenza alla base della slavina di due cani che abbaiavano, è stata fortunatamente escluso il coinvolgimento di persone. I cani sono stati recuperati e affidati alla protezione animali

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Domenica, 18 Aprile 2021 17:45

VACCINARE NECESSE EST

È difficile contestare anche un solo punto dell’intervento di Riccardo Benedetti. Impossibile non sottoscriverne il senso complessivo. L’uscita dall’emergenza covid, nella quale agiscono molti e molto diversi attori, dipende in gran parte da noi. Proprio da ciascuno di noi. Certo il ruolo delle istituzioni è importantissimo per la maggiore o minore incisività dei provvedimenti che vengono assunti in vista della riduzione del rischio epidemico e della somministrazione sempre più estesa e massiccia dei vaccini. Oggi tutti sappiamo che significano Rt, carica virale, percentuale di efficacia del vaccino e così via. Ma sappiamo anche che la vaccinazione “di massa” è un traguardo fondamentale pur se non vicinissimo.

La soluzione del problema pandemia non risiede, se non in parte, nelle riaperture totali o a scartamento ridotto di teatri, palestre, stadi, scuole ed esercizi pubblici, calibrate sulla base dei vari indici epidemiologici di riferimento. Anche perché, come spiega Riccardo, ci muoviamo da sempre costretti e ristretti fra “logiche di mercato che trascendono le volontà, le buone intenzioni e la solidarietà”. Non è facile scegliere fra le esigenze della salute e le necessità del lavoro. Taranto e ArcelorMittal insegnano. La realtà è complessa e si manifesta in forme diverse, come forme diverse assumono le proteste fra bauli neri in piazza a Roma e la catena umana degli slip a Chiaia (Napoli) contro la zona rossa; fra sit-in e scontri tra dimostranti e polizia con il sostegno di un manipolo di professionisti dello scontro fisico.

Le espressioni del problema più urgente, oggi, quello delle vaccinazioni, serpeggiano spesso scompostamente fra tendenze “no vax”, speranze “sì vax” e mugugni “forse vax ma non sono sicuro”. Certo i vaccini, come del resto ogni farmaco dotato di qualche efficacia, comportano tassi di rischio più o meno rilevanti, controindicazioni anche significative, effetti collaterali a volte gravi. Ma si tratta di probabilità infinitesimali dell’ordine di 1 a 1 milione. Più o meno.

Sì, ci sono stati casi, qualcuno anche mortale, di trombosi cerebrale correlati alla somministrazione di alcuni vaccini: Ma correlazione non significa rapporto di causa ed effetto. Significa solo concomitanza cronologica. Una Tac, una Risonanza magnetica nucleare, un’angiografia sono imparagonabilmente più rischiose di una dose di AstraZeneca o Pfizer o Johnson&Johnson E il virus che provoca la patologia chiamata Covid 19 è immensamente più pericoloso del vaccino. Ma la vulgata no vax è potente perché “l’infodemia” si diffonde in rete in un caos primigenio di informazioni incontrollate e difficilmente controllabili, raramente sottoponibili a un’adeguata lettura critica.

Ma perché rischiare la vita viaggiando per diporto o turismo su un'autovettura con rischio altissimo (rispetto ai vaccini) di gravi effetti collaterali e spesso mortali; un veicolo certamente prodotto in un quadro globalizzato di diffuse pressioni politiche ed evidentissimi interessi economici? Ma Big pharma non dorme mai, è sempre in agguato? Sostituite al termine "autovettura", a piacere, "nave", “bicicletta”, motocicletta", "aeroplano", "treno", "monopattino", "attraversare la strada", "scendere o salire le scale"… Attività certamente molto pericolose che tuttavia esercitiamo spensieratamente e quotidianamente nel corso della nostra esistenza.

Tutto si mescola nel calderone maleodorante del complottismo acefalo, del pressapochismo da bar sport. Il vaccino ha una funzione fondamentale: salvare la nostra vita e quella degli altri. La vaccinazione comporta un tasso di rischio infinitamente meno elevato di tre ore di autostrada o di una passeggiata lungo un sentiero di montagna. Con buona pace di no covid e no vax. Vaccinare necesse est.

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Domenica, 18 Aprile 2021 11:04

Troppo lavoro !

Un bravo alunno del corso Serale, che ultimamente ha fatto molte assenze, lavora in un`Agenzia di pompe funebri della Brianza e ci ha comunicato che al momento si ritira dalla nostra scuola perche` ha troppo lavoro.
"Ci riprovero` l`anno prossimo, prof, sperando di lavorare di meno".
"Va bene ragazzo, anch`io spero di vederti l`anno prossimo, e spero soprattutto che lavorerai molto di meno !"

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Domenica, 18 Aprile 2021 09:31

UNO SPIRAGLIO DI LUCE

Anno 1 e 2 mesi dell'Era Covid 19.

Sembra ieri, ma così non è, e in molti hanno dovuto pagarne le conseguenze e le stanno ancora pagando.

L'illusione della primavera scorsa è svanita a settembre e il secondo giro è stato ancor più violento del primo.

Pensavamo di averla scampata, di esserne fuori, di aver vinto una guerra, di aver visto la parola "fine" dopo un film di serie b. 

Ma, come abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, si trattava solo di una breve tregua, niente di più, niente di meno. E, soprattutto, nessun film ma la realtà più dura.

Sembra ieri, ma oggi lo spiraglio di luce che si intravvede tra i rami di questo aprile gemello di febbraio potrebbe essere davvero quello giusto. Ad alcune condizioni.

La prima è vaccinarsi. Prima ancora, ovviamente, avere la disponibilità dei vaccini ed un'organizzazione decente e funzionante (e siamo sicuri che quella che partirà il 26 aprile alla Fornace sarà così).

La prima condizione dipende da noi. La seconda dalle istituzioni ma, nostro malgrado, anche da logiche di mercato che trascendono le volontà, le buone intenzioni e la solidarietà.

Attorno al Covid19 corrono miliardi, e i miliardi, si sa, fanno gola a molti.

La seconda condizione e che, una volta vaccinati, non ci dimentichiamo la lezione: significa non approfittare della prossima libertà che ci verrà concessa per scatenare il Neanderthal che è in noi ed imbarcarci in esodi e raduni di massa. Ci stanno offrendo uno spiraglio, non tutto il sole.

Domenica 25 aprile, dunque, stando alle ultime dichiarazioni, sarà giornata di liberazione, visto che il giorno dopo le regioni più virtuose potranno tornare in giallo, alcune attività riapriranno, altre dovranno ancora attendere ma, almeno, una strada sembra tracciata e potremo vivere l'estate approfittando di una certa libertà e fiducia.

Noi dobbiamo e dovremo fare di tutto per meritarci questa libertà. 

Ai nostri governanti il compito (non facile) di  farci ricordare in futuro il 25 aprile (anche) come il giorno prima della rinascita dall'Era Covid19.

Riccardo Benedetti

 

 

 

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