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Venerdì, 05 Marzo 2021 17:48

BARZIO: FINANZIATI PROGETTI PER 490.000 EURO

Un milione di euro per il paese. A tanto ammonta il totale dei finanziamenti richiesti dal Comune di Barzio grazie al bando del Ministero dell’Interno rivolto ai comuni con meno di cinquemila abitanti.

"La nostra Amministrazione ha partecipato al bando, presentando ben sei progetti - spiega il sindaco Giovanni Arrigoni Battaia - Tutti sono stati giudicati ammissibili, per un totale di 998mila euro, ma per quest'anno ne sono stati finanziati tre, per un totale di 490mila euro”.

Il primo progetto riguarda la messa in sicurezza del versante roccioso a monte del tracciato della nuova pista ciclabile di Barzio (lavori del secondo lotto). La progettazione dell'intervento è in capo alla Comunità Montana e l'opera, che interessa tutti i comuni dell'Altopiano, sarà finanziata per 300mila euro. A breve verranno emessi i bandi per le gare di appalto e si prevede di avviare i lavori dopo l'estate.

Il secondo progetto ammesso al finanziamento è quello riguardante la messa in sicurezza della strada agro-silvo-pastorale Barzio-Bobbio. Questo intervento, che ha ottenuto 100mila euro, andrà ad aggiungersi a quello già finanziato, per 50mila euro, grazie alla Comunità Montana e che prenderà il via in autunno, dopo essere stato rinviato la passata stagione. Per il nuovo progetto finanziato ci confronteremo con tutte le realtà presenti a Bobbio per definire l’intervento, ma in ogni caso lo stesso dovrà essere iniziato e concluso nelle tempistiche previste dal bando, pena la perdita del finanziamento.

Il terzo progetto, per 90mila euro per il consolidamento dei versanti Sottoripe. Anche l'intervento che fa riferimento al progetto finanziato con questo ultimo bando verrà avviato in autunno, dopo aver svolto la necessaria progettazione e il bando per l’affidamento".

Come detto altri tre progetti presentati dal Comune di Barzio sono stati giudicati ammissibili al finanziamento, ma per quest'anno non riceveranno contributi statali.

Si tratta del progetto da 350mila euro per l'efficientamento energetico della palazzina dell'ex municipio di via Roma, di quello da 58mila euro per il rifacimento del ponticello in località Conca Rossa e di quello da 100mila euro per lavori di manutenzione muri di sostegno di via Sant'Eustachio, ovvero l’ultimo tratto della strada che porta al piazzale della funivia dei Piani di Bobbio. 

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Venerdì, 05 Marzo 2021 17:14

DALLA REGIONE 100 MILIONI AGLI ENTI LOCALI

In tema di sviluppo locale, Regione Lombardia  ha approvato una proposta di progetto di legge che stanzierà ulteriori 101 milioni a favore dei Comuni. Il documento avrà ora il suo consueto passaggio  in Consiglio regionale.

La manovra favorirà, nello specifico, interventi a sostegno dello sviluppo locale e del tessuto economico lombardo. Tra questi: interventi di messa in sicurezza dei territori, delle infrastrutture e degli edifici, di rigenerazione urbana e riconversione energetica.

Sviluppo locale, segnale di attenzione

“E’ un ulteriore segnale di grande attenzione – ha commentato il presidente Attilio Fontana – verso le realtà locali e le pressanti necessità dei singoli territori”.

“Da sindaco, infatti, ancor prima che da governatore della Lombardia – ha aggiunto – sono ben consapevole di quanto sia difficile e problematico amministrare un Comune. Soprattutto in una fase storica come quella attuale”.

Iniezione di risorse

“Si tratta – ha precisato l’assessore regionale agli Enti locali e Piccoli Comuni, Massimo Sertori – di una nuova e tempestiva iniezione di risorse. L’obiettivo è infatti realizzare interventi prioritari. Vogliamo inoltre rilanciare l’economia locale dopo mesi di difficoltà dovuti dall’emergenza sanitaria”.

Aiuto ai Comuni

“Questa azione massiccia a favore dei Comuni è funzionale per costruire opere che i sindaci riterranno importanti sui propri territori. Inoltre, concorrerà a mettere in moto ulteriormente un comparto strategico come quello della filiera edilizia. Settore, che – ha concluso – come altri ha sofferto molto a seguito delle limitazioni dovute ai provvedimenti per il contenimento del virus”.

“In questo momento di particolare incertezza – ha continuato Sertori – investiamo in maniera massiccia sui territori. In questo modo dimostriamo grande sensibilità ed attenzione nei confronti degli enti locali”.

La ripartizione per numero di abitanti

Le assegnazioni sono previste secondo la ripartizione già utilizzata dal Piano Lombardia.  Nello specifico, secondo la fascia demografica di appartenenza dei Comuni.

Nel dettaglio: 30.000 euro ai 720 Comuni fino a 3000 abitanti per un totale di 23,4 milioni di euro. Altri 60.000 euro ai 257 Comuni sino a 5000 abitanti per un totale di 15,4 milioni di euro.  Ben 100.000 euro ai 277 Comuni sino a 10.000 abitanti per un totale di 27,7 milioni di euro. Inoltre 140.000 euro ai 120 Comuni sino a 20.000 abitanti per un totale di 16,8 milioni di euro.  Inoltre ci sono 200.000 euro  per i 57 Comuni sino a 50.000 abitanti per un totale di 11,4 milioni di euro. Sono poi 280.000 gli euro per gli 11 Comuni sino a 100.000 abitanti per un totale di 3 milioni di euro. Vanno 570.000 euro ai 3 Comuni sino a 250.000 abitanti per un totale di 1,7 milioni di euro. Infine, 1,1 milioni di euro  sono assegnati a Milano.

Termine affidamento lavori

I Comuni beneficiari del contributo sono tenuti ad affidare i lavori per la realizzazione delle opere pubbliche entro il 10 settembre. Il termine è ritenuto congruo al contesto emergenziale e alla finalità di assicurare il pieno impiego delle risorse.

Sviluppo locale,  gli interventi possibili

Gli interventi possibili  riguardano la messa in sicurezza delle tipologie sotto indicate.

– Territorio a rischio idrogeologico.
– Strade, ponti e viadotti nonché interventi sulla viabilità e sui trasporti. Tutto ciò con la finalità di ridurre inquinamento ambientale
– Edifici, con precedenza a quelli scolastici, e di altre strutture di proprietà dei Comuni.
– Sviluppo di sistemi di trasporto pubblico di massa. Questi, in particolare, devono essere  finalizzati a forme di mobilità più sostenibili e alla riduzione delle emissioni climalteranti.
– Progetti di rigenerazione urbana, riconversione energetica e utilizzo fonti rinnovabili.
– Infrastrutture sociali.
– Bonifiche ambientali dei siti inquinati.
– Acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche, mezzi di trasporto e altri beni mobili a utilizzo pluriennale.

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Venerdì, 05 Marzo 2021 16:44

Anziani RSA: provati dalla pandemia ma desiderosi di ricominciare

 Parlano gli ospiti della residenza per persone con disabilità di Mandello, in isolamento sociale dal 21 febbraio 2020.

“Non vedo il mio papà da quasi due anni, ha 87 anni e dice a mia sorella: io ho anche un’altra figlia!”. Chi parla è Claudia, una dei 15 ospiti della Nostra Famiglia di Mandello, Residenza Sanitario Assistenziale per Persone con Disabilità (RSD) diventata “struttura Covid” con la seconda ondata.

Fino al febbraio 2020 presso la RSD si svolgeva la vita di una normale casa, con alcune regole che garantivano una serena vita comune e spazi di libertà individuale rispettosi delle scelte e della storia di ciascun ospite.
“Nonostante tutte le precauzioni per garantire la sicurezza dal contagio, il virus si è insediato nella sede, ha raggiunto quasi tutti gli ospiti, alcuni operatori e le Piccole Apostole che hanno dovuto temporaneamente traslocare” spiega Enrico Fumagalli, responsabile operativo della sede.

L’isolamento: una finestra sul mondo grazie alla tecnologia
Presso il Centro sono state quindi adottate misure sempre più severe, con un ribaltamento dell’organizzazione della vita quotidiana e un cambiamento radicale di ritmi e abitudini: divieto di visita di volontari, amici e parenti e divieto di uscita di qualunque tipo, dalla frequenza della parrocchia all’uscita in pizzeria, dalle vacanze ai rientri in famiglia.
Gli ospiti contagiati sono stati isolati nelle camere, è stata sospesa la frequenza dei laboratori e degli spazi comuni e la cucina, prima luogo simbolicamente centrale della casa, è divenuta unicamente centro di distribuzione.

Gli operatori della struttura hanno fatto miracoli: traslochi, riorganizzazione continua a seconda dell’estendersi graduale del problema, sostegno agli ospiti, tentativo di assicurare, nella straordinarietà della situazione, un senso di normalità, di serenità, di speranza: “fortunatamente a Mandello la tecnologia è sempre stata di casa, perché ausilio indispensabile per l’autonomia degli ospiti. Pur isolati in camera, hanno sempre potuto comunicare e mantenere contatti con parenti e amici e col mondo esterno: un grazie speciale a questo proposito va ai volontari, che con le loro donazioni natalizie hanno consentito l’acquisto di un tablet per videochiamate, e agli operatori si sono dati da fare per animare l’ambiente, mantenendo un livello di cura verso i nostri ospiti molto alto e nel rispetto della normativa vigente” commenta Fumagalli.

I racconti degli ospiti
“Mi sono sentita tanto isolata quando sono stata nella camera a un letto. In questa situazione è preferibile essere in due”, ricorda Claudia. “Io invece ho sofferto perché ho dovuto rinunciare alla mia camera, non vedevo l’ora di tornarci”, le fa eco Patrizia.
Tutti gli abitanti della casa cercano di trarre insegnamenti da questa esperienza, con una buona dose di responsabilità e resilienza: c’è chi è diventato meno “aggressivo”, chi meno “appiccicoso”, chi ha smesso di fumare (e in cambio mangia tanto cioccolato) e chi dice: “qui si sta sempre insieme, ma non è detto che comunichiamo veramente tra noi. Mi sono accorta che altre mie compagne stavano soffrendo e ho cercato di parlare con loro, di esprimere con le mie parole quello che loro non riuscivano a dire e ci siamo capite”.

Caccia al tesoro online con l’oratorio
Ora gli ospiti stanno tutti bene e si sta cercando di tornare alla normalità: parenti, amici e volontari hanno nuovamente la possibilità di incontrare gli ospiti seguendo le procedure date dal Ministero della Salute e dalla Direzione Sanitaria dell’ente.
“Grazie a Dio nessuno è stato particolarmente male e i sintomi sono stati lievi”, racconta Carla Andreotti, Piccola Apostola della Carità residente nella casa: “contiamo di riprendere al più presto le proposte di impegno e di animazione ma soprattutto di tornare ad assaporare i momenti liberi, in cui giocano un ruolo importante le relazioni interpersonali costruite nel tempo da ciascun ospite. Per esempio, in occasione della festa di don Bosco, il sabato abbiamo partecipato a una caccia al tesoro online organizzata da don Andrea Mombelli e dagli animatori dell'oratorio: i nostri ospiti dovevano risolvere degli indovinelli e ad ogni tappa superata ottenevano un pezzo di ricetta. Alla domenica abbiamo cucinato un dolce tutti insieme, bardati da capo a piedi ma felici”.

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Venerdì, 05 Marzo 2021 08:06

BARZIO, PREMANA E MOGGIO TRA I COMUNI PIU` CONTAGIATI

Nella triste classifica quotidiana dei Comuni piu` contagiati in Provincia di Lecco, aggiornata a Mercoledi 3 marzo 2021, spiccano oltre al capoluogo di Lecco (2731 contagi) e al Meratese Casatenovo, per quanto riguarda il rapporto tra contagiati e popolazione al terzo posto Premana, con 157 contagiati, pari a piu` del 7% della popolazione, seguita da Moggio, con 33 contagiati (il 6,72%) e Barzio, con 87 contagiati, pari al 6,66% della popolazione residente. Di Premana abbiamo riportato le lettere con cui la Sindaca Elide Codega ha raccomandato ai suoi concittadini di prestare attenzione alle regole. La situazione di Barzio è ovviamente determinata anche dal contagio sviluppatosi all'interno della casa di riposo che sino al 28 dicembre era rimasta indenne ma poi ha dovuto anch'essa subire la violenza del Covid. 

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Venerdì, 05 Marzo 2021 07:44

UNA GIOVANE CHIEDE AIUTO ALLA POLIZIA

Nei giorni scorsi una giovane quindicenne si è presentata presso gli uffici della Questura per denunciare di essere vittima di atteggiamenti persecutori e minacce da parte del proprio ex.

Gli uomini dell’Ufficio denunce e della Squadra Mobile, formati adeguatamente per affrontare situazioni del genere, hanno “accolto” la giovane, prendendosene umanamente cura, guidandola in un percorso che la mettesse al riparo da rischi e fornendo vicinanza e consigli ai genitori, fortemente preoccupati dalla situazione creatasi.

L’essersi sentiti accolti, l’avere trovato risposte ai propri dubbi e consigli rispetto alle legittime preoccupazioni, ha certamente contribuito a riportare un clima di serenità nella famiglia, stravolta da un fatto inatteso e fortemente preoccupata per la sicurezza della giovane.

La mamma della giovane ha così voluto rendere tangibile la propria riconoscenza agli uomini della Polizia di Stato, con un dono che ci ha addolcito la giornata lavorativa ma, soprattutto, ci ha riempiti di orgoglio.

#ESSERCISEMPRE

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Venerdì, 05 Marzo 2021 07:31

Lombardia: obiettivo 170.000 vaccinazioni al giorno

Regione Lombardia annuncia le linee della campagna di vaccinazione massiva

L'ipotesi è vaccinare 170 mila vaccinazioni al giorno. Le note stampa dei sindacati dei giorni scorsi: la media era sui seimila al giorno

Regione Lombardia ha annunciato mercoledì 3 marzo, in conferenza stampa, il programma della vaccinazione massiva per 6,6 milioni di persone. Letizia Moratti, assessore al Welfare e Guido Bertolaso, coordinatore della campagna hanno confermato l’intento di concludere la campagna entro il mese di giugno e, come ha spiegato Giovanni Pavesi, direttore generale Welfare, senza interferire con le campagne di vaccinazione già in corso, per esempio quelle per gli ultraottantenni.

Regione Lombardia ha presentato il suo piano in una serie di slide che, calcolando il numero delle persone da vaccinare, registrano che si dovrebbero somministrare una media di 170 mila vaccinazioni al giorno. Sono stati previsti, ha detto Letizia Moratti, nuovi centri, oltre ai 60 hub e ai 600 punti spoke già attivi nell'attuale campagna.

Pavesi e Bertolaso hanno spiegato che già a partire dalla prossima settimana si inizierà a vaccinare gli insegnanti, ai quali seguiranno altre categorie e fasce di popolazione, fatto salvo, hanno precisato, le disponibilità dei vaccini.

Emilio Didonè: terzo piano vaccini in un mese, incompleto in alcuni punti

Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia, commenta così la notizia del nuovo piano vaccinale:

"Dopo la disastrosa gestione della piattaforma per gli appuntamenti over80, con molti anziani costretti a fare anche 40 km per raggiungere il punto vaccinale "più vicino" assegnato, Regione Lombardia ha presentato un nuovo piano vaccinale, il terzo nel giro di un mese.

In Lombardia la situazione è molto più seria di quanto sembra. I dati sulla pandemia parlano chiaro e non vanno bene, come del resto anche in altre regioni. Si sta andando verso un nuovo blocco totale da zona rossa. È in questo contesto che Bertolaso e Moratti hanno presentato il nuovo piano che apre la vaccinazione di massa entro fine marzo per 6 milioni di lombardi. Prevede 140 mila dosi al giorno nei 55 hub pubblici, cui si aggiungono le 30 mila giornaliere dei privati. Un piano molto ridimensionato rispetto agli annunci precedenti ma secondo noi ancora incompleto in alcuni punti: non dice dove si troverà il personale (servono circa 4 mila tra medici e infermieri e 2.500 amministrativi) e come sarà pagato, né definisce un preciso cronoprogramma con date da comunicare ai cittadini. E non è chiaro neanche quando sarà il turno dei più fragili e disabili (circa 1 milione)."

Visto i precedenti siamo tra gli scettici anche se auspichiamo, di cuore, che che la nuova e ridimensionata campagna vaccinale questa volta funzioni. Del resto i numeri fino a oggi sono li da vedere: dal 18 febbraio al 1° marzo gli over 80 vaccinati sono stati 72.282, a fronte di una platea di 720.000. Mentre la fase 1, che avrebbe dovuto già coprire tutti i 319.952 sanitari e ospiti delle Rsa, non è ancora finita (per ora hanno ricevuto due dosi 243.027 persone, il 76%).

Vaccino anti-Covid: ad oggi, la media è di seimila dosi al giorno

Nei giorni scorsi i sindacati dei pensionati hanno ricordato che la campagna vaccinale per gli over 80 sta andando in modo diverso rispetto alle attese. Lungaggini, ritardi nella conferma delle prenotazioni sono stati rilevati in più di un comunicato stampa a firma di Fnp Cisl Lombardia.
Secondo i dati diffusi fino a pochi giorni fa, la campagna vaccinale per gli ultraottantenni prosegue al ritmo di circa 6 mila vaccinazioni al giorno e già Emilio Didonè, segretario generale del sindacato dei pensionati Cisl Lombardia, aveva osservato che con questa tempistica sarebbe difficile raggiungere l’obiettivo di giugno anche solo nella fascia di età dei grandi anziani.

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Giovedì, 04 Marzo 2021 13:59

LOMBARDIA IN ARANCIONE RAFFORZATO. DA DOMANI SCUOLE CHIUSE.

Quel che ci si aspettava alla fine è arrivato. Oggi il Presidente della Regione ha firmato un'ordinanza che porta tutta la Lombardia in "arancione rafforzato". Che lo abbia fatto per anticipare una possibile decisione del governo (attesa in base ai dati di domani) che avrebbero potuto decidere per la zona rossa? Vedremo. Intano qui di seguito il comunicato diramato tramite Lombardia Notizie, organo ufficiale della Regione, che invitiamo tutti a leggere attentamente. 

 

Tutta la Lombardia passa in ‘arancione rafforzato’ a partire dalle ore 00 di venerdì 5 e fino a domenica 14 marzo.
Chiudono tutte le scuole a eccezione dei servizi per la prima infanzia (nidi e micro nidi). Lo prevede un’ordinanza del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Visti l’andamento della situazione epidemiologica sul territorio e le peculiarità del contesto sociale ed economico e considerato che la situazione epidemiologica presenta le condizioni di un rapido peggioramento con un’incidenza in crescita in tutti i territori della Lombardia, anche in relazione alle classi di età più giovani, è sospesa la didattica in presenza nelle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, nelle istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado (IeFP), negli Istituti tecnici superiori (ITS) e nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) nonché nelle scuole dell’infanzia. Proseguono i servizi per la prima infanzia (nidi e micro nidi).

“La Commissione indicatori Covid-19 Regione Lombardia – spiega il presidente Fontana – a seguito dell’analisi dei dati effettuata, ha condiviso la necessità di superare la differenziazione tra aree assumendo interventi di mitigazione rinforzati per tutto il territorio regionale con l’obiettivo, oltre che di contenere l’incremento di contagi, di preservare le aree non ancora interessate da una elevata incidenza”.

Da qui anche la raccomandazione di applicare all’intero della Regione Lombardia, oltre alle misure di cui all’art. 2 del DPCM 14 gennaio 2021 (ossia, a decorrere dal 6 marzo 2021, del Capo IV del DPCM 2 marzo 2021) previste dalla predetta Ordinanza ministeriale del 27 febbraio 2021, ulteriori misure finalizzate alla prevenzione dal contagio.

L’Ordinanza approvata oggi fa cessare gli effetti delle ordinanze precedentemente emanate in relazione al posizionamento di una serie di territori della Lombardia in fascia arancione rafforzato che si considerano superate dal provvedimento approvato oggi.

Ecco nel dettaglio il dispositivo dell’Ordinanza che mette la Lombardia in arancione rafforzato

Art. 1) (Misure urgenti per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in relazione al territorio della Regione Lombardia)
Dal 5 marzo 2021 e fino al 14 marzo 2021, in relazione all’intero territorio della Regione Lombardia, con eventuale proroga sulla base dell’evoluzione del contesto epidemiologico, oltre alle misure previste dall’art. 2 del DPCM 14 gennaio 2021(ossia, a decorrere dal 6 marzo 2021, del Capo IV del DPCM 2 marzo 2021), sono adottate le seguenti misure:
1. sospensione della didattica in presenza nelle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, nelle istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado (IeFP), negli Istituti tecnici superiori (ITS) e nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) nonché sospensione delle attività delle scuole dell’infanzia;
2. in tutte le scuole ed istituzioni di cui al punto 2:
• le attività di laboratorio sono garantite;
• resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Istruzione n. 89 del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza del Ministro dell’Istruzione 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica a distanza;
3. Si applica quanto previsto dall’art. 3, comma 4, lettera g) del D.P.C.M. del 14 gennaio 2021 (ossia, a decorrere dal 6 marzo 2021, dell’art. 44 del DPCM 2 marzo 2021) con conseguente sospensione della frequenza delle attività formative e curriculari delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica aventi sedi sul territorio della Regione Lombardia, fermo in ogni caso il proseguimento di tali attività a distanza;
4. si applica quanto previsto dall’art. 3, comma 4, lettera i) del D.P.C.M. del 14 gennaio 2021 (ossia, a decorrere dal 6 marzo 2021, dell’art. 48 del DPCM 2 marzo 2021) in ordine al lavoro agile, in relazione alle pubbliche amministrazioni aventi sedi o uffici sul territorio della Regione Lombardia;
5. non è consentito recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale (c.d. seconde case), ubicate nel territorio della Regione fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità;
6. non è consentito a coloro che non risiedono nel territorio della Regione recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale (c.d. seconde case) ubicate nel territorio della Regione, fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità;
7. non sono consentiti gli spostamenti verso le abitazioni private abitate ubicate nel territorio della Regione, fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità;
8. l’accesso alle attività commerciali al dettaglio, al fine di limitare al massimo la concentrazione di persone, è consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anziani;
9. non è consentito l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport (a mero titolo esemplificativo, aree attrezzate con scivoli ed altalene, campi di basket, aree skate etc.) all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, fatta salva la possibilità di fruizione da parte di soggetti con disabilità;
10. è fatto obbligo di indossare mascherine chirurgiche o presidi analoghi di protezione delle vie respiratorie sui mezzi di trasporto pubblici circolanti nel territorio della Regione Lombardia.

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Giovedì, 04 Marzo 2021 11:28

IN RICORDO DEL "MAESTRO" ALBERTO MANZI

in Cultura

Alberto Manzi era laureato in biologia, pedagogia e filosofia, aveva seguito studi nautici prima del diploma magistrale ed era stato educatore presso una struttura carceraria minorile romana prima di dedicarsi all'insegnamento come maestro elementare.
Fu scelto per presentare "Non è mai troppo tardi" programma che doveva contribuire alla lotta all'analfabetismo in Italia con vere e proprie lezioni di scuola primaria utilizzando una didattica rivoluzionaria per l'epoca, con alunni adulti e analfabeti.
La trasmissione andó in onda con successo per un decennio, quasi un milione e mezzo di persone hanno potuto conseguire la licenza elementare grazie a queste innovative lezioni a distanza. Le trasmissioni andavano in onda nel tardo pomeriggio, prima di cena. Manzi utilizzava un grosso blocco di carta montato su cavalletto sul quale scriveva, con un carboncino, semplici parole o lettere, accompagnate da un disegno di riferimento.

Dopo la chiusura del programma Manzi tornò quasi a tempo pieno all'insegnamento scolastico, viaggiando per promuovere campagne di alfabetizzazione degli italiani all'estero. In America latina collaboró per la promozione sociale dei contadini più poveri.
Da maestro tornò alla ribalta nel 1981: si era rifiutato di redigere le nuove "schede di valutazione", che con la riforma della scuola avevano sostituito la tradizionale pagella; Manzi si era rifiutato di scrivere le valutazioni: «non posso bollare un ragazzo con un giudizio, perché il ragazzo cambia, è in movimento; se il prossimo anno uno legge il giudizio che ho dato quest'anno, l'abbiamo bollato per i prossimi anni».

La "disobbedienza" fu punita con la sospensione dall'insegnamento e dalla paga. L'anno successivo il Ministero della Pubblica Istruzione torna a far pressione sull'insegnante cercando di convincerlo a scrivere le valutazioni, Manzi non ha cambiato opinione, ma si mostra disponibile di redigere una valutazione riepilogativa comune per tutti i ragazzi usando un timbro. Il giudizio era per tutti indistintamente: "fa quel che può, quel che non può non fa". Il Ministero della Pubblica Istruzione si mostra subito contrario alla valutazione timbrata. «Non c'è problema, posso scriverlo anche a penna» ribadisce convinto.
Scrive anche diversi libri, il più famoso dei quali è Orzowei (1955), da cui fu tratta una omonima serie televisiva per la Tv dei ragazzi, di grande successo.
Ad Alberto Manzi sono intitolate diverse scuole a Roma e in altre città italiane.
Viene eletto sindaco di Pitigliano per i Democratici di Sinistra dal 1995 al 1997. Muore a Pitigliano il 4 dicembre 1997.

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